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Document 51997XR0347

    Risoluzione del Comitato delle regioni sulla «Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile»

    CdR 347/97 fin

    GU C 251 del 10.8.1998, p. 7 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    51997IR0347

    Risoluzione del Comitato delle regioni sulla «Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile» CdR 347/97 fin -

    Gazzetta ufficiale n. C 251 del 10/08/1998 pag. 0007


    Risoluzione del Comitato delle regioni sulla «Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile»

    (98/C 251/03)

    IL COMITATO DELLE REGIONI,

    vista le decisioni del suo Ufficio di presidenza in data 17 settembre 1997 e 18 febbraio 1998, in conformità dell'articolo 198 C, quarto paragrafo, del Trattato che istituisce la Comunità europea, di emettere una risoluzione in merito alla «Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile» e di incaricare della sua preparazione la Commissione 3 «Trasporti e reti di comunicazioni»;

    visto il progetto di risoluzione (CdR 347/97 riv.) adottato dalla Commissione 3 il 13 novembre 1997 (relatori: Weingartner e Zaplana);

    considerate le esperienze acquisite finora dal Comitato nel suo primo mandato, grazie alle iniziative intraprese nel campo dei trasporti e della politica in materia;

    considerati i risultati del ciclo di seminari, organizzato in collaborazione con la Commissione europea, dal titolo «Il contributo delle regioni e dei comuni europei ad un sistema di trasporti integrato, efficiente e compatibile con l'ambiente in Europa»;

    considerati i dieci principi guida elaborati in tal senso nell'ambito del parere d'iniziativa in merito a «Una strategia di trasporto globale e coerente per gli enti locali e regionali e per l'Unione europea» (CdR 255/97 fin),

    ha adottato all'unanimità il 14 maggio 1998, nel corso della 23a sessione plenaria, la seguente risoluzione.

    Il Comitato delle regioni:accoglie con soddisfazione la «Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile» e farà tutto quanto in suo potere per raggiungere gli obiettivi auspicati;

    invita il Presidente del Comitato delle regioni a trasmettere la Carta ai rappresentanti dei governi e delle istituzioni competenti e ad adoperarsi a favore della sua realizzazione.

    Bruxelles, 14 maggio 1998.

    Il Presidente del Comitato delle regioni

    Manfred DAMMEYER

    ALLEGATO al parere del Comitato economico e sociale

    Carta europea delle regioni e dei comuni per una politica dei trasporti avanzata e sostenibile

    1. Ruolo delle regioni e dei comuni nella politica dei trasporti

    1.1. Le regioni e i comuni dell'Unione europea osservano che la rete dei trasporti disponibile e il sistema dei trasporti attuale, al cui sviluppo hanno contribuito anche i comuni e le regioni, sono in larga misura all'origine della crescita economica positiva degli ultimi secoli e dunque dell'elevato benessere raggiunto dalla nostra società.

    1.2. Tuttavia, le regioni e i comuni segnalano anche che il forte aumento del traffico in determinate zone ha già prodotto oneri per l'ambiente che hanno raggiunto e a volte addirittura superato i limiti della sostenibilità. Nonostante vi contribuiscano finanziariamente, le regioni e i comuni hanno però solo limitate possibilità di agire contro tali situazioni, dal momento che il quadro normativo in materia di trasporti è definito dalla Comunità europea e dagli Stati membri, mentre alle regioni vengono spesso affidati solo compiti di attuazione.

    1.3. Tuttavia, i rappresentanti politici delle regioni e dei comuni sottolineano con forza che sono loro ad essere considerati dai cittadini i responsabili in prima istanza dei problemi che via via sorgono in materia di trasporti e che da loro i cittadini attendono soluzioni.

    1.4. La maggioranza delle regioni e dei comuni dell'Unione europea sono competenti in materia di assetto territoriale e possono pertanto stabilire ad esempio dove localizzare le zone residenziali e le varie attività lavorative in funzione delle infrastrutture di trasporto. Tuttavia si dovrebbe conferire alle regioni ed ai comuni un maggior potere quando si tratta di decidere in quale misura il loro territorio vada aperto al traffico e di garantire la mobilità e l'accessibilità a tutti i loro cittadini.

