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Document 32024D1019

Decisione (PESC) 2024/1019 del Consiglio, del 4 aprile 2024, che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

ST/7043/2024/INIT

GU L, 2024/1019, 5.4.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1019/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1019/oj

European flag

Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea

IT

Serie L


2024/1019

5.4.2024

DECISIONE (PESC) 2024/1019 DEL CONSIGLIO

del 4 aprile 2024

che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC (1).

(2)

In base a un riesame della decisione 2011/235/PESC, il Consiglio ritiene che sia opportuno prorogare le misure restrittive ivi previste fino al 13 aprile 2025.

(3)

Il Consiglio ha concluso che è opportuno sopprimere la voce relativa a un’entità designata nell’allegato della decisione 2011/235/PESC e che è opportuno aggiornare le voci riguardanti 17 persone.

(4)

È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/235/PESC,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2011/235/PESC è così modificata:

1)

all’articolo 6, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:

«2.   La presente decisione si applica fino al 13 aprile 2025. Essa è costantemente riesaminata. È prorogata o modificata, a seconda del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.»

;

2)

l’allegato è modificato conformemente all’allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 4 aprile 2024

Per il Consiglio

Il presidente

H. LAHBIB


(1)  Decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51).


ALLEGATO

L’allegato della decisione 2011/235/PESC («Elenco delle persone e delle entità di cui agli articoli 1 e 2») è così modificato:

1)

nell’elenco dal titolo «Entità» la voce 11 (relativa a Arvan Cloud (alias Abr Arvan; Noyan Abr Arvan Co.; Arwan Company; ArvanCloud)) èsoppressa;

2)

nell’elenco dal titolo «Persone» le voci relative alle 17 persone seguenti sono sostituite dalle seguenti:

Persone

 

Nome

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«4.

FAZLI Ali

علی فضلی

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Grado: Brigadier Generale

Carica: comandante dell’Università Imam Hossein (alias Università Imam Hussein)

Dal maggio 2017, comandante dell’Università Imam Hossein su ordine del comandante in capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). Ex capo del collegio militare Imam Hossein (dal 2018 al giugno 2020). Ex vicecomandante delle forze Basij (2009-2018). Ex capo del corpo Seyyed al-Shohada dell’IRGC nella provincia di Teheran (fino al febbraio 2010). Il corpo Seyyed al-Shohada è incaricato della sicurezza nella provincia di Teheran e ha svolto un ruolo chiave nella brutale repressione dei manifestanti del 2009.

12.4.2011

8.

MOTLAGH Bahram Hosseini

بهرام حسینی مطلق

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Grado: Brigadier Generale

Carica: membro del personale docente dell’Università Imam Hossein (Guardiani della rivoluzione) (alias Università Imam Hussein) e capo del dipartimento per la pianificazione e le operazioni dello Stato maggiore delle forze armate

Membro del personale docente dell’Università Imam Hossein (Guardiani della rivoluzione) e capo del dipartimento per la pianificazione e le operazioni dello Stato maggiore delle forze armate. Ex capo dell’accademia di comando e Stato maggiore dell’esercito (DAFOOS). Ex capo del corpo Seyyed al-Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Teheran. Il corpo Seyyed al-Shohada ha svolto un ruolo chiave nell’organizzare la repressione delle manifestazioni di protesta nel 2009.

12.4.2011

10.

RADAN Ahmad-Reza

احمدرضا رادان

Luogo di nascita: Isfahan (Iran)

Data di nascita: 1963

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF)

Dal gennaio 2023 capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF), denominate anche polizia nazionale iraniana. Ex capo del centro di studi strategici delle LEF iraniane, un organismo collegato alle LEF. Vicecapo delle LEF iraniane dal 2008 fino a giugno 2014. In tale posizione, Radan si è reso responsabile di pestaggi, omicidi nonché arresti e detenzioni arbitrari dei manifestanti commessi dalle forze di polizia. In quanto ex comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche era incaricato di addestrare le forze “antiterrorismo” irachene.

12.4.2011

13.

TAEB Hossein

حسین طائب

Luogo di nascita: Teheran (Iran)

Data di nascita: 1963

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: consigliere del comandante in capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC)

Dal 2022 consigliere del comandante in capo del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), Hossein Salami. Ex capo dell’organizzazione di intelligence dell’IRGC (dall’ottobre 2009 al giugno 2022). Le sue responsabilità sono state ampliate nel maggio 2019 con l’accorpamento dell’ufficio del vicecapo dell’intelligence strategica dell’IRGC e dell’organizzazione di intelligence dell’IRGC. Comandante delle forze Basij fino all’ottobre 2009. Le forze sotto il suo comando hanno partecipato a pestaggi di massa, omicidi, detenzioni e torture nei confronti di pacifici manifestanti.

