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Document 31991D0506

DECISIONE DEL CONSIGLIO del 9 settembre 1991 relativa all' adozione di un programma specifico di ricerca e di sviluppo tecnologico nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali (1990-1994) (91/506/CEE)

GU L 269 del 25.9.1991, p. 30–39 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 31/12/1994

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/1991/506/oj

31991D0506

DECISIONE DEL CONSIGLIO del 9 settembre 1991 relativa all' adozione di un programma specifico di ricerca e di sviluppo tecnologico nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali (1990-1994) (91/506/CEE) -

Gazzetta ufficiale n. L 269 del 25/09/1991 pag. 0030 - 0039


DECISIONE DEL CONSIGLIO del 9 settembre 1991 relativa all'adozione di un programma specifico di ricerca e di sviluppo tecnologico nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali (1990-1994) (91/506/CEE)

IL CONSIGLIO DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, in particolare l'articolo 130 Q, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione (1),

in cooperazione con il Parlamento europeo (2),

visto il parere del Comitato economico e sociale (3),

considerando che con la decisione 90/221/Euratom, CEE (4) il Consiglio ha adottato un terzo programma quadro per le azioni comunitarie nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico (1990-1994), definendo in particolare le azioni da svolgere per ampliare le conoscenze scientifiche e le competenze tecniche necessarie alla Comunità, in special modo per svolgere il suo ruolo nel settore delle tecnologie industriali e dei materali; che la presente decisione va adottata tenendo conto delle motivazioni esposte nel preambolo della decisione precitata;

considerando che l'articolo 130 K del trattato dispone che il programma quadro sia attuato mediante programmi specifici sviluppati nell'ambito di ciascuna azione;

considerando che il Centro comune di ricerca contribuisce mediante il proprio programma alla realizzazione delle suddette azioni;

considerando che è necessario che la Comunità e l'Europa nel suo insieme reagiscano in modo adeguato alle sfide a cui si trovano confrontate sul piano internazionale nel settore delle tecnologie industriali di innovazione e dei materiali;

considerando che, a norma dell'articolo 4 e dell'allegato I della decisione 90/221/Euratom, CEE, l'importo stimato necessario per la totalità del programma quadro comprende un importo di 57 milioni di ecu per l'azione centralizzata di diffusione e di valorizzazione, da ripartire proporzionalmente all'importo previsto per ciascun programma specifico;

considerando che la decisione 90/221/Euratom, CEE stabilisce che le azioni comunitarie in materia di ricerca dovranno essere intese a rafforzare in particolare le basi scientifiche e tecnologiche dell'industria europea, in particolare nei settori strategici della tecnologia avanzata e ad incoraggiare l'industria rendendola più competitiva su scala internazionale; che tale decisione prevede inoltre che l'azione comunitaria è giustificata qualora la ricerca contribuisca, tra l'altro, a migliorare la coesione economica e sociale della Comunità e a promuovere il suo armonioso sviluppo globale, restando nel contempo coerente con l'obiettivo dell'eccellenza scientifica e tecnica; che si prevede che il programma di ricerca nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali contribuirà al conseguimento di tali obiettivi;

considerando che è urgente costituire e consolidare un potenziale industriale specificatamente europeo nelle tecnologie in causa; che i beneficiari devono essere gli istituti di ricerca, le imprese, comprese le piccole e medie imprese (PMI), ed altri organismi stabiliti nella Comunità che sono i più atti a raggiungere tali obiettivi;

considerando che è necessario far partecipare, per quanto possibile, le PMI al presente programma; che occorre tener conto delle loro esigenze particolari, lasciando impregiudicata la qualità scientifica e tecnica del programma;

considerando che oltre al programma specifico concernente le risorse umane e la mobilità, è necessario incoraggiare nel contesto del presente programma la formazione dei ricercatori e degli ingegneri;

considerando che è auspicabile, nell'ambito del presente programma, far valutare l'impatto sociale, umano e ambientale, nonché gli eventuali rischi tecnologici;

considerando che la ricerca fondamentale deve essere incoraggiata, ove necessario, nell'insieme della Comunità;

considerando che è necessario, come previsto dall'allegato II della decisione 90/221/Euratom, CEE, incoraggiare la ricerca tecnica fondamentale, l'integrazione delle nuove tecnologie nelle industrie utilizzatrici e l'acquisizione delle conoscenze scientifiche e tecniche necessarie all'elaborazione di norme e codici di buona pratica, facilitando il trasferimento di dette tecnologie;

considerando che il comitato della ricerca scientifica e tecnica (CREST) è stato consultato,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

È adottato per il periodo dal 9 settembre 1991 al 31 dicembre 1994, un programma specifico di ricerca e di sviluppo tecnologico per la Comunità europea nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali, in seguito denominato « programma », come definito nell'allegato I.

