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Document 52021XC0813(01)

    Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 2021/C 325/04

    PUB/2021/471

    GU C 325 del 13.8.2021, p. 6–13 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    13.8.2021   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 325/6


    Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

    (2021/C 325/04)

    La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 (1) della Commissione.

    Comunicazione dell’approvazione di una modifica ordinaria

    «Juliénas»

    PDO-FR-A1025-AM02

    Data di comunicazione: 4 giugno 2021

    DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

    1.   Zona geografica

    Nel capitolo I, sezione IV, punto 1, dopo «seguenti» sono aggiunte le parole «secondo il codice geografico ufficiale del 2019».

    Questa modifica redazionale consente di identificare la zona geografica con riferimento alla versione vigente nel 2019 del codice geografico ufficiale pubblicato dall’INSEE e di tutelare giuridicamente la delimitazione della zona geografica.

    Il perimetro della zona geografica resta esattamente identico.

    I termini «sono effettuati» sono sostituiti dai termini «hanno luogo».

    Il documento unico è modificato al punto 6 per introdurre tali modifiche.

    Si aggiunge altresì una frase per informare che sul sito dell’INAO sono disponibili documenti cartografici relativi alla zona geografica.

    Il documento unico non è interessato da tale modifica.

    2.   Zona di prossimità immediata

    Nel capitolo I, sezione IV, punto 3, dopo «seguenti» sono aggiunte le parole «secondo il codice geografico ufficiale del 2019».

    È introdotto un riferimento al codice geografico ufficiale dell’anno 2019 ed è aggiornato l’elenco dei comuni. È inoltre aggiunta la data di approvazione da parte del comitato nazionale competente dell’Institut national de l’origine et de la qualité della zona geografica rivista della denominazione. Tali modifiche sono di carattere redazionale e non modificano in alcun modo il perimetro della zona geografica della denominazione. Sono rese necessarie dalle fusioni o dalle scissioni di comuni, o di parti di comuni, oppure dai cambiamenti di nome.

    La nuova formulazione permette di garantire la continuità di un’identificazione precisa dei comuni della zona geografica nel disciplinare.

    La voce «Condizioni supplementari» del documento unico è modificata di conseguenza.

    3.   Disposizioni relative all’affinamento

    Nel capitolo I, sezione IX, punto 2, la data «1o marzo» è sostituita dalla data «15 gennaio».

    La data minima fino alla quale i vini sono sottoposti ad affinamento è anticipata dal 1o marzo al 15 gennaio dell’anno successivo a quello della raccolta, in quanto, a causa dei cambiamenti climatici, le vendemmie precoci stanno diventando sempre più comuni, consentendo di completare la vinificazione anticipatamente.

    L’anticipazione della data minima di affinamento non incide sulla qualità dei vini, poiché le condizioni geografiche specifiche di tale denominazione, favorevoli alla varietà Gamay N, inducono da tempo i produttori ad adeguare le loro pratiche, tanto in vigna quanto in cantina, al fine di elaborare vini con un’espressione fruttata da giovani.

    Il documento unico è modificato al punto 5. Pratiche di vinificazione

    4.   Immissione in commercio a destinazione del consumatore

    Nel capitolo I, sezione IX, punto 5, la data «15 marzo» è sostituita dalla data «1° febbraio».

    Coerentemente con l’anticipazione della data minima di affinamento, la data di immissione in commercio dei vini a destinazione del consumatore è anticipata dal 15 marzo al 1o febbraio.

    Tale modifica non comporta alcuna variazione del documento unico.

    5.   Circolazione tra depositari autorizzati

    Nel capitolo I, sezione IX, punto 5, la lettera b) riguardante la data della messa in circolazione dei vini tra depositari autorizzati è soppressa.

    La riduzione del periodo minimo di affinamento e l’anticipazione della data di immissione in commercio dei vini richiedono di consentire una circolazione più rapida dei vini tra gli operatori ed è quindi irrilevante stabilire una data precoce prima della quale la circolazione dei vini non può avvenire.

    Nel capitolo I, sezione IX, punto 5, il titolo è pertanto modificato sopprimendo «alla circolazione dei prodotti e».

