Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 32009D0713

    2009/713/CE: Decisione della Commissione, del 21 ottobre 2008 , relativa all’investimento del comune di Rotterdam nel complesso Ahoy — Aiuto di Stato C 4/08 (ex N 97/07, ex CP 91/07) [notificata con il numero C(2008) 6018] (Testo rilevante ai fini del SEE)

    GU L 248 del 22.9.2009, p. 28–37 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2009/713/oj

    22.9.2009   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 248/28


    DECISIONE DELLA COMMISSIONE

    del 21 ottobre 2008

    relativa all’investimento del comune di Rotterdam nel complesso Ahoy — Aiuto di Stato C 4/08 (ex N 97/07, ex CP 91/07)

    [notificata con il numero C(2008) 6018]

    (Il testo in lingua olandese è il solo facente fede)

    (Testo rilevante ai fini del SEE)

    (2009/713/CE)

    LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

    visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

    dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente alle disposizioni di cui sopra (1) e viste dette osservazioni,

    considerando quanto segue:

    I.   PROCEDIMENTO

    (1)

    Il 20 dicembre 2006 si è tenuta una riunione tra la Commissione e le autorità olandesi in merito all’investimento del comune di Rotterdam nel complesso Ahoy prima della sua notifica. In seguito alla riunione le autorità olandesi hanno formalmente notificato l’investimento alla Commissione con lettera del 22 febbraio 2007 protocollata lo stesso giorno.

    (2)

    Nel quadro di una procedura connessa (CP 91/07), la Commissione ha ricevuto il 22 marzo 2007 una denuncia congiunta da Mojo Concert, B.V. («Mojo») e Amsterdam Music Dome Exploitatie B.V. («Music Dome») che riguardava l’investimento intrapreso dal comune di Rotterdam nel complesso Ahoy, ma che, allo stesso tempo, si riferiva ad altre operazioni già effettuate dal comune, tra cui la privatizzazione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. (di seguito «il gestore») e la cessione del complesso Ahoy in locazione al gestore privatizzato. Il 14 settembre 2007 e il 5 ottobre 2007 i denuncianti hanno presentato documenti complementari.

    (3)

    Con lettera del 16 aprile 2007 la Commissione ha chiesto alle autorità olandesi di presentare le loro osservazioni in merito alla denuncia di cui sopra. Le autorità olandesi hanno quindi inviato le loro osservazioni il 20 giugno 2007. Il 10 agosto e il 16 novembre 2007 la Commissione ha chiesto alle autorità olandesi informazioni complementari che sono state inviate il 17 settembre, il 15 novembre e il 7 dicembre 2007.

    (4)

    Con lettera del 30 gennaio 2008 la Commissione ha informato i Paesi Bassi di voler avviare, riguardo alla misura notificata, il procedimento previsto all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE.

    (5)

    Il 12 febbraio 2008 si è svolta una riunione tra i servizi della Commissione e le autorità olandesi. Con lettera del 15 febbraio 2008 le autorità olandesi hanno confermato che la decisione della Commissione del 30 gennaio 2008 non conteneva informazioni riservate, per cui il 18 febbraio 2008 tale decisione è stata inviata per posta elettronica ai denuncianti e pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  (2). La Commissione ha chiesto alle parti interessate di presentare osservazioni sulla misura.

    (6)

    Con lettera del 28 febbraio le autorità olandesi hanno chiesto una proroga fino al 1o aprile 2008 del termine previsto per rispondere alla decisione della Commissione, che è stata accettata dalla Commissione con lettera inviata e protocollata il 12 marzo 2008.

    (7)

    Nel quadro del procedimento di indagine, nell’aprile 2008 la Commissione ha deciso di incaricare un esperto indipendente, ECORYS Nederland B.V., di esaminare alcuni aspetti della questione. La relazione presentata dall’esperto è stata approvata dalla Commissione il 30 maggio 2008 (3).

    (8)

    Con lettera protocollata il 1o aprile 2008 le autorità olandesi hanno presentato le loro osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento di indagine formale della Commissione.

    (9)

    In seguito all'avvio del procedimento, la Commissione ha ricevuto osservazioni da tre parti interessate: Ahoy Rotterdam N.V. (il presunto beneficiario dell'aiuto di Stato) (4), Mojo e Music Dome, che hanno presentato osservazioni congiunte (5), e una persona (6). Il 17 aprile 2008 si è svolta una riunione con Ahoy Rotterdam N.V. Con lettera protocollata il 15 maggio 2008, la Commissione ha inoltrato le osservazioni delle parti interessate alle autorità olandesi, le quali hanno reagito con lettera del 20 giugno, protocollata il 24 giugno 2008.

    (10)

    La versione non riservata della relazione redatta dall’esperto indipendente è stata inviata alle autorità olandesi con lettera protocollata il 24 giugno 2008. Le autorità olandesi hanno risposto con lettera protocollata il 14 luglio 2008.

    II.   CONTESTO E DESCRIZIONE DELLA MISURA

    (11)

    Il complesso Ahoy, situato a Rotterdam (Paesi Bassi), è costituito da un palazzetto dello sport, sei sale di esposizione e un ampio centro congressi e viene utilizzato per ospitare una grande varietà di eventi, quali mostre, conferenze, fiere commerciali, spettacoli, concerti nonché eventi sociali. La società che gestisce il complesso, Ahoy Rotterdam N.V., è attiva anche sul mercato internazionale ed esporta le proprie soluzioni fieristiche (7).

    (12)

    Fino al 1o luglio 2006 il complesso Ahoy è stato gestito da Ahoy Rotterdam N.V., il cui unico azionista era il comune di Rotterdam. In seguito alla decisione di separare il controllo proprietario dalla gestione, il comune, pur rimanendo proprietario del complesso, ha ceduto il 1o luglio 2006 la gestione di Ahoy Rotterdam N.V. tramite rilevamento da parte della dirigenza (management buy-out) per 1,7 milioni di EUR. Non essendo stata organizzata alcuna gara d’appalto pubblica, il prezzo di vendita è stato fissato direttamente in base al valore di mercato stabilito dall'esperto indipendente Deloitte Financial Advisory Services B.V., Real Estate Valuation di Rotterdam («Deloitte»).

