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Document 32023D0887

    Decisione (PESC) 2023/887 del Consiglio del 28 aprile 2023 che modifica la decisione 2013/184/PESC concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Myanmar/Birmania

    ST/7227/2023/INIT

    GU L 113I del 28.4.2023, p. 21-41 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Statutul juridic al documentului care este în vigoare

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/887/oj

    28.4.2023   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    LI 113/21


    DECISIONE (PESC) 2023/887 DEL CONSIGLIO

    del 28 aprile 2023

    che modifica la decisione 2013/184/PESC concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Myanmar/Birmania

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 22 aprile 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/184/PESC (1).

    (2)

    In esito al riesame della decisione 2013/184/PESC e in considerazione del perdurare della grave situazione in Myanmar/Birmania, che include azioni che compromettono la democrazia nonché gravi violazioni dei diritti umani, è opportuno prorogare le misure restrittive in vigore fino al 30 aprile 2024 relativamente a 92 persone e 17 entità, e fino al 29 ottobre 2023 relativamente a una persona e una entità.

    (3)

    Sulla base delle informazioni aggiornate ricevute, è opportuno modificare le voci relative a 24 persone e un’entità inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive che figura nell’allegato della decisione 2013/184/PESC.

    (4)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2013/184/PESC,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione 2013/184/PESC è così modificata:

    1)

    l’articolo 12 è sostituito dal seguente:

    «Articolo 12

    La presente decisione si applica fino al 30 aprile 2024. Per quanto riguarda la voce 84, relativa ad una persona, e la voce 17, relativa ad una entità, nell’allegato, le misure all’articolo 5, paragrafo 1, e all’articolo 6, paragrafo 1, si applicano fino al 29 ottobre 2023. Essa è costantemente riesaminata. È prorogata o modificata, a seconda del caso, se il Consiglio ritiene che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.»;

    2)

    l’allegato è modificato conformemente all’allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il giorno il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, il 28 aprile 2023

    Per il Consiglio

    Il presidente

    J. ROSWALL


    (1)  Decisione 2013/184/PESC del Consiglio, del 22 aprile 2013, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Myanmar/Birmania (GU L 111 del 23.4.2013, pag. 75).


    ALLEGATO

    L’allegato della decisione 2013/184/PESC («Elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi di cui all’articolo 5, paragrafo 1 e all’articolo 6, paragrafo 1») è così modificato:

    1)

    le voci relative alle 24 persone seguenti dell’elenco alla rubrica «A. Persone fisiche di cui all’articolo 5, paragrafo 1, e all’articolo 6, paragrafo 1» sono sostituite dalle seguenti:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «4.

    Aung Aung

    Genere: maschio;

    Numero di identificazione militare: BC 23750

    Il tenente generale Aung Aung è comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2 dall’ottobre 2022. È l’ex comandante del Comando Sud-ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e l’ex comandante della 33a divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dalla 33a divisione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Tali violazioni includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.

    25.6.2018

    7.

    Thant Zin Oo

    Gender: maschio

    Thant Zin Oo è stato comandante dell’8° battaglione della polizia di sicurezza. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda metà del 2017 dall’8° battaglione della polizia di sicurezza nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Le gravi violazioni dei diritti umani includono esecuzioni sommarie e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya. Tali violazioni sono state commesse congiuntamente con la 33a divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) guidate dal tenente generale (ex Brigadier Generale) Aung Aung e a sostegno diretto della medesima. Thant Zin Oo è pertanto associato al tenente generale Aung Aung, persona inserita nell’elenco.

    25.6.2018

    10.

    Khin Hlaing

    Data di nascita: 2 maggio 1968;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Khin Hlaing è comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 4 dall’ottobre 2022. È l’ex comandante della regione del Triangolo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È l’ex comandante della 99a divisione di fanteria leggera ed è stato il comandante del Comando Nord-est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In veste di comandante della 99a divisione di fanteria leggera ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato dello Shan nel 2016 e all’inizio del 2017. In tale contesto, è responsabile delle atrocità e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla 99a divisione di fanteria leggera nei confronti di minoranze etniche dei villaggi dello Stato dello Shan nella seconda metà del 2016. Tali violazioni includono esecuzioni sommarie, detenzione forzata e distruzione di villaggi.

