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Document 32020H0618(01)

Raccomandazione del Consiglio del 15 giugno 2020 che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO) 2020/C 204/01

ST/7745/2020/INIT

GU C 204 del 18.6.2020, p. 1–7 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

18.6.2020   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 204/1


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 15 giugno 2020

che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO)

(2020/C 204/01)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 46, paragrafo 6,

visto il protocollo n. 10 sulla cooperazione strutturata permanente istituita dall’articolo 42 del trattato sull’Unione europea allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

vista la decisione (PESC) 2017/2315 del Consiglio, dell’11 dicembre 2017, che istituisce la cooperazione strutturata permanente (PESCO) e fissa l’elenco degli Stati membri partecipanti (1),

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

In forza dell’articolo 4, paragrafo 2, lettera d), della decisione (PESC) 2017/2315 il Consiglio adotta decisioni e raccomandazioni in cui si valutano i contributi degli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni concordati, in base al meccanismo descritto all’articolo 6 della medesima decisione.

(2)

L’articolo 6, paragrafo 3, della decisione (PESC) 2017/2315 prevede che, sulla base della relazione annuale sulla PESCO presentata dall’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (alto rappresentante), il Consiglio verifichi con cadenza annuale se gli Stati membri partecipanti continuano ad assolvere gli impegni più vincolanti di cui all’articolo 3 della medesima decisione.

(3)

Ai sensi del punto 15 della raccomandazione del Consiglio, del 6 marzo 2018, relativa a una tabella di marcia per l’attuazione della PESCO (2), a partire dal 2020 l’alto rappresentante dovrebbe presentare la sua relazione annuale nei mesi di marzo o aprile di ogni anno, tenendo conto dei piani nazionali di attuazione (PNA) riveduti e aggiornati presentati dagli Stati membri partecipanti nel mese di gennaio dello stesso anno. Secondo quanto previsto al punto 16 della raccomandazione, il comitato militare dell’Unione europea dovrebbe fornire al comitato politico e di sicurezza consulenza militare e raccomandazioni per consentirgli di preparare entro maggio di ciascun anno la revisione del Consiglio, volta a verificare se gli Stati membri partecipanti continuino ad assolvere gli impegni più vincolanti.

(4)

Conformemente al punto 26 della raccomandazione del Consiglio, del 15 ottobre 2018, relativa alla fissazione delle tappe per la realizzazione degli impegni più vincolanti assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO) e alla definizione di obiettivi più precisi (3), l’alto rappresentante dovrebbe tener conto della stessa raccomandazione nella relazione annuale sulla PESCO, che affianca la valutazione della realizzazione degli impegni più vincolanti da parte di ciascuno Stato membro partecipante.

(5)

L’articolo 4, paragrafo 2, lettera c), della decisione (PESC) 2017/2315 prevede che il Consiglio adotti decisioni e raccomandazioni che aggiornano e, ove necessario, rafforzano gli impegni più vincolanti di cui all’allegato di tale decisione alla luce dei risultati conseguiti mediante la PESCO al fine di tenere conto dell’evolversi del contesto di sicurezza dell’Unione. In particolare, le decisioni summenzionate devono essere adottate al termine delle fasi di cui all’articolo 4, paragrafo 2, lettera b), della decisione (PESC) 2017/2315, sulla base di un processo di revisione strategica che valuta la realizzazione degli impegni relativi alla PESCO.

(6)

Secondo quanto previsto al punto 14 della raccomandazione del Consiglio, del 14 maggio 2019, che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO) (4), oltre a descrivere lo stato di attuazione della PESCO, compresa la realizzazione degli impegni da parte di ogni Stato membro partecipante secondo i rispettivi PNA, si invita anche l’alto rappresentante a includere nella relazione annuale 2020 prime proposte in vista del processo di revisione strategica previsto al termine della prima fase della PESCO (2018-2020), tenendo conto delle altre pertinenti iniziative dell’UE volte a contribuire al raggiungimento del livello di ambizione dell’Unione nel settore della sicurezza e della difesa.

(7)

Il 15 aprile 2020 l’alto rappresentante ha trasmesso al Consiglio la relazione annuale sullo stato di attuazione della PESCO, compresa la realizzazione degli impegni da parte di ogni Stato membro partecipante secondo i rispettivi PNA riveduti e aggiornati.

