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Document 52000AG0036

    Posizione comune (CE) n. 36/2000, del 13 giugno 2000, definita dal Consiglio, deliberando in conformità della procedura, di cui all'articolo 251 del trattato che istituisce la Comunità europea, in vista dell'adozione di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla realizzazione di interventi volti allo sviluppo economico e sociale della Turchia

    GU C 240 del 23.8.2000, p. 25–30 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    52000AG0036

    Posizione comune (CE) n. 36/2000, del 13 giugno 2000, definita dal Consiglio, deliberando in conformità della procedura, di cui all'articolo 251 del trattato che istituisce la Comunità europea, in vista dell'adozione di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla realizzazione di interventi volti allo sviluppo economico e sociale della Turchia

    Gazzetta ufficiale n. C 240 del 23/08/2000 pag. 0025 - 0030


    Posizione comune (CE) n. 36/2000

    definita dal Consiglio il 13 giugno 2000

    in vista dell'adozione del regolamento (CE) n. .../2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del ..., relativo alla realizzazione di interventi volti allo sviluppo economico e sociale della Turchia

    (2000/C 240/03)

    IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 179,

    vista la proposta della Commissione(1),

    deliberando conformemente alla procedura di cui all'articolo 251 del trattato(2),

    considerando quanto segue:

    (1) Le relazioni tra l'Unione europea e la Turchia sono basate principalmente sull'accordo di associazione del 12 settembre 1963(3), e sulle decisioni del consiglio d'associazione istituito dall'accordo medesimo.

    (2) La Turchia persegue l'attuazione di riforme sostanziali al fine di migliorare la propria economia, di ristrutturare e rendere più efficace il settore pubblico, di modernizzare le infrastrutture economiche e sociali e di sviluppare il settore produttivo.

    (3) Il Consiglio europeo di Cardiff del 15 e 16 giugno 1998 ha indicato che annetteva importanza all'attuazione della strategia europea per la Turchia e ha invitato la Commissione a presentare le sue proposte, anche sugli aspetti finanziari.

    (4) In Turchia i redditi sono ripartiti in modo ineguale tra le varie province e per concretare le conclusioni del Consiglio europeo di Cardiff è opportuno ovviare a queste disparità sostenendo lo sviluppo delle regioni meno avanzate e promuovendo la coesione economica e sociale.

    (5) Le conclusioni del Consiglio del 13 settembre 1999 fanno riferimento all'assistenza finanziaria a favore della Turchia.

    (6) Il Consiglio europeo di Helsinki del 10 e 11 dicembre 1999 ha dichiarato che la Turchia è un paese candidato destinato ad aderire all'Unione in base agli stessi criteri applicati agli altri paesi candidati.

    (7) Le disposizioni del presente regolamento si fondano sul rispetto dei principi democratici, dello Stato di diritto, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché sul rispetto del diritto internazionale, elementi essenziali delle politiche della Comunità europea e dei suoi Stati membri e sugli obblighi assunti nel quadro dei diversi accordi aventi ad oggetto tali elementi.

    (8) La Comunità annette una grande importanza alla necessità che la Turchia migliori e promuova le pratiche democratiche ed il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, e che estenda la partecipazione della società civile allo sviluppo di tale processo.

    (9) Il Parlamento europeo ha adottato le seguenti risoluzioni: il 13 dicembre 1995 sulla situazione dei diritti dell'uomo in Turchia, il 17 settembre 1998 sulle relazioni della Commissione concernenti l'evoluzione delle relazioni con la Turchia dopo l'entrata in vigore dell'unione doganale, il 3 dicembre 1998 sulla comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sugli sviluppi delle relazioni con la Turchia e sulla comunicazione della Commissione al Consiglio dal titolo "Strategia europea per la Turchia: prime proposte operative della Commissione" e il 6 ottobre 1999 sullo stato delle relazioni tra la Turchia e l'Unione europea(4) soprattutto per quanto riguarda l'importanza del rispetto dei diritti dell'uomo in Turchia.

    (10) Le misure necessarie per l'attuazione del presente regolamento sono adottate secondo la decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione(5).

    (11) Il presente regolamento stabilisce, per tutta la durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce per l'autorità di bilancio, nel quadro della procedura di bilancio annuale, il riferimento principale ai sensi del punto 33 dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione(6).

    (12) I progetti e i programmi attuati grazie a questo sostegno finanziario dovranno contribuire allo sviluppo economico e sociale della Turchia e a promuovere la difesa dei diritti umani e il rispetto e la protezione delle minoranze esistenti, alla riforma delle sue politiche di sviluppo e alla ristrutturazione del suo quadro istituzionale e giuridico al fine di garantire questi principi.