    21.12.2018

    18.

    Sein Win

    Data di nascita: 24 luglio 1956;

    Luogo di nascita: Pyin Oo Lwin, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Sein Win è membro del Tatmadaw ed ex ministro della Difesa (in carica dal 24 agosto 2015 al 1o febbraio 2021). Dal febbraio 2021 (almeno fino al settembre 2022) è stato il presidente della Myanmar War Veterans Organization.

    Il 1o febbraio 2021 ha partecipato a una riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza insieme ad altri membri del Tatmadaw. La riunione era incostituzionale poiché non comprendeva i membri civili. Nel corso della riunione Myint Swe è stato nominato presidente ad interim. Successivamente Myint Swe ha dichiarato lo stato di emergenza e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa Min Aung Hlaing. La procedura per la dichiarazione dello stato di emergenza non è stata rispettata poiché, in virtù della costituzione, solo il presidente ha il potere di dichiarare lo stato di emergenza.

    Partecipando alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza nel corso della quale è stato deciso di dichiarare lo stato di emergenza e trasferire i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, Sein Win ha contribuito a invalidare i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e a rovesciare il governo democraticamente eletto; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. In qualità di ministro della Difesa dal 24 agosto 2015 al 1o febbraio 2021, Sein Win è responsabile di tali gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    20.

    Mya Tun Oo

    Data di nascita: 4 o 5 maggio 1961;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Il generale Mya Tun Oo è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È stato nominato ministro della Difesa il 1o febbraio 2021 ed è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. Il 1o febbraio 2023 è stato inoltre nominato vice primo ministro.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Mya Tun Oo ha partecipato alla riunione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza del 31 gennaio 2022, nel corso della quale lo stato di emergenza è stato prorogato fino al 31 luglio 2022. In qualità di membro del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza e del Consiglio di amministrazione dello Stato, il generale Mya Tun Oo è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, il generale Mya Tun Oo è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, in qualità di ministro della Difesa, Mya Tun Oo è responsabile degli attacchi perpetrati dalle forze militari nello Stato del Kayah il 25 dicembre 2021, che hanno provocato la morte di oltre 30 persone, tra cui bambini e personale umanitario, e di uccisioni di massa e torture ai danni di civili in tutto il Myanmar. In qualità di ministro della Difesa, il generale Mya Tun Oo è inoltre responsabile dei bombardamenti, delle incursioni aeree e di altri casi di violenza su larga scala perpetrate dalle forze armate del Myanmar nel 2022. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Nel 2018 le Nazioni Unite e organizzazioni internazionali della società civile hanno riferito di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario perpetrate negli Stati del Kachin, del Rakhine e dello Shan contro la popolazione Rohingya da parte di forze militari e di polizia a partire dal 2011, concludendo che molte di tali violazioni rientrano tra i reati più gravi ai sensi del diritto internazionale. Mya Tun Oo è stato capo di Stato maggiore aggiunto delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), la terza carica più elevata nel Tatmadaw, dall’agosto 2016 fino alla sua nomina a ministro della Difesa. In tale carica, ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato del Rakhine e ha coordinato le varie forze armate, tra cui l’esercito, la marina militare e l’aeronautica, nonché l’uso dell’artiglieria. È pertanto responsabile di gravi violazioni e abusi commessi contro la popolazione Rohingya.

    22.3.2021

    23.

    Maung Maung Kyaw

    Data di nascita: 23 luglio 1964;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    generale Maung Maung Kyaw è un ex membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È in pensione dal gennaio 2022. È Stato membro del Consiglio di amministrazione dello Stato fino al febbraio 2023. In precedenza è stato comandante in capo dell’aeronautica del Myanmar tra il 2018 e il gennaio 2022. Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, il generale Maung Maung Kyaw è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. In qualità di ex membro del suddetto Consiglio, il generale Maung Maung Kyaw è stato direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, nella sua precedente funzione di capo dell’aeronautica del Myanmar, è stato direttamente responsabile dei bombardamenti nello Stato del Kayah nel dicembre 2021, che hanno colpito la popolazione civile e causato un elevato numero di vittime. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani.

