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Document 32011D0808

2011/808/UE: Decisione del Consiglio, del 5 dicembre 2011 , che modifica e proroga il periodo di applicazione della decisione 2010/371/UE relativa alla conclusione della procedura di consultazione con la Repubblica del Madagascar a titolo dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE

GU L 324 del 7.12.2011, p. 1–5 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 18/05/2014; abrogato da 32014D0323

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2011/808/oj

7.12.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 324/1


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 5 dicembre 2011

che modifica e proroga il periodo di applicazione della decisione 2010/371/UE relativa alla conclusione della procedura di consultazione con la Repubblica del Madagascar a titolo dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE

(2011/808/UE)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto l’accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (1) e modificato a Ouagadougou, Burkina Faso, il 22 giugno 2010 (2) ("accordo di partenariato ACP-UE"), in particolare l’articolo 96,

visto l'accordo interno tra i rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, relativo ai provvedimenti da prendere ed alle procedure da seguire per l'applicazione dell'accordo di partenariato ACP-CE (3), in particolare l'articolo 3,

vista la proposta della Commissione europea,

di concerto con l'alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1)

La decisione 2010/371/UE del 7 giugno 2010, relativa alla conclusione della procedura di consultazione con la Repubblica del Madagascar a titolo dell’articolo 96 dell’accordo di partenariato ACP-UE (4), è stata adottata per porre in essere misure appropriate in seguito alla violazione degli elementi essenziali contenuti nell’articolo 9 di detto accordo di partenariato ACP-UE.

(2)

Con la decisione 2011/324/UE (5) queste misure appropriate sono state prorogate fino al 6 dicembre 2011 in considerazione del fatto che, trascorsi dodici mesi, nessuna tabella di marcia per un processo di transizione consensuale era stata firmata dalle parti malgasce, né era stata ratificata dalla Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC), dall'Unione africana e dalla comunità internazionale.

(3)

I notevoli sforzi profusi da tutte le parti politiche malgasce grazie alla mediazione della SADC hanno fatto sì che il 16 settembre 2011 la maggior parte degli esponenti politici malgasci firmasse una tabella di marcia per porre fine alla crisi in Madagascar. La tabella di marcia contiene gli impegni che i firmatari hanno concordato di assumere per attuare con successo un processo di transizione neutro, inclusivo e consensuale coronato da elezioni credibili, libere e trasparenti che consentano di ripristinare l'ordine costituzionale. La sua attuazione ha già avuto inizio con la nomina di un primo ministro "di consenso" il 28 ottobre 2011.

(4)

È quindi opportuno modificare le misure appropriate in vigore per consentire all'Unione europea di accompagnare il processo di transizione, fermo restando il rispetto, da parte malgascia, degli impegni legati alle tappe principali della tabella di marcia o di quelli eventualmente concordati nell'ambito del dialogo politico che potrebbe essere avviato tra il governo malgascio e l'Unione.

(5)

Il periodo di applicazione della decisione 2010/371/UE scade il 6 dicembre 2011. Le misure appropriate, modificate dalla presente decisione, dovrebbero applicarsi per un periodo di dodici mesi, fermo restando il loro periodico riesame in questo periodo,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2010/371/UE è così modificata:

1)

all'articolo 3, la seconda frase è sostituita dalla seguente:

"Essa rimane in vigore per il periodo fino al 6 dicembre 2012, fermo restando il suo riesame a scadenze regolari durante tale periodo";

2)

le misure appropriate specificate nella lettera che figura nell'allegato della decisione 2010/371/UE del 7 giugno 2010 sono sostituite dalle misure appropriate specificate nell'allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.

Fatto a Bruxelles, il 5 dicembre 2011

Per il Consiglio

Il presidente

M. DOWGIELEWICZ


(1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

(2)  GU L 287 del 4.11.2010, pag. 3.

(3)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 376.

(4)  GU L 169 del 3.7.2010, pag. 13.

(5)  GU L 146 del 1o.6.2011, pag. 2.


ALLEGATO

LETTERA AL PRESIDENTE DELLA TRANSIZIONE

Signor presidente,

l’Unione europea (UE) ascrive la massima importanza alle disposizioni dell’articolo 9 dell’accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 e modificato a Ouagadougou, Burkina Faso, il 22 giugno 2010 («accordo di partenariato» ACP-UE). In quanto elementi essenziali dell'accordo di partenariato ACP-UE, il rispetto dei diritti umani, le istituzioni democratiche e lo stato di diritto sono alla base delle nostre relazioni.

