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Document 51994AC0757

PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE in merito alla proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell' energia non nucleare: - Tecnologie per una produzione ed utilizzazione dell' energia più pulite ed efficienti (1994-1998)

GU C 295 del 22.10.1994, p. 74–77 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT)

51994AC0757

PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE in merito alla proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell' energia non nucleare: - Tecnologie per una produzione ed utilizzazione dell' energia più pulite ed efficienti (1994-1998)

Gazzetta ufficiale n. C 295 del 22/10/1994 pag. 0074


Parere sulla proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione nel settore dell`energia non nucleare: - Tecnologie per una produzione ed utilizzazione dell`energia più pulite ed efficienti (1994-1998) (1) (94/C 295/15)

Il Consiglio, in data 14 aprile 1994, ha deciso, conformemente al disposto dell`articolo 130 I, par. 4 del Trattato sull`Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale in merito alla proposta di cui sopra.

Il Comitato economico e sociale ha deciso di affidare al relatore generale Aspinall il compito di preparare i lavori in materia.

Il Comitato economico e sociale ha adottato il 2 giugno 1994, nel corso della 316a sessione plenaria, a maggioranza con 1 voto contrario e un`astensione, il seguente parere.

1. Premessa

1.1. Il Comitato si rammarica vivamente del fatto che il breve lasso di tempo concesso dal Consiglio per pronunciarsi sulla proposta in esame nonché, contemporaneamente, su altre due proposte di programmi specifici, non gli consenta di esercitare appieno la funzione consultiva attribuitagli dal Trattato in materia di ricerca e sviluppo tecnologico e, in particolare, di procedere ad un esame dettagliato del contenuto scientifico e tecnico del programma proposto.

1.2. La proposta in parola rientra, inoltre, in un gruppo di diciassette proposte di programmi specifici, presentate contestualmente dalla Commissione, relative all`attuazione del quarto programma quadro della Comunità europea delle azioni comunitarie di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (1994-1998), adottato con decisione congiunta del Parlamento europeo e del Consiglio nell`aprile 1994. (2)

1.3. Il Comitato si compiace del fatto che la Commissione abbia inoltre utilizzato uno schema uniforme di presentazione che risponde alla duplice esigenza di semplificare e razionalizzare le procedure.

1.4. In tale contesto il Comitato avrebbe voluto formulare alcune osservazioni sull`insieme delle proposte della Commissione, nonché sullo stesso programma quadro, ma le scadenze da rispettare gli impediscono purtroppo di farlo nell`ambito del presente parere.

1.5. Il Comitato si riserva nondimeno la possibilità di formulare tali osservazioni nell`ambito del parere che elaborerà in seguito sulle altre proposte di programmi specifici e sulle tre proposte relative ai programmi specifici necessari per l`attuazione del programma quadro delle azioni comunitarie di ricerca e di insegnamento per la Comunità europea dell`energia atomica (1994-1998), adottato anch`esso dal Consiglio lo scorso aprile. (3)

1.6. Per quanto riguarda il quadro generale di partecipazione ai programmi specifici e la loro attuazione, il Comitato rimanda anche alle numerose osservazioni e proposte contenute nel parere che ha elaborato contemporaneamente per le due proposte di decisione relative alle regole di partecipazione delle imprese, delle università e dei centri di ricerca ai programmi specifici di ricerca. (4)

2. Introduzione

2.1. Il programma proposto si riferisce alla prima delle quattro azioni previste dal quarto programma quadro, vale a dire l`attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione mediante la promozione della cooperazione con e tra le imprese, i centri di ricerca e le università, azione che riguarda la maggior parte delle attività comunitarie nel campo della ricerca.

2.2. Il programma raggruppa le attività di ricerca condotte nell`ambito del programma specifico di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore delle energie non nucleari (1990-1994), adottato dal Consiglio il 9 settembre 1991 (5), nonché la maggior parte delle attività di dimostrazione attuate nell`ambito del programma Thermie, concernente la promozione delle tecnologie energetiche, adottato dal Consiglio il 29 giugno 1990 e valido sino al 31 dicembre 1994 (6). Il Comitato si è pronunciato in merito ai due programmi rispettivamente il 18 ottobre 1990 (7) e il 12 luglio 1989 (8).

2.3. Per l`intero periodo 1994-1998 la Commissione propone di stanziare per questo nuovo programma un importo di 967 milioni di ECU a carico del bilancio comunitario. Essa propone inoltre di destinare una metà di tale importo alle attività di ricerca e sviluppo e l`altra metà alle attività di dimostrazione. Alla gestione provvederanno congiuntamente due Direzioni generali della Commissione, più precisamente la DG XII (« Affari scientifici, ricerca e sviluppo ») e la DG XVII (« Energia »).