(8)

Su tale base il Consiglio dovrebbe pertanto adottare una raccomandazione che valuti i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della PESCO,

HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE:

I.   Obiettivo e ambito di applicazione

1.

Obiettivo della presente raccomandazione è valutare i contributi apportati dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni più vincolanti assunti nel quadro della PESCO, sulla base della relazione annuale sullo stato di attuazione della PESCO trasmessa dall’alto rappresentante il 15 aprile 2020 («relazione annuale») e in conformità dei PNA presentati dagli Stati membri partecipanti.

2.

A seguito della raccomandazione adottata dal Consiglio il 14 maggio 2019, la relazione annuale comprende anche un capitolo specifico riguardante la revisione strategica della PESCO al termine della sua prima fase (2018-2020) e contiene raccomandazioni e proposte sugli impegni, i progetti e i processi, nonché sui metodi di lavoro che sono trattati nella presente raccomandazione.

II.   Risultati e valutazione

3.

La relazione annuale fornisce una solida base per valutare lo stato di attuazione della PESCO, compresa la realizzazione degli impegni da parte di ogni Stato membro partecipante secondo i rispettivi PNA.

4.

Gli Stati membri partecipanti, rispondendo alle esigenze attuali e future dell’Europa in materia di sicurezza e di difesa, e in particolare grazie agli sforzi profusi oggi e in futuro per adempiere gli impegni più vincolanti, contribuiscono a rafforzare la capacità dell’Unione di agire in qualità di garante della sicurezza, la sua autonomia strategica, nonché la sua capacità di cooperare con i partner e di proteggere i cittadini.

5.

Nel complesso, il Consiglio sottolinea che gli Stati membri partecipanti:

a)

hanno confermato la traiettoria positiva riguardante gli impegni relativi ai bilanci per la difesa e alle spese di investimento nella difesa. Nella fase attuale, tuttavia, i progressi restano nel complesso modesti: gli Stati membri partecipanti, sebbene si trovino ad affrontare le sfide finanziarie derivanti dalla crisi COVID-19, sono incoraggiati a stanziare le risorse necessarie per continuare a contribuire a questa tendenza positiva nei prossimi anni. Si incoraggiano inoltre gli Stati membri partecipanti a contribuire ulteriormente a un approccio collaborativo europeo (ad esempio, attraverso appalti di attrezzature e ricerca e tecnologia nel settore della difesa);

b)

sono vivamente incoraggiati a tener conto in misura maggiore e a fare un miglior uso, nei rispettivi processi di pianificazione della difesa nazionale, quale elemento per l’orientamento e l’adozione di decisioni, degli strumenti dell’UE in materia di pianificazione della difesa, come il piano di sviluppo delle capacità (CDP), che comprende anche i risultati del processo relativo all’obiettivo primario, la casistica di contesti strategici (SCC), la revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD), nonché altre iniziative quali il programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa o altri strumenti pertinenti dell’UE. A tale riguardo, il Consiglio sottolinea l’importanza di un’ulteriore rafforzamento - da parte delle istituzioni, delle agenzie e degli organismi dell’UE, nonché degli Stati membri - della coerenza tra tali strumenti e iniziative, riconoscendo nel contempo la loro specificità e il fatto che hanno basi giuridiche distinte;

c)

sono incoraggiati a compiere ulteriori progressi per assolvere gli impegni inerenti al ravvicinamento reciproco dei rispettivi strumenti di difesa e a riesaminare periodicamente i piani e gli obiettivi da portare avanti, segnatamente allo scopo di svolgere un ruolo sostanziale nello sviluppo di capacità all’interno dell’Unione, anche nel quadro della CARD, riconoscendo nel contempo che ciò richiede uno sforzo continuo a più lungo termine. Il Consiglio rammenta che, come indicato nella raccomandazione del 14 maggio 2019, la coerenza dei risultati tra la CARD e il CDP, da un lato, e i rispettivi processi NATO, come il processo di pianificazione della difesa della NATO, dall’altro, è stata e continuerà ad essere garantita nei casi in cui le esigenze si sovrappongono, pur riconoscendo la diversa natura delle due organizzazioni e delle rispettive responsabilità e appartenenze. Il Consiglio incoraggia gli Stati membri a portare avanti le discussioni su tale coerenza tra detti processi, come opportuno;

d)