    1.5. Le regioni e i comuni hanno competenze relative all'eliminazione delle conseguenze degli incidenti di traffico in alcuni Stati membri. Si dovrebbero loro concedere, tuttavia, maggiori competenze dirette nel campo della sicurezza dei trasporti.

    2. Obiettivi della politica dei trasporti

    2.1. Le regioni e i comuni dell'Unione europea riconoscono l'importanza dei trasporti per l'economia, il benessere e la libertà della popolazione. Pertanto l'obiettivo dev'essere quello di garantire nel tempo la mobilità delle persone e la libera circolazione delle merci, senza però trascurare un quadro di riferimento sociale ed ambientale.

    2.2. Di fronte al traffico in continuo aumento, le regioni e i comuni evidenziano l'assoluta necessità di tutelare al meglio la popolazione e l'ambiente contro gli effetti negativi di tale fenomeno.

    2.3. Le regioni e i comuni sono consapevoli che tutti i cittadini devono godere del medesimo livello di protezione e di sicurezza. Osservano tuttavia al tempo stesso che, per raggiungere tale livello, si rendono necessarie misure differenti a seconda delle singole regioni e dei singoli comuni. Le diversità fra una regione e l'altra vanno considerate al momento di definire la politica dei trasporti a livello nazionale e comunitario.

    2.4. Le regioni e i comuni sono convinti che soltanto un approccio interdisciplinare e comune consenta di realizzare una moderna politica dei trasporti. L'obiettivo, dunque, dev'essere quello di coinvolgere tempestivamente nel processo decisionale tutti gli enti territoriali, i rappresentanti dei gruppi d'interesse e le altre istituzioni responsabili in materia di trasporti e di relativi flussi.

    2.5. Le regioni e i comuni sono dell'avviso che, per affrontare con successo le attuali problematiche in materia di trasporti, un obiettivo imprescindibile sia quello di imprimere alla politica dei trasporti un orientamento - molto più marcato di prima - verso soluzioni che coinvolgano i modi e il sistema dei trasporti.

    3. Principi di una politica dei trasporti avanzata e sostenibile

    3.1. Sussidiarietà

    Dal momento che il modo corretto di affrontare le problematiche di trasporto è quello di risolverle al livello di volta in volta più appropriato, è richiesta una partecipazione più attiva delle regioni e dei comuni dell'Unione europea all'elaborazione di misure e di soluzioni.

    3.2. Migliore qualità della vita

    La politica dei trasporti va formulata in modo tale da realizzare un equilibrio ottimale tra, da un lato, la qualità di vita e la mobilità globale dei cittadini e la protezione dell'ambiente e, dall'altro, gli effetti economici perseguiti.

    3.3. Struttura dei trasporti a livello paneuropeo

    Tanto all'interno dell'Unione europea quanto nei collegamenti con i paesi terzi è necessaria una struttura dei trasporti adeguata ed efficiente, in cui dare preminenza a modi di trasporto più rispettosi dell'ambiente, come la ferrovia, il cabotaggio, la navigazione interna, o i trasporti marittimi, finanziandoli anche, in maniera incrociata, con il gettito fiscale relativo a altri modi di trasporto meno ecocompatibili.

    3.4. Definizione dei costi reali

    I singoli modi di trasporto devono assumersi gradualmente, in aggiunta ai costi interni, anche quelli esterni o sociali. Il principio del percorso più breve nel trasporto merci va imposto con un controllo esercitato attraverso i costi.

    3.5. Sostenibilità

    La politica dei trasporti richiede lo sviluppo di un sistema dei trasporti sostenibile ed ecocompatibile che da un lato soddisfi le esigenze sociali, economiche, ambientali e di sicurezza e dall'altro contribuisca a colmare il divario sociale e economico fra singole regioni.

    3.6. Qualità dei trasporti

    Sicurezza e affidabilità, unite a accessibilità fisica e ammissibilità finanziaria, rappresentano un requisito imprescindibile per gli utenti o i clienti dei modi di trasporto; ciò vale per il trasporto sia di persone che di merci.

