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Document 52023XC0630(07)

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 2023/C 230/16

PUB/2023/467

GU C 230 del 30.6.2023, p. 202–208 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

30.6.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 230/202


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2023/C 230/16)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all'articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione (1).

COMUNICAZIONE DELL'APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«Listrac-Médoc»

PDO-FR-A0276-AM02

Data della comunicazione: 31.3.2023

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Codice geografico ufficiale

L'elenco dei comuni della zona geografica e della zona di prossimità immediata è stato aggiornato tenendo conto del codice geografico ufficiale del 2022.

La modifica è di carattere puramente redazionale e non comporta variazioni della zona geografica.

Il documento unico è modificato ai punti 6 e 9.

2.   Introduzione di varietà a fini di adattamento

I vitigni Arinarnoa N, Castets N, Marselan N e Touriga nacional N sono aggiunti nel disciplinare. Si tratta di vitigni tardivi, aspetto che può costituire un vantaggio nel contesto del riscaldamento climatico. Sono inoltre poco sensibili al marciume, così come all'oidio e alla peronospera. Queste quattro varietà sono adatte a produrre vini colorati, complessi, corposi e strutturati, coerentemente con le tipicità dei vini rossi della denominazione «Listrac-Médoc».

Tali vitigni sono limitati al 5 % dell'assortimento varietale e al 10 % dell'assemblaggio.

Il documento unico non è modificato.

3.   Sesto d’impianto

La distanza minima tra i ceppi dello stesso filare passa da 0,80 m a 0,70 m.

La misura permette di aumentare la densità di impianto, consentendo una maggiore competizione tra le viti e migliorando la qualità delle uve.

Il documento unico è modificato al punto 5.

4.   Potatura

Le norme di potatura sono adattate per le vigne in cui la distanza tra i ceppi è compresa tra 0,70 m e 0,80 m.

Il documento unico è modificato al punto 5.

5.   Disposizioni agroambientali

Sono aggiunte diverse disposizioni in materia di ambiente.

I ceppi morti devono essere rimossi dalle parcelle ed è vietato il loro stoccaggio all'interno delle stesse.

Prima di un nuovo impianto gli operatori devono procedere all'analisi fisico-chimica del suolo della parcella colturale per disporre di tutti gli elementi necessari alla conoscenza del contesto viticolo e delle relative potenzialità.

Al fine di preservare le caratteristiche dell'ambiente fisico e biologico, che costituisce un elemento fondamentale del «terroir»:

è vietato il diserbo chimico delle capezzagne;

è vietato il diserbo chimico totale delle parcelle;

gli operatori calcolano e registrano l'indice di frequenza dei trattamenti.

Tali modifiche mirano a recepire in maniera più adeguata la domanda sociale di un minor utilizzo di prodotti fitosanitari e di una maggiore sensibilità nei confronti dell'ambiente.

Il documento unico non è modificato.

6.   Norme analitiche

È stata modificata una serie di norme analitiche del disciplinare:

aumento del tenore massimo di acido malico da 0,20 a 0,30 g/l;

riduzione del tenore di zuccheri dei vini da 3 a 2 g/l;

aumento del tenore di acidità volatile da 12,25 a 13,26 mEq/l;

aumento del titolo alcolometrico volumico totale massimo dopo l'arricchimento dal 12,5 % al 13,5 %.

Le modifiche intendono armonizzare le norme analitiche per tutte le denominazioni a livello comunale nella zona del Médoc (Margaux, Pauillac, Saint-Julien, Moulis e Saint-Estèphe) per agevolare i controlli per gli operatori con più denominazioni.

Il documento unico è modificato ai punti 4 e 5.

7.   Affinamento

La data minima di affinamento passa dal 31 agosto successivo alla vendemmia al 1° giugno successivo alla vendemmia.

La riduzione dell'affinamento potenziale permette di sottolineare il carattere fruttato e di avere diverse gamme con vini beverini e vini da invecchiamento più complessi.

La modifica incide anche sulla data di commercializzazione al consumatore.