12.4.2011

45.

JOKAR Mohammad Saleh

محمد صالح جوکار

Luogo di nascita: Yazd (Iran)

Data di nascita: 1957

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: membro del Parlamento per la provincia di Yazd e presidente della commissione per gli affari interni e dei consigli parlamentari

Membro del Parlamento della provincia di Yazd e presidente della commissione per gli affari interni e dei consigli parlamentari. Generale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) ed ex delegato agli affari parlamentari dell’IRGC. Dal 2011 al 2016, membro del Parlamento per la provincia di Yazd e membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera. Ex comandante delle forze Basij studentesche. In tale veste ha partecipato attivamente alla repressione delle manifestazioni di protesta e all’indottrinamento di bambini e giovani allo scopo di proseguire la repressione della libertà di espressione e del dissenso. In qualità di membro della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera, ha appoggiato pubblicamente la repressione dell’opposizione al governo e le politiche repressive di quest’ultimo. Dopo la morte di Mahsa Amini nel 2022, ha svolto un ruolo centrale nel proporre modifiche alla legge sulle elezioni parlamentari concepite per dare maggiori poteri ai sostenitori di una politica intransigente nelle elezioni parlamentari e per bloccare le rivendicazioni dei manifestanti.

10.10.2011

51.

SALARKIA Mahmoud

محمود سالار کیا

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Mahmoud SALARKIA attualmente esercita la professione di avvocato e continua a reprimere i diritti individuali dei cittadini iraniani per difendere le politiche repressive del regime. Figura nell’elenco degli avvocati competenti ai sensi dell’articolo 48 del codice di procedura penale iraniano, sulla cui base agli imputati di alcuni reati politici e di sicurezza è negata la scelta di un avvocato durante le fasi di interrogatorio e di indagine della procura. Ex capo della commissione petrolio e trasporti della città di Teheran. Viceprocuratore generale di Teheran per gli Affari penitenziari durante la repressione del 2009.

In tale qualità, è stato direttamente responsabile di molti dei mandati d’arresto emessi nei confronti di manifestanti e attivisti innocenti e pacifici. Secondo quanto riferito da numerosi difensori dei diritti umani, la quasi totalità delle persone arrestate è stata tenuta in isolamento su ordine di Salarkia, senza contatti con legali o familiari e senza alcuna imputazione, per periodi di diversa durata, spesso in condizioni equivalenti a una sparizione forzata. Spesso ai familiari delle persone arrestate non è stata data notizia dell’arresto.

10.10.2011

83.

JAFARI Asadollah

اسدالله جعفری

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: capo dell’amministrazione giudiziaria a Isfahan e capo del quartier generale dell’economia della resistenza

Capo dell’amministrazione giudiziaria a Isfahan e capo della sede centrale per l’economia della resistenza. Ex procuratore generale a Isfahan. In tale posizione, ha ordinato reazioni violente nei confronti di manifestanti che sono scesi in in piazza nel novembre 2021 per protestare contro la carenza d’acqua. Secondo alcune relazioni, Asadollah Jafari ha annunciato la creazione di un ufficio speciale per indagare sui manifestanti arrestati e ha ordinato la condanna di alcuni manifestanti coinvolti nelle proteste del 2022.

Dal 2017 al 2021 ha ricoperto la carica di procuratore generale nella provincia del Khorasan settentrionale.

In qualità di ex procuratore della provincia di Mazandaran (2006-2017), Jafari ha raccomandato di imporre la pena di morte nei casi da lui perseguiti, che sono sfociati in numerose esecuzioni, anche pubbliche, e in situazioni nelle quali l’imposizione della pena di morte è contraria al diritto internazionale dei diritti umani, tra l’altro in quanto pena sproporzionata ed eccessiva. Jafari si è reso altresì responsabile di arresti illegali e violazioni dei diritti dei detenuti baha’i, dall’arresto iniziale fino alla reclusione in celle di isolamento presso il centro di detenzione dei servizi di intelligence.

12.3.2013

86.

MUSAVI-TABAR Seyyed Reza

سیدرضا موسوی تبار

Luogo di nascita: Jahrom (Iran)

Data di nascita: 1964

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: rappresentante del procuratore disciplinare per i giudici a Shiraz

Dal 2014 Seyyed Reza Musavi-Tabar è il rappresentante del procuratore disciplinare per i giudici a Shiraz. Ex capo della procura rivoluzionaria di Shiraz. Responsabile di arresti illegali e maltrattamenti contro attivisti politici, giornalisti, difensori dei diritti umani, esponenti baha’i e prigionieri di coscienza, i quali sono stati perseguitati, torturati e interrogati e ai quali è stato negato l’accesso all’assistenza legale e a un giusto processo. Musavi-Tabar ha firmato provvedimenti giudiziari nel famigerato centro di detenzione n. 100 (carcere maschile), compresa l’ordinanza che dispone la pena a tre anni di reclusione in isolamento per la detenuta baha’i Raha Sabet.

