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Document 32007D0204

2007/204/CE: Decisione della Commissione, del 26 settembre 2006 , relativa all’aiuto di Stato C 42/2005 (ex N 66/2005, ex N 195/2005), concesso dalla Repubblica slovacca a favore della società Konas s. r. o. [notificata con il numero C(2006) 4205] (Testo rilevante ai fini del SEE )

GU L 91 del 31.3.2007, p. 37–47 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2007/204/oj

31.3.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 91/37


DECISIONE DELLA COMMISSIONE

del 26 settembre 2006

relativa all’aiuto di Stato C 42/2005 (ex N 66/2005, ex N 195/2005), concesso dalla Repubblica slovacca a favore della società Konas s. r. o.

[notificata con il numero C(2006) 4205]

(Il testo in lingua slovacca è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2007/204/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente a detto articolo (1) e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

I.   PROCEDIMENTO

(1)

Con lettera dell’11 aprile 2005, protocollata il 19 aprile 2005, la Slovacchia ha comunicato alla Commissione la propria intenzione di concedere un aiuto alla ristrutturazione a favore della società Konas s. r. o. La Slovacchia ha fornito informazioni supplementari con lettera del 30 giugno 2005, protocollata il 12 luglio 2005, e con lettera del 5 settembre 2005, protocollata l’8 settembre 2005, in risposta alla richiesta della Commissione formulata nelle lettere del 31 maggio 2005 e del 28 luglio 2005.

(2)

A seguito di tale corrispondenza, si è chiarito che l’aiuto in questione è stato concesso in violazione dell’articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. L’aiuto è stato pertanto classificato come illegale e gli è stato attribuito un nuovo numero: caso NN 66/2005.

(3)

Con lettera del 9 novembre 2005, la Commissione ha informato la Slovacchia di aver deciso di avviare il procedimento conformemente all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE nei confronti di tale aiuto.

(4)

La decisione della Commissione di avviare il procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea  (2). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni in merito all’aiuto di cui trattasi.

(5)

Le autorità slovacche hanno presentato le proprie osservazioni con lettera del 13 dicembre 2005, protocollata il 20 dicembre 2005. La Slovacchia ha trasmesso informazioni supplementari con lettera del 3 gennaio 2006, protocollata il 10 gennaio 2006. La Commissione ha ricevuto le osservazioni di una delle parti interessate (il beneficiario) con lettera del 30 novembre 2005, protocollata il 6 dicembre 2005, e le ha trasmesse alla Slovacchia che ha avuto la possibilità di rispondere, cosa che ha fatto con la lettera pervenuta il 9 marzo 2006 e protocollata il 15 marzo 2006.

II.   DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’AIUTO

1.   L’impresa beneficiaria

(6)

Il beneficiario è la società Konas s. r. o., produttrice di macchinari ed attrezzature, attiva principalmente nei seguenti quattro segmenti: produzione di materiali per la sagomatura e lo stampaggio, macchinari ad uso specifico, schermi di protezione e altri prodotti meccanici. La società ha sede in una regione ammissibile agli aiuti regionali ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato CE.

(7)

Secondo le informazioni ricevute dalle autorità slovacche, in tutti questi segmenti esistono imprese concorrenti, sia a livello nazionale che europeo. La società vede possibilità di esportazione nel settore dei materiali per la sagomatura.

(8)

La società Konas dà lavoro a 37 persone, nel 2004 ha avuto un volume d’affari di 19 milioni di SKK (500 000 EUR (3)] e nei primi nove mesi del 2005 di 15 milioni di SKK (395 000 EUR). Secondo le autorità slovacche, il beneficiario soddisfa i criteri per essere considerato una piccola impresa.

2.   Diritto nazionale applicabile

(9)

La misura in oggetto consiste nella cancellazione di un debito fiscale da parte dell’ufficio delle imposte Lučenec (di seguito «ufficio delle imposte») nel quadro di un concordato con i creditori. Tale procedura è disciplinata dalla legge n. 328/91 relativa ai fallimenti e ai concordati (di seguito «legge sui fallimenti»).

(10)

Il «concordato con i creditori» (di seguito «concordato» o «procedura di concordato») è una procedura giudiziaria finalizzata, come nel caso della procedura di fallimento, a regolare la situazione finanziaria della società debitrice (4). Nella procedura di fallimento la società cessa la sua attività e i suoi attivi sono venduti a un nuovo proprietario oppure la società viene liquidata. Invece, con la procedura di concordato, la società debitrice prosegue le attività senza cambiare proprietario.

(11)

A dare l’avvio al concordato è la società debitrice. Obiettivo del concordato è trovare un accordo con i creditori consistente nel fatto che la società indebitata paga una parte del proprio debito e il resto viene cancellato. Tale accordo deve essere approvato dal tribunale responsabile del controllo.

(12)

I creditori, i cui crediti sono garantiti, per esempio da un diritto d’ipoteca, agiscono come creditori separati. Perché il concordato sia accettato è necessario che votino a favore della proposta tutti i creditori separati, mentre per gli altri creditori è sufficiente la maggioranza qualificata. I creditori separati votano individualmente e hanno il diritto di opporre un veto alla proposta.

(13)

I creditori separati godono di una posizione privilegiata anche nella procedura fallimentare. Il ricavato della vendita degli attivi garantiti nella procedura fallimentare deve essere utilizzato esclusivamente per pagare i crediti dei creditori separati. Qualora con tale vendita non sia possibile coprire tutti i crediti dei creditori separati, gli importi rimanenti vengono inseriti nel secondo gruppo, insieme con i crediti degli altri creditori. I crediti di tale secondo gruppo vengono rimborsati in maniera proporzionale.

(14)

Conformemente alla legge sui fallimenti, la società che chiede un concordato con i creditori deve presentare al tribunale un elenco delle misure previste per la riorganizzazione della società e per il finanziamento corrente della sua attività dopo il concordato.