dovrebbero, al fine di aumentare con urgenza i risultati operativi, potenziare i loro progressi per quanto riguarda gli impegni legati al rafforzamento della disponibilità, della schierabilità e dell’interoperabilità delle loro forze, anche mediante una completa definizione del piano di rotazione dei gruppi tattici dell’UE, della banca dati relativa alla reazione rapida e della dichiarazione dei requisiti per le missioni e operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC). In particolare, è importante che il loro contributo al sostegno delle missioni e operazioni PSDC sia migliorato in termini qualitativi e quantitativi, anche in vista delle missioni più impegnative. Per quanto riguarda l’impegno più vincolante relativo all’ambizioso approccio degli Stati membri partecipanti in relazione al finanziamento comune delle missioni e operazioni militari PSDC, la sua attuazione è collegata al riesame del meccanismo Athena e all’istituzione da parte del Consiglio del proposto strumento europeo per la pace, attualmente oggetto di discussione a livello di Stati membri;

e)

hanno mostrato progressi limitati, rispetto ai PNA aggiornati forniti nel 2019, per quanto riguarda l’adozione di misure volte a gestire le carenze di capacità individuate nell’ambito del CDP e della CARD, tra cui una valutazione dell’attuazione degli obiettivi di capacità ad alto impatto, e dovrebbero pertanto considerare la possibilità di intensificare gli sforzi per aumentare il ricorso in via prioritaria a un approccio collaborativo europeo nella pianificazione nazionale. Gli Stati membri partecipanti dovrebbero inoltre indicare in che modo i loro progetti di sviluppo delle capacità rafforzano la base industriale e tecnologica di difesa europea;

f)

devono ancora intensificare i loro sforzi allo scopo di assolvere gli impegni connessi alla partecipazione, se del caso, a programmi comuni o europei di equipaggiamenti di vasta portata nel quadro dell’Agenzia europea per la difesa.

6.

Alla luce dei risultati e delle raccomandazioni della relazione annuale per quanto riguarda i singoli PNA, si incoraggia ogni Stato membro partecipante a proseguire gli sforzi e a rivedere di conseguenza il proprio contributo alla realizzazione degli impegni più vincolanti.

7.

Tenendo conto del fatto che la PESCO mira a contribuire al conseguimento del livello di ambizione dell’Unione nel settore della sicurezza e della difesa, anche in vista delle missioni più impegnative, occorre adoperarsi ulteriormente per definire il «pacchetto di forze coerente che copra tutto lo spettro» in linea con i parametri menzionati nella notifica comune sulla PESCO.

8.

Dal momento che gli Stati membri dispongono di una sola «riserva unica di forze» cui possono ricorrere in vari contesti, lo sviluppo delle capacità degli Stati membri nell’ambito dei quadri dell’UE contribuirà anche a rafforzare le capacità di difesa potenzialmente disponibili per altri quadri, tra cui le Nazioni Unite e la NATO.

III.   Piani nazionali di attuazione

9.

Sebbene la qualità delle informazioni fornite nell’ambito dei PNA sia nel complesso migliorata, si invitano gli Stati membri partecipanti a migliorare ulteriormente la qualità di tali informazioni e a garantirne un adeguato livello di dettaglio, ponendo in particolare l’accento sullo sviluppo di piani specifici orientati al futuro per quanto riguarda le modalità con cui intendono contribuire alla realizzazione degli impegni più vincolanti e degli obiettivi più precisi della PESCO. Poiché i PNA dovrebbero fornire una base importante per esercitare la supervisione politica, mantenere lo slancio e garantire la trasparenza tra gli Stati membri partecipanti, il Consiglio sottolinea la necessità di migliorare la loro dimensione politica al fine di agevolare le discussioni a livello politico in merito ai progressi compiuti sugli impegni più vincolanti.

10.

Si incoraggiano gli Stati membri partecipanti a continuare a partecipare ai dialoghi bilaterali con il segretariato della PESCO sulla revisione e l’aggiornamento dei futuri PNA, al fine di garantire la trasparenza tra i piani stessi e migliorare ulteriormente la coerenza e la concordanza in relazioni alle informazioni richieste e fornite nel contesto della PESCO.

IV.   Progetti PESCO

11.