    3.7. Concorrenza e efficienza

    Le misure da adottare in materia di strutture e di sviluppo dei trasporti devono contribuire ad incrementare la competitività e l'efficienza del sistema di trasporto in termini di mobilità globale al servizio dei cittadini e delle imprese. Ciò vale ad esempio per la liberalizzazione del trasporto su rotaia e la conseguente apertura della rete.

    3.8. Attenzione per il cittadino

    È essenziale che la popolazione sia d'accordo con la realizzazione dei singoli progetti in materia di trasporti. Attenzione per il cittadino significa dunque che le decisioni in materia di politiche dei trasporti devono tener conto dei suoi interessi e delle sue aspettative in quanto consumatore, utente dei mezzi di trasporto e parte in causa.

    3.9. Intermodalità

    Un sistema dei trasporti ottimale presuppone la possibilità di combinare assieme modi di trasporto diversi a livello locale, regionale, nazionale ed europeo e la loro disponibilità a collaborare. Tra i modi di trasporto più rilevanti va altresì espressamente inclusa la navigazione (interna e marittima).

    3.10. Tecnologie intelligenti

    Dal momento che il ricorso alle moderne tecnologie consente un migliore sfruttamento delle capacità infrastrutturali esistenti ed un incremento del livello di sicurezza, occorre far uso dei sistemi già disponibili, nonché incoraggiare e portare avanti i lavori di ricerca e sviluppo ancora necessari.

    4. Esigenze e richieste in materia di politica dei trasporti

    Il Comitato delle regioni:

    osserva che gli enti locali e regionali detengono una serie di competenze in materia di assetto territoriale e di quadro regolamentare per i trasporti. Sarà necessario in futuro fare un uso maggiore di tali possibilità perché è grazie ad un opportuno collegamento delle zone residenziali e dei luoghi di lavoro alle infrastrutture di trasporto pubblico che si può ridurre o eliminare almeno in parte il traffico ed è tramite l'introduzione di misure di regolamentazione che è possibile ridurre gli spostamenti necessari ed indurre ad optare per modi di trasporto alternativi all'auto privata nonché alleggerire il peso che grava sulla popolazione interessata e sull'ambiente;

    segnala che i governi nazionali stabiliscono i principi essenziali della politica dei trasporti facendoli di norma coincidere in larga misura con le posizioni dei comuni e delle regioni. Il Comitato osserva tuttavia che sono rilevabili oggi gravi carenze in termini di realizzazione degli obiettivi e delle misure definiti e reclama pertanto da parte dei governi degli Stati membri un'attenzione maggiore per le iniziative e per le proposte dei loro enti regionali e locali. La maggior parte delle attività legate ai trasporti si svolgono a livello locale e regionale. Per questo motivo è fondamentale che le politiche dei trasporti nazionali predispongano procedure di programmazione coordinate che tengano conto del punto di vista degli enti locali e regionali;

    apprezza gli sforzi compiuti dalla Commissione europea, che proprio di recente, grazie a tutta una serie di attività di base, ha posto le fondamenta di una politica dei trasporti orientata al futuro e sostenibile sia per l'area comunitaria che per i paesi limitrofi dell'Europa centrale e orientale. Il Comitato chiede pertanto alla Commissione di portare avanti tale politica e di compiere ogni sforzo possibile perché, anche a livello comunitario, si possano raggiungere al più presto gli obiettivi prefissati;

    si compiace del fatto che anche il Parlamento europeo ha ora la possibilità di consultare il Comitato delle regioni e si augura che tale istituzione se ne vorrà avvalere, così da prestare in futuro maggior attenzione alla posizione dei comuni e delle regioni in merito alle diverse tematiche dei trasporti;

    è consapevole che, in ultima istanza, il Consiglio dell'Unione europea è il vero responsabile della realizzazione della politica europea dei trasporti ed è dunque a questa istituzione che rivolge la richiesta di dare un impulso decisivo agli obiettivi e alle azioni già definiti in una molteplicità di progetti, risoluzioni, libri bianchi, libri verdi, ecc. Solo così sarà possibile convincere i cittadini che gli stessi responsabili delle decisioni politiche sono pronti a cercare soluzioni sostenibili agli attuali problemi nel campo dei trasporti e dell'ambiente al fine di garantire anche in futuro una mobilità concepita per durare nel tempo.

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