    Il documento unico non è interessato da tali modifiche del disciplinare.

    6.   Misure transitorie

    Nel capitolo I, sezione XI, punto 1, lettera a), prima delle parole «fino al raccolto 2034 compreso» sono aggiunte le parole «al più tardi» al fine di chiarire le condizioni di tale misura.

    Il punto 3 è soppresso in quanto la misura specifica in questione è scaduta.

    Il documento unico non è interessato da tali modifiche del disciplinare.

    7.   Elementi relativi al controllo del disciplinare

    Gli operatori sono ora controllati da un organismo di certificazione, e le parole «piano di controllo» sostituiscono le parole «piano d’ispezione» nei diversi paragrafi pertinenti del capitolo II del disciplinare.

    Il documento unico non è interessato da tale modifica.

    Riferimenti relativi alla struttura di controllo

    Al capitolo III, sezione II: le norme redazionali di questa parte sono state modificate, dopo l’omologazione del disciplinare nel dicembre 2011, affinché non siano più indicati i riferimenti completi dell’autorità di controllo dal momento che i controlli sono effettuati da un organismo di certificazione.

    Il documento unico non è interessato da tale modifica.

    DOCUMENTO UNICO

    1.   Nome del prodotto

    Juliénas

    2.   Tipo di indicazione geografica

    DOP - Denominazione di origine protetta

    3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

    1.

    Vino

    4.   Descrizione del vino (dei vini)

    Descrizione testuale concisa

    Si tratta di vini secchi fermi rossi. I vini hanno un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 10,5 %.

    In seguito all’arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

    In fase di confezionamento i vini presentano un tenore massimo di acido malico pari a 0,4 g/l.

    I vini finiti, pronti per essere immessi in consumo, rispondono alle seguenti norme analitiche:

    tenore massimo di zuccheri fermentescibili (glucosio e fruttosio): 3 grammi per litro.

    Per quanto riguarda il titolo alcolometrico totale massimo, il titolo alcolometrico effettivo minimo, l’acidità totale minima e il tenore massimo di anidride solforosa totale, si applicano le norme previste dalla regolamentazione dell’Unione.

    Il vino ha un colore di un bel rosso violaceo, che tende a scurire e intensificarsi nel tempo. Al naso, presenta spesso note floreali e fruttate arricchite man mano da note speziate. Al palato, il vino è nervoso, ben strutturato, fruttato, corposo, caratterizzato da una certa mineralità e talvolta da un carattere tannico.

    CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

    Caratteristiche analitiche generali

    Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

     

    Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

     

    Acidità totale minima

     

    Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

    14,17

    Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

     

    5.   Pratiche di vinificazione

    5.1.   Pratiche enologiche specifiche

    1.   Pratica enologica specifica

    È vietato l’uso di scaglie di legno.

    In seguito all’arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

    Le tecniche sottrattive di arricchimento sono consentite entro il limite di un tasso di concentrazione del 10 %.

    I vini sono sottoposti ad affinamento almeno fino al 15 giugno dell’anno successivo a quello della vendemmia.

    Oltre alle disposizioni di cui sopra, i vini devono rispettare gli obblighi relativi alle pratiche enologiche stabiliti a livello dell’UE e nel «Code rural et de la pêche maritime» (codice rurale e della pesca marittima).

    2.   Pratica colturale

    Densità di impianto

    La densità minima d’impianto della vigna è di 6 000 ceppi per ettaro.

    Questi vigneti presentano una distanza tra i filari pari o inferiore a 2,10 metri, mentre la distanza tra i ceppi del medesimo filare è pari o superiore a 0,80 metri.

    A condizione che venga rispettata la densità minima di 6 000 ceppi per ettaro, e ai fini della meccanizzazione, i vigneti possono presentare interfilari con una distanza pari o inferiore a 3 metri.

