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Document 51995IE1312

    PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE su « La Conferenza intergovernativa 1996 - Il ruolo del Comitato economico e sociale »

    GU C 39 del 12.2.1996, p. 85–91 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    51995IE1312

    PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE su « La Conferenza intergovernativa 1996 - Il ruolo del Comitato economico e sociale »

    Gazzetta ufficiale n. C 039 del 12/02/1996 pag. 0085


    Parere su « La Conferenza intergovernativa 1996 - Il ruolo del Comitato economico e sociale »

    (96/C 39/15)

    Il Comitato economico e sociale, in data 23 novembre 1995 ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 23, terzo comma, del Regolamento interno, di elaborare un parere su : « La Conferenza intergovernativa 1996 - Il ruolo del Comitato economico e sociale ».

    Il Gruppo ad hoc dell'Ufficio di presidenza « La CIG 1996 - il ruolo del CES », incaricato di preparare i lavori in materia, ha formulato il parere sulla base del rapporto introduttivo della relatrice Giacomina Cassina.

    Il Comitato ha adottato il 23 novembre 1995, nel corso della 330a sessione plenaria, a larga maggioranza e 2 astensioni, il seguente parere.

    I. INTRODUZIONE

    Dopo l'entrata in vigore del Trattato sull'Unione europea, il Comitato ha discusso a lungo sulla sua missione consultiva, sui mezzi per promuovere nel migliore dei modi il suo ruolo e sul potenziamento del tramite da esso stesso rappresentato per il processo d'integrazione e le organizzazioni dei cittadini.

    L'Ufficio di presidenza ha successivamente adottato, nell'aprile 1995, un documento sul ruolo del Comitato.

    Il gruppo ad hoc dell'Ufficio di presidenza che ha preparato il presente parere, frutto di un'ampia discussione, era composto dai membri seguenti :

    Presidente : Carlos Ferrer (Presidente del Comitato)

    Relatrice : Giacomina Cassina

    Correlatori : Manuel Cavaleiro Brandão (Presidente del Gruppo « Datori di lavoro »)

    Tom Jenkins (Presidente del Gruppo « Lavoratori »)

    Beatrice Rangoni Machiavelli (Presidente del Gruppo « Attività diverse »)

    Membri : André Laur (Vicepresidente del Comitato)

    Klaus Boisserrée (membro del Gruppo « Attività diverse »)

    Bent Nielsen (Vicepresidente del Comitato)

    Jean Pardon (Presidente della Sezione « Affari economici, finanziari e monetari »)

    Il Comitato economico e sociale continuerà a riflettere sulla sua missione presente e futura per adeguare e potenziare il suo ruolo rappresentativo. Questo ulteriore approfondimento permetterà di contribuire in modo efficace ad affrontare le sfide principali che la società europea incontra sul suo cammino, in particolare la creazione di posti di lavoro e la competitività, allo scopo di promuovere il modello sociale europeo e favorire la ricomposizione sociale attraverso la piena partecipazione delle organizzazioni dei cittadini alla costruzione europea.

    II. PROPOSTE D'EMENDAMENTO AL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA

    1. Il Comitato, nell'esercizio della sua funzione consultiva e, in particolare, con il ricorso al diritto d'iniziativa, ha spesso orientato e addirittura stimolato la Commissione a formulare proposte per rispondere in modo più adeguato ai bisogni della società europea. Nell'intento di preparare meglio la fase « prelegislativa » la Commissione è stata indotta a consultare sempre più spesso gli interlocutori sociali e le amministrazioni, ma frequentemente anche organizzazioni rappresentative di interessi specifici e anche singole personalità. Il Comitato pertanto è pronto ad appoggiare la Commissione nell'organizzazione delle consultazioni nella fase che precede la presentazione delle proposte.

    Allo scopo di contribuire a rendere più trasparente la fase consultiva preliminare al processo legislativo e più solido il proprio lavoro consultivo, il Comitato propone di aggiungere dopo il primo paragrafo dell'articolo 198, il paragrafo seguente :

    « La Commissione dovrebbe consultare il Comitato prima di prendere decisioni su questioni che concernono gli interessi rappresentati nel Comitato. »

    2. Nel quadro di un rafforzamento democratico e di un riequilibrio di ruolo tra le istituzioni, il Comitato ritiene che l'eventuale estensione della procedura di codecisione comporta il rafforzamento della funzione consultiva per tener conto più adeguatamente delle aspettative della società : il Comitato è pronto a svolgere la sua funzione consultiva anche nei confronti del Parlamento europeo.

