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Document 32023R1715

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/1715 del Consiglio dell'8 settembre 2023 che attua il regolamento (UE) 2020/1998 relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

ST/11984/2023/INIT

GU L 221I del 8.9.2023, p. 1–5 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2023/1715/oj

8.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

LI 221/1


REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1715 DEL CONSIGLIO

dell'8 settembre 2023

che attua il regolamento (UE) 2020/1998 relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) 2020/1998 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativo a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (1), in particolare l’articolo 14, paragrafo 4,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2020/1998.

(2)

L’8 dicembre 2020, nella dichiarazione dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza a nome dell’Unione europea relativa al regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e dei diritti umani è un valore fondamentale dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.

(3)

L’Unione non riconosce l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa e continua a condannarla quale violazione del diritto internazionale. L’Unione mantiene il suo fermo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i confini riconosciuti a livello internazionale e resta impegnata ad attuare pienamente la propria politica di non riconoscimento.

(4)

L’Unione è preoccupata per il costante deterioramento della situazione dei diritti umani nella penisola di Crimea, in particolare nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.

(5)

In tale contesto, sei persone dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto di misure restrittive di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998.

(6)

È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2020/1998,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, l'8 settembre 2023

Per il Consiglio

Il presidente

P. NAVARRO RÍOS


(1)   GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 1.


ALLEGATO

Nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nell’allegato I del regolamento (UE) 2020/1998, alla sezione A («Persone fisiche») sono aggiunte le voci seguenti:

 

Nomi (traslitterazione in caratteri latini)

Nomi

Informazioni identificative

Motivi

Data di inserimento nell’elenco

«63.

Elena Victorovna PODOLNAYA

Елена Викторовна ПОДОЛЬНАЯ

(grafia russa)

Carica: procuratrice russa; viceprocuratrice presso il “tribunale distrettuale di Sinferopoli nella Repubblica di Crimea”

Data di nascita: 5.9.1978

Sesso: femminile

Codice di identificazione fiscale: 261803847664

Elena Podolnaya è la viceprocuratrice del “tribunale distrettuale di Sinferopoli nella Repubblica di Crimea” istituito dalla forza di occupazione russa nella Crimea illegalmente annessa. In tale posizione, Elena Podolnaya ha partecipato al procedimento giudiziario di matrice politica nei confronti del giornalista Vladyslav Yesypenko, proponendo nei suoi confronti una pena di 11 anni di reclusione. Vladyslav Yesypenko è stato condannato a 6 anni di carcere.

Il procedimento giudiziario contro Vladyslav Yesypenko ha preso di mira il suo attivismo ed è servito da simulacro di processo in Russia al fine di mettere a tacere le voci critiche nei confronti del regime al potere che si oppongono alla guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il regime russo utilizza ampiamente il sistema giudiziario del paese come uno strumento nel quadro di numerose gravi violazioni dei diritti umani. Il sistema giudiziario non è indipendente ed è utilizzato per violare sistematicamente e gravemente i diritti umani delle persone che si oppongono al regime al potere, privandole della loro libertà di opinione e di espressione.

Elena Podolnaya è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, comprese violazioni della libertà di opinione e di espressione.

8.9.2023

64.

Denis Vladimirovich KOROVIN

Денис Владимирович КОРОВИН

(grafia russa)

Carica: agente del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa

Sesso: maschile

Denis Korovin è un agente del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa. Nella sua posizione, ha partecipato alla tortura del giornalista Vladyslav Yesypenko, condannato a 6 anni di carcere.

Il procedimento giudiziario contro Vladyslav Yesypenko ha preso di mira il suo attivismo ed è servito da simulacro di processo in Russia al fine di mettere a tacere le voci critiche nei confronti del regime al potere che si oppongono alla guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il regime russo utilizza ampiamente il sistema giudiziario del paese come uno strumento nel quadro di numerose gravi violazioni dei diritti umani. Il sistema giudiziario non è indipendente ed è utilizzato per violare sistematicamente e gravemente i diritti umani delle persone che si oppongono al regime al potere, privandole della loro libertà di opinione e di espressione.

Denis Korovin è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, compresi torture, trattamenti disumani e degradanti, e violazioni della libertà di opinione e di espressione.

8.9.2023

65.

Dliaver Memetovich BERBEROV

Длявер Меметович БЕРБЕРОВ

(grafia russa)

Carica: giudice presso il “tribunale distrettuale di Sinferopoli nella Repubblica di Crimea”

Data di nascita: 17.8.1978

Luogo di nascita: Uzbekistan

Sesso: maschile

Dliaver Berberov è giudice presso il “tribunale distrettuale di Sinferopoli nella Repubblica di Crimea” istituito dalla forza di occupazione russa nella Crimea illegalmente annessa. In tale posizione, ha partecipato al procedimento giudiziario di matrice politica nei confronti del giornalista Vladyslav Yesypenko.

