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Document 32023H0550
Commission Recommendation (EU) 2023/550 of 8 March 2023 on National Support Programmes for Sustainable Urban Mobility Planning (notified under document C(2023) 1524)
Raccomandazione (UE) 2023/550 della Commissione dell’8 marzo 2023 sui programmi nazionali di sostegno alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile [notificata con il numero C(2023) 1524)]
Raccomandazione (UE) 2023/550 della Commissione dell’8 marzo 2023 sui programmi nazionali di sostegno alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile [notificata con il numero C(2023) 1524)]
C/2023/1524
GU L 73 del 10.3.2023, p. 23–33
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
10.3.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
L 73/23 |
RACCOMANDAZIONE (UE) 2023/550 DELLA COMMISSIONE
dell’8 marzo 2023
sui programmi nazionali di sostegno alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile
[notificata con il numero C(2023) 1524)]
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 292,
considerando quanto segue:
(1) |
Il Green Deal europeo (1), che ha come obiettivo il conseguimento di un’economia dell’UE climaticamente neutra entro il 2050, prevede una riduzione del 90 % delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti. Nell’ambito della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente (2) sono state presentate misure volte a contribuire al conseguimento di questo obiettivo, comprese misure intese a promuovere una mobilità urbana sostenibile, intelligente, sicura e sana. |
(2) |
La comunicazione sul nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana (3) privilegia soluzioni di trasporto più sostenibili, come il trasporto collettivo e pubblico, la mobilità condivisa, gli spostamenti a piedi e in bicicletta, al fine di incentivarne l’uso per una mobilità porta a porta migliore e più efficiente dal punto di vista energetico, che oltre tutto contribuisca alla salute e al benessere dei cittadini. |
(3) |
La mobilità urbana sostenibile contribuisce a una serie di politiche europee finalizzate alla promozione della mobilità a basse emissioni o a zero emissioni (4), con conseguenze positive sulla qualità dell’aria e la sicurezza stradale e al contempo vantaggi per la salute e il benessere dei cittadini. Una pianificazione efficace della mobilità urbana può contribuire a promuovere le relative politiche europee e nazionali direttamente a livello locale. Come messo in evidenza con la comunicazione sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE (5) e il piano d’azione rurale dell’UE che l’accompagna, una migliore integrazione della mobilità urbana, periurbana ed extraurbana è fondamentale per la promozione di soluzioni di mobilità sostenibili. |
(4) |
Il pacchetto del 2013 sulla mobilità urbana (6) ha introdotto piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS) come quadro di riferimento per città e comuni per la pianificazione e l’attuazione di soluzioni alle sfide poste dalla politica sulla mobilità urbana in tutta l’area urbana funzionale. Da allora la Commissione incoraggia l’adozione su larga scala dei PUMS, che rappresentano il pilastro fondamentale della politica europea sulla mobilità urbana. Il concetto di PUMS e i relativi orientamenti europei sono stati ampiamente utilizzati dalle autorità locali, dai pianificatori e dai portatori di interessi. Tali piani si sono rivelati uno strumento efficace, solido e flessibile sul quale le città possono fare affidamento per la pianificazione di misure di mobilità urbana. |
(5) |
Nella relazione speciale 06/2020: Mobilità urbana sostenibile nell’UE (7), la Corte dei conti europea ha sottolineato che gli Stati membri e le rispettive città sono responsabili della gestione delle politiche di mobilità urbana in linea con il principio di sussidiarietà. La Corte ha rilevato che le misure di mobilità urbana locali non sono risultate sempre coerenti con gli obiettivi di mobilità urbana sostenibile. I programmi nazionali di sostegno ai piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS) contribuirebbero a migliorare il collegamento tra il concetto di PUMS e i piani urbani di mobilità sostenibile locali. |
(6) |
Il regolamento riveduto sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) (8) propone che i nodi urbani della rete TEN-T adottino un PUMS in conformità alle prescrizioni del suo allegato V e che raccolgano i dati sulla mobilità urbana per trasmetterli alla Commissione. Per quanto concerne gli obblighi di comunicazione e di raccolta dei dati, con l’atto di esecuzione successivo sarà stilato l’elenco degli indicatori della mobilità urbana sostenibile e sarà stabilita la relativa metodologia di calcolo. Dopo l’adozione, tali obblighi relativi ai PUMS saranno gli unici vincolanti a livello di UE. Grazie ai programmi nazionali di sostegno ai PUMS, i nodi urbani presenti sulla rete TEN-T potranno usufruire di competenze che permetteranno loro di adempiere tali obblighi. |
(7) |
Le città riscontrano difficoltà nel monitorare, attraverso l’utilizzo di indicatori, i progressi conseguiti nel quadro delle misure di mobilità urbana sostenibile adottate. La raccolta dei dati richiede l’impiego di risorse amministrative e finanziarie e le città hanno spesso difficoltà ad accedere ai dati disponibili presso le autorità nazionali e regionali e altri organismi. Gli Stati membri dovrebbero agevolare la condivisione e l’uso dei dati raccolti attraverso punti di accesso centrali e spazi di dati decentralizzati. Ciò aiuterà le città a migliorare i propri sistemi di monitoraggio nei prossimi anni. |
(8) |
Per tutte le città sono inoltre disponibili un compendio di linee guida non vincolanti sui PUMS (9) e materiale di riferimento, elaborato nell’ambito di progetti dell’UE cofinanziati, che possono essere di ausilio nella preparazione e nell’attuazione dei PUMS. Le città sono invitate a utilizzare tutte le informazioni disponibili nel modo che ritengono appropriato alle loro esigenze. Il gruppo di esperti della Commissione sulla mobilità urbana (10) dovrebbe contribuire a integrare e semplificare il compendio delle linee guida non vincolanti sui PUMS. |
(9) |
Gli Stati membri dovrebbero assistere le città nella preparazione dei PUMS al fine di aiutarle a migliorarne la qualità e ad allinearli meglio al quadro dell’UE. |
(10) |
Le città rimangono in ultima analisi responsabili dell’elaborazione, dell’adozione e dell’attuazione dei loro PUMS, così come dell’attuazione delle misure in essi contenute, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:
1. OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE
1.1. Introduzione
Il pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 ha introdotto il concetto di PUMS (11) come pilastro fondamentale di un quadro di riferimento che permetta a comuni, città e regioni di affrontare le sfide poste dalle politiche sulla mobilità urbana. Il concetto di PUMS deve essere aggiornato per riflettere le nuove strategie dell’UE e integrare le nuove priorità politiche. Questa impostazione è illustrata nell’allegato della presente raccomandazione come concetto di PUMS.
