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Document 32002D0668

2002/668/Euratom: Decisione del Consiglio, del 3 giugno 2002, relativa al sesto programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, volto anche a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002-2006)

GU L 232 del 29.8.2002, p. 34–42 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (CS, ET, LV, LT, HU, MT, PL, SK, SL)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 31/12/2006: This act has been changed. Current consolidated version: 26/04/2004

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2002/668/oj

32002D0668

2002/668/Euratom: Decisione del Consiglio, del 3 giugno 2002, relativa al sesto programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, volto anche a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002-2006)

Gazzetta ufficiale n. L 232 del 29/08/2002 pag. 0034 - 0042


Decisione del Consiglio

del 3 giugno 2002

relativa al sesto programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, volto anche a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002-2006)

(2002/668/Euratom)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 7,

vista la proposta della Commissione(1),

visto il parere del Parlamento europeo(2),

visto il parere del Comitato economico e sociale(3),

considerando quanto segue:

(1) Ai sensi dell'articolo 7 del trattato può essere adottato un programma quadro che comprende l'insieme delle attività di ricerca, comprese le attività di dimostrazione e formazione nel campo dell'energia nucleare, da realizzare mediante programmi di ricerca e di formazione.

(2) Nel corso del 2000 la Commissione ha presentato due comunicazioni, la prima sulle prospettive e gli obiettivi della creazione di uno Spazio europeo della ricerca, e la seconda sulla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e sugli orientamenti per le azioni dell'Unione europea in materia di ricerca nel periodo 2002-2006. Nel 2000 la Commissione ha altresì presentato la comunicazione "L'innovazione in un'economia fondata sulla conoscenza".

(3) I Consigli europei di Lisbona del marzo 2000, di Santa Maria da Feira del giugno 2000 e di Stoccolma del marzo 2001, nelle loro conclusioni, hanno sollecitato la rapida istituzione dello Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione, nella prospettiva di una crescita economica sostenibile, di una maggiore occupazione e coesione sociale. Il Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001 ha concordato una strategia per lo sviluppo sostenibile aggiungendo una terza dimensione, la dimensione ambientale alla strategia di Lisbona.

(4) Il Parlamento europeo(4)(5), il Consiglio(6)(7), il Comitato economico e sociale(8) e il Comitato delle regioni(9) si sono anch'essi espressi a favore della realizzazione dello Spazio europeo della ricerca.

(5) Il 19 ottobre 2000 la Commissione ha presentato le conclusioni, corredate delle sue osservazioni, della valutazione esterna della realizzazione e dei risultati delle azioni comunitarie condotte nei cinque anni precedenti la valutazione stessa.

(6) È pertanto importante adottare un nuovo programma quadro, per il periodo 2000-2006, volto anche a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e ad incentivare l'innovazione.

(7) Il sesto programma quadro fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità delle azioni previste e indica le grandi linee di queste azioni che saranno attuate nel rispetto dell'obiettivo di tutelare gli interessi finanziari della Comunità. È importante garantire la buona gestione finanziaria del sesto programma quadro.

(8) Fatte salve le competenze dell'autorità di bilancio definite dal trattato, nella presente decisione è inserito per tutta la durata del programma quadro un importo di riferimento finanziario ai sensi del punto 34 dell'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e sul miglioramento della procedura di bilancio(10).

(9) Il Centro comune di ricerca dovrebbe contribuire all'attuazione del programma quadro, laddove può fornire un supporto indipendente e orientato al cliente per la formulazione e l'attuazione delle politiche comunitarie, compreso il monitoraggio dell'attuazione di tali politiche, nei settori di sua specifica competenza.

(10) Le attività di ricerca svolte nell'ambito del sesto programma quadro dovrebbero rispettare i principi etici fondamentali, compresi quelli che figurano nell'articolo 6 del trattato sull'Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nonché tenere conto dell'accettabilità delle loro attività da parte del pubblico.

(11) In seguito alla comunicazione della Commissione "Donne e scienza" e alle risoluzioni del Consiglio del 20 maggio 1999(11) e del 26 giugno 2001(12) e alla risoluzione Parlamento europeo del 3 febbraio 2000(13) sullo stesso tema, è stato avviato un piano d'azione destinato a consolidare e incrementare lo spazio e il ruolo delle donne nel campo della scienza e della ricerca in Europa, che dovrebbe assicurare il rispetto delle pari opportunità, senza distinzioni di genere.