Il documento unico non è modificato.

8.   Circolazione tra depositari autorizzati

Nel capitolo 1, sezione IX, punto 5, la lettera b) riguardante la data della commercializzazione dei vini tra depositari autorizzati è cancellata.

Il documento unico non è modificato.

9.   Misure transitorie

Le misure transitorie giunte a scadenza sono soppresse.

Il documento unico non è modificato.

10.   Punti principali da verificare

Il volume complementare individuale è aggiunto tra i punti principali da controllare.

Il documento unico non è modificato.

11.   Riferimento alla struttura di controllo

La formulazione del riferimento alla struttura di controllo è stata rivista per uniformarla ai disciplinari delle altre denominazioni. Si tratta di una modifica puramente redazionale.

Il documento unico non è modificato.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome o nomi da registrare

Listrac-Médoc

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP - Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini presentano un titolo alcolometrico volumico naturale minimo è dell'11 %. Il titolo alcolometrico volumico totale dopo l'arricchimento non è superiore al 13,5 %. Ciascun lotto di vino commercializzato (sfuso) o confezionato presenta un tenore di acido malico al massimo pari a 0,30 g/l. Ciascun lotto di vino commercializzato (sfuso) o confezionato presenta un tenore di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio) al massimo pari a 2 g/l. Ciascun lotto di vino commercializzato (sfuso) o confezionato prima del 1° ottobre dell'anno successivo a quello della vendemmia presenta un tenore di acidità volatile al massimo pari a 13,26 mEq/l (0,65 g/l espresso in H2SO4). Oltre tale data, il tenore massimo di acidità volatile è fissato a 16,33 mEq/l (0,98 g/l espresso in H2SO4). Ciascun lotto di vino venduto (sfuso) presenta un tenore di anidride solforosa totale al massimo pari a 140 mg/l. Si tratta di vini fermi rossi di colore intenso, tannici, prodotti nella maggior parte dei casi mediante assemblaggi in cui predomina il vitigno Merlot N, accompagnato perlopiù dal Cabernet-Sauvignon N. Il Petit Verdot N e il Cabernet franc N, e più raramente il Cot N e il Camenère N, entrano talvolta nell'assemblaggio. Questi vini da invecchiamento si contraddistinguono al palato per la potenza tannica e la rotondità apportate dalla predominanza del vitigno Merlot N, tratto peculiare dei vini della penisola del Médoc.

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

in milliequivalenti per litro

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

 

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

 

5.   Pratiche di vinificazione

5.1.   Pratiche enologiche specifiche

1.   Densità e distanza

Pratica colturale

La densità di impianto non sarà inferiore a 7 000 ceppi per ettaro.

La distanza tra i filari è inferiore o uguale a 1,50 metri.

La distanza tra i ceppi dello stesso filare è superiore o uguale a 0,70 m.

2.   Norme di potatura

Pratica colturale

La potatura è obbligatoria e va effettuata entro la fase foglie distese (fase 9 di Lorenz).

Le viti piantate a più di 0,80 m tra i ceppi dello stesso filare sono potate secondo le tecniche seguenti:

potatura a due tralci, Guyot doppio o potatura tipica della regione del Médoc, con 5 gemme franche al massimo per tralcio;

Guyot semplice e Guyot misto, con 7 gemme franche al massimo per ceppo;

potatura corta, a ventaglio a 4 bracci o 2 cordoni, con al massimo 12 gemme franche per ceppo o a 1 cordone con al massimo 7 gemme franche per ceppo.

Per le viti piantate a una distanza di 0,70 m e 0,80 m sullo stesso filare, sono autorizzate solo le potature a 1 cordone, a ventaglio a massimo 4 bracci e Guyot semplice. Le viti hanno inoltre una carica massima di 7 gemme franche per ceppo.

3.   Arricchimento

Pratica enologica specifica

le tecniche di sottrattive di arricchimento (TSE) sono autorizzate fino a un tasso di concentrazione del 15 %.

Il titolo alcolometrico volumico totale dopo l'arricchimento non è superiore al 13,5 %.

