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Document 32020H0826(18)

    Raccomandazione del Consiglio del 20 luglio 2020 sul programma nazionale di riforma 2020 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 di Malta 2020/C 282/18

    GU C 282 del 26.8.2020, p. 116–121 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.8.2020   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 282/116


    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    del 20 luglio 2020

    sul programma nazionale di riforma 2020 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 di Malta

    (2020/C 282/18)

    Il CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,

    visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,

    vista la raccomandazione della Commissione europea,

    viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

    viste le conclusioni del Consiglio europeo,

    visto il parere del comitato per l’occupazione,

    visto il parere del comitato economico e finanziario,

    visto il parere del comitato per la protezione sociale,

    visto il parere del comitato di politica economica,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha adottato la strategia annuale di crescita sostenibile, segnando l’inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2020. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), la relazione sul meccanismo di allerta, in cui Malta non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altresì adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro.

    (2)

    Il 26 febbraio 2020 è stata pubblicata la relazione per paese relativa a Malta 2020. In tale relazione sono stati valutati i progressi compiuti da Malta nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019 (3) («raccomandazioni specifiche per paese del 2019»), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi di Malta verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.

    (3)

    L’11 marzo 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità ha ufficialmente dichiarato l’epidemia di COVID-19 una pandemia mondiale. Essa costituisce una grave emergenza di salute pubblica per i cittadini, le società e le economie. Sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari nazionali e sta provocando l’interruzione delle catene di approvvigionamento su scala mondiale, volatilità sui mercati finanziari, shock dei consumi e ripercussioni negative in vari settori. La pandemia sta mettendo a repentaglio i posti di lavoro e i redditi dei cittadini, nonché le attività delle imprese. Ha provocato un forte shock economico che sta già avendo gravi ripercussioni nell’Unione. Il 13 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione che sollecita una risposta economica coordinata alla crisi, coinvolgendo tutti i soggetti a livello nazionale e dell’Unione.

    (4)

    Molti Stati membri hanno dichiarato lo stato di emergenza o hanno introdotto misure di emergenza. Tutte le misure di emergenza dovrebbero essere rigorosamente proporzionate, necessarie, limitate nel tempo e in linea con le norme europee e internazionali. Esse dovrebbero essere soggette al controllo democratico e a un sindacato giurisdizionale indipendente.

    (5)

    Il 20 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione sull’attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita. La clausola di salvaguardia generale di cui all’articolo 5, paragrafo 1, all’articolo 6, paragrafo 3, all’articolo 9, paragrafo 1, e all’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 e all’articolo 3, paragrafo 5, e all’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio (4) facilita il coordinamento delle politiche di bilancio in tempi di grave recessione economica. Nella comunicazione del 20 marzo 2020 la Commissione ha considerato che, data la grave recessione economica che si prevede deriverà dalla pandemia di COVID-19, fossero soddisfatte le condizioni per l’attivazione della clausola di salvaguardia generale e ha chiesto al Consiglio di avallare tale conclusione. Il 23 marzo 2020 i ministri delle Finanze degli Stati membri hanno concordato con la valutazione della Commissione e hanno convenuto che la grave recessione economica richiede una risposta decisa, ambiziosa e coordinata. L’attivazione della clausola di salvaguardia generale consente una deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all’obiettivo di bilancio a medio termine, a condizione che la sostenibilità di bilancio a medio termine non ne risulti compromessa. Nell’ambito del braccio correttivo il Consiglio può anche decidere, su raccomandazione della Commissione, di adottare una traiettoria di bilancio riveduta. La clausola di salvaguardia generale non sospende le procedure del patto di stabilità e crescita. Essa permette agli Stati membri di discostarsi dagli obblighi di bilancio che si applicherebbero normalmente, consentendo nel contempo alla Commissione e al Consiglio di adottare le necessarie misure di coordinamento delle politiche nell’ambito del patto.