    22.3.2021

    25.

    Than Hlaing

    Data di nascita: 1965;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Than Hlaing è membro delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). È stato viceministro dell’Interno e capo della polizia dal 2 febbraio 2021 fino al maggio 2022.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    Nominato da tale Consiglio, il tenente generale Than Hlaing è coinvolto in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese

    Inoltre, a partire dal 1o febbraio 2021 le forze di polizia che operano sotto l’autorità del tenente generale Than Hlaing hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, procedendo ad arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. In qualità di ex viceministro dell’Interno e capo della polizia, il tenente generale Than Hlaing è stato direttamente responsabile del processo decisionale relativo alle politiche repressive e azioni violente commesse dalla polizia contro manifestanti pacifici; è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nel Myanmar/Birmania.

    22.3.2021

    26.

    Mahn Nyein Maung

    (alias P’do, Phado Man Nyein Maung)

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: intorno al 1947;

    Luogo di nascita: Maungdaw, Myanmar;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Mahn Nyein Maung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Mahn Nyein Maung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Mahn Nyein Maung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    27.

    Thein Nyunt

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del Nuovo partito della democrazia nazionale (NNDP);

    Data di nascita: 26 dicembre 1944;

    Luogo di nascita: Kawkareik (Stato Karen) Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Numero di carta d’identità: 12/THAGAKA(NAING)012432;

    Genere: maschio

    Thein Nyunt è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Thein Nyunt è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Thein Nyunt è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    28.

    Khin Maung Swe

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del partito Forza democratica nazionale (NDF);

    Data di nascita: 24 luglio 1942;

    Luogo di nascita: Ngathaingchaung, distretto di Pathein, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Khin Maung Swe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Khin Maung Swe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Khin Maung Swe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    29.

    Aye Nu Sein

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; vicepresidente del Partito nazionale Arakan;

    Data di nascita: 24 marzo 1957;

    Luogo di nascita: Sittwe, Stato di Rakhine, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: femmina

    Aye Nu Sein è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Aye Nu Sein è stata direttamente coinvolta nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Aye Nu Sein è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    30.

    Jeng Phang Naw Htaung

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Jeng Phang Naw Htaung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. Dal 1o febbraio 2023 ricopre inoltre la carica di ministro dell’Unione per le Questioni etniche.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Jeng Phang Naw Htaung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Jeng Phang Naw Htaung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    32.

    Sai Long Hseng

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: 18 aprile 1947;

    Luogo di nascita: Kengtung, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Carta di verifica della cittadinanza: Katana (Naing) 0052495;

    Carta di registrazione nazionale n.: 13/KATANA (N)-005249;

    Genere: maschio

    Sai Long Hseng è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Sai Long Hseng è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Sai Long Hseng è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    33.

    Saw Daniel

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: 25 novembre 1957;

    Luogo di nascita: Loikaw (Stato Kayah) Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Saw Daniel è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Saw Daniel è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Saw Daniel è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    34.

    Dr Banyar Aung Moe

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: 14.8.1947

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Documento d’identità nazionale: 10RAMANAN202348

    Banyar Aung Moe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato. all’interno del quale, dal 1o febbraio 2023, presta servizio anche presso l’organo consultivo centrale.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio e 2021 ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Banyar Aung Moe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha inoltre decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Banyar Aung Moe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

    19.4.2021

    35.

    U Chit Naing

    (alias Sate Pyin Nyar)

    Data di nascita: dicembre 1948;

    Luogo di nascita: Kyee Nee Village, Chauk Township, regione di Magway, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Indirizzo: 150, Yadanar Street, Yadanar Housing (nei pressi di Tine Yin Thar Village), Tharkayta Township, Yangon, Myanmar