5.2.   Rese massime

63 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

La vendemmia, la vinificazione, l'elaborazione e l'affinamento dei vini hanno luogo nel territorio del seguente comune del dipartimento Gironde sulla base del codice geografico ufficiale del 1o gennaio 2022: Listrac-Médoc.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

 

Cabernet franc N

 

Cabernet-Sauvignon N

 

Carmenère N

 

Merlot N

 

Petit Verdot N

8.   Descrizione del legame/dei legami

Generazioni di viticoltori hanno sfruttato con esperienza i terreni viticoli del Médoc. L'accumulo di pratiche colturali ha notevolmente modificato la componente pedologica dei suoli, contribuendo al loro equilibrio e alla specializzazione del loro comportamento agronomico, e ottimizzando il loro potenziale di drenaggio. I progressi dei trattamenti fitosanitari e la meccanizzazione del vigneto non hanno alterato la natura delle pratiche viticole, che mirano a produrre vini rossi da invecchiamento di grande notorietà.

Conformemente alle pratiche già stabilite nel decreto dell'8 giugno 1957 che definisce la denominazione di origine protetta «Listrac», la superficie parcellare delimitata esclude i terreni idromorfici, i suoli ricchi e profondi con una forte riserva di acqua utile e i suoli non in pendenza costituiti da sabbie nere umose che spesso si trovano su uno strato di concrezioni ferriche indurite, denominate localmente «alios». Analogamente sono esclusi dalla zona parcellare i talweg, le parti basse delle parcelle concave e le zone che confinano con i torrenti che favoriscono l'accumulo di aria fredda in primavera, causando rischi di gelate e ritardi di maturazione.

L'unicità del «Listrac-Médoc» si è affermata solo con l'evolversi delle sue caratteristiche, principalmente attraverso la scelta dell'assortimento varietale e dei metodi di coltivazione utilizzati. Oggi la varietà dominante è il Merlot N, che si esprime molto bene nei suoli argilloso-calcarei. Nei suoli prevalentemente ghiaiosi è associato al Cabernet-Sauvignon N e occasionalmente al Petit Verdot N e al Cabernet franc N. Queste scelte originali di assortimento varietale hanno contribuito in larga misura all'identità dei vini della denominazione di origine controllata.

Questa diversità richiede una coltivazione selettiva dei vigneti. Il numero massimo di gemme lasciate in funzione del metodo di potatura prescelto è limitato, come pure la produzione massima media per parcella. In cantina queste uve concentrate devono essere sottoposte a una pressatura soffice, il che significa che è vietato l'uso di presse continue a coclea.

Analogamente alle altre denominazioni di origine controllata della penisola del Médoc, i cru del comune di Listrac-Médoc hanno ottenuto un riconoscimento in occasione delle diverse classificazioni delle proprietà avvenute a partire dai secoli XVII e XVIII.

La classificazione dei «crus bourgeois» del 1936 include 28 tenute di «Listrac-Médoc», a otto delle quali è stato assegnato il titolo di «Crus Bourgeois Supérieurs». I vini di «Listrac-Médoc» sembrano aver ben resistito bene ai periodi di crisi e di ristrutturazione dei vigneti dal 1950 e al 1960.

Indubbiamente la nascita della denominazione di origine controllata «Listrac-Médoc» ha permesso di preservare un'élite che ha rafforzato la reputazione e l'attrattiva di questa denominazione «comunale», come testimoniano gli acquisti di vigneti da parte di investitori appassionati di grandi vini negli anni settanta.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Zona di prossimità immediata (1)

Quadro normativo:

 

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

 

la zona di prossimità immediata, definita dalla deroga per la vinificazione dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni del dipartimento Gironde sulla base del codice geografico ufficiale del 1o gennaio 2022: Arcins, Arsac, Avensan, Blanquefort, Castelnau-de-Médoc, Cissac-Médoc, Cussac-Fort-Médoc, Labarde, Lamarque, Ludon-Médoc, Macau, Margaux-Cantenac, Moulis-en-Médoc, Parempuyre, Pauillac, Le Pian-Médoc, Saint-Estèphe, Saint-Julien-Beychevelle, Saint-Laurent-Médoc, Saint-Sauveur, Saint-Seurin-de-Cadourne, Soussans, Le Taillan-Médoc e Vertheuil.