    Il Comitato chiede pertanto di essere messo in grado, ove sia necessario, di contribuire alla procedura prevista all'articolo 189 B, nella fase della seconda lettura. Il Relatore del Comitato, sulle proposte oggetto di tale procedura, potrebbe partecipare in quanto osservatore al Comitato di conciliazione.

    L'articolo 189 B, quarto paragrafo, andrebbe modificato aggiungendo alla fine la frase seguente :

    « Il Comitato economico e sociale partecipa, in qualità di osservatore, ai lavori del Comitato di conciliazione. »

    3. In quanto rappresentante di attori socioeconomici direttamente coinvolti nell'attuazione dell'UEM, il Comitato segue da vicino il suo complesso iter, specie attraverso pareri d'iniziativa riguardanti sia l'UEM in quanto tale, sia, soprattutto, gli effetti socioeconomici che essa comporta per la società europea.

    Il Comitato chiede che, nel quadro delle procedure di sorveglianza multilaterale delle politiche economiche degli Stati membri l'efficacia della sua azione consultiva venga incrementata riconoscendogli il diritto ad essere informato.

    All'articolo 103, secondo paragrafo, ultimo capoverso dopo « il Parlamento europeo » aggiungere « ed il Comitato economico e sociale ». All'articolo 103, quarto paragrafo, secondo capoverso, dopo « sorveglianza multilaterale » aggiungere « e informano il Comitato economico e sociale ».

    4. Il Comitato si è impegnato a fondo per promuovere l'Europa dei cittadini, chiedendo un quadro giuridico trasparente per istituirla e misure concrete per realizzarla.

    Il Comitato esige quindi che all'articolo 8 A, secondo paragrafo, dopo « del Parlamento europeo » si aggiunga « e parere del Comitato economico e sociale ». Parimenti, all'articolo 8 B, primo paragrafo, dopo « del Parlamento europeo » si dovrà aggiungere « e del Comitato economico e sociale » e all'articolo 8 E, secondo paragrafo, dopo « del Parlamento europeo » occorrerà aggiungere « e del Comitato economico e sociale ».

    5. Il Comitato ha sempre preso in considerazione nei propri pareri la dimensione culturale del processo d'integrazione. L'influenza, per la società europea, della cultura sulle altre politiche (e viceversa) riguarda necessariamente il Comitato.

    Il Comitato chiede di essere consultato in materia di politica culturale dell'UE.

    All'articolo 128, quinto paragrafo, primo trattino, dopo « consultazione » aggiungere « del Comitato economico e sociale e ».

    6. L'Osservatorio del mercato interno, istituito con il sostegno del Parlamento europeo, dovrebbe essere inserito tra i compiti istituzionali del Comitato.

    Alla fine dell'articolo 197 aggiungere il seguente paragrafo :

    « È istituito un osservatorio per analizzare, valutare e riferire sul funzionamento e l'ulteriore sviluppo del mercato interno. »

    7. Il Comitato ha sviluppato importanti contatti con i suoi interlocutori naturali in paesi terzi. In molti casi ha promosso il dialogo socioprofessionale, talvolta addirittura prima che la Commissione prendesse iniziative, e soprattutto con ricadute utili per il dialogo e la cooperazione, nella sua accezione più ampia, tra UE e i paesi terzi.

    Il Comitato chiede che tale importante funzione venga istituzionalizzata in tutti gli accordi di associazione. Il Comitato chiede inoltre di essere consultato quando vengono presentate domande d'adesione.

    All'articolo O, primo paragrafo, dopo « della Commissione » aggiungere « e del Comitato economico e sociale ».

    8. Nel quadro delle politiche di cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni, il Consiglio consulta il Parlamento europeo. Il Comitato raccomanda che il Parlamento europeo abbia un maggior ruolo nell'elaborazione di tali politiche, anche qualora esse non divenissero politiche comunitarie. La maggior parte di queste politiche hanno ricadute significative sui cittadini, sulla società europea e sulle sue organizzazioni : il Comitato ne è quindi direttamente interessato.

    Il Comitato chiede, in tale contesto, di essere informato per potere agire, attraverso il proprio diritto d'iniziativa, su una base più solida e nella massima trasparenza nei suoi rapporti con il Consiglio e la Commissione.