Articolo 2

1. L'importo stimato necessario per l'attuazione del programma ammonta a 663,3 milioni di ecu, comprese le spese amministrative e per il personale che ammontano a 35 milioni di ecu.

2. Nell'allegato II è contenuta una ripartizione indicativa dei fondi.

3. Qualora il Consiglio adotti una decisione in applicazione dell'articolo 1, paragrafo 4 della decisione 90/221/Euratom, CEE, la presente decisione formerà oggetto di un adeguamento corrispondente.

Articolo 3

Le modalità particolareggiate di attuazione del programma, compreso il tasso di partecipazione finanziaria della Comunità, sono definiti nell'allegato III.

Articolo 4

1. Nel secondo anno di attuazione del programma la Commissione procede ad un riesame del programma e trasmette al Parlamento europeo ed al Consiglio una relazione sui risultati di tale valutazione, presentando, se necessario, proposte di modifica.

2. Al termine del programma, la Commissione procede tramite un gruppo di esperti indipendenti ad una valutazione dei risultati conseguiti. La relazione di tale gruppo, accompagnata dalle osservazioni della Commissione, sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio.

3. Le relazioni di cui ai paragrafi 1 e 2 sono elaborate tenendo presenti gli obiettivi fissati nell'allegato I della presente decisione e in conformità dell'articolo 2, paragrafo 4 della decisione 90/221/Euratom, CEE.

Articolo 5

1. I contratti conclusi dalla Commissione disciplinano i diritti e gli obblighi di ciascuna parte, ivi comprese le modalità di divulgazione, protezione e valorizzazione dei risultati delle ricerche, in conformità delle disposizioni adottate a norma dell'articolo 130 K, secondo comma del trattato.

2. Viene redatto conformemente agli obiettivi di cui all'allegato I, ed eventualmente aggiornato, un programma di lavoro che definisce nei particolari gli scopi e il tipo dei progetti da avviare, nonché le corrispondenti disposizioni finanziarie da adottare. La Commissione pubblica gli inviti a presentare proposte di progetti in base al programma di lavoro.

Articolo 6

1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del programma. Essa è assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione.

2. Il rappresentante della Commissione presenta al comitato un progetto delle misure da prendere. Il comitato formula il proprio parere sul progetto entro un termine che il presidente può fissare in funzione all'urgenza della questione in esame. Il parere è formulato alla maggioranza prevista all'articolo 148, paragrafo 2 del trattato per l'adozione delle decisioni che il Consiglio deve prendere su proposta della Commissione. Nelle votazioni al comitato, ai voti dei rappresentanti degli Stati membri è attribuita la ponderazione di cui all'articolo precitato. Il presidente non partecipa al voto.

3. La Commissione adotta le misure previste qualora siano conformi al parere del comitato.

4. Se le misure previste non sono conformi al parere del comitato, o in mancanza di parere, la Commissione sottopone senza indugio al Consiglio una proposta in merito alle misure da prendere. Il Consiglio delibera a maggioranza qualificata.

5. Se il Consiglio non ha deliberato entro un periodo che non può in nessun caso essere superiore a tre mesi a decorrere dalla data in cui gli è stata sottoposta la proposta, la Commissione adotta le misure proposte.

Articolo 7

1. La procedura prevista dall'articolo 6 è applicabile:

- alla redazione e all'aggiornamento del programma di lavoro di cui all'articolo 5, paragrafo 2;

- al contenuto dei bandi di gara;

- alla valutazione dei progetti previsti nell'allegato III e dell'importo stimato del contributo comunitario a tali progetti, quando l'importo è superiore a 0,75 milioni di ecu;

- alle deroghe alle norme generali fissate nell'allegato III;

- alla partecipazione a qualsiasi azione di organizzazioni e imprese di paesi terzi, di cui all'articolo 8, paragrafi 1 e 2;

- a qualsiasi adeguamento della ripartizione dell'importo che figura, a titolo indicativo, nell'allegato II;

- alle misure intese alla valutazione del programma;

- alle modalità di divulgazione, protezione ed utilizzazione dei risultati delle ricerche effettuate nell'ambito del programma.

2. Quando, in applicazione del paragrafo 1, terzo trattino, l'importo del contributo comunitario è inferiore o uguale a 0,75 milioni di ecu la Commissione informa il comitato dei progetti e del risultato della loro valutazione.

La Commissione informa il comitato anche in merito all'attuazione delle misure di accompagnamento, compresi i premi di fattibilità, dei progetti di ricerca compensativa e delle azioni concertate di cui all'allegato III.