    (13)

    Allo stesso tempo il 1o luglio 2006 il comune ha ceduto in locazione il complesso all'impresa privatizzata Ahoy Rotterdam N.V. per un periodo di 15 anni con possibilità di rinnovo. Il contratto di locazione imponeva al locatario rigide condizioni relative al mantenimento e alla promozione del carattere polivalente del complesso Ahoy (8). Il canone di locazione iniziale di 2,6 milioni di EUR (9) all'anno previsto nel contratto di locazione si basava direttamente sul valore locativo di mercato del complesso Ahoy calcolato da Deloitte.

    (14)

    Conformemente al contratto di locazione, il comune di Rotterdam si impegnava a investire fino a 42 milioni di EUR nel rinnovo e ammodernamento/ampliamento del palazzetto dello sport. Questo investimento costituisce l’oggetto della notifica. L'investimento del comune mirava in parte alla manutenzione del palazzetto dello sport e in parte al suo ammodernamento/ampliamento. Tra le priorità vi erano i seguenti interventi al palazzetto dello sport: miglioramento dell'acustica, climatizzazione, suddivisione e accessibilità, consolidamento del tetto per sospendervi impianti audio e maxischermi, miglioramento delle strutture del retropalco e aumento del numero di posti a sedere. L'idea originaria era quella di accrescere la capacità del palazzetto dello sport di altri 5 000 posti a sedere ma da allora il numero è stato ridotto a soli […] posti.

    (15)

    La direzione sosteneva che questo investimento fosse necessario per mantenere il valore del complesso ma che non avrebbe comportato ricavi aggiuntivi per il gestore. Pertanto, durante i negoziati con il comune, la direzione riteneva che non bisognasse tener conto di questo aspetto al momento di stabilire il prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. o il canone di locazione del complesso.

    (16)

    Il comune di Rotterdam ha accettato questa argomentazione e non ha chiesto un adeguamento del prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. né del canone di locazione fissato per il complesso Ahoy. Tuttavia, per garantire che dopo l’investimento previsto il canone di locazione fosse conforme alle condizioni di mercato, il comune ha fatto inserire nel contratto di locazione un meccanismo di partecipazione agli utili in base al quale il gestore, Ahoy Rotterdam N.V., avrebbe pagato un aumento se il margine lordo avesse superato un livello prestabilito. Questo aumento sarebbe stato versato se il margine lordo, calcolato al netto del canone versato per l'anno in questione, avesse superato 16,5 milioni di EUR. L'aumento è calcolato sulla base della seguente tabella:

    Quota

    Margine lordo (al netto del canone)

    Aumento

    1a quota

    da 16,5 a 18,0 milioni di EUR

    50 %

    2a quota

    da 18,0 a 21,0 milioni di EUR

    35 %

    3a quota

    da 21,0 a 25,0 milioni di EUR

    20 %

    Le tre quote sono cumulabili: se, ad esempio, in un determinato anno il margine lordo, al netto del canone pagato al comune, è di 20 milioni di EUR, l’aumento del canone corrisponde al 50 % di 1,5 milioni di EUR (prima quota) e al 35 % di 2 milioni di EUR (saldo che rientra nella seconda quota), il che significa un aumento complessivo di 1,45 milioni di EUR.

    III.   MOTIVAZIONI DELL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI INDAGINE FORMALE

    (17)

    Il 30 gennaio 2008 la Commissione ha deciso di avviare il procedimento di indagine formale in quanto gli elementi di prova forniti dalle autorità olandesi non erano sufficienti per concludere che l'investimento notificato del comune di Rotterdam non costituisse un aiuto di Stato oppure che questo aiuto fosse compatibile con il trattato CE.

    (18)

    In particolare, la Commissione dubitava che il meccanismo di ripartizione degli utili inserito nel contratto di locazione tra Ahoy Rotterdam N.V. e il comune potesse evitare che il gestore del complesso Ahoy traesse dall’investimento notificato un vantaggio economico superiore alle normali condizioni di mercato.

    (19)

    Inoltre, nel quadro del procedimento, la Commissione ha esaminato anche la vendita di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso Ahoy al gestore privatizzato, ossia due operazioni eseguite dal comune di Rotterdam senza essere state notificate dalle autorità olandesi alla Commissione. Dal momento che queste operazioni erano strettamente legate all'investimento notificato, la Commissione ha ritenuto necessario valutare se non comportassero un aiuto di Stato. In questo contesto, la Commissione ha anche sottolineato che le relazioni di valutazione elaborate da Deloitte, sulle quali si basavano queste operazioni, avevano parzialmente attinto alle informazioni fornite dalla stessa direzione di Ahoy Rotterdam N.V., la quale si trovava in conflitto di interessi in quanto potenziale acquirente/locatario.

    (20)

    Infine, la Commissione ha avviato il procedimento di indagine formale anche per consentire alle autorità olandesi e alle parti interessate al caso di presentare osservazioni circa la sua valutazione provvisoria della misura in esame e affinché pervenissero alla Commissione eventuali informazioni pertinenti.

    IV.   OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE

    (21)

    In seguito all'avvio del procedimento, la Commissione ha ricevuto osservazioni da tre parti interessate: Ahoy Rotterdam N.V. (il presunto beneficiario dell'aiuto), Mojo e Music Dome, che hanno presentato osservazioni congiunte, e una persona (10).

    (22)

    Secondo Ahoy Rotterdam N.V., la vendita della società e la locazione del complesso Ahoy costituivano operazioni che, come minimo, erano conformi al mercato e potevano anche risultare vantaggiose per il comune di Rotterdam. In questo contesto, il presunto beneficiario ha sottolineato le restrizioni e condizioni contenute nel contratto di locazione e di acquisto, le quali riducevano sostanzialmente il valore della locazione e dell’acquisto.