Sulla base del concetto di PUMS, i relativi orientamenti forniscono alle città indicazioni riguardanti il processo da seguire per elaborare e attuare i piani.
Nell’ultimo decennio tale concetto è stato promosso dalla Commissione e ampiamente utilizzato da molte città in tutta l’UE a titolo volontario per pianificare la transizione verso una mobilità urbana attrattiva, inclusiva e sostenibile.
Le città che lo applicano considerano il concetto di PUMS uno strumento efficace, completo e flessibile, in grado di andare oltre i confini amministrativi delle città in modo da interessare l’intera «area urbana funzionale», tenendo conto delle connessioni con le zone periferiche, dei flussi di pendolari e dei collegamenti urbani-extraurbani.
Il documento di lavoro dei servizi della Commissione sul nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana (12) ha messo in evidenza che i PUMS costituiscono un quadro di pianificazione a lungo termine coerente, che coinvolge tutte le parti interessate. La resilienza di tale concetto è stata dimostrata in particolare durante la pandemia di COVID-19, quando molte città in possesso di un PUMS sono riuscite ad adattare in modo rapido ed efficiente le loro politiche sulla mobilità. Successivamente sono state in grado di modificare i loro sistemi di mobilità più facilmente rispetto alle città sprovviste di piani comparabili. In molti casi le procedure di emergenza e resilienza erano già state descritte nei PUMS esistenti.
Tuttavia, la valutazione del pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 ha evidenziato che l’adozione dei PUMS da parte degli Stati membri non è avvenuta in modo omogeneo e che ciò rappresenta una grave lacuna. Molti comuni e città non dispongono ancora di un PUMS e la qualità di quelli esistenti varia notevolmente. Esiste inoltre un chiaro squilibrio tra gli Stati membri in merito alla copertura globale delle città tramite i PUMS.
Gli Stati membri sono pertanto destinatari della presente raccomandazione.
1.2. Interventi necessari a livello di Stati membri
Sulla base dell’esperienza significativa maturata dal 2013 riguardo all’impiego del concetto di PUMS, la valutazione del pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 ha evidenziato il persistere di problemi riguardanti le capacità e le competenze, specialmente nelle città di piccole e medie dimensioni, così come la mancanza di coinvolgimento e di sostegno a livello nazionale.
Ciò rimanda alla necessità generale di garantire coerenza con il concetto di PUMS e di coordinare le varie attività svolte dalle città e dalle aree urbane per preparare, attuare e monitorare i loro piani di mobilità.
Come indicato nel nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana, è necessario rafforzare la governance e la titolarità a livello nazionale per stabilire un quadro volto a garantire una maggiore conformità dei piani al concetto di PUMS, tenendo in considerazione le circostanze locali, le pratiche di pianificazione e gli assetti istituzionali, in linea con il principio di sussidiarietà.
1.3. Riferimento alla rete TEN-T
La proposta di revisione del regolamento TEN-T (13) comprende il rafforzamento del ruolo delle città come nodi vitali per garantire un trasporto sostenibile, sicuro, efficiente e multimodale in tutta Europa e oltre i suoi confini. Al fine di consentire il funzionamento efficace della rete TEN-T, la Commissione ha proposto che entro il 31 dicembre 2025 gli Stati membri provvedano affinché i nodi urbani della rete TEN-T adottino un PUMS e procedano alla raccolta dei dati sulla mobilità urbana.
I nodi urbani dovrebbero tenere conto dell’impatto delle varie misure di mobilità urbana sui flussi di traffico, tanto passeggeri quanto merci, della rete TEN-T. Le misure dovrebbero essere finalizzate a garantire il transito, l’aggiramento o l’interconnessione senza soluzione di continuità attraverso i nodi urbani, anche da parte di veicoli a emissioni zero. Le misure dovrebbero contribuire ad alleviare la congestione, aumentare la quota modale del trasporto pubblico e dei modi attivi, migliorare la sicurezza stradale e rimuovere le strozzature che incidono sui flussi di traffico della rete TEN-T.
Di conseguenza la presente raccomandazione è finalizzata anche a fornire un ulteriore sostegno agli Stati membri e alle città su come prepararsi per ottemperare alle prescrizioni proposte riguardanti i nodi urbani.
La presente raccomandazione non pregiudica l’adozione futura di un regolamento TEN-T riveduto basato sulla proposta di cui sopra e di eventuali obblighi relativi ai PUMS ivi contenuti.
1.4. Coordinamento a livello locale per promuovere sinergie tra approcci di pianificazione settoriale e territoriale
L’elaborazione dei PUMS richiede un approccio integrato che tenga conto di due dimensioni: l’integrazione della mobilità urbana nella pianificazione della rete di un sistema di trasporto («approccio basato sulla rete») e l’integrazione in una strategia intersettoriale per lo sviluppo urbano sostenibile («approccio basato sul territorio»).