    (13) I progetti e i programmi attuati grazie a questo sostegno finanziario dovranno andare a vantaggio soprattutto della popolazione che subisce i ritardi dello sviluppo della Turchia,

    HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    La Comunità contribuisce alle iniziative intraprese dalla Turchia nel quadro del suo sviluppo economico e sociale.

    Articolo 2

    L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del presente regolamento per il periodo 2000-2002 è pari a 135 milioni di EUR. Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive finanziarie.

    Articolo 3

    1. I beneficiari dei progetti e delle azioni di cooperazione sono non soltanto lo Stato turco e le regioni ma anche gli enti locali, le organizzazioni regionali, gli organismi pubblici e le amministrazioni pubbliche, compresa quella doganale, le comunità locali o tradizionali, le organizzazioni di sostegno alle imprese, le cooperative e la società civile, in particolare le associazioni, le fondazioni e le organizzazioni non governative.

    2. In assenza di uno degli elementi fondamentali per il proseguimento delle misure di sostegno a favore della Turchia, in particolare in caso di violazione dei principi democratici, dello Stato di diritto, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché del diritto internazionale, il Consiglio può, su richiesta della Commissione e a maggioranza qualificata, decidere l'adozione di misure appropriate.

    3. La Commissione informa della sua programmazione indicativa il comitato di cui all'articolo 7 (Comitato MED), nonché la commissione parlamentare mista e il comitato misto economico e sociale UE-Turchia.

    Articolo 4

    1. I progetti e le azioni di cooperazione allo sviluppo riguardano, a titolo indicativo, i seguenti settori:

    a) ammodernamento del sistema produttivo, miglioramento delle capacità istituzionali e delle infrastrutture, in particolare nei settori dell'ambiente, dell'energia e dei trasporti;

    b) promozione della cooperazione industriale, sostenendo in particolare la diversificazione industriale e la creazione di piccole e medie imprese;

    c) cooperazione nel settore delle telecomunicazioni, delle infrastrutture, dello sviluppo rurale e dei servizi sociali;

    d) potenziamento delle capacità dell'economia turca, in particolare attraverso azioni atte a favorire la ristrutturazione del settore pubblico turco e dell'iniziativa privata;

    e) cooperazione in materia di tutela della salute;

    f) cooperazione nel settore dell'istruzione e della formazione;

    g) cooperazione regionale e transfrontaliera;

    h) qualsiasi forma di cooperazione volta a difendere e promuovere la democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell'uomo e la protezione delle minoranze;

    i) cooperazione nel settore umanitario;

    j) promozione del dialogo sociale all'interno della Turchia e tra la Turchia e l'Unione europea;

    k) qualsiasi forma di sostegno inteso a promuovere lo sviluppo delle relazioni tra l'Unione europea e la Turchia;

    l) promozione della cooperazione fra le amministrazioni pubbliche delle due parti ai fini del ravvicinamento delle legislazioni e della formazione del personale, compreso quello delle dogane.

    2. Se del caso, potranno essere prese iniziative di sostegno a un programma di adeguamento strutturale sulla base dei seguenti principi:

    a) i programmi di sostegno sono adattati, per quanto possibile, alla situazione particolare della Turchia e tengono conto delle condizioni economiche e sociali;

    b) i programmi di sostegno prevedono misure volte a controbilanciare le eventuali conseguenze negative del processo di adeguamento strutturale sulle condizioni sociali e sull'occupazione, in particolare a favore dei gruppi svantaggiati della popolazione;

    c) si terrà conto della situazione economica della Turchia, e in particolare dei seguenti fattori: squilibri economici a livello regionale, entità dell'indebitamento e dell'onere costituito dal servizio del debito, situazione della bilancia dei pagamenti, disponibilità di valuta, situazione monetaria, prodotto interno lordo pro capite e tasso di disoccupazione.

    Articolo 5

    1. Il sostegno finanziario ai sensi del presente regolamento è costituito da aiuti a fondo perduto.

    2. I mezzi che possono essere impiegati nel quadro delle azioni di cui al presente regolamento comprendono in particolare, nei limiti stabiliti dall'autorità di bilancio nel corso della procedura di bilancio annuale, l'assistenza tecnica, la formazione o gli altri servizi, le forniture e le opere, l'audit e le missioni di valutazione e di controllo.

    3. Il finanziamento comunitario può coprire sia spese d'investimento, ad esclusione dell'acquisto di beni immobili, che spese correnti (che comprendono spese di amministrazione, di manutenzione e di funzionamento), tenendo conto che il progetto deve portare, a termine, al trasferimento delle spese ricorrenti a carico dei beneficiari.