    (6)

    È necessario continuare ad agire per limitare e controllare la diffusione della pandemia di COVID-19, rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari nazionali, attenuare le conseguenze socioeconomiche della pandemia mediante misure di sostegno per le imprese e le famiglie e garantire condizioni sanitarie e di sicurezza adeguate sul luogo di lavoro al fine di riprendere l’attività economica. È opportuno che l’Unione si avvalga pienamente dei vari strumenti a sua disposizione per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tali ambiti. Parallelamente gli Stati membri e l’Unione dovrebbero collaborare al fine di preparare le misure necessarie per permettere di tornare al normale funzionamento delle nostre società ed economie e a una crescita sostenibile, integrandovi tra l’altro la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo insegnamenti dalla crisi.

    (7)

    La crisi COVID-19 ha messo in luce la flessibilità offerta dal mercato interno per adattarsi a situazioni straordinarie. Tuttavia, al fine di garantire una transizione rapida e agevole alla fase di ripresa e la libera circolazione di beni, servizi e lavoratori, le misure eccezionali che ostacolano il normale funzionamento del mercato interno dovrebbero essere rimosse non appena non siano più indispensabili. La crisi attuale ha evidenziato la necessità di piani di preparazione alle crisi nel settore sanitario. Migliori strategie di acquisto, catene di approvvigionamento diversificate e riserve strategiche di forniture essenziali rientrano tra gli elementi fondamentali per l’elaborazione di piani più ampi di preparazione alle crisi.

    (8)

    Il legislatore dell’Unione ha già modificato i quadri normativi pertinenti mediante i regolamenti (UE) 2020/460 (5) e (UE) 2020/558 (6) del Parlamento europeo e del Consiglio per consentire agli Stati membri di mobilitare tutte le risorse non utilizzate dei fondi strutturali e d’investimento europei, in modo da poter far fronte alle eccezionali conseguenze della pandemia di COVID-19. Tali modifiche consentiranno un’ulteriore flessibilità e procedure semplificate e snelle. Per allentare la pressione sui flussi di cassa, gli Stati membri possono anche beneficiare di un tasso di cofinanziamento del 100 % a carico del bilancio dell’Unione nell’esercizio contabile 2020-2021. Malta è incoraggiata a sfruttare appieno tali possibilità per aiutare le persone e i settori più colpiti.

    (9)

    Malta ha presentato il programma nazionale di riforma 2020 il 30 aprile 2020 e il programma di stabilità 2020 il 2 maggio 2020. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

    (10)

    Malta è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita.

    (11)

    Nel suo programma di stabilità 2020 il governo prevede un peggioramento del saldo nominale, che passerà da un avanzo dello 0,5 % del prodotto interno lordo (PIL) nel 2019 a un disavanzo del 7,5 % del PIL nel 2020. Secondo le proiezioni il disavanzo scenderà al 3,6 % del PIL nel 2021. Dopo essere sceso al 43,1 % del PIL nel 2019, secondo il programma di stabilità 2020 il rapporto debito pubblico/PIL salirà al 54,5 % nel 2020. Le prospettive macroeconomiche e di bilancio risentono dell’elevata incertezza dovuta alla pandemia di COVID-19.

    (12)

    In risposta alla pandemia di COVID-19 e nel quadro di un approccio coordinato a livello dell’Unione, Malta ha adottato tempestive misure di bilancio per aumentare la capacità del suo sistema sanitario, contenere la pandemia e fornire sostegno alle persone e ai settori che sono stati colpiti in modo particolare. Secondo il programma di stabilità 2020, tali misure di bilancio sono pari al 4,1 % del PIL. Esse comprendono integrazioni salariali per i settori in difficoltà, un aumento della capacità di assistenza sanitaria e misure sociali correlate alla COVID-19. Malta ha inoltre annunciato misure che, pur non avendo un impatto diretto sul bilancio, contribuiranno a fornire sostegno alla liquidità delle imprese. Secondo le stime del programma di stabilità 2020, le garanzie statali consentiranno alle banche di fare leva sul portafoglio di nuovi prestiti alle imprese fino a un massimo del 6,1 % del PIL. Tali misure comprendono garanzie sui prestiti. Il programma di stabilità 2020 conferma inoltre precedenti annunci riguardanti il differimento delle imposte sul reddito delle persone fisiche e delle società, dell’imposta sul valore aggiunto e dei contributi sociali. Nel complesso le misure adottate da Malta sono in linea con gli orientamenti definiti nella comunicazione della Commissione del 13 marzo 2020. La piena attuazione delle misure di emergenza e di misure di bilancio favorevoli, seguita da un riorientamento delle politiche di bilancio verso il conseguimento di posizioni di bilancio a medio termine prudenti quando le condizioni economiche lo consentano, contribuirà a preservare la sostenibilità di bilancio a medio termine.