(15)

La legge n. 511/92 sull’amministrazione tributaria nel sistema degli organi finanziari territoriali (di seguito «legge sull’amministrazione tributaria») regolamenta la procedura di esecuzione fiscale il cui obiettivo è ottenere il rimborso dei crediti fiscali dello Stato mediante la vendita diretta di beni immobiliari, di beni mobiliari o della società nel suo complesso.

3.   La misura controversa

(16)

La società Konas ha chiesto al tribunale responsabile del controllo di dare inizio alla procedura di concordato in data 15 luglio 2003, cosa che il tribunale ha fatto con decisione del 25 marzo 2004. I creditori si sono riuniti l’8 giugno 2004 e si sono accordati sulla ristrutturazione dei loro crediti, come proposto dalla società Konas. Il tribunale ha approvato l’accordo dei creditori con la decisione del 25 giugno 2004 che è entrata in vigore il 2 agosto 2004. Il tribunale ha chiuso formalmente la procedura di concordato con decisione del 20 ottobre 2004. Tuttavia, è opportuno ricordare che l’ufficio delle imposte ha sospeso la cancellazione dei debiti fino al termine del procedimento aperto dalla Commissione.

(17)

L’accordo raggiunto dai creditori con la società Konas nell’ambito del concordato prevedeva quanto segue: la società Konas avrebbe rimborsato, entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’accordo con i creditori, il 13,3 % del debito e i creditori avrebbero cancellato il rimanente 86,7 %. Le richieste di tutti i creditori sono state quindi soddisfatte alle stesse condizioni. I crediti dell’ufficio delle imposte che rientravano nel concordato ammontavano a 11 223 459 SKK (295 000 EUR) e consistevano nell’imposta sul valore aggiunto relativa al periodo compreso tra il terzo trimestre del 1995 e la fine del 1997 e a qualche mese del 1998 e del 1999. L’ufficio delle imposte, in quanto unico creditore pubblico, ha acconsentito alla cancellazione di un debito pari a 9 730 739 SKK (256 000 EUR). Nella tabella che segue sono indicati gli importi relativi ai singoli creditori.

Tabella 1

Accordo sui debiti della società Konas [in SKK]

Creditore

Debito prima del concordato

Debito dopo il concordato (5)

Importo cancellato

Pubblico

Ufficio delle imposte

11 223 459

1 492 720

9 730 739

Altri

4 creditori

827 437

110 049

717 388

Totale

 

12 050 896

1 602 769

10 448 127

(18)

Le autorità slovacche hanno confermato che la società Konas aveva onorato i debiti che era tenuta a rimborsare conformemente al concordato, sia nei confronti dei creditori pubblici che di quelli privati, nei tempi stabiliti dall’accordo con i creditori.

(19)

L’ufficio delle imposte ha agito, nella procedura di concordato, come un creditore separato dal momento che ha votato autonomamente a favore del concordato. La posizione privilegiata dell’ufficio delle imposte derivava dal fatto che i suoi crediti dell’importo di 10 147 939 SKK (267 051 EUR), che rientravano nel concordato, erano garantiti da un diritto d’ipoteca sugli attivi della società Konas. Tutti i rimanenti creditori hanno votato a favore del concordato proposto. I loro crediti erano crediti commerciali non garantiti.

4.   Ristrutturazione

(20)

Oltre alla domanda di apertura della procedura di concordato inviata al tribunale responsabile del controllo, la società Konas ha presentato anche un piano articolato in due parti: un’analisi finanziaria della società e delle misure organizzative e le misure volte al rinnovamento della stabilità finanziaria della società.

(21)

Nel piano, la società descriveva prima di tutto la propria situazione finanziaria sostenendo che, pur essendo ancora indebitata, la sua situazione finanziaria si era stabilizzata negli anni precedenti il concordato. Successivamente, concludeva che i suoi crediti a breve scadenza e i suoi contanti sarebbero stati insufficienti per coprire il debito che restava da pagare dopo il concordato. La società descriveva le proprie attività organizzative nel seguente modo: costituzione di riserve per un importo equivalente al debito che rimaneva da pagare dopo il concordato, gestione del cash-flow durante la procedura di concordato al fine di evitare le spese non produttive, principalmente per l’energia e i materiali, pagamento regolare delle imposte e delle altre obbligazioni pubbliche, intensificazione delle attività commerciali, aumento delle vendita ai clienti più remunerativi, riesame del livello di occupazione, limitazione delle spese a finalità sociale durante la procedura di concordato, migliore utilizzazione delle attrezzature esistenti, riduzione del consumo energetico e dei costi.

(22)

I costi della ristrutturazione finanziaria sono ammontati a 12 050 896 SKK (317 000 EUR), importo che corrisponde a quello del debito che la società Konas ha ristrutturato mediante la procedura di concordato. Nel piano, la società Konas ha proposto di rimborsare il rimanente debito di 1 602 769 SKK (42 000 EUR) mediante i suoi crediti a breve scadenza (1 323 259 SKK ovvero 35 000 EUR) e il contante disponibile (2 246 419 SKK ovvero 59 000 EUR).

(23)

Secondo le autorità slovacche, l’ufficio delle imposte ha emanato nel periodo dal 1998 al 2000 otto ordini di esecuzione esercitando così le sue competenze stabilite dalla legge sull’amministrazione tributaria. Nell’aprile 2004 l’ufficio delle imposte ha pubblicato un elenco dei debiti della società Konas non pagati nel corso della procedura di concordato.

(24)

Le autorità slovacche hanno confermato di aver sospeso la cancellazione del debito prevista dal concordato fino al termine del procedimento avviato dalla Commissione europea.