Si ritiene che la maggior parte dei 47 progetti in fase di sviluppo nell’ambito della PESCO concorra all’attuazione delle priorità di sviluppo delle capacità dell’UE; di questi progetti, 24 riguardano direttamente gli obiettivi di capacità ad alto impatto, e 12 riguardano tali obiettivi indirettamente. Tre progetti hanno già raggiunto la capacità operativa iniziale (IOC) e 23 dovrebbero raggiungerla nel periodo 2020-2023. Tuttavia, oltre due terzi dei progetti (30) restano in fase di ideazione, tra cui alcuni che sono già stati fissati nel marzo e novembre 2018.

12.

Alla luce delle relazioni sui progressi dei progetti PESCO presentate al Consiglio il 28 febbraio 2020, si incoraggiano gli Stati membri partecipanti a concentrarsi sulla rapida ed efficace attuazione dei loro progetti al fine di ottenere gli effetti e i risultati attesi con l’obiettivo di realizzare gli impegni più vincolanti. Si incoraggiano altresì gli Stati membri partecipanti a migliorare e ad accelerare i processi che conducono all’adozione di accordi relativi ai progetti in modo da ottenere più rapidamente maggiore chiarezza e certezza per quanto riguarda i progetti emergenti. Il Consiglio ricorda inoltre che è necessario rafforzare il processo di riesame dello stato di avanzamento dei progetti PESCO utilizzando criteri chiari, mirati e trasparenti sviluppati in stretto coordinamento con gli Stati membri. Sottolinea altresì che, quando gli Stati membri partecipanti constatano l’esistenza di progetti che stentano a produrre risultati, tali progetti dovrebbero essere rilanciati o chiusi, al fine di garantire la pertinenza e la credibilità di tutti i progetti PESCO.

13.

Il Consiglio ritiene che, per poter valutare meglio lo stato di avanzamento dei progetti e individuare sinergie, si dovrebbero organizzare seminari specifici sulla gestione dei progetti PESCO ed eventi dedicati ai progressi degli stessi per facilitare ulteriori discussioni tra gli Stati membri partecipanti. Il Consiglio riconosce inoltre la necessità di una migliore comprensione comune dei termini e delle definizioni relativi allo sviluppo e alla gestione dei progetti. Inoltre, il segretariato della PESCO dovrebbe continuare a fornire consulenza su richiesta e facilitare i contatti con altri attori dell’UE riguardo ad eventuali sinergie con altri strumenti e iniziative dell’UE sviluppati nell’ambito di altri pertinenti quadri istituzionali dell’UE, al fine di garantire trasparenza e inclusività ed evitare inutili duplicazioni.

14.

Il Consiglio sottolinea che si dovrebbe valutare, se del caso e con l’accordo dei membri del progetto che considerino l’opportunità di affidare un ruolo di sostegno al segretariato della PESCO, la possibilità di aggregare, fondere o raggruppare i progetti al fine di aumentare le sinergie e l’efficienza in termini di impatto, risparmiare risorse ed evitare duplicazioni.

15.

Al fine di individuare future proposte di progetti PESCO, il Consiglio raccomanda di continuare a utilizzare come base di riferimento le priorità concordate di sviluppo delle capacità dell’UE scaturite dal CDP, che comprendono gli obiettivi di capacità ad alto impatto, e di considerare le relative SCC come orientamenti per l’attuazione. Inoltre, i risultati dell’analisi aggregata nell’ambito della CARD e la relazione sulla CARD dovrebbero fare da apripista per aiutare gli Stati membri partecipanti a individuare opportunità per progetti collaborativi, anche nel settore operativo. Il Consiglio sottolinea che i progetti PESCO idonei potrebbero beneficiare, se ammissibili, di futuri finanziamenti a titolo del Fondo europeo per la difesa (FED).

16.

Nell’incoraggiare gli Stati membri a continuare a presentare proposte di progetti che abbraccino un’ampia gamma di tematiche, il Consiglio invita altresì a presentare proposte con un approccio maggiormente operativo e un impatto a più breve termine sulla base delle capacità già esistenti. A tal fine possono essere sviluppati, insieme agli Stati membri partecipanti, criteri più sofisticati o supplementari per la selezione di proposte di progetti più mature che contribuiscano direttamente a ridurre le carenze individuate nel CDP, anche per quanto riguarda gli obiettivi di capacità ad alto impatto.

17.