Zona di prossimità immediata (2)

Quadro normativo:

 

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

 

la zona di prossimità immediata, definita in deroga per l'elaborazione e l'affinamento dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni del dipartimento Gironde sulla base del codice geografico ufficiale del 1o gennaio 2022: Abzac, Aillas, Ambarès-et-Lagrave, Ambès, Anglade, Arbanats, Arcins, Arsac, Les Artigues-de-Lussac, Artigues-près-Bordeaux, Arveyres, Asques, Aubiac, Auriolles, Auros, Avensan, Ayguemorte-les-Graves, Bagas, Baigneaux, Barie, Baron, Barsac, Bassanne, Bassens, Baurech, Bayas, Bayonsur-Gironde, Bazas, Beautiran, Bégadan, Bègles, Béguey, Bellebat, Bellefond, Belvès-de-Castillon, Bernos-Beaulac, Berson, Berthez, Beychac-et-Caillau, Bieujac, Les Billaux, Birac, Blaignac, Blaignan-Prignac, Blanquefort, Blasimon, Blaye, Blésignac, Bommes, Bonnetan, Bonzac, Bordeaux, Bossugan, Bouliac, Bourdelles, Bourg, Le Bouscat, Branne, Brannens, Braud-et-Saint-Louis, La Brède, Brouqueyran, Bruges, Budos, Cabanac-et-Villagrains, Cabara, Cadarsac, Cadaujac, Cadillac, Cadillac-en-Fronsadais, Camarsac, Cambes, Camblanes-et-Meynac, Camiac-et-Saint-Denis, Camiran, Camps-sur-l'Isle, Campugnan, Canéjan, Capian, Caplong, Carbon-Blanc, Cardan, Carignan-de-Bordeaux, Cars, Cartelègue, Casseuil, Castelmoron-d'Albret, Castelnau-de-Médoc, Castelviel, Castets et Castillon, Castillon-la-Bataille, Castres-Gironde, Caudrot, Caumont, Cauvignac, Cavignac, Cazats, Cazaugitat, Cénac, Cenon, Cérons, Cessac, Cestas, Cézac, Chamadelle, Cissac-Médoc, Civrac-de-Blaye, Civrac-de-Dordogne, Civrac-en-Médoc, Cleyrac, Coimères, Coirac, Comps, Coubeyrac, Couquèques, Courpiac, Cours-de-Monségur, Cours-les-Bains, Coutras, Coutures, Créon, Croignon, Cubnezais, Cubzac-les-Ponts, Cudos, Cursan, Cussac-Fort-Médoc, Daignac, Dardenac, Daubèze, Dieulivol, Donnezac, Donzac, Doulezon, Les Eglisottes-et-Chalaures, Escoussans, Espiet, Les Esseintes, Etauliers, Eynesse, Eyrans, Eysines, Faleyras, Fargues, Fargues-Saint-Hilaire, Le Fieu, Flaujagues, Floirac, Floudès, Fontet, Fossés-et-Baleyssac, Fours, Francs, Fronsac, Frontenac, Gabarnac, Gaillan-en-Médoc, Gajac, Galgon, Gans, Gardegan-et-Tourtirac, Gauriac, Gauriaguet, Générac, Génissac, Gensac, Gironde-sur-Dropt, Gornac, Gours, Gradignan, Grayan-et-l'Hôpital, Grézillac, Grignols, Guillac, Guillos, Guîtres, Le Haillan, Haux, Hure, Illats, Isle-Saint-Georges, Izon, Jau-Dignac-et-Loirac, Jugazan, Juillac, La Sauve, Labarde, Labescau, Ladaux, Lados, Lagorce, Lalande-de-Pomerol, Lamarque, Lamothe-Landerron, La Lande-de-Fronsac, Landerrouat, Landerrouet-sur-Ségur, Landiras, Langoiran, Langon, Lansac, Lapouyade, Laroque, Laruscade, Latresne, Lavazan, Léogeats, Léognan, Lesparre-Médoc, Lestiac-sur-Garonne, Les Lèves-et-Thoumeyragues, Libourne, Lignan-de-Bazas, Lignan-de-Bordeaux, Ligueux, Listrac-de-Durèze, Lormont, Loubens, Loupes, Loupiac, Loupiac-de-la-Réole, Ludon-Médoc, Lugaignac, Lugasson, Lugon-et-l'Ile-du-Carnay, Lussac, Macau, Madirac, Maransin, Marcenais, Margaux-Cantenac, Margueron, Marimbault, Marions, Marsas, Martignas-sur-Jalle, Martillac, Martres, Masseilles, Massugas, Mauriac, Mazères, Mazion, Mérignac, Mérignas, Mesterrieux, Mombrier, Mongauzy, Monprimblanc, Monségur, Montagne, Montagoudin, Montignac, Montussan, Morizès, Mouillac, Mouliets-et-Villemartin, Moulis-en-Médoc.