III.   DECISIONE DI AVVIARE IL PROCEDIMENTO CONFORMEMENTE ALL’ARTICOLO 88, PARAGRAFO 2, DEL TRATTATO CE

(25)

Nella decisione di avviare il procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che la cancellazione del debito in oggetto non fosse un aiuto di Stato. La Commissione ha ritenuto che il comportamento dell’ufficio delle imposte nella procedura di concordato non soddisfacesse il criterio del creditore in un’economia di mercato. Prima di tutto, la Commissione ha ritenuto che l’ufficio delle imposte si trovasse, da un punto di vista giuridico, in una situazione diversa da quella degli altri creditori dal momento che possedeva dei crediti garantiti e aveva la possibilità di procedere all’esecuzione fiscale. La Commissione ha espresso dubbi sul fatto che la procedura di concordato abbia portato al miglior risultato possibile per lo Stato e per i creditori della società Konas, rispetto a una procedura di fallimento o di esecuzione fiscale.

(26)

La Commissione ha poi espresso dubbi sulla compatibilità dell’aiuto in questione con il mercato comune come aiuto alla ristrutturazione. La Commissione ha espresso dubbi quanto al fatto che fossero soddisfatte due condizioni fondamentali: l’esistenza di un piano di ristrutturazione che garantisse in tempi ragionevoli il ripristino della redditività a lungo termine dell’impresa e la limitazione dell’aiuto al minimo necessario.

IV.   OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE

(27)

Per quanto riguarda i fatti, il beneficiario ha fatto presente che il valore contabile degli attivi ipotecati a favore dell’ufficio delle imposte era di 3 254 000 SKK al 31 dicembre 2003 e di 3 001 000 SKK al 31 dicembre 2004. Si trattava dell’unico bene immobiliare che il beneficiario possedeva e tutta la produzione si svolgeva nell’edificio in questione.

(28)

Il beneficiario ha fatto presente, nelle sue osservazioni, che secondo le disposizioni giuridiche vigenti in Slovacchia all’epoca del concordato, la misura in questione non costituiva un aiuto di Stato, ma un atto di accordo volontario con i creditori. Nel caso in cui la Commissione dovesse giungere a una conclusione diversa, la società Konas sarebbe discriminata rispetto ad altre società che hanno chiesto un concordato prima dell’adesione della Slovacchia all’Unione europea e hanno ottenuto una cancellazione dei debiti che non è stata considerata un aiuto di Stato. Il beneficiario aggiunge che neanche dopo l’adesione la normativa nazionale era conforme al diritto comunitario, per cui, neanche a prezzo di enormi sforzi, egli avrebbe potuto sapere che doveva soddisfare delle condizioni supplementari per poter concludere un concordato con i suoi creditori.

(29)

Il beneficiario ha poi fatto presente che il debito fiscale contratto era dovuto in gran parte alla mancanza di chiarezza delle norme giuridiche in materia.

(30)

Il beneficiario ha affermato che la valutazione effettuata dall’ufficio delle imposte sulla situazione della società Konas era molto più estesa di quella che figurava nel piano presentato al tribunale nella procedura di concordato.

V.   OSSERVAZIONI DELLA REPUBBLICA SLOVACCA

(31)

Le autorità slovacche, nella loro risposta alla decisione di avviare un procedimento di indagine formale, hanno affermato che l’aiuto di Stato sarebbe stato eseguito solo quando il credito fiscale sarebbe stato cancellato nei libri contabili dello Stato.

(32)

Le autorità slovacche hanno dichiarato che l’ufficio delle imposte, all’atto dell’approvazione del concordato proposto dalla società Konas, ha preso in considerazione i seguenti elementi e fatto presente che una parte di tali elementi sarebbe stata presa in considerazione anche da un creditore in un’economia di mercato. Prima di tutto, il valore contabile dell’immobile ipotecato all’epoca del concordato era di 3,2 milioni di SKK, mentre i crediti garantiti ammontavano a 10,1 milioni di SKK. In secondo luogo, la procedura di fallimento è generalmente lunga e la vendita degli attivi nella regione in questione molto problematica. Statisticamente, il ricavato ottenuto dalle autorità fiscali grazie alle procedure di fallimento nel periodo 1997-2005 è in media del 7 %. In terzo luogo, l’ufficio delle imposte ha tenuto conto delle ripercussioni della liquidazione della società Konas sul tasso di disoccupazione della regione (circa il 40 % all’epoca del concordato) prendendo in considerazione i licenziamenti non solo all’interno della società Konas, ma anche in un’altra impresa della regione che dipende da Konas e annovera circa 400 dipendenti. Infine, l’ufficio delle imposte ha tenuto conto delle entrate fiscali previste nel futuro.

(33)

Per quanto riguarda l’esecuzione fiscale, le autorità slovacche hanno sostenuto che l’ufficio delle imposte ha emanato nel periodo dal 1998 al 2000 otto ordini di esecuzione nei confronti della società Konas e ha ridotto il debito fiscale della società Konas di 8 106 672,42 SKK per ottenere l’importo di 11 223 459 SKK che nel 2004 è stato inserito nella procedura di concordato. Dal 2001 la società Konas versa tutte le imposte regolarmente e in tempo.

(34)

Le autorità slovacche non negano, tuttavia, che tale misura costituisca un aiuto di Stato, ma sostengono che l’aiuto è compatibile con il mercato comune come aiuto alla ristrutturazione.

(35)

Le autorità slovacche non contestano la conclusione della Commissione secondo cui la cancellazione del debito nella procedura di concordato non era subordinata all’esecuzione di un piano presentato da Konas al tribunale che esercita il controllo, conformemente alla legge sui fallimenti. Esse hanno però sottoposto alla Commissione un documento intitolato «Valutazione della società alla data del concordato» (di seguito «valutazione della società») del gennaio 2005 redatto dalla società Konas e presentato all’ufficio delle imposte. Le autorità slovacche ritengono che tale valutazione permetta di giudicare se l’aiuto si sia limitato al minimo necessario.

(36)

Nella valutazione viene dapprima descritta l’attività della società Konas a partire dalla sua fondazione avvenuta nel 1992 e vengono fornite informazioni sul suo volume d’affari e sulla gestione operativa tra il 1993 e il 2003.