I trasporti rappresentano una parte fondamentale di un approccio efficiente ed efficace alla pianificazione territoriale integrata a livello urbano/locale. I PUMS dovrebbero pertanto essere preparati e attuati in stretto coordinamento con i piani di mobilità locali e regionali, i piani territoriali e i piani settoriali di rilievo. Oltre a consentire un migliore allineamento dei PUMS agli obiettivi della politica settoriale, ciò permette anche di ridurre gli oneri amministrativi in capo alle autorità locali.
Gli Stati membri dovrebbero garantire la compatibilità e la coerenza tra gli obiettivi della politica settoriale e la pianificazione della mobilità urbana:
— |
aiutando le città a trasformare gli obiettivi europei e nazionali in politiche urbane locali, in strategie e documenti di pianificazione, come i PUMS, in piani urbani di logistica sostenibile, in piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima, in contratti sul clima e accordi per una città verde; |
— |
affrontando le esigenze e le specificità delle città e delle aree urbane con strategie e documenti di pianificazione nazionali o regionali a carattere globale, quali piani di trasporto nazionali e regionali, quadri strategici nazionali per la diffusione di infrastrutture per i combustibili alternativi, piani nazionali per l’energia e il clima, strategie per la salute pubblica e strategie per lo sviluppo urbano sostenibile; |
— |
occupandosi delle esigenze e delle specificità delle città e delle aree urbane nell’ambito di azioni nazionali connesse a impegni europei e internazionali, come il semestre europeo e i piani di lavoro per il corridoio della rete centrale TEN-T. |
2. PROGRAMMA NAZIONALE DI SOSTEGNO AI PUMS
2.1. Obiettivi
La Commissione invita tutti gli Stati membri a mettere in atto un programma nazionale di sostegno ai PUMS finalizzato a sostenere le città, rafforzare la governance e aumentare il coordinamento a livello nazionale, nonché a pianificare e garantire l’adozione di politiche per una mobilità urbana sostenibile e migliorare il coordinamento tra regioni, città e comuni, oltre che tra aree urbane ed extraurbane.
2.2. Ambito di applicazione del programma
I programmi nazionali di sostegno ai PUMS dovrebbero comprendere misure volte a:
— |
sviluppare linee guida nazionali per una pianificazione della mobilità urbana basata sul concetto aggiornato di PUMS, illustrato nell’allegato della presente raccomandazione della Commissione, e tenendo conto degli orientamenti sui PUMS (14), che affrontano il tema della mobilità dei passeggeri, del trasporto delle merci e della logistica in modo integrato; |
— |
fornire assistenza tecnica e supporto da parte di esperti; |
— |
mettere a punto un approccio nazionale per la preparazione e l’attuazione dei PUMS nelle città, in collaborazione con le aree periurbane ed extraurbane limitrofe alla città, considerando l’intera area urbana funzionale (città e zona di migrazione pendolare); |
— |
animare la rete nazionale di regioni, città e comuni per incentivare l’apprendimento tra pari e condividere buone pratiche, includendo le regioni ultraperiferiche dell’UE e altre aree remote, insulari, periferiche e scarsamente popolate; |
— |
attuare un programma di formazione per le città, che comprenda lo sviluppo delle capacità; |
— |
fornire un sostegno finanziario alle città per assumere e mantenere personale amministrativo e ricorrere al sostegno temporaneo da parte di esperti; |
— |
organizzare e coordinare campagne e attività di comunicazione relative ai PUMS; |
— |
sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle informazioni e alle linee guida pubblicate sul portale dell’osservatorio europeo della mobilità urbana (15); |
— |
rivedere la qualità dei PUMS e suggerire possibilità di miglioramenti in linea con il concetto di PUMS; ciò sarà utile nei casi in cui l’elaborazione di PUMS costituisce la condizione per ottenere finanziamenti pubblici o privati; |
— |
analizzare il quadro legislativo nazionale per individuare gli ostacoli allo sviluppo di PUMS efficaci nelle città; |
— |
aiutare le autorità competenti a migliorare il coordinamento nella fornitura di infrastrutture e servizi di trasporto nell’area urbana funzionale; |
— |
aiutare le autorità locali a integrare e migliorare il coordinamento tra PUMS e pianificazione territoriale, nonché a favorire l’allineamento e le sinergie con i piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima, i piani urbani di logistica sostenibile e altri piani connessi; |
— |
rafforzare il monitoraggio dell’attuazione dei PUMS mettendo a punto meccanismi intesi a misurare i progressi compiuti nel conseguimento dei traguardi e degli obiettivi dei PUMS; |
— |
calcolare gli indicatori della mobilità urbana sostenibile seguendo la metodologia della Commissione (16), coordinare e sostenere la raccolta dei dati e favorire l’accesso a dati nazionali, regionali o privati, nonché la loro condivisione e il loro utilizzo, necessari per calcolare gli indicatori della mobilità urbana; |
— |
monitorare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi della politica settoriale, tra cui la decarbonizzazione e la sicurezza stradale; sostenere le città nella messa a punto di meccanismi di raccolta di dati disaggregati, anche per genere; |
— |
aggiornare periodicamente le sezioni dedicate ai piani cittadini e nazionali del portale dell’osservatorio europeo della mobilità urbana; |
— |
sostenere l’attuazione degli aspetti riguardanti la mobilità urbana della missione sulle città a impatto zero e intelligenti. |
L’ambito di applicazione del programma di sostegno dovrebbe essere stabilito in collaborazione con le città e le regioni e rivisto periodicamente sulla base delle loro esigenze e dei riscontri ricevuti.
2.3. Finanziamenti e garanzia di qualità
I PUMS rappresentano un quadro di riferimento efficace per pianificare e realizzare investimenti pubblici o privati a favore della mobilità urbana.
Gli Stati membri dovrebbero adottare misure per fornire informazioni e sostegno in merito alle opportunità di finanziamento, al fine di migliorare la qualità dei piani e garantire una loro maggiore conformità al concetto di PUMS.