12.3.2013

93.

ZIAEI Gholamreza

غلامرضا ضیایی

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Carica: ex direttore della prigione di Evin; ex direttore di altri centri di detenzione

Direttore della prigione di Evin a Teheran tra il luglio 2019 e il giugno 2020. Sotto la sua direzione le già difficili condizioni di detenzione si sono ulteriormente deteriorate, anche per Narguess Mohammadi. Alle detenute era negato il contatto telefonico con i figli. Ai prigionieri politici erano negate le visite settimanali da parte di parenti, che erano consentite solo ogni due mesi. Durante le proteste del 2009 Ziaei era responsabile del carcere di Kahrizak, dove almeno cinque detenuti, arrestati in relazione alle proteste di massa nelle strade di Teheran del 2009, sono morti dopo essere stati torturati. Dal 2017 al 2019, prima di assumere la direzione del carcere di Evin, Ziaei è stato direttore della prigione Rajaee Shahr a Karaj, a ovest di Teheran, dove si sono registrate numerose proteste da parte di prigionieri politici contro gli abusi e le condizioni di vita disumane.

12.4.2021

94.

SHAHVARPOUR Hassan

حسن شاهوارپور

Luogo di nascita: Safi Abad, a sud di Dezful, Khuzestan (Iran)

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Numero di passaporto: 2001624001 (numero del documento d’identità nazionale)

Carica: comandante del corpo Vali Asr della provincia di Khuzestan, Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC)

Grado: Brigadier Generale

Il Brigadier Generale Hassan Shahvarpour è comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Khuzestan (corpo Vali Asr) dal 2009. Nel 2023 il corpo Vali Asr da lui comandato ha ottenuto un riconoscimento dal comandante in capo dell’IRGC quale corpo di maggior successo nella gestione del ciberspazio. Hassan Shahvarpour è responsabile del comando delle forze che hanno utilizzato mitragliatrici contro i manifestanti e altri civili nella città di Mahshahr durante le proteste del novembre 2019. Sotto il suo comando l’IRGC ha ucciso 148 persone, abbattute da un intenso fuoco di mitragliatrice proveniente da veicoli blindati che accerchiavano i manifestanti in fuga e alla ricerca di un rifugio in vicine paludi.

12.4.2021

117.

KOCHZAEI Ebrahim (alias KOCHZAI Ebrahim, KOUCHAKZAEI Ebrahim)

ابراهیم کوچزایی

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: Colonnello

Funzione: ex capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Chabahar, nella provincia di Sistan e Baluchestan

Il colonnello Ebrahim Kochzaei è stato il capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella città di Chabahar, nella provincia di Sistan e Baluchestan fino al 3 dicembre 2022.

Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan, Chabahar compresa, hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante le proteste nell’autunno del 2022.

Kochzaei è inoltre indicato come autore dello stupro, nel settembre 2022, di una ragazza di 15 anni che si trovava in stato di fermo di polizia a Chabahar.

Ebrahim Kochzaei è responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

14.11.2022

118.

TAHERI Ahmad

احمد طاهرى

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: Brigadier Generale

Funzione: consigliere del capo delle LEF iraniane; ex capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) nella provincia di Sistan e Baluchestan

Dall’autunno 2023 il Brigadier Generale Ahmed Taheri è consigliere del capo delle forze dell’ordine iraniane (LEF) (Brigadier Generale Radan, inserito nell’elenco dell’UE). È stato il capo delle LEF nella provincia iraniana di Sistan e Baluchestan durante le proteste del 2022/2023.

Le forze di sicurezza nella provincia di Sistan e Baluchestan hanno fatto ricorso alla violenza brutale nei confronti di manifestanti pacifici, minori compresi, durante le proteste nell’autunno del 2022.

In qualità di capo delle LEF iraniane nella provincia di Sistan e Baluchestan, Ahmed Taheri è responsabile pertanto di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

14.11.2022

144.

SOURI Majid

مجید سورى

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: secondo Brigadier Generale

Funzione: capo dell’organizzazione turistica Rahian-e Noor affiliata; ex vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Lorestan

Majid Souri è secondo Brigadier Generale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). È stato il vicecomandante dell’IRGC nella provincia del Lorestan. Dal dicembre 2022 è il capo dell’organizzazione turistica Rahian-e Noor affiliata all’IRGC e alla Basij.