Come indicato all`allegato II, la Commissione propone di ripartire gli stanziamenti nella maniera seguente (in %) :

A. Ricerca e sviluppo 45-55 %

Miglioramento della conversione e

dell`utilizzazione dell`energia 30-40 %

Introduzione delle energie rinnovabili 60-70 % B. Dimostrazione 45-55 %

Utilizzazione razionale dell`energia 20-30 %

Energie rinnovabili 40-50 %

Combustibili fossili 30-40 %

3. Osservazioni generali

3.1. Il Comitato ritiene che sarebbe stato più opportuno se la Commissione e il Consiglio non avessero applicato la procedura d`urgenza all`adozione di tale programma specifico, in quanto occorre procedere ad un`analisi approfondita, specie degli aspetti scientifici e tecnici. Pur riconoscendo l`importanza della continuità nel finanziamento dei due programmi precedenti e del presente, il Comitato rileva che il programma sulle energie non nucleari solleva importanti problemi di carattere politico il cui esame richiede un ragionevole lasso di tempo.

3.2. Il Comitato approva nondimeno gli obiettivi della proposta, con la riserva delle osservazioni qui di seguito formulate :

3.3. Il Comitato approva il fatto che nell`ambito del quarto programma quadro, il programma oggetto del presente parere abbia ricevuto priorità assoluta e ritiene che le dotazioni previste siano ben più soddisfacenti di quelle del terzo programma quadro. Ciò soddisfa la richiesta formulata dal Comitato nel parere in merito al terzo programma quadro (1). Le priorità del programma sono inoltre definite con maggiore chiarezza.

3.4. È noto che a causa dei tempi lunghi che intercorrono tra una scoperta e la sua applicazione le industrie possono essere restie a destinare fondi per la ricerca alle nuove tecnologie energetiche.

3.4.1. Il Comitato approva pertanto la promozione della ricerca fondamentale a livello comunitario ma invita a valutare rigorosamente i progetti in base al loro potenziale di sviluppo commerciale a lungo termine. Laddove non sia possibile dare un giudizio sulla potenziale redditività della ricerca nelle sue primissime fasi, è essenziale stabilire con una certa flessibilità se i progetti continuano ad essere adeguati, rendendo così ottimale l`utilità del programma.

3.5. La proposta della Commissione presta particolare attenzione e destina somme considerevoli alle energie rinnovabili. Considerato il lento grado di penetrazione nel mercato delle energie rinnovabili ed il persistente predominio dei combustibili tradizionali, le misure per l`efficienza delle energie non rinnovabili costituiscono il mezzo principale per razionalizzare l`utilizzazione energetica a medio termine. Pertanto, pur riconoscendo i grandi vantaggi che alla fine conseguiranno da una più ampia applicazione delle tecnologie rinnovabili, il CES è dell`avviso che occorra dare priorità immediata all`utilizzazione razionale delle fonti tradizionali di energia.

3.5.1. In particolare il carbone, con le sue note enormi riserve ed i più promettenti progressi tecnologici nelle tecniche di combustione pulita dovrebbe ricevere assoluta priorità.

3.6. Il Comitato rileva che la Commissione, ha avviato uno studio dell`impatto potenziale delle energie rinnovabili o alternative sull`occupazione e l`invita a trasmettergli i relativi risultati.

3.7. La dotazione prevista per l`utilizzazione razionale del combustibile dovrebbe venir maggiorata a medio termine, cioè sostanzialmente alla fine del programma all`esame.

3.8. Maggiore enfasi andrebbe posta sulla promozione della cogenerazione (produzione combinata di calore ed energia) e della tecnologia di riscaldamento/raffreddamento a livello distrettuale. Studi della Commissione hanno dimostrato che si tratta dei mezzi più efficaci per ridurre le emissioni e migliorare l`efficienza energetica nel settore della produzione di elettricità; ciononostante non hanno ricevuto un sostegno adeguato.

3.9. Bisognerebbe esaminare attentamente la possibilità di un coordinamento con i programmi nel settore dell`energia non nucleare intrapresi dagli Stati membri, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

3.10. Occorre esaminare inoltre l`integrazione del finanziamento diretto e indiretto del Centro comune di ricerca (CCR) onde evitare di svolgere la stessa funzione dell`industria.

3.11. Il Comitato pensa che gli ostacoli principali allo sviluppo di tecnologie energetiche pulite non siano di natura tecnica e che la soppressione delle barriere normative e istituzionali alle tecnologie per un`utilizzazione efficace dell`energia e per lo sfruttamento delle energie rinnovabili permetterebbe una loro rapida ripresa sul mercato.