Esiste un’ampia gamma di finanziamenti e strumenti di finanziamento europei, nazionali e regionali a sostegno dei processi riguardanti i PUMS, ad esempio:
— |
il meccanismo per collegare l’Europa; |
— |
il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, comprendenti Interreg e Urbact; |
— |
Orizzonte Europa, comprendente le missioni e le azioni CIVITAS; |
— |
InvestEU, il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) e REPowerEU; |
— |
il programma Europa digitale; |
— |
il meccanismo per una transizione giusta; |
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il Fondo per l’innovazione; |
— |
lo strumento di sostegno tecnico che fornisce competenze tecniche su misura agli Stati membri dell’UE; |
— |
programmi nazionali; |
— |
finanziamenti privati (ad esempio le obbligazioni verdi). |
Inoltre la comunità della conoscenza e dell’innovazione sulla mobilità urbana dell’EIT offre sostegno agli Stati membri, alle regioni e alle città per l’attuazione dei loro PUMS.
2.4. Gestione dei programmi PUMS a livello nazionale
Gli Stati membri dovrebbero designare un ufficio nazionale di gestione dei programmi PUMS come punto di riferimento per le questioni inerenti ai PUMS per le città e le aree urbane. Tale ufficio dovrebbe essere istituito in collaborazione con le autorità nazionali, regionali e locali.
Gli uffici dovrebbero disporre delle competenze tecniche e delle risorse giuridiche, finanziarie e umane necessarie per l’elaborazione e l’attuazione dei programmi nazionali di sostegno ai PUMS.
Dovrebbero essere neutrali e trasparenti e coinvolgere nel loro lavoro le regioni, le città e le aree extraurbane. Dovrebbero poter contare sulla consulenza di un gruppo di esperti composto da rappresentanti provenienti da ministeri, regioni, città, aree extraurbane e mondo accademico, nonché da altri portatori di interessi del settore della mobilità urbana.
Questo gruppo di esperti potrebbe essere fondamentale per la concezione e la valutazione del programma nazionale di sostegno ai PUMS, nonché per l’approvazione di documenti nazionali contenenti le linee guida per i PUMS, e servire da forum di esperti indipendente per contribuire alla corretta attuazione delle linee guida nazionali ed europee sui PUMS. Gli Stati membri dovrebbero richiamarsi a programmi di sostegno già esistenti per le città. Gli uffici per la gestione dei programmi dovrebbero riunire i programmi esistenti attuati a livello subnazionale e regionale per impostarli in modo coordinato, tenendo conto dei vincoli particolari delle aree remote e periferiche e delle regioni ultraperiferiche.
Questi uffici potrebbero avere sede all’interno di un ministero, di un’agenzia o di un organo specializzato, a seconda dell’assetto amministrativo dello Stato membro. Gli uffici nazionali potrebbero essere affiancati da uffici regionali, in particolare negli Stati membri federali o di maggiori dimensioni.
In virtù del principio di sussidiarietà, le città dovrebbero rimanere in ultima analisi responsabili dell’elaborazione, dell’adozione e dell’attuazione dei PUMS.
2.5. Interazione tra gli uffici di gestione dei programmi nazionali e la Commissione europea
Gli uffici di gestione dei programmi nazionali dovrebbero fungere da punto di contatto principale degli Stati membri con la Commissione per gli scambi e il coordinamento dei servizi di sostegno ai PUMS.
Sostenere l’attuazione dei PUMS è uno dei compiti principali del gruppo di esperti sulla mobilità urbana, istituito in seguito all’adozione del nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana, che riunisce i rappresentanti di Stati membri, regioni, città e altri portatori di interessi per discutere della politica sulla mobilità urbana dell’UE, anche in relazione ai PUMS. Gli uffici di gestione dei programmi nazionali dovrebbero pertanto collaborare strettamente con i rappresentati degli Stati membri nell’ambito del gruppo di esperti e contribuire attivamente alle attività del gruppo.
2.6. Informazioni alla Commissione europea sulle iniziative svolte
Gli Stati membri sono invitati a informare la Commissione in merito alle iniziative svolte ogni anno alla luce della presente raccomandazione. Le informazioni dovrebbero essere trasmesse per la prima volta un anno dopo l’adozione della presente raccomandazione.
Le informazioni trasmesse dovrebbero comprendere:
— |
il programma nazionale di sostegno ai PUMS; |
— |
i contatti dell’ufficio di gestione del programma nazionale di sostegno ai PUMS; |
— |
il piano di lavoro dell’ufficio di gestione del programma nazionale di sostegno ai PUMS; |
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una sintesi delle relazioni annuali sull’attuazione del piano di lavoro (comprensiva dei progressi quantitativi riguardanti gli indicatori prestazionali chiave, i traguardi principali e le eventuali problematiche identificate, oltre che delle azioni di mitigazione previste) e degli insegnamenti tratti. |
3. DESTINATARI
Gli Stati membri sono destinatari della presente raccomandazione.
Fatto a Bruxelles, l’8 marzo 2023
Per la Commissione
Adina VĂLEAN
Membro della Commissione
(1) COM(2019) 640 final.
(2) COM(2020) 789 final.
(3) COM(2021) 811 final.
(4) Direttiva (UE) 2019/1161 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada (GU L 188 del 12.7.2019, pag. 116).
(5) COM(2021) 345 final.
(6) COM(2013) 913 final.
(7) Relazione speciale 06/2020: Mobilità urbana sostenibile nell’UE: senza l'impegno degli Stati membri non potranno essere apportati miglioramenti sostanziali.
(8) COM(2021) 812 final.
(9) Le linee guida sui PUMS sono composte da orientamenti per l’elaborazione e l’attuazione dei PUMS e da materiale di riferimento aggiuntivo, disponibili sul portale dell’osservatorio europeo della mobilità urbana (ELTIS); https://www.eltis.org/mobility-plans/topic-guides.
