Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 02013R0401-20240430

    Consolidated text: Regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania e che abroga il regolamento (CE) n. 194/2008

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2013/401/2024-04-30

    Il testo consolidato potrebbe non includere le seguenti modifiche:

    Atto modificativo Tipo di modifica Suddivisione interessata Data di entrata in vigore
    32024R2465 modificato da allegato II 13/09/2024

    02013R0401 — IT — 30.04.2024 — 021.001


    Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento

    ►B

    ▼M8

    REGOLAMENTO (UE) N. 401/2013 DEL CONSIGLIO

    concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania e che abroga il regolamento (CE) n. 194/2008

    ▼B

    (GU L 121 del 3.5.2013, pag. 1)

    Modificato da:

     

     

    Gazzetta ufficiale

      n.

    pag.

    data

    ►M1

    REGOLAMENTO (UE) 2018/647 DEL CONSIGLIO  del 26 aprile 2018

      L 108

    1

    27.4.2018

     M2

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/898 DEL CONSIGLIO  del 25 giugno 2018

      L 160I

    1

    25.6.2018

     M3

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/1117 DEL CONSIGLIO  del 10 agosto 2018

      L 204

    9

    13.8.2018

     M4

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/2053 DEL CONSIGLIO  del 21 dicembre 2018

      L 327I

    1

    21.12.2018

    ►M5

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/672 DEL CONSIGLIO  del 29 aprile 2019

      L 114

    1

    30.4.2019

     M6

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/1163 DELLA COMMISSIONE  del 5 luglio 2019

      L 182

    33

    8.7.2019

    ►M7

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/562 DEL CONSIGLIO  del 23 aprile 2020

      L 130

    23

    24.4.2020

    ►M8

    REGOLAMENTO (UE) 2021/479 DEL CONSIGLIO  del 22 marzo 2021

      L 99I

    13

    22.3.2021

    ►M9

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/480 DEL CONSIGLIO  del 22 marzo 2021

      L 99I

    15

    22.3.2021

    ►M10

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/638 DEL CONSIGLIO  del 19 aprile 2021

      L 132I

    1

    19.4.2021

     M11

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/706 DEL CONSIGLIO  del 29 aprile 2021

      L 147

    1

    30.4.2021

    ►M12

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/998 DEL CONSIGLIO  del 21 giugno 2021

      L 219I

    45

    21.6.2021

    ►M13

    REGOLAMENTO (UE) 2022/238 DEL CONSIGLIO  del 21 febbraio 2022

      L 40

    8

    21.2.2022

    ►M14

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/239 DEL CONSIGLIO  del 21 febbraio 2022

      L 40

    10

    21.2.2022

    ►M15

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/595 DELLA COMMISSIONE  dell'11 aprile 2022

      L 114

    60

    12.4.2022

    ►M16

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/662 DEL CONSIGLIO  del 21 aprile 2022

      L 121

    1

    22.4.2022

    ►M17

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2177 DEL CONSIGLIO  dell'8 novembre 2022

      L 286I

    1

    8.11.2022

    ►M18

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/378 DEL CONSIGLIO  del 20 febbraio 2023

      L 51I

    1

    20.2.2023

    ►M19

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/886 DEL CONSIGLIO  del 28 aprile 2023

      L 113I

    1

    28.4.2023

    ►M20

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (PESC) 2023/1497 DEL CONSIGLIO  del 20 luglio 2023

      L 183I

    19

    20.7.2023

    ►M21

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/2435 DEL CONSIGLIO  del 26 ottobre 2023

      L 2435

    1

    27.10.2023

    ►M22

    REGOLAMENTO (UE) 2023/2694 DEL CONSIGLIO  del 27 novembre 2023

      L 2694

    1

    28.11.2023

    ►M23

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/2789 DEL CONSIGLIO  dell'11 dicembre 2023

      L 2789

    1

    11.12.2023

    ►M24

    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2024/1249 DEL CONSIGLIO  del 26 aprile 2024

      L 1249

    1

    29.4.2024


    Rettificato da:

    ►C1

    Rettifica, GU L 148, 8.6.2023, pag.  133 ((UE) 2021/480)

    ►C2

    Rettifica, GU L 148, 8.6.2023, pag.  134 ((UE) 2022/662)




    ▼B

    ▼M8

    REGOLAMENTO (UE) N. 401/2013 DEL CONSIGLIO

    concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania e che abroga il regolamento (CE) n. 194/2008



    ▼M1

    Articolo 1

    Ai fini del presente regolamento si intende per:

    a)

    «richiesta» :

    qualsiasi richiesta, sotto forma contenziosa o meno, presentata anteriormente o posteriormente alla data di entrata in vigore del presente regolamento, derivante da un contratto o da una transazione o ad essi collegata, e in particolare:

    i) 

    una richiesta volta a ottenere l'adempimento di un obbligo derivante da un contratto o da una transazione o a essi collegata;

    ii) 

    una richiesta volta ad ottenere la proroga o il pagamento di una garanzia o di una controgaranzia finanziaria, indipendentemente dalla sua forma;

    iii) 

    una richiesta di compensazione relativa a un contratto o a una transazione;

    iv) 

    una domanda riconvenzionale;

    v) 

    una richiesta volta ad ottenere, anche mediante exequatur, il riconoscimento o l'esecuzione di una sentenza, di un lodo arbitrale o di una decisione equivalente, indipendentemente dal luogo in cui sono stati pronunziati;

    b)

    «contratto o transazione» : qualsiasi transazione, indipendentemente dalla sua forma e dal diritto ad essa applicabile, che comprenda uno o più contratti o obblighi analoghi stipulati fra le stesse parti o fra parti diverse; a tal fine il termine «contratto» include qualsiasi forma di garanzia, in particolare una garanzia o controgaranzia finanziaria, e qualsiasi credito, anche giuridicamente indipendente, nonché qualsiasi clausola annessa derivante da siffatta transazione o ad essa correlata;

    c)

    «autorità competenti» : le autorità competenti degli Stati membri i cui siti web sono elencati nell'allegato II;

    d)

    «risorse economiche» : le attività di qualsiasi tipo, materiali o immateriali, mobili o immobili, che non sono fondi ma che potrebbero essere utilizzate per ottenere fondi, beni o servizi;

    e)

    «congelamento di risorse economiche» : il divieto di utilizzare risorse economiche per ottenere fondi, beni o servizi in qualsiasi modo, anche attraverso la vendita, l'affitto e le ipoteche;

    f)

    «congelamento di fondi» : il divieto di movimentazione, trasferimento, modifica, utilizzo o gestione dei fondi o di accesso ad essi così da modificarne il volume, l'importo, la collocazione, la proprietà, il possesso, la natura, la destinazione o qualsiasi altro cambiamento che consente l'uso dei fondi, compresa la gestione di portafoglio;

    g)

    «fondi» :

    tutte le attività e i benefici finanziari di qualsiasi natura, compresi, ma si tratta di un elenco non limitativo:

    i) 

    i contanti, gli assegni, le cambiali, i vaglia postali e gli altri strumenti di pagamento;

    ii) 

    i depositi presso istituti finanziari o altre entità, i saldi sui conti, i debiti e gli obblighi;

    iii) 

    i titoli negoziati a livello pubblico e privato e i prestiti obbligazionari, comprese le azioni, i certificati azionari, le obbligazioni, i pagherò, i warrant, le obbligazioni ipotecarie e i contratti finanziari derivati;

    iv) 

    gli interessi, i dividendi o altri redditi generati dalle attività;

    v) 

    il credito, il diritto di compensazione, le garanzie, le fideiussioni e gli altri impegni finanziari;

    vi) 

    le lettere di credito, le polizze di carico e gli atti di cessione e

    vii) 

    i documenti da cui risulti un interesse riguardante capitali o risorse finanziarie;

    h)

    «assistenza tecnica» : qualsiasi supporto tecnico di riparazione, perfezionamento, fabbricazione, assemblaggio, prova, manutenzione o altro servizio tecnico e che può assumere in particolare le seguenti forme: istruzione, pareri, formazione, trasmissione dell'apprendimento del funzionamento o delle competenze o servizi di consulenza, comprese le forme orali di assistenza;

    i)

    «servizi di intermediazione» :

    i) 

    la negoziazione o l'organizzazione di transazioni dirette all'acquisto, alla vendita o alla fornitura di beni e tecnologie, anche da un paese terzo a qualunque altro paese terzo, o

    ii) 

    la vendita o l'acquisto di beni e tecnologie ubicati in paesi terzi, per il loro trasferimento verso un altro paese terzo;

    j)

    «importazione» : l'introduzione di merci nel territorio doganale dell'Unione o in altri territori a cui si applica il trattato, alle condizioni previste dagli articoli 349 e 355 dello stesso. Ai sensi del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ) che istituisce il codice doganale dell'Unione, essa comprende il collocamento in una zona franca, il vincolo a un regime speciale e l'immissione in libera pratica, ma esclude il transito e la custodia temporanea;

    k)

    «esportazione» : l'uscita di merci dal territorio doganale dell'Unione o da altri territori a cui si applica il trattato, alle condizioni previste dagli articoli 349 e 355 dello stesso. Ai sensi del regolamento (UE) n. 952/2013, essa comprende l'uscita di merci oggetto di una dichiarazione in dogana e l'uscita di merci dopo il loro deposito in una zona franca o dopo il loro vincolo a un regime speciale, ma esclude il transito e la custodia temporanea;

    l)

    «esportatore» : la persona fisica o giuridica a nome della quale è rilasciata una dichiarazione di esportazione, vale a dire la persona che, al momento dell'accettazione della dichiarazione, è titolare del contratto stipulato con il destinatario ubicato nel paese terzo e che ha la facoltà di decidere che il prodotto sia spedito fuori dal territorio doganale dell'Unione o da altri territori a cui si applica il trattato;

    m)

    «territorio dell'Unione» : i territori degli Stati membri cui si applica il trattato, alle condizioni ivi stabilite, compreso lo spazio aereo.

    ▼B

    CAPO 1

    Articolo 2

    1.  
    È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, attrezzature utilizzabili ai fini di repressione interna elencati all’allegato I, originarie o meno dell'Unione, a qualunque persona fisica o giuridica, entità o organismo in Myanmar/Birmania o per uso in Myanmar/Birmania.
    2.  
    Il paragrafo 1 non si applica agli indumenti protettivi, compresi i giubbotti antiproiettile e gli elmetti militari, temporaneamente esportati in Myanmar/Birmania da dipendenti delle Nazioni Unite, dell’Unione europea o dei suoi Stati membri, da rappresentanti dei mass media, da operatori umanitari e dello sviluppo e loro collaboratori unicamente per loro uso personale.

    Articolo 3

    1.  

    È vietato:

    a) 

    fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica pertinente alle attività militari nonché alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all’uso di armamenti e di materiale connesso di qualsiasi tipo, comprese armi e munizioni, veicoli ed equipaggiamenti militari, equipaggiamento paramilitare e relativi pezzi di ricambio, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Myanmar/Birmania o per uso in Myanmar/Birmania;

    b) 

    fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria pertinenti ad attività militari, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all’esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l’esportazione di armamenti e di materiale connesso, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Myanmar/Birmania o per uso in Myanmar/Birmania.

    2.  

    È vietato:

    a) 

    fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica pertinente alle attrezzature che potrebbero essere utilizzate a fini di repressione interna elencate all’allegato I a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Myanmar/Birmania o per uso in Myanmar/Birmania;

    b) 

    fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria pertinenti alle attrezzature elencate all’allegato I, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all’esportazione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Myanmar/Birmania o per uso in Myanmar/Birmania.

    ▼M1 —————

    ▼M1

    Articolo 3 bis

    1.  
    È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni e le tecnologie a duplice uso di cui all'allegato I del regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio ( 2 ), anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo del Myanmar/Birmania, o per l'uso nel Myanmar/Birmania, qualora tali prodotti siano o possano essere destinati, interamente o parzialmente, a un uso militare, a un utente finale militare o alla polizia di frontiera.

    Qualora l'utente finale sia l'esercito del Myanmar/Birmania, si considera che tutti i beni o le tecnologie a duplice uso forniti siano destinati a un uso militare.

    2.  
    Nel decidere se concedere o meno un'autorizzazione a norma del regolamento (CE) n. 428/2009, le autorità competenti evitano di concedere autorizzazioni di esportazione a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo del Myanmar/Birmania, o per l'uso nel Myanmar/Birmania, se hanno fondati motivi per ritenere che l'utente finale possa essere l'esercito o la polizia di frontiera o che i beni possano essere destinati a un uso finale militare.
    3.  
    Gli esportatori forniscono alle autorità competenti tutte le informazioni pertinenti necessarie per la loro domanda di autorizzazione di esportazione.
    4.  

    È vietato:

    a) 

    fornire assistenza tecnica, servizi di intermediazione o altri servizi connessi ai beni e alle tecnologie di cui al paragrafo 1 e alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso di tali beni e tecnologie, direttamente o indirettamente, a qualsiasi utente finale militare, alla polizia di frontiera o per un uso militare nel Myanmar/Birmania;

    b) 

    fornire finanziamenti o assistenza finanziaria connessi ai beni e alle tecnologie di cui al paragrafo 1, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all'esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione dei beni o delle tecnologie in questione o per la prestazione della relativa assistenza tecnica, di servizi di intermediazione o di altri servizi, direttamente o indirettamente, a qualsiasi utente finale militare, alla polizia di frontiera o per un uso militare nel Myanmar/Birmania.

    5.  
    I divieti di cui ai paragrafi 1 e 4 non pregiudicano l'esecuzione dei contratti conclusi prima del 27 aprile 2018 o dei contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti.
    6.  
    Il paragrafo 1 non si applica all'abbigliamento protettivo, compresi i giubbotti antiproiettile e gli elmetti militari, esportato temporaneamente nel Myanmar/Birmania da personale dell'ONU, da personale dell'UE o dei suoi Stati membri, da rappresentanti dei mass media e da operatori umanitari o dello sviluppo e da personale associato, per loro esclusivo uso personale.

    Articolo 3 ter

    1.  
    È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, le apparecchiature, le tecnologie o i software elencati nell'allegato III, originari o meno dell'Unione, a qualsiasi persona, entità od organismo del Myanmar/Birmania, o per l'uso nel Myanmar/Birmania, senza il rilascio preventivo di un'autorizzazione da parte dell'autorità competente dello Stato membro interessato il cui sito web è elencato nell'allegato II.
    2.  
    Le autorità competenti degli Stati membri, i cui siti web sono elencati nell'allegato II non concedono autorizzazioni a norma del paragrafo 1 se hanno fondati motivi per stabilire che le apparecchiature, le tecnologie o i software in questione sarebbero utilizzati a fini di repressione interna dal governo, dagli enti pubblici, dalle imprese o dalle agenzie del Myanmar/Birmania, o da qualsiasi persona o entità che agisca per loro conto o sotto la loro direzione.
    3.  
    L'allegato III elenca le apparecchiature, le tecnologie o i software destinati principalmente ad essere utilizzati per il controllo o l'intercettazione delle comunicazioni via Internet o telefoniche.
    4.  
    Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del presente articolo entro quattro settimane dal rilascio dell'autorizzazione.

    Articolo 3 quater

    1.  

    A meno che l'autorità competente dello Stato membro interessato, il cui sito web è elencato nell'allegato II, non abbia preventivamente rilasciato un'autorizzazione a norma dell'articolo 3 ter, è vietato:

    a) 

    fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica o servizi di intermediazione connessi alle apparecchiature, alle tecnologie e ai software elencati nell'allegato III, all'installazione, alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso delle apparecchiature e delle tecnologie elencate nell'allegato III o alla fornitura, all'installazione, al funzionamento o all'aggiornamento dei software elencati nell'allegato III a qualsiasi persona, entità od organismo del Myanmar/Birmania, o per l'uso nel Myanmar/Birmania;

    b) 

    fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi alle apparecchiature, alle tecnologie e ai software elencati nell'allegato III a qualsiasi persona, entità od organismo del Myanmar/Birmania, o per l'uso nel Myanmar/Birmania;

    c) 

    fornire qualsiasi tipo di servizio di controllo o intercettazione di telecomunicazioni o di comunicazioni Internet al governo, agli enti pubblici, alle imprese e alle agenzie del Myanmar/Birmania o a qualsiasi persona o entità che agisca per loro conto o sotto la loro direzione, o a loro beneficio diretto o indiretto.

    2.  
    Ai fini del paragrafo 1, lettera c), per «controllo o intercettazione di telecomunicazioni o di comunicazioni Internet» si intendono i servizi che, utilizzando in particolare le apparecchiature, le tecnologie o i software elencati nell'allegato III, danno accesso a dati riguardanti le telecomunicazioni e le chiamate di un soggetto in entrata e in uscita, consentendo altresì la fornitura di tali dati, a fini di estrazione, decodifica, registrazione, trattamento, analisi o archiviazione o per qualsiasi altra attività connessa.

    ▼B

    Articolo 4

    ▼M1

    1.  

    In deroga all'articolo 2, paragrafo 1, all'articolo 3, paragrafo 2, all'articolo 3 bis, paragrafo 1, e all'articolo 3 bis, paragrafo 4, e fatto salvo l'articolo 5, le autorità competenti degli Stati membri indicate nei siti web di cui all'allegato II possono autorizzare, alle condizioni che ritengono appropriate:

    a) 

    la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di attrezzature che potrebbero essere utilizzate a fini di repressione interna elencate nell'allegato I o di beni o tecnologie a duplice uso elencati nell'allegato I del regolamento (CE) n. 428/2009, destinati esclusivamente ad uso umanitario o protettivo, a programmi di costruzione istituzionale delle Nazioni Unite e dell'Unione europea o ad operazioni di gestione delle crisi dell'Unione europea e delle Nazioni Unite;

    b) 

    la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di materiale per lo sminamento e di attrezzature destinate ad essere utilizzate nelle operazioni di sminamento, e

    c) 

    la fornitura di finanziamenti, assistenza finanziaria e assistenza tecnica connessi ad attrezzature, materiale, programmi e operazioni di cui alle lettere a) e b).

    ▼B

    2.  

    In deroga all’articolo 3, paragrafo 1, e fatto salvo l'articolo 5, le autorità competenti degli Stati membri di cui all’allegato II possono autorizzare, alle condizioni che esse ritengono appropriate, la fornitura di finanziamenti, assistenza finanziaria e assistenza tecnica pertinenti a:

    a) 

    attrezzature militari non letali destinate esclusivamente ad uso umanitario o protettivo o a programmi di costruzione istituzionale delle Nazioni Unite e dell’Unione europea;

    b) 

    materiale destinato alle operazioni di gestione delle crisi dell’Unione europea e delle Nazioni Unite.

    ▼M1

    Articolo 4 bis

    1.  
    Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti, posseduti, detenuti o controllati da qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo di cui all'allegato IV.
    2.  
    Nessun fondo o risorsa economica è messo a disposizione, direttamente o indirettamente, delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi elencati nell'allegato IV.

    ▼M8

    3.  