    (23)

    Ahoy Rotterdam N.V. ha dichiarato che l'investimento nel palazzetto dello sport mirava essenzialmente alla manutenzione e al rinnovo e, solo in misura limitata, a un ampliamento delle capacità (11). Ahoy Rotterdam N.V. ha aggiunto che, nella misura in cui l'aumento della capacità dovesse condurre a migliori possibilità gestionali, sulla base dei dati finanziari forniti si può concludere che il meccanismo di ripartizione degli utili beneficerà il comune più di quanto richiesto dal principio dell'investitore che opera in un'economia di mercato.

    (24)

    Mojo e Music Dome hanno ribadito la loro posizione espressa nella denuncia presentata prima dell'avvio del procedimento di indagine formale (12), secondo cui sia l'investimento previsto nel complesso Ahoy sia le operazioni ad esso connesse (la privatizzazione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e il contratto di locazione) costituivano aiuti di Stato illegali.

    (25)

    Mojo e Music Dome hanno affermato che l'investimento previsto conferiva un vantaggio al gestore del complesso, in particolare poiché l'espansione della capacità del palazzetto dello sport avrebbe aumentato le entrate del gestore e, anche senza un tale aumento, il miglioramento degli impianti avrebbe comunque conferito un vantaggio competitivo a Ahoy Rotterdam N.V., che avrebbe beneficiato gratuitamente di un miglioramento delle strutture mentre qualsiasi azienda privata avrebbe dovuto sobbarcarsene da sola le spese. Il miglioramento avrebbe quindi consentito al gestore quanto meno di consolidare la sua posizione sul mercato o perfino di migliorarla. Secondo loro, inoltre, l'investimento non poteva soddisfare il principio dell'investitore che opera in un'economia di mercato in quanto non era redditizio per il comune di Rotterdam.

    (26)

    Secondo Mojo e Music Dome il meccanismo di ripartizione degli utili non eliminava il vantaggio per il gestore. Inoltre, era chiaro che il meccanismo definitivo non era mai stato verificato da nessun consulente indipendente. Il meccanismo non era neanche compatibile con il mercato: anche se il gestore avesse dovuto rimborsare l'investimento per intero nel quadro del meccanismo di ripartizione degli utili, avrebbe comunque ottenuto un vantaggio economico poiché a sostenere l'intero rischio economico dell'investimento era il comune di Rotterdam. Se l’investimento non porterà a maggiori entrate, il comune non riceverà nulla mentre recupererà parte del suo investimento in caso di entrate aggiuntive. Secondo Mojo e Music Dome, nessun investitore privato avrebbe mai accettato queste condizioni.

    (27)

    Per quanto riguarda il prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso, le due aziende sostenevano che, a causa del conflitto di interessi tra la direzione e il potenziale acquirente al momento di presentare le informazioni a Deloitte, il valore delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. era stato sottostimato. Mojo e Music Dome avevano ancora una volta dubitato dell'affidabilità delle previsioni effettuate dalla direzione di Ahoy Rotterdam utilizzate da Deloitte per calcolare il valore delle azioni dell'azienda.

    (28)

    Secondo Mojo e Music Dome, la relazione della direzione allegata ai conti finanziari per il periodo 2004/2005 faceva intendere che il fatturato di Ahoy seguiva una tendenza in base alla quale si alternavano anni «positivi» e anni «modesti». Il gestore aveva segnalato questa tendenza anche a Deloitte, ma alla luce delle lievi differenze nel numero di eventi programmati ogni anno, questa presunta tendenza non è stata reputata credibile (13). Le due imprese sostengono inoltre che non vi era neanche un riscontro con il fatturato reale, in quanto l’esercizio finanziario 2005/2006, che ci si aspettava «modesto», si era rivelato «positivo», in quanto il risultato aziendale per questo anno era superiore a quello per il 2004/2005, considerato un anno «positivo». Non è realistico pensare che il gestore non aveva potuto prevedere l'alto fatturato dell’esercizio 2005/2006, soprattutto in quanto gli spettacoli organizzati nel complesso Ahoy erano prenotati molto tempo prima.

    (29)

    Inoltre, le due imprese hanno aggiunto che la simulazione dei futuri flussi di cassa descritta nella relazione Deloitte era artificiale. Le previsioni di Deloitte iniziavano con un anno «negativo» e si concludevano con un anno «positivo». Se si fosse iniziato con un anno «positivo» e concluso con un anno «negativo», il valore contante del futuro flusso di cassa, e quindi delle azioni, sarebbe risultato molto maggiore.

    (30)

    Le due società hanno dichiarato infine che, se Deloitte avesse effettuato una previsione accurata dei risultati previsti per l'esercizio finanziario 2005/2006, ne sarebbe scaturito un valore aziendale notevolmente superiore. Si potrebbe affermare che, ferme restando le altre condizioni, la differenza tra gli utili lordi (EBITDA) conseguiti di 5,745 milioni di EUR e gli utili lordi (EBITDA) previsti di 1,252 milioni di EUR costituisce un flusso di cassa aggiuntivo nel primo anno di previsione che ha portato a un aumento del valore indicativo dell’azienda di 4,493 milioni di EUR (14).

    V.   LA POSIZIONE DELLE AUTORITÀ OLANDESI

    (31)

    Le autorità olandesi hanno presentato, con lettera protocollata il 1o aprile 2008, le loro osservazioni circa la decisione della Commissione di avviare il procedimento di indagine formale. Hanno inoltre replicato alle osservazioni formulate dalle parti interessate su tale decisione e hanno comunicato la loro posizione circa la versione non riservata della relazione elaborata da ECORYS N.V.

    (32)

    In tutte le loro osservazioni le autorità olandesi hanno ribadito la posizione già espressa prima dell'avvio del procedimento di indagine formale (15), secondo cui né l’investimento del comune di Rotterdam nel complesso Ahoy, né la vendita di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso costituivano aiuti di Stato.