(10) Decisione C(2022)5320 della Commissione, del 28 luglio 2022, che istituisce il gruppo di esperti della Commissione sulla mobilità urbana; Gruppo di esperti sulla mobilità urbana.
(11) Cfr. l’allegato della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 17 dicembre 2013, Insieme verso una mobilità urbana competitiva ed efficace sul piano delle risorse, COM(2013) 913 final.
(12) COM(2021) 811 final.
(13) Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (COM(2021) 812 final).
(14) Orientamenti per l’elaborazione e l’attuazione dei PUMS, disponibili sul portale dell’osservatorio europeo della mobilità urbana (ELTIS); https://www.eltis.org/mobility-plans/sump-guidelines.
(15) https://www.eltis.org/mobility-plans/topic-guides
(16) https://transport.ec.europa.eu/transport-themes/clean-transport-urban-transport/sumi_en
ALLEGATO
Concetto aggiornato per i piani urbani di mobilità sostenibile
1. INTRODUZIONE
Un piano urbano di mobilità sostenibile (PUMS) è un piano strategico volto a soddisfare le esigenze di mobilità delle persone e delle imprese in ambito urbano e periurbano per migliorare la qualità della vita. Si tratta di un quadro unico di riferimento che consente di affrontare tutte le sfide comuni connesse alla mobilità urbana all’interno di tutta l’area urbana funzionale. Un PUMS offre un approccio completo, guidato da un obiettivo, flessibile e resiliente, e funge da piano di mobilità a lungo termine comprendente pacchetti di misure per obiettivi a breve termine, il cui conseguimento può essere accelerato in risposta al mutare delle esigenze.
Dal 2013 la Commissione incoraggia l’adozione su larga scale dei PUMS come fondamento della sua politica sulla mobilità urbana. Ciò testimonia la capacità dei PUMS di aiutare i comuni, le città e le regioni a fare fronte alle sfide comuni nel percorso di transizione verso una mobilità urbana sostenibile e di garantire una migliore qualità della vita. Nel quadro del pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 (1), le autorità locali sono state invitate a porre i PUMS al centro della loro risposta ai problemi connessi alla mobilità urbana. I relativi orientamenti dell’UE sono stati pubblicati per sostenere le autorità locali lungo tutto il processo riguardante i PUMS.
Negli ultimi anni, con la comunità che si occupa della pianificazione della mobilità urbana è stata prodotta una grande quantità di documentazione contenente suggerimenti e orientamenti, mentre alle città e ai portatori di interessi è stata messa a disposizione una serie di documenti orientativi complementari su aspetti specifici dei PUMS nell’ambito dell’osservatorio europeo sulla mobilità urbana (2). Esiste inoltre uno strumento di autovalutazione che aiuta le città a comprendere i punti di forza e di debolezza dei propri PUMS (3).
Il concetto originale di PUMS (4), emerso nel pacchetto sulla mobilità urbana del 2013, consisteva in otto principi guida fondamentali. L’attuale concetto di PUMS si fonda ancora sugli stessi principi, pur con i dovuti aggiornamenti.
1.1. Contesto
Conformemente alla nuova Carta di Lipsia (5), le città sono chiamate a mettere a punto strategie di sviluppo urbano integrate e sostenibili e a fare in modo che tali strategie siano attuate nell’intero agglomerato cittadino, dalle aree funzionali fino alle zone limitrofe.
La pianificazione della mobilità urbana sostenibile è pertanto fondamentale per una mobilità efficace e sostenibile nelle città, anche per quanto riguarda i nodi urbani della rete TEN-T, oltre ad essere importante per il funzionamento generale della rete e per garantire piani di emergenza e resilienza in caso di problemi significativi.
Si propone che i nodi urbani soddisfino i requisiti essenziali relativi ai PUMS di cui all’allegato V della proposta della Commissione per la revisione del regolamento TEN-T (6). Tale concetto non pregiudica eventuali obblighi vincolanti per i nodi urbani riguardanti l’adozione dei PUMS e il loro contenuto previsti dal futuro regolamento TEN-T riveduto. Basandosi sui requisiti proposti, tale concetto fornisce maggiori informazioni e stabilisce le componenti raccomandate necessarie a elaborare un PUMS, valide per tutte le città e non soltanto per quelle che costituiscono un nodo urbano.
1.2. Motivi per l’aggiornamento del concetto di PUMS
Tenendo conto dei principali sviluppi registrati negli ultimi anni e dell’esperienza pratica acquisita nell’ultimo decennio dall’attuazione del concetto, si è presentata ora l’opportunità di aggiornarlo affinché i PUMS possano contribuire più efficacemente alla realizzazione degli obiettivi e degli impegni sempre più ambiziosi dell’UE in materia di trasporti, clima, salute e società.
Le linee politiche attuali sono già definite, in particolare nel Green Deal europeo (7), nella strategia per una mobilità sostenibile e intelligente (8) e nel nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana (9). Nel pacchetto «Pronti per il 55 %» (10) e nei pacchetti per una mobilità verde ed efficiente e REPowerEU (11), la Commissione ha recentemente presentato proposte legislative specifiche. Innanzitutto il concetto di PUMS deve integrare in modo più adeguato aspetti correlati al clima e all’energia nell’affrontare questioni di sicurezza, inclusività e accessibilità, oltre che aspetti riguardanti il trasporto delle merci e la logistica del trasporto locale.
Nello specifico, nell’ambito del nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana si afferma che il concetto aggiornato di PUMS dovrebbe indicare chiaramente che la priorità è favorire soluzioni sostenibili tra cui il trasporto attivo, collettivo e pubblico nonché la mobilità condivisa (anche per i collegamenti urbani-extraurbani), con una piena integrazione degli aspetti di resilienza e dei piani urbani di logistica sostenibile (PULS), sulla base di soluzioni e veicoli a emissioni zero. Tale concetto dovrebbe essere ulteriormente integrato, anticipando l’esigenza di indicatori specifici e di requisiti riguardanti i PUMS per i nodi urbani della rete TEN-T (12).
