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Document 32001A0309(06)

    Parere del Consiglio del 12 febbraio 2001 sul programma aggiornato di stabilità 2000-2004 dell'Austria

    GU C 77 del 9.3.2001, p. 6–7 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    32001A0309(06)

    Parere del Consiglio del 12 febbraio 2001 sul programma aggiornato di stabilità 2000-2004 dell'Austria

    Gazzetta ufficiale n. C 077 del 09/03/2001 pag. 0006 - 0007


    Parere del Consiglio

    del 12 febbraio 2001

    sul programma aggiornato di stabilità 2000-2004 dell'Austria

    (2001/C 77/06)

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

    visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche(1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

    vista la raccomandazione della Commissione,

    previa consultazione del Comitato economico e finanziario,

    HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

    Il 12 febbraio 2001 il Consiglio ha esaminato il primo programma di stabilità dell'Austria, relativo al periodo 2000-2004.

    Nel programma aggiornato è previsto un calo del disavanzo generale pubblico dall'1,4 % del PIL nel 2000 sino al pareggio nel 2002 e negli anni successivi. Il debito pubblico lordo dovrebbe scendere dal 61,1 % del PIL a sotto il valore di riferimento del 60 % nel 2002 e al 55,3 % nel 2004. Il Consiglio osserva con soddisfazione che, seguendo la raccomandazione da esso formulata nel parere sul precedente aggiornamento del programma(2), nel programma attuale sono stati ridotti di molto gli obiettivi in materia di disavanzo del bilancio statale. Inoltre, il Consiglio nota che si dovranno conseguire gli obiettivi di bilancio previsti senza ricorrere ai provvedimenti una tantum inclusi nell'aggiornamento precedente.

    Il Consiglio osserva che, nonostante la crescita superiore a quella prospettata nelle proiezioni, secondo le stime il disavanzo per il 2000 figurante nell'attuale aggiornamento non è inferiore a quello indicato nelle proiezioni del programma precedente, se si escludono i proventi UMTS, inizialmente non preventivati. Nel suo parere sull'aggiornamento precedente e nelle raccomandazioni degli indirizzi di massima per le politiche economiche del giugno 2000, il Consiglio aveva raccomandato che, in caso di più forte crescita, si migliorassero i risultati in materia di disavanzo. I dati disponibili, non consentono attualmente una valutazione conclusiva dell'attuazione del bilancio nel 2000. Se tuttavia il risultato del disavanzo generale pubblico non fosse inferiore all'obiettivo dell'1,7 % del PIL, l'Austria non si sarebbe conformata appieno al parere del Consiglio dello scorso anno e alle raccomandazioni degli indirizzi di massima per le politiche economiche.

    Le proiezioni relative al disavanzo presentate nel programma si basano su uno scenario macroeconomico secondo il quale la crescita della produzione calerà dal suo culmine ciclico del 3,5 % nel 2000 al 2,3 % nel 2003, per risalire al 2,5 % nel 2004: la media annuale di crescita sarà del 2,6 % per tutto il periodo di riferimento.

    Il Consiglio ritiene realizzabile la crescita prevista, considerate le buone condizioni attuali della domanda e dell'offerta nell'economia austriaca.

    La situazione del bilancio sottesa, implicita negli obiettivi in materia di disavanzo, corrisponde dal 2001 in poi alle prescrizioni del patto di stabilità e di crescita, ossia offre alle finanze del governo austriaco un margine di sicurezza abbastanza ampio da consentir loro di resistere a una normale fase congiunturale discendente senza oltrepassare nel disavanzo il valore di riferimento del 3 % del PIL. Il Consiglio è lieto di constatare che, secondo le sue raccomandazioni, il patto di stabilità e di crescita è ora rispettato in anticipo, il che è consono alle attuali condizioni economiche favorevoli.

    Nondimeno, il Consiglio osserva che nei primi anni del programma la riduzione del disavanzo si basa in amplissima misura su provvedimenti riguardanti le entrate. Di conseguenza, la pressione fiscale in Austria, già gravosa, aumenterà ancora nel 2001, più che neutralizzando gli effetti della riforma dell'imposta sul reddito introdotta nel 2000. Il Consiglio chiede quindi al governo austriaco di esaminare provvedimenti che consentano di ridurre considerevolmente l'onere fiscale, specialmente quello gravante sul lavoro, preservando nel contempo il processo di adeguamento finanziario.

    Ai fini dell'equilibrio di bilancio nel 2002, il Consiglio ritiene d'importanza cruciale l'attuazione rigorosa del bilancio a tutti i livelli governativi: ciò appare essenziale considerando le incertezze relative alle stime dei risparmi nelle pubbliche amministrazioni e alle riforme delle pensioni. Inoltre, al livello dei Bundesländer i tagli delle spese necessari per arrivare alle eccedenze prescritte nel patto nazionale di stabilità sono ancora ampiamente non definiti.

    Il Consiglio constata che, nel 2003, più della metà del risanamento totale previsto risulterà da risparmi nelle spese. È quindi necessario preservare accuratamente i risultati conseguiti nel risanamento del bilancio e continuare ad attenersi alla disciplina di bilancio nel 2003 e oltre. Ogni spesa supplementare o altra riduzione delle entrate, comprese quelle previste nel programma, dovrà essere subordinata rigorosamente a tagli compensatori delle spese. Considerate le sfide a medio ed a più lungo termine che si palesano per le pubbliche finanze, derivanti non da ultimo dall'invecchiamento demografico, nonché l'esigenza di rendere le pubbliche finanze più orientate verso gli investimenti e la crescita, il Consiglio ritiene inopportuna ogni attenuazione del rigore di bilancio.

    Il Consiglio prende atto delle riforme strutturali che si stanno attuando nell'economia austriaca nel rispetto degli indirizzi di massima per le politiche economiche. Particolarmente lodevole è la recente riforma del prepensionamento. Tuttavia, il Consiglio insiste perché il governo austriaco prosegua nelle sue iniziative di riforma, così da meglio realizzare e salvaguardare, a medio o a più lungo termine, la sostenibilità delle pubbliche finanze, in particolare del sistema pensionistico e dell'assistenza sanitaria. Il Consiglio invita le autorità austriache a fornire ulteriori informazioni a questo riguardo nel prossimo aggiornamento del programma. Il Consiglio incoraggia inoltre il governo austriaco a proseguire risolutamente nelle riforme dei mercati dei prodotti e dei capitali, nell'intento di accrescere la concorrenza, favorire l'offerta di capitali di rischio e migliorare il dinamismo imprenditoriale e il governo societario.

    (1) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

    (2) GU C 162 del 10.6.2000, pag. 1.

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