    4. Per ciascuna azione di cooperazione è richiesto un contributo dei partner di cui all'articolo 3. Tale contributo sarà richiesto entro i limiti delle possibilità dei partner interessati e in funzione delle caratteristiche di ciascuna azione. In casi specifici e quando il partner è un'organizzazione non governativa oppure una organizzazione a base locale, il contributo può essere dato in natura.

    5. Potranno essere ricercate possibilità di cofinanziamento con altri finanziatori, in particolare con gli Stati membri.

    6. Saranno prese le misure necessarie per contraddistinguere il carattere comunitario degli aiuti forniti nell'ambito del presente regolamento.

    7. Per conseguire gli obiettivi di coerenza e complementarità previsti dal trattato e allo scopo di garantire la massima efficacia di queste azioni nel loro complesso, la Commissione può prendere le misure di coordinamento necessarie, in particolare:

    a) la creazione di un sistema per lo scambio e l'analisi costante di informazioni sulla programmazione delle azioni che si intendono realizzare, sull'approvazione di ciascuna di quelle il cui finanziamento sia oggetto di studio da parte della Comunità e degli Stati membri e sullo sviluppo delle azioni già approvate;

    b) un coordinamento nel luogo di esecuzione degli interventi, mediante incontri regolari e scambi d'informazioni tra i rappresentanti della Commissione e degli Stati membri nel paese destinatario.

    8. La Commissione, in collegamento con gli Stati membri, può adottare le iniziative necessarie a garantire un efficace coordinamento con gli altri finanziatori.

    Articolo 6

    1. La Commissione è incaricata di istruire, decidere e gestire le azioni di cui al presente regolamento secondo le procedure di bilancio e le procedure in vigore, in particolare quelle previste dal regolamento finanziario del 21 dicembre 1977, applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(7).

    2. Nella valutazione dei progetti e dei programmi si terrà conto dei seguenti elementi:

    a) l'efficacia e la vitalità economica delle azioni;

    b) gli aspetti culturali, sociali e relativi alla eguaglianza tra i sessi;

    c) la conservazione e la tutela dell'ambiente nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile;

    d) lo sviluppo istituzionale necessario al conseguimento degli obiettivi del progetto;

    e) l'esperienza acquisita in azioni analoghe.

    3. Le decisioni riguardanti le azioni il cui finanziamento ai sensi del presente regolamento superi il valore di 2 milioni di EUR per azione sono adottate secondo la procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 2.

    La Commissione informa sommariamente il comitato MED sulle decisioni di finanziamento che intende prendere riguardo ai progetti e programmi di valore fino a 2 milioni di EUR. Tale informazione ha luogo almeno una settimana prima della decisione.

    La Commissione prende ogni misura necessaria per agevolare l'assorbimento di aiuti da parte delle piccole organizzazioni non governative senza fini di lucro.

    4. Quando il superamento o il fabbisogno supplementare non superi il 20 % dell'impegno inizialmente fissato nella decisione di finanziamento, la Commissione è autorizzata ad approvare, senza chiedere il parere del comitato MED, gli impegni supplementari necessari per coprire gli eventuali superamenti previsti o constatati a titolo delle azioni.

    Nel caso in cui lo stanziamento supplementare di cui al comma precedente sia inferiore a 4 milioni di EUR, il comitato MED è informato della decisione adottata dalla Commissione. Se lo stanziamento supplementare è superiore a 4 milioni di EUR, ma inferiore al 20 % dell'importo inizialmente previsto, sarà richiesto il parere del comitato.

    5. Qualsiasi convenzione o contratto di finanziamento concluso ai sensi del presente regolamento prevede in particolare che la Commissione e la Corte dei conti possano effettuare controlli in loco secondo le modalità consuete definite dalla Commissione nel quadro delle disposizioni in vigore, in particolare quelle del regolamento finanziario.

    6. Quando le azioni comportano convenzioni di finanziamento tra la Comunità e la Turchia, queste prevedono che tasse, dazi e oneri non siano a carico della Comunità.

    7. La partecipazione alle gare e ai contratti d'appalto è aperta, a parità di condizioni, a tutte le persone fisiche e giuridiche degli Stati membri e della Turchia.

    8. Le forniture sono originarie degli Stati membri o della Turchia.

    Articolo 7

    1. La Commissione è assistita dal comitato creato dal regolamento (CE) n. 1488/96(8), denominato comitato MED.

    2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE nel rispetto dell'articolo 8 della medesima.

    Il periodo previsto dall'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.

    3. Il comitato MED adotta il proprio regolamento interno.

    Articolo 8

    Una volta all'anno, nell'ambito di una riunione del comitato MED, si procederà a uno scambio di opinioni sulla base della programmazione indicativa presentata dal rappresentante della Commissione per le azioni da attuare nell'anno seguente.

    Il Parlamento europeo viene informato delle proposte e del risultato delle discussioni.

