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Document 42008X0607(01)

    Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 22 maggio 2008 , sulla partecipazione dei giovani con minori opportunità

    GU C 141 del 7.6.2008, p. 1–3 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    7.6.2008   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 141/1


    Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 22 maggio 2008, sulla partecipazione dei giovani con minori opportunità

    (2008/C 141/01)

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA E I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI, RIUNITI IN SEDE DI CONSIGLIO,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il Consiglio europeo ha adottato nel vertice di primavera del 2005 il Patto europeo per la gioventù, uno degli strumenti che contribuiscono all'attuazione della strategia di Lisbona rinnovata al fine di migliorare — tramite strategie intersettoriali — le opportunità di occupazione e di inclusione sociale dei giovani, la loro istruzione, formazione e mobilità, dando priorità a quelli con minori opportunità.

    (2)

    Nella risoluzione del 7 dicembre 2006 (1), il Consiglio ha suggerito che gli Stati membri incoraggino l'offerta di ampie e pari opportunità per la partecipazione di tutti i giovani alla vita civile e che un dialogo strutturato con i giovani coinvolga quanti sono impegnati in forme varie e innovative di cittadinanza attiva, giovani sia non organizzati sia con minori opportunità, creando così le condizioni di una pari partecipazione.

    (3)

    Nella risoluzione del 25 maggio 2007 (2), il Consiglio ha invitato gli Stati membri e la Commissione a migliorare la coerenza delle misure volte ad attuare il Patto europeo per la gioventù e ad assicurare che «siffatte misure raggiungano veramente i gruppi bersaglio, in particolare i giovani con minori opportunità, tenendo conto delle loro necessità, circostanze di vita e motivazioni».

    (4)

    Nella comunicazione del 5 settembre 2007, intitolata Favorire il pieno coinvolgimento dei giovani nell'istruzione, nell'occupazione e nella società  (3), la Commissione ha sottolineato che è nell'interesse sociale ed economico dell'Europa utilizzare pienamente il potenziale di tutti i giovani; è stato pertanto fatto riferimento all'importanza dell'integrazione sociale e dell'equiparazione per tutti i giovani prestando un'attenzione particolare a quelli con minori opportunità.

    (5)

    Il Consiglio europeo di primavera del 2008 ha sottolineato l'importanza di rafforzare la dimensione sociale della strategia di Lisbona, combattere la povertà e l'esclusione sociale, promuovere l'inclusione attiva e aumentare le opportunità di occupazione per le persone più lontane dal mercato del lavoro, compresi i giovani, e ha esortato gli Stati membri a intraprendere azioni concrete per migliorare i livelli di istruzione degli allievi appartenenti a famiglie migranti o a categorie svantaggiate,

    OSSERVANO CHE:

    1.

    i lavori sotto la presidenza tedesca si sono incentrati sulle pari opportunità e sulla partecipazione sociale di tutti i bambini e i giovani nel quadro del programma di lavoro delle presidenze congiunte sull'integrazione sociale e professionale dei giovani;

    2.

    dai risultati delle attività di apprendimento tra pari sulla partecipazione dei giovani con minori opportunità è emerso che questi giovani richiedono un'attenzione speciale in tutti gli Stati membri e che è particolarmente necessario che le autorità pubbliche a livello locale e regionale, la società civile, gli animatori e le organizzazioni giovanili e i giovani stessi lavorino di concerto per migliorare il benessere di quel tipo di giovani;

    3.

    nel quadro del dialogo strutturato, i giovani e i rappresentanti delle organizzazioni giovanili si sono riuniti il 18-21 aprile 2008 in occasione della manifestazione per i giovani organizzata dalla presidenza slovena e hanno formulato una serie di conclusioni concernenti la mobilità, l'occupazione, l'apprendimento non formale e il rafforzamento delle competenze, l'integrazione e la partecipazione politica dei giovani con minori opportunità e il ruolo dei giovani nel dialogo interculturale.