(12) Il Libro verde della Commissione "Verso una strategia europea di sicurezza dell'approvvigionamento energetico" rappresenta un elemento nel dibattito sui mezzi per contrastare i cambiamenti climatici e per ridurre la dipendenza dell'Europa dall'energia importata.

(13) La Commissione dovrebbe presentare regolarmente al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'attuazione del sesto programma quadro e provvedere a fare eseguire una valutazione indipendente della realizzazione delle azioni intraprese in tempo utile e comunque prima della presentazione della proposta relativa al programma quadro successivo, in uno spirito di apertura nei confronti di tutti gli operatori interessati.

(14) La dimensione internazionale e globale delle attività di ricerca europee è importante in un'ottica di vantaggio reciproco. Il sesto programma quadro è aperto alla partecipazione dei paesi che hanno concluso i necessari accordi a tale effetto, nonché, a livello di progetto e sulla base del vantaggio reciproco, alla partecipazione di soggetti dei paesi terzi e di organizzazioni internazionali di cooperazione scientifica.

(15) Il sesto programma quadro dovrebbe contribuire all'allargamento fornendo ai paesi candidati un sostegno scientifico e tecnologico per l'attuazione dell'acquis comunitario e per la loro integrazione nello Spazio europeo della ricerca. Dovrebbero essere fornite ai potenziali partecipanti, in tempo utile e in maniera completa, informazioni sulle opportunità di partecipazione al programma.

(16) Il comitato scientifico e tecnico è stato consultato dalla Commissione e ha espresso il suo parere,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

1. Per il periodo 2002-2006 è adottato un programma quadro pluriennale di azioni di ricerca e di formazione nel settore nucleare, in seguito denominato il "sesto programma quadro".

2. Il sesto programma quadro comprende l'insieme delle attività comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico, cooperazione internazionale, diffusione e valorizzazione, nonché di formazione nei settori seguenti:

- fusione termonucleare controllata,

- gestione dei residui radioattivi,

- radioprotezione,

- altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleari,

- attività nucleare del Centro comune di ricerca.

3. L'allegato I fissa gli obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità e indica le grandi linee delle azioni previste.

Articolo 2

1. L'importo di riferimento finanziario per l'esecuzione del sesto programma quadro per il periodo 2002-2006 è pari a 1230 milioni di EUR. Le quote assegnate a ciascuna azione sono precisate nell'allegato II.

2. Le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità sono stabilite dal regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, integrate dall'allegato III e, se del caso, da uno o più programmi di ricerca e formazione che il Consiglio adotterà nell'attuazione della presente decisione.

Articolo 3

Tutte le attività di ricerca svolte nell'ambito del sesto programma quadro devono essere realizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali.

Articolo 4

Il sesto programma quadro è attuato mediante programmi di ricerca e di formazione. Tali programmi definiscono gli obiettivi precisi e le norme dettagliate per l'attuazione.

Articolo 5

1. La Commissione controlla costantemente e sistematicamente, con l'aiuto di esperti qualificati indipendenti, l'attuazione del sesto programma quadro e dei programmi di ricerca e di formazione.

2. Lo stato di avanzamento del sesto programma quadro e, in particolare, dei suoi obiettivi e delle sue priorità, inclusi gli aspetti finanziari, è illustrato in maniera dettagliata nella relazione che la Commissione presenterà ogni anno ai sensi dell'articolo 7 del trattato.

Articolo 6

Prima di presentare la sua proposta relativa al programma quadro successivo, la Commissione affida a esperti indipendenti altamente qualificati la valutazione esterna dell'attuazione e dei risultati delle azioni comunitarie nel corso del quinquennio precedente la valutazione stessa.

La Commissione comunica le conclusioni della valutazione, corredate delle sue osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

Fatto a Lussemburgo, addì 3 giugno 2002.

Per il Consiglio

Il Presidente

J. C. Aparicio Pérez

(1) GU C 180 E del 26.6.2001, pag. 177.

(2) GU C 140 E del 13.6.2002, pag. 371.

(3) GU C 260 del 17.9.2001, pag. 3.

(4) Risoluzione del 18 maggio 2000 (GU C 59 del 23.2.2001, pag. 250).

(5) Risoluzione del 15 febbraio 2001 (GU C 276 del 1.10.2001, pag. 271).

(6) Risoluzione del 15 giugno 2000 (GU C 205 del 19.7.2000, pag. 1).

(7) Risoluzione del 16 novembre 2000 (GU C 374 del 28.12.2000, pag. 1).

(8) Parere del 24 maggio 2000 (GU C 204 del 18.7.2000, pag. 70).