    Norme di potatura

    La potatura è completata entro il 15 maggio;

    i vini provengono da vigneti sottoposti a potatura corta (alberello, ventaglio o cordone di Royat semplice, doppio o «charmet») con un massimo di 10 gemme franche per ceppo;

    ciascun ceppo ha da tre a cinque speroni, ognuno dei quali reca al massimo due gemme franche; nella prospettiva di un rinnovo, ciascun ceppo può avere anche uno sperone recante al massimo due gemme franche, potato su un succhione derivante da un ramo vecchio;

    in caso di potatura di formazione o di una modifica della modalità di potatura, le viti sono potate con un massimo di 12 gemme franche per ceppo.

    È vietata l’irrigazione.

    Disposizioni relative alla raccolta meccanica

    L’altezza del raccolto nei contenitori che consentono il trasporto dalla parcella alla cantina non supera 0,50 metri;

    i contenitori sono fabbricati con materiali inerti e per uso alimentare;

    le macchine e le attrezzature per la raccolta e il trasporto del raccolto sono dotate di un sistema di scarico dell’acqua o di protezione adeguato.

    5.2.   Rese massime

    1.

    61 ettolitri per ettaro

    6.   Zona geografica delimitata

    La raccolta delle uve, la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni, secondo il codice ufficiale geografico del 2019:

    dipartimento del Rodano: Emeringes, Juliénas e Jullié;

    dipartimento di Saône-et-Loire: Pruzilly.

    7.   Varietà principale/i di uve da vino

    Gamay N

    8.   Descrizione del legame/dei legami

    8.1.   Descrizione dei fattori naturali rilevanti per il legame

    La zona geografica si trova sul fianco orientale della parte nord dei «Monts du Beaujolais» e principalmente sul lato esposto a mezzogiorno del «Mont de Bessay» (478 metri), a 15 km a sud-ovest di Mâcon e a 30 km a nord di Villefranche-sur-Saône.

    Si estende quindi sui comuni di Juliénas, Jullié, Emeringes e Pruzilly.

    In questo territorio coesistono 3 tipi di substrati:

    l’assisa comune della regione del Beaujolais è costituita da granito rosa, ben sviluppato nella parte centrale della zona geografica; una volta alterata in superficie, produce un’arena sabbiosa di spessore variabile;

    nella parte orientale del villaggio di Juliénas, questa arena granitica è mescolata a colluvi argilloso-silicei;

    sulla sommità dei versanti vi sono affioramenti di scisto di origine vulcanico-sedimentaria; dal colore verdastro, legato all’abbondante presenza di minerali ferroso-magnesiaci, che formano pendii marcati; i suoli sono più argillosi ma restano superficiali.

    Il territorio della zona geografica è pertanto una zona di transizione in cui si trovano al contempo formazioni granitiche, vulcaniche e sedimentarie e formazioni più recenti ricche di colluvi, che determinano suoli più profondi e argillosi.

    Le parcelle delimitate per la vendemmia delle uve si trovano su tutti questi substrati, a un’altitudine compresa tra 225 e 450 metri, su pendii esposti ad est, sud e sud-ovest.

    Il clima è di tipo oceanico e subisce influssi continentali e meridionali. Le precipitazioni sono distribuite uniformemente nel corso dell’anno e la temperatura media annua si avvicina agli 11 °C. I «Monts du Beaujolais» svolgono un ruolo essenziale di protezione dai venti provenienti dall’ovest, attenuando così l’influsso oceanico. L’effetto «Föhn» che essi provocano rende più secca l’aria umida, accrescendo al contempo la luminosità e riducendo le precipitazioni.

    Anche l’ampia valle della Saône assolve un’importante funzione nello sviluppo della viticoltura, offrendo grande luminosità e propagando gli influssi meridionali, contraddistinti in particolare dall’intensa calura estiva.

    I vigneti sono protetti dai venti del nord e dell’est.

    8.2.   Descrizione dei fattori umani rilevanti per il legame

    All’origine dei nomi dei villaggi di Juliénas e Jullié vi sarebbe Giulio CESARE, le cui legioni erano stazionate nelle vicinanze all’epoca della conquista della Gallia nel I secolo a.C.

    Secondo la tradizione, Juliénas, con i suoi vigneti bimillenari, costituisce il nucleo originario del vigneto «Beaujolais».