    Dal 1o agosto 2021 al 18 agosto 2022 U Chit Naing è stato ministro del governo dell’Unione che guida il ministero dell’Ufficio del governo dell’Unione. È stato ministro dell’Informazione dal 2 febbraio 2021 al 31 luglio 2021. È stato nominato dal presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. In qualità di ministro dell’Informazione, era responsabile dei media pubblici (le emittenti MWD e MRTV, i quotidiani Myanmar Alin, Kyemon e Global New Light of Myanmar nonché le agenzie Myanmar News Agency (MNA) e Myanmar Digital News) e pertanto della diffusione e pubblicazione delle notizie ufficiali. Durante il suo mandato di ministro dell’Informazione, vi è stata ampia pubblicazione di articoli pro-militari nei giornali ed è quindi responsabile di diffondere la propaganda della giunta e la disinformazione attraverso media statali che non divulgano notizie accurate. È direttamente responsabile delle decisioni che hanno portato alla repressione dei mezzi di informazione in Myanmar, tra cui direttive che intimavano ai media indipendenti di non usare i termini “colpo di Stato”, “regime militare” e “giunta”, e che hanno portato alla messa al bando di cinque organi di stampa locali nel paese. Nelle sue precedenti funzioni di membro del governo, le sue azioni, politiche e attività hanno compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

    38.

    Win Shein

    (alias U Win Shein)

    Data di nascita: 31 luglio 1957;

    Luogo di nascita: Mandalay, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio;

    N. di passaporto: DM001478 (Myanmar/Birmania) rilasciato il 10 settembre 2012, con scadenza il 9 settembre 2022;

    Documento di identità nazionale n.: 12DAGANA011336

    Win Shein è vice primo ministro (dal 1o febbraio 2023) e ministro della Pianificazione e delle finanze del governo dell’Unione (dal 1o febbraio 2021), nominato dal comandante in capo Min Aung Hlaing.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato a Min Aung Hlaing.

    Accettando la sua nomina a ministro della Pianificazione e delle finanze e a vice primo ministro del governo dell’Unione e in ragione del suo importante ruolo nelle politiche economiche del regime, Win Shein è responsabile di aver compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    21.6.2021

    40.

    Tin Aung San

    Data di nascita: 16 ottobre 1960;

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Documento di identità nazionale n.: 12/La Ma Na (N) 89 489

    L’ammiraglio Tin Aung San è il comandante in capo della marina del Myanmar. Ricopre inoltre la carica di ministro dei Trasporti e delle comunicazioni dal 3 febbraio 2021 e quella di vice primo ministro dal 1o febbraio 2023. È membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro, del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, l’alto generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di ministro dei Trasporti e delle comunicazioni del governo, è responsabile della comunicazione e delle reti e pertanto adotta decisioni e attua politiche che definiscono la libertà di accesso ai dati online. Da quando è a capo del ministero, vi sono stati numerosi oscuramenti e rallentamenti deliberati di Internet ed è stato dato ordine ai fornitori di impedire l’accesso online a Facebook, Twitter e Instagram. Nel gennaio 2022 è stato diffuso un nuovo progetto di legge in materia di cibersicurezza, che consente l’abuso delle tecnologie di sorveglianza al fine di controllare e prendere di mira le persone e, di conseguenza, reprimere la loro libertà di espressione nonché l’accesso alle informazioni. È pertanto direttamente responsabile della limitazione della libertà di stampa e dell’accesso alle informazioni online nonché della violazione del diritto alla vita privata della popolazione del Myanmar. Di conseguenza, compromette la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    In quanto membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Tin Aung San è stato direttamente coinvolto e responsabile del processo decisionale relativo alle funzioni statali ed è pertanto responsabile di minare la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania. È inoltre direttamente responsabile delle decisioni repressive assunte dal Consiglio di amministrazione dello Stato, compresa la legislazione che viola i diritti umani e limita le libertà dei cittadini del Myanmar, nonché delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di sicurezza del Myanmar.

    21.6.2021

    41.

    Thida Oo

    (alias Daw Thida O)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: femmina

    Thida Oo è procuratrice generale dell’Unione del Myanmar dal 2 febbraio 2021, data della sua nomina da parte del comandante in capo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) Min Aung Hlaing. È membro della commissione per gli investimenti del Myanmar.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio 2021 e ha trasferito i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio 2021 è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato. Nel luglio 2022 Oo è intervenuta nella causa dinanzi alla Corte internazionale di giustizia (CIG) in cui ha testimoniato contro l’accusa di genocidio della popolazione Rohingya e ha difeso la giunta.