(9) Parere del 12 aprile 2000 (GU C 226 dell'8.8.2000, pag. 18).

(10) GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1.

(11) GU C 201 del 16.7.1999, pag. 1.

(12) GU C 199 del 14.7.2001, pag. 1.

(13) GU C 309 del 27.10.2000, pag. 57.

ALLEGATO I

OBIETTIVI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI GRANDI LINEE DELLE AZIONI E PRIORITÀ

Per conseguire gli obiettivi concernenti la ricerca nucleare e le attività di formazione, come previsto dal trattato Euratom, e per contribuire alla creazione dello Spazio europeo della ricerca, il sesto programma quadro (Euratom), in seguito denominato: "il presente programma", è strutturato come indicato in appresso.

La partecipazione al presente programma nel suo complesso è aperta a tutti i paesi che hanno concluso accordi di associazione con la Comunità a tal fine. Altri paesi terzi possono partecipare al presente programma attraverso accordi di cooperazione bilaterali. I ricercatori e le organizzazioni dei paesi terzi possono parimenti partecipare ai progetti caso per caso.

1. AEREE TEMATICHE PRIORITARIE DI RICERCA

1.1. Fusione termonucleare controllata

La fusione termonucleare controllata potrebbe contribuire all'approvvigionamento energetico a lungo termine e quindi ai requisiti dello sviluppo sostenibile per quanto riguarda un'affidabile fornitura centralizzata di elettricità di base.

Per motivi legati alla complessità delle conoscenze fisiche fondamentali e ai problemi tecnologici non ancora risolti, gli sviluppi da realizzare ai fini dell'applicazione della fusione alla produzione di energia avverranno in più tappe, ognuna delle quali condizionerà la seguente. In un futuro più immediato, la ricerca nel campo delle tecnologie della fusione potrebbe tuttavia trovare sbocchi tecnologici utili.

Le attività svolte nell'ambito del programma di ricerca europeo integrato sulla fusione termonucleare controllata hanno consentito all'Europa di occupare una posizione di primo piano nel campo della ricerca sulla fusione per confinamento magnetico.

Lo stato di avanzamento delle ricerche e i risultati ottenuti, in particolare sul tokamak europeo JET, consentono attualmente di prevedere il passaggio al "Next Step", che realizzerebbe una macchina in grado di generare reazioni di fusione in condizioni paragonabili a quelle di un reattore di produzione di energia.

Nell'ambito del progetto di cooperazione internazionale ITER, il completamento dei lavori di preparazione di un progetto dettagliato di "Next Step" consentirà di prendere una decisione sull'avvio di questo progetto e la costruzione della macchina.

Con questa macchina si intende dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della produzione di energia da fusione, tenendo presenti gli aspetti socieconomici. Le modalità precise di realizzazione del progetto dipenderanno dall'esito delle negoziazioni attualmente in corso nel quadro della cooperazione internazionale e dai suoi futuri sviluppi, in particolare dalle decisioni adottate in merito al contributo dell'Europa al progetto ITER e alla localizzazione della macchina. Si dovrà elaborare una disciplina giuridica adeguata.

La partecipazione all'iniziativa ITER richiede l'attuazione di un programma di accompagnamento contenente gli elementi seguenti:

- utilizzazione della macchina JET in modo da beneficiare dei miglioramenti in corso. Possibile partecipazione alle attività di ricerca necessarie per la disattivazione degli impianti di fusione,

- proseguimento delle ricerche sulla fisica e la tecnologia di fusione che comprendono: lo studio e la valutazione di formule di confinamento magnetico, con in particolare il proseguimento della costruzione dello "stellarator" Wendelstein 7-X e l'utilizzo degli impianti esistenti nelle Associazioni Euratom; attività coordinate in materia di ricerca tecnologica, in particolare ricerche sui materiali da fusione.

1.2. Gestione dei residui radioattivi

L'energia nucleare di fissione fornisce oggi il 35 % dell'elettricità nelle Comunità e rappresenta un elemento del dibattito sui mezzi per la lotta contro il cambiamento climatico e la riduzione della dipendenza energetica europea. Alcune delle centrali della generazione attuale continueranno ad essere sfruttate almeno per altri venti anni.

Pertanto, per lo sfruttamento dell'energia nucleare da fissione ai fini della produzione di energia occorre compiere progressi sulla questione dei residui e, in particolare, riguardo all'attuazione su scala industriale di soluzioni tecniche per la gestione dei rifiuti a vita lunga.