(37)

Secondo la valutazione, le difficoltà della società Konas sono state determinate dall’elevato rischio di credito connesso all’avvio della produzione nel 1993 che il volume della produzione non permetteva di coprire. Negli anni 1994-1996 il debito della società Konas è aumentato soprattutto nei confronti dell’ufficio delle imposte. Successivamente, tale debito è stato in parte sottoposto a procedura di esecuzione e in parte procrastinato fino alla cancellazione e rimborso parziale a seguito del concordato.

(38)

La valutazione contiene poi una breve analisi del mercato in cui è descritta la concorrenza in tutti i segmenti in cui è attiva Konas (6). Nella valutazione si descrivono, inoltre, la posizione e le prospettive di Konas in ciascuno di tali segmenti e si conclude che il potenziale di crescita consiste essenzialmente nella produzione di attrezzature, schermi di protezione e altri prodotti meccanici. Viene invece proposto di ridurre la produzione di macchinari ad uso specifico e la produzione su piccola scala effettuata su richiesta (produzione di pezzi di ricambio introvabili, riparazioni d’urgenza). Le prospettive di aumento della domanda per i suoi prodotti sono legate allo sviluppo dell’industria automobilistica in Slovacchia e ai segnali concreti di interesse crescente da parte delle imprese dell’UE che si è consolidato dopo l’adesione della Slovacchia all’Unione. La società Konas ritiene che la propria competitività consista nel know-how in alcune tecnologie che devono ancora continuare a svilupparsi.

(39)

La valutazione mette poi in rilievo come le capacità della società Konas siano insufficientemente sfruttate, cosa cui occorrerebbe porre rimedio con un investimento in una fresa ordinata per via informatica. Nella tabella che segue sono indicate le misure da adottare tra il 2004 e il 2008 e la ristrutturazione finanziaria effettuata.

Tabella 2

Misure di ristrutturazione secondo la valutazione della società [in SKK]

Misura

Esecuzione

Costi

Finanziamento

Marketing

 

2005

500 000

Risorse Konas

Sviluppo delle tecnologie

Taglio con filo

2004

1 500 000

Risorse Konas

Fresaggio NC

2006

4 000 000

Credito

Scintillazione

2007

2 500 000

Credito

Tornitura NC

2008

1 500 000

Credito

Organizzazione

Sistema informatico per la gestione degli ordini

2005

500 000

Risorse Konas

Formazione di lavoratori giovani

 

2007

500 000

Risorse Konas

Ristrutturazione finanziaria

Rimborso del debito

2004

1 602 769

Risorse Konas contanti

Cancellazione

2004

 

 

da parte dello Stato

 

9 730 739

Risorse statali

da parte degli altri creditori

 

717 388

Risorse esterne

Totale

 

 

23 050 896

 

(40)

Infine, la valutazione contiene una previsione dei risultati operativi della società Konas per il periodo 2005-2009, da cui si evince che le misure di cui sopra dovrebbero contribuire ad accrescere la sua redditività. Il volume d’affari dovrebbe aumentare del 10 % a partire dal 2005.

(41)

Secondo le autorità slovacche tale valutazione della società risale al gennaio 2005. È evidente che è stata redatta al fine di valutare la situazione di Konas prima del concordato e di analizzare le sue prospettive dopo il concordato.

(42)

Per quanto riguarda il problema di sapere se l’aiuto si è limitato allo stretto necessario, le autorità slovacche hanno dichiarato che il 31 marzo 2004 la società Konas disponeva di 3,9 milioni di SKK in contanti che erano necessari per provvedere agli stipendi (730 000 SKK), agli obblighi nei confronti dei creditori partecipanti al concordato (1 602 769 SKK) e alle tasse legate alla procedura di concordato (140 000 SKK).

VI.   VALUTAZIONE

1.   Competenza della Commissione

(43)

Dal momento che una parte dei fatti rilevanti si è svolta prima dell’adesione della Repubblica slovacca all’Unione europea in data 1o maggio 2004, la Commissione deve innanzitutto valutare se è competente per agire riguardo alla misura in questione.

(44)

Le misure che sono state eseguite prima dell’adesione e non sono più applicabili dopo l’adesione non possono essere esaminate dalla Commissione né sulla base delle «disposizioni temporanee» previste dall’allegato IV, punto 3, del trattato di adesione del 2003, né sulla base delle procedure di cui all’articolo 88 del trattato CE. Pertanto, né il trattato sull’adesione del 2003 né il trattato CE impongono alla Commissione di esaminare tali misure né gliene attribuiscono la competenza.

(45)

Invece, le misure attuate dopo l’adesione sono chiaramente di competenza della Commissione, conformemente al trattato CE. Per determinare il momento in cui è stata attuata una data misura il criterio a cui occorre rifarsi è l’atto giuridicamente vincolante con cui l’autorità nazionale competente s’impegna a concedere l’aiuto (7).

(46)

La decisione dell’autorità competente relativa alla cancellazione di una parte del credito dell’ufficio delle imposte è stata presa in data 8 giugno 2004 quando l’ufficio delle imposte ha dato il suo accordo al concordato proposto dalla società Konas, quindi dopo l’adesione.

(47)

Pertanto, il problema di sapere se la misura è applicabile dopo l’adesione non si pone.

(48)

La Commissione ritiene pertanto di essere competente per la valutazione della misura in questione, conformemente all’articolo 88 del trattato CE.

2.   L’aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE

(49)

L’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE stabilisce che sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.

(50)

La cancellazione del debito nei confronti di un’autorità pubblica come l’ufficio delle imposte rappresenta una forma di utilizzazione di risorse di Stato. Dal momento che favorisce una sola impresa, tale misura è selettiva. La società è attiva nel settore della produzione di macchinari e attrezzature industriali, un settore in cui esistono scambi tra Stati membri.