Articolo 8

1. La Commissione è autorizzata a negoziare, conformemente all'articolo 130 N del trattato, accordi internazionali con paesi membri della COST, in particolare i paesi membri dell'EFTA e i paesi dell'Europa centrale e orientale, per associarli totalmente o parzialmente al programma.

2. Quando accordi quadro di cooperazione scientifica e tecnica sono stati conclusi tra la Comunità e paesi terzi europei, gli organismi e le imprese stabiliti in questi stessi paesi possono, secondo la procedura prevista all'articolo 6 ed in funzione del criterio del reciproco vantaggio, essere ammessi a partecipare ad azioni intraprese nell'ambito di questo programma.

Nessun contraente stabilito al di fuori della Comunità, il quale partecipi ad un'azione avviata nell'ambito del programma, può beneficiare del finanziamento che la Comunità concede al programma. Detto contraente partecipa alle spese amministrative generali.

Articolo 9

Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, addì 9 settembre 1991. Per il Consiglio

Il Presidente

W. KOK

(1) GU n. C 174 del 16. 7. 1990, pag. 28 e GU n. C 14 del 22. 1. 1991, pag. 12. (2) GU n. C 19 del 28. 1. 1991, pag. 165 e GU n. C 240 del 16. 9. 1991. (3) GU n. C 41 del 18. 2. 1991, pag. 46. (4) GU n. L 117 dell'8. 5. 1990, pag. 28.

ALLEGATO I

OBIETTIVI E CONTENUTO SCIENTIFICI E TECNICI

Il presente programma specifico riflette perfettamente l'impostazione ripresa nel terzo programma quadro per quanto riguarda gli obiettivi scientifici e tecnici e le relative motivazioni.

Il punto 1.2 dell'allegato II del programma quadro, eccettuate le condizioni relative alle misurazioni e prove (che fanno parte di un altro programma specifico), è parte integrante del presente programma specifico.

L'obiettivo principale è quello di contribuire a ridare vigore all'industria manifatturiera europea, rafforzando, mediante lavori di ricerca e sviluppo, la base scientifica e tecnologica. In tal senso è importante incoraggiare in tutti gli Stati membri la ricerca tecnica fondamentale, l'integrazione di nuove tecnologie nelle industrie utilizzatrici, l'acquisizione delle conoscenze scientifiche e tecniche che siano necessarie all'elaborazione di norme e codici di buona pratica e che agevolino il trasferimento di tali tecnologie.

Le tecnologie avanzate richieste riguardano tutto il ciclo di vita dei materiali e sono intese a ridurre il tempo di passaggio « dalla progettazione al prodotto » nonché a migliorare i procedimenti di fabbricazione. I lavori di ricerca saranno avviati nel settore delle materie prime, del riciclaggio, dei materiali nuovi e migliorati, della loro concezione e fabbricazione. La ricerca sarà effettuata in modo coordinato e non sarà pertanto isolata, ma avverrà secondo una impostazione sistematica. I lavori di ricerca proposti contribuiranno a consolidare e approfondire gli sviluppi tecnologici realizzati nell'ambito della Comunità e ad utilizzare le risorse in modo più efficace. Un'azione particolare sarà compiuta per aiutare le piccole e medie imprese a impegnarsi ulteriormente nelle ricerche transnazionali, a sviluppare i loro rapporti con altre imprese ed università e a gestire meglio le loro risorse tecniche. Verrà introdotta la ricerca cooperativa per risolvere i problemi tecnici comuni ad insiemi di piccole e medie imprese che non possiedono i propri impianti di ricerca.

Gli aspetti ambientali dei prodotti e dei processi e l'ambiente di lavoro saranno inclusi quale elemento strategico in tutte le parti del presente programma. Ciò richiederà un'interconnessione con altri programmi che trattano l'ambiente, la salute, l'esecuzione di misure e di prove per tener conto dei progressi realizzati nel campo della valutazione del rischio ed in quello della tossicologia.

La ricerca nel settore delle tecnologie aeronautiche, che era iniziata con il programma BRITE/EURAM, sarà continuata, tenendo conto degli aspetti di armonizzazione, normalizzazione, sicurezza e degli aspetti ambientali. La ricerca relativa al settore aeronautico specifico e alle applicazioni aeronautiche specifiche verrà trattata nel settore 3. La ricerca a carattere generico sarà trattata nei settori 1 e 2 del programma.