    Nell’allegato IV figurano:

    a) 

    le persone fisiche appartenenti alle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), alle forze di polizia del Myanmar e alla polizia di frontiera responsabili di gravi violazioni dei diritti umani nel Myanmar/Birmania;

    b) 

    le persone fisiche e giuridiche, le entità o gli organismi le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania o che intraprendono o sostengono azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania;

    c) 

    le persone fisiche appartenenti alle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), alle forze di polizia del Myanmar e alla polizia di frontiera responsabili di ostacolare la prestazione di assistenza umanitaria ai civili bisognosi;

    d) 

    le persone fisiche appartenenti alle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), alle forze di polizia del Myanmar e alla polizia di frontiera responsabili di ostacolare lo svolgimento di indagini indipendenti su presunte gravi violazioni o su presunti gravi abusi dei diritti umani;

    e) 

    le persone giuridiche, le entità o gli organismi di proprietà o sotto il controllo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), o che generano entrate a favore delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), forniscono loro sostegno o ne traggono vantaggio;

    f) 

    le persone fisiche o giuridiche, le entità o gli organismi associati a quelli di cui alle lettere da a) a e).

    ▼M1

    4.  
    L'allegato IV contiene i motivi dell'inserimento nell'elenco delle persone, delle entità e degli organismi interessati.
    5.  
    L'allegato IV riporta inoltre, ove disponibili, le informazioni necessarie per identificare le persone fisiche o giuridiche, le entità e gli organismi interessati. Con riguardo alle persone fisiche, tali informazioni possono includere i nomi, compresi gli pseudonimi, la data e il luogo di nascita, la cittadinanza, il numero del passaporto e della carta d'identità, il sesso, l'indirizzo, se noto, e la funzione o professione. Con riguardo alle persone giuridiche, alle entità e agli organismi, tali informazioni possono comprendere le denominazioni, la data e il luogo di registrazione, il numero di registrazione e la sede di attività.

    Articolo 4 ter

    1.  

    In deroga all'articolo 4 bis, le autorità competenti degli Stati membri i cui siti web sono elencati nell'allegato II possono autorizzare lo svincolo o la messa a disposizione di taluni fondi o risorse economiche congelati, alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che i fondi o le risorse economiche in questione sono:

    a) 

    necessari per soddisfare le esigenze di base delle persone fisiche e giuridiche elencate nell'allegato IV e dei familiari a carico di tali persone fisiche, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, affitti o ipoteche, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenze di servizi pubblici;

    b) 

    destinati esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli o al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;

    c) 

    destinati esclusivamente al pagamento di diritti o di spese connessi alla normale gestione o alla custodia dei fondi o delle risorse economiche congelati;

    d) 

    necessari per coprire spese straordinarie, a condizione di aver comunicato alle autorità competenti degli altri Stati membri e alla Commissione, almeno due settimane prima dell'autorizzazione, i motivi per i quali ritengono che debba essere concessa una determinata autorizzazione, oppure

    e) 

    pagabili su o da un conto di una missione diplomatica o consolare o di un'organizzazione internazionale che gode di immunità in conformità del diritto internazionale, nella misura in cui tali pagamenti servono per scopi ufficiali della missione diplomatica o consolare o dell'organizzazione internazionale.

    2.  
    Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del paragrafo 1 entro quattro settimane dal rilascio dell'autorizzazione.

    Articolo 4 quater

    1.  

    In deroga all'articolo 4 bis, le autorità competenti degli Stati membri i cui siti web sono elencati nell'allegato II possono autorizzare lo svincolo di taluni fondi o risorse economiche congelati a condizione che:

    a) 

    i fondi o le risorse economiche siano oggetto di una decisione arbitrale emessa anteriormente alla data dell'inserimento nell'allegato IV della persona fisica o giuridica, dell'entità o dell'organismo di cui all'articolo 4 bis, di una decisione giudiziaria o amministrativa emessa nell'Unione o di una decisione giudiziaria esecutiva nello Stato membro interessato, anteriormente, il o posteriormente a tale data;

    b) 

    i fondi o le risorse economiche vengano usati esclusivamente per soddisfare i crediti garantiti da tale decisione o riconosciuti validi dalla stessa, entro i limiti fissati dalle leggi e dai regolamenti applicabili che disciplinano i diritti dei creditori;

    c) 

    la decisione non vada a favore di una persona fisica o giuridica, di un'entità o di un organismo elencati nell'allegato IV, e

    d) 

    il riconoscimento della decisione non sia contrario all'ordine pubblico nello Stato membro interessato.

    2.  
    Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del paragrafo 1 entro quattro settimane dal rilascio dell'autorizzazione.

    Articolo 4 quinquies

    1.  

    In deroga all'articolo 4 bis, e purché un pagamento da parte di una persona, di un'entità o di un organismo di cui all'allegato IV sia dovuto in forza di un contratto o di un accordo concluso o di un'obbligazione sorta per la persona fisica o giuridica, l'entità o l'organismo in questione prima della data di inserimento di tale persona fisica o giuridica, entità od organismo nell'allegato IV, le autorità competenti degli Stati membri possono autorizzare, alle condizioni che ritengono appropriate, lo svincolo di taluni fondi o risorse economiche congelati, purché l'autorità competente in questione abbia accertato che:

    a) 

    i fondi o le risorse economiche devono essere usati per un pagamento da una persona fisica o giuridica, da un'entità o da un organismo di cui all'allegato IV;

    b) 

    il pagamento non viola l'articolo 4 bis, paragrafo 2.

    2.  
    Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del paragrafo 1 entro quattro settimane dal rilascio dell'autorizzazione.
    3.  
    L'articolo 4 bis, paragrafo 2, non osta a che gli enti finanziari o creditizi accreditino sui conti congelati fondi trasferiti da terzi verso i conti di una persona fisica o giuridica, di un'entità o di un organismo che figura nell'elenco, purché tali versamenti siano anch'essi congelati. L'ente finanziario o creditizio informa senza indugio l'autorità competente pertinente in merito a tali transazioni.
    4.  

    Purché tali interessi, altri profitti e pagamenti siano congelati a norma dell'articolo 4 bis, il paragrafo 2 dell'articolo 4 bis non si applica al versamento su conti congelati di:

    a) 

    interessi o altri profitti dovuti su detti conti;

    b) 

    pagamenti dovuti nel quadro di contratti, accordi o obblighi conclusi o insorti prima della data in cui la persona fisica o giuridica, l'entità o l'organismo di cui all'articolo 4 bis sono stati inseriti nell'allegato IV, oppure

    c) 

    pagamenti dovuti nell'ambito di decisioni giudiziarie, amministrative o arbitrali emesse in uno Stato membro o esecutive nello Stato membro interessato.

    ▼M22

    Articolo 4 quinquies bis

    1.  

    L’articolo 4 bis, paragrafi 1 e 2, non si applica alla messa a disposizione dei fondi o delle risorse economiche necessari a garantire l’inoltro tempestivo di assistenza umanitaria o sostenere altre attività a sostegno dei bisogni umani fondamentali laddove l’aiuto sia prestato e l’altra attività sia svolta:

    a) 

    dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, anche per il tramite dei suoi programmi, fondi e altre entità e organismi, e dalle sue agenzie specializzate e organizzazioni collegate;

    b) 

    da organizzazioni internazionali;

    c) 

    da organizzazioni umanitarie aventi status di osservatore presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dai membri di tali organizzazioni umanitarie;

    d) 

    da organizzazioni non governative finanziate a livello bilaterale o multilaterale che partecipano ai piani di risposta umanitaria delle Nazioni Unite, ai piani di risposta per i rifugiati, ad altri appelli delle Nazioni Unite o a cluster umanitari coordinati dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari;

    e) 

    da organizzazioni e agenzie alle quali l’Unione ha rilasciato il certificato di partenariato umanitario o che sono certificate o riconosciute da uno Stato membro conformemente alle procedure nazionali;

    f) 

    da agenzie specializzate degli Stati membri; o

    g) 

    da membri del personale, beneficiari di sovvenzioni, affiliate o partner esecutivi dei soggetti di cui alle lettere da a) a f), fintantoché e nella misura in cui agiscono in tale veste.

    2.  
    Fatto salvo il paragrafo 1, e in deroga all’articolo 4 bis, paragrafi 1 e 2, le autorità competenti degli Stati membri possono autorizzare lo svincolo di taluni fondi o risorse economiche congelati o la messa a disposizione di taluni fondi o risorse economiche, alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver stabilito che la fornitura di tali fondi o risorse economiche è necessaria per l’inoltro tempestivo di assistenza umanitaria o per sostenere altre attività a sostegno del soddisfacimento dei bisogni umani fondamentali.
    3.  
    In assenza di una decisione sfavorevole, di una richiesta di informazioni o di una comunicazione di un termine ulteriore da parte della pertinente autorità competente entro cinque giorni lavorativi dalla data di ricevimento della domanda di autorizzazione ai sensi del paragrafo 2, tale autorizzazione si considera concessa.
    4.  
    Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma dei paragrafi 2 e 3 entro quattro settimane dal rilascio di tale autorizzazione.

    ▼M13

    Articolo 4 quinquies ter

    In deroga all’articolo 4 bis, le autorità competenti di uno Stato membro possono autorizzare lo svincolo di taluni fondi o risorse economiche congelati appartenenti all’entità di cui alla voce 10 dell’allegato IV, o la messa a disposizione di taluni fondi o risorse economiche a tale entità, alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver stabilito che i fondi o le risorse economiche in questione sono necessari per:

    a) 

    i compiti connessi allo smantellamento dei pozzi di petrolio e di gas in conformità degli standard internazionali, quali lo smaltimento dei rifiuti, le attività di bonifica dei siti necessarie per la sicurezza e il ripristino ambientale, la prestazione della correlata assistenza tecnica e il pagamento delle relative imposte e tasse, nonché retribuzioni e prestazioni sociali dei dipendenti; o

    b) 

    il trasferimento prima del 31 luglio 2022 di azioni o interessi necessario per porre termine ai contratti conclusi con l’entità di cui alla voce 10 dell’allegato IV prima del 21 febbraio 2022.

    ▼M1

    Articolo 4 sexies

    1.  

    Fatte salve le norme applicabili in materia di relazioni, riservatezza e segreto professionale, le persone fisiche e giuridiche, le entità e gli organismi sono tenuti a:

    a) 

    fornire immediatamente qualsiasi informazione atta a facilitare il rispetto del presente regolamento, quali i conti e gli importi congelati a norma dell'articolo 4 bis, alle autorità competenti degli Stati membri in cui risiedono o sono situati e a trasmettere tempestivamente tali informazioni, direttamente o attraverso gli Stati membri interessati, alla Commissione, e

    b) 

    collaborare con l'autorità competente alla verifica delle informazioni di cui alla lettera a).

    2.  
    Le ulteriori informazioni ricevute direttamente dalla Commissione sono messe a disposizione degli Stati membri.
    3.  
    Le informazioni fornite o ricevute ai sensi del presente articolo sono utilizzate unicamente per gli scopi per i quali sono state fornite o ricevute.

    Articolo 4 septies

    1.  
    Il congelamento di fondi e risorse economiche o il rifiuto di rendere disponibili fondi o risorse economiche, se effettuato ritenendo in buona fede che tale azione sia conforme al presente regolamento, non comporta alcun genere di responsabilità per la persona fisica o giuridica, l'entità o l'organismo che lo attua, né per i suoi direttori o dipendenti, a meno che non si dimostri che i fondi e le risorse economiche sono stati congelati o trattenuti in seguito a negligenza.
    2.  
    Le azioni compiute da persone fisiche o giuridiche, entità o organismi non comportano alcun genere di responsabilità a loro carico se non sapevano, e non avevano alcun motivo ragionevole di sospettare, che le loro azioni avrebbero violato le misure previste dal presente regolamento.

    Articolo 4 octies

    È vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attività aventi l'obiettivo o il risultato di eludere le misure di cui al presente regolamento.

    Articolo 4 nonies

    1.  

    Non è concesso alcun diritto in relazione a contratti o transazioni sulla cui esecuzione abbiano inciso, direttamente o indirettamente, integralmente o in parte, le misure istituite a norma del presente regolamento, anche a fini di indennizzo o diritto analogo, ad esempio un diritto di compensazione o un diritto coperto da garanzia, segnatamente una proroga o il pagamento di una garanzia o di una controgaranzia, in particolare finanziaria, indipendentemente dalla sua forma, se la richiesta è presentata da:

    a) 

    persone fisiche o giuridiche, entità o organismi designati elencati nell'allegato IV;

    b) 

    qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo che agisca per tramite o per conto di una delle persone, entità od organismi di cui alla lettera a).

    2.  
    In ogni procedura volta all'esercizio di un diritto, l'onere della prova che l'esercizio del diritto non è vietato dal paragrafo 1 incombe alla persona fisica o giuridica, all'entità o all'organismo che intende esercitare tale diritto.
    3.  
    Il presente articolo lascia impregiudicato il diritto delle persone fisiche o giuridiche, delle entità e degli organismi di cui al paragrafo 1 al controllo giurisdizionale dell'inadempimento degli obblighi contrattuali a norma del presente regolamento.

    Articolo 4 decies

    1.  
    Qualora decida di applicare a una persona fisica o giuridica, a un'entità o a un organismo le misure di cui all'articolo 4 bis, il Consiglio modifica l'allegato IV di conseguenza.
    2.  
    Il Consiglio trasmette la sua decisione e i motivi dell'inserimento nell'elenco alla persona fisica o giuridica, all'entità o all'organismo di cui al paragrafo 1 direttamente, se l'indirizzo è noto, o mediante la pubblicazione di un avviso, dando alla persona fisica o giuridica, all'entità o all'organismo in questione la possibilità di formulare osservazioni.
    3.  
    Qualora siano avanzate osservazioni o siano addotte nuove prove sostanziali, il Consiglio riesamina la decisione e ne informa la persona fisica o giuridica, l'entità o l'organismo di conseguenza.
    4.  
    L'elenco di cui all'allegato IV è riesaminato a intervalli regolari e almeno ogni dodici mesi.

    ▼B

    CAPO 2

    Articolo 5

    Le autorizzazioni di cui all'articolo 4 non sono rilasciate per attività che hanno già avuto luogo.

    ▼M1

    Articolo 6

    1.  

    La Commissione e gli Stati membri si informano reciprocamente delle misure adottate a norma del presente regolamento e condividono tutte le altre informazioni pertinenti in loro possesso attinenti al presente regolamento, in particolare quelle riguardanti

    a) 

    i fondi congelati a norma dell'articolo 4 bis e le autorizzazioni rilasciate a norma degli articoli 3 bis, 3 ter, 3 quater, 4 ter, 4 quater e 4 quinquies;

    b) 

    i problemi di violazione e di applicazione delle norme e le sentenze pronunciate dagli organi giurisdizionali nazionali.

    2.  
    Ciascuno Stato membro comunica immediatamente agli altri Stati membri e alla Commissione tutte le altre informazioni pertinenti in suo possesso tali da pregiudicare l'effettiva attuazione del presente regolamento.

    ▼B

    Articolo 7

    La Commissione ha il potere di modificare l’allegato II sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri.

    Articolo 8

    1.  
    Gli Stati membri stabiliscono norme sulle sanzioni applicabili alle violazioni delle disposizioni del presente regolamento e adottano tutte le misure necessarie per garantirne l’attuazione. Le sanzioni sono efficaci, proporzionate e dissuasive.
    2.  
    Gli Stati membri notificano alla Commissione tali norme immediatamente dopo l’entrata in vigore del presente regolamento e le comunicano ogni eventuale modifica successiva.

    Articolo 9

    1.  
    Gli Stati membri designano le autorità competenti di cui al presente regolamento e le indicano tramite nei o tramite i siti web di cui all’allegato II.
    2.  
    Gli Stati membri notificano le proprie autorità competenti alla Commissione immediatamente dopo l’entrata in vigore del presente regolamento e le comunicano ogni eventuale cambiamento successivo.

    Articolo 10

    Il presente regolamento si applica:

    a) 

    nel territorio dell'Unione, compreso il suo spazio aereo;

    b) 

    a bordo di tutti gli aeromobili e di tutti i natanti sotto la giurisdizione di uno Stato membro;

    c) 

    a tutti i cittadini di uno Stato membro che si trovano all’interno o all’esterno del territorio dell’Unione;

    d) 

    a tutte le persone giuridiche, entità od organismi registrati o costituiti secondo il diritto di uno Stato membro;

    e) 

    a tutte le persone giuridiche, entità od organismi per qualsiasi operazione svolta in tutto o in parte all’interno dell’Unione.

    Articolo 11

    Il regolamento (CE) n. 194/2008 è abrogato.

    Articolo 12

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.




    ALLEGATO I

    Elenco delle attrezzature previste dagli articoli 2, 3 e 4 che potrebbero essere utilizzate a fini di repressione interna

    1. 

    Armi da fuoco, munizioni e relativi accessori:

    1.1. 

    armi da fuoco non sottoposte ad autorizzazione dai punti ML 1 e ML 2 dell'Elenco comune delle attrezzature militari dell'UE ( 3 );

    1.2. 

    munizioni appositamente progettate per le armi da fuoco di cui al punto 1.1 e relative componenti appositamente progettate;

    1.3. 

    strumenti di puntamento non sottoposti ad autorizzazione dall’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE.

    2. 

    Bombe e bombe a mano non sottoposte ad autorizzazione dall’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE.

    3. 

    I seguenti veicoli:

    3.1. 

    veicoli dotati di cannone ad acqua appositamente progettati o modificati a fini antisommossa;

    3.2. 

    veicoli appositamente progettati o modificati per essere elettrificati al fine di respingere gli assalti;

    3.3. 

    veicoli appositamente progettati o modificati per rimuovere le barricate, compreso materiale da costruzione con protezione balistica;

    3.4. 

    veicoli appositamente progettai o modificati per il trasporto o il trasferimento di prigionieri e/o detenuti;

    3.5. 

    veicoli appositamente progettati per l’installazione di barriere mobili;

    3.6. 

    componenti di veicoli di cui ai punti da 3.1 a 3.5 appositamente progettate a fini antisommossa.

    Nota 1:  Questa voce non contempla i veicoli appositamente progettati per fini antincendio.

    Nota 2:  Relativamente alla voce 3.5, l’espressione «veicoli» comprende anche i rimorchi.

    4. 

    Le seguenti sostanze esplosive e sostanze collegate:

    4.1. 

    apparecchi e dispositivi specificamente progettati per provocare esplosioni con mezzi elettrici o non elettrici, compresi gli apparecchi di innesco, i detonatori, gli ignitori, gli acceleranti di esplosione e le corde di detonazione e le relative componenti appositamente progettate; ad eccezione di quelli appositamente progettati per un impiego commerciale specifico, ossia per l’attivazione o il funzionamento mediante esplosione di altre attrezzature o dispositivi la cui funzione non è l’innesco di un’esplosione (ad esempio gonfiatori degli air bag per autoveicoli, scaricatori elettrici degli azionatori antincendio a sprinkler);

    4.2. 

    cariche esplosive a taglio lineare non sottoposte ad autorizzazione dall’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE;

    4.3. 

    i seguenti altri esplosivi non sottoposti ad autorizzazione dall’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE e sostanze collegate:

    a. 

    amatolo;

    b. 

    nitrocellulosa (contenente oltre il 12,5% di azoto);

    c. 

    nitroglicole;

    d. 

    tetranitrato di pentaeritrite (PETN);

    e. 

    cloruro di picrile;

    f. 

    2, 4, 6 trinitrotoluene (TNT).

    5. 