Infine, gli strumenti di pianificazione nel settore della mobilità, dell’energia, della sostenibilità e dell’uso del suolo devono essere maggiormente complementari. In questo modo il concetto riveduto permetterà di rafforzare il legame tra i PUMS e altri piani urbani riguardanti l’energia e il clima, in particolare i piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC).
2. IL CONCETTO DI PUMS
Questo concetto presenta un approccio raccomandato per i PUMS per le aree urbane di qualsiasi dimensione. I PUMS dovrebbero essere elaborati e attuati in conformità ai principi guida illustrati qui di seguito.
2.1. Traguardi e obiettivi chiari e misurabili
La finalità principale dei PUMS è di rendere più accessibile l’area urbana funzionale (13) cui sono destinati e di garantire una mobilità sostenibile a basse emissioni di alta qualità e sicura in tutta l’area. I PUMS dovrebbero in particolare sostenere la mobilità a emissioni zero e l’attuazione di sistemi di trasporto urbano che contribuiscano a migliorare le prestazioni complessive delle reti dei trasporti, in particolare attraverso lo sviluppo di infrastrutture per la circolazione senza soluzione di continuità di veicoli a emissioni zero, nonché di nodi passeggeri multimodali per facilitare i collegamenti di primo e ultimo miglio e di terminali merci multimodali che servono le aree urbane.
I PUMS dovrebbero pertanto includere traguardi e obiettivi specifici per favorire lo sviluppo di sistemi di trasporto urbano che:
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siano sicuri, accessibili, anche economicamente, e inclusivi per tutti gli utenti, compresi i gruppi svantaggiati e le persone con disabilità o mobilità ridotta, e che tengano conto della prospettiva di genere e dei cambiamenti demografici; |
— |
rispondano alle esigenze di mobilità di tutti gli utenti, comprese quelle di ciclisti e pedoni, della logistica urbana, dei flussi di merci e di passeggeri a lunga distanza sulla rete TEN-T, nonché dei flussi dalle aree periurbane ed extraurbane limitrofe alla città, interessando l’interna area urbana funzionale (città e zona di migrazione pendolare); |
— |
soddisfino i requisiti di sostenibilità, tutela del clima e resilienza, garantendo un equilibrio tra le esigenze di redditività economica, equità sociale e tutela della salute e dell’ambiente; |
— |
ottimizzino l’efficienza dei sistemi di mobilità urbana, tenendo in considerazione il rapporto costi-efficacia così come gli effetti esterni, nel settore dei trasporti, delle diverse modalità legate, in particolare, alla congestione, agli inquinanti atmosferici e acustici, alle emissioni di CO2, alle vittime (morti e feriti) degli incidenti stradali e all’impatto sulla biodiversità; |
— |
contribuiscano a rendere l’ambiente urbano più attraente, anche attraverso una migliore condivisione dello spazio pubblico; |
— |
migliorino la qualità della vita e favoriscano la salute pubblica, tenendo in considerazione gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (14), e rendano le infrastrutture e i servizi di trasporto urbano sicuri e agevoli per tutti, anche per i gruppi vulnerabili della società e per le donne; |
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migliorino la sicurezza del traffico, soprattutto per gli utenti della strada attivi e vulnerabili (ad esempio i pedoni, i ciclisti, gli anziani, i bambini, le persone con disabilità o mobilità ridotta), i servizi e gli spazi pubblici, contribuendo al conseguimento dell’obiettivo «zero vittime» (15) nella sicurezza stradale urbana, in linea con la dichiarazione di La Valletta (16); |
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riducano tutte le fonti di inquinamento causato dai trasporti, atmosferico, acustico o dovuto alla presenza di particolato e microplastiche, oltre che le emissioni di gas a effetto serra generate dai trasporti, e aumentino l’efficienza energetica, ai fini del conseguimento di una mobilità urbana a emissioni zero in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente (17), del piano d’azione «inquinamento zero» (18) e della normativa sul clima, tenendo in considerazione i piani nazionali per l’energia e il clima, i piani per la qualità dell’aria e i piani d’azione locali per l’energia sostenibile e il clima; |
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contribuiscano al miglioramento della connettività e delle prestazioni generali della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e del sistema di trasporto europeo nel suo complesso, sia per i passeggeri che per le merci. |
2.2. Visione a lungo termine e chiarezza del piano di attuazione
Un PUMS reca una strategia a lungo termine, o è ad essa correlato, per lo sviluppo futuro dell’area urbana funzionale e, in questo contesto, per lo sviluppo futuro delle infrastrutture di trasporto e dei servizi di mobilità multimodale. Comprende anche un piano di realizzazione per l’attuazione a breve termine della strategia. Dovrebbe essere incorporato in un approccio integrato allo sviluppo urbano sostenibile e collegato all’uso del suolo, alla pianificazione territoriale e a quella delle politiche settoriali pertinenti (ad esempio per il clima e l’energia).