    Articolo 9

    La Commissione presenta nel corso del primo trimestre dell'anno una relazione annuale al Parlamento europeo e al Consiglio. Tale relazione contiene come minimo gli elementi seguenti:

    a) una sintesi dettagliata delle azioni finanziate durante l'esercizio precedente,

    b) la programmazione indicativa prevista per l'esercizio in corso e il grado di avanzamento delle azioni incluse in tale piano,

    c) le previsioni sul programma e le azioni da eseguire durante l'esercizio seguente,

    d) una sintesi delle valutazioni eventualmente effettuate in relazione ad azioni specifiche,

    e) informazioni relative agli organismi con i quali sono stati conclusi gli accordi o i contratti.

    Articolo 10

    La Commissione valuta periodicamente le azioni finanziate dalla Comunità per stabilire se i loro obiettivi siano stati conseguiti e fornire linee direttrici per migliorare l'efficacia delle azioni future.

    La Commissione presenta una sintesi delle valutazioni effettuate al comitato MED, che può eventualmente esaminarle.

    Le relazioni di valutazione sono a disposizione degli Stati membri che ne fanno richiesta.

    Articolo 11

    Sei mesi prima del termine del quadro finanziario triennale, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una valutazione globale delle azioni finanziate dalla Comunità nell'ambito del presente regolamento accompagnata da proposte riguardanti il futuro del regolamento stesso e, se necessario, eventuali proposte di modifica.

    Articolo 12

    Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a ...

    Per il Parlamento europeo

    La Presidente

    Per il Consiglio

    Il Presidente

    (1) GU C 408 del 29.12.1998, pag. 18.

    (2) Parere del Parlamento europeo del 2 dicembre 1999 (GU C 194 dell'11.7.2000, pag. 56), posizione comune del Consiglio del 13 giugno 2000 e decisione del Parlamento europeo del ... (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale).

    (3) GU 217 del 29.12.1964, pag. 3687/64.

    (4) Rispettivamente GU C 17 del 22.1.1996, pag. 46; GU C 313 del 12.10.1998, pag. 176; GU C 398 del 21.12.1998, pag. 57 e GU C 107 del 13.4.2000, pag. 78.

    (5) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23 (versione rettificata: GU L 269 del 19.10.1999, pag. 45).

    (6) GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1.

    (7) GU L 356 del 31.12.1977, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2693/1999 (GU L 326 del 18.12.1999, pag. 1).

    (8) Regolamento (CE) n. 1488/96 del Consiglio, del 23 luglio 1996, relativo a misure di accompagnamento finanziarie e tecniche (MED) a sostegno della riforma delle strutture economiche e sociali nel quadro del partenariato euromediterraneo (GU L 189 del 30.7.1996, pag. 1). Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 780/98 (GU L 113 del 15.4.1998, pag. 3).

    MOTIVAZIONE DEL CONSIGLIO

    I. INTRODUZIONE

    1. Il 22 ottobre 1998 la Commissione ha trasmesso al Consiglio una proposta di regolamento del Consiglio relativo agli interventi per lo sviluppo economico e sociale della Turchia(1). La proposta era basata sull'ex articolo 130W, attuale articolo 179, del trattato.

    2. Il Parlamento europeo ha formulato il suo parere il 2 dicembre 1999(2).

    3. In seguito al parere del Parlamento europeo la Commissione ha presentato una proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio(3).

    4. In data 13 giugno 2000 il Consiglio ha adottato una posizione comune conformemente all'articolo 251, paragrafo 2, del trattato.

    II. OBIETTIVI

    Il regolamento ha lo scopo di assistere la Turchia nei suoi sforzi di sviluppo economico e sociale mediante il finanziamento di progetti e azioni di cooperazione e mediante misure volte a sostenere un programma di adeguamento strutturale in Turchia.

    III. ANALISI DELLA POSIZIONE COMUNE

    Il Consiglio ha adottato senza apportarvi modifiche la proposta modificata della Commissione. Dei 40 emendamenti proposti dal Parlamento europeo il Consiglio ne ha accettati 21 integralmente, 10 in parte e ne ha respinti 9. La motivazione di tale posizione è illustrata nella relazione introduttiva della proposta modificata della Commissione.

    I considerando e gli articoli relativi all'importo di riferimento finanziario e alla procedura di comitato sono stati riformulati conformemente all'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 fra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione(4) e alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, che istituisce le procedure per l'esercizio delle competenze esecutive attribuite alla Commissione(5).

    (1) GU C 408 del 29.12.1998, pag. 18.

    (2) GU C 194 dell'11.7.2000, pag. 56.

    (3) Doc. 7783/00 NT 15.

    (4) GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1.

    (5) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

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