    (33)

    Le autorità olandesi ribadiscono la loro posizione secondo cui l’investimento intrapreso non comporta un aiuto di Stato e rimandano alle informazioni presentate prima dell’avvio del procedimento. Aggiungono, ancora una volta, che l’investimento deve essere considerato come un investimento nelle infrastrutture pubbliche, che non concede un vantaggio selettivo a un’unica impresa e tutela il carattere polivalente del complesso. L’impresa che effettua l’investimento verrà selezionata tramite una gara d’appalto pubblica. Le autorità olandesi hanno inoltre aggiunto che l’investimento, compreso lo stesso ampliamento, sono necessari per mantenere il valore del complesso Ahoy e che, dei 42 milioni di EUR complessivi, solo 7 milioni saranno utilizzati per l’ampliamento della capacità del palazzetto dello sport.

    (34)

    Le autorità olandesi hanno inoltre ripetuto che il canone di locazione e il prezzo delle azioni calcolati nelle relazioni di Deloitte sono conformi al mercato. Inoltre, Deloitte aveva affermato che aveva elaborato una propria analisi sulla scorta delle informazioni disponibili e che le sue conclusioni si discostavano per molti versi da quelle della direzione. Pertanto, dalle relazioni di Deloitte si può trarre una conclusione ben argomentata sulla conformità al mercato del canone di locazione e del prezzo delle azioni.

    (35)

    Inoltre, le autorità olandesi hanno ribadito che il meccanismo di ripartizione degli utili è un modo efficiente per evitare che, anche dopo aver effettuato l’investimento, si conceda un vantaggio ingiustificato. In questo contesto, osservano che la soglia oltre la quale entra in funzione il meccanismo di ripartizione degli utili rappresenta un importo nominale che non viene indicizzato. Se gli ultimi risultati di Ahoy Rotterdam N.V. fossero semplicemente maggiorati del tasso di inflazione annuo previsto del 2 %, dal 2010/2011 in poi si otterrebbe un canone aggiuntivo sulla base del meccanismo di ripartizione degli utili. In base a questo scenario, dal 2013/2014 la locazione pagata da Ahoy Rotterdam NV sarebbe superiore a quella calcolata dai denuncianti Mojo e Music Dome. Il meccanismo di ripartizione degli utili è quindi uno strumento efficace per garantire che il canone di locazione sia conforme alle condizioni di mercato.

    (36)

    Le autorità olandesi hanno affermato che, contrariamente a quanto sostenuto da Mojo e Music Dome, l’andamento del fatturato di Ahoy Rotterdam N.V. segue una certa tendenza. Il numero di eventi non è necessariamente indicativo di tale tendenza, in quanto non tiene conto del valore commerciale dei singoli eventi. Una parte consistente degli eventi è organizzata su base semestrale e alcuni di essi comportano cospicue entrate aggiuntive (16). Inoltre, sempre a detta delle autorità olandesi, il fatturato di un evento può notevolmente discostarsi dalle previsioni e per questo motivo non condividono la posizione di Mojo e Music Dome.

    (37)

    Per quanto riguarda la relazione dell’esperto indipendente, le autorità olandesi sottolineano che le osservazioni in essa formulate coincidono in ampia misura con le relazioni di Deloitte. Ad esempio, la relazione conclude che il meccanismo di ripartizione degli utili impedisce che il gestore ottenga un vantaggio economico dagli investimenti intrapresi, confermando, quindi, che gli accordi conclusi sono conformi alle condizioni di mercato.

    VI.   LO STUDIO DELL’ESPERTO INDIPENDENTE

    (38)

    Nell’ambito dell’indagine, la Commissione ha incaricato un esperto indipendente (ECORYS Nederland B.V.) di esaminare le relazioni di valutazione di Deloitte (17), sulle quali si era basato il comune per effettuare la cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso Ahoy. L'esperto è stato inoltre incaricato di valutare la relazione di DTZ Zadelhoff («DTZ»), presentata dai denuncianti prima dell’avvio del procedimento di indagine (18) e di accertare se il meccanismo di ripartizione degli utili inserito nel contratto di locazione concluso tra Ahoy Rotterdam N.V. e il comune fosse conforme al mercato. L’esperto è stato incaricato di verificare la correttezza del metodo applicato per tutte queste relazioni di valutazione.

    (39)

    L’esperto ha concluso che il metodo applicato da Deloitte nelle sue relazioni per determinare il valore delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. e della locazione per il complesso Ahoy era corretto. Sul fatto che Deloitte avesse utilizzato informazioni fornite dalla direzione, l’esperto è giunto alla conclusione che Deloitte ha fondato la sua valutazione definitiva sulle proprie previsioni, che si discostano da quelle della direzione.

    (40)

    Secondo l’esperto, la differenza riscontrata nella stima del valore locativo del complesso Ahoy tra Deloitte e DTZ era dovuta ai diversi metodi applicati. L’esperto giudicava corretta l’impostazione adottata da Deloitte (19). Sottolineando lo stretto legame tra la valutazione delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. da parte di Deloitte e la determinazione del valore locativo del complesso, l’esperto e ha dichiarato che, poiché reputava corretta la valutazione delle azioni da parte di Deloitte, il metodo di valutazione di questa società forniva la stima più accurata per un canone di locazione del complesso Ahoy conforme al mercato.

    (41)

    La relazione dell’esperto ha confermato la validità dell’ipotesi contenuta nella relazione di Deloitte, secondo cui un ampliamento della capacità del palazzetto dello sport a seguito dell’investimento effettuato non avrebbe necessariamente portato a un valore aggiunto per il gestore (20). Per quanto riguarda la valutazione del meccanismo di ripartizione degli utili, l’esperto ha concluso che questo meccanismo avrebbe garantito un ragionevole aumento del canone di locazione a condizioni di mercato in contropartita dell’investimento del comune di Rotterdam. Secondo l’esperto, poiché la soglia prevista dal meccanismo di ripartizione degli utili non è indicizzata, ci si può aspettare un introito supplementare per il comune (locatore) anche se il gestore (locatario) non ricava un beneficio dall’investimento nel complesso.