Con lettera del 16 giugno 2011 l'Unione europea L'ha informata della sua decisione 2011/324/UE di prorogare fino al 6 dicembre 2011 le misure appropriate ai sensi dell'articolo 96, paragrafo 2, lettera c), dell'accordo di partenariato ACP-UE.

Dopo questa data l'Unione europea ha seguito attentamente la situazione politica nel Suo paese e ha sostenuto attivamente l'attività di mediazione, svolta in particolare dalla Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC) e appoggiata in particolare dalla Commissione dell'Oceano Indiano e da altri partner africani che, il 16 settembre 2011, ha portato finalmente alla firma della tabella di marcia per porre fine alla crisi in Madagascar, modificata e resa più esplicita per quanto riguarda il rientro in Madagascar di tutti i cittadini malgasci in esilio per ragioni politiche, in seguito al vertice della SADC dell'11 e 12 giugno 2011.

L'Unione europea ha espresso compiacimento per questa firma che apre la strada a un processo di transizione coronato da elezioni credibili, libere e trasparenti che consentano di ripristinare rapidamente l'ordine costituzionale. L'Unione europea ha riaffermato la propria disponibilità a sostenere politicamente e finanziariamente e ad accompagnare il processo di transizione in risposta ad una futura richiesta della SADC e dell'Unione africana (UA) e in stretta collaborazione con la comunità internazionale. L'Unione europea è pronta a intensificare il dialogo politico con le autorità di transizione sorte in seguito all'applicazione della tabella di marcia per esaminare le condizioni e le modalità di tale accompagnamento.

Conformemente agli articoli 4, 5, 6 e 8 della tabella di marcia, le nomine di un primo ministro "di consenso" e di un governo di transizione costituiscono tappe fondamentali nella messa in atto del processo, per l'incarico conferito loro di creare le condizioni necessarie allo svolgimento di elezioni credibili, giuste e trasparenti, in cooperazione con la comunità internazionale.

L'accompagnamento politico e finanziario dell'Unione europea è subordinato al rispetto, da parte del Madagascar, degli impegni seguenti:

Impegni della parte malgascia

Impegni dell'Unione europea

Firma della tabella di marcia

Dichiarazione del portavoce dell'alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (AR) (risposta positiva che si compiace della firma e indica la disponibilità ad accompagnare politicamente e finanziariamente l'attuazione della transizione con riserva del suo completamento)

Primi contatti ad alto livello con le autorità malgasce (visita di due ministri malgasci)

Identificazione/elaborazione dei programmi a sostegno delle popolazioni vulnerabili (programma salute, istruzione, nutrizione, programma di sostegno alla società civile, programma sicurezza alimentare/infrastrutture rurali, programma piste rurali ad alta densità di manodopera) a titolo del 10o Fondo europeo di sviluppo (FES) per un importo di circa 100 milioni di EUR e delle linee di bilancio.

Identificazione dei programmi di accompagnamento della transizione a titolo del 10o FES e delle linee di bilancio

Identificazione dei programmi di cooperazione allo sviluppo a titolo del 10o FES in particolare tramite il fondo di cooperazione tecnica (FCT) di 6 milioni di EUR (negli ambiti di intervento specificati nei programmi indicativi nazionali (PIN) del 10o FES), delle linee di bilancio e delle operazioni della banca europea per gli investimenti.

Nomina del primo ministro «di consenso» e del governo di transizione di unità nazionale

Riconoscimento della legittimità del presidente della transizione e del governo di transizione, per consentire la presentazione delle credenziali dell'ambasciatore dell'UE in Madagascar

Risposta positiva e attiva partecipazione dell'UE, in consultazione con la SADC e l'UA, per coordinare una risposta congiunta della comunità internazionale

Identificazione delle misure di sostegno elettorale a titolo di diversi strumenti, in particolare lo strumento per la stabilità, in funzione delle disponibilità finanziarie

Formulazione dei progetti di accompagnamento della transizione a titolo del 10o FES e delle linee di bilancio

Formulazione dei programmi di cooperazione allo sviluppo a titolo del 10o FES (negli ambiti di intervento specificati dal PIN del 10o FES) e delle linee di bilancio