    Thida Oo fa parte del governo scaturito dal colpo di Stato sin dal primo giorno, e si è avvalsa del potere conferito dalla legge del 2010 relativa al procuratore generale dell’Unione per condurre azioni penali di matrice politica e successive detenzioni arbitrarie e per rendere possibili gli abusi commessi dal regime militare. È pertanto coinvolta in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.6.2021

    44.

    Aung Naing Oo

    Data di nascita: 13 ottobre 1962 o 9 giugno 1969;

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Kyaukse, Mandalay, Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio;

    Indirizzo: L 103, Kenyeikthar Lane 6, FMI city, Yangon, Myanmar/Birmania;

    N. di passaporto: DM002656;

    Documento di identità nazionale n.: 7/PaKhaNa (Naing) 13345; 5/SaKaNa (Naing) 017289

    Aung Naing Oo è ministro del Commercio dal 19 agosto 2022. Dal 2 febbraio 2021 al 18 agosto 2022 è stato ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l’estero. È stato nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    In qualità di ministro del governo, fa parte del regime militare, che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar/Birmania. In qualità di ministro degli Investimenti e delle relazioni economiche con l’estero, è stato incaricato di agevolare attività imprenditoriale e gli investimenti in Myanmar/Birmania e contribuisce, pertanto, a soddisfare le esigenze finanziarie del regime militare. Nelle sue dichiarazioni e nei suoi atti ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato e il regime militare, anche affermando che i media internazionali hanno esagerato la portata della crisi e sostenendo che il movimento di disobbedienza civile sta volgendo al termine. Ha altresì vietato ai dirigenti delle società straniere di telecomunicazioni di lasciare il paese senza autorizzazione e nel febbraio 2021 ha licenziato i funzionari pubblici del ministero che hanno aderito alla protesta. Pertanto, le sue azioni, politiche e attività compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania ed è coinvolto in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese.

    21.2.2022

    46.

    Thet Thet Khine

    Data di nascita: 19 agosto 1967;

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Luogo di nascita: Mogok, Myanmar/Birmania;

    Genere: femmina;

    Indirizzo: 127 A Dhamazadei Road, Kamayut, Yangon, Myanmar/Birmania;

    N. di passaporto: MB132403 (Myanmar/Birmania) rilasciato il 7 maggio 2015, con scadenza il 6 maggio 2020;

    Documento di identità nazionale n.: 9MAKANAN034200

    Thet Thet Khine è la ministra della Previdenza sociale, degli aiuti e del reinsediamento dal 4 febbraio 2021. È stata nominata dal Consiglio di amministrazione dello Stato, guidato dal comandante in capo Min Aung Hlaing, che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    Ha più volte appoggiato pubblicamente il colpo di Stato. In qualità di ministra del governo, fa parte del regime militare che ha assunto il potere con un colpo di Stato militare e ha rovesciato i leader legittimamente eletti in Myanmar. Nelle sue dichiarazioni e nei suoi atti ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato e il regime militare, anche affermando che i militari hanno compiuto il colpo di Stato in risposta a brogli elettorali. Inoltre, ha respinto l’idea che l’esercito abbia commesso un genocidio contro la popolazione Rohingya. È pertanto coinvolta in azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese, e fornisce sostegno a dette azioni e politiche.

    21.2.2022

    64.

    Ni Lin Aung

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il maggiore generale Ni Lin Aung lavora nel Comando Centro-est dall’agosto 2022. È l’ex comandante del Comando Est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). Parte della giurisdizione del Comando Est è lo Stato del Kayah. In un attentato del 24 dicembre 2021 nei pressi del villaggio di Moso nella divisione amministrativa (township) di Phruso, nello Stato di Karenni (Kayah), sono state uccise almeno 35 persone, tra cui civili, bambini e due operatori umanitari dell’ONG Save the Children. Il Tatmadaw è ritenuto responsabile dell’attacco. Nella sua posizione di comandante del Comando Est, il Maggior (ex brigadier) generale Ni Lin Aung è direttamente a capo delle unità nello Stato del Kayah, comprese quelle responsabili di tale massacro. Il Maggior generale Ni Lin Aung è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e di azioni che che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    65.