    VII.   VALUTAZIONE ALLA LUCE DELLA NORMATIVA SUGLI AIUTI DI STATO

    (42)

    La Commissione ha esaminato se la misura debba essere considerata un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, il quale sancisce che «sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza».

    (43)

    Per poter essere qualificato come aiuto di Stato, l’investimento notificato dal comune di Rotterdam deve soddisfare le seguenti condizioni: 1) la misura è finanziata con risorse statali; 2) conferisce un vantaggio economico alle imprese; 3) il vantaggio è selettivo e falsa o minaccia di falsare la concorrenza; 4) la misura incide negativamente sugli scambi commerciali tra Stati membri.

    1.   Presenza di risorse statali

    (44)

    Nel caso in esame il comune di Rotterdam intende investire un massimo di 42 milioni di EUR nel rinnovo e ampliamento del palazzetto dello sport facente parte del complesso Ahoy. Poiché un comune deve essere considerato come parte di un’autorità, l’investimento in esame deve essere considerato come un investimento ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

    (45)

    Anche le altre operazioni effettuate dal comune, ossia la cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. alla direzione e la stipula di un contratto di locazione con il gestore (privato) potrebbero coinvolgere aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

    2.   Vantaggio

    (46)

    Come si osserva nella decisione di avvio del procedimento, la cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso Ahoy darebbero all’acquirente/locatario un vantaggio economico solo se il prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. o il canone di locazione per il complesso Ahoy fossero fissati al di sotto del livello di mercato. Nella sua decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha osservato che sia il prezzo delle azioni sia il canone di locazione erano stati fissati direttamente sulla base delle relazioni di valutazione di Deloitte, l’esperto indipendente. Considerando però lo stretto legame tra queste operazioni e l’investimento notificato, la Commissione ha ritenuto necessario esaminare le condizioni in cui sono state effettuate queste operazioni, tenendo conto del fatto che le relazioni di Deloitte si basavano in una certa misura sulle informazioni presentate dalla direzione di Ahoy Rotterdam N.V., che in questo caso aveva un conflitto di interessi come potenziale acquirente/locatario.

    (47)

    Nell’ambito dello studio la Commissione ha deciso di chiedere il parere di un esperto indipendente sull'affidabilità delle relazioni Deloitte, sulle quali il comune si era direttamente basato per eseguire le operazioni in questione. Come precisato ai considerando 38, 39 e 40, lo studio di questo esperto indipendente ha confermato sia la correttezza del metodo applicato in queste relazioni sia il fatto che Deloitte aveva fondato la valutazione finale sulle proprie previsioni (21). Anche le autorità olandesi hanno sottolineato che Deloitte aveva assicurato di aver effettuato una propria analisi delle informazioni disponibili e che le sue conclusioni si discostavano per molti versi da quelle della direzione.

    (48)

    La Commissione ha anche compiuto una propria analisi dettagliata delle relazioni giungendo alla conclusione che Deloitte ha, giustamente, applicato il metodo dell'attualizzazione dei flussi di cassa (22) come metodo principale per calcolare il valore delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. e l’impostazione basata sulle entrate come metodo principale per determinare il valore locativo del complesso. La Commissione ha anche concluso che le relazioni tenevano giustamente conto delle caratteristiche particolari della società di gestione che non consentono di effettuare un paragone preciso con altre aziende e operazioni. Infine, la Commissione ha concluso che, nella sua valutazione, Deloitte ha tenuto sufficientemente conto dello stretto legame tra la cessione della gestione e la locazione del complesso Ahoy. Sulla base della propria valutazione e i risultati dell’esperto indipendente, la Commissione non reputa vi siano validi motivi per contestare le relazioni di Deloitte.

    (49)

    Sia prima che dopo l'avvio del procedimento di indagine formale, Mojo e Music Dome avevano sottolineato che i risultati delle relazioni di Deloitte erano falsati in quanto, oltre ad aver applicato un metodo errato, Deloitte aveva utilizzato informazioni di parte fornite dalla direzione; la Commissione ritiene che queste argomentazioni non siano state sufficientemente dimostrate. Come spiegato precedentemente, secondo la Commissione, Deloitte ha utilizzato la corretta metodologia, basando la sua valutazione sulle proprie previsioni, diverse da quelle della direzione.

    (50)

    Mojo e Music Dome sostengono inoltre che alcuni dei risultati effettivamente conseguiti da Ahoy Rotterdam N.V. si discostino dalle previsioni contenute nella valutazione di Deloitte sulle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. (23), e aggiungono che, se queste previsioni fossero aggiornate, il risultato della valutazione, e quindi il prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V., risulterebbe di gran lunga superiore. Va osservato che la valutazione è stata fondata su previsioni elaborate da Deloitte in base alle informazioni disponibili all'epoca. Non vi sono prove che Deloitte abbia usato informazioni errate per determinare il valore di mercato di Ahoy Rotterdam N.V. Il fatto che alcuni indicatori finanziari siano risultati diversi da quanto originariamente previsto non incide in alcun modo sulle circostanze e le informazioni di cui disponeva Deloitte al momento di stilare la propria relazione di valutazione e non ha, quindi, potuto condizionare l'esito di tale valutazione. La Commissione conclude, quindi, che le differenze tra le previsioni e gli effettivi indicatori finanziari forniti a posteriori da Mojo e Music Dome non possano mettere in discussione la correttezza della valutazione elaborata da Deloitte.

    (51)

    Alla luce di ciò, la Commissione ritiene che le relazioni di valutazione del mercato di Deloitte costituiscano una base attendibile per gli importi calcolati ai fini della cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e della locazione del complesso Ahoy da parte del comune. Tenuto conto degli obblighi imposti dal comune nel contratto di locazione, la Commissione conclude che queste operazioni sono state svolte a condizioni compatibili con il mercato e non abbiano conferito un vantaggio economico illecito al gestore del complesso.