Le misure di accompagnamento riguardano il trasferimento delle tecnologie e le azioni di formazione attuate in ogni settore. Esse comprendono azioni specifiche intese ad aumentare, da un lato, il potenziale di partecipazione delle organizzazioni stabilite in tutte le regioni alle attività comunitarie di ricerca e sviluppo (R& S) nel settore delle tecnologie industriali e dei materiali e, dall'altro, la loro capacità ad utilizzarne i risultati. Esse comprendono misure di formazione strettamente connesse alle attività del programma al fine di aumentare i livelli di qualifica dei ricercatori e degli ingegneri per quanto riguarda gli obiettivi connessi al programma e comprendono inoltre misure intese a sfruttare le opportunità ed utilizzare i risultati, compresi quelli tendenti ad una normalizzazione. Esse riguardano inoltre i sistemi di scambi di informazioni per i partecipanti al programma e i partecipanti ai progetti EUREKA. Saranno fornite informazioni specifiche sui progetti in stretta collaborazione con il servizio di informazione sulla ricerca e lo sviluppo comunitari (CORDIS). Tali misure completeranno le attività esistenti a livello comunitario, nazionale e internazionale e terranno conto delle esigenze in materia di sussidiarietà e coesione economica e sociale.

Le attività saranno coordinate in particolare con le aree produzione integrata computerizzata e microelettronica del programma specifico nel settore della tecnologia dell'informazione, con l'area riciclaggio del programma specifico nel settore dell'ambiente nonché con i programmi rispettivamente nel settore delle energie non nucleari e nel settore delle misure e prove.

Segue una descrizione indicativa del contenuto del programma, sulla base e alla luce degli elementi sopra citati.

Nei settori definiti le attività di ricerca saranno svolte in funzione dell'interesse strategico ed economico e della prevedibile evoluzione dello stesso.

Settore 1: Materiali - Materie prime

Si vuole contribuire al miglioramento delle prestazioni dei materiali a costi che consentano uno sfruttamento industriale competitivo di una vasta gamma di applicazioni non limitate a pochi prodotti con prestazioni elevate.

Per quanto concerne le materie prime, la ricerca mirerà a migliorare le tecnologie necessarie per garantire l'approvvigionamento in risorse, ivi comprese le tecnologie per la localizzazione dei giacimenti e per l'estrazione, la trasformazione e il trattamento, con mezzi economici sicuri e accettabili sotto l'aspetto ambientale.

Talune tecnologie di riciclaggio formeranno oggetto di ricerche estese all'insieme del ciclo dei materiali, nelle quali si porrà l'accento sulle economie da realizzare e sull'integrazione positiva nell'ambiente.

La ricerca volta ad un impiego, a costi più vantaggiosi, di materiali avanzati in tutta una gamma di applicazioni sarà incentivata ai fini di un'ampia diffusione di detti materiali anche al di fuori del campo d'applicazione iniziale.

L'accento sarà posto sull'impiego innovativo di minerali industriali nonché di pietre naturali destinate all'edilizia, di metalli e di materiali industriali e in particolare sulla prospezione, lo sfruttamento, il recupero, la trasformazione, la produzione e il riciclaggio degli stessi.

Materie prime

Si tratta di migliorare gli attuali processi, di controllare tecnologie nuove e precompetitive.

La ricerca mirerà allo sviluppo di metodi per l'applicazione di processi e la sperimentazione di tecnologie al fine di migliorare il rendimento nonché di consentire la messa in esercizio di nuove miniere e una resa economicamente più valida di altre industrie di questo tipo.

Particolare attenzione sarà rivolta alle tecniche integrate e alla modellizzazione per la prospezione di giacimenti minerari e per la coltivazione e il trattamento di minerali e di rocce, comprese in particolare le risorse di natura complessa contenenti metalli di base e di importanza strategica.

Saranno effettuate ricerche per una migliore comprensione dei sistemi integrati volti a perfezionare metodi avanzati per l'esplorazione di giacimenti difficilmente individuabili. Nell'ambito delle tecniche minerarie e della coltivazione delle cave, saranno parimenti intrapresi lavori nel settore delle tecnologie nuove o migliorate di perforazione per la prospezione e la coltivazione a costi più vantaggiosi, nonché nei settori dell'automazione, dei procedimenti estrattivi e del trattamento metallurgico/mineralogico (trattamento piro e idrometallurgico). Saranno inoltre necessarie ricerche per la produzione di metalli di base, di metalli strategici, di metalli di grande purezza, di argilla refrattaria, di minerali industriali e di pietre naturali destinata all'edilizia. Saranno intraprese ricerche anche nel settore delle tecnologie di separazione chimica, fisica o biologica. Particolare attenzione sarà rivolta alla ricerca prenormativa nel settore della sicurezza del lavoro e dell'impatto sull'ambiente delle future tecnologie di coltivazione.