Le attività di ricerca pubbliche e private europee in materia di tecnologie di trattamento e stoccaggio dei residui nucleari sono significative. Grazie al suo impatto in termini di coordinamento, l'azione della Comunità in questo ambito consente di riunire queste attività in una massa critica e di garantire la coerenza degli orientamenti adottati dagli organismi di gestione dei residui e le industrie interessate.

Le azioni riguarderanno sia il problema della gestione dei residui sia la questione della riduzione del loro impatto. In questa prospettiva riguarderanno gli aspetti seguenti:

- ricerche sui processi di stoccaggio a lungo termine in strati geologici profondi, con il collegamento in rete delle attività svolte in vari siti nei tre grandi tipi di formazione geologica previsti,

- ricerche destinate a ridurre l'impatto dei residui, in particolare grazie allo sviluppo di nuove tecnologie che consentono di ridurre i rischi legati ai residui grazie a tecniche di suddivisione e trasmutazione, nonché a vagliare il potenziale di nuovi concetti per avere meno residui nella produzione di energia nucleare.

1.3. Radioprotezione

Resta necessario vigilare per assicurare che la Comunità continui nei suoi risultati eccellenti in termini di sicurezza. Inoltre, l'allargamento dell'Unione apre nuove sfide. Il miglioramento della radioprotezione resta un'area prioritaria. Nell'ambito del presente programma queste attività rientrano principalmente nelle aree seguenti:

- quantificazione dei rischi associati ai livelli ridotti di esposizione,

- esposizione medica ed esposizione a sorgenti naturali,

- radioecologia,

- gestione dei rischi e delle emergenze,

- protezione del luogo di lavoro e dell'ambiente.

2. ALTRE ATTIVITÀ NEL CAMPO DELLE TECNOLOGIE E DELLA SICUREZZA NUCLEARI

Le attività svolte in quest'ambito mirano a:

- rispondere alle esigenze scientifiche e tecniche delle politiche della Comunità nei settori sanitario, energetico e ambientale,

- far sì che le capacità europee si mantengano a un livello elevato nei pertinenti settori non coperti dalle aree tematiche prioritarie,

- contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca.

Queste attività rientrano principalmente nelle aree seguenti:

- concetti innovativi: valutazione del potenziale di concetti innovativi che presentano vantaggi, in termini di sicurezza, impatto ambientale, sfruttamento delle risorse, resistenza alla proliferazione; sviluppo di processi più efficaci e sicuri nel settore dell'energia nucleare,

- istruzione e formazione in materia di sicurezza nucleare e radioprotezione, al fine di integrare e consolidare le attività nazionali per realizzare economie di scala, incluse anche aree come la mobilità e le risorse umane, l'accesso transnazionale alle infrastrutture e le attività di coordinamento,

- misure per garantire la sicurezza degli impianti nucleari attuali.

3. ATTIVITÀ NUCLEARI DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA (CCR)

Le attività del CCR mirano a sostenere le politiche della Comunità collegate e gli obblighi specifici sanciti dal trattato. Incentrando le attività sulle aree in cui è appropriato l'intervento della Comunità, il CCR opera nei casi in cui la sua dimensione europea rappresenta un valore aggiunto e in cui gli aspetti transnazionali della sicurezza nucleare oppure l'interesse generale giustificano la sua azione. L'obiettivo principale è intensificare la collaborazione mediante il collegamento in rete, per arrivare ad un ampio consenso, a livello europeo e mondiale, su una serie di questioni a questo riguardo. Si riserva un'attenzione particolare alla cooperazione con i paesi candidati. Il CCR mette l'accento anche sulle attività formative, affinché in futuro la Comunità possa contare su una generazione di scienziati in possesso delle necessarie competenze e conoscenze. Le principali aree dell'attività di ricerca sono quindi le seguenti(1):

3.1. Sicurezza nucleare

Ricerche in materia di trattamento e stoccaggio dei residui (in particolare tecniche di suddivisione e trasmutazione degli attinidi a lunga durata di vita) e radioprotezione; sicurezza dei vari tipi di reattori nucleari con priorità ai reattori dei paesi candidati e sviluppo dei metodi di controllo delle materie fissili e sostegno tecnico alla non proliferazione nucleare. Sarà fornito il personale per il controllo delle attività di disattivazione degli impianti nucleari obsoleti.

3.2. Misure e materiali di riferimento

Metrologia dei radionuclidi, in particolare nel caso di attività ridotte e di prove interlaboratorio nell'ambito di reti di laboratori di eccellenza; interazione dei neutroni e della materia per la generazione di dati di base per gli studi sulla trasmutazione dei residui e lo sviluppo di nuovi sistemi. Finalità principale di quest'attività è fornire un sostegno orizzontale alle azioni di cui al precedente punto 3.1.