    (52)

    Per quanto riguarda la parte dell'investimento notificato relativa all’ammodernamento/ampliamento della capacità del palazzetto dello sport, nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione non ha escluso che questo investimento potesse conferire al gestore del complesso Ahoy un vantaggio selettivo che superava le normali condizioni di mercato, e ciò anche se si teneva conto della salvaguardia costituita dal meccanismo di ripartizione degli utili prevista nel contratto di locazione tra il comune e Ahoy Rotterdam N.V.

    (53)

    In particolare, secondo la valutazione iniziale della Commissione, le argomentazioni sollevate dalle autorità olandesi non dimostravano che la struttura del meccanismo di ripartizione degli utili fosse tale da garantire che il canone di locazione sarebbe stato fissato a livelli di mercato in seguito all'investimento e non escludevano, quindi, la probabilità di un vantaggio economico per il gestore del complesso a seguito dell'investimento.

    (54)

    Nell'ambito della sua indagine, la Commissione ha svolto un esame approfondito del meccanismo di ripartizione degli utili alla luce delle informazioni complementari fornite dalle autorità olandesi e dalle parti interessate, chiedendo inoltre all'esperto indipendente di valutare se il meccanismo in questione fosse conforme alle condizioni di mercato.

    (55)

    Come spiegato ai considerando 15 e 16, la privatizzazione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso si basavano sull'ipotesi che l'investimento intrapreso (24) fosse necessario per mantenere il valore del complesso, ma che non avrebbe prodotto entrate aggiuntive per il gestore (25). A questo proposito, la Commissione intende sottolineare che l'esperto indipendente ha confermato che l'ipotesi contenuta nella relazione Deloitte, secondo cui un aumento della capacità del palazzetto dello sport a seguito dell'investimento previsto non avrebbe prodotto automaticamente un valore aggiunto per il gestore, era attendibile alla luce delle dinamiche del mercato degli eventi, della presenza di eventuali nuovi concorrenti e delle incertezze e dei rischi connessi. La Commissione concorda con i risultati dell'esperto indipendente e conclude che la sua ipotesi è condivisibile, anche considerata la posizione di mercato unica di Ahoy, la presenza e il comportamento di altri operatori sul mercato (26) così come il fatto che la gestione del complesso potrebbe essere ostacolata per un periodo relativamente lungo dai lavori di rinnovo.

    (56)

    La Commissione ha inoltre sottolineato che il meccanismo di ripartizione degli utili inserito dal comune come salvaguardia nel contratto di locazione mirava a garantire che il livello della locazione sarebbe stato aumentato nel caso l’investimento notificato avesse accresciuto il valore del complesso per il gestore. La Commissione ricorda che, secondo l'esperto indipendente, il meccanismo di ripartizione degli utili garantisce un aumento ragionevole del canone di locazione a condizioni di mercato, in contropartita del previsto investimento da parte del comune di Rotterdam. L’esperto ha inoltre confermato che sia la natura decrescente del meccanismo, sia il ritmo differenziato dell'aumento della locazione sono ragionevoli. Ha infine sottolineato che poiché le soglie fissate nel meccanismo di ripartizione degli utili non sono soggette a indicizzazione, il comune (locatore) può ricavare un introito supplementare anche se il gestore (in quanto locatario) non beneficia dell'investimento effettuato.

    (57)

    Il meccanismo prevede che il canone di locazione aumenti una volta che il margine lordo del gestore, definito a questo fine, supera la soglia di 16,5 milioni di EUR. Al fine di valutare se la soglia sia adeguata, la Commissione l’ha paragonata, per tutto il periodo della locazione, ai margini lordi del gestore stimati da Deloitte (27), dopo aver detratto, come previsto dal meccanismo, il canone pagabile al comune in un dato esercizio finanziario.

    […]

    (58)

    […] Per tutto il periodo di locazione, i margini lordi stimati da Deloitte (al netto del canone di locazione) sono in media superiori alla soglia di 16,5 milioni di EUR durante gli esercizi finanziari successivi al termine dell'investimento, anche senza tener conto di possibili margini lordi aggiuntivi generati da un aumento del valore del complesso. In base a questi elementi, la Commissione conclude che il livello al quale è stata fissata la soglia sia in grado di tener conto degli eventuali aumenti di margine lordo del gestore nel caso in cui l'investimento accresca il valore per lo stesso gestore, invece di mantenerlo allo stesso livello.

    (59)

    Se si supera la soglia del margine lordo di 16,5 milioni di EUR, il canone aggiuntivo per il comune aumenta notevolmente, anche se a un ritmo decrescente, finché si raggiunge un margine lordo di 25 milioni di EUR. (28) A quel punto, il canone di locazione percepito dal comune è di 5,2 milioni di EUR, il doppio della cifra stabilita da Deloitte (29). Poiché gli effetti dell’ammodernamento/ampliamento del palazzetto dello sport sulle entrate del gestore non possono essere illimitati, la Commissione ritiene sia giustificato, in questo caso, differenziare il ritmo di aumento del canone di locazione e, allo stesso tempo, fissare un massimale all’aumento del canone stesso (30).

    (60)

    La Commissione condivide, pertanto, il parere dell'esperto indipendente e conclude che la struttura del meccanismo di ripartizione degli utili inserito nel canone di locazione sia conforme al mercato e costituisca uno strumento efficace per garantire la compatibilità al mercato del canone di locazione del complesso una volta compiuto l'investimento previsto.

    (61)

    La Commissione non ritiene convincente l'argomentazione di Mojo e Music Dome secondo cui, anche se l'investimento (in particolare l'ampliamento del palazzetto dello sport) non aumentasse le entrate del gestore, quest’ultimo ricaverebbe comunque un vantaggio competitivo dal miglioramento della struttura, beneficiando gratuitamente di un miglioramento infrastrutturale che un'impresa privata dovrebbe finanziare da sé. Nelle sue relazioni, infatti, la stessa Deloitte ha elaborato uno scenario secondo cui l'investimento non avrebbe comportato alcuna entrata aggiuntiva ma era comunque necessario per mantenere il valore del complesso. L'investimento è già stato preso in considerazione al momento di fissare il prezzo per Ahoy Rotterdam N.V. e il canone di locazione del complesso e quindi non conferisce alcun vantaggio economico al gestore.