Un PUMS dovrebbe pertanto comprendere quanto segue:
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un calendario e un piano di bilancio, con adeguata indicazione delle fonti di finanziamento necessarie; il piano di realizzazione dovrebbe riguardare idealmente un periodo da 3 a 10 anni; |
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responsabilità e risorse chiaramente definite, comprese le risorse necessarie per ciascun soggetto. |
2.3. Valutazione delle prestazioni attuali e future
I PUMS dovrebbero basarsi su una valutazione accurata delle prestazioni, anche future, del sistema di trasporto urbano, ed essere sostenuti da sistemi di monitoraggio globali che comprendano gli aspetti seguenti:
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un’analisi della situazione, uno scenario di base e uno scenario finale, partendo da un esame globale della situazione e dalla definizione di uno scenario di base rispetto al quale misurare i progressi futuri; dovrebbe inoltre essere inclusa una valutazione dell’impatto delle misure proposte; |
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traguardi e obiettivi specifici: nel PUMS dovrebbero essere fissati obiettivi prestazionali specifici e realistici, correlati all’analisi della situazione e ambiziosi per quanto riguarda gli obiettivi generali e i traguardi. Dovrebbero inoltre essere stabiliti obiettivi misurabili, se del caso, basati su una valutazione realistica dello scenario di base e delle risorse disponibili, e che tengano conto degli obiettivi specifici; |
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indicatori prestazionali, preferibilmente basati sugli indicatori della mobilità urbana sostenibile (19), per descrivere la situazione attuale del sistema di trasporto urbano e monitorare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi fissati. |
2.4. Sviluppo integrato di tutti i modi di trasporto con precedenza ai più sostenibili
I PUMS dovrebbero promuovere il trasporto multimodale mediante l’integrazione dei diversi modi di trasporto e misure finalizzate a facilitare la mobilità sostenibile e senza soluzione di continuità. Dovrebbero comprendere azioni volte ad aumentare la quota modale delle forme di trasporto più sostenibili quali il trasporto pubblico, la mobilità attiva, la mobilità condivisa (20), la logistica urbana a emissioni zero e, a seconda dei casi, il trasporto per vie navigabili interne e il trasporto marittimo.
Dovrebbero altresì comprendere azioni volte a promuovere la mobilità a emissioni zero, in particolare per quanto concerne la possibilità di rendere la flotta urbana più ecologica, nonché a ridurre la congestione e a migliorare la sicurezza stradale, in particolare per gli utenti della strada vulnerabili.
Il piano presenta una serie integrata di misure di tipo tecnico e infrastrutturale, basate sulle politiche e non vincolanti, per migliorare le prestazioni e il rapporto costi-efficacia in relazione ai traguardi stabiliti e agli obiettivi specifici.
I PUMS dovrebbero pertanto comprendere quanto segue:
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servizi di trasporto pubblico e collettivo e di mobilità condivisa, con una strategia specifica finalizzata a migliorarne la qualità, l’estensione, la sicurezza, l’integrazione e l’accessibilità; |
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trasporti non motorizzati, con un piano per rendere gli spostamenti a piedi e in bicicletta e la micromobilità più attraenti e più sicuri, puntando a una rete completa e di alta qualità; |
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multimodalità, per integrare meglio i diversi modi di trasporto tanto per i passeggeri che per le merci; |
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sicurezza stradale a livello urbano, per raggiungere l’obiettivo «zero vittime» in relazione ai decessi e alle lesioni gravi, in particolare degli utenti della strada vulnerabili, tra cui pedoni e ciclisti; |
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riduzione della congestione e ottimizzazione dell’uso delle infrastrutture in relazione a misure di gestione delle aree di parcheggio, compresa l’ottimizzazione di infrastrutture di ricarica, valutando il potenziale di riallocazione dello spazio stradale e urbano a modalità non motorizzate o a usi non connessi ai trasporti; |
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una logistica urbana che comprenda le consegne a domicilio e la gestione della flotta di veicoli commerciali (ad esempio i taxi), con misure volte a migliorarne l’efficienza riducendo gli effetti esterni come le emissioni di gas a effetto serra, gli inquinanti, la rumorosità e la congestione (PUMS ed eventuali piani urbani specifici di logistica sostenibile dovrebbero essere armonizzati in modo integrato); |
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piani di gestione della mobilità, con azioni atte a sostenere il passaggio a tipologie di mobilità più sostenibili per i pendolari, i consumatori e gli studenti (compresi coloro che provengono dalle aree periurbane ed extraurbane limitrofe) in settori come l’occupazione, l’istruzione, la salute, il commercio al dettaglio e il turismo o gli eventi; |
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digitalizzazione, con sistemi di trasporto intelligenti (STI), come i servizi di mobilità digitale multimodali, che facilitino l’accesso alle informazioni e permettano di effettuare prenotazioni, pagare viaggi e recuperare i biglietti in qualsiasi modalità, nonché raccolta dei dati (ad esempio da operatori privati, big data, intelligenza artificiale, gemelli digitali, Internet delle cose ecc.), al fine di favorire la preparazione, l’attuazione e il monitoraggio delle misure previste dai PUMS. |
2.5. Approccio integrato alla mobilità dei passeggeri, al trasporto merci urbano e alla logistica
La logistica urbana, così come gli aspetti correlati al trasporto merci a lunga distanza, dovrebbero essere pienamente considerati e integrati nei PUMS, per garantire un approccio sistematico a tutti gli aspetti della mobilità di una città e per conseguire l’obiettivo di una logistica urbana e di consegne dell’ultimo miglio a zero emissioni. Piani urbani di logistica sostenibile appositi e armonizzati potrebbero affrontare questioni specifiche riguardanti la logistica urbana.
Per le aree urbane di riferimento, i PUMS dovrebbero tenere debitamente conto dell’impatto di varie misure urbane sui flussi di traffico passeggeri e merci e sulla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) per garantire il transito, l’aggiramento o l’interconnessione senza soluzione di continuità attraverso i nodi urbani e intorno ad essi, anche da parte di veicoli a emissioni zero. Dovrebbero comprendere in particolare azioni volte ad alleviare la congestione, migliorare la sicurezza stradale ed eliminare le strozzature che incidono sui flussi di traffico della rete TEN-T.
2.6. Approccio partecipativo e coordinamento con altre iniziative analoghe
L’elaborazione e l’attuazione di un PUMS dovrebbero essere basati su un approccio integrato e partecipativo con un livello elevato di cooperazione, coordinamento e consultazione tra i differenti livelli di governo e le autorità competenti. Dovrebbero essere coinvolti anche il pubblico, rappresentanti della società civile e operatori economici.