(51)

Nella decisione di avviare un procedimento ai sensi dell’articolo 88 del trattato CE, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che la misura in questione non abbia falsato o minacciato di falsare la concorrenza conferendo al beneficiario un vantaggio che non avrebbe potuto ottenere nelle condizioni normali di mercato. In altri termini, la Commissione nutre dubbi sul fatto che lo Stato si sia comportato nei confronti della società Konas come un creditore in un’economia di mercato.

(52)

È stato accertato che il concordato prevedeva delle condizioni per regolare il debito identiche per i creditori privati e per l’ufficio delle imposte. L’accordo prevedeva il rimborso ai creditori del 13,3 % del debito entro i termini stabiliti, cosa che il beneficiario ha fatto, mentre il rimanente 86,7 del debito era cancellato.

(53)

Tuttavia, l’ufficio delle imposte si trovava, prima del concordato, in una situazione giuridica ed economica più vantaggiosa dei creditori privati. Pertanto, è necessario esaminare se l’ufficio delle imposte ha utilizzato tutti i mezzi a sua disposizione per recuperare l’importo massimo possibile dei suoi crediti, come farebbe un creditore in un’economia di mercato.

(54)

Secondo le autorità slovacche, tale misura costituisce un aiuto di Stato. Esse riconoscono che, al momento del concordato, la questione dell’aiuto di Stato non è stata proprio presa in considerazione. Per quanto riguarda il beneficiario, egli ritiene che la misura non costituiva un aiuto di Stato, ma un atto di accordo volontario con i creditori.

(55)

La Commissione non può accettare l’argomento secondo cui la procedura di concordato e la procedura legata alla concessione di un aiuto di Stato non possono accavallarsi (8). Non è né l’obiettivo né la forma dell’aiuto di Stato, ma il suo risultato a determinare se tale intervento che prevede l’utilizzazione di risorse di Stato conferisce a una determinata società un vantaggio che non avrebbe potuto ottenere nelle condizioni normali di mercato.

(56)

La Commissione non può altresì accettare la dichiarazione del beneficiario secondo cui, neanche a prezzo di enormi sforzi, avrebbe potuto sapere che la cancellazione del debito avrebbe potuto costituire un aiuto di Stato. Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato erano entrate in vigore in Slovacchia con la legge 231/1999 sugli aiuti di Stato. Le autorità slovacche, nella loro risposta, hanno giustamente fatto riferimento alle osservazioni del beneficiario secondo cui valutare se la misura in questione costituisse un aiuto di Stato non rientrava tra le competenze dell’ufficio delle imposte bensì tra quelle dell’ufficio responsabile per gli aiuti di Stato (Úrad pre štátnu pomoc), prima dell’adesione, e della Commissione, dopo l’adesione.

(57)

I dubbi che la Commissione ha espresso nella decisione di avviare un procedimento ai sensi dell’articolo 88 del trattato CE sul fatto che il criterio del creditore in un’economia di mercato sia stato rispettato non sono stati sciolti.

(58)

Prima di tutto, a differenza degli altri creditori, l’ufficio delle imposte era autorizzato dalla legge sull’amministrazione fiscale ad avviare, di propria iniziativa, una procedura di esecuzione fiscale mediante la vendita dei beni immobiliari, dei macchinari ed attrezzature o della società nel suo complesso.

(59)

L’ufficio delle imposte ha effettivamente utilizzato questo strumento giuridico più volte per ottenere il rimborso dei suoi crediti dalla società Konas (cfr. il considerando 33) e il debito di Konas nei confronti dell’ufficio delle imposte è sensibilmente diminuito tra il 1998 e il 2000. Le autorità slovacche, nella loro risposta alla decisione di avviare un procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, hanno affermato che l’ufficio delle imposte non aveva più emesso alcun ordine di esecuzione dopo il 2001 perché la società Konas aveva regolarmente adempito ai suoi obblighi fiscali nei tempi previsti. Tuttavia, non è chiaro per quale motivo l’ufficio delle imposte abbia interrotto l’esecuzione fiscale per quanto riguarda il debito della società Konas che risaliva a prima del 2001. Tale debito anteriore è stato infine inserito nella procedura di concordato nel 2003.

(60)

Inoltre, la Commissione constata che, secondo le informazioni comunicate dalle autorità slovacche nelle osservazioni relative alla decisione di avviare un procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, il valore contabile del bene immobiliare ipotecato (3,2 milioni di SKK) non corrispondeva all’importo dei crediti garantiti con tale ipoteca (10,1 milioni di SKK). Ciò significa che la garanzia chiesta dallo Stato non era sufficiente.

(61)

Conformemente alla giurisprudenza consolidata, la mancanza, per un lasso prolungato di tempo, di misure prese dallo Stato per garantire il rispetto degli obblighi derivanti dalla legislazione fiscale e dalla normativa in materia di sicurezza sociale può costituire in sé e per sé un vantaggio dal momento che l’onere che il beneficiario dovrebbe assumersi risulta alleggerito (9). Ne risulta, in concreto, che la mancata applicazione, da parte dell’ufficio delle imposte, della normativa in materia di obblighi fiscali nei confronti della società Konas, insieme a una garanzia chiaramente insufficiente per i crediti dello Stato per un periodo di due anni (2001 e 2002) costituiva un aiuto di Stato. Dal momento che tali rinvii di imposta sono entrati in vigore prima della data di adesione e non sono più di applicazione dopo tale data, la Commissione non è competente per valutare la compatibilità di tali misure con il mercato comune. Tuttavia, se la mancata applicazione della normativa in materia costituiva già un aiuto di Stato, non è più possibile fare riferimento al principio del creditore in un’economia di mercato quando il debito è stato (in parte) successivamente cancellato.