    (62)

    Mojo e Music Dome hanno inoltre sostenuto che il meccanismo non può essere conforme al mercato, in quanto, anche se il gestore rimborsasse l’investimento per intero nel quadro del meccanismo di ripartizione degli utili, riceverebbe comunque un vantaggio economico, poiché l'intero rischio economico dell'investimento sarebbe sostenuto dal comune di Rotterdam. Secondo le due imprese, inoltre, il comune non otterrà nulla se l'investimento non comporterà entrate aggiuntive: recupererà l’investimento solo in caso di concrete entrate aggiuntive. Riguardo a questa argomentazione, la Commissione non può escludere la possibilità che, nella sua decisione di investire nel progetto, il comune non abbia agito come investitore privato interessato al profitto. Le condizioni imposte al gestore dal punto di vista della polivalenza del complesso e della tipologia di eventi da svolgervi infatti riducono il valore dell'investimento. Tuttavia la valutazione della Commissione ha dimostrato che il gestore non ha ricavato alcun vantaggio illecito dal suo rapporto contrattuale con il comune, e ciò per via delle limitazioni imposte dai contratti. Come spiegato sopra, il livello della locazione e il prezzo delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. sono conformi alle condizioni di mercato. Il meccanismo di ripartizione degli utili costituisce un’ulteriore salvaguardia per escludere ogni vantaggio illecito nel caso in cui l'investimento, invece di mantenere il valore allo stesso livello, crei un valore aggiunto per il gestore.

    (63)

    Pertanto, tenuto conto del fatto che un eventuale vantaggio per il gestore derivante dall’ammodernamento/ampliamento del palazzetto dello sport non è sicuro e che il comune ha introdotto un'efficace salvaguardia sotto forma di meccanismo di ripartizione degli utili, la Commissione conclude che l'investimento previsto non conferisce al gestore nessun vantaggio economico superiore alle normali condizioni di mercato.

    (64)

    Le autorità olandesi si sono impegnate a far sì che la selezione di una o più imprese incaricate dell'investimento avvenga attraverso gara d'appalto pubblica in conformità della direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (31). Come affermato nella decisione di avviare il procedimento di indagine, se l'impegno è mantenuto, la Commissione può escludere la possibilità che si conferisca a tale impresa o gruppo di imprese un vantaggio economico superiore alle normali condizioni di mercato.

    (65)

    Si può concludere che l'investimento non conferirà alle imprese che utilizzano i servizi forniti dal gestore del complesso Ahoy nessun vantaggio economico incompatibile con le normali condizioni di mercato. Poiché l'investimento mira al rinnovo e all'ampliamento del palazzetto dello sport, le imprese interessate saranno organizzatori di concerti, festival e eventi sportivi e sociali. Trattandosi di un'impresa privata, non c'è motivo di dubitare che il gestore del complesso Ahoy non applichi ai suoi clienti un prezzo di mercato.

    (66)

    Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione, sulla base delle informazioni disponibili, ha escluso a prima vista che si potesse conferire un vantaggio selettivo a gruppi specifici di imprese o per attività specifiche, e ciò per via della funzione polivalente del complesso e degli obblighi di manutenzione e di promozione del carattere polivalente del complesso imposti al gestore in base al contratto di locazione.

    (67)

    Le osservazioni presentate dalle autorità olandesi nel quadro del procedimento di indagine confermano il carattere polivalente del complesso Ahoy e la diversità delle attività in esso svolte. In effetti il contratto di locazione impone al gestore di garantire che l'impianto rimanga disponibile per molteplici utilizzatori e attività. A questo proposito, la Commissione osserva che l'investimento nel palazzetto dello sport Ahoy è volto a mantenere il carattere polivalente del complesso per organizzarvi diversi tipi di attività, per cui non verrebbero avvantaggiati né gruppi specifici di imprese né specifiche attività. Inoltre l’investimento nel palazzetto dello sport si prefigge di creare una piattaforma in cui si svolgano attività a vantaggio del grande pubblico. L’offerta di una simile struttura sportiva può essere vista come una questione di responsabilità dell’autorità pubblica nei confronti dei cittadini, purché sia tutelato il carattere polivalente. Inoltre, per quanto riguarda le altre attività e manifestazioni, non vi sono indicazioni tali da supporre che il complesso Ahoy non sarà gestito a condizioni conformi al mercato.

    (68)

    Sulla base di tale valutazione, si conclude che l’investimento non favorisce imprese o attività economiche specifiche e pertanto non si può considerare selettivo.

    (69)

    Alla luce di quanto affermato sopra, la Commissione è giunta alla conclusione che l’investimento nel complesso Ahoy, così come la cessione della gestione e la locazione del complesso Ahoy compiute dal comune in relazione a tale investimento, non conferiscono al gestore del complesso o a eventuali altre imprese un vantaggio economico superiore alle normali condizioni di mercato. È stato inoltre stabilito che, dal momento che non favorisce imprese o attività economiche specifiche, l’investimento non può neanche essere considerato selettivo.

    VIII.   CONCLUSIONI GENERALI

    (70)

    A seguito dell’avvio del procedimento di indagine formale, le perplessità iniziali espresse dalla Commissione nella sua decisione di avvio del procedimento sono state sciolte in modo soddisfacente dalle autorità olandesi e dall’esperto indipendente. Sono state infatti presentate informazioni complementari sulla natura del meccanismo di ripartizione degli utili che hanno consentito alla Commissione di esaminare approfonditamente tale meccanismo. Inoltre, la conformità della cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e della locazione del complesso Ahoy al mercato è stata confermata da un esame sull’affidabilità delle valutazioni di Deloitte sulle quali si basavano direttamente le operazioni in questione.