    I seguenti equipaggiamenti di protezione non sottoposti ad autorizzazione dal punto ML 13 dell’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE e sostanze collegate:

    5.1. 

    giubbotti antiproiettile con protezione balistica e/o protezione contro gli attacchi all’arma bianca;

    5.2. 

    elmetti con protezione balistica e/o protezione antischegge, elmetti antisommossa, scudi antisommossa e scudi balistici.

    Nota: Questa voce non contempla:

    — 
    equipaggiamenti appositamente progettati per discipline sportive;
    — 
    equipaggiamenti appositamente progettati per soddisfare requisiti di sicurezza e di lavoro.
    6. 

    Simulatori per l’addestramento all’uso di armi da fuoco diversi da quelli sottoposti ad autorizzazione dal punto ML 14 dell’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE e relativi programmi informatici appositamente progettati.

    7. 

    Apparecchiature per la visione notturna e la registrazione di immagini termiche e amplificatori d’immagine diversi da quelli sottoposti ad autorizzazione dall’Elenco comune delle attrezzature militari dell’UE.

    8. 

    Filo spinato a lame di rasoio.

    9. 

    Coltelli militari, coltelli da combattimento e baionette con lama di lunghezza superiore a 10 cm.

    10. 

    Apparecchiature specificamente progettate per la fabbricazione degli articoli di cui al presente elenco.

    11. 

    Tecnologia specifica destinata allo sviluppo, alla fabbricazione e all’utilizzo degli articoli di cui al presente elenco.




    ALLEGATO II

    Siti web contenenti informazioni sulle autorità competenti di cui agli articoli 4, 7 e 9 e indirizzo per le notifiche alla Commissione europea

    ▼M15

    BELGIO

    https://diplomatie.belgium.be/en/policy/policy_areas/peace_and_security/sanctions

    BULGARIA

    https://www.mfa.bg/en/EU-sanctions

    CECHIA

    www.financnianalytickyurad.cz/mezinarodni-sankce.html

    DANIMARCA

    http://um.dk/da/Udenrigspolitik/folkeretten/sanktioner/

    GERMANIA

    https://www.bmwi.de/Redaktion/DE/Artikel/Aussenwirtschaft/embargos-aussenwirtschaftsrecht.html

    ESTONIA

    https://vm.ee/et/rahvusvahelised-sanktsioonid

    IRLANDA

    https://www.dfa.ie/our-role-policies/ireland-in-the-eu/eu-restrictive-measures/

    GRECIA

    http://www.mfa.gr/en/foreign-policy/global-issues/international-sanctions.html

    SPAGNA

    https://www.exteriores.gob.es/es/PoliticaExterior/Paginas/SancionesInternacionales.aspx

    FRANCIA

    http://www.diplomatie.gouv.fr/fr/autorites-sanctions/

    CROAZIA

    https://mvep.gov.hr/vanjska-politika/medjunarodne-mjere-ogranicavanja/22955

    ITALIA

    https://www.esteri.it/it/politica-estera-e-cooperazione-allo-sviluppo/politica_europea/misure_deroghe/

    CIPRO

    https://mfa.gov.cy/themes/

    LETTONIA

    http://www.mfa.gov.lv/en/security/4539

    LITUANIA

    http://www.urm.lt/sanctions

    LUSSEMBURGO

    https://maee.gouvernement.lu/fr/directions-du-ministere/affaires-europeennes/organisations-economiques-int/mesures-restrictives.html

    UNGHERIA

    https://kormany.hu/kulgazdasagi-es-kulugyminiszterium/ensz-eu-szankcios-tajekoztato

    MALTA

    https://foreignandeu.gov.mt/en/Government/SMB/Pages/SMB-Home.aspx

    PAESI BASSI

    https://www.rijksoverheid.nl/onderwerpen/internationale-sancties

    AUSTRIA

    https://www.bmeia.gv.at/themen/aussenpolitik/europa/eu-sanktionen-nationale-behoerden/

    POLONIA

    https://www.gov.pl/web/dyplomacja/sankcje-miedzynarodowe

    https://www.gov.pl/web/diplomacy/international-sanctions

    PORTOGALLO

    https://www.portaldiplomatico.mne.gov.pt/politica-externa/medidas-restritivas

    ROMANIA

    http://www.mae.ro/node/1548

    SLOVENIA

    http://www.mzz.gov.si/si/omejevalni_ukrepi

    SLOVACCHIA

    https://www.mzv.sk/europske_zalezitosti/europske_politiky-sankcie_eu

    FINLANDIA

    https://um.fi/pakotteet

    SVEZIA

    https://www.regeringen.se/sanktioner

    Indirizzo per le notifiche alla Commissione europea:

    Commissione europea

    Direzione generale della Stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell'Unione dei mercati dei capitali (DG FISMA)

    Rue de Spa 2/Spastraat 2

    1049 Bruxelles/Brussel BELGIQUE/BELGIË

    E-mail: relex-sanctions@ec.europa.eu

    ▼M1




    ALLEGATO III

    Apparecchiature, tecnologie e software di cui agli articoli 3 ter e 3 quater

    Nota generale

    Nonostante il disposto del presente allegato, quest'ultimo non si applica a:

    a) 

    apparecchiature, tecnologie o software che figurano nell'allegato I del regolamento (CE) n. 428/2009 o nell'elenco comune delle attrezzature militari oppure

    b) 

    software che sono progettati per essere installati dall'utilizzatore senza ulteriore significativa assistenza da parte del fornitore e che sono generalmente disponibili al pubblico in quanto venduti direttamente, senza restrizioni, nei punti di vendita al dettaglio, in uno dei seguenti modi:

    i) 

    al banco;

    ii) 

    per corrispondenza;

    iii) 

    per via elettronica;

    iv) 

    su ordinazione telefonica, oppure

    c) 

    software che sono di pubblico dominio.

    Le sezioni A, B, C, D ed E fanno riferimento alle sezioni di cui al regolamento (CE) n. 428/2009.

    Apparecchiature, tecnologie e software di cui agli articoli 3 ter e 3 quater:

    A. 

    Elenco delle apparecchiature:

    — 
    apparecchiature di ispezione approfondita di pacchetti
    — 
    apparecchiature di intercettazione delle reti, incluse le apparecchiature di gestione delle intercettazioni (IMS) e le apparecchiature di link intelligence per la conservazione dei dati
    — 
    apparecchiature di controllo delle radiofrequenze
    — 
    apparecchiature di interferenze di reti e satelliti
    — 
    apparecchiature di infezione a distanza
    — 
    apparecchiature di riconoscimento/trattamento vocale
    — 
    apparecchiature di intercettazione e controllo IMSI ( 4 ), MSISDN ( 5 ), IMEI ( 6 ) e TMSI ( 7 )
    — 
    apparecchiature di intercettazione e controllo tattici SMS ( 8 )/GSM ( 9 )/GPS ( 10 )/GPRS ( 11 )/UMTS ( 12 )/CDMA ( 13 )/PSTN ( 14 )
    — 
    apparecchiature di intercettazione e controllo delle informazioni DHCP ( 15 ), SMTP ( 16 ) e GTP ( 17 )
    — 
    apparecchiature di riconoscimento morfologico e di analisi morfologica,
    — 
    apparecchiature forensi a distanza
    — 
    apparecchiature di motori di trattamento semantico
    — 
    apparecchiature WEP e WPA di violazione di codici
    — 
    apparecchiature di intercettazione per protocollo VoIP proprietario e standard
    B. 

    Non utilizzato.

    C. 

    Non utilizzato.

    D. 

    «Software» per lo «sviluppo», la «produzione» o l'«utilizzazione» delle apparecchiature specificate sopra in A.

    E. 

    «Tecnologie» per lo «sviluppo», la «produzione» o l'«utilizzazione» delle apparecchiature specificate sopra in A.

    Le apparecchiature, tecnologie e i software di queste sezioni rientrano nell'ambito di applicazione del presente allegato nella misura in cui rispondono alla descrizione generale di «sistemi di intercettazione e controllo di Internet e delle comunicazioni telefoniche e satellitari».

    Ai fini del presente allegato, per «controllo» si intende l'acquisizione, l'estrazione, la decodificazione, la registrazione, il trattamento, l'analisi e l'archiviazione del contenuto di una chiamata o dei dati della rete.




    ALLEGATO IV

    Elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi di cui all'articolo 4bis



    ▼M10

    A.  Elenco delle persone fisiche di cui all’articolo 4 bis

    ▼M5

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell'elenco

    1.

    Aung Kyaw Zaw

    Data di nascita: 20 agosto 1961

    Genere: maschio

    Passaporto n.: DM000826

    Data di rilascio: 22 novembre 2011

    Data di scadenza:21 novembre 2021

    Numero di identificazione militare: BC 17444

    Il tenente generale Aung Kyaw Zaw è stato il comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 3 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dall'agosto 2015 alla fine del 2017. L'Ufficio Operazioni speciali n. 3 era incaricato di supervisionare il Comando Ovest e, in tale contesto, il tenente generale Aung Kyaw Zaw è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse durante tale periodo dal Comando Ovest nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    2.

    Maung Maung Soe

    Data di nascita: Marzo 1964

    Genere: maschio

    Numero di identificazione nazionale: Tatmadaw Kyee 19571

    Il Maggiore Generale Maung Maung Soe è stato comandante del Comando Ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dall'ottobre 2016 al 10 novembre 2017 ed ha supervisionato le operazioni militari nello Stato di Rakhine. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse durante tale periodo dal Comando Ovest nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    ▼M7

    3.

    Than Oo

    Data di nascita: 12 ottobre 1973

    Genere: maschio

    Numero di identificazione militare: BC 25723

    Il Brigadier Generale Than Oo è stato comandante della 99a Divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) fino al maggio 2018. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dalla 99a Divisione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    ▼M19

    4.

    Aung Aung

    Genere: maschio;

    Numero di identificazione militare: BC 23750

    Il tenente generale Aung Aung è comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2 dall’ottobre 2022. È l’ex comandante del Comando Sud-ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e l’ex comandante della 33a divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dalla 33a divisione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Tali violazioni includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    ▼M5

    5.

    Khin Maung Soe

    Data di nascita: 1972

    Genere: maschio

    Il Brigadier Generale Khin Maung Soe è comandante del comando operativo militare 15, a volte noto come 15a divisione d'infanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadav), che comprende il battaglione d'infanteria n. 564. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dal comando operativo militare 15, in particolare dal battaglione d'infanteria n. 564, nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    6.

    Thura San Lwin

    Data di nascita: 17 marzo 1959

    Genere: maschio

    Il Brigadier Generale Thura San Lwin è stato comandante della polizia di frontiera dall'ottobre 2016 all'inizio di ottobre 2017. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse durante tale periodo dalla polizia di frontiera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    ▼M19

    7.

    Thant Zin Oo

    Genere: maschio

    Thant Zin Oo è stato comandante dell’8o battaglionedella polizia di sicurezza. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dall’8o battaglione della polizia di sicurezza nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Le gravi violazioni dei diritti umani includono esecuzioni sommarie e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. Tali violazioni sono state commesse congiuntamente con la 33a divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) guidate dal tenente generale (ex Brigadier Generale) Aung Aung e a sostegno diretto della medesima. Thant Zin Oo è pertanto associato al tenente generale Aung Aung, persona inserita nell’elenco.

    25.6.2018

    ▼M5

    8.

    Ba Kyaw

    Genere: maschio

    Ba Kyaw è Sergente maggiore nel 564o battaglione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). Ha commesso atrocità e gravi violazioni dei diritti umani, ivi compresi omicidio, deportazione e tortura, nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine nella seconda metà del 2017. In particolare, è stato identificato come uno dei principali autori della strage di Maung Nu del 27 agosto 2017.

    21.12.2018

    9.

    Tun Naing

    Genere: maschio

    Tun Naing è il comandante della base della polizia di frontiera di Taung Bazar. In tale carica, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani, ivi compresi detenzione forzata, maltrattamenti e tortura, commesse dalla polizia di frontiera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine a Taung Bazar prima, durante e dopo il 25 agosto 2017.

    21.12.2018

    ▼M19

    10.

    Khin Hlaing

    Data di nascita: 2 maggio 1968;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Khin Hlaing è comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 4 dall’ottobre 2022. È l’ex comandante della regione del Triangolo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È l’ex comandante della 99a divisione di fanteria leggera ed è stato il comandante del Comando Nord-est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In veste di comandante della 99a divisione di fanteria leggera ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato dello Shan nel 2016 e all’inizio del 2017. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla 99a divisione di fanteria leggera nei confronti di minoranze etniche dei villaggi dello Stato dello Shan nella seconda metà del 2016. Tali violazioni includono esecuzioni sommarie, detenzione forzata e distruzione di villaggi.

    21.12.2018

    ▼M5

    11.

    Aung Myo Thu

    Genere: maschio

    Il Maggiore Aung Myo Thu è comandante del nucleo operativo dalla 33a divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In veste di comandante della 33a divisione di fanteria a leggera ha supervisionato le operazioni militari condotte nello stato di Rakhine nel 2017. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla 33a divisione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine nella seconda metà del 2017. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e detenzione forzata.

    21.12.2018

    12.

    Thant Zaw Win

    Genere: maschio

    Thant Zaw Win è Maggiore nel 564o battaglione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale carica, ha supervisionato le operazioni militari condotte nello stato di Rakhine ed è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse il 27 agosto 2017 dal 564o battaglione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine, in particolare nel villaggio di Maung Nu e nei suoi dintorni. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    21.12.2018

    13.

    Kyaw Chay

    Genere: maschio

    Kyaw Chay è Caporale nella polizia di frontiera. È stato precedentemente destinato a Zay Di Pyin ed era comandante della base della polizia di frontiera di Zay Di Pyin nel periodo intorno al 25 agosto 2017 quando, sotto il suo comando, la polizia di frontiera ha commesso una serie di violazioni dei diritti umani. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di frontiera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine durante tale periodo. Ha inoltre partecipato a gravi violazioni dei diritti umani, tra le quali maltrattamenti dei detenuti e tortura.

    21.12.2018

    14.

    Nyi Nyi Swe

    Genere: maschio

    Il Maggiore Generale Nyi Nyi Swe è l'ex comandante del Comando Nord delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale carica, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani, compreso il maltrattamento dei civili, commesse dal Comando Nord nello stato del Kachin dal maggio 2016 all'aprile 2018 (fino alla sua nomina a comandante del Comando Sud-ovest). È inoltre responsabile di aver ostacolato la prestazione di assistenza umanitaria ai civili bisognosi nello stato del Kachin in tale periodo, in particolare bloccando il trasporto di derrate alimentare.

    21.12.2018

    ▼M16

    15.

    Min Aung Hlaing

    Data di nascita: 3 luglio 1956
    Luogo di nascita: Tavoy, Myanmar/Birmania ►C2  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Numero di identificazione nazionale: 12/SAKHANA(N)020199
    Genere: maschio

    Min Aung Hlaing è comandante in capo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal 2011. È presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato e membro del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza. Min Aung Hlaing si è dichiarato “primo ministro” il 1o agosto 2021. Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar/Birmania invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Il 31 gennaio 2022, su richiesta di Min Aung Hlaing, il Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ha formalmente prorogato lo stato di emergenza fino al 31 luglio 2022.

    Rivestendo tutti i poteri e in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato, il comandante in capo Min Aung Hlaing è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. In qualità di presidente del suddetto Consiglio, il comandante in capo Min Aung Hlaing è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. In qualità di comandante in capo del Tatmadaw dal 2011, Min Aung Hlaing è direttamente responsabile di tali gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    16.

    Myint Swe

    Data di nascita: 24 maggio 1951 ►C2  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Myint Swe è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) ed era stato nominato vicepresidente del Tatmadaw fino al 1o febbraio 2021. In tale data Myint Swe ha partecipato a una riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza insieme ad altri membri del Tatmadaw. La riunione era incostituzionale poiché non comprendeva i membri civili. Nel corso della riunione Myint Swe è stato nominato presidente ad interim. Successivamente Myint Swe ha dichiarato lo stato di emergenza e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. La procedura per la dichiarazione dello stato di emergenza non è stata rispettata poiché, in virtù della costituzione, solo il presidente ha il potere di dichiarare lo stato di emergenza. Il 31 gennaio 2022 Myint Swe ha approvato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2022.

    Accettando la nomina a presidente ad interim e trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario al comandante in capo, Myint Swe ha contribuito a rovesciare il governo democraticamente eletto ed è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    17.

    Soe Win

    Data di nascita: 1o marzo 1960 ►C2  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Soe Win è vicecomandante in capo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal 2011. È vicepresidente del Consiglio di amministrazione dello Stato e membro del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza. Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Soe Win ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza del 31 gennaio 2022, nel corso della quale lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 luglio 2022.

    In qualità di vicepresidente del Consiglio di amministrazione dello Stato, il vicecomandante in capo Soe Win è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di vicepresidente del suddetto Consiglio, il vicecomandante in capo Soe Win è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. In qualità di vicecomandante in capo del Tatmadaw dal 2011, Soe Win è responsabile di tali gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    ▼M19

    18.

    Sein Win

    Data di nascita: 24 luglio 1956;

    Luogo di nascita: Pyin Oo Lwin, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Sein Win è membro del Tatmadaw ed ex ministro della Difesa (in carica dal 24 agosto 2015 al 1o febbraio 2021). Dal febbraio 2021 (almeno fino al settembre 2022) è stato il presidente della Myanmar War Veterans Organization.

    Il 1o febbraio 2021 ha partecipato a una riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza insieme ad altri membri del Tatmadaw. La riunione era incostituzionale poiché non comprendeva i membri civili. Nel corso della riunione Myint Swe è stato nominato presidente ad interim. Successivamente Myint Swe ha dichiarato lo stato di emergenza e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa Min Aung Hlaing. La procedura per la dichiarazione dello stato di emergenza non è stata rispettata poiché, in virtù della costituzione, solo il presidente ha il potere di dichiarare lo stato di emergenza.

    Partecipando alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza nel corso della quale è stato deciso di dichiarare lo stato di emergenza e trasferire i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, Sein Win ha contribuito a invalidare i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e a rovesciare il governo democraticamente eletto; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. In qualità di ministro della Difesa dal 24 agosto 2015 al 1o febbraio 2021, Sein Win è responsabile di tali gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    ▼M9

    19.

    Thein Soe

    (alias U Thein Soe)

    Data di nascita: 23 gennaio 1952
    Luogo di nascita: Kani, Myanmar/Birmania ►C1  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il 2 febbraio 2021 Thein Soe è stato nominato presidente della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di presidente di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni senza alcuna prova di frode, Thein Soe è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    ▼M24

    20.