È responsabile della violenta repressione delle proteste del 2022 da parte delle forze di sicurezza, in particolare nella città di Khorramabad dove le persone si erano riunite per piangere la morte di Nika Shakrami, una teenager iraniana scomparsa poco dopo la morte di Mahsa Amini.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

12.12.2022

145.

KARIMI Mohsen

محصن کریمی

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: Brigadier Generale

Funzione: comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia Markazi

Il Brigadier Generale Mohsen Karimi è il comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia Markazi, noto anche come corpo Ruhollah. Il corpo Ruhollah è un’unità militare dell’IRGC il cui quartier generale si trova ad Arak ed è responsabile del comando e del controllo di tutte le unità dell’IRGC e della Basij situate nella provincia Markazi.

È responsabile della violenta repressione delle proteste del 2022 da parte delle forze di sicurezza che ha condotto anche alla morte del diciannovenne Mehrshad Shahidi in un centro di detenzione dell’IRGC ad Arak.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

12.12.2022

146.

HEYDARNIA Alireza

علیرضا حیدرنیا

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Grado: Brigadier Generale

Funzione: comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Alborz

Il Brigadier Generale Alireza Heydarnia è il comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Alborz, noto anche come corpo Imam Hassan Mojtaba.

L’IRGC è responsabile della violenta repressione dei manifestanti, in particolare nella città di Karaj, Alborz, nel 2022. In quella città le forze di sicurezza hanno caricato i manifestanti in occasione dei raduni in onore delle vittime delle proteste nel quarantesimo giorno dalla morte. Il 17 ottobre 2022 le forze di sicurezza di Karaj hanno rapito dall’ospedale dove si trovava e ripetutamente violentato Armita Abbasi, una ragazza di 20 anni.

Alireza Heydarnia è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

12.12.2022

156.

SAJJADI Seyed Hamid Hazaveh

سید حمید هزاوه سجادى

Data di nascita: 21.3.1969

Luogo di nascita: Iran

Cittadinanza: iraniana

Sesso: maschile

Funzione: membro del Consiglio supremo dello sport; ex ministro iraniano dello Sport e della gioventù

Hamid Sajjadi è membro del Consiglio supremo dello sport dal 22 agosto 2023. È stato ministro iraniano dello Sport e della gioventù tra il 15 agosto 2021 e l’agosto 2023.

È responsabile delle pressioni esercitate per far tacere gli atleti iraniani e impedire loro di denunciare a livello internazionale le repressioni in atto in Iran. È stato coinvolto personalmente nel caso di Elnaz Rekabi, un’atleta iraniana di arrampicata che ha gareggiato senza hijab in occasione dei campionati asiatici di arrampicata tenutisi nell’autunno 2022 a Seoul. Dopo la gara, Rekabi è stata attirata con l’inganno nell’ambasciata iraniana a Seoul, dove le sono stati confiscati passaporto e telefono cellulare per ordine delle autorità di Teheran. Una volta trasferita, probabilmente contro la sua volontà, a Teheran, è stata interrogata da due istituzioni politiche e sportive dell’Iran e ha incontrato Sajjadi. Durante tale incontro è stata costretta a rilasciare una dichiarazione in cui si scusa per aver gareggiato senza hijab e le è stata rivolta la minaccia di procedere alla confisca dei terreni di famiglia. Nel dicembre 2022 è emerso che l’abitazione della famiglia di Elnaz Rekabi a Zanjan era stata demolita.

Hamid Sajjadi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

23.1.2023

224.

NIKVARZ Mohsen

محسن نیک ورز

Luogo di nascita: Iran

Sesso: maschile

Cittadinanza: iraniana

Funzione: procuratore generale di Sirjan

In veste di procuratore generale di Sirjan, Mohsen Nikvarz è stato responsabile di diversi arresti arbitrari di avvocati e condanne a morte a Sirjan durante le proteste del 2019. Nel 2023 è stato promosso a capo del Centro di protezione e informazione giudiziarie della provincia di Kerman.

Nel contesto delle proteste scoppiate nel settembre 2022, inoltre, Nikvarz è stato coinvolto nel caso Maryam Arvin, da lui perseguita per le sue attività di avvocato difensore dei manifestanti. In seguito al suo arresto, di cui Nikvarz è personalmente responsabile, Maryam Arvin è stata brutalmente torturata in prigione.

Mohsen Nikvarz è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.

22.5.2023».


ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2024/1019/oj

ISSN 1977-0707 (electronic edition)


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