    (71)

    La Commissione ha pertanto concluso che l’investimento notificato nel rinnovo e nell’ammodernamento/ampliamento del complesso Ahoy, comprese la cessione della gestione di Ahoy Rotterdam N.V. e la locazione del complesso ad esso legate, non costituiscono aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    L’investimento del comune di Rotterdam nel complesso Ahoy, che è stato notificato alla Commissione con lettera del 22 febbraio 2007 e successivamente modificato, non costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

    A detto aiuto può pertanto essere data esecuzione.

    Articolo 2

    Il Regno dei Paesi Bassi è destinatario della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il 21 ottobre 2008.

    Per la Commissione

    Neelie KROES

    Membro della Commissione


    (1)  GU C 68 del 13.3.2008, pag. 14.

    (2)  Cfr. nota 1.

    (3)  Con lettera inviata e protocollata il 30 maggio 2008.

    (4)  Con lettera protocollata il 30 aprile 2008 in seguito alla proroga del termine ultimo per la presentazione delle osservazioni sulla decisione della Commissione di avvio del procedimento di indagine formale sul caso in esame.

    (5)  Con lettera protocollata il 21 aprile 2008 in seguito alla proroga del termine ultimo per la presentazione delle osservazioni sulla decisione della Commissione di avvio del procedimento di indagine formale su questo caso.

    (6)  Con lettera protocollata il 27 marzo 2008.

    (7)  […] (*) [(*) Le informazioni tra parentesi quadre sono soggette all'obbligo di riservatezza].

    (8)  Ai sensi dell’articolo 4.1 del contratto di locazione, il programma svolto negli anni 2003/2004 e 2004/2005 (mostre pubbliche e fiere commerciali, eventi) sarà portato avanti per tutta la durata del contratto.

    (9)  In base al contratto di locazione, il canone sarà adeguato sulla base dell'ultimo indice mensile dei prezzi al consumo pubblicato dall'ufficio centrale di statistica.

    (10)  Le osservazioni di questa persona non sono risultate direttamente pertinenti ai fini della valutazione della misura ma riguardavano le ragioni sottostanti alla denuncia presentata da Mojo e Music Dome. Pertanto nella presente decisione non si tiene alcun conto di tali osservazioni.

    (11)  Secondo la società, in base ai piani attuali, il rapporto tra i costi di investimento per la manutenzione e per il rinnovo e ampliamento era di 83 %-17 %.

    (12)  Cfr. nota 1.

    (13)  Mojo e Music Dome fanno riferimento all’allegato 3 del contratto di locazione (esercizi 2003/2004 e 2004/2005) e allegano una panoramica per il periodo 2003/2004–2007/2008.

    (14)  I denuncianti hanno presentato dei calcoli che hanno portato a questo risultato. Oltre a ciò hanno effettuato ulteriori calcoli basati su diversi moltiplicatori per dimostrare che, se Deloitte avesse effettuato una previsione accurata dei risultati previsti per l'esercizio finanziario 2005/2006, ne sarebbe scaturito un valore aziendale notevolmente superiore.

    (15)  Cfr. nota 1.

    (16)  Come, per esempio, Europort Maritime, Industrial Maintenance e InfraTech.

    (17)  Il «progetto Nadal» ha calcolato il valore delle azioni di Ahoy Rotterdam N.V. a 1,7 milioni di EUR; la relazione «Waardering Ahoy» ha stimato a 2,6 milioni di EUR il canone di locazione conforme al mercato per il complesso Ahoy.

    (18)  La «relazione di valutazione» di DTZ ha stimato a 3,9 milioni di EUR il canone di locazione conforme al mercato per il complesso Ahoy.

    (19)  Il consulente riteneva che la relazione di DTZ non contenesse dati migliori in quanto il complesso Ahoy non può essere considerato come «bene commerciabile» e il metodo utilizzato da DTZ era fondato su raffronti poco chiari e ipotesi meno appropriate o meno sviluppate.

    (20)  La relazione dell’esperto ha tenuto conto del periodo di previsione, dell’andamento del mercato degli eventi, di eventuali nuovi concorrenti e dei rischi e delle incertezze connessi a questi fattori. Ha inoltre sottolineato che il rinnovo e l'ampliamento del complesso come strategia difensiva non costituiscono un’anomalia.

    (21)  L’esperto ha inoltre osservato che era logico che Deloitte utilizzasse anche le informazioni fornite dalla direzione e ha aggiunto che questa non si era basata unicamente su tali informazioni ma anche su uno studio di mercato indipendente.

    (22)  Questo metodo è un metodo comunemente utilizzato per il calcolo del valore di un progetto, di un’impresa o di un bene che calcola il valore contante del previsto flusso di cassa, tenendo conto del rischio e del lasso di tempo previsto per ottenere il flusso di cassa.

    (23)  I denuncianti affermano che, poiché la valutazione è stata effettuata a metà dell'esercizio finanziario 2005/2006, le previsioni avrebbero dovuto essere più accurate.

    (24)  Ossia l’ampliamento della capacità del palazzetto dello sport tramite l'aggiunta di posti a sedere.

    (25)  Questa ipotesi viene utilizzata da Deloitte per calcolare il valore locativo conforme al mercato del complesso Ahoy.

    (26)  Per esempio, secondo l’esperto, Amsterdam RAI ha investito nel periodo 2003-2008 al massimo 105 milioni di EUR per l’ammodernamento del suo complesso.

    (27)  Questi margini lordi si basano sul presupposto che l’investimento si limiterà a mantenere il valore del complesso per il gestore senza produrre entrate aggiuntive.

    (28)  Cfr. considerando 16.

    (29)  L’aumento del canone viene calcolato nel modo seguente: 50 % x 1,5 milioni di EUR + 35 % x 3 milioni di EUR + 20 % x 4 milioni di EUR = 2,6 milioni di EUR.

    (30)  Nella relazione dell’esperto indipendente viene confermata la ragionevolezza della natura del sistema.

    (31)  GU L 134 del 30.4.2004, pag. 114.


    Top