(62)

Nell’ambito di una procedura di esecuzione fiscale, l’ufficio delle imposte può vendere direttamente gli attivi del debitore (crediti e altri attivi correnti, beni mobili e beni immobiliari). Il beneficiario disponeva, all’epoca del concordato, di 3,9 milioni di SKK in contanti (10). Da solo, il valore dei contanti sarebbe stato superiore all’importo ricavato dall’ufficio delle imposte con il concordato (1,5 milioni di SKK). Inoltre, il beneficiario aveva crediti a breve scadenza per un valore contabile di 1,4 milioni di SKK e immobili per un valore contabile di 3 milioni di SKK.

(63)

Infine, un’esecuzione fiscale non avrebbe comportato tasse amministrative come accade invece per la procedura di fallimento. Si tratta di una procedura avviata e gestita dall’amministrazione fiscale stessa; ciò lascia supporre che sarebbe stata effettuata rapidamente.

(64)

Tenuto conto della mancanza di informazioni, la Commissione non è in grado di valutare quale sarebbe stato il ricavato della vendita degli attivi nell’ambito di una procedura di fallimento con liquidazione del beneficiario. A quanto risulta alla Commissione, né la società Konas né l’ufficio delle imposte hanno preso in considerazione la possibilità del fallimento per cui non hanno eseguito alcun calcolo al riguardo.

(65)

La Commissione è giunta perciò alla conclusione che un’esecuzione fiscale nei confronti degli attivi del beneficiario avrebbe portato come minimo a un ricavato più elevato del concordato.

(66)

Infine, la Commissione constata che, conformemente a una giurisprudenza consolidata (11), i fattori socioeconomici (come l’occupazione regionale) non sono presi in considerazione quando si applica il criterio del creditore in un’economia di mercato, anche per quanto riguarda le future entrate fiscali. L’ufficio delle imposte non può essere comparato a un partner commerciale, come per esempio un fornitore, che sia creditore del beneficiario. È opportuno ricordare che i crediti di un fornitore hanno una natura fondamentalmente diversa da quella dei crediti dello Stato. Dal momento che i rapporti del fornitore con l’impresa insolvente sono puramente contrattuali, il fornitore potrebbe effettivamente soffrire per la perdita di un partner commerciale. Se la società insolvente viene liquidata, il fornitore deve procurarsi un nuovo cliente o concludere un contratto con il nuovo proprietario. Il rischio è maggiore nel caso di una significativa dipendenza dalla società insolvente. Invece, i rapporti dello Stato con l’impresa insolvente si basano sul diritto pubblico e non dipendono dalla volontà delle parti. Ogni nuovo proprietario che riprenda gli attivi di una società liquidata sarà automaticamente obbligato a pagare i tributi. Inoltre, lo Stato non dipende mai da un solo contribuente. E infine, l’argomento più importante è che lo Stato quando riscuote le imposte non è guidato dal profitto e non agisce in maniera commerciale o per motivi commerciali. Pertanto, l’analogia con un partner commerciale è priva di fondamento.

(67)

La Commissione è giunta alla conclusione che la perdita dei tributi fiscali futuri non può essere presa in considerazione quando si applica il principio del creditore in un’economia di mercato.

(68)

Sulla base degli elementi di cui sopra, la Commissione ritiene che, nel caso presente, le condizioni relative al principio del creditore in un’economia di mercato non siano state soddisfatte e che lo Stato abbia concesso al beneficiario un vantaggio che egli non avrebbe potuto ottenere in condizioni di mercato.

(69)

Pertanto, la Commissione ritiene che la misura in questione costituisca un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

(70)

L’aiuto di Stato concesso al beneficiario è pari all’importo del debito cancellato dall’amministrazione fiscale nell’ambito della procedura di concordato, vale a dire a 9 730 739 SKK (256 000 EUR).

3.   Compatibilità dell’aiuto Deroga ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, del trattato CE

(71)

L’obiettivo principale della misura è di aiutare un’impresa che si trova in difficoltà. In tali casi è possibile applicare la deroga prevista dall’articolo 87, paragrafo 3, punto c), del trattato CE, che permette di autorizzare gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse e quando soddisfano le condizioni applicabili.

(72)

Gli aiuti al salvataggio e alla ristrutturazione delle imprese in difficoltà sono disciplinati attualmente dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (12) (di seguito «nuovi orientamenti») che sostituiscono la versione precedente del 1999 (13) (di seguito «orientamenti del 1999»).

(73)

Nelle disposizioni transitorie dei nuovi orientamenti è previsto che essi si applicano alla valutazione di qualsiasi aiuto al salvataggio o alla ristrutturazione concesso senza l’autorizzazione della Commissione (aiuto illegale), se l’aiuto o una parte di esso è stato concesso dopo il 1o ottobre 2004, cioè dopo la pubblicazione dei nuovi orientamenti nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (punto 104, paragrafo 1). Se invece l’aiuto illegale è stato concesso prima del 1o ottobre 2004, l’esame viene effettuato sulla base degli orientamenti applicabili al momento della concessione dell’aiuto (punto 104, paragrafo 2).

(74)

La Commissione constata che il concordato è stato approvato dall’ufficio delle imposte l’8 giugno 2004 ed è entrato in vigore il 2 agosto 2004. Pertanto, l’aiuto illegale è stato concesso prima del 1o ottobre 2004 e ad esso si applicano gli orientamenti del 1999 che erano quelli applicabili all’epoca in cui è stato concesso l’aiuto.

(75)

La Commissione tiene conto del fatto che il beneficiario è una piccola impresa ai sensi del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese (14).

3.1.   Ammissibilità dell’impresa

(76)

Conformemente al punto 5, lettera c), degli orientamenti del 1999, un’impresa è considerata in difficoltà qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per avviare nei suoi confronti una procedura concorsuale per insolvenza.

(77)

Il beneficiario è stato oggetto di una procedura di concordato che, conformemente alla definizione della legge sui fallimenti, è una delle soluzioni a cui possono ricorrere le imprese insolventi. Pertanto, egli può beneficiare di un aiuto alla ristrutturazione.

3.2.   Aiuto alla ristrutturazione

78.