    A partire dal Medioevo diversi edifici attestano un’importante attività viticola, come il castello di Juliénas e le sue cantine, risalenti al XIII secolo, il castello di Bois de la Salle, costruito nel 1660 e divenuto, tre secoli più tardi, sede della cantina cooperativa, e la «Maison de la Dîme», unica nella regione, che sotto l’antico regime riscuoteva l’imposta del clero, una decima pari a 147 tonnellate.

    «Juliénas», descritto e citato da JULLIEN nel suo libro «Topographie de tous les vignobles connus» nel 1816, è indicato nella stessa opera dall’inglese SYKES tra i vini importati nel suo paese.

    La denominazione di origine controllata «Juliénas» è ufficialmente riconosciuta dal decreto dell’11 marzo 1938.

    La denominazione di origine controllata «Juliénas» è caratterizzata dall’intreccio fra tradizioni specifiche della regione e tecniche moderne. La varietà Gamay N domina la produzione di vini rossi.

    I produttori, alla ricerca di un vino di qualità, hanno imparato a controllarne l’accrescimento, in particolare ricorrendo a un’elevata densità di impianto e a una potatura corta.

    Per assicurare alle uve una buona maturità, il produttore si accerta che la superficie fogliare esposta sia sufficiente. Per la coltivazione delle viti è quindi possibile utilizzare un palizzamento fisso che facilita anche la meccanizzazione.

    I produttori hanno adottato una vinificazione particolare che coniuga la fermentazione tradizionale con la macerazione semi-carbonica. Conformemente agli usi, i produttori sono attenti a isolare la vendemmia proveniente dalle parcelle migliori e ad apporre sulle etichette i nomi delle località più rinomate.

    Nel 2010 la zona vitivinicola copriva una superficie di 580 ettari, con una produzione annuale di circa 22 000 ettolitri.

    8.3.   Interazioni causali

    Per la sua posizione geografica, il vitigno «Juliénas» beneficia di condizioni climatiche e di suoli favorevoli alla produzione di un vino originale.

    L’apertura del sito sulla vasta pianura della Saône garantisce una luminosità che favorisce l’attività clorofilliana della vite. L’altitudine moderata e l’esposizione principalmente verso sud, est e sud-ovest, al riparo dai venti provenienti da nord e da est, determinano condizioni che garantiscono una maturazione ottimale e regolare delle uve.

    I suoli acidi, derivati da substrati di scisto e granito, offrono alla varietà Gamay N la struttura e il colore rosso violaceo tipici dei vini «Juliénas». La relativa diversità dei suoli, fini e sabbiosi sul granito e sulla sommità dei pendii, più argillosi sullo scisto e sui colluvi, si traduce in una gamma di vini valorizzati dall’indicazione della località di provenienza delle uve.

    Il calore e l’elevato soleggiamento, in particolare nei settori argillosi, conferiscono ai vini un carattere selvatico e talvolta tannico. Il carattere nervoso dei vini è più pronunciato sulle alture, mentre altrove risultano più marcate le note fruttate.

    Il successo della denominazione di origine controllata «Juliénas» è dovuto in gran parte a queste condizioni geografiche particolari, favorevoli alla varietà Gamay N.

    I produttori hanno adeguato le loro pratiche, tanto in vigna quanto in cantina, al fine di elaborare vini con un’espressione fruttata da giovani e buone capacità di conservazione.

    I vini «Juliénas» godono di una solida reputazione. All’inizio della Seconda guerra mondiale, i giornalisti del giornale satirico nazionale «Le Canard Enchainé», rifugiati a Lione, scoprirono i vini della regione del Beaujolais e in particolare quelli di «Juliénas» che divennero la loro fonte di ispirazione.

    Per riceverli, Victor PEYRET, allora proprietario del castello di Juliénas, adattò successivamente «L’auberge du Coq au Vin». Dopo la sua morte, l’«Académie Rabelais» creò il premio «Victor PEYRET», che ricompensa con 104 bottiglie di «Juliénas» lo scrittore o l’artista che ha contribuito maggiormente alla gloria del vino. Questo evento annuale si svolge attualmente a luglio durante i «Julienales».