    (13)

    Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione a politiche invariate, il saldo delle amministrazioni pubbliche di Malta sarà pari al -6,7 % del PIL nel 2020 e al -2,5 % del PIL nel 2021. Le proiezioni indicano che il rapporto debito pubblico/PIL rimarrà al di sotto del 60 % del PIL nel 2020 e nel 2021.

    (14)

    Il 20 maggio 2020 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato a causa della prevista violazione, da parte di Malta, della soglia di disavanzo del 3 % del PIL nel 2020. Nel complesso, dall’analisi della Commissione emerge che il criterio del disavanzo definito nel trattato e nel regolamento (CE) n. 1467/97 non è stato soddisfatto.

    (15)

    In risposta alla pandemia di COVID-19, Malta ha adottato misure di contenimento attraverso un’efficace campagna di comunicazione sanitaria, ponendo in essere misure di isolamento fisico e quarantena, monitorando ed eseguendo test e tracciamento dei contatti su vasta scala. Le autorità maltesi si sono anche adoperate per aumentare la capacità degli ospedali, compresi quelli dedicati alle unità di terapia intensiva. L’acquisizione diretta di dispositivi di protezione individuale avviene a livello nazionale. Malta ha inoltre aderito alla procedura di aggiudicazione congiunta dell’Unione per i dispositivi di protezione individuale, i reagenti e i test di laboratorio e i ventilatori. Per quanto riguarda i medicinali e i principi attivi, Malta monitora attivamente la situazione al fine di individuare e anticipare eventuali carenze e adottare misure correttive immediate, in particolare in caso di chiusura delle frontiere da parte di paesi che solitamente forniscono i medicinali o i principi attivi. Il 12 maggio 2020 la Commissione ha approvato un regime di sostegno dal valore di 11,5 milioni di EUR a favore di investimenti per la realizzazione di prodotti connessi alla COVID-19 che comprendono medicinali quali vaccini, attrezzature mediche e ospedaliere, quali ventilatori, nonché indumenti e dispositivi di protezione. Il personale medico è inoltre stato ridistribuito e riqualificato in modo efficace. Gli esperti di salute pubblica, che occupavano posizioni di vario genere in seno agli organismi di regolamentazione e ai ministeri, sono stati completamente riassegnati e ridistribuiti per fornire assistenza in risposta alla pandemia.

    (16)

    Il governo maltese ha sostenuto le imprese grazie al sostegno finanziario destinato al telelavoro e alle sovvenzioni per i lavoratori in quarantena obbligatoria. Il governo ha inoltre fornito garanzie e differimenti delle imposte alle imprese, compresi i lavoratori autonomi. I dipendenti a tempo pieno di imprese che operano in settori quali il commercio al dettaglio e all’ingrosso, il turismo e il comparto alberghiero e che hanno subito pesantemente gli effetti della pandemia di COVID-19 o in settori che hanno dovuto sospendere temporaneamente l’attività su ordine del Sovrintendente alla salute pubblica avranno diritto all’equivalente di un massimo di cinque giorni di stipendio alla settimana, calcolato su uno stipendio mensile di 800 EUR. I lavoratori dipendenti di settori meno duramente colpiti hanno diritto all’equivalente di uno-due giorni di stipendio alla settimana, calcolato su uno stipendio mensile di 800 EUR. Il governo ha inoltre annunciato un sostegno alle persone con disabilità, alle famiglie con bambini in cui entrambi i genitori sono dipendenti e nessuno dei due è in grado di telelavorare, ai lavoratori che hanno perso il posto a causa dell’attuale crisi e ai disoccupati che vivono in alloggi in affitto. Infine, il governo finanzierà fino a 2,5 punti percentuali dei tassi di interesse sui prestiti bancari contratti da imprese colpite dalla pandemia di COVID-19.

