EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 32018H0910(04)

Raccomandazione del Consiglio, del 13 luglio 2018, sul programma nazionale di riforma 2018 della Danimarca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2018 della Danimarca

ST/9433/2018/INIT

GU C 320 del 10.9.2018, p. 16–18 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

10.9.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 320/16


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 13 luglio 2018

sul programma nazionale di riforma 2018 della Danimarca e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2018 della Danimarca

(2018/C 320/04)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l'occupazione,

visto il parere del comitato economico e finanziario,

visto il parere del comitato per la protezione sociale,

visto il parere del comitato di politica economica,

considerando quanto segue:

(1)

Il 22 novembre 2017 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2018. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il Consiglio europeo del 22 marzo 2018 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 22 novembre 2017 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Danimarca non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.

(2)

Il 7 marzo 2018 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Danimarca 2018, nella quale sono valutati i progressi compiuti dalla Danimarca nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio l'11 luglio 2017 (3), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.

(3)

Il 24 aprile 2018 la Danimarca ha presentato il programma nazionale di riforma 2018 e il programma di convergenza 2018. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente, onde tener conto delle loro correlazioni.

(4)

La programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei («fondi SIE») per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. In applicazione dell'articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (4), ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione può chiedere a uno Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo contratto di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilità negli orientamenti sull'applicazione delle misure per collegare l'efficacia dei fondi SIE a una sana gestione economica.

(5)

La Danimarca è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel programma di convergenza 2018 il governo intende raggiungere un disavanzo nominale dello 0,7 % del PIL nel 2018 e di continuare a rispettare l'obiettivo di bilancio a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dello 0,5 % del PIL, durante tutto il periodo di riferimento fino al 2025. Secondo il programma di convergenza 2018, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe scendere al 35,6 % nel 2018 per raggiungere il 34,2 % nel 2020, prima di risalire a quasi il 40 % entro il 2025. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile nel periodo di riferimento del programma. In base alle previsioni di primavera 2018 della Commissione, il saldo strutturale dovrebbe registrare un avanzo dello 0,3 % del PIL nel 2018 e dello 0,9 % del PIL nel 2019, lievemente al di sopra dell'obiettivo del programma di convergenza 2018 e al di sopra dell'obiettivo di bilancio a medio termine. Nel complesso, il Consiglio è del parere che la Danimarca rispetterà le disposizioni del patto di stabilità e crescita nel 2018 e nel 2019.

(6)

La garanzia della disponibilità di manodopera in concomitanza della sfida demografica e far fronte alle carenze di manodopera in certi settori sono prerequisiti per la crescita sostenibile in Danimarca. Le riforme volte ad aumentare i tassi di partecipazione e di completamento dell'istruzione e della formazione professionale, insieme a misure per sviluppare meglio le competenze digitali, determineranno probabilmente una maggiore offerta di lavoratori specializzati. A tal proposito sarebbero inoltre utili misure volte a includere nel mercato del lavoro i gruppi emarginati e svantaggiati. Questo vale per i giovani aventi un basso livello di istruzione, le persone con ridotte capacità lavorative e disabili nonché le persone provenienti da un contesto migratorio. Le recenti misure di inserimento nel mondo del lavoro sono state avviate lentamente ma sembrano migliorare la situazione dei rifugiati appena arrivati. L'integrazione dei bambini provenienti da un contesto migratorio nel sistema educativo resta una sfida di rilievo, che si traduce in risultati scolastici inferiori alla media rispetto ad altri bambini.

(7)

Per sostenere la crescita economica, mantenere il livello di protezione sociale relativamente alto della Danimarca e garantire la competitività del paese è fondamentale un'elevata crescita della produttività. Anche se il livello di produttività della Danimarca è elevato rispetto ad altri Stati membri, la crescita della produttività è da tempo in declino ed esiste un'ampia gamma di possibili ostacoli alla crescita della produttività (identificati anche dal consiglio danese per la produttività e dall'autorità danese della concorrenza). In particolare alcuni servizi orientati al mercato interno sono stati caratterizzati da una produttività stagnante: nel 2017 il governo ha adottato unicamente misure di portata limitata per aumentare la concorrenza del settore, mentre alcuni ambiti, come le banche ipotecarie, non sono esposti alla concorrenza estera. Una concorrenza debole in diversi settori di servizi orientati al mercato interno (per es. vendita al dettaglio, finanza, distribuzione di servizi pubblici, trasporti e prodotti farmaceutici all'ingrosso) pesa ancora sulla produttività, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro.

(8)

In seguito a diversi anni di incrementi sostanziali dei prezzi immobiliari, emergono rischi di sopravvalutazione, in particolare nelle principali aree urbane. Il Comitato europeo per il rischio sistemico ha emesso un avvertimento a otto paesi dell'Unione, compresa la Danimarca, indicando l'esistenza di vulnerabilità di medio termine nel settore degli immobili residenziali a causa di un incremento dei prezzi abbinato a un elevato indebitamento delle famiglie. Nel 2017 le famiglie hanno continuato a ridurre il loro debito, che però resta fra i più elevati dell'Unione (in percentuale del PIL), oltre quanto ritenuto sostenibile dai fondamentali economici e dalle soglie prudenziali, secondo le stime della Commissione. Inoltre la proporzione di prestiti ipotecari con un elevato rapporto mutuo concesso/reddito è in forte aumento dal 2013, in particolare a Copenaghen e dintorni. Le autorità danesi hanno adottato diverse nuove misure macroprudenziali per limitare ulteriormente il rischio di sottoscrizione di prestiti ipotecari rischiosi (in vigore fra il 2018 e il 2020) e hanno introdotto una riforma dell'imposta immobiliare (in vigore dal 2021) per correggere gli squilibri regionali dei prezzi degli alloggi. Tuttavia, la combinazione di un elevato rapporto debito/reddito, un debito elevato avente un alto livello di sensibilità del tasso di interesse e prezzi immobiliari potenzialmente sopravvalutati aumenta il rischio di una correzione di prezzo che potrebbe nuocere all'economia reale e al settore bancario.

(9)

Nell'ambito del semestre europeo 2018, la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Danimarca, che ha pubblicato nella relazione per paese 2018. Ha altresì valutato il programma di convergenza 2018, il programma nazionale di riforma 2018 e il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Danimarca negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Danimarca, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'Unione, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell'Unione alle future decisioni nazionali.

(10)

Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza 2018 ed è del parere (5) che la Danimarca rispetterà il patto di stabilità e crescita,

RACCOMANDA che la Danimarca adotti provvedimenti nel 2018 e nel 2019 al fine di:

1.

Incrementare la concorrenza nei settori di servizi orientati al mercato interno, ad esempio per quanto riguarda la distribuzione di servizi pubblici e il settore finanziario.

Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2018

Per il Consiglio

Il presidente

H. LÖGER


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici (GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25).

(3)  GU C 261 del 9.8.2017, pag. 1.

(4)  Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320).

(5)  A norma dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.


Top