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Document 52021XC0705(02)

Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione 2021/C 262/11

PUB/2021/387

GU C 262 del 5.7.2021, p. 24–32 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

5.7.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 262/24


Pubblicazione della comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione di un nome nel settore vitivinicolo di cui all’articolo 17, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione

(2021/C 262/11)

La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) 2019/33 (1) della Commissione

COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA

«Bordeaux»

PDO-FR-A0821-AM06

Data della comunicazione: 7 maggio 2021

DESCRIZIONE E MOTIVI DELLA MODIFICA APPROVATA

1.   Riferimento al codice geografico ufficiale

L’elenco dei comuni è stato aggiornato tenendo conto del codice geografico ufficiale 2020.

La modifica è di carattere puramente redazionale e non comporta variazioni della zona geografica.

In seguito a tale variazione il documento unico è stato modificato ai punti 6 e 9.

2.   Introduzione di varietà a fini di adattamento

Tra i vitigni per i vini rossi, sono state aggiunte le varietà a fini di adattamento Arinarnoa, Castets, Marselan e Touriga nacional. Si tratta di vitigni tardivi, aspetto che può costituire un vantaggio nel contesto del riscaldamento climatico. Tali varietà sono inoltre poco sensibili al marciume, così come all’oidio e alla peronospera. Queste quattro varietà sono adatte a produrre vini colorati, complessi, corposi e strutturati, coerentemente con le tipicità dei vini rossi della denominazione Bordeaux.

Tra i vitigni per i vini bianchi, sono state aggiunte le varietà a fini di adattamento Alvarinho e Liliorila. Anche queste sono varietà tardive che resistono bene al marciume e presentano caratteristiche organolettiche adeguate alla denominazione Bordeaux.

Tra i vitigni per i vini rosati, sono state aggiunte le varietà a fini di adattamento Arinarnoa, Castets, Marselan, Touriga nacional, Alvarinho e Liliorila.

La percentuale di queste varietà è limitata al 5 % dei vitigni presenti nell’azienda agricola e al 10 % dell’uvaggio per il colore considerato.

Il documento unico non è interessato dalle modifiche in questione.

3.   Adattamento dell’intensità colorante modificata dei vini «Clairet»

L’intensità colorante modificata per i vini «Clairet» è stata adattata, passando da un massimo di 2,5 a un massimo di 3 (ciò corrisponde alla somma delle misure di densità ottica a 420 nm, 520 nm e 620 nm del vino) per tenere più adeguatamente conto della realtà dei vini prodotti a livello della denominazione Bordeaux.

Il documento unico non è interessato dalle modifiche in questione.

4.   Superficie parcellare delimitata

Nell’allegato che elenca le riunioni del comitato nazionale competente che ha approvato le delimitazioni delle parcelle è stata aggiunta la data dell’11 febbraio 2021.

Questa modifica ha lo scopo di inserire la data di approvazione, da parte dell’autorità nazionale competente, di una modifica della superficie parcellare delimitata all’interno della zona geografica di produzione. La delimitazione delle parcelle consiste nell’individuare, all’interno della zona geografica di produzione, le parcelle idonee alla produzione della denominazione di origine protetta in esame.

Il documento unico non è interessato dalle modifiche in questione.

5.   Legame con l’origine

A causa della fusione di alcuni comuni il legame con l’origine è stato riveduto per aggiornare il numero dei comuni.

Il documento unico è modificato al punto 8.

6.   Riferimento alla struttura di controllo

La formulazione del riferimento alla struttura di controllo è stata riveduta al fine di armonizzare tale formulazione con i disciplinari delle altre denominazioni. Tale modifica è puramente redazionale. Tale modifica non comporta alcuna variazione del documento unico.

DOCUMENTO UNICO

1.   Nome del prodotto

Bordeaux

2.   Tipo di indicazione geografica

DOP - Denominazione di origine protetta

3.   Categorie di prodotti vitivinicoli

1.

Vino

4.   Descrizione del vino (dei vini)

Vini bianchi secchi fermi

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini bianchi secchi fermi presentano:

un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 10 %;

un tenore di zuccheri fermentescibili ≤ 3 g/l. Questo tenore può essere portato a 5 g/l se l’acidità totale è ≥ 2,7 g/l H2SO4.

Dopo l’arricchimento il titolo alcolometrico volumico totale è ≤ 13 %.

Prima del confezionamento questi vini presentano:

un’acidità volatile ≤ 13,26 meq/l;

un tenore di SO2 totale ≤ 180 mg/l.

Le altre norme analitiche rispettano la normativa europea.

I vini bianchi secchi del vitigno Sauvignon B sono molto aromatici, freschi e fruttati, con note floreali e agrumate. Il Sémillon B apporta una sensazione di grasso e di volume, mentre l’assemblaggio con il Muscadelle B conferisce aromi floreali. In uvaggio, i vitigni accessori apportano acidità e note agrumate. Questi vini dissetanti sono particolarmente adatti ad essere consumati giovani (uno o due anni).

CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

200

Vini bianchi fermi con zuccheri residui

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini bianchi fermi con zuccheri fermentescibili presentano:

un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 10,5 %;

un tenore di zuccheri fermentescibili > 5 g/l e ≤ 60 g/l.