Riciclaggio

In questa attività si vuole rafforzare la portata e l'efficacia delle tecnologie di riciclaggio riducendo al minimo le conseguenze economiche e strategiche della perdita o dello spreco di molti metalli e materiali, compresi quelli di scarsa disponibilità. Saranno ridotti i danni provocati all'ambiente dagli effluenti nocivi.

La ricerca comporterà l'analisi globale dei cicli che vanno dalla materia prima al ricliclaggio, passando attraverso il prodotto finito; tale analisi terrà conto degli aspetti economici ed energetici ma parimenti dei problemi ambientali. La ricerca comprende anche i rifiuti industriali.

Un obiettivo specifico è costituito dallo sviluppo di nuove tecnologie per processi che consentano di far fronte alla sfida posta dall'utilizzazione dei residui, in particolare rifiuti e rottami, contenenti metalli sia comuni che pregiati e di valore strategico, provenienti dai principali settori dell'industria manifatturiera e di trasformazione. Sarà inoltre affrontata seriamente la sfida complessa posta dal riciclo di materiali compositi e di punta.

Sarà incoraggiata la ricerca di tecnologie per il trattamento fisico e/o chimico di residui che contengono metalli, onde accrescere il volume e l'efficienza del riciclo, nonché le possibilità di utilizzazione dei materiali riciclati. La ricerca comprenderà anche le tecnologie pirometallurgiche, idrometallurgiche e la raffinazione applicata al trattamento di residui complessi, di materiali compositi e di altri nuovi materiali, delle leghe e dei rottami contenenti più elementi.

Materiali nuovi e migliorati nonché lavorazione di tali materiali

L'obiettivo di questa attività è costituito dallo sviluppo dei materiali e della lavorazione degli stessi, in particolare dei materiali convenzionali prodotti in grandi serie che presentano proprietà e prestazioni migliorate a costi accettabili, dei materiali strutturali di punta per sistemi ad alte prestazioni, dei materiali funzionali di punta, dell'ingegneria di superficie e della tecnologia dei raccordi.

Nel campo dei materiali convenzionali prodotti in grandi serie, compresi i materiali per l'edilizia, particolare attenzione sarà rivolta alle tecnologie di produzione e di controllo di qualità, ai materiali nuovi e migliorati nonché alla loro applicazione. Si accorderà parimenti attenzione alla previsione del comportamento a lungo termine, segnatamente in materia di affidabilità. Saranno elaborati metodi che consentano al progettista di tener conto, fin dall'inizio, della compatibilità del prodotto con l'ambiente e dell'accettabilità per il consumatore.

Saranno incoraggiate le attività di ricerca sulle prestazioni dei materiali ottenute grazie a migliori proprietà di applicazione e di utilizzazione e grazie ad una caratterizzazione più precisa nonché ad un uso più adeguato, in particolare ricorrendo a banche dati sicure, nonché la ricerca sulla combinazione di materiali di punta da utilizzare in importanti applicazioni industriali.

La ricerca sarà orientata verso nuovi sviluppi e innovazioni radicali nel settore dei materiali di punta destinati ad applicazioni fondamentali che potranno inoltre esercitare un importante effetto secondario su altri settori industriali. Essa riguarderà inoltre l'impiego di materiali di punta in un'ampia gamma di applicazioni.

Un accento particolare sarà posto sulla messa a punto di materiali che presentino proprietà specifiche sfruttando i progressi conseguiti nella comprensione degli effetti strutturali. Saranno prese in considerazione tecniche per la produzione di materiali in funzione di determinati requisiti e che dovrebbero contribuire a migliorare l'efficacia della R& S in questo settore.

Per quanto riguarda i materiali metallici, l'azione sarà orientata verso la ricerca di nuove applicazioni per materiali di grande valore (per esempio: leghe speciali ferrose e non ferrose, superleghe, composti intermetallici, metalli refrattari) messi a punto per soddisfare specificazioni complesse e condizioni di impiego con particolari esigenze.

Quanto alle ceramiche tecniche, particolare attenzione sarà rivolta al miglioramento del controllo della microstruttura, alle tecnologie di lavorazione e ai problemi fondamentali connessi con l'affidabilità e la fragilità.

Nel caso dei materiali polimeri, la ricerca mirerà ad una migliore comprensione delle relazioni fra struttura, morfologia e proprietà. Sarà inoltre trattato lo sviluppo di tecnologie di lavorazione nuove e migliorate per la produzione di componenti affidabili onde estendere l'impiego di questa categoria di materiali. In particolare la ricerca mirerà allo sviluppo di termoplastiche tecniche che conservino le loro caratteristiche meccaniche a temperatura più elevata e che possano essere prodotte a basso costo grazie ai processi termici.

Nel settore dello sviluppo tecnico di materiali compositi si affronteranno le tecnologie necessarie per risolvere i problemi incontrati nella produzione su vasta scala.