Nella decisione di avviare il procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che l’aiuto fosse compatibile come aiuto alla ristrutturazione ai sensi degli orientamenti del 1999 per i motivi esposti nella parte III.

3.2.1.   Ripristino della redditività a lungo termine dell’impresa

(79)

Conformemente agli orientamenti del 1999, gli aiuti concessi a favore della ristrutturazione devono essere connessi e subordinati all’attuazione di un piano di ristrutturazione realizzabile, coerente e di ampia portata volto a ripristinare la redditività a lungo termine dell’impresa. Lo Stato membro s’impegna a realizzare tale piano che deve essere approvato dalla Commissione. L’incapacità dell’impresa a realizzare il piano viene considerata un aiuto attuato in modo abusivo.

(80)

Il piano di ristrutturazione deve permettere al beneficiario di ripristinare la redditività a lungo termine entro un lasso di tempo ragionevole e sulla base di ipotesi realistiche circa le condizioni operative future. Il piano di ristrutturazione deve descrivere le circostanze che hanno determinato le difficoltà dell’impresa ed individuare le misure adeguate per risolverle. Le operazioni di ristrutturazione non possono essere limitate a un aiuto finanziario che compensi i debiti e le perdite passate senza affrontare le ragioni che hanno determinato tali difficoltà.

(81)

Nella decisione di avviare il procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che l’ufficio delle imposte abbia subordinato la propria decisione di cancellare il debito di Konas all’esecuzione di un piano di ristrutturazione con le caratteristiche di cui al considerando 80. Tali dubbi non sono stati sciolti. L’ufficio delle imposte, in qualità di autorità che concede l’aiuto, non aveva alcun obbligo né competenza per valutare l’elenco di misure che la società Konas ha inviato al tribunale che esercitava il controllo, nell’ambito della procedura di concordato (cfr. il considerando 20 e i seguenti), né di subordinare la cancellazione dei crediti ad un’adeguata esecuzione di tali misure. Non esiste alcun rapporto diretto tra la concessione dell’aiuto da parte dell’ufficio delle imposte e le misure proposte dal beneficiario. Pertanto, la Commissione è giunta alla conclusione che la prima condizione formale non è stata rispettata.

(82)

Tuttavia, dopo l’avvio del procedimento di indagine formale, le autorità slovacche hanno proposto la valutazione della società descritta al considerando 35 e seguenti. Nella valutazione viene illustrata chiaramente la situazione della società Konas all’epoca del concordato con i creditori, vengono illustrate le circostanze che hanno determinato le difficoltà dell’impresa e vengono indicate le misure per eliminare tali difficoltà.

(83)

La ristrutturazione non si limita alla ristrutturazione del debito. Il beneficiario programma degli investimenti in nuove tecnologie e IT e la realizzazione di misure nel settore della formazione e del marketing. Nella valutazione vengono analizzate la posizione e le prospettive di Konas in ciascuno dei segmenti specifici in cui la società opera.

(84)

Contrariamente all’elenco delle misure presentate al tribunale nell’ambito della procedura di concordato, la valutazione contiene gli elementi richiesti, negli orientamenti del 1999, per i piani di ristrutturazione. La Commissione considera la valutazione della società una sorta di piano di ristrutturazione per il periodo 2004-2008, destinato al ripristino della redditività a lungo termine della società Konas, e lo giudica adeguato, considerate le dimensioni del beneficiario. La ristrutturazione finanziaria sotto forma di concordato con i creditori è il primo passo di tale ristrutturazione. Il problema principale era rappresentato, in sostanza, per la società Konas dal debito che aveva contratto nella seconda metà degli anni '90. Dal 2001 la società Konas fa fronte agli obblighi finanziari correnti previsti dalla legge regolarmente e in tempo. La Commissione non ha alcun motivo di dubitare del fatto che la società Konas sia in grado, dopo aver eseguito le misure previste nella valutazione della società — compresa la ristrutturazione dei debiti —, di ripristinare la sua redditività a lungo termine.

(85)

La Commissione constatata che, formalmente, la valutazione è stata realizzata soltanto dopo che è stato garantito il concordato con i creditori. È evidente, tuttavia, che la valutazione della società era direttamente legata alla procedura di concordato. La valutazione della società è stata presentata all’ufficio delle imposte prima della notifica della misura alla Commissione, quando le autorità slovacche ritenevano che si sarebbe trattato di aiuto di Stato soltanto se il credito fiscale fosse stato cancellato dai conti dello Stato. Resta tuttavia il fatto che l’ufficio delle imposte, come autorità che concede l’aiuto, non ha subordinato formalmente l’aiuto all’esecuzione del piano.

(86)

La Commissione ritiene che, nel caso presente, tale vizio di forma possa essere eccezionalmente corretto. Tale deroga è in primo luogo giustificata ai sensi del punto 55 degli orientamenti del 1999, secondo cui le condizioni che disciplinano la concessione di aiuti alla ristrutturazione si applicano in maniera meno severa nel caso delle piccole imprese come quella beneficiaria. In secondo luogo, tale deroga è possibile perché l’aiuto, pur essendo stato già attribuito, non è ancora stato erogato al beneficiario (la cancellazione del debito richiede un atto amministrativo supplementare da parte dell’ufficio delle imposte; cfr. il considerando 16). Pertanto, la Commissione, conformemente all’articolo 7, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell’articolo 93 del trattato CE (15), ha deciso di subordinare la decisione alle seguenti condizioni.

(87)

In primo luogo, le autorità slovacche devono garantire che sia correttamente eseguita la valutazione. In secondo luogo, le autorità slovacche devono informare la Commissione del modo in cui garantiranno l’esecuzione della valutazione. Infine, le autorità slovacche concedono l’aiuto (vale a dire la cancellazione del debito dalla contabilità dell’ufficio delle imposte) soltanto dopo aver informato la Commissione del fatto che garantiranno l’esecuzione della valutazione e del modo in cui provvederanno a farlo.