    Mya Tun Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 4.5.1961 o 5.5.1961

    Genere: maschio

    Il generale Mya Tun Oo è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È stato ministro della Difesa dal 1o febbraio 2021 al 3 agosto 2023 ed è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. Il 1o febbraio 2023 è stato inoltre nominato vice primo ministro. Dal 1o agosto 2023 ha anche assunto la carica di ministro dei Trasporti e delle comunicazioni. Supervisiona inoltre altri organi di vigilanza controllati dalla giunta in relazione agli investimenti esteri e agli scambi con l’estero.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Mya Tun Oo ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza del 31 gennaio 2022, nel corso della quale lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 luglio 2022. In qualità di membro del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza e del Consiglio di amministrazione dello Stato, il generale Mya Tun Oo è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, il generale Mya Tun Oo è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, in qualità di ex ministro della Difesa, Mya Tun Oo è responsabile degli attacchi perpetrati dalle forze militari nello Stato del Kayah il 25 dicembre 2021, che hanno provocato la morte di oltre 30 persone, tra cui bambini e personale umanitario, e di uccisioni di massa e torture ai danni di civili in tutto il Myanmar. In qualità di ex ministro della Difesa, il generale Mya Tun Oo è stato inoltre responsabile dei bombardamenti, delle incursioni aeree e di altri casi di violenza su larga scala perpetrati dalle forze armate del Myanmar nel 2022. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. Mya Tun Oo è stato capo di Stato maggiore aggiunto delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), la terza carica più elevata nel Tatmadaw, dall’agosto 2016 fino alla sua nomina a ministro della Difesa. In tale qualità, ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato del Rakhine e ha coordinato le varie forze armate, tra cui l’esercito, la marina militare e l’aeronautica, nonché l’uso dell’artiglieria. È pertanto responsabile di gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    ▼M9

    21.

    Dwe Aung Lin

    Data di nascita:
    31 maggio 1962 ►C1  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Dwe Aung Lin è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e segretario del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Il tenente generale Dwe Aung Lin è stato nominato segretario del Consiglio di amministrazione dello Stato il 2 febbraio 2021 e ha emesso gli ordini di detto Consiglio. Ha ordinato, tra l’altro, la destituzione di persone dalle cariche alle quali erano state nominate dal governo legalmente eletto nonché la sostituzione del personale della commissione elettorale del Myanmar.

    In qualità di membro e segretario del Consiglio di amministrazione dello Stato, il tenente generale Dwe Aung Lin è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di membro e segretario del suddetto Consiglio, il tenente generale Dwe Aung Lin è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    22.

    Ye Win Oo

    Data di nascita: 21 febbraio 1966 ►C1  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Ye Win Oo è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e cosegretario del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    22.3.2021

    Il tenente generale Ye Win Oo è stato nominato cosegretario del Consiglio di amministrazione dello Stato il 2 febbraio 2021. In qualità di membro e cosegretario del Consiglio di amministrazione dello Stato, il tenente generale Ye Win Oo è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze di sicurezza e le autorità del Myanmar che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di membro e cosegretario del suddetto Consiglio, il tenente generale Ye Win Oo è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    ▼M19

    23.

    Maung Maung Kyaw

    Data di nascita: 23 luglio 1964;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    generale Maung Maung Kyaw è un ex membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È in pensione dal gennaio 2022. È Stato membro del Consiglio di amministrazione dello Stato fino al febbraio 2023. In precedenza è stato comandante in capo dell’aeronautica del Myanmar tra il 2018 e il gennaio 2022. Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, il generale Maung Maung Kyaw è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. In qualità di ex membro del suddetto Consiglio, il generale Maung Maung Kyaw è stato direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, nella sua precedente funzione di capo dell’aeronautica del Myanmar, è stato direttamente responsabile dei bombardamenti nello Stato del Kayah nel dicembre 2021, che hanno colpito la popolazione civile e causato un elevato numero di vittime. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani.

    22.3.2021

    ▼M9

    24.

    Moe Myint Tun

    Data di nascita: 24 maggio 1968 ►C1  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Moe Myint Tun è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio, è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, il tenente generale Moe Myint Tun è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile dell’indebolimento della democrazia e dello Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, il tenente generale Moe Myint Tun è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011 concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. Il tenente generale Moe Myint Tun è stato comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 6 e capo di Stato maggiore (esercito) delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) fino al 2019. In tale carica, ha supervisionato le operazioni nello stato del Rakhine. È pertanto responsabile di gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    ▼M24

    25.

    Than Hlaing

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1965

    Genere: maschio

    Il tenente generale Than Hlaing è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È stato nominato viceministro dell’Interno e capo della polizia il 2 febbraio 2021 e si è dimesso da tali cariche il 5 maggio 2022.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Nominato da tale Consiglio, il tenente generale Than Hlaing è stato coinvolto in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    Inoltre, a partire dal 1o febbraio 2021 le forze di polizia che operano sotto l’autorità del tenente generale Than Hlaing hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, procedendo ad arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. In qualità di ex viceministro dell’Interno e capo della polizia, il tenente generale Than Hlaing è stato direttamente responsabile del processo decisionale relativo alle politiche repressive e azioni violente commesse dalla polizia contro manifestanti pacifici; è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    ▼M19

    26.

    Mahn Nyein Maung

    (alias P’do, Phado Man Nyein Maung)

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: intorno al 1947;

    Luogo di nascita: Maungdaw, Myanmar;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Mahn Nyein Maung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Mahn Nyein Maung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Mahn Nyein Maung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    ▼M24

    27.

    Thein Nyunt

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 26.12.1944

    Luogo di nascita: Kawkareik (Stato Karen), Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Carta d’identità n.: 12/THAGAKA(NAING)012432

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del Nuovo partito della democrazia nazionale (NNDP)

    Thein Nyunt è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Thein Nyunt è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e di suddetto organo, Thein Nyunt è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    28.

    Khin Maung Swe

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 24.7.1942

    Luogo di nascita: Ngathaingchaung, distretto di Pathein, Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del partito Forza democratica nazionale (NDF)

    Khin Maung Swe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Khin Maung Swe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Khin Maung Swe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    29.

    Aye Nu Sein

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 24.3.1957

    Luogo di nascita: Sittwe, Stato di Rakhine, Myanmar/Birmania

    Genere: femmina

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; vicepresidente del Partito nazionale Arakan

    Aye Nu Sein è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Aye Nu Sein è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Aye Nu Sein è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    30.

    Jeng Phang Naw Htaung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; capo dell’organo consultivo centrale di tale Consiglio

    Jeng Phang Naw Htaung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. Dal 1o febbraio 2023 ricopre inoltre la carica di ministro dell’Unione per le Questioni etniche.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e di ministro per le Questioni etniche, Jeng Phang Naw Htaung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e di ministro per le Questioni etniche, Jeng Phang Naw Htaung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    31.

    Maung Ha

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; membro dell’organo consultivo centrale di tale Consiglio

    Maung Ha è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Maung Ha è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Maung Ha è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    32.

    Sai Long Hseng

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 18.4.1947

    Luogo di nascita: Kengtung, Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Carta di verifica della cittadinanza: Katana (Naing) 0052495

    Carta di registrazione nazionale n.: 13/KATANA (N)-005249

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Sai Long Hseng è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Sai Long Hseng è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Sai Long Hseng è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    33.

    Saw Daniel

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 25.11.1957

    Luogo di nascita: Loikaw (Stato Kayah) Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Saw Daniel è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Saw Daniel è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Saw Daniel è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    34.

    Dr Banyar Aung Moe

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 14.8.1947

    Genere: maschio

    Documento d’identità nazionale n.: 10RAMANAN202348

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Banyar Aung Moe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e dell’organo consultivo centrale, Banyar Aung Moe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso all’informazione, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio e del suddetto organo, Banyar Aung Moe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    ▼M19

    35.

    U Chit Naing

    (alias Sate Pyin Nyar)

    Data di nascita: dicembre 1948;

    Luogo di nascita: Kyee Nee Village, Chauk Township, regione di Magway, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Indirizzo: 150, Yadanar Street, Yadanar Housing (nei pressi di Tine Yin Thar Village), Tharkayta Township, Yangon, Myanmar

    Dal 1o agosto 2021 al 18 agosto 2022 U Chit Naing è stato ministro del governo dell’Unione che guida il ministero dell’Ufficio del governo dell’Unione. È stato ministro dell’Informazione dal 2 febbraio 2021 al 31 luglio 2021. È stato nominato dal presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. In qualità di ministro dell’Informazione, era responsabile dei media pubblici (le emittenti MWD e MRTV, i quotidiani Myanmar Alin, Kyemon e Global New Light of Myanmar nonché le agenzie Myanmar News Agency (MNA) e Myanmar Digital News) e pertanto della diffusione e pubblicazione delle notizie ufficiali. Durante il suo mandato di ministro dell’Informazione, vi è stata ampia pubblicazione di articoli pro-militari nei giornali ed è quindi responsabile di diffondere la propaganda della giunta e la disinformazione attraverso media statali che non divulgano notizie accurate. È direttamente responsabile delle decisioni che hanno portato alla repressione dei mezzi di informazione in Myanmar, tra cui direttive che intimavano ai media indipendenti di non usare i termini «colpo di Stato», «regime militare» e «giunta», e che hanno portato alla messa al bando di cinque organi di stampa locali nel paese. Nelle sue precedenti funzioni di membro del governo, le sue azioni, politiche e attività hanno compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

    ▼M16

    36.

    Soe Htut

    Data di nascita: 29 marzo 1960;
    Luogo di nascita: Mandalay, Myanmar/Birmania; ►C2  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Soe Htut è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È inoltre membro del Consiglio di amministrazione dello Stato guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Soe Htut è stato nominato ministro dell’Interno il 1o febbraio 2021. Soe Htut ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza del 31 gennaio 2022, nel corso della quale lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 luglio 2022. A motivo di tale decisione e per il fatto di essere membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, le sue politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il ministro dell’Interno è responsabile delle forze di polizia del Myanmar, dei vigili del fuoco e dell’amministrazione penitenziaria. Le funzioni del ministero dell’Interno comprendono la sicurezza dello Stato e l’ordine pubblico. In tale carica, il tenente generale Soe Htut è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia del Myanmar sin dal colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021, tra cui uccisioni di civili e manifestanti disarmati, violazioni della libertà di associazione e di riunione pacifica, detenzioni e arresti arbitrari di leader dell’opposizione e di manifestanti pacifici e violazioni della libertà di espressione.

    Inoltre, in qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, il tenente generale Soe Htut è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. È inoltre direttamente responsabile delle decisioni repressive assunte dal Consiglio di amministrazione dello Stato, compresa la legislazione che viola i diritti umani e limita le libertà dei cittadini del Myanmar, nonché delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza del Myanmar.

    21.6.2021

    37.

    Tun Tun Naung

    (alias Tun Tun Naing; alias Htun Htun Naung)

    Data di nascita: 30 aprile 1963 ►C2  
    Cittadinanza: Myanmar  ◄
    Genere: maschio

    Il tenente generale Tun Tun Naung è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) ed è stato in precedenza comandante. È il ministro degli Affari frontalieri e membro del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza. Nel 2013 Tun Tun Naung è stato il comandante del Comando Nord incaricato della supervisione del conflitto dell’esercito birmano con l’Esercito per l’indipendenza Kachin. In tale conflitto, le truppe del Myanmar sotto il comando di Tun Tun Naung hanno commesso gravi abusi dei diritti umani e violazioni del diritto internazionale umanitario. Nel 2017 Tun Tun Naung è stato comandante del “1° Ufficio Operazioni speciali”. Sotto il suo comando, le truppe hanno commesso atrocità e gravi violazioni dei diritti umani nei confronti delle minoranze etniche dello Stato del Rakhine durante le “operazioni di pulizia dei rohingya”. Tali operazioni sono iniziate il 25 agosto 2017 e hanno comportato uccisioni arbitrarie, abusi fisici, torture, violenze sessuali e detenzione di rohingya. In veste di comandante nel 2013 e nel 2017, Tun Tun Naung è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani commesse in Myanmar/Birmania.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Nel corso di tali eventi, il 1o febbraio 2021 Tun Tun Naung ha accettato la nomina a ministro degli Affari frontalieri nel governo dell’Unione e, di conseguenza, un seggio in seno al Consiglio nazionale di difesa e sicurezza. Tun Tun Naung ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza del 31 gennaio 2022, nel corso della quale lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 luglio 2022. A motivo di tale decisione e in qualità di membro del governo dell’Unione e di ministro degli Affari frontalieri, Tun Tun Naung è responsabile di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.6.2021

    ▼M19

    38.

    Win Shein

    (alias U Win Shein)

    Data di nascita: 31 luglio 1957;

    Luogo di nascita: Mandalay, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio;

    N. di passaporto: DM001478 (Myanmar/Birmania) rilasciato il 10 settembre 2012, con scadenza il 9 settembre 2022;

    Documento di identità nazionale n.: 12DAGANA011336

    Win Shein è vice primo ministro (dal 1o febbraio 2023) e ministro della Pianificazione e delle finanze del governo dell’Unione (dal 1o febbraio 2021), nominato dal comandante in capo Min Aung Hlaing.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato a Min Aung Hlaing.

    Accettando la sua nomina a ministro della Pianificazione e delle finanze e a vice primo ministro del governo dell’Unione e in ragione del suo importante ruolo nelle politiche economiche del regime, Win Shein è responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.6.2021

    ▼M12

    39.

    Khin Maung Yi (alias Khin Maung Yee; alias U Khin Maung Yi)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 15 febbraio 1965;

    Luogo di nascita: Rangoon, Myanmar;

    Genere: maschio

    Il colonnello Khin Maung Yi è l'attuale ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). È stato segretario permanente di questo dipartimento sotto il governo democraticamente eletto.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l'8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l'incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Il colonnello Khin Maung Yi è stato nominato ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC) il 2 febbraio 2021 dal Consiglio di amministrazione dello Stato guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing.

    21.6.2021

     

     

     

    Ai sensi della legislazione del Myanmar, il MONREC è l'unica autorità responsabile della gestione dello sfruttamento delle risorse naturali del Myanmar e svolge un ruolo cruciale nello sfruttamento e nel commercio, tra l'altro, di risorse quali pietre preziose, perle e altre risorse minerarie, e nella silvicoltura. Sotto la direzione di Khin Maung Yi il MONREC controlla Myanmar Pearl Enterprise (MPE), Myanmar Gems Enterprise (MGE) e Myanmar Timber Enterprise (MTE), che detengono diritti esclusivi sulla produzione e sul commercio delle risorse nei rispettivi settori di competenza.

    Con l'accettazione della nomina a ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale e con il suo ruolo nello sfruttamento delle risorse naturali del Myanmar, Khin Maung Yi contribuisce al finanziamento del regime militare ed è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania.

     

    ▼M24

    40.

    Tin Aung San

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 16.10.1960

    Genere: maschio

    Documento d’identità nazionale n.: 12/La Ma Na (N) 89 489

    L’ammiraglio Tin Aung San è il comandante in capo della marina del Myanmar. Ricopre inoltre la carica di ministro dei Trasporti e delle comunicazioni dal 3 febbraio 2021. Dal 1o febbraio 2023 è vice primo ministro e dal 3 agosto 2023 è ministro della Difesa. È membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di ministro dei Trasporti e delle comunicazioni del governo, Tin Aung San era responsabile della comunicazione e delle reti e pertanto ha adottato decisioni e attuato politiche che definivano la libertà di accesso ai dati online. Mentre occupava tale carica„ vi sono stati numerosi oscuramenti e rallentamenti deliberati di Internet ed è stato dato ordine ai fornitori di impedire l’accesso online a Facebook, Twitter e Instagram. Nel gennaio 2022 è stato diffuso un nuovo progetto di legge in materia di cibersicurezza, che consente l’abuso delle tecnologie di sorveglianza al fine di controllare e prendere di mira le persone e, di conseguenza, reprimere la loro libertà di espressione nonché l’accesso all’ informazione. È pertanto direttamente responsabile della limitazione della libertà di stampa e dell’accesso all’informazione online nonché della violazione del diritto alla vita privata della popolazione del Myanmar. Di conseguenza, ha compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    In quanto membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e ministro della Difesa, Tin Aung San è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. È inoltre direttamente responsabile delle decisioni repressive assunte dal Consiglio di amministrazione dello Stato, compresa la legislazione che viola i diritti umani e limita le libertà dei cittadini del Myanmar, nonché delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza del Myanmar.

    21.6.2021

    ▼M19

    41.

    Thida Oo

    (alias Daw Thida O)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: femmina

    Thida Oo è procuratrice generale dell’Unione del Myanmar dal 2 febbraio 2021, data della sua nomina da parte del comandante in capo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) Min Aung Hlaing. È membro della commissione per gli investimenti del Myanmar.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Nel luglio 2022 Oo è intervenuta nella causa dinanzi alla Corte internazionale di giustizia (CIG) in cui ha testimoniato contro l’accusa di genocidio della popolazione Rohingya e ha difeso la giunta.

    Thida Oo fa parte del governo scaturito dal colpo di Stato sin dal primo giorno, e si è avvalsa del potere conferito dalla legge del 2010 relativa al procuratore generale dell’Unione per condurre azioni penali di matrice politica e successive detenzioni arbitrarie e per rendere possibili gli abusi commessi dal regime militare. È pertanto coinvolta in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.6.2021

    ▼M12

    42.

    Aung Lin Tun

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Aung Lin Tun è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e ricopre la carica di viceministro della Difesa.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l'8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l'incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    21.6.2021

     

     

     

    Il maggiore generale Aung Lin Tun è stato nominato viceministro della Difesa l'11 maggio 2021 dal Consiglio di amministrazione dello Stato guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing. Prima della sua promozione, faceva parte dell'ufficio del comandante in capo dell'esercito ed è stato coinvolto in tutte le azioni repressive intraprese dal Consiglio di amministrazione dello Stato e dal Tatmadaw successivamente al colpo di Stato.

    In qualità di viceministro della Difesa, il maggiore generale Aung Lin Tun è coinvolto in politiche e attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese. Inoltre, in quanto membro del regime militare, il maggiore generale Aung Lin Tun è direttamente responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza contro i manifestanti pacifici.

     

    43.

    Zaw Min Tun

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Yenanchaung, Myanmar;

    Genere: maschio

    Il brigadier generale Zaw Min Tun dirige il servizio stampa del Consiglio di amministrazione dello Stato e ricopre il ruolo di viceministro dell'Informazione. In precedenza era a capo del servizio True News Information del Tatmadaw.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l'8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l'incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Il 5 febbraio 2021, il Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, ha nominato Zaw Min Tun responsabile del suo servizio stampa e, il 7 febbraio 2021, viceministro dell'Informazione.

    In qualità di portavoce del Consiglio di amministrazione dello Stato, il brigadier generale Zaw Min Tun ha presieduto tutte le conferenze stampa di detto Consiglio, il cui obiettivo è trasmettere e giustificare la narrazione del Consiglio sul colpo di Stato e sulle azioni che la giunta ha intrapreso da allora.

    21.6.2021

     

     

     

    In qualità di viceministro dell'Informazione del governo, è direttamente responsabile dei media pubblici e pertanto della diffusione e pubblicazione delle notizie ufficiali. Dalla nomina di Chit Naing a ministro dell'Informazione e di Zaw Min Tung a suo vice, vi è stata ampia pubblicazione di articoli pro-militari nei giornali. Di conseguenza, Zaw Min Tun è responsabile di diffondere la propaganda della giunta e la disinformazione attraverso media statali che non divulgano notizie accurate. È inoltre responsabile delle decisioni che hanno portato alla repressione dei mezzi di informazione in Myanmar. Tra queste figurano le direttive che intimavano ai media indipendenti di non utilizzare i termini «colpo di Stato», «regime militare» e «giunta» e che hanno portato alla messa al bando di organi di stampa locali nel paese e all'arresto di giornalisti nazionali e stranieri. Nelle sue dichiarazioni ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato militare. È pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia in Myanmar/Birmania limitando la libertà di stampa e l'accesso alle informazioni on-line e off-line.