Nel caso dei superconduttori si tratta di aumentare la capacità e la densità critica massima adoperandosi nel contempo affinché si realizzino progressi nelle tecnologie di applicazione, in particolare nel settore della produzione, della formazione e della affidabilità dei cavi.

Le ricerche saranno inoltre orientate verso lo studio e la realizzazione di nuovi materiali biocompatibili per applicazioni specializzate.

L'attività normativa preliminare necessaria per accelerare il ritmo di utilizzazione dei nuovi materiali comprenderà in particolare la ricerca relativa alla loro classificazione e alla loro caratterizzazione al fine di stabilire le prestazioni e ridurre al minimo il loro impatto sulla salute e sull'ambiente.

Settore 2: Progettazione e produzione

L'obiettivo consiste nel migliorare la capacità dell'industria di progettare e di fabbricare prodotti che siano contemporaneamente di elevata qualità, di facile manutenzione, altamente competitivi ed accettabili sotto l'aspetto ambientale e sociale.

Dato che qualsiasi produzione industriale fa parte di un sistema per una determinata applicazione, detto sistema deve essere ottimizzato affinché il livello di qualità e di affidabilità richiesto per un prodotto venga ottenuto a costi minimi.

Le ricerche saranno orientate verso l'applicazione di discipline innovative quali la fisica e la chimica, la meccanica, l'ottica, l'acustica, la dinamica dei fluidi, la modellizzazione matematica e l'ingegneria dei processi produttivi, nonché verso la loro integrazione nei nuovi sviluppi tecnologici quali la optomatronica (ottica, materiali ed elettronica), la mecatronica (ingegneria meccanica, informatica ed elettronica), la microtecnologia e l'ingegneria microstrutturale e nanostrutturale, compresa l'ingegneria molecolare.

Si prenderanno particolarmente in considerazione l'ammodernamento dell'industria tradizionale e la partecipazione attiva delle PMI che dispongono di uno specifico know-how e che svolgono il ruolo di produttori sperimentali.

Progettazione

La ricerca nel settore della progettazione tratterà dell'impatto sulle prestazioni del prodotto, sulla riduzione del tempo di progettazione, sulla fabbricazione e sui costi del ciclo di vita. Questo approccio intende introdurre una correlazione tra i requisiti informativi inerenti al processo di progettazione tecnica (forma, fabbricazione e funzione del prodotto), le procedure organizzative ed i fattori umani sottesi al processo.

La ricerca si occuperà dell'analisi dei difetti e dei tipi di guasti mediante tecniche di modellizzazione basate sulla meccanica della frattura, sulla tribologia, sulla dinamica dei fluidi, sull'analisi della corrisione, ecc. L'applicazione di quest'approccio di progettazione può esigere l'adeguamento del software alle applicazioni specifiche.

Gli obiettivi specifici della ricerca nel campo della progettazione riguarderanno in particolare:

- migliori prestazioni del processo produttivo;

- maggior controllo della qualità, dell'affidabilità e della manutenzione del prodotto;

- costi del ciclo di vita del prodotto ridotti mediante riciclaggio e riutilizzazione;

- perfezionamento della modellizzazione/simulazione e delle tecniche di rapida realizzazione dei prototipi con un vasto campo di applicazione che sosterrà il processo di progettazione di ingegneria rivolto alla validazione, all'ottimizzazione e alla previsione del comportamento in servizio del prodotto;

- miglioramento del controllo dell'utilizzazione dell'energia per usi industriali.

Pur offrendo il vantaggio di diffondere le pratiche migliori, i progetti, laddove possibile, contribuiranno all'emanazione e allo sviluppo di norme e di codici di buona pratica.

Produzione

Nel campo della qualità della produzione la ricerca sarà rivolta alla realizzazione dei processi di produzione efficienti ed economici e all'integrazione di altri aspetti comprendenti l'interfaccia di progettazione, il controllo di qualità, la manutenzione delle attrezzature e l'ambiente di lavoro.

L'obiettivo della ricerca sarà di realizzare le tecnologie di produzione flessibile in piccole serie nonché la tecnologia di produzione di massa per soddisfare la necessità emergente di prodotti tecnici identici in grandi quantitativi. Obiettivo specifico sarà l'applicazione di materiali idonei e delle relative tecnologie, ad esempio, quelle relative all'ingegneria di precisione ed all'incorporazione di materie speciali in un ambiente di produzione di massa nonché le tecnologie di sagomatura, di lavorazione a macchina e di assemblaggio di componenti miniaturizzati e/o complessi.