    (17)

    I risultati in termini di salute del sistema sanitario maltese sono buoni, tuttavia la pandemia di COVID-19 ha sottoposto il sistema sanitario pubblico maltese a una pressione senza precedenti. Gli sforzi volti a rafforzare la capacità del sistema sanitario di rispondere efficacemente a crisi pandemiche, come quella in atto, ne migliorerebbero la resilienza. Di seguito sono illustrati i fattori che necessitano di un monitoraggio particolare: a) la sempre maggiore dipendenza da personale infermieristico proveniente dall’estero per la terapia intensiva e l’assistenza a lungo termine e da medici curanti privati in fase di invecchiamento; b) le difficoltà a mettere a disposizione medicinali nuovi e innovativi; c) le spese elevate a carico dei pazienti sostenute per le cure primarie e ambulatoriali e per alcuni farmaci; e d) le liste d’attesa per cure ambulatoriali specialistiche, che sono da sempre lunghe e recentemente stanno aumentando. Anche il riorientamento dell’erogazione del servizio dagli ospedali all’assistenza sanitaria di base rimane una priorità fondamentale.

    (18)

    Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione, la disoccupazione salirà al 5,9 % nel 2020 prima di ridimensionarsi al 4,4 % nel 2021. Al fine di mitigare le gravi ripercussioni della crisi sull’occupazione ed evitare licenziamenti, in consultazione con le parti sociali Malta ha adottato misure di emergenza che favorisco invece la riduzione dell’orario di lavoro. L’adozione di regimi di riduzione dell’orario di lavoro in modo più stabile consentirebbe anche di proteggere posti di lavoro nella transizione verso la ripresa economica. È fondamentale garantire un sostegno adeguato e l’accesso alla protezione sociale a tutti i lavoratori, compresi i lavoratori autonomi, e mettere in conto la possibilità che la disoccupazione si protragga nel tempo. Occorre inoltre che il sistema di protezione sociale maltese garantisca un sostegno adeguato ai lavoratori stranieri nella ricerca di un’occupazione alternativa, nel mantenimento dei permessi di lavoro, se possibile, e nell’accesso ad altri servizi sociali. La percentuale di adulti scarsamente qualificati è relativamente alta e aggravata da un tasso elevato di giovani che abbandonano prematuramente la scuola. Per quanto concerne le competenze, l’attuale crisi può esacerbare le carenze in alcuni settori e ridefinire le esigenze in altri, rendendo ancora più importanti la mappatura delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori, in particolare per le competenze digitali e verdi. Recentemente Malta ha compiuto progressi in materia di istruzione e formazione, ma permangono sfide significative, tra cui un’elevata percentuale di alunni con livelli insufficienti di competenze di base.

    (19)

    A causa della crisi COVID-19, la rapida adozione di misure di sostegno alla liquidità delle imprese è diventata una priorità assoluta per Malta. È fondamentale, soprattutto per le piccole e medie imprese nei settori maggiormente colpiti, garantire un flusso continuo di credito e l’accesso ai finanziamenti. Il sistema bancario ha un ruolo importante da svolgere nell’efficace attuazione delle misure di liquidità fornendo prestiti e agendo da tramite per le garanzie pubbliche e superando così l’approccio prudente alle pratiche di prestito pre-crisi. Nel processo di concezione e attuazione di tali misure occorre tener conto della resilienza del settore bancario.