Il 16 febbraio 2021 Dliaver Berberov ha pronunciato la sentenza del caso di Vladyslav Yesypenko e lo ha condannato a 6 anni di carcere.

8.9.2023

 

 

 

Indirizzo: 6 Turkenicha St., Sinferopoli, Crimea, Ucraina

АР Крим, г. Симферополь, ул. Туркенича 6

Codice DRFO: 2871801456

Il procedimento giudiziario contro Vladyslav Yesypenko ha preso di mira il suo attivismo ed è servito da simulacro di processo in Russia al fine di mettere a tacere le voci critiche nei confronti del regime al potere che si oppongono alla guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il regime russo utilizza ampiamente il sistema giudiziario del paese come uno strumento nel quadro di numerose gravi violazioni dei diritti umani. Il sistema giudiziario non è indipendente ed è utilizzato per violare sistematicamente e gravemente i diritti umani delle persone che si oppongono al regime al potere, privandole della loro libertà di opinione e di espressione.

Dliaver Berberov è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, comprese violazioni della libertà di opinione e di espressione.

 

66.

Vitaliy Olegovich VLASOV

Виталий Олегович ВЛАСОВ

(grafia russa)

Carica: investigatore del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa

Data di nascita: 7.5.1986

Luogo di nascita: Shimanovsk/oblast di Amur/Federazione russa

Cittadinanza: russa

Sesso: maschile

Vitaliy Vlasov è un investigatore del Servizio federale di sicurezza (FSB) della Federazione russa. In tale posizione, ha condotto le indagini sui casi del giornalista Vladyslav Yesypenko, di membri della comunità tatara di Crimea in Crimea, tra cui Nariman Dzhelyalov, nonché di membri dei testimoni di Geova, tra cui Aleksandr Dubovenko e Aleksandr Litvinyuk.

In tale contesto, Vlasov è stato coinvolto nelle sistematiche campagne di persecuzione contro la comunità tatara di Crimea e i membri dei testimoni di Geova per le loro convinzioni religiose.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, compresi torture, trattamenti disumani e degradanti, arresti e detenzioni arbitrari e violazioni della libertà di opinione e di espressione.

8.9.2023

67.

Viktor Viktorovich KRAPKO

Виктор Викторович КРАПКО

(grafia russa)

Carica: giudice della “Corte suprema della Repubblica di Crimea”; ex giudice presso il tribunale distrettuale di Kiev a Sinferopoli

Data di nascita: 22.1.1989

Cittadinanza: russa

Sesso: maschile

Viktor Krapko è un giudice della “Corte suprema della Repubblica di Crimea” istituita dalla forza di occupazione russa nella Crimea illegalmente annessa. In tale posizione, ha partecipato al procedimento giudiziario di matrice politica nei confronti del giornalista Vladyslav Yesypenko e del tataro di Crimea Nariman Dzhelyalov.

Krapko è inoltre responsabile di aver autorizzato perquisizioni nelle abitazioni di membri dei testimoni di Geova nel 2021 nella Crimea occupata dalla Russia.

Il regime russo utilizza ampiamente il sistema giudiziario del paese come uno strumento nel quadro di numerose gravi violazioni dei diritti umani. Il sistema giudiziario non è indipendente ed è utilizzato per violare sistematicamente e gravemente i diritti umani delle persone che si oppongono al regime al potere, privandole della loro libertà di opinione e di espressione.

In tale contesto, Krapko è stato coinvolto nelle sistematiche campagne di persecuzione contro la comunità tatara di Crimea e i membri dei testimoni di Geova per le loro convinzioni religiose.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, comprese violazioni della libertà di opinione e di espressione.

8.9.2023

68.

Anastasia Ivanovna SUPRYAGA

Анастасия Ивановна СУПРЯГА

(grafia russa)

Carica: procuratrice presso la “procura della Crimea”

Data di nascita: 15.3.1983

Luogo di nascita: Vinohradove, distretto di Saksky, Repubblica autonoma di Crimea, Ucraina

Cittadinanza: russa

Sesso: femminile

Anastasia Supryaga è procuratrice presso la “procura della Crimea” istituita dalla forza di occupazione russa nella Crimea illegalmente annessa. In tale posizione, ha partecipato ai procedimenti giudiziari di matrice politica e all’azione penale nei confronti di Akhtem Chiygoz, vicepresidente del Mejlis dei tatari di Crimea, e di membri della comunità tatara di Crimea, tra cui Nariman Dzhelyalov.

In tale contesto, Supryaga è stata coinvolta nelle sistematiche campagne di persecuzione contro la comunità tatara di Crimea e i membri dei testimoni di Geova per le loro convinzioni religiose.

È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella Federazione russa e nei territori da essa occupati, compresi arresti o detenzioni arbitrari.

8.9.2023».


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