In linea con le sue conclusioni del giugno 2019 sulla sicurezza e la difesa nel contesto della strategia globale dell’UE, il Consiglio attende con interesse l’adozione il più presto possibile di una decisione del Consiglio relativa alle condizioni generali in base alle quali gli Stati terzi possono essere invitati in via eccezionale a partecipare a singoli progetti in ambito PESCO, conformemente all’articolo 4, paragrafo 2, lettera g), e all’articolo 9 della decisione (PESC) 2017/2315, agli orientamenti forniti nella notifica in materia di PESCO nonché alla decisione (PESC) 2018/909 del Consiglio (5) che stabilisce un insieme di regole di governanza per i progetti in ambito PESCO.

V.   Revisione strategica della PESCO

18.

Nel dicembre 2019 è stato avviato un processo di revisione strategica della PESCO guidato dagli Stati membri partecipanti per valutare la realizzazione degli impegni più vincolanti in ambito PESCO, come stabilito nella decisione (PESC) 2017/2315. Le proposte e le raccomandazioni esposte nella parte V si basano sulle varie discussioni e sui vari contributi forniti dagli Stati membri partecipanti, comprese le raccomandazioni contenute nella relazione annuale.

Impegni

19.

Il Consiglio sottolinea che l’attuale serie di impegni più vincolanti si è rivelata una guida solida nel garantire un’attuazione coerente della PESCO e non dovrebbe pertanto essere modificata nella presente fase. Il Consiglio sottolinea, tuttavia, anche la necessità di intensificare gli sforzi volti ad assolvere tali impegni più vincolanti.

20.

Il Consiglio evidenzia inoltre la necessità che gli Stati membri partecipanti concordino quest’anno, nel quadro del processo di revisione strategica della PESCO, gli obiettivi e i risultati concreti da raggiungere nella prossima fase della PESCO (2021-2025), considerando anche nuovi ambiti di cooperazione alla luce dell’evolversi del contesto di sicurezza, in particolare, ma non esclusivamente, i cambiamenti climatici, la lotta contro le minacce ibride, la cibersicurezza, l’intelligenza artificiale, gli aspetti connessi allo spazio, la sicurezza energetica e la sicurezza marittima, nonché i risultati tangibili da conseguire sia sul piano delle capacità che dal punto di vista operativo. Inoltre, dovrebbero essere prese in considerazione le conseguenze e le sfide a medio e lungo termine individuate in relazione alla risposta a emergenze complesse, quali le pandemie, che potrebbero essere affrontate nel quadro della PESCO. La revisione e l’aggiornamento della raccomandazione del Consiglio del 15 ottobre 2018 relativa agli obiettivi più precisi dovrebbero tenere conto di tutte gli elementi di cui sopra. Nell’ambito di tale processo il Consiglio sottolinea l’esigenza di utilizzare la revisione strategica della PESCO per individuare i progetti che inizieranno a conseguire risultati concreti entro il 2025.

21.

Il Consiglio sottolinea che occorre esplorare ulteriormente le opzioni per migliorare il follow-up della realizzazione di tutti gli impegni più vincolanti, anche a livello politico e tramite il comitato politico e di sicurezza (CPS), in particolare laddove i progressi siano stati valutati dall’alto rappresentante e siano stati ritenuti insufficienti dal Consiglio, in particolare per quanto riguarda gli impegni operativi, nonché gli impegni attinenti all’approccio collaborativo europeo. Si incoraggiano altresì ulteriori discussioni sugli indicatori di progresso, che potrebbero aiutare gli Stati membri partecipanti a pianificare la realizzazione degli impegni più vincolanti e facilitare la valutazione dei progressi compiuti, come indicato al punto 2 della raccomandazione del Consiglio del 15 ottobre 2018.

22.

Il Consiglio sottolinea la possibilità di considerare ed esaminare ulteriormente opzioni relative a incentivi innovativi per promuovere la realizzazione degli impegni operativi della PESCO, con particolare attenzione al miglioramento della disponibilità, della schierabilità e dell’interoperabilità delle forze per le missioni e operazioni PSDC. Sottolinea che ciò dovrebbe tenere conto anche dei lavori in corso e orientare i futuri sforzi in materia di finanziamento comune delle missioni e operazioni militari PSDC.

23.