    (20)

    Per favorire la ripresa economica sarà importante anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati, anche attraverso riforme pertinenti. Gli investimenti a sostegno della ripresa rappresentano un’opportunità per indirizzare l’economia maltese verso una maggiore sostenibilità. La trasformazione di Malta in un’economia climaticamente neutra richiede ingenti investimenti pubblici e privati per un lungo periodo di tempo. Gli investimenti volti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, descritti nel piano nazionale per l’energia e il clima, e ad affrontare altre esternalità ambientali negative, in particolare in settori quali l’edilizia e i trasporti, possono contribuire a raggiungere il duplice obiettivo della ripresa economica e della sostenibilità. Il sostegno alla ristrutturazione del parco immobiliare esistente e i programmi di formazione mirati contribuiranno a migliorare il rendimento energetico degli edifici. Ulteriori investimenti nei trasporti sostenibili possono garantire alternative valide all’uso di automobili private. La programmazione del Fondo per una transizione giusta, che forma oggetto di una proposta della Commissione, per il periodo 2021-2027 potrebbe aiutare Malta a rispondere ad alcune delle sfide poste dalla transizione verso un’economia climaticamente neutra, come illustrato nell’allegato D della relazione per paese 2020. Ciò consentirebbe a Malta di fare il miglior uso possibile di tale fondo.

    (21)

    Una maggiore attenzione alla ricerca e all’innovazione e una loro migliore integrazione nel contesto imprenditoriale renderanno più sostenibile il modello economico maltese basato sulla conoscenza. Malta ha sviluppato servizi amministrativi online per i cittadini e le imprese, tra cui un certo numero di applicazioni mobili, ma il loro utilizzo da parte del pubblico rimane limitato. Per agevolare la transizione digitale dell’economia è fondamentale incoraggiare i cittadini e le imprese a utilizzare i servizi pubblici digitali.

    (22)

    La transizione di Malta verso un settore di servizi a vocazione internazionale e la sua specializzazione nel gioco a distanza, le attività virtuali e i regimi di cittadinanza e soggiorno, pur contribuendo alla crescita economica, espongono il paese a rischi di riciclaggio, che devono ancora essere attenuati. Per prevenire e combattere tali rischi sono state adottate misure volte a rafforzare il ruolo dell’autorità di vigilanza antiriciclaggio ed è stata inoltre rafforzata la cooperazione con altre autorità competenti. Tuttavia, la prassi dell’autorità maltese per i servizi finanziari di internalizzare società di consulenza privata per compiti di vigilanza è fonte di preoccupazione, così come le carenze nelle indagini e nell’azione penale contro il riciclaggio continuano a costituire una sfida. Il rafforzamento della vigilanza nazionale degli enti finanziari a vocazione internazionale autorizzati a Malta migliorerebbe il quadro generale di governance. Nel settore assicurativo la cooperazione tra le autorità di vigilanza nazionali e quelle esterne è essenziale. Vi è inoltre un certo margine per rafforzare la vigilanza delle filiali delle banche dei paesi terzi nonché per migliorare l’approccio orientato al rischio e la valutazione dell’adeguatezza della gestione del rischio per gli istituti bancari.

    (23)

    La lotta alla pianificazione fiscale aggressiva continua a essere fondamentale per migliorare l’efficienza e l’equità dei sistemi fiscali. Gli effetti di ricaduta delle strategie di pianificazione fiscale aggressiva dei contribuenti tra Stati membri richiedono un’azione coordinata delle politiche nazionali a integrazione della legislazione dell’Unione. Malta ha adottato misure per affrontare le pratiche di pianificazione fiscale aggressiva mettendo in atto iniziative precedentemente concordate a livello internazionale ed europeo, ma il trattamento riservato alle società residenti non domiciliate e i regimi di cittadinanza e di residenza per gli investitori, che non richiedono neppure la residenza fiscale di una persona fisica a Malta, comportano un rischio di doppia non imposizione per le imprese e le persone.

    (24)

    Malta deve inoltre superare alcuni ostacoli per rafforzare la sua capacità istituzionale di combattere la corruzione. Il paese ha annunciato riforme volte a rafforzare le indagini e il perseguimento della corruzione ed è in corso la consultazione dei portatori di interessi, in particolare della commissione di Venezia, sulla riforma del sistema giudiziario. Occorre adottare misure concrete per completare tutte queste riforme e renderle operative.