Altri obiettivi della ricerca saranno l'adeguamento di sistemi CIM già affermati alle particolari esigenze dell'industria, soprattutto alle esigenze delle piccole e medie imprese. La ricerca sarà rivolta a migliorare i processi di sagomatura e formatura finita o semifinita onde ridurre gli scarti dispendiosi e nocivi per l'ambiente.

La ricerca nel settore dell'ingegneria chimica dovrà sviluppare approcci sistemici. Gli studi possono comprendere la modellizzazione di processo, la tecnologia di separazione, l'ingegneria molecolare, la catalisi, la scienza e la tecnologia della superficie ed i sensori chimici. La ricerca fondamentale nei settori della tecnologia delle particelle e delle polveri sarà promossa per sviluppare una migliore comprensione di quella fornita dagli attuali approcci empirici. La ricerca dovrà inoltre favorire la comprensione di processi particolari che costituiscono la base per un software adeguato ad esigenze specifiche.

Settore 3: Ricerca nel settore aeronautico

Questa attività specifica ha lo scopo di contribuire al potenziamento della base tecnologica dell'industria aeronautica europea, di arricchire le conoscenze su cui si basano le azioni intese a ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente e a migliorare la sicurezza e l'efficienza dell'impiego degli aeromobili, di promuovere la futura cooperazione tra grandi compagnie di alta tecnologia e compagnie di dimensioni più modeste, PMI e istituti di ricerca/università della Comunità.

La ricerca si svolgerà nei seguenti settori:

a) tecnologie dell'ambiente, nelle quali l'attenzione sarà rivolta alla riduzione del rumore esterno e interno nonché alla riduzione delle emissioni degli aeromobili;

b) tecnologie dell'impiego degli aeromobili, nelle quali l'attenzione sarà rivolta alle tecnologie di manutenzione, di sorveglianza dello stato e dell'invecchiamento, di comportamento in caso di incidente, di sorveglianza del rischio d'incendio, nonché di interfaccia del sistema di controllo aereo con il posto di pilotaggio;

c) aerodinamica e aerotermodinamica, nelle quali l'attenzione sarà rivolta al calcolo digitale per la dinamica dei fluidi, alle tecniche di riduzione della resistenza mediante scorrimento laminare per aerei subsonici e supersonici, all'integrazione della propulsione nonché all'aerotermodinamica interna dei turbogetti;

d) tecnologie di fabbricazione e delle strutture aeronautiche, nelle quali l'attenzione sarà rivolta alle applicazioni relative alle strutture e ai materiali destinati alle strutture primarie di aeromobili, alle attrezzature sottoposte a forti carichi e ad alte temperature, nonché ai procedimenti di fabbricazione specifici alle applicazioni aeronautiche;

e) tecnologie elettroniche aeronautiche (avionica), nella quali l'attenzione sarà rivolta alle tecniche di progettazione, di integrazione e di valutazione dei sistemi di alta integrità, alla tecniche particolari per la misurazione, la sorveglianza e il controllo dei sistemi imbarcati, nonché ai problemi di interfaccia uomo-macchina associati all'ottimizzazione dei posti di pilotaggio;

f) tecnologie meccaniche, di servitù e di comando, nelle quali l'attenzione sarà rivolta alle tecniche specifiche di ottimizzazione e di sfruttamento di nuove tecnologie concernenti i sistemi meccanici di aeromobili, i sistemi di servitù e i sottosistemi di azionamento.

Nell'organizzazione del lavoro si farà in modo di beneficiare al massimo della sinergia e del trasferimento di tecnologia, in particolar modo per quanto concerne gli Stati che non posseggono attualmente grandi industrie aeronautiche.

ALLEGATO II

RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO STIMATO NECESSARIO

(in milioni di ecu)

Ripartizione Settore 1: Materiali - Materie prime 1. Materie prime e riciclaggio 80 2. Materiali 228,8 Settore 2: Concezione e fabbricazione 301,5 Settore 3: Ricerca relativa all'aeronautica 53 (1) Totale 663,3 (2)

(1) L'importo destinato alla ricerca relativa all'aeronautica è previsto per un periodo di 3 anni.

(2) Comprese le spese per il personale, che ammontano a 20 milioni di ecu, e le spese amministrative, che ammontano a 15 milioni di ecu.

Un importo stimato necessario di 6,7 milioni di ecu, non compreso nei 663,3 milioni di ecu, sarà riservato quale contributo del programma specifico « Tecnologie industriali e dei materiali » all'azione centralizzata di diffusione e di valorizzazione dei risultati.

Un importo integrativo di 78 milioni di ecu sarà destinato alle attività di ricerca del CCR nel settore dei materiali e delle materie prime, compreso un importo di 0,78 milioni di ecu quale contributo del CCR all'attività centralizzata di diffusione a titolo dell'attuale programma specifico.