3.12. Le difficoltà incontrate dalle PMI e sottolineate in numerosi pareri precedenti mettono ancor più in risalto l`importanza di azioni volte a coinvolgere le PMI nella ricerca e lo sviluppo, nella diffusione e nell`utilizzazione dei risultati di RST.

3.13. Il Comitato desidera ricordare alla Commissione i criteri positivi che dovrebbero informare la selezione dei progetti da finanziare. In particolare :

- la capacità di creare posti di lavoro (specie per i giovani ricercatori),

- il livello d`investimento richiesto,

- la potenziale cooperazione con le PMI,

- le opportunità di consolidamento delle competenze europee,

- il rafforzamento della coesione economica e sociale.

3.14. La cooperazione internazionale, specie nell`ambito dell`Agenzia Internazionale per l`Energia (AIE), è importante per intensificare la ricerca energetica e per promuovere l`introduzione di tecnologie pulite nelle economie in via di sviluppo.

3.15. I trasporti sono attualmente, e continueranno ad essere in un prossimo futuro, la fonte d`inquinamento a sviluppo più rapido. Urge prestare attenzione all`immagazzinamento di energia e ai nuovi carburanti. La gestione dei trasporti ed i programmi antinquinamento nei centri urbani devono avere priorità assoluta.

3.16. Le Organizzazioni per la promozione delle tecnologie energetiche (OPET) istituite in base al programma Thermie vanno utilizzate appieno ed in modo efficiente nell`applicazione del programma. Occorre tuttavia rivedere il meccanismo attuale, che prevede un finanziamento delle azioni delle OPET al 100 % a carico della Commissione. Poiché l`industria trae un vantaggio commerciale dalla diffusione delle tecnologie, è necessario darle tutte le opportunità di partecipare al finanzia-mento in modo da massimizzare la redditività delle iniziative comunitarie.

3.17. Il fatto che vi siano due Direzioni generali coinvolte nel programma richiederà un accurato coordinamento. Il Comitato potrà ritenersi soddisfatto se tale coordinamento funzionerà, in quanto le responsabilità di ciascuna direzione nell`applicazione del programma non sono chiare.

3.18. Sarà inoltre essenziale che la Commissione, nella gestione del programma, coordini e inserisca la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione nella sua strategia energetica globale.

4. Osservazioni particolari

4.1. In base alle osservazioni precedenti, per il Comitato non è dimostrato che le energie rinnovabili siano le più adeguate a combattere a breve e medio termine l`effetto serra e contribuire alla sicurezza energetica a lungo termine. Esso ritiene pertanto che gli stanziamenti destinati alle energie rinnovabili e ad altri settori della ricerca e sviluppo tecnologico e della dimostrazione dovrebbero essere ripartiti come segue (in %) :

4.1.1. Innanzitutto, la ripartizione dei fondi tra attività di ricerca e di dimostrazione dovrebbe essere rispettivamente del 40 e del 60 %.

A. Ricerca e sviluppo 40 %

Miglioramento della conversione e

dell`utilizzazione dell`energia 60-70 %

Introduzione delle energie rinnovabili 30-40 % B. Dimostrazione 60 %

Utilizzazione razionale dell`energia 40 %

Energie rinnovabili 30 %

Combustibili fossili 30 % 4.2. Tenuto conto degli obiettivi della Commissione, il ruolo proposto per le attività di diffusione è inadeguato tanto in termini di bilancio (5 Mio ECU) che di portata.

4.3. Articolo 6

4.3.1. La procedura proposta all`articolo 6, terzo paragrafo, dovrebbe venir adottata sia per il settore ricerca e sviluppo sia per la dimostrazione, in modo da coinvolgere maggiormente gli Stati Membri in un`analisi approfondita. Il Comitato non capisce il motivo di questa differenziazione che sarà solo fonte di confusione.

4.4. Articolo 7

4.4.1. Le osservazioni formulate al punto 4.3 renderanno necessaria la revisione di tale articolo.

Fatto a Bruxelles, il 2 giugno 1994.

Il Presidente

del Comitato economico e sociale

Susanne TIEMANN

(1) GU n. C 113 del 23. 4. 1994, pag. 4, 15, 24.

(2) GU n. L 126 del 18. 5. 1994, pag. 1.

(3) GU n. L 115 del 6. 5. 1994 pag. 31.

(4) GU n. C 81 del 18. 3. 1994, pag. 9.

(5) GU n. L 257 del 14. 9. 1991, pag. 37.

(6) GU n. L 185 del 17. 7. 1990, pag. 1.

(7) GU n. C 31 del 6. 2. 1991, pag. 20.

(8) GU n. C 221 del 28. 8. 1989, pag. 6.

(9) GU n. C 56 del 7. 3. 1990, pag. 34.

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