    L'articolo K.6 andrebbe modificato aggiungendo al primo paragrafo, dopo « il Parlamento europeo » quanto segue « e il Comitato economico e sociale ».

    9. Tenendo conto, dal punto di vista del Comitato del principio di sussidiarietà, l'ampliamento dei poteri d'azione dell'Unione europea è sempre una scelta che va condivisa dai cittadini e dalla società organizzata.

    Il Comitato ritiene che dovrebbe essere applicata, qualora venga mantenuto l'articolo 235, la procedura di cooperazione e si dovrebbe prevedere anche la consultazione obbligatoria del Comitato economico e sociale.

    10. Il Comitato ha saputo rispondere all'esigenza di una maggiore rappresentatività derivante dall'evoluzione del processo d'integrazione ed al pluralismo della società europea diversificando la sua funzione consultiva. Tutto ciò deve trovare riscontro nel Trattato.

    Il Comitato propone quindi che gli articoli 193-198 vengano modificati come segue :

    10.1. modificare l'articolo 194, secondo paragrafo : per allineare la durata del mandato del Comitato a quella del Parlamento europeo e della Commissione (5 anni);

    10.2. sopprimere il quarto paragrafo dell'articolo 194;

    10.3. sopprimere la convocazione del Comitato su richiesta del Consiglio e della Commissione, al terzo paragrafo dell'articolo 196, dopo « dal Presidente » sopprimere il testo che segue fino alla fine dell'articolo;

    10.4. sopprimere il paragrafo 2 dell'articolo 197, in quanto l'evoluzione del processo d'integrazione, nonché quella del Comitato, insieme con l'autonomia di cui esso dispone in materia di Regolamento interno, rendono l'elenco compreso in questo paragrafo del tutto parziale e obsoleto;

    10.5. modificare l'articolo 198, terzo paragrafo, per assicurare che venga riservato un seguito ai pareri, aggiungendo la frase seguente : « Le istituzioni assistite dal Comitato lo informano del seguito riservato ai suoi pareri. » Tale informazione potrebbe, ad esempio, essere data attraverso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee.

    11. La menzione, nell'articolo 193, delle categorie della vita economica e sociale di cui si deve assicurare la rappresentanza è insoddisfacente, dato che non è mutata dopo la costituzione del CES. Sarebbe necessario aggiornare l'elenco delle categorie per tener conto dei notevoli cambiamenti avvenuti negli ultimi quarant'anni nella vita economica e nella struttura dell'occupazione, nonché delle trasformazioni in corso, dovute, ad esempio, alla « rivoluzione informatica ».

    12. Nel corso delle successive modifiche del Trattato, il Comitato economico e sociale ha ottenuto ampliamenti delle sue competenze e della sua autonomia resi possibili dalla costante riflessione portata avanti dal Comitato stesso sul proprio compito, sulla propria esperienza e sulle proprie prospettive, e dall'adeguamento del suo lavoro alle esigenze complesse della funzione consultiva nel processo d'integrazione. Ma ciò è anche il risultato del fatto che il Comitato ha saputo impegnarsi nella rappresentanza degli interessi socioprofessionali, in rapida evoluzione, al di là del semplice mandato previsto nel Trattato.

    Il Comitato si proclama quindi istituzione a vocazione consultiva de facto e chiede che la CIG 1996 gli conferisca, de jure, lo statuto d'istituzione, con tutte le conseguenze relative e, in particolare il diritto di adire la Corte di Giustizia previsto all'articolo 175, primo paragrafo. In tale contesto il Comitato propone le seguenti modifiche :

    12.1. aggiungere all'articolo 4, primo paragrafo, « un COMITATO ECONOMICO E SOCIALE « dopo » una CORTE DEI CONTI;

    12.2. sopprimere l'articolo 4, secondo paragrafo;

    12.3. sostituire il primo paragrafo dell'articolo 193, con il testo seguente :

    « Il Comitato economico e sociale, a vocazione consultiva, assiste le istituzioni che esercitano funzioni legislative nei casi previsti nel presente Trattato. »

    III.

    PROPOSTE NEL LORO CONTESTO

    N.B. : L'ordine degli articoli del Trattato segue l'ordine nel quale sono menzionati nel parere.

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Bruxelles, 23 novembre 1995.

    Il Presidente

    del Comitato economico e sociale

    Carlos FERRER

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