(1) Il CCR è inoltre autorizzato a partecipare a tutte le attività di ricerca sulla stessa base degli organismi di ricerca nazionali.

ALLEGATO II

IMPORTO GLOBALE MASSIMO, QUOTE RISPETTIVE E RIPARTIZIONE INDICATIVA

>SPAZIO PER TABELLA>

ALLEGATO III

STRUMENTI

Introduzione

I destinatari dell'intervento di bilancio della Comunità in azioni indirette (vale a dire quelle non realizzate dal CCR) sono i centri di ricerca, le università, le imprese e gli organismi nazionali o internazionali situati negli Stati membri e negli Stati europei associati che svolgono attività di ricerca. Questi ultimi possono anche fungere da intermediari dell'intervento di bilancio della Comunità. Qualora ciò fosse necessario per il conseguimento degli obiettivi del programma, le organizzazioni internazionali e gli organismi dei nuovi Stati indipendenti (NSI) possono, in via eccezionale, beneficiare di finanziamenti comunitari.

1. STRUMENTI PER L'ENERGIA DA FUSIONE

Nel campo della ricerca sull'energia da fusione, di cui all'allegato I, punto 1.1, la specificità delle attività in questo settore richiede l'adozione di modalità particolari di attuazione. I progetti avviati sono realizzati secondo le procedure definite:

- nei contratti di associazione,

- nell'accordo "European Fusion Development agreement" (EFDA),

- in altri accordi multilaterali conclusi tra la Comunità e le organizzazioni associate e/o i soggetti giuridici che possono essere istituiti, previo parere del comitato consultivo competente,

- in altri contratti di durata limitata, in particolare con organismi degli Stati membri o degli Stati associati al programma quadro Euratom,

- negli accordi internazionali che riguardano progetti realizzati nell'ambito di una cooperazione con paesi terzi, come ITER.

Le attività di coordinamento e di sostegno della ricerca sull'energia da fusione potranno riguardare studi di sostegno a queste attività, il sostegno agli scambi di informazioni, il ricorso a competenze esterne, compresa la valutazione indipendente di attività, borse, azioni di formazione, pubblicazioni e altre azioni che favoriscano i trasferimenti tecnologici.

2. STRUMENTI IN ALTRI SETTORI

Nel campo della gestione dei residui radioattivi e della radioprotezione, corrispondenti alle aree tematiche prioritarie di ricerca di cui all'allegato I, punti 1.2 e 1.3, nonché ad altre attività di ricerca di cui al punto 2, la Comunità, fatti salvi programmi e norme di partecipazione specifici, contribuisce:

- a reti di eccellenza destinate a rafforzare e a sviluppare l'eccellenza scientifica e tecnologica della Comunità mediante l'integrazione, a livello europeo, delle capacità di ricerca attualmente esistenti o emergenti sia a livello nazionale che regionale,

- a progetti integrati, destinati ad imprimere un maggior slancio alla competitività della Comunità o ad affrontare le principali esigenze della società mobilitando una massa critica di risorse e competenze di sviluppo delle attività di ricerca e tecnologiche,

- a progetti specifici mirati, destinati all'acquisizione di nuove conoscenze, per migliorare in modo considerevole o mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per rispondere ad altre esigenze della società e delle politiche comunitarie o destinati a provare la validità delle nuove tecnologie che offrono un vantaggio economico potenziale ma che non possono essere commercializzate come tali,

- ad azioni volte a favorire le risorse umane e la mobilità,

- ad azioni di coordinamento, che mirano a stimolare e sostenere iniziative coordinate di vari soggetti della ricerca e dell'innovazione in vista di una maggiore integrazione,

- ad azioni di sostegno specifiche, ad esempio azioni destinate alla valorizzazione dei risultati della ricerca e al trasferimento delle conoscenze e azioni a sostegno delle infrastrutture di ricerca connesse ad esempio con l'accesso transnazionale o i lavori tecnici di preparazione (inclusi studi di fattibilità),

- a iniziative integrate di infrastruttura, che combinino in una sola azione varie attività essenziali al rafforzamento e allo sviluppo di infrastrutture di ricerca per la prestazione di servizi su scala europea.

3. AZIONI DIRETTE - CENTRO COMUNE DI RICERCA

Le azioni dirette verranno realizzate dal CCR.

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