Il 10 % del totale verrà assegnato alla ricerca fondamentale e il 2 % alla formazione.

La ripartizione tra i settori 1 e 2 non esclude la possibilità che i progetti siano finanziati dai due settori in questione.

ALLEGATO III

MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

1. La Commissione attua il programma in base agli obiettivi e al contenuto scientifico e tecnico di cui all'allegato I.

2. Le modalità di attuazione del programma, di cui all'articolo 3, comprendono progetti di ricerca e sviluppo tecnologico, progetti di ricerca cooperativa, azioni concertate e misure di accompagnamento (compresi i premi di fattibilità), la cui selezione deve tener conto dei criteri enumerati nell'allegato III della decisione 90/221/Euratom, CEE nonché degli obiettivi esposti nell'allegato I del presente programma.

- Progetti di ricerca comprese le azioni integrate

I progetti formano oggetto di contratti di ricerca e di sviluppo tecnologico con compartecipazione di spese e con una partecipazione finanziaria comunitaria normalmente fino a concorrenza del 50 %. Le università ed altri centri di ricerca che partecipano ad azioni con compartecipazione di spese avranno la possibilità, per singoli progetti, di chiedere un finanziamento del 50 % delle spese totali, oppure un finanziamento al 100 % dei costi marginali aggiuntivi.

Le azioni di ricerca con compartecipazione di spese devono come regola generale essere eseguite da partecipanti stabiliti nella Comunità. I progetti a cui possono partecipare, per esempio università, organismi di ricerca e ditte industriali, comprese le piccole e medie imprese, devono prevedere come regola generale la partecipazione di almeno due partner, ciascuno indipendente dagli altri, stabiliti in Stati membri differenti. Questi due partner saranno di norma ditte industriali salvo nel caso di progetti nel settore della ricerca fondamentale. Se la ricerca fondamentale è svolta da un gruppo costituito unicamente da centri di ricerca e università, si provvederà a chiedere un sostegno da parte dell'industria.

I contratti che riguardano azioni di ricerca con compartecipazione di spese devono come regola generale essere conclusi dopo una procedura di selezione basata su inviti a presentare proposte pubblicati nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

- Progetti di ricerca cooperativa

La ricerca cooperativa è indirizzata a un complesso di imprese, in particolare piccole e medie imprese, che non possiedono impianti propri di ricerca, allo scopo di risolvere problemi tecnici comuni. Una o più organizzazioni terze (associazione di ricerca, università o impresa) saranno designate per effettuare la ricerca.

Questi progetti saranno coperti fino al 50 % dei costi di ricerca per una durata normalmente non superiore a due anni. Detti progetti dovranno essere presentati da imprese che dovranno partecipare alla pianificazione e al pilotaggio della ricerca e all'attuazione dei risultati.

- Azioni concertate

Le azioni concertate consistono in sforzi compiuti dalla Comunità per coordinare le azioni individuali di ricerca svolte negli Stati membri. Tali azioni possono formare oggetto di una partecipazione che arriva al 100 % delle spese di concertazione.

- Misure di accompagnamento, compresi i premi di fattibilità

i) Le misure di accompagnamento, di cui all'articolo 7 e descritte nell'allegato I, consisteranno:

- nell'organizzazione di seminari, di gruppi di lavoro e di conferenze scientifiche;

- in attività di coordinamento interno mediante la creazione di gruppi integratori;

- in attività di formazione specializzata, ponendo l'accento sul carattere multidisciplinare;

- in un sistema di scambi di informazione;

- nella promozione della messa a frutto dei risultati;

- nella valutazione scientifica e strategica indipendente del funzionamento dei progetti e del programma.

ii) I premi di fattibilità sono sovvenzioni fino a concorrenza di 30 000 ecu, che assorbono fino al 75 % dei costi di una ricerca della durata massima di 9 mesi, mirante a determinare la fattibilità di un dispositivo, di un concetto o di un procedimento innovativo. I premi sono riservati alle piccole e medie imprese (PMI) indipendenti a base tecnologica, stabilite nella Comunità. Questi premi mirano ad aiutare le PMI a dimostrate le proprie capacità di fronte a potenziali partner in future proposte di collaborazione. I risultati della ricerca sono destinati a gettare le basi della partecipazione di una PMI a un'associazione che cerchi il finanziamento di una proposta di ricerca industriale applicata nel quadro del programma « Tecnologie industriali e dei materiali ».

3. La diffusione delle conoscenze acquisite nell'ambito dell'attuazione dei progetti viene effettuata sia all'interno del programma specifico sia mediante un'azione centralizzata, in conformità della decisione di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 90/221/Euratom, CEE.

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