Il Consiglio sottolinea che le discussioni sulla «bussola strategica» (Strategic Compass) e la sua analisi della minaccia a livello di UE, di cui è attesa la presentazione entro la fine del 2020, dovrebbero fornire orientamenti più chiari per le iniziative dell’UE quali la PESCO. Questo necessario processo potrebbe contribuire ulteriormente a sviluppare la cultura europea comune in materia di sicurezza e di difesa, ispirata ai nostri valori e obiettivi condivisi e rispettosa del carattere specifico delle politiche di sicurezza e di difesa degli Stati membri.

24.

Il Consiglio riconosce la necessità di proseguire gli sforzi, anche attraverso la revisione strategica della PESCO, per garantire la coerenza e il coordinamento tra le diverse iniziative di difesa dell’UE (CARD, PESCO, e il futuro FED) nell’ambito di un più stretto monitoraggio e orientamento politico da parte degli Stati membri, anche a livello ministeriale, pur riconoscendo che tali iniziative sono distinte e hanno basi giuridiche diverse.

Progetti

25.

Il Consiglio sottolinea che il ciclo del progetto PESCO dovrebbe essere allineato al ciclo della CARD al fine di sfruttare le sue conclusioni e raccomandazioni come apripista per individuare opportunità di progetti collaborativi e fornire un quadro migliorato che consenta agli Stati membri partecipanti di presentare proposte di progetti più ambiziose, anche nel settore operativo. Inoltre, i risultati del processo dell’obiettivo primario hanno un’importanza specifica per le missioni e operazioni PSDC, di cui si dovrebbe tenere conto all’atto di proporre nuovi progetti PESCO, allo scopo di rafforzare la realizzazione degli impegni operativi. Tali considerazioni dovrebbero orientare la definizione del ciclo di presentazione dei progetti, tenendo conto nel contempo dell’equilibrio tra oneri amministrativi e risultati e qualità dei progetti PESCO.

Processi

26.

Riguardo al ciclo dei PNA, il Consiglio invita il segretariato della PESCO a proporre opzioni dettagliate relative alle modalità per migliorare la coerenza tra i cicli dei PNA in ambito PESCO e la CARD nonché il processo dell’obiettivo primario. Ciò dovrebbe mirare anche a ridurre gli oneri amministrativi e a migliorare la qualità dei PNA, garantendo nel contempo un adeguato livello di dettaglio. Sottolinea che occorre altresì garantire il necessario slancio politico, nonché il ruolo del Consiglio nel fornire orientamenti e indirizzi strategici per la PESCO su base annua. Il Consiglio dovrebbe inoltre prendere in considerazione la possibilità di adeguare le scadenze della presentazione dei documenti della PESCO per gli Stati membri partecipanti, anche per quanto riguarda la presentazione dei PNA e delle proposte di progetti.

VI.   Prossime tappe

27.

Il Consiglio invita:

il segretariato della PESCO a preparare e organizzare nel 2020 seminari specifici con gli Stati membri partecipanti, al fine di migliorare ulteriormente i relativi processi PESCO (tra l’altro i futuri PNA in ambito PESCO, i cicli e processi di progetto e la coerenza tra PNA e CARD, nonché il processo dell’obiettivo primario), e a individuare i traguardi e gli obiettivi politici chiave della PESCO per il periodo 2021-2025, in preparazione dell’adeguamento per quanto riguarda la fissazione delle tappe/definizione di obiettivi più precisi;

il segretariato della PESCO a presentare opzioni per migliorare il follow-up e valutare la possibilità di fornire incentivi per la realizzazione di alcuni impegni che gli Stati membri partecipanti non hanno assolto in modo adeguato;

il segretariato della PESCO a presentare entro la fine del 2020 un documento da convalidare per finalizzare la revisione strategica della PESCO; e

gli Stati membri partecipanti a rivedere i rispettivi PNA in vista del loro eventuale aggiornamento.

Fatto a Bruxelles, il 15 giugno 2020

Per il Consiglio

La presidente

A. METELKO-ZGOMBIĆ


(1)  GU L 331 del 14.12.2017, pag. 57.

(2)  GU C 88 dell’8.3.2018, pag. 1.

(3)  GU C 374 del 16.10.2018, pag. 1.

(4)  GU C 166 del 15.5.2019, pag. 1.

(5)  Decisione (PESC) 2018/909 del Consiglio, del 25 giugno 2018, che stabilisce un insieme di regole di governanza per i progetti PESCO (GU L 161 del 26.6.2018, pag. 37).


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