A tale fine le autorità locali di pianificazione dovrebbero mettere a punto strutture e procedure appropriate.
Questo processo dovrebbe prevedere in particolare:
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il coinvolgimento adeguato sin dall’inizio e per tutto il processo di soggetti interessati dell’area urbana funzionale, come residenti, rappresentanti delle organizzazioni della società civile e operatori economici, nell’elaborazione e attuazione del piano, al fine di garantire un livello elevato di accettazione e sostegno; |
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la consultazione e la collaborazione interdipartimentali a livello locale e regionale per garantire la coerenza e la complementarità con le politiche, le strategie e le misure locali e regionali, in particolare riguardanti l’uso del suolo e la pianificazione territoriale, piani di inverdimento urbano (21), energia, sanità, istruzione, servizi sociali e applicazione della legge e attività di contrasto; |
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una stretta interazione con le autorità responsabili della realizzazione delle infrastrutture e della fornitura dei servizi di trasporto nell’area urbana funzionale (aree urbane, periurbane ed extraurbane limitrofe), a diversi livelli di amministrazione e di governo. |
2.7. Monitoraggio, revisione, rendicontazione e garanzia della qualità
I PUMS dovrebbero comprendere obiettivi, traguardi e indicatori alla base delle prestazioni momentanee e future dei sistemi di trasporto urbano, almeno per quanto riguarda le emissioni di gas a effetto serra, la congestione, le morti e le lesioni gravi provocate da incidenti stradali, la quota modale e l’accesso ai servizi di mobilità, nonché i dati sull’inquinamento atmosferico e acustico nelle città. L’attuazione dei PUMS dovrebbe essere monitorata mediante tali indicatori prestazionali.
In particolare, le autorità locali dovrebbero mettere a punto meccanismi atti a monitorare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi dei PUMS e prendere tempestivamente provvedimenti correttivi quando necessario. Gli Stati membri dovrebbero sostenere le città in tale compito e garantire la qualità dei PUMS e la loro conformità con i criteri alla base del concetto di PUMS, in linea con la raccomandazione della Commissione sui programmi nazionali di sostegno ai PUMS.
La valutazione dei progressi compiuti nel conseguimento dell’obiettivo generale e degli obiettivi specifici dei PUMS, oltre che dei traguardi in essi prefissati, dovrebbe essere effettuata periodicamente ricorrendo a indicatori di risultato selezionati (22). Dovrebbero essere presi i provvedimenti opportuni per assicurare l’accesso tempestivo a dati e statistiche rilevanti. La relazione di monitoraggio dovrebbe costituire la base per il riesame dell’attuazione dei PUMS.
A sostegno del monitoraggio dovrebbe essere incentivato l’uso di previsioni per anticipare esigenze e problematiche future. Tali previsioni possono essere effettuate grazie all’ausilio di strumenti digitali come i gemelli digitali locali.
2.8. Linee guida e sostegno a livello europeo
La Commissione europea continuerà a fornire informazioni sui PUMS attraverso il servizio europeo di informazione sul trasporto locale ELTIS, l’osservatorio europeo della mobilità (23). Queste informazioni comprendono orientamenti sul processo di attuazione dei PUMS e il materiale di riferimento su aspetti specifici dei piani (24).
Il gruppo di esperti sulla mobilità urbana della Commissione (25), istituito in seguito all’adozione del nuovo quadro dell’UE per la mobilità urbana, contribuirà a integrare e razionalizzare tale materiale.
(1) COM(2013) 913 final.
(2) https://www.eltis.org/mobility-plans/sump-guidelines
(3) https://www.eltis.org/resources/tools/sump-self-assessment-tool
(4) Allegato 1 alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, dal titolo Insieme verso una mobilità urbana competitiva ed efficace sul piano delle risorse (https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:82155e82-67ca-11e3-a7e4-01aa75ed71a1.0012.02/DOC_4&format=PDF).
(5) https://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/brochure/new_leipzig_charter/new_leipzig_charter_en.pdf.
(6) COM(2021) 812/2.
(7) COM(2019) 640 final.
(8) COM(2020) 789 final.
(9) COM(2020) 811 final.
(10) COM(2021) 550 final.
(11) COM(2022) 230 final.
(12) Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (COM(2021) 812 final).
(13) https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Glossary:Functional_urban_area#:~:text=Short%20definition%3A%20a%20functional%20urban,city%20(OECD%2C%202012).
(14) https://www.undp.org/sustainable-development-goals.
(15) https://ec.europa.eu/transport/themes/strategies/news/2019-06-19-vision-zero_en
(16) https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9994-2017-INIT/it/pdf.
(17) COM(2020) 789 final.
(18) https://environment.ec.europa.eu/strategy/zero-pollution-action-plan_it.
(19) https://transport.ec.europa.eu/transport-themes/clean-transport-urban-transport/sumi_en
(20) In questo documento per mobilità condivisa si intende l’uso condiviso di modi di trasporto, come la condivisione di veicoli a noleggio (ad esempio biciclette, monopattini, automobili), il car sharing/car pooling (ossia la condivisione dello stesso veicolo) e i servizi di trasporto su richiesta (ad esempio i servizi di trasporto a chiamata, come i taxi).
(21) https://environment.ec.europa.eu/topics/urban-environment/urban-greening-platform_en
(22) Come gli indicatori della mobilità urbana sostenibile disponibili all’indirizzo: https://ec.europa.eu/transport/themes/urban/urban_mobility/sumi_en.
(23) https://www.eltis.org/it/mobility-plans.
(24) https://www.eltis.org/mobility-plans/topic-guides; https://www.eltis.org/mobility-plans/practitioner-briefings
(25) Gruppo E03863 (https://ec.europa.eu/transparency/expert-groups-register/screen/expert-groups/consult?lang=it&groupID=3863).