    Aung Zaw Aye

    (alias U Aung Zaw Aye)

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    Il tenente generale Aung Zaw Aye è il primo ministro dello Stato dello Shan dal febbraio 2023. È l’ex comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2 delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    In un attacco militare del 24 dicembre 2021 nei pressi del villaggio di Moso nella divisione amministrativa (township) di Phruso, nello Stato di Karenni (Kayah), sono state uccise almeno 35 persone, tra cui civili, bambini e due operatori umanitari dell’ONG Save the Children. Il Tatmadaw è ritenuto responsabile dell’attacco. Nella sua posizione di comandante dell’Ufficio Operazioni speciali n. 2, il tenente generale Aung Zaw Aye dirige il Comando Est, che è stato direttamente a capo delle unità militari attive nello Stato del Kayah, comprese quelle responsabili di tale massacro. Il tenente generale Aung Zaw Aye è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e di azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del Myanmar/Birmania.

    21.2.2022

    71.

    U Than Swe

    (alias Than Swe)

    Data di nascita: 1957 o 1965;

    Cittadinanza: Myanmar/Birmania;

    Genere: maschio

    U Than Swe è ministro degli Esteri dell’Unione dal febbraio 2023. È l’ex presidente della commissione anticorruzione, nominato dal Consiglio di amministrazione dello Stato dal 19 agosto 2022 al febbraio 2023.

    La commissione anticorruzione, al tempo sotto la guida di U Than Swe, ha attuato politiche volte a legittimare il colpo di Stato militare, compreso il suo coinvolgimento nei procedimenti contro leader democraticamente eletti, ad esempio presentando accuse di corruzione a carico della consigliera di Stato Daw Aung San Suu Kyi. Pertanto, nella sua carica di presidente della commissione anticorruzione, U Than Swe è stato coinvolto in attività e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    8.11.2022»;

    2)

    la voce relativa alla seguente entità di cui nell’elenco alla rubrica «B. Persone giuridiche, entità e organismi di cui all’articolo 6, paragrafo 1» è sostituita dalla seguente:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «5.

    Forest Products Joint Venture Corporation Limited

    Indirizzo:

    422/426, Rm 2, 2nd Flr, Strand Rd., Corner of Botahtaung Pagoda St., FJVC Center, Ward (4), BTHG;

    52/66, Rm 2, 3rd Flr, Botahtaung Pagoda St., Lower Block, Botahtaung Township, Yangon, Myanmar;

    Tipo di entità: joint venture;

    Luogo di registrazione: Myanmar;

    Numero di telefono: 01-9010742; 01-9010744; 09-443250050;

    E-mail: fjv.md@gmail.com

    Forest Products Joint Venture Corporation Limited (FPJVC) opera nell’industria del legname in Myanmar nel settore della trasformazione di teak e legno duro. Nonostante sia una società pubblica, FPJVC è controllata dallo Stato, che i) detiene la maggioranza delle azioni della FPJVC tramite il ministero delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC) (10 %) e l’impresa di proprietà statale Myanma Timber Enterprise (MTE) (45 %), e ii) ha il diritto di nominare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione della FPJVC (con tre membri su undici nominati rispettivamente dal MONREC e dall’MTE).

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno assunto il potere togliendolo al governo civile legittimo con un colpo di Stato e hanno istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato per esercitare i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato. Il 2 febbraio 2021 il regime militare ha nominato un nuovo gabinetto, che comprende un nuovo ministro delle Risorse naturali e della conservazione ambientale (MONREC). Attraverso il Consiglio di amministrazione dello Stato e il nuovo gabinetto, il regime militare ha acquisito il controllo sulle imprese di proprietà dello Stato, compresa la FPJVC, e ne trae vantaggio. La FPJVC è pertanto sotto il controllo del Tatmadaw e genera introiti a suo favore, contribuendo così alla sua capacità di svolgere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto.

    21.6.2021».


    Sus