    In qualità di membro sia del Consiglio di amministrazione dello Stato che del governo della giunta, il brigadier generale Zaw Min Tun è coinvolto in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese, e sostiene tali azioni e politiche.

     

    ▼M19

    44.

    Aung Naing Oo

    Data di nascita: 13 ottobre 1962 o 9 giugno 1969;

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Kyaukse, Mandalay, Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Indirizzo: L 103, Kenyeikthar Lane 6, FMI city, Yangon, Myanmar/Birmania;

    N. di passaporto: DM002656;

    Documento di identità nazionale n.: 7/PaKhaNa (Naing) 13345; 5/SaKaNa (Naing) 017289

    Aung Naing Oo è ministro del Commercio dal 19 agosto 2022. Dal 2 febbraio 2021 al 18 agosto 2022 è stato ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l’estero. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare, che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. In qualità di ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l’estero, è stato incaricato di agevolare attività imprenditoriale e gli investimenti in Myanmar/Birmania e contribuisce, pertanto, a soddisfare le esigenze finanziarie del regime militare. Nelle sue dichiarazioni e nei suoi atti ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato e il regime militare, anche affermando che i media internazionali hanno esagerato la portata della crisi e sostenendo che il movimento di disobbedienza civile sta volgendo al termine. Ha altresì vietato ai dirigenti delle società straniere di telecomunicazioni di lasciare il paese senza autorizzazione e nel febbraio 2021 ha licenziato i funzionari pubblici del ministero che hanno aderito alla protesta. Pertanto, le sue azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania ed è coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    ▼M14

    45.

    Charlie Than

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 1950;

    Genere: maschio;

    Indirizzo: Room No (23), Building No (25), Palm Village Villa, Yankin Yanshin Street, Yangon, Myanmar/Birmania

    Charlie Than è il ministro dell’Industria dal 22 maggio 2021. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    Nelle sue dichiarazioni e nei suoi atti ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato e il regime militare. In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. In qualità di ministro dell’Industria, ha il controllo delle fabbriche statali e, in tal modo, contribuisce a soddisfare le esigenze finanziarie del regime militare. Pertanto, le sue azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania ed è coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    ▼M24

    46.

    Thet Thet Khine

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 19.8.1967

    Luogo di nascita: Mogok, Myanmar/Birmania

    Genere: femmina

    Indirizzo: 127 A Dhamazadei Road, Kamayut, Yangon, Myanmar/Birmania

    N. di passaporto: MB132403 (Myanmar/Birmania) rilasciato il 7.5.2015, con scadenza il 6.5.2020

    Documento d’identità nazionale n.: 9MAKANAN034200

    Thet Thet Khine è stata la ministra della Previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento dal 4 febbraio 2021 fino al 3 agosto 2023, ed è ministra del Settore alberghiero e del turismo dal 3 agosto 2023. È stata nominata dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    Ha più volte appoggiato pubblicamente il colpo di Stato. In qualità di ministra del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. Nelle sue dichiarazioni e nei suoi atti ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato e il regime militare, anche affermando che i militari hanno compiuto il colpo di Stato in risposta a brogli elettorali. Inoltre, ha respinto l’idea che l’esercito abbia commesso un genocidio contro la popolazione Rohingya.

    È pertanto coinvolta in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese, e fornisce sostegno a dette azioni e politiche.

    21.2.2022

    ▼M14

    47.

    Maung Maung Ohn (alias U Maung Maung Ohn)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Maung Maung Ohn è il ministro dell’Informazione dal 1o agosto 2021. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. È stato in precedenza ministro del Settore alberghiero e del turismo, essendo nominato il 7 febbraio 2021.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare, che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar. In qualità di ministro dell’Informazione, ha il controllo dei media pubblici (le emittenti MWD e MRTV, i quotidiani Myanmar Alin, Kyemon e Global New Light of Myanmar e le agenzie Myanmar News Agency (MNA) e Myanmar Digital News) e pertanto ha il controllo della diffusione e pubblicazione delle notizie ufficiali. Ha proseguito e inasprito ulteriormente le politiche repressive conseguenti al colpo di Stato militare, in particolare modificando la legge sulla teleradiodiffusione, imponendo ulteriori restrizioni alla libertà di espressione e alla libertà di stampa, anche mediante limitazioni all’accesso a internet, criminalizzando il giornalismo e incarcerando giornalisti. Inoltre, ha incaricato i membri del consiglio dei media del Myanmar, un organo indipendente, di attuare gli obiettivi del governo.

    Pertanto, le sue azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania ed è coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    48.

    Shwe Kyein (alias U Shwe Kyein)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Shwe Kyein è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato dal 30 marzo 2021.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar/Birmania invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, U Shwe Kyein è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica.

    Le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno ripetutamente commesso gravi violazioni dei diritti umani dal 1o febbraio 2021, uccidendo manifestanti civili e disarmati, causando lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone, bruciando, torturando e assassinando civili e negando la parità di accesso agli aiuti umanitari. Le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno limitato la libertà di riunione e di espressione, bloccando l’accesso a internet, e attraverso arresti, detenzioni e condanne arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito ai militari di esercitare la piena autorità sulla zona interessata anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari e privati del diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, U Shwe Kyein è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    21.2.2022

    49.

    Aung Moe Myint (alias U Aung Moe Myint)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 23 febbraio 2021 Aung Moe Myint è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni, Aung Moe Myint è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    50.

    Than Tun (alias U Than Tun)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 2 febbraio 2021 Than Tun è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Than Tun è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    51.

    Aung Lwin Oo (alias U Aung Lwin OO)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 23 febbraio 2021 Aung Lwin Oo è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Aung Lwin Oo è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Brimania.

    21.2.2022

    52.

    Aung Saw Win (alias Aung Saw Win)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 2 febbraio 2021 Aung Saw Win è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode, formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Aung Saw Win è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    53.

    Than Win

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 2 febbraio 2021 Than Win è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode, formulando accuse di brogli nei confronti di 16 persone nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Than Win è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    54.

    Saw Ba Hline (alias U Saw Ba Hline)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 9 febbraio 2021 Saw Ba Hline è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Saw Ba Hline è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    55.

    Soe Oo (alias U Soe OO)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 9 febbraio 2021 Soe Oo è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nei confronti di 16 persone nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Soe Oo è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    56.

    Than Soe (alias Than Soe)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Than Soe è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Than Soe è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    57.

    Bran Shaung (alias U Bran Shaung)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Bran Shaung è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Bran Shaung è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    58.

    Myint Oo (alias U Myint Oo)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Myint Oo è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Myint Oo è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    59.

    Khin Maung Oo (alias U Khin Maung Oo)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Khin Maung Oo è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Khin Maung Oo è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    ▼M24

    60.

    Nu Mya Zan

    (alias Daw Nu Mya Zan, Daw Nu Mara Zan)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: femmina

    Il 26 febbraio 2021 Nu Mya Zan è stata nominata membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Nu Mya Zan è stata direttamente coinvolta in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Nu Mya Zan è stata nominata viceministra dei Culti e della cultura il 2 febbraio 2023. In qualità di viceministra, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania.

    Nu Mya Zan è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e di avere sostenuto azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    ▼M14

    61.

    Myint Thein (alias U Myint Thein)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Myint Thein è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Myint Thein è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    62.

    Ba Maung (alias Dr Ba Maung)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il 26 febbraio 2021 Ba Maung è stato nominato membro della commissione elettorale dell’Unione di Myanmar/Birmania. Accettando tale nomina all’indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni e avviando azioni di repressione nei confronti di ex membri della commissione, Ba Maung è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    ▼M24

    63.

    Tayza Kyaw

    (alias U Tayza Kyaw)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    U Tayza Kyaw è un membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e riveste varie cariche di alto livello, tra cui quelle di comandante del Comando Nord e comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 1 (BSO 1). Dal 1o gennaio 2024 è comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 3 (BSO 3), che è incaricato delle operazioni del quartier generale militare regionale Ovest e del quartier generale militare regionale Sud.

    Prima del colpo di Stato del 1o febbraio 2021, U Tayza Kyaw ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato di Kachin, caratterizzate da un uso eccessivo della forza contro gruppi etnici minoritari e da violenze indiscriminate che hanno portato alla violazione dei diritti dei civili e al loro sfollamento forzato.

    Dal febbraio 2021 U Tayza Kyaw supervisiona l’Ufficio Operazioni speciali n. 1, che ha condotto diverse operazioni militari su larga scala in stretta cooperazione con U Than Hlaing, di cui è stata accertata la responsabilità nel perpetrare violenze eccessive e violazioni dei diritti umani. La preparazione e il successivo avvio delle cosiddette «operazioni di pulizia» nelle regioni di Sagaing e Magwe, rientranti nelle competenze dell’Ufficio Operazioni speciali n. 1, hanno dato luogo a un uso particolarmente eccessivo della forza e a violenze di genere.

    U Tayza Kyaw è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania e di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    64.

    Ni Lin Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Ni Lin Aung lavora nel Comando Centro-est dall’agosto 2022. È l’ex comandante del Comando Est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). Parte della giurisdizione del Comando Est è lo Stato del Kayah. In un attentato del 24 dicembre 2021 nei pressi del villaggio di Moso nella divisione amministrativa (township) di Phruso, nello Stato di Karenni (Kayah), sono state uccise almeno 35 persone, tra cui civili, bambini e due operatori umanitari dell’ONG Save the Children. Il Tatmadaw è ritenuto responsabile dell’attacco. Nella sua posizione di comandante del Comando Est, il maggiore generale (ex brigadier generale) Ni Lin Aung era direttamente a capo delle unità nello Stato del Kayah, comprese quelle responsabili di tale massacro.

    Il 21 luglio 2023 il maggiore generale Ni Lin Aung è stato nominato viceministro dell’Interno e gli è stata conferita la responsabilità congiunta di capo della polizia. In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania.

    Il maggiore generale Ni Lin Aung è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e di avere sostenuto azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    ▼M19

    65.

    Aung Zaw Aye

    (alias U Aung Zaw Aye)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Aung Zaw Aye è il primo ministro dello Stato dello Shan dal febbraio 2023. È l’ex comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    In un attacco militare del 24 dicembre 2021 nei pressi del villaggio di Moso nella divisione amministrativa (township) di Phruso, nello Stato di Karenni (Kayah), sono state uccise almeno 35 persone, tra cui civili, bambini e due operatori umanitari dell’ONG Save the Children. Il Tatmadaw è ritenuto responsabile dell’attacco. Nella sua posizione di comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2, il tenente generale Aung Zaw Aye dirige il Comando Est, che è stato direttamente a capo delle unità militari attive nello Stato del Kayah, comprese quelle responsabili di tale massacro. Il tenente generale Aung Zaw Aye è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    ▼M17

    66.

    Kan Zaw (alias Dr Kan Zaw)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 11.10.1954

    Luogo di nascita: Città di Salin, regione di Magwe, Myanmar

    Genere: maschio

    Kan Zaw è il ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l'estero dal 19 agosto 2022. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. In precedenza è stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato quale revisore generale dell'Unione a seguito del colpo di Stato del 1o febbraio 2021.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare, che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. In qualità di ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l'estero, è incaricato di agevolare l'attività imprenditoriale e gli investimenti in Myanmar/Birmania e la cooperazione con i partner stranieri. In tale carica, Kan Zaw svolge un ruolo attivo nel sostenere gli sforzi dell'esercito volti ad attrarre investimenti esteri, contribuendo in tal modo a soddisfare le esigenze finanziarie del regime militare. È pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e di aver intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar.

    Inoltre, è associato a diverse figure di alto livello del regime militare, compreso il comandante in capo Min Aung Hlaing.

    8.11.2022

    67.

    Htun Htun Oo

    (alias Tun Tun Oo)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 28.7.1956

    Genere: maschio

    Htun Htun Oo è il presidente della Corte suprema in Myanmar/Birmania, confermato in tale posizione dal comandante in capo Min Aung Hlaing il 2 febbraio 2021, a seguito del colpo di Stato del 1o febbraio 2021.

    La Corte suprema, sotto la guida di Htun Htun Oo, è stata coinvolta nel perseguimento di leader democraticamente eletti e di esponenti dell'opposizione e non ha svolto le sue funzioni di massima giurisdizione responsabile di garantire il rispetto dello Stato di diritto e l'indipendenza della magistratura. Pertanto, nella sua carica di presidente della Corte suprema, Htun Htun Oo è coinvolto in attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Inoltre, da quando è stato confermato presidente della Corte suprema, Htun Htun Oo è associato a diverse figure di alto livello del regime militare, compreso il comandante in capo Min Aung Hlaing.

    8.11.2022

    68.

    Swe Swe Aung (alias Dr. Swe Swe Aung)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1960

    Genere: femmina

    Swe Swe Aung è la direttrice generale del dipartimento per le azioni penali presso il ministero degli Affari giuridici, nominata dal Consiglio di amministrazione dello Stato il 31 marzo 2022.

    Il dipartimento per le azioni penali, sotto la guida di Swe Swe Aung, è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari contro leader democraticamente eletti e esponenti dell'opposizione condotti in violazione dei diritti di difesa e del diritto a un processo equo, compreso il procedimento che ha portato all'esecuzione di quattro esponenti del movimento pro democrazia. Pertanto, in qualità di direttrice generale del dipartimento per le azioni penali, Swe Swe Aung è coinvolta in attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Swe Swe Aung è inoltre associata a diversi membri del Consiglio di amministrazione dello Stato e a personalità e leader nominati dall'esercito, quali il comandante in capo Min Aung Hlaing e la procuratrice generale Dr. Thida Oo.

    8.11.2022

    69.

    Zaw Min

    (alias U Zaw Min)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1970

    Genere: maschio

    Zaw Min è il direttore generale dell'amministrazione penitenziaria presso il ministero dell'Interno, nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato il 4 febbraio 2021. In tale carica, è responsabile della gestione delle carceri in Myanmar/Birmania.

    L'amministrazione penitenziaria, sotto la guida di Zaw Min, è stata coinvolta in diversi casi di cattiva gestione delle carceri e i detenuti sono stati oggetto di violenze, percosse, torture e altri trattamenti disumani nelle carceri. Inoltre, le autorità penitenziarie hanno violato i diritti di difesa delle persone detenute. Pertanto, nella sua carica di direttore generale dell'amministrazione penitenziaria, Zaw Min è coinvolto in attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Zaw Min è inoltre associato a diversi membri del Consiglio di amministrazione dello Stato e a personalità e leader nominati dall'esercito, quali il comandante in capo Min Aung Hlaing e il ministro dell'Interno, tenente generale Soe Htut.

    8.11.2022

    70.

    U Zaw Lin Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    U Zaw Lin Aung è un ex ufficiale militare e vicedirettore dell'amministrazione penitenziaria della regione di Yangon dalla fine del 2021. Inoltre, U Zaw Lin Aung è responsabile del carcere di Insein.

    Sotto la sua guida, i prigionieri politici detenuti nel carcere di Insein sono stati oggetto di violenze, percosse, torture e altri trattamenti disumani per mano del personale penitenziario. Pertanto, nella sua carica di vicedirettore dell'amministrazione penitenziaria della regione di Yangon e responsabile del carcere di Insein, U Zaw Lin Aung è coinvolto in attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    ▼M24

    71.

    U Than Swe

    (alias Than Swe)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1957 o 1965

    Genere: maschio

    U Than Swe è ministro degli Esteri dell’Unione dal febbraio 2023. In qualità di ministro, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania.

    È pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e di aver sostenuto azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    È l’ex presidente della commissione anticorruzione, nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato dal 19 agosto 2022 al febbraio 2023.

    La commissione anticorruzione, al tempo sotto la guida di U Than Swe, ha attuato politiche volte a legittimare il colpo di Stato militare, compreso il suo coinvolgimento nei procedimenti contro leader democraticamente eletti, ad esempio presentando accuse di corruzione a carico della consigliera di Stato Daw Aung San Suu Kyi. Pertanto, nella sua carica di presidente della commissione anticorruzione, U Than Swe è stato coinvolto in attività e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    ▼M17

    72.

    Ko Ko Lwin

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1972 o 1982

    Genere: maschio

    Ko Ko Lwin è un membro della commissione elettorale dell'Unione di Myanmar/Birmania, nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato il 1o aprile 2022. Accettando tale nomina all'indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni, Ko Ko Lwin è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    73.

    Min Min Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1962 o 1967

    Genere: maschio

    Min Min Oo è un membro della commissione elettorale dell'Unione di Myanmar/Birmania, nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato il 2 maggio 2022. Accettando tale nomina all'indomani del colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021 e agendo in qualità di membro di detta commissione, in particolare invalidando i risultati delle elezioni del novembre 2020 senza alcuna prova di frode nonché formulando accuse di brogli nelle stesse elezioni, Min Min Oo è stato direttamente coinvolto in azioni che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    74.

    Htun Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 1967

    Genere: maschio

    Il generale Htun Aung è il comandante in capo dell'aeronautica del Myanmar, nominato dal comandante in capo delle forze armate del Myanmar, l'alto generale Min Aung Hlaing, il 12 gennaio 2022. In tale carica, Htun Aung comanda e controlla le forze aeree del Myanmar.

    L'aeronautica del Myanmar ha perpetrato attacchi contro obiettivi civili in tutto il Myanmar, uccidendo e colpendo civili, compresi bambini e persone appartenenti a minoranze etniche e religiose. Sono stati presi di mira anche scuole, luoghi di culto e strutture sanitarie pubbliche.

    Nella sua funzione di comandante in capo dell'aeronautica del Myanmar, il generale Htun Aung è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    Inoltre, il generale Htun Aung fa parte della struttura di governance della MEHL, una conglomerata di proprietà dell'esercito che fornisce all'esercito del Myanmar risorse economiche e materiali per le sue operazioni.

    Il generale Htun Aung fornisce pertanto sostegno ad azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    75.

    Phone Myat

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il tenente generale Phone Myat è il comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 3 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dall'aprile 2021.

    In precedenza è stato viceministro presso il ministero dell'Interno tra il luglio 2020 e l'aprile 2021 ed è stato comandante del Comando Ovest tra il maggio 2019 e il luglio 2020.

    In qualità di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 3, Phone Myat comanda e controlla le forze militari del Comando Sud-ovest (Ayeyarwaddy), del Comando Sud (Bago e Magway) e del Comando Ovest (Rakhine e Chin).

    Le forze militari sotto il suo comando hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, crimini e atrocità, tra cui uccisioni, attacchi aerei e a terra contro la popolazione civile e massacri nella regione di Magway, nello Stato di Chin e nella regione di Bago.

    Nella sua carica di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 3, Phone Myat è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    76.

    Aung Soe

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il tenente generale Aung Soe è il comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 4 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal gennaio 2021. In precedenza è stato viceministro dell'Interno fino al marzo 2018 e successivamente capo dell'Ufficio Operazioni speciali n. 6.

    In qualità di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 4, Aung Soe comanda e controlla le forze militari del Comando costiero della divisione di Tanintharyi e del Comando Sud-est nello Stato di Mon e Karen.