    SOTTOLINEANO CHE:

    1.

    pur riconoscendo che vi sono differenze tra gli Stati membri, la situazione dei giovani con minori opportunità (ad esempio, giovani donne e uomini provenienti da contesti educativi, socioeconomici o geografici meno privilegiati, o con disabilità) è fonte di preoccupazione in molti paesi europei;

    2.

    nonostante la globalizzazione e i flussi migratori di oggi che creano nuove opportunità e arricchiscono la diversità europea, vari giovani con minori opportunità sono ancora confrontati a difficoltà economiche e sociali;

    3.

    la coesione stessa delle nostre società è messa in pericolo dal fatto che in Europa un considerevole numero di giovani non ha la possibilità di prendere parte attiva all'istruzione, all'occupazione e alla società; pertanto, mettere in grado i giovani di realizzare le loro potenzialità e di partecipare attivamente alla vita comunitaria è essenziale per lo sviluppo sano e sostenibile delle società e contribuisce alla coesione sociale complessiva rafforzando le relazioni di fiducia reciproca con altri gruppi della società, generazioni precedenti comprese;

    4.

    la disoccupazione, la povertà, i problemi di salute, l'esclusione culturale, sociale ed economica e tutte le forme di discriminazione sono ostacoli al benessere dei giovani e possono impedirne la partecipazione attiva alla società;

    5.

    le misure mirate destinate ai giovani con minori opportunità dovrebbero fondarsi su ricerche interdisciplinari sui giovani e le loro condizioni di vita. Quest'approccio basato sulla conoscenza è particolarmente pertinente nell'affrontare le questioni connesse ai giovani con minori opportunità;

    6.

    la transizione e la mobilità tra sistemi di formazione e d'istruzione e mercato del lavoro sono di grande importanza per prevenire la disoccupazione e l'esclusione sociale dei giovani;

    7.

    nel contesto del quadro comunitario di cooperazione nel settore dell'istruzione, l'abbandono precoce degli studi e le ineguaglianze nell'istruzione rappresentano un'importante sfida. Alla prova dei fatti, nella maggior parte degli Stati membri il successo scolastico dipende tuttora dal contesto socioeconomico e occorrono pertanto nuovi sforzi e strategie per affrontare questa ineguaglianza strutturale;

    8.

    il ruolo dell'apprendimento non formale e informale è fondamentale in quanto strumento a sostegno dell'inclusione sociale ed economica dei giovani con minori opportunità; in tale contesto, è di particolare rilievo il lavoro delle organizzazioni e animatori giovanili indirizzato specificamente a questo tipo di giovani;

    9.

    a livello europeo il programma «Gioventù in azione» è uno strumento fondamentale per promuovere la partecipazione attiva e l'inclusione sociale dei giovani con minori opportunità;

    10.

    la cultura, il lavoro giovanile e le attività sportive svolgono una parte importante nel contribuire all'inclusione e al benessere dei giovani con minori opportunità.

    SOTTOLINEANO IN PARTICOLARE CHE:

     

    occorre dedicare particolare attenzione ai giovani con minori opportunità in una fase precoce, affinché essi possano integrarsi meglio nella società. Essi dovrebbero anche poter approfittare di tutte le opportunità (attraverso un sostegno speciale o un tutoraggio) di partecipare ad attività aperte a tutti i giovani.

    INVITANO GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE A:

    1.

    accordare alta priorità ai giovani in condizioni di maggiore vulnerabilità nell'attuazione degli obiettivi della strategia di Lisbona e del Patto europeo per la gioventù e dedicar loro particolare attenzione nel definire le rispettive strategie di flessicurezza nazionali;

    2.

    sviluppare ulteriormente l'approccio trasversale alle questioni riguardanti la gioventù e l'elaborazione di politiche intersettoriali, di particolare rilievo per i giovani con minori opportunità;

    3.

    contrastare gli stereotipi e promuovere la parità di genere in tutte le azioni volte a offrire ai giovani con minori opportunità la possibilità di far valere pienamente i propri diritti;

    4.

    sostenere i giovani nell'adozione di uno stile di vita sano, includendo specificamente questo obiettivo nelle rispettive politiche sanitarie, soprattutto per quanto riguarda i giovani con minori opportunità;

    5.