Zona di prossimità immediata (3)

Quadro normativo:

 

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

 

Moulon, Mourens, Naujac-sur-Mer, Naujan-et-Postiac, Néac, Nérigean, Neuffons, Le Nizan, Noaillac, Noaillan, Omet, Ordonnac, Paillet, Parempuyre, Pauillac, Les Peintures, Pellegrue, Périssac, Pessac, Pessac-sur-Dordogne, Petit-Palais-et-Cornemps, Peujard, Le Pian-Médoc, Le Pian-sur-Garonne, Pineuilh, Plassac, Pleine-Selve, Podensac, Pomerol, Pompéjac, Pompignac, Pondaurat, Porchères, Porte-de-Benauge, Portets, Le Pout, Préchac, Preignac, Prignac-et-Marcamps, Pugnac, Puisseguin, Pujols, Pujols-sur-Ciron, Le Puy, Puybarban, Puynormand, Queyrac, Quinsac, Rauzan, Reignac, La Réole, Rimons, Riocaud, Rions, La Rivière, Roaillan, Romagne, Roquebrune, La Roquille, Ruch, Sablons, Sadirac, Saillans, Saint-Aignan, Saint-André-de-Cubzac, Saint-André-du-Bois, Saint-André-et-Appelles, Saint-Androny, Saint-Antoine-du-Queyret, Saint-Antoine-sur-l'Isle, Saint-Aubin-de-Blaye, Saint-Aubin-de-Branne, Saint-Aubin-de-Médoc, Saint-Avit-de-Soulège, Saint-Avit-Saint-Nazaire, Saint-Brice, Saint-Caprais-de-Bordeaux, Saint-Christoly-de-Blaye, Saint-Christoly-Médoc, Saint-Christophe-de-Double, Saint-Christophe-des-Bardes, Saint-Cibard, Saint-Ciers-d'Abzac, Saint-Ciers-de-Canesse, Saint-Cierssur-Gironde, Saint-Côme, Saint-Denis-de-Pile, Saint-Emilion, Saint-Estèphe, Saint-Etienne-de-Lisse, Saint-Exupéry, Saint-Félix-de-Foncaude, Saint-Ferme, Saint-Genès-de-Blaye, Saint-Genès-de-Castillon, Saint-Genèsde-Fronsac, Saint-Genès-de-Lombaud, Saint-Genis-du-Bois, Saint-Germain-de-Grave, Saint-Germain-de-la-Rivière, Saint-Germain-d'Esteuil, Saint-Germain-du-Puch, Saint-Gervais, Saint-Girons-d'Aiguevives, Saint-Hilaire-de-la-Noaille, Saint-Hilaire-du-Bois, Saint-Hippolyte, Saint-Jean-de-Blaignac, Saint-Jean-d'Illac, Saint-Julien-Beychevelle, Saint-Laurent-d'Arce, Saint-Laurent-des-Combes, Saint-Laurent-du-Bois, Saint-Laurentdu-Plan, Saint-Laurent-Médoc, Saint-Léon, Saint-Loubert, Saint-Loubès, Saint-Louis-de-Montferrand, Saint-Macaire.