    Il Cellier de la Vieille Eglise, una cantina per la degustazione, l’acquisto e la scoperta dei vini, riunisce i produttori per una promozione comune della denominazione di origine controllata «Juliénas».

    9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

    Zona di prossimità immediata

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata

    Descrizione della condizione:

    la zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini, è costituita dal territorio dei seguenti comuni sulla base del codice geografico ufficiale del 2019:

    dipartimento della Côte-d’Or:

    Agencourt, Aloxe-Corton, Ancey, Arcenant, Argilly, Autricourt, Auxey-Duresses, Baubigny, Beaune, Belan-sur-Ource, Bévy, Bissey-la-Côte, Bligny-lès-Beaune, Boncourt-le-Bois, Bouix, Bouze-lès-Beaune, Brion-sur-Ource, Brochon, Cérilly, Chamboeuf, Chambolle-Musigny, Channay, Charrey-sur-Seine, Chassagne-Montrachet, Châtillon-sur-Seine, Chaumont-le-Bois, Chaux, Chenôve, Chevannes, Chorey-lès-Beaune, Clémencey, Collonges-lès-Bévy, Combertault, Comblanchien, Corcelles-les-Arts, Corcelles-les-Monts, Corgoloin, Cormot-Vauchignon, Corpeau, Couchey, Curley, Curtil-Vergy, Daix, Dijon, Ebaty, Echevronne, Epernay-sous-Gevrey, L’Etang-Vergy, Etrochey, Fixin, Flagey-Echézeaux, Flavignerot, Fleurey-sur-Ouche, Fussey, Gerland, Gevrey-Chambertin, Gilly-lès-Cîteaux, Gomméville, Grancey-sur-Ource, Griselles, Ladoix-Serrigny, Lantenay, Larrey, Levernois, Magny-lès-Villers, Mâlain, Marcenay, Marey-lès-Fussey, Marsannay-a-Côte, Massingy, Mavilly-Mandelot, Meloisey, Merceuil, Messanges, Meuilley, Meursanges, Meursault, Molesme, Montagny-lès-Beaune, Monthelie, Montliot-et-Courcelles, Morey-Saint-Denis, Mosson, Nantoux, Nicey, Noiron-sur-Seine, Nolay, Nuits-Saint-Georges, Obtrée, Pernand-Vergelesses, Perrigny-lès-Dijon, Plombières-lès-Dijon, Poinçon-lès-Larrey, Pommard, Pothières, Premeaux-Prissey, Prusly-sur-Ource, Puligny-Montrachet, Quincey, Reulle-Vergy, La Rochepot, Ruffey-lès-Beaune, Saint-Aubin, Saint-Bernard, Saint-Philibert, Saint-Romain, Sainte-Colombe-sur-Seine, Sainte-Marie-la-Blanche, Santenay, Savigny-lès-Beaune, Segrois, Tailly, Talant, Thoires, Vannaire, Velars-sur-Ouche, Vertault, Vignoles, Villars-Fontaine, Villebichot, Villedieu, Villers-la-Faye, Villers-Patras, Villy-le-Moutier, Vix, Volnay, Vosne-Romanée e Vougeot;

    dipartimento del Rodano:

    Alix, Anse, L’Arbresle, Les Ardillats, Arnas, Bagnols, Beaujeu, Belleville-en-Beaujolais, Belmont-d’Azergues, Blacé, Le Breuil, Bully, Cercié, Chambost-Allières, Chamelet, Charentay, Charnay, Chasselay, Châtillon, Chazay-d’Azergues, Chénas, Chessy, Chiroubles, Cogny, Corcelles-en-Beaujolais, Dardilly, Denicé, Deux Grosnes (esclusivamente per la parte corrispondente al territorio dell’ex comune di Avenas), Dracé, Fleurie, Fleurieux-sur-l’Arbresle, Frontenas, Gleizé, Lacenas, Lachassagne, Lancié, Lantignié, Légny, Létra, Limas, Lozanne, Lucenay, Marchampt, Marcy, Moiré, Montmelas-Saint-Sorlin, Morancé, Odenas, Le Perréon, Pommiers, Porte des Pierres Dorées, Quincié-en-Beaujolais, Régnié-Durette, Rivolet, Sain-Bel, Saint-Clément-sur-Valsonne, Saint-Cyr-le-Chatoux, Saint-Didier-sur-Beaujeu, Saint-Etienne-des-Oullières, Saint-Etienne-la-Varenne, Saint-Georges-de-Reneins, Saint-Germain-Nuelles, Saint-Jean-des-Vignes, Saint-Julien, Saint-Just-d’Avray, Saint-Lager, Saint-Romain-de-Popey, Saint-Vérand, Sainte-Paule, Salles-Arbuissonnas-en-Beaujolais, Sarcey, Taponas, Ternand, Theizé, Val d’Oingt, Vaux-en-Beaujolais, Vauxrenard, Vernay, Villefranche-sur-Saône, Ville-sur-Jarnioux, Villié-Morgon e Vindry-sur-Turdine (esclusivamente per la parte corrispondente al territorio degli ex comuni di Dareizé, Les Olmes e Saint-Loup);

    dipartimento di Saône-et-Loire:

    Aluze, Ameugny, Azé, Barizey, Beaumont-sur-Grosne, Berzé-la-Ville, Berzé-le-Châtel, Bissey-sous-Cruchaud, Bissy-la-Mâconnaise, Bissy-sous-Uxelles, Bissy-sur-Fley, Blanot, Bonnay, Bouzeron, Boyer, Bray, Bresse-sur-Grosne, Burgy, Burnand, Bussières, Buxy, Cersot, Chagny, Chaintré, Chalon-sur-Saône, Chamilly, Champagny-sous-Uxelles, Champforgeuil, Chânes, Change, Chapaize, La Chapelle-de-Bragny, La Chapelle-de-Guinchay, La Chapelle-sous-Brancion, Charbonnières, Chardonnay, La Charmée, Charnay-lès-Mâcon, Charrecey, Chasselas, Chassey-le-Camp, Château, Châtenoy-le-Royal, Chaudenay, Cheilly-lès-Maranges, Chenôves, Chevagny-les-Chevrières, Chissey-lès-Mâcon, Clessé, Cluny, Cormatin, Cortambert, Cortevaix, Couches, Crêches-sur-Saône, Créot, Cruzille, Culles-les-Roches, Curtil-sous-Burnand, Davayé, Demigny, Dennevy, Dezize-lès-Maranges, Donzy-le-Pertuis, Dracy-le-Fort, Dracy-lès-Couches, Epertully, Etrigny, Farges-lès-Chalon, Farges-lès-Mâcon, Flagy, Fleurville, Fley, Fontaines, Fragnes-La-Loyère (esclusivamente per la parte corrispondente al territorio dell’ex comune di La Loyère), Fuissé, Genouilly, Germagny, Givry, Granges, Grevilly, Hurigny, Igé, Jalogny, Jambles, Jugy, Jully-lès-Buxy, Lacrost, Laives, Laizé, Lalheue, Leynes, Lournand, Lugny, Mâcon, Malay, Mancey, Martailly-lès-Brancion, Massilly, Mellecey, Mercurey, Messey-sur-Grosne, Milly-Lamartine, Montagny-lès-Buxy, Montbellet, Montceaux-Ragny, Moroges, Nanton, Ozenay, Paris-l’Hôpital, Péronne, Pierreclos, Plottes, Préty, Prissé, Pruzilly, Remigny, La Roche-Vineuse, Rosey, Royer, Rully, Saint-Albain, Saint-Ambreuil, Saint-Amour-Bellevue, Saint-Boil, Saint-Clément-sur-Guye, Saint-Denis-de-Vaux, Saint-Désert, Saint-Gengoux-de-Scissé, Saint-Gengoux-le-National, Saint-Germain-lès-Buxy, Saint-Gervais-sur-Couches, Saint-Gilles, Saint-Jean-de-Trézy, Saint-Jean-de-Vaux, Saint-Léger-sur-Dheune, Saint-Mard-de-Vaux, Saint-Martin-Belle-Roche, Saint-Martin-du-Tartre, Saint-Martin-sous-Montaigu, Saint-Maurice-de-Satonnay, Saint-Maurice-des-Champs, Saint-Maurice-lès-Couches, Saint-Pierre-de-Varennes, Saint-Rémy, Saint-Sernin-du-Plain, Saint-Symphorien-d’Ancelles, Saint-Vallerin, Saint-Vérand, Saint-Ythaire, Saisy, La Salle, Salornay-sur-Guye, Sampigny-lès-Maranges, Sancé, Santilly, Sassangy, Saules, Savigny-sur-Grosne, Sennecey-le-Grand, Senozan, Sercy, Serrières, Sigy-le-Châtel, Sologny, Solutré-Pouilly, Taizé, Tournus, Uchizy, Varennes-lès-Mâcon, Vaux-en-Pré, Vergisson, Vers, Verzé, Le Villars, La Vineuse sur Fregande (esclusivamente per la parte corrispondente al territorio degli ex comuni di Donzy-le-National, Massy e La Vineuse), Vinzelles e Viré;