    contrastare la trasmissione intergenerazionale della disoccupazione e dell'inattività economica, anche grazie a iniziative volte a creare buone opportunità di lavoro per i giovani;

    6.

    rafforzare in via prioritaria l'inclusione sociale dei giovani con minori opportunità, in particolare promuovendo pari opportunità per i bambini e i giovani nell'ambito del processo di protezione e inclusione sociale dell'UE;

    7.

    sostenere lo sviluppo delle forme di partecipazione esistenti e incoraggiare il varo di nuove forme che includano i giovani con minori opportunità; sostenere l'elaborazione di misure innovative e mirate affinché essi possano accedere meglio alle TIC, ai media e all'informazione, specialmente a livello locale e regionale, nel quadro del metodo di coordinamento aperto nel settore della gioventù;

    8.

    accordare la debita attenzione alla partecipazione dei giovani con minori opportunità in quanto tali e anche al beneficio sociale derivante da questa partecipazione, contestualmente allo sviluppo e alla valutazione di programmi mirati ai giovani;

    9.

    collaborare con le organizzazioni giovanili allo sviluppo di un approccio inclusivo nel dialogo strutturato con i giovani con minori opportunità a tutti i livelli, adeguando la forma dei contatti laddove necessario;

    10.

    sensibilizzare maggiormente ed ampliare le conoscenze, anche specialistiche, sui fattori sociali, economici e di altro tipo che influiscono sul benessere dei giovani e sulla situazione di quelli con minori opportunità;

    11.

    rafforzare la diffusione di buone prassi a tutti i livelli grazie allo scambio di dati e di esperienze e al collegamento in rete.

    INVITANO GLI STATI MEMBRI A:

    1.

    facilitare lo sviluppo di strategie o misure integrate durature nei piani di politica nazionale, al fine di migliorare le condizioni atte a coinvolgere e includere nella società i giovani con minori opportunità.

    Occorre vagliare con particolare attenzione misure interdisciplinari e intersettoriali d'intervento rapido, onde prevenire o attenuare i rischi di esclusione sociale dei bambini e dei giovani;

    2.

    mettere a disposizione finanziamenti UE (programmi e fondi strutturali dell'UE) per sostenere l'inclusione sociale e la partecipazione attiva dei giovani con minori opportunità;

    3.

    offrire maggior sostegno agli animatori e operatori che lavorano con i giovani con minori opportunità, anche promuovendone l'ulteriore formazione e migliorando il riconoscimento delle loro capacità;

    4.

    stimolare e sostenere le organizzazioni giovanili e sociali nelle loro azioni a favore dei giovani con minori opportunità;

    5.

    promuovere informazioni mirate agevolando l'accesso dei giovani con minori opportunità;

    6.

    ove opportuno, sviluppare e migliorare i meccanismi di orientamento e assistenza professionale per consentire ai giovani con minori opportunità di trovare lavoro;

    7.

    individuare gli ostacoli che si frappongono alla partecipazione dei giovani con minori opportunità, cercare i modi di superarli e incoraggiare specialmente tale partecipazione, dal livello locale fino a quello nazionale, alla democrazia rappresentativa e alle strutture giovanili; offrire maggiore sostegno all'apprendimento della partecipazione.

    INVITANO LA COMMISSIONE A:

    1.

    vagliare eventuali linee d'azione a livello europeo, sulla base delle buone prassi individuate in cooperazione con gli Stati membri, per agevolare l'inclusione dei giovani con minori opportunità e la loro partecipazione alla società;

    2.

    tenere conto degli obiettivi della presente risoluzione nel proporre le priorità del futuro quadro di cooperazione nel settore della gioventù.


    (1)  Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, concernente la realizzazione degli obiettivi comuni per la partecipazione e l'informazione dei giovani al fine di promuovere la loro cittadinanza europea attiva (GU C 297 del 7.12.2006, pag. 6).

    (2)  Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio: «Creare pari opportunità per tutti i giovani — Piena partecipazione alla società» (GU C 314 del 22.12.2007, pag. 1).

    (3)  COM(2007) 498 definitivo.


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