    Le forze militari sotto il suo comando hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, crimini e atrocità, tra cui uccisioni, attacchi aerei e a terra contro la popolazione civile, arresti illegittimi e uso di artiglieria. Lo Stato di Kayin/Karen, una delle regioni sotto il comando di Aung Soe, ha registrato 3 993 episodi di violenza dal colpo di Stato fino al luglio 2022.

    Nella sua carica di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 4, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    77.

    Thet Pon

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il tenente generale Thet Pon è il comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 5 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal giugno 2020. In precedenza è stato comandante del Comando Nord-ovest fino al 2017 e comandante della regione di Yangon tra il 2017 e il giugno 2020.

    In qualità di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 5, Thet Pon comanda e controlla le forze militari e i tribunali militari nella regione di Yangon.

    Nel marzo 2021 il Consiglio di amministrazione dello Stato ha introdotto la legge marziale in Myanmar, trasferendo il potere esecutivo e giudiziario ai vertici dei pertinenti comandi militari regionali. Al luglio 2022 i tribunali militari della regione di Yangon hanno condannato a morte 119 persone, molte delle quali per motivi politici, tra cui quattro membri dell'opposizione democratica che sono stati giustiziati nella regione di Yangon.

    Inoltre, le forze militari nella regione di Yangon hanno commesso atti violenti nei confronti di manifestanti pacifici o li hanno uccisi, ricorrendo ad esempio alla forza letale durante le proteste contro la giunta nella città di Hlaing Tharyar nella regione di Yangon il 14 marzo 2021.

    Nella sua carica di comandante dell'Ufficio Operazioni speciali n. 5, Thet Pon è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    78.

    Htein Win

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Htein Win è il comandante del Comando Sud delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In qualità di comandante regionale, comanda e controlla le forze militari nelle regioni di Bago e Magway.

    Le forze militari in tali regioni hanno perpetrato attacchi aerei e incursioni e si sono rese responsabili di incendi, numerose uccisioni e utilizzo di scudi umani. La regione di Magway è una zona particolarmente pericolosa in ragione delle brutali operazioni contro l'opposizione condotte dall'esercito, che nella regione applica una strategia dell'«uccidi tutti, brucia tutto, depreda tutto».

    Nella sua carica di comandante del Comando Sud, Htein Win è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    79.

    Htin Latt Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Htin Latt Oo è comandante del Comando Ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal luglio 2020. In qualità di comandante regionale, comanda e controlla le forze militari nelle regioni occidentali di Rakhine e Chin.

    Le forze militari in tali regioni hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani e crimini, tra cui attacchi aerei, stupro, utilizzo di scudi umani, incendi di abitazioni, massacri e arresti illegali.

    Nella sua carica di comandante del Comando Ovest, Htin Latt Oo è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    80.

    Than Htike

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Codice di identificazione militare: Kyi-28146

    Il brigadier generale Than Htike è il comandante del Comando Nord-ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) dal 6 gennaio 2022. In qualità di comandante regionale, comanda e controlla le forze militari nella regione di Sagaing.

    Le forze militari sotto il suo comando hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, si sono rese responsabili di uso eccessivo della forza e di azioni brutali nei confronti della popolazione civile, compreso l'attacco militare contro una scuola nella città di Depeyin, nella regione di Sagaing, in cui sono state uccise almeno 13 persone, tra cui 11 bambini. Dal colpo di Stato militare, le forze militari hanno bruciato oltre 20 000 abitazioni nella regione di Sagaing.

    Nella sua carica di comandante del Comando Nord-ovest, Than Htike è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    81.

    Nyunt Win Swe

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Nyunt Win Swe è il comandante delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) nella regione di Yangon dal giugno 2020. In tale carica, Nyunt Win Swe comanda e controlla le forze militari nella regione di Yangon e, insieme al capo dell'Ufficio Operazioni speciali n. 5, il tenente generale Thet Pon, controlla i tribunali militari della regione di Yangon.

    Nel marzo 2021 il Consiglio di amministrazione dello Stato ha introdotto la legge marziale in Myanmar, trasferendo il potere esecutivo e giudiziario ai vertici dei pertinenti comandi militari regionali. Al luglio 2022 i tribunali militari della regione di Yangon hanno condannato a morte 119 persone, molte delle quali per motivi politici, tra cui quattro membri dell'opposizione democratica che sono stati giustiziati nella regione di Yangon.

    Inoltre, le forze militari nella regione di Yangon hanno commesso atti violenti nei confronti di manifestanti pacifici o li hanno uccisi, ricorrendo ad esempio alla forza letale durante le proteste contro la giunta nella città di Hlaing Tharyar nella regione di Yangon il 14 marzo 2021.

    Nella sua carica di comandante per la regione di Yangon, Nyunt Win Swe è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    82.

    U Tay Za

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 18.7.1964

    Luogo di nascita: Yangon, Myanmar

    Genere: maschio

    U Tay Za è fondatore e presidente di Htoo Group of Companies, una conglomerata privata che opera in vari settori, compresi il commercio, il settore bancario, il settore minerario, il turismo e l'aviazione. U Tay Za ha legami molto stretti con i vertici delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    Attraverso Htoo Group of Companies, U Tay Za ha fornito sostegno finanziario al Tatmadaw nel 2017 in occasione di un evento di raccolta fondi in relazione alle «operazioni di pulizia» del Rakhine. Inoltre, U Tay Za ha agito da intermediario per la fornitura di materiale militare utilizzato per colpire la popolazione civile e i manifestanti in tutto il paese.

    Contribuendo alla capacità dell'esercito di commettere gravi violazioni dei diritti umani e atti di repressione della popolazione civile, nonché di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, U Tay Za ha fornito sostegno al Tatmadaw e ha intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    83.

    Aung Moe Myint

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 9.6.1971 o 28.9.1969

    Genere: maschio

    Numero di passaporto: 12/YAKANA(N)006981

    Aung Moe Myint è il direttore di Dynasty International Company Ltd (DICL), che opera nel settore commerciale. È console onorario della Repubblica di Bielorussia in Myanmar. In virtù della sua posizione commerciale e personale, compresi gli stretti legami politici e commerciali con la Bielorussia, Aung Moe Myint ha agevolato l'acquisto di armi e di prodotti soggetti a restrizioni e a duplice uso per l'esercito del Myanmar, che sono stati usati contro la popolazione civile e i manifestanti in tutto il paese.

    Contribuendo alla capacità dell'esercito di commettere gravi violazioni dei diritti umani e atti di repressione della popolazione civile, nonché di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, Aung Moe Myint ha fornito sostegno al Tatmadaw e ha intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania.

    8.11.2022

    ▼M21

    84.

    Naing Htut Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 27.1.1968;

    Genere: maschio

    Numero di passaporto: 12/MAKAYA 118765

    Naing Htut Aung è direttore e azionista unico di International Gateways Group of Company Limited (IGGC), che opera nel settore commerciale. Ha forti legami con la leadership militare in Myanmar/Birmania.

    Attraverso IGGC, nel 2017 Naing Htut Aung ha fornito sostegno finanziario alle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) in occasione di un evento di raccolta fondi in relazione alle «operazioni di pulizia» del Rakhine e nel 2023 ha effettuato donazioni a favore del Tatmadaw in occasione della Giornata delle forze armate. Inoltre, è stato individuato quale importatore e intermediario di armi, materiale militare e prodotti a duplice uso per il Tatmadaw, che sono stati usati contro la popolazione civile e i manifestanti in tutto il paese.

    Contribuendo alla capacità dell’esercito di commettere gravi violazioni dei diritti umani e atti di repressione della popolazione civile, nonché di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, Naing Htut Aung ha fornito sostegno al Tatmadaw e ha intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del paese.

    8.11.2022

    ▼M18

    85.

    Aung Hlaing Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 11.6.1977

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Numero di passaporto: 12/LaMaTa(Nine)025897

    Aung Hlaing Oo è presidente di Myanmar Chemical and Machinery (MCM) Company Limited e di altre controllate da quando ha fondato la società nel 2001.

    Nel suo ruolo di importatore e intermediario di armi e beni a duplice uso, ha utilizzato la sua posizione commerciale e personale per sostenere le violenze perpetrate dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) contro la loro stessa popolazione. Grazie alla sua carica di presidente di MCM, costituisce, e ha costituito tra l’altro nel 2019 e 2020, una fonte essenziale di armi e di sostegno commerciale per la giunta, anche attraverso i suoi stretti legami politico-commerciali con varie società del settore delle attrezzature militari. Ha inoltre partecipato a delegazioni per l’acquisizione di armi a vantaggio delle forze armate del Myanmar, per esempio nel giugno 2021. Tali materiali, compresi elicotteri e pezzi di ricambio per aeromobili, sono utilizzati per bombardare civili in diversi Stati e regioni.

    Aung Hlaing Oo è stato pertanto coinvolto nella fornitura di beni soggetti a restrizioni e/o di tecnologie soggette a restrizioni e di beni a duplice uso, causando gravi violazioni dei diritti umani. In qualità di presidente di MCM, Aung Hlaing Oo ha fornito sostegno al Tatmadaw nella commissione di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania, compreso lo Stato di Rakhine. È pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania o che intraprende o sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania. Inoltre, Aung Hlaing Oo è associato alle forze armate attraverso i suoi numerosi legami con i regimi della giunta precedente e attuale.

    20.2.2023

    86.

    Sit Taing Aung

    (alias Sitt Taing Aung)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 13.11.1971

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Numero di passaporto: 12/YaKaNa(n. 006213

    Sit Taing Aung era direttore di Yatanarpon Aviation Support Company e di Suntac Group of Companies tra la costituzione di tali società e il loro scioglimento nel novembre 2021. Sit Taing Aung ha proseguito le sue attività dopo il colpo di Stato del 2021.

    Ha utilizzato la sua posizione commerciale e personale nonché il suo ruolo di importatore e intermediario di armi e beni a duplice uso per fornire sostegno alle violenze perpetrate dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) contro i civili, compreso il bombardamento di scuole. Grazie alla sua posizione di direttore dell’ormai sciolta Yatanarpon Aviation Support Company, ha rappresentato una fonte essenziale di armi e sostegno commerciale per la giunta, anche attraverso i suoi stretti legami politico-commerciali con varie società del settore delle attrezzature militari.

    Sit Taing Aung è stato pertanto coinvolto nella fornitura di beni soggetti a restrizioni e/o di tecnologie soggette a restrizioni, nonché di beni a duplice uso per le forze armate del Myanmar e costituisce un rischio se continuasse a farlo in futuro. In qualità di direttore di Yatanarpon Aviation Support Company, Sit Taing Aung ha fornito sostegno al Tatmadaw nella commissione di gravi violazioni dei diritti umani nel Myanmar/Birmania, sostenendo in tal modo azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania. Inoltre, Sit Taing Aung è associato alle forze armate attraverso i suoi numerosi legami con i regimi della giunta precedente e attuale.

    20.2.2023

    87.

    Kyaw Min Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Data di nascita: 18.1.1982

    Genere: maschio;

    Numero di passaporto: 14/MaMaKa(N)140703

    Kyaw Min Oo è direttore di Sky Aviator dal 2014, anno in cui ha fondato la società. Ha proseguito le attività dopo il colpo di Stato del 2021.

    In virtù della sua posizione commerciale e personale nel suo ruolo di importatore e intermediario di armi e beni a duplice uso, ha sostenuto le violenze perpetrate dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). Grazie al controllo di Sky Aviator, costituisce una fonte essenziale di armi e di sostegno commerciale per la giunta, anche attraverso i suoi stretti legami politico-commerciali con varie società del settore delle attrezzature militari, come parti di ricambio che consentono di utilizzare aeromobili militari in operazioni dirette contro aree popolate da civili.

    Kyaw Min Oo è stato pertanto coinvolto nella fornitura di beni soggetti a restrizioni e/o di tecnologie soggette a restrizioni e di beni a duplice uso, causando violazioni dei diritti umani. In qualità di direttore di Sky Aviator, Kyaw Min Oo ha fornito sostegno al Tatmadaw nella commissione di gravi violazioni dei diritti umani nel Myanmar/Birmania, sostenendo in tal modo azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania. Inoltre, Kyaw Min Oo è associato alle forze armate attraverso i suoi numerosi legami con i regimi della giunta precedente e attuale, tra cui il comandante in capo delle forze armate del Myanmar, l’alto generale Min Aung Hlaing, che figura nell’elenco dell’UE.

    20.2.2023

    ▼M24

    88.

    Moe Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Grado: ammiraglio

    L’ammiraglio Moe Aung è stato comandante in capo della marina del Myanmar. È uno dei più alti ufficiali delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), strettamente associato al Consiglio di amministrazione dello Stato del regime, che comprende il comandante in capo Min Aung Hlaing e il vicecomandante in capo Soe Win e il governo. Dall’8 gennaio 2024 è ministro presso il ministero 4 del gabinetto del presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato e consigliere per la sicurezza nazionale.

    Moe Aung fa inoltre parte della struttura di governance della Myanmar Economic Holdings Public Company Ltd (MEHL) e della Myanmar Economic Corporation Limited (MEC), due conglomerate di proprietà delle forze armate che forniscono alle forze armate risorse economiche e materiali che ne agevolano le azioni. Sotto la sua autorità e in collaborazione con il ministero dei Trasporti e delle comunicazioni, soldati e armi sono stati trasportati per via navigabile da imbarcazioni/navi nella parte settentrionale del paese.

    In qualità di ministro, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania.

    Moe Aung è pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania o che intraprende o sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del paese. È responsabile anche di numerose violazioni dei diritti umani.

    20.2.2023

    ▼M18

    89.

    Maung Maung Aye

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Grado: generale

    Il generale Maung Maung Aye è capo di Stato maggiore dell’esercito, della marina e dell’aeronautica del Myanmar. Si tratta della terza carica militare di più alto grado nel Myanmar/Birmania. In tale posizione, Maung Maung Aye fa parte del regime che nel febbraio 2021 ha assunto il potere e ha rovesciato i leader legittimamente eletti nel Myanmar/Birmania.

    Partecipa attivamente all’acquisto di armi dalla Russia. Contribuisce, inoltre, a rafforzare il posizionamento internazionale delle forze armate del Myanmar attraverso incontri con omologhi di altri paesi.

    È pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania o che intraprende o sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania. È responsabile anche di numerose violazioni dei diritti umani.

    20.2.2023

    90.

    Myo Myint Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Grado: tenente colonnello

    Il tenente colonnello Myo Myint Aung è ministro dell’Economia della regione di Yangon del Consiglio di amministrazione dello Stato dal 2 settembre 2022. In qualità di ministro della regione di Yangon, è direttamente coinvolto nel processo decisionale relativo a detta regione e ne è responsabile.

    In precedenza, dall’istituzione dei tribunali militari fino al settembre 2022, ha inoltre ricoperto la carica di comandante per il reclutamento militare e di giudice militare di Yangon.

    In tale veste, è stato presumibilmente coinvolto nel processo di condanna a morte ed esecuzione di quattro attivisti per la democrazia nel luglio 2022. Durante il suo mandato di giudice militare, numerosi membri dell’opposizione sono stati condannati a morte e a pene detentive.

    Dal colpo di Stato del 2021, è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in quanto membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e in qualità di comandante per il reclutamento militare e giudice militare.

    20.2.2023

    ▼M24

    91.

    Zin Min Htet

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Grado: maggiore generale

    Il maggiore generale Zin Min Htet è stato viceministro dell’Interno e capo delle forze di polizia del Myanmar. È stato direttamente coinvolto nel processo decisionale relativo alla regione di Yangon e ne è responsabile.

    Il 2 maggio 2022 Zin Min Htet ha sostituito il suo predecessore Than Hlaing nella posizione di capo delle forze di polizia del Myanmar. In precedenza era stato aiutante generale interforze delle forze armate (2019-2022). Ha anche ricoperto la carica di capo dell’Università informatica e tecnologica per i servizi di difesa.

    Dal 21 luglio 2023 è viceministro dello Sport e della gioventù.

    In qualità di ex viceministro dell’Interno ed ex capo delle forze di polizia del Myanmar, e viceministro dello Sport e della gioventù dal 2023, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania ed è pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania o che intraprende o sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del paese. Inoltre, le forze di polizia che operano sotto la sua autorità hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, limitando la libertà di riunione e di espressione, procedendo ad arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Zin Min Htet è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani.

    20.2.2023

    ▼M18

    92.

    Ko Ko Maung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Grado: maggiore generale

    Il maggiore generale Ko Ko Maung è il comandante militare regionale dello Stato di Kachin nella parte settentrionale del paese. In precedenza, ha ricoperto la carica di comandante militare regionale nella parte meridionale ed è stato trasferito al comando settentrionale nell’agosto 2022.

    In qualità di comandante militare regionale, Ko Ko Maung supervisiona gli attacchi aerei, i massacri, le incursioni, gli incendi e l’utilizzo di scudi umani a opera dei militari nello Stato del Kachin.

    Il maggiore generale Ko Ko Maung è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nel Myanmar/Birmania.

    20.2.2023

    ▼M21

    93.

    Myo Myint Oo

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Myo Myint Oo è ministro dell’Energia dell’Unione dal 5 agosto 2022. In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare.

    Sotto la sua autorità, l’entità che figura nell’elenco dell’Unione Myanmar Oil and Gas Enterprise (MOGE) genera entrate per il Consiglio di amministrazione dello Stato che figura nell’elenco dell’Unione e la Myanmar Petroleum Enterprise, che si occupa dell’importazione e della distribuzione di carburante per aviazione anche destinato ad aeromobili da combattimento e ad altri aeromobili militari.

    In qualità di ministro dell’Energia, è incaricato di rendere possibili gli investimenti e la cooperazione con i partner stranieri nei settori del petrolio e del gas, il che genera entrate per il Consiglio di amministrazione dello Stato, e in tal modo contribuisce a soddisfare le esigenze finanziarie del regime militare e a importare carburante per aviazione destinato alle forze armate che consente di effettuare attacchi aerei militari contro i civili.

    È pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche o attività compromettono la democrazia o lo Stato di diritto nel Myanmar/Birmania o che intraprende o sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Myanmar/Birmania.

    20.2.2023

    ▼M20

    94.

    Aung Kyaw Min

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 1958 circa;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Dal 1o febbraio 2023 Aung Kyaw Min è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. È anche l’ex Chief Minister dello Stato di Rakhine. Il Consiglio di amministrazione dello Stato è guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che il 1o febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Aung Kyaw Min è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica.

    Le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso dal 1o febbraio 2021 gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo manifestanti civili e disarmati, e hanno limitato la libertà di riunione e di espressione.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Aung Kyaw Min è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    20.7.2023

    ▼M24

    95.

    Kyaw Swar Lin

    alias Kyaw Swar Linn

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania

    Genere: maschio

    Funzione: capo di Stato maggiore dell’esercito e intendente generale delle forze armate del Myanmar

    Nel maggio 2020 il tenente generale Kyaw Swar Lin è stato nominato intendente generale, la sesta carica più alta in ambito militare del Myanmar/Birmania. L’Office of the Quarter Master General (Ufficio dell’intendente generale) è un dipartimento posto sotto la giurisdizione del ministero della Difesa che si occupa dell’acquisizione di armi e attrezzature militari per le forze armate del Myanmar. Dall’ottobre 2023 è anche capo di Stato maggiore dell’esercito.