    dipartimento dello Yonne:

    Aigremont, Annay-sur-Serein, Arcy-sur-Cure, Asquins, Augy, Auxerre, Avallon, Bazarnes, Beine, Bernouil, Béru, Bessy-sur-Cure, Bleigny-le-Carreau, Censy, Chablis, Champlay, Champs-sur-Yonne, Chamvres, La Chapelle-Vaupelteigne, Charentenay, Châtel-Gérard, Chemilly-sur-Serein, Cheney, Chevannes, Chichée, Chitry, Collan, Coulangeron, Coulanges-la-Vineuse, Courgis, Cruzy-le-Châtel, Dannemoine, Deux Rivières, Dyé, Epineuil, Escamps, Escolives-Sainte-Camille, Fleys, Fontenay-près-Chablis, Gy-l’Evêque, Héry, Irancy, Island, Joigny, Jouancy, Junay, Jussy, Lichères-près-Aigremont, Lignorelles, Ligny-le-Châtel, Lucy-sur-Cure, Maligny, Mélisey, Merry-Sec, Migé, Molay, Molosmes, Montigny-la-Resle, Montholon (esclusivamente per la parte corrispondente al territorio degli ex comuni di Champvallon, Villiers sur Tholon e Volgré), Mouffy, Moulins-en-Tonnerrois, Nitry, Noyers, Ouanne, Paroy-sur-Tholon, Pasilly, Pierre-Perthuis, Poilly-sur-Serein, Pontigny, Préhy, Quenne, Roffey, Rouvray, Saint-Bris-le-Vineux, Saint-Cyr-les-Colons, Saint-Père, Sainte-Pallaye, Sainte-Vertu, Sarry, Senan, Serrigny, Tharoiseau, Tissey, Tonnerre, Tronchoy, Val-de-Mercy, Vallan, Venouse, Venoy, Vermenton, Vézannes, Vézelay, Vézinnes, Villeneuve-Saint-Salves, Villy, Vincelles, Vincelottes, Viviers e Yrouerre.

    Etichettatura

    Quadro normativo:

    legislazione nazionale

    Tipo di condizione ulteriore:

    disposizioni supplementari in materia di etichettatura

    Descrizione della condizione:

    a)

    - L’etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare il nome di un’unità geografica più piccola, a condizione:

    che si tratti del nome di una località accatastata;

    che essa figuri nella dichiarazione di raccolta.

    Il nome della località accatastata è menzionato subito dopo il nome della denominazione di origine controllata e stampato in caratteri le cui dimensioni non superano, né in altezza né in larghezza, quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

    b)

    L’etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare l’unità geografica più ampia «Vin du Beaujolais», «Grand Vin du Beaujolais» oppure «Cru du Beaujolais».

    Le dimensioni dei caratteri dell’unità geografica più ampia non superano, né in altezza né in larghezza, i due terzi di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

    Link al disciplinare del prodotto

    https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-4907e9e9-426b-43ba-85e4-48fcefb9e72f


    (1)  GU L 9 del 11.1.2019, pag. 2.


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