Insediamento del parlamento di transizione e della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) e elaborazione e attuazione, con il sostegno delle Nazioni Unite (ONU) (relazione della missione di valutazione elettorale), di un quadro elettorale credibile

Se la relazione della missione di valutazione elettorale dell'ONU è giudicata soddisfacente e il calendario elettorale è giudicato realistico:

Inclusione del Madagascar nell'elenco dei paesi prioritari per una missione di osservazione elettorale dell'UE nel 2012 e, di conseguenza, conferma della volontà dell'UE di inviare una missione di osservazione elettorale dell'UE in funzione delle disponibilità finanziarie e dei risultati di una missione esplorativa

Formulazione delle misure di sostegno elettorale a titolo di diversi strumenti, in particolare lo strumento per la stabilità, in funzione delle disponibilità finanziarie

Adozione di una legge sull'amnistia ratificata dal Parlamento di transizione e adozione da parte del Parlamento di una legge che definisca le modalità delle dimissioni del presidente della transizione, del primo ministro e del governo di transizione, qualora decidano di presentarsi alle elezioni

Identificazione/formulazione di azioni a sostegno della riconciliazione nazionale e della democratizzazione

Svolgimento delle elezioni politiche e presidenziali

Invio di una missione di osservazione elettorale dell'UE in funzione delle disponibilità finanziarie

Proclamazione dei risultati delle elezioni

Dichiarazione dell'AR sullo svolgimento e sui risultati delle elezioni con valutazione della loro credibilità

Nel caso di una valutazione positiva delle elezioni, avvio della procedura di abrogazione della decisione a norma dell'articolo 96 dell'accordo di partenariato ACP-UE e della decisione della Commissione europea relativa alla ripresa delle funzioni dell'ordinatore nazionale

Insediamento del nuovo presidente, del nuovo governo e del nuovo Parlamento e ripristino dell'ordine costituzionale

Dichiarazione dell'UE, tramite l'AR e del commissario per lo sviluppo, che si compiace del ripristino dell'ordine costituzionale e conferma la normalizzazione totale delle relazioni tra l'UE e il Madagascar, con ripresa integrale della cooperazione allo sviluppo

Abrogazione della decisione a norma dell'articolo 96 dell'accordo di partenariato ACP-UE e della decisione della Commissione relativa alla ripresa delle funzioni dell'ordinatore nazionale

Esortiamo Lei e tutti i partner politici malgasci a proseguire con la massima perseveranza l'impegno prodigato per attuare prima possibile la tabella di marcia, onde consentire all'Unione europea di accompagnare il processo di transizione consensuale e neutro per porre fine alla crisi in Madagascar.

L'Unione europea ha deciso di sostituire le misure appropriate specificate nella lettera che figura nell'allegato della decisione 2010/371/UE con le misure appropriate seguenti:

gli aiuti umanitari e di emergenza rimangono impregiudicati,

la Commissione europea attuerà determinati progetti e programmi che comportano benefici diretti per la popolazione,

il sostegno al bilancio previsto nei PIN del 9o e 10o FES rimane sospeso,

i progetti e i programmi già in corso a titolo del 9o FES proseguono, tranne le azioni e i pagamenti che coinvolgono direttamente il governo e le sue agenzie, con possibilità di revisione in funzione dell'evoluzione della situazione politica. Modifiche e clausole aggiuntive ai contratti in corso sono esaminate caso per caso,

i progetti regionali sono valutati caso per caso,

l'attuazione dei PIN del 10o FES è subordinata al rispetto degli impegni della parte malgascia specificati nello schema di cui sopra. Tale rispetto determinerà progressivamente la risposta dell'Unione europea per quanto riguarda la progressiva ripresa dei programmi di cooperazione allo sviluppo, le misure di accompagnamento della transizione, in particolare per quanto riguarda il sostegno al processo elettorale, e, a termine, la ripresa completa della cooperazione allo sviluppo con la messa a disposizione del Madagascar della parte essenziale dei fondi assegnati.

Queste misure rimarranno in vigore per un periodo di dodici mesi, ma potranno essere riesaminate in qualsiasi momento in funzione degli sviluppi positivi o negativi della situazione politica in Madagascar.

Voglia gradire, signor presidente, i sensi della nostra più alta considerazione.

Per l'Unione europea

Per il Consiglio

Per la Commissione


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