    Kyaw Swar Lin gestisce inoltre la Myanmar Economic Corporation (MEC), una delle due principali conglomerate e holding gestite dai militari che generano entrate per le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    In qualità di capo di Stato maggiore dell’esercito e di intendente generale, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania.

    Kyaw Swar Lin è pertanto una persona fisica le cui politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e che sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    20.7.2023

    ▼M20

    96.

    Myint Kyaing

    alias U Myint Kyaing

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 17.4.1957

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: ministro dell’Immigrazione e della popolazione dell’Unione

    Myint Kyaing è ministro dell’Immigrazione e della popolazione dell’Unione dal 19 agosto 2021. In precedenza è stato ministro del Lavoro dell’Unione a seguito del colpo di Stato del 1o febbraio 2021. È membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato con il colpo di Stato militare del 1o febbraio 2021.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare, rovesciando i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. In qualità di ministro dell’Unione, svolge funzioni che sostengono la politica di repressione dell’immigrazione e della popolazione condotta dal regime militare, quali l’imposizione di restrizioni negli spostamenti dei cittadini all’interno del paese, nonché la politica del regime nei confronti della minoranza dei rohingya in violazione dei diritti umani. In qualità di ministro dell’Immigrazione e della Popolazione partecipa anche ai preparativi per le elezioni annunciate dai militari al fine di legittimare il colpo di Stato illegale del febbraio 2021.

    Myint Kyaing è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e di aver sostenuto azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    20.7.2023

    97.

    Porel Aung Thein

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: anni 1960-1970 (età: circa

    50 anni) Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Dal 1o febbraio 2023 Porel Aung Thein è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. È inoltre membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell’Unione (USDP), vicino alle forze militari.

    Il Consiglio di amministrazione dello Stato è guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing e, il 1o febbraio 2021, ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Porel Aung Thein è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica.

    Le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani dal 1o febbraio 2021, uccidendo manifestanti civili e disarmati, nonché limitando la libertà di riunione e di espressione.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Porel Aung Thein è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    20.7.2023

    98.

    Pwint San

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 13.7.1961

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: ministro del Lavoro dell’Unione

    Pwint San è il ministro del Lavoro dell’Unione dal 19 agosto 2022. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che il 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. La sua posizione di ministro del Lavoro dell’Unione è stata nuovamente confermata il 1o febbraio 2023.

    In precedenza è stato ministro del Commercio dell’Unione dal 3 febbraio 2021 al 19 agosto 2022.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania. Sotto la sua autorità, i diritti dei lavoratori, in particolare i diritti dei lavoratori affiliati al movimento di opposizione, sono sistematicamente violati. In qualità di ministro del Commercio, Pwint San ha agevolato l’importazione delle merci necessarie per sostenere il regime (ad esempio, le importazioni di olio combustibile). Inoltre, attraverso le sue attività nazionali e i suoi contatti internazionali, contribuisce a stabilizzare ulteriormente il potere illegittimo del regime militare. Allo stesso tempo, sotto la sua autorità il ministero sta accrescendo le interruzioni degli approvvigionamenti all’interno del paese imponendo controlli delle importazioni e limitando il trasferimento delle rimesse.

    Pwint San è pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e che intraprende azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    20.7.2023

    99.

    Thet Khaing Win

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita: 13.7.1961

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: ministro della Sanità dell’Unione

    Il dott. Thet Khaing Win è ministro della Sanità e dello sport dal 1o febbraio 2021. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che il 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. La sua posizione di ministro della Sanità dell’Unione è stata confermata il 1o febbraio 2023.

    Prima del colpo di Stato era segretario permanente del ministero della Sanità e dello sport.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare, e ha rovesciato i leader legittimamente eletti del Myanmar/Birmania. Sotto la sua autorità, centinaia di medici sono stati licenziati per motivi politici e le loro abilitazioni sono state revocate. Egli ha inoltre respinto le richieste dell’UN-OCHA di ampliare l’accesso agli aiuti durante la pandemia. Sotto la sua autorità, gli ospedali privati sono stati esortati a non assumere medici che hanno rifiutato di lavorare negli ospedali pubblici sotto il regime militare.

    Il dott. Thet Khaing Win è pertanto una persona fisica le cui azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e che intraprende azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    20.7.2023

    ▼M23

    100.

    Nyo Saw

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschile;

    Funzione: membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e consigliere di Min Aung Hlaing (presidente di tale Consiglio)

    Grado: tenente generale;

    Grado politico: ministro dell’Unione

    Nel settembre 2023, il tenente generale Nyo Saw è stato nominato membro del Consiglio di amministrazione dello Stato dopo essere stato nominato consigliere di alto livello del presidente Consiglio di amministrazione dello Stato, l’alto generale Min Aung Hlaing (designato dal 22.3.2021) in qualità di ministro dell’Unione. È stato anche capo di un comitato incaricato dell’importazione di carburante dalla Russia, il maggiore fornitore di armi del regime. Nyo Saw si è congedato dall’esercito nel 2020 con il grado di intendente generale. È inoltre membro del comitato dei sorveglianza dei cambi (Foreign Exchange Supervision Committee, FESC) e presidente di Myanmar Economic Corporation (MEC), una conglomerata di proprietà delle forze armate, che generano entrambi entrate per il regime. È inoltre membro del gruppo direttivo della Myanmar Economic Holdings Ltd (MEHL). In veste di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e consigliere del presidente di tale Consiglio, Nyo Saw svolge un ruolo fondamentale nel mantenere e organizzare la dittatura militare in Myanmar, che ha preso il potere mediante un colpo di Stato militare nel 2021 rovesciando il governo democraticamente eletto. A causa del ruolo che svolge nella direzione di imprese di proprietà militare e nella gestione delle importazioni di carburante dalla Russia, anche per usi militari, fornisce anche sostegno economico e redditi al regime militare. Nyo Saw è associato a membri attuali e precedenti del regime della giunta.

    Nyo Saw è pertanto una persona fisica le cui politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania e che sostiene azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania. Inoltre, Nyo Saw è associato a persone designate a norma della decisione 2013/184/PESC del Consiglio e del regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio, segnatamente il generale Min Aung Hlaing.

    11.12.2023

    101.

    Hla Moe

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: comandante del Comando Est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw);

    Grado: maggiore generale

    Il maggiore generale Hla Moe è il comandante del Comando Est. Sotto il suo comando, gli attacchi aerei, in particolare nello Stato del Kayah, sono aumentati drasticamente, raggiungendo il doppio del totale combinato del 2021 e 2022. Tali attacchi aerei colpiscono sempre di più i civili, con un conseguente aumento del numero di vittime civili e di sfollati interni (da un totale di 200 000 nel 2022 a 250 000 finora nel 2023). Sotto il comando di Hla Moe, le unità militari del Comando Est continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e violazioni dei diritti umani, tra cui l’uso di civili come scudi umani, esecuzioni extragiudiziali e incendi dolosi nello Stato dello Shan meridionale e nello Stato del Kayah. Oltre a commettere tali atti di violenza, esse ostacolano attivamente il flusso di derrate alimentari, medicinali e beni e servizi essenziali destinati alla popolazione locale e agli sfollati interni.

    In qualità di comandante del Comando Est, Hla Moe è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania e di aver ostacolato la fornitura di assistenza umanitaria ai civili bisognosi. Inoltre, porta avanti azioni e attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania ed è coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    11.12.2023

    102.

    Hmu Htan

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita:

    tra il 1960 e il 1975;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Funzione: membro del Consiglio di amministrazione dello Stato

    Hmu Htan è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato dal 20 febbraio 2023. È inoltre membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell’Unione (USDP), vicino alle forze militari.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Hmu Htan è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha posto la zona interessata sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Hmu Htan è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    11.12.2023

    103.

    Wunna Maung Lwin

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Data di nascita:

    30.5.1952;

    Luogo di nascita: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschile;

    Funzione: membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; ex ministro degli Affari esteri della giunta

    Wunna Maung Lwin è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato dal 20 febbraio 2023. È inoltre membro del Partito della solidarietà e dello sviluppo dell’Unione (USDP), vicino alle forze militari.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Wunna Maung Lwin è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica.

    A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre la zona interessata sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato e di ex ministro degli Affari esteri della giunta, Wunna Maung Lwin è direttamente responsabile di decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani nonché di azioni volte a legittimarle a livello internazionale.

    11.12.2023

    ▼M10



    B.  Persone giuridiche, entità e organismi di cui all’articolo 4 bis

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    1.

    Myanmar Economic Holdings Public Company Ltd

    Indirizzo: 51 Mahabandoola road, 189/191 Botataung, regione di Yangon, Myanmar 11 161;

    Tipo di entità: società per azioni;

    Luogo di registrazione: Yangon, Myanmar/Birmania;

    Data di registrazione: 27 aprile 1990;

    La Myanmar Economic Holdings Public Company Ltd (MEHL) è una conglomerata detenuta e controllata dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), che possiede società affiliate e controllate in diversi settori dell’economia, tra cui quello bancario, assicurativo, edilizio, commerciale, dei trasporti, minerario, dell’estrazione di gemme, manifatturiero e turistico. La MEHL e le sue controllate generano entrate al Tatmadaw, contribuendo così alla sua capacità di effettuare attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Nel 2017 la MEHL e le sue controllate hanno donato materiali alle forze armate durante le cerimonie di raccolte di fondi organizzate dal Tatmadaw. La MEHL ha pertanto sostenuto finanziariamente il Tatmadaw e contribuito così alla sua capacità di effettuare le «operazioni di pulizia» e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani contro la popolazione rohingya nel 2017.

    19.4.2021

     

     

    Numero di registrazione: 156387282;

    Sede principale: Myanmar/Birmania;

    Associati: Consiglio di amministrazione: Ten.Gen. Dwe Aung Lin: direttore (designato dall’UE); Ten.Gen. Moe Myint Tun: direttore (designato dall’UE); gruppo direttivo: comandante in capo Min Aung Hlaing: presidente (designato dall’UE);

    Vicecomandante in capo Soe Win: vicepresidente (designato dall’UE);

    Numero di telefono: 01-290843;

    Sito web: http://www.mehl.com.mm/

    Il Consiglio di amministrazione è composto esclusivamente di alti funzionari (attivi o in pensione) del Tatmadaw. Due membri del Consiglio di amministrazione (Ten.Gen. Dwe Aung Lin e Ten. Gen. Moe Myint Tun) sono anche membri del Consiglio di amministrazione dello Stato, organo ad hoc creato dopo il colpo di Stato del 1o febbraio che attualmente governa di fatto il Myanmar, e sono inseriti in elenco a norma della decisione 2013/184/PESC del Consiglio e del regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio concernenti misure restrittive in considerazione della situazione in Myanmar/Birmania.

    Il comandante in capo Min Aung Hlaing e il vicecomandante in capo Soe Win guidano il gruppo direttivo della MEHL, in qualità rispettivamente di presidente e di vicepresidente.

     

    2.

    Myanmar Economic Corporation Limited

    Indirizzo: Corner of Ahlone road & Kannar road, Ahlone, Yangon, Myanmar;

    Tipo di entità: società per azioni;

    Luogo di registrazione: Yangon, Myanmar/Birmania;

    Data di registrazione: fondata nel 1997 come società di proprietà statale, registrata come società privata il 9 gennaio 2019;

    Numero di registrazione: 105444192;

    La Myanmar Economic Corporation (MEC) è una conglomerata detenuta e controllata dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), che possiede società affiliate e controllate in diversi settori dell’economia, tra cui quello bancario, assicurativo, edilizio, commerciale, dei trasporti, minerario, dell’estrazione di gemme, manifatturiero e turistico. La MEC e le sue controllate generano entrate al Tatmadaw, contribuendo così alla sua capacità di effettuare attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Il Consiglio di amministrazione della MEC è composto esclusivamente di alti funzionari (attivi o in pensione) del Tatmadaw.

    19.4.2021

     

     

    Sede di attività: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: 01-8221369;

    E-mail: mecadm.hq@gmail.com

    Nel 2017 la MEC e le sue controllate hanno donato materiali alle forze armate durante le cerimonie di raccolte di fondi organizzate dal Tatmadaw. La MEC ha pertanto sostenuto finanziariamente il Tatmadaw e contribuito così alla sua capacità di effettuare le «operazioni di pulizia» e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani contro la popolazione rohingya nel 2017.

     

    ▼M12

    3.

    Myanma Gems Enterprise (alias Myanmar Gems Enterprise)

    Indirizzo: NO.70-072, Yarza, Thingaha Road, Thapyaygone Ward, Zabuthiri Township, Naypyitaw, Myanmar;

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato;

    Myanmar Gems Enterprise (MGE) è un'impresa di proprietà dello Stato controllata dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), responsabile dell'elaborazione di norme e regolamenti, nonché della supervisione e del rilascio di autorizzazioni a imprenditori privati locali, come pure dell'organizzazione delle aste e delle vendite speciali di giada e pietre preziose. La MGE opera secondo le istruzioni del ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC), il cui ministro è stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato.

    21.6.2021

     

     

    Luogo di registrazione: Myanmar;

    Sito web: http://www.mge.gov.mm/

    Le forze armate del Myanmar (Tatmadaw) detengono da tempo importanti interessi nel settore della giada e delle pietre preziose, in particolare attraverso la leadership della MGE, che è costituita quasi interamente da ex ufficiali militari, e attività condotte da due conglomerate militari — Myanmar Economic Holdings Limited (MEHL) e Myanmar Economic Corporation Limited (MEC). Il colpo di Stato del 1o febbraio 2021 ha rimesso la MGE sotto il controllo militare, consentendo al Tatmadaw di controllare in modo significativo il settore delle pietre preziose. La MGE genera introiti per diversi dipartimenti dello Stato del Myanmar e, grazie alle varie attività sopra descritte, il Tatmadaw è in grado di beneficiare direttamente o indirettamente delle entrate generate da questo settore, il che contribuisce alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto e a gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

     

    4.

    Myanma Timber Enterprise

    (alias Myanmar Timber Enterprise)

    Indirizzo:

    Sede: Gyogone Forest Compound, Bayint Naung Road, Insein Township, Yangin, Myanmar

    succursale: No 72/74 Shawe Dagon Pagoda Road, Dagon Township, Yangon, Myanmar;

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato;

    Luogo di registrazione: Myanmar;

    Numero di telefono: 01-3528789

    Sito web: http://www.mte.com.mm/index.php/en

    Myanma Timber Enterprise (MTE) è un'impresa di proprietà dello Stato che opera sotto il controllo del ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). La MTE gode in Myanmar/Birmania di diritti esclusivi sulla produzione e sull'esportazione di legname.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio 2021 il regime militare ha nominato un nuovo gabinetto, che comprende un nuovo ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa la MTE, e ne trae vantaggio. Pertanto, la MTE e le sue controllate sono sotto il controllo del Tatmadaw e generano introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto.

    21.6.2021

    ▼M19

    5.

    Forest Products Joint Venture Corporation Limited

    Indirizzo:

    422/426, Rm 2, 2nd Flr, Strand Rd., Corner of Botahtaung Pagoda St., FJVC Center, Ward (4), BTHG;

    52/66, Rm 2, 3rd Flr, Botahtaung Pagoda St., Lower Block, Botahtaung Township, Yangon, Myanmar;

    Tipo di entità: joint venture;

    Luogo di registrazione: Myanmar;

    Numero di telefono: 01-9010742; 01-9010744; 09-443250050;

    E-mail: fjv.md@gmail.com

    Forest Products Joint Venture Corporation Limited (FPJVC) opera nell’industria del legname in Myanmar nel settore della trasformazione di teak e legno duro. Nonostante sia una società pubblica, FPJVC è controllata dallo Stato, che i) detiene la maggioranza delle azioni della FPJVC tramite il ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC) (10 %) e l’impresa di proprietà statale Myanma Timber Enterprise (MTE) (45 %), e ii) ha il diritto di nominare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione della FPJVC (con tre membri su undici nominati rispettivamente dal MONREC e dall’MTE).

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio 2021 il regime militare ha nominato un nuovo gabinetto, che comprende un nuovo ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa la FPJVC, e ne trae vantaggio. La FPJVC è pertanto sotto il controllo del Tatmadaw e genera introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto.

    21.6.2021

    ▼M12

    6.

    Myanmar War Veterans Organization

    Indirizzo: Thukhuma Road, Datkhina Thiri Tsp, Naypyitaw Division, Myanmar;

    Tipo di entità: organizzazione non governativa;

    Luogo di registrazione: Yangon, Myanmar;

    Data di registrazione: 1973;

    Numero di telefono: (067) 30485

    Sito web: https://www.mwvo.org/Home/About

    Myanmar War Veterans Organization (MWVO) è un'organizzazione non governativa che mira a fornire sostegno agli ex membri delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È la principale organizzazione che interviene nelle questioni sociali ed economiche relative alle forze armate del paese.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l'incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    21.6.2021

     

     

     

    Secondo il mandato della MWVO, l'organizzazione non governativa funge da forza di riserva del Tatmadaw e partecipa alla definizione della politica nazionale di difesa e di sicurezza. Inoltre, la MWVO organizza raduni pro-regime e gestisce le milizie popolari, sostenendo così il Tatmadaw nello svolgimento di attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il gruppo direttivo centrale della MWVO è rappresentato da personalità di alto livello del Tatmadaw, quali il comandante in capo del Min Aung Hlaing e il vicecomandante in capo Soe Win. Membri della MWVO fanno parte della struttura di governance delle conglomerate a guida militare — la Myanmar Economic Holdings Limited (MEHL) e la Myanmar Economic Corporation Limited (MEC). La MWVO è pertanto associata a persone ed entità elencate a norma della decisione 2013/184/PESC del Consiglio e del regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio.

     

    ▼M14

    7.

    Htoo Group of Companies

    Indirizzo: 5 Pyay Roas, Hlaing Township, Yangon, Myanmar/Birmania;

    Tipo di entità: società di partecipazione (holding);

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: +95 1 500344 / +95 1 500355;

    Sito web: https://htoo.com/

    Htoo Group of Companies è un conglomerato privato fondato e presieduto da U Tay Za che ha legami molto stretti con i vertici delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). Le sue attività comprendono il commercio, il settore bancario, il settore minerario, il turismo e l’aviazione.

    Nel 2017 Htoo Group of Companies ha fornito al Tatmadaw sostegno finanziario in relazione alle «operazioni di pulizia» nel Rakhine, contribuendo così a gravi violazioni dei diritti umani commesse nello stesso anno nei confronti della popolazione Rohingya. Inoltre, Htoo Group of Companies ha agito da intermediario per la fornitura di materiale militare utilizzato per colpire le popolazioni civili che protestavano contro il colpo di Stato del 1o febbraio, in tutto il paese e in particolare nelle zone abitate da minoranze etniche. Contribuendo alla capacità dell’esercito di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, Htoo Group of Companies ha fornito sostegno al Tatmadaw e ha intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del paese.

    21.2.2022

    8.

    International Group of Entrepreneurs (IGE) Company Limited

    Indirizzo: No. 36-G, 37-F, level-20, Office Tower (2), Time City, Corner of Kyun taw Street and Hantharwaddy Road, (7), Quarter, Kamayut Township, Yangon, Myanmar/Birmania 110401;

    Tipo di entità: impresa privata;

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: +95 775 111 112;

    Sito web: www.ige.com.mm

    International Group of Entrepreneurs (IGE) Company Limited è un conglomerato privato fondato e presieduto da U Nay Aung che ha legami molto stretti con i vertici delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). IGE opera in settori infrastrutturali chiave come le telecomunicazioni e l’energia, nonché nei settori dell’agricoltura e della ricettività.