Zona di prossimità immediata (4)

Quadro normativo:

 

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

 

Saint-Magne-de-Castillon, Saint-Maixant, Saint-Mariens, Saint-Martial, Saint-Martin-de-Laye, Saint-Martin-de-Lerm, Saint-Martin-de-Sescas, Saint-Martin-du-Bois, Saint-Martin-du-Puy, Saint-Martin-Lacaussade, Saint-Médard-de-Guizières, Saint-Médard-d'Eyrans, Saint-Médard-en-Jalles, Saint-Michel-de-Fronsac, Saint-Michel-de-Lapujade, Saint-Michel-de-Rieufret, Saint-Morillon, Saint-Palais, Saint-Pardon-de-Conques, Saint-Paul, Saint-Pey-d'Armens, Saint-Pey-de-Castets, Saint-Philippe-d'Aiguille, Saint-Philippe-du-Seignal, Saint-Pierre-d'Aurillac, Saint-Pierre-de-Bat, Saint-Pierre-de-Mons, Saint-Quentin-de-Baron, Saint-Quentin-de-Caplong, Saint-Romain-la-Virvée, Saint-Sauveur, Saint-Sauveur-de-Puynormand, Saint-Savin, Saint-Selve, Saint-Seurin-de-Bourg, Saint-Seurin-de-Cadourne, Saint-Seurin-de-Cursac, Saint-Seurin-sur-l'Isle, Saint-Sève, Saint-Sulpice-de-Faleyrens, Saint-Sulpice-de-Guilleragues, Saint-Sulpice-de-Pommiers, Saint-Sulpice-et-Cameyrac, Sainte-Terre, Saint-Trojan, Saint-Vincent-de-Paul, Saint-Vincent-de-Pertignas, Saint-Vivien-de-Blaye, Saint-Vivien-de-Médoc, Saint-Vivien-de-Monségur, Saint-Yzan-de-Soudiac, Saint-Yzans-de-Médoc, Sainte-Colombe, Sainte-Croix-du-Mont, Sainte-Eulalie, Sainte-Florence, Sainte-Foy-la-Grande, Sainte-Foy-la-Longue, Sainte-Gemme, Sainte-Hélène, Sainte-Radegonde, Salaunes, Salleboeuf, Les Salles-de-Castillon, Samonac, Saucats, Saugon, Sauternes, Sauveterre-de-Guyenne, Sauviac, Savignac, Savignac-de-l'Isle, Semens, Sendets, Sigalens, Sillas, Soulac-sur-Mer, Soulignac, Soussac, Soussans, Tabanac, Le Taillan-Médoc, Taillecavat, Talais, Talence, Targon, Tarnès, Tauriac, Tayac, Teuillac, Tizac-de-Curton, Tizac-de-Lapouyade, Toulenne, Le Tourne, Tresses, Uzeste, Valeyrac, Val-de-Livenne, Val de Virvée, Vayres, Vendays-Montalivet, Vensac, Vérac, Verdelais, Le Verdon-sur-Mer, Vertheuil, Vignonet, Villandraut, Villegouge, Villenave-de-Rions, Villenave-d'Ornon, Villeneuve, Virelade, Virsac e Yvrac.

Unità geografica più ampia

Quadro normativo:

 

nella legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

disposizioni supplementari in materia di etichettatura.

Descrizione della condizione:

 

l'etichettatura può specificare l'unità geografica più ampia «Vin de Bordeaux - Médoc» o «Grand Vin de Bordeaux - Médoc».

 

le dimensioni dei caratteri di questa denominazione non superano, né in altezza né in larghezza, i due terzi di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

Link al disciplinare del prodotto

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-b66db29a-4436-4772-8669-cff6fb14213a


(1)  GU L 9 dell’11.1.2019, pag. 2.


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