3.2.2.   Aiuto limitato al minimo

(88)

Conformemente al punto 40 degli orientamenti del 1999, l’importo e l’intensità dell’aiuto devono essere limitati al minimo indispensabile per consentire la ristrutturazione in funzione delle disponibilità finanziarie dell’impresa. Ci si attende dal beneficiario che contribuisca in maniera significativa alla ristrutturazione con le proprie risorse.

(89)

Nella decisione di avviare il procedimento ai sensi dell’articolo 88, paragrafo 2, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che tale criterio fosse stato rispettato. Tali dubbi sono stati sciolti sulla base delle informazioni sulla ristrutturazione dell’impresa beneficiaria contenute nella valutazione della società.

(90)

Secondo tale valutazione, i costi della ristrutturazione ammontano a 23 050 896 SKK. La ristrutturazione è stata finanziata in parte con un prelievo dal contante della società Konas (il rimborso del debito di 1 602 769 SKK rimasto dopo il concordato) e in parte con crediti bancari senza aiuto di Stato per un importo di 8 milioni di SKK. Tali contributi rappresentano chiaramente risorse proprie del beneficiario e risorse esterne senza aiuto di Stato e coprono all’incirca il 42 % dei costi della ristrutturazione. Non è necessario che la Commissione stabilisca se le altre fonti di finanziamento della ristrutturazione della società Konas (descritte come «risorse della società Konas» nella valutazione, si veda la tabella 2 al considerando 39) costituiscono un contributo effettivo e concreto ai costi della ristrutturazione.

(91)

Gli orientamenti del 1999 non precisavano alcun valore soglia al di là del quale il contributo proprio del beneficiario viene considerato significativo.

(92)

Tenuto conto della pratica della Commissione nell’applicazione degli orientamenti del 1999 e dell’evoluzione della politica della Commissione per quanto riguarda l’introduzione di valori soglia nei nuovi orientamenti (16), la Commissione ritiene che un contributo del 42 % possa essere considerato significativo e che l’aiuto sia limitato al minimo necessario.

3.2.3.   Limitazione delle distorsioni indebite della concorrenza

(93)

Per completezza, la Commissione constata che, conformemente al punto 55 degli orientamenti del 1999, la concessione di aiuti alla ristrutturazione a favore delle piccole imprese non è legata, in genere, a misure compensative. Infatti, la distorsione della concorrenza causata dall’aiuto in questione è limitata e pertanto non si richiedono misure compensative.

VII.   CONCLUSIONE

(94)

La Commissione ha accertato che la Repubblica slovacca ha concesso illegalmente un annullamento del debito fiscale a favore della società Konas e, così facendo, ha violato l’articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. Tale aiuto è però compatibile con il mercato comune come aiuto alla ristrutturazione, a condizione che la sua erogazione sia subordinata all’attuazione del piano di ristrutturazione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’aiuto di Stato che la Repubblica slovacca ha concesso a favore di Konas s. r. o. per un importo di 9 730 739 SKK è compatibile con il mercato comune alle condizioni di cui all’articolo 2.

Articolo 2

1.   La Repubblica slovacca prende tutti i provvedimenti necessari per garantire la corretta esecuzione del piano di ristrutturazione della società Konas s. r. o.

2.   Le autorità slovacche informano la Commissione del modo in cui garantiscono l’esecuzione del piano di ristrutturazione.

3.   Le autorità slovacche concedono l’aiuto solo dopo aver comunicato alla Commissione che garantiranno l’esecuzione del piano di ristrutturazione e il modo in cui provvederanno a tale esecuzione.

Articolo 3

Entro due mesi dalla notificazione della presente decisione, la Repubblica slovacca informa la Commissione circa i provvedimenti presi per conformarvisi.

Articolo 4

La Repubblica slovacca è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 26 settembre 2006.

Per la Commissione

Neelie KROES

Membro della Commissione


(1)  GU C 323 del 20.12.2005, pag. 25.

(2)  Cfr. la nota 1.

(3)  Il tasso di cambio utilizzato è approssimativo (1 EUR = 38 SKK) e i dati in euro hanno carattere meramente informativo.

(4)  Si ritiene che una società sia debitrice quando ha diversi creditori e non è in grado di far fronte ai suoi obblighi finanziari entro 30 giorni dalla data della loro scadenza.

(5)  Importo che la società Konas deve pagare ai suoi creditori.

(6)  Le autorità slovacche hanno fornito tali informazioni alla Commissione ancora prima che la Commissione decidesse di avviare il procedimento di indagine formale (cfr. il considerando 4 di tale decisione).

(7)  Decisione del tribunale di primo grado del 14 gennaio 2004 nella causa T-109/01, Fleuren Compost contro la Commissione, punto 74.

(8)  Causa T-152/99 Hamsa contro la Commissione, pag. 158: l’articolo 87 del trattato CE «non opera una distinzione tra le misure di intervento statale sulla base delle loro cause o dei loro obiettivi, ma le definisce in funzione dei loro effetti».

(9)  Causa C-256/97, DM Transport.

(10)  Bilancio al 24 marzo 2004, alla vigilia del giorno in cui il tribunale ha pubblicato la decisione con cui si autorizza l’apertura della procedura di concordato.

(11)  Si vedano, mutatis mutandis, le cause C-278/92, C-279/92 e C-280/92, Spagna contro Commissione, pagg. 21-22; la causa T-198/01, Technische Glaswerke Ilmenau GmbH, pagg. 106-108.

(12)  GU C 244 dell’1.10.2004, pag. 2.

(13)  GU C 288 del 9.10.1999, pag. 2.

(14)  GU L 10 del 13.1.2001, pag. 33. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1976/2006 (GU L 368 del 23.12.2006, pag. 85).

(15)  GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1791/2006 (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 1).

(16)  I nuovi orientamenti prevedono una soglia minima del 25 % per le piccole imprese.


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