    Nel 2017 IGE ha fornito al Tatmadaw sostegno finanziario in relazione alle «operazioni di pulizia» nel Rakhine, contribuendo così a gravi violazioni dei diritti umani commesse nello stesso anno nei confronti della popolazione Rohingya. IGE ha inoltre fornito al Tatmadaw sostegno finanziario indiretto mediante partecipazioni finanziarie in diversi progetti e società – e loro conglomerati – collegati al Tatmadaw. Fornisce pertanto sostegno al Tatmadaw, da cui trae vantaggi.

    21.2.2022

    9.

    No. 1 Mining Enterprise (ME1)

    Indirizzo: Bu Tar Street, Forest Street, Corner of Yone Gyi Quarter, Monywa, Sagaing Region, Myanmar/Brimania;

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato;

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: 09-071-21168

    No. 1 Mining Enterprise (ME 1) è un’impresa di proprietà dello Stato che opera sotto il controllo del ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC) e che funge anche da autorità di regolamentazione per il settore della produzione e commercializzazione di metalli non ferrosi. In quanto tale, l’impresa statale è responsabile del rilascio delle autorizzazioni e della riscossione di parte delle imposte sugli utili realizzati da società private che hanno sottoscritto «contratti di condivisione della produzione» o costituito una joint venture con ME 1.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio 2021 il regime militare ha nominato un nuovo gabinetto, che comprende un nuovo ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa No. 1 Mining Enterprise, da cui trae vantaggi. Pertanto, No. 1 Mining Enterprise è sotto il controllo del Tatmadaw e genera introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto.

    Inoltre, No. 1 Mining Enterprise ha partecipato e/o supervisionato vari progetti connessi alle violenze perpetrate dal Tatmadaw nei confronti delle popolazioni civili e alla violazione dei loro più elementari diritti, anche attraverso la confisca di terreni e trasferimenti forzati. No. 1 Mining Enterprise è pertanto responsabile del sostegno ad azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    10.

    Myanma Oil and Gas Enterprise

    Indirizzo: Ministry of Electricity and Energy, Building No.(6), Nay Pyi Taw, Myanmar/Birmania;

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato;

    Luogo di registrazione: Myanmar/Brimania;

    Numero di telefono: +95-67-3 411 055;

    Sito web: http://www.moee.gov.mm/en/ignite/page/40

    La Myanma Oil and Gas Enterprise (MOGE), impresa di proprietà dello Stato, è l’operatore petrolifero, il fornitore di servizi e il regolatore del settore petrolifero e del gas. Sovrintende alla prospezione e alla produzione di petrolio e gas, al trasporto interno del gas e alla distribuzione di prodotti petroliferi. L’impresa statale è responsabile del rilascio delle autorizzazioni e della riscossione di parte delle imposte sugli utili realizzati da società private che hanno sottoscritto «contratti di condivisione della produzione» o costituito un joint venture con la MOGE.

    Il 1 febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio 2021 il Consiglio di amministrazione dello Stato ha nominato nuovi ministri, tra cui un ministro dell’Energia elettrica e dell’energia. Il ministero dell’Energia elettrica e dell’energia supervisiona la MOGE. Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa la MOGE, e ne trae vantaggio.

    La MOGE è pertanto sotto il controllo del Tatmadaw e genera introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    ▼M17

    11.

    Consiglio di amministrazione dello Stato

    Tipo di entità: pubblica

    Luogo di registrazione: Myanmar

    Il Consiglio di amministrazione dello Stato è un'entità pubblica istituita il 2 febbraio 2021 a seguito del colpo di Stato militare in Myanmar/Birmania del 1o febbraio 2021. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Swe ha dichiarato lo stato di emergenza trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo Min Aung Hlaing. Il Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, è stato istituito per esercitare tali funzioni.

    Il Consiglio di amministrazione dello Stato, in virtù del suo potere di esercitare funzioni di Stato, è responsabile di politiche e attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. Inoltre, ha adottato decisioni che hanno portato alla repressione della popolazione civile e dell'opposizione politica, ad atrocità e a gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza del Myanmar. È pertanto coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    8.11.2022

    ▼M18

    12.

    Myanmar Office of the Quarter Master General (Ufficio dell’intendente generale del Myanmar)

    Indirizzo: Ministry of Defence, Building 24, Naypyitaw, Myanmar

    Tipo di entità: pubblica

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania

    Persone associate: alto generale Min Aung Hlaing, comandante in capo delle forze armate del Myanmar;

    generale Mya Htun Oo, ministro della Difesa

    Altre entità associate: ministero della Difesa del Myanmar;

    Myanmar Economic Corporation Limited (MEC)

    Il Myanmar Office of the Quarter Master General (Ufficio dell’intendente generale del Myanmar) è un dipartimento posto sotto la giurisdizione del ministero della Difesa che si occupa dell’acquisizione di armi e attrezzature militari per le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    In quanto tale, l’Ufficio dell’intendente generale è posto gerarchicamente sotto il controllo delle forze armate del Myanmar anche fin dal colpo di Stato del 1o febbraio 2021. Svolge un ruolo essenziale nel rendere possibili atti di violenza e violazioni dei diritti umani perpetrati dai militari del Myanmar nei confronti dei civili del Myanmar/Birmania e ha pertanto contribuito ad alimentare la spirale di violenza che ha travolto il paese sin dal colpo di Stato del 2021.

    L’Ufficio dell’intendente generale è inoltre coinvolto nella gestione delle attività economiche di cui beneficia la giunta.

    L’Ufficio dell’intendente generale è legato a varie persone ed entità inserite nell’elenco dell’UE, compresi l’alto generale e comandante in capo Min Aung Hlaing e la Myanmar Economic Corporation (MEC).

    20.2.2023

    13.

    Myanmar Directorate of Defense Industries (Direzione delle industrie della difesa del Myanmar)

    Indirizzo: Shwedagon Pagoda Road, Yangon, Myanmar

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania

    Persone associate: alto generale Min Aung Hlaing, comandante in capo delle forze armate del Myanmar;

    tenente generale Thein Htay;

    generale Mya Htun Oo, ministro della Difesa

    Altre entità associate: ministero della Difesa del Myanmar

    La Myanmar Directorate of Defense Industries (Direzione delle industrie della difesa del Myanmar) è un’impresa di proprietà dello Stato posta sotto la giurisdizione del ministero della Difesa che agisce tra l’altro quale unica entità del Myanmar/Birmania responsabile della produzione di armi per le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    È diretta dal tenente generale Thein Htay, membro delle forze armate del Myanmar. È posta sotto l’autorità del comandante in capo del Tatmadaw, l’alto generale Min Aung Hlaing (che figura nell’elenco dell’UE) ed è collegata a diverse persone che hanno legami con i militari o sono di nomina militare, quali il comandante in capo e il suo vice.

    In quanto tale, la direzione delle industrie della difesa è posta gerarchicamente sotto il controllo delle forze armate del Myanmar anche sin dal colpo di Stato del 1o febbraio 2021. Consente alle forze armate del Myanmar di perpetrare atti di violenza contro i civili del Myanmar/Birmania e pertanto svolge un ruolo fondamentale nell’alimentare la spirale di violenza che ha travolto il paese sin dal colpo di Stato.

    20.2.2023

    14.

    Myanmar Directorate of Defense Procurement (Direzione degli appalti nel settore della difesa del Myanmar)

    Indirizzo: Nay Pyi Taw, Myanmar

    Tipo di entità: servizio amministrativo

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania

    Persone associate: alto generale Min Aung Hlaing, comandante in capo delle forze armate del Myanmar;

    tenente generale Thein Htay;

    generale Mya Htun Oo, ministro della Difesa

    Altre entità associate: ministero della Difesa del Myanmar

    La Myanmar Directorate of Defense Procurement (Direzione degli appalti nel settore della difesa del Myanmar) è un dipartimento posto sotto la giurisdizione del ministero della Difesa che agisce tra l’altro quale entità del Myanmar/Birmania responsabile dell’acquisizione di armi e attrezzature militari per le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    La direzione degli appalti nel settore della difesa è posta sotto l’autorità dell’alto generale Min Aung Hlaing, comandante in capo del Tatmadaw, ed è pertanto collegata a varie persone ed entità che figurano nell’elenco dell’UE, compreso l’alto generale Min Aung Hlaing.

    In quanto tale, la direzione degli appalti nel settore della difesa è posta gerarchicamente sotto il controllo delle forze armate del Myanmar anche sin dal colpo di Stato del 1o febbraio 2021. Consente alle forze armate del Myanmar di perpetrare atti di violenza contro i civili del Myanmar/Birmania e pertanto svolge un ruolo fondamentale nell’alimentare la spirale di violenza che ha travolto il paese sin dal colpo di Stato.

    20.2.2023

    15.

    Asia Sun Group

    Altre entità associate: Asia Sun Trading; Asia Sun Energy

    L’Asia Sun Group è coinvolto nella catena di approvvigionamento di carburante per aviazione per le forze armate. L’Asia Sun Group of Companies, attraverso le sue controllate Asia Sun Trading e Asia Sun Energy, partecipa all’importazione di carburante per aviazione. L’Asia Sun Trading è stata coinvolta almeno due volte, nel 2022, nell’importazione di carburante per aviazione dalla Thailandia destinato all’uso da parte dell’aeronautica del Myanmar.

    Il regime militare del Myanmar ha attaccato obiettivi civili in modo deliberato e indiscriminato dispiegando elicotteri, aeromobili da combattimento e droni, provocando numerose vittime, anche bambini, fra la popolazione locale. Tra ottobre 2021 e settembre 2022 la giunta ha condotto almeno 268 attacchi aerei contro la popolazione civile nel Myanmar/Birmania. Gli attacchi hanno ucciso almeno 155 civili, ne hanno feriti almeno 190 e hanno distrutto case ed edifici religiosi.

    L’Asia Sun Group è pertanto una persona giuridica, un’entità o un organismo di proprietà o sotto il controllo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), o che genera entrate a favore delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), fornisce loro sostegno o ne trae vantaggio.

    20.2.2023

    16.

    Dynasty International Company Limited

    (alias Dynasty Group of Companies)

    Indirizzo: Waizayangdar Rd., no. 15, Ngwe Kyar Yan Quarter, South Okkalapa Township, Yangon Region, Myanmar

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania

    Persone associate: Aung Moe Myint (proprietario);

    Myo Thitsar (direttrice)

    E-mail: dynastygroup@myanmar.com.mm

    La Dynasty International Company Limited è una società del Myanmar/Birmania fondata dall’intermediario di armi Aung Moe Myint.

    È stata utilizzata per agevolare gli accordi sulle armi per conto delle forze armate del Myanmar, compresa l’importazione di parti di aeromobili a sostegno dell’aeronautica del Myanmar per incursioni aeree contro villaggi e infrastrutture civili.

    La Dynasty International Company Limited è pertanto una persona giuridica, un’entità o un organismo di proprietà o sotto il controllo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), o che genera entrate a favore delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), fornisce loro sostegno o ne trae vantaggio.

    20.2.2023

    ▼M21

    17.

    International Gateways Group of Company Limited (alias IGGC, alias IGG)

    Indirizzo: Kyaik Wine Pagoda Road, No. 19, Myaing Hay Wun Housing, 8-Mile, Mayangone, Yangon, Myanmar;

    o

    Thamadi Street, No. 4-1/3, 8th Quarter, Mayangone Township, Yangon, Myanmar

    E-mail: internationalgatewaysho@gmail.com

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania;

    Persone associate: Naing Htut Aung (direttore e azionista unico)

    Entità associata: MEHL

    International Gateways Group of Company Limited (IGGC) è una società codiretta da Naing Htut Aung che opera nel settore commerciale. Ha fornito fondi, in quanto principale donatore, alle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) nel 2017, in occasione di eventi di raccolta fondi in relazione alle «operazioni di pulizia» del Rakhine tenute dal comandante in capo Min Aung Hlaing. Inoltre, nel 2023 IGGC ha effettuato donazioni a favore del Tatmadaw in occasione della Giornata delle forze armate.

    IGGC, peraltro, è stata coinvolta nell’acquisizione di armi per il Tatmadaw, compresi materiale militare e prodotti a duplice uso, che sono stati usati contro la popolazione civile e i manifestanti in tutto il paese. IGGC ha pertanto fornito sostegno al Tatmadaw e ha intrapreso azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    20.2.2023

    ▼M18

    18.

    Sky Aviator Company Limited

    Indirizzo: No.(204/2), (14/1)Ward, Myinthar (11)th Street, Southokkalapa, Yangon, Myanmar

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania

    Persone associate: Kyaw Min Oo (amministratore delegato)

    La Sky Aviator Company Limited è una società fondata da Kyaw Min Oo.

    Ha agevolato accordi sulle armi per conto delle forze armate del Myanmar, compresa l’importazione di parti di aeromobili. Sotto il controllo di Kyaw Min Oo, la Sky Aviator è uno dei principali fornitori di parti di aeromobili militari alle forze armate del Myanmar. Dal colpo di Stato del febbraio 2021 la Sky Aviator ha ricevuto numerose spedizioni di armi da entità oggetto di sanzioni.

    La Sky Aviator Company Limited è pertanto una persona giuridica, un’entità o un organismo di proprietà o sotto il controllo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), o che genera entrate a favore delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), fornisce loro sostegno o ne trae vantaggio.

    20.2.2023

    ▼M20

    19.

    No. 2 Mining Enterprise (ME 2)

    Indirizzo: Ywargout Quarter, Pyinmana Township, Nay Pyi Taw, Myanmar/Birmania;

    Tipo di entità: impresa di proprietà dello Stato

    Luogo di registrazione: Myanmar/Birmania;

    Sede principale: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: 09 - 067-22126

    No. 2 Mining Enterprise (ME 2) è un’impresa di proprietà dello Stato che è posta sotto la giurisdizione del ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC) e che funge anche da autorità di regolamentazione per il settore della produzione e commercializzazione di metalli non ferrosi. In quanto tale, l’impresa statale ha il potere di rilasciare le autorizzazioni e riscuotere di parte delle imposte sugli utili realizzati da società private che hanno sottoscritto i cosiddetti «contratti di condivisione della produzione» o costituito una joint venture con ME 2.

    Il ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale, U Khin Maung Yi, è stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, che ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato dal 2 febbraio 2021.

    Dal colpo di Stato militare il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa No. 2 Mining Enterprise, e ne trae vantaggio. No. 2 Mining Enterprise è pertanto sotto il controllo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e genera introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto.

    Inoltre, No. 2 Mining Enterprise ha partecipato e supervisionato vari progetti connessi alle violenze perpetrate dalle forze armate del Myanmar nei confronti delle popolazioni civili e alla violazione dei loro più elementari diritti, anche attraverso la confisca di terreni e trasferimenti forzati.

    20.7.2023

    ▼M23

    20.

    Star Sapphire Group of Companies

    Indirizzo:

    Room (201), Building (C), Tet Ka Tho Yeik Mon Housing,

    New University Ave Rd, Yangon, Myanmar;

    No.30 B room 701/702 Yadanar Inya Condo Than Lwin

    Rd, Yangon, Yangon, Myanmar

    Star Sapphire Group of Companies svolge un ruolo importante nel generare entrate per il regime militare e nel fornire armamenti e altro materiale utilizzato dalle forze armate. Il gruppo è controllato da individui legati alle forze armate del Myanmar ed è stato coinvolto in un’ampia gamma di settori economici, fra cui l’industria mineraria e manifatturiera, la difesa, le case da gioco, l’energia, l’agricoltura e il commercio. Pertanto Star Sapphire Group of Companies genera entrate per le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), fornisce loro sostegno e ne trae vantaggio.

    11.12.2023

    21.

    Royal Shune Lei Company Limited

    Indirizzo:

    No (37), Room (10), Bahosi Housing, Lanmadaw Township, Yangon, Myanmar

    Royal Shune Lei Company Limited è un’impresa privata che ha contribuito all’approvvigionamento di armamenti e di materiale militare a vantaggio delle forze armate del Myanmar. In tal modo ha sostenuto le attività che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    11.12.2023



    ( 1 ) Regolamento (UE) n 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione (GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1).

    ( 2 ) Regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio, del 5 maggio 2009, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell'intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso (GU L 134 del 29.5.2009, pag. 1).

    ( 3 ) Elenco comune delle attrezzature militari dell’Unione europea (adottato dal Consiglio l'11 marzo 2013) (GU L 30 del 27.3.2013, pag. 1).

    ( 4 ) IMSI è la sigla di «International Mobile Subscriber Identity» (identità utente mobile internazionale). Si tratta di un codice di identificazione unico per ciascun dispositivo di telefonia mobile, che è integrato nella carta SIM e consente di identificare quest'ultima tramite le reti GSM e UMTS.

    ( 5 ) MSISDN è la sigla di «Mobile Subscriber Integrated Services Digital Network Number» (numero di rete digitale integrata nei servizi dell'abbonato mobile). È un numero unico per l'identificazione di un abbonamento a una rete mobile GSM o UMTS. In altri termini, è il numero di telefono attribuito alla carta SIM di un telefono mobile e pertanto identifica un abbonato mobile nonché l'IMSI, ma per instradare le chiamate tramite l'abbonato.

    ( 6 ) IMEI è la sigla di «International Mobile Equipment Identity» (identificatore internazionale apparecchiature mobili). È un numero, solitamente unico, che permette di identificare i telefoni mobili GSM, WCDMA e IDEN e alcuni telefoni satellitari. Di solito si trova stampato all'interno dello scomparto della batteria del telefono. L'intercettazione (telefonica) può essere specificata mediante il suo numero IMEI nonché mediante l'IMSI e l'MSISDN.

    ( 7 ) TMSI è la sigla di «Temporary Mobile Subscriber Identity» (identità utente mobile temporanea). Si tratta dell'identità più comunemente trasmessa tra telefono mobile e rete.

    ( 8 ) SMS è la sigla di «Short Message System» (servizio di messaggi brevi).

    ( 9 ) GSM è la sigla di «Global System for Mobile Communications» (sistema mondiale di comunicazioni mobili).

    ( 10 ) GPS è la sigla di «Global Positioning System» (sistema di localizzazione globale via satellite).

    ( 11 ) GPRS è la sigla di «General Package Radio Service» (sistema di trasmissione radio a pacchetto).

    ( 12 ) UMTS è la sigla di «Universal Mobile Telecommunication System» (sistema universale di comunicazioni mobili).

    ( 13 ) CDMA è la sigla di «Code Division Multiple Access» (accesso multiplo a divisione di codice).

    ( 14 ) PSTN è la sigla di «Public Switch Telephone Networks» (rete telefonica pubblica commutata).

    ( 15 ) DHCP è la sigla di «Dynamic Host Configuration Protocol» (protocollo di configurazione dinamica tramite host).

    ( 16 ) SMTP è la sigla di «Simple Mail Transfer Protocol» (protocollo semplice per il trasferimento di posta).

    ( 17 ) GTP è la sigla di «GPRS Tunneling Protocol» (protocollo di tunneling per GPRS).

    Top