    (25)

    Mentre le raccomandazioni specifiche per paese di cui alla presente raccomandazione («raccomandazioni specifiche per paese del 2020») si concentrano sulle modalità per fronteggiare l’impatto socioeconomico della pandemia e agevolare la ripresa economica, le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 riguardavano anche riforme che sono essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine. Le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 restano pertinenti e continueranno ad essere monitorate durante tutto il semestre europeo del prossimo anno. Ciò include le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 relative alle politiche economiche connesse agli investimenti. Tutte le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 dovrebbero essere prese in considerazione ai fini della programmazione strategica dei finanziamenti della politica di coesione dopo il 2020, anche per quanto riguarda le misure di attenuazione della crisi attuale e le strategie di uscita dalla stessa.

    (26)

    Il semestre europeo fornisce il quadro per il costante coordinamento delle politiche economiche e dell’occupazione nell’Unione, il quale può contribuire a un’economia sostenibile. Nei rispettivi programmi nazionali di riforma 2020 gli Stati membri hanno fatto il punto sui progressi compiuti nell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Assicurando la piena attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese del 2020, Malta contribuirà ai progressi verso il conseguimento degli OSS e allo sforzo comune di garantire la sostenibilità competitiva nell’Unione.

    (27)

    È fondamentale uno stretto coordinamento tra le economie dell’Unione economica e monetaria per conseguire il rapido superamento delle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19. In quanto Stato membro la cui moneta è l’euro, Malta dovrebbe garantire che le sue politiche restino coerenti con le raccomandazioni del 2020 per la zona euro e coordinate con quelle degli altri Stati membri la cui moneta è l’euro, tenendo nel contempo conto degli orientamenti politici dell’Eurogruppo.

    (28)

    Nell’ambito del semestre europeo 2020 la Commissione ha effettuato un’analisi completa della politica economica di Malta, che ha pubblicato nella relazione per paese 2020. Ha altresì valutato il programma di stabilità 2020, il programma nazionale di riforma 2020, nonché il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte a Malta negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica di Malta, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’Unione, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell’Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell’Unione per le future decisioni nazionali.

    (29)

    Alla luce della valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2020 e il suo parere (7) trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,

    RACCOMANDA che Malta adotti provvedimenti nel 2020 e nel 2021 al fine di:

    1.

    attuare, in linea con la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia di COVID-19 e sostenere l’economia e la successiva ripresa; quando le condizioni economiche lo consentano, perseguire politiche di bilancio volte a conseguire posizioni di bilancio a medio termine prudenti e ad assicurare la sostenibilità del debito, incrementando nel contempo gli investimenti; rafforzare la resilienza del sistema sanitario per quanto riguarda il personale sanitario, i prodotti medici essenziali e l’assistenza sanitaria di base;

    2.

    consolidare i regimi di riduzione dell’orario di lavoro e garantire l’adeguatezza delle tutele in caso di disoccupazione per tutti i lavoratori; rafforzare la qualità e l’inclusività dell’istruzione e dello sviluppo delle competenze;

    3.

    garantire un’attuazione efficace del sostegno alla liquidità per le imprese colpite, compresi i lavoratori autonomi; anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica; concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso dell’energia puliti ed efficienti, su trasporti sostenibili, sulla gestione dei rifiuti, su ricerca e innovazione;

    4.

    completare le riforme volte ad ovviare alle attuali carenze della capacità e della governance istituzionali per rafforzare l’indipendenza della magistratura; intensificare gli sforzi per valutare adeguatamente e attenuare i rischi di riciclaggio e garantire l’applicazione efficace del quadro antiriciclaggio; intensificare le azioni intese ad affrontare le caratteristiche del sistema fiscale che agevolano la pianificazione fiscale aggressiva da parte delle persone fisiche e delle multinazionali.

    Fatto a Bruxelles, il 20 luglio 2020

    Per il Consiglio

    La president

    J. KLOECKNER


    (1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

    (2)  Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).

    (3)  GU C 301 del 5.9.2019, pag. 107.

    (4)  Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l’accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6).

    (5)  Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 marzo 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all’epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus) (GU L 99 del 31.3.2020, pag. 5).

    (6)  Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all’epidemia di COVID-19 (GU L 130 del 24.4.2020, pag. 1).

    (7)  A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.


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