Dopo l’arricchimento il titolo alcolometrico volumico totale è ≤ 13,5 %.

Prima del confezionamento questi vini presentano:

un’acidità volatile ≤ 13,26 meq/l;

un tenore di SO2 totale ≤ 250 mg/l.

Le altre norme analitiche rispettano la normativa europea.

I vini bianchi con zuccheri fermentescibili sono a base di Sémillon B, che dà vini rotondi, ampi, di colore dorato e con aromi di frutta candita, mentre l’assemblaggio con il Sauvignon B contribuisce a portare freschezza. Questi vini resistono a qualche anno di invecchiamento, ma possono anche essere bevuti giovani.

CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

10

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

250

Vini rosati fermi

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini rosati fermi presentano:

un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 10 %;

un tenore di zuccheri fermentescibili ≤ 3 g/l. Questo tenore può essere portato a 5 g/l se l’acidità totale è ≥ 2,7 g/l H2SO4;

un’intensità colorante modificata (DO 420 + DO 520 + DO 620) ≤ 1,1.

Dopo l’arricchimento il titolo alcolometrico volumico totale è ≤ 13 %.

Prima del confezionamento,

un’acidità volatile ≤ 13,26 meq/l;

un tenore di SO2 totale ≤ 180 mg/l.

Le altre norme analitiche rispettano la normativa europea.

I vini rosati presentano un colore che va dal rosa pallido al rosa più intenso, a seconda della tecnica utilizzata (pressatura diretta, leggera macerazione o salasso), e una gamma aromatica fruttata o floreale sostenuta da una struttura equilibrata tra rotondità e vivacità. In bocca si esprimono generosamente. Questi vini sono molto adatti a essere consumati giovani (uno o due anni).

CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

18

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

200

Vini rossi fermi

DESCRIZIONE TESTUALE CONCISA

I vini rossi fermi presentano:

un titolo alcolometrico volumico naturale minimo del 10,5 %;

un tenore di zuccheri fermentescibili ≤ 3 g/l;

un tenore di acido malico ≤ 0,3 g/l.

Dopo l’arricchimento il titolo alcolometrico volumico totale è ≤ 13,5 %.

Prima del confezionamento questi vini presentano:

un’acidità volatile ≤ 13,26 meq/l;

un tenore di SO2 totale ≤ 140 mg/l.

Le altre norme analitiche rispettano la normativa europea.

I vini rossi, nei quali il Merlot N è spesso il vitigno principale, sono morbidi, fruttati e poco acidi; possono essere rinfrescati in anni di grande maturità dall’acidità dei vitigni Petit Verdot N e Cot N, ma l’assemblaggio principale prevede il Merlot N e il Cabernet-Sauvignon N e, in misura minore, con il Cabernet franc N. Questi ultimi conferiscono ai vini una complessità aromatica e un potere tannico grazie ai quali possono conservare e sviluppare il proprio bouquet.

CARATTERISTICHE ANALITICHE GENERALI

Caratteristiche analitiche generali

Titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)

 

Titolo alcolometrico effettivo minimo (in % vol)

 

Acidità totale minima

 

Acidità volatile massima (in milliequivalenti per litro)

20

Tenore massimo di anidride solforosa totale (in milligrammi per litro)

150

5.   Pratiche di vinificazione

5.1.    Pratiche enologiche specifiche

1.   Densità di impianto - Distanza

Pratica colturale

Per le parcelle piantate dal 1o agosto 2008 le vigne presentano una densità minima di impianto di 4 000 ceppi per ettaro. Le vigne non possono presentare una distanza tra i filari superiore a 2,50 metri e una distanza tra i ceppi dello stesso filare inferiore a 0,85 metri. - Questa densità di impianto può essere ridotta a 3 300 ceppi per ettaro. In tal caso la distanza tra i filari non può essere superiore a tre metri e la distanza tra i ceppi dello stesso filare non può essere inferiore a 0,85 metri.

2.   Norme di potatura

Pratica colturale

È consentita soltanto la potatura a sperone (corta) o a rami lunghi (lunga). Per i vitigni Merlot N, Sémillon B e Muscadelle B, il numero di gemme franche in potatura non può essere superiore a 45 000 per ettaro e 18 per ceppo. Per gli altri vitigni, tra cui il Cabernet franc N, il Cabernet-Sauvignon N, il Sauvignon B e il Sauvignon gris G, il numero di gemme franche in potatura non può superare le 50 000 per ettaro e le 20 per ceppo. Dopo la spollonatura il numero di tralci fruttiferi per ceppo non può superare: - per i vitigni Merlot N, Sémillon B e Muscadelle B, 12 tralci per ceppo per le vigne con una densità di impianto superiore o pari a 4 000 ceppi per ettaro e 15 tralci per ceppo per le vigne con una densità di impianto inferiore a 4 000 ceppi per ettaro; - per gli altri vitigni, tra cui il Cabernet franc N, il Cabernet-Sauvignon N, il Sauvignon B e il Sauvignon gris G, 14 tralci per ceppo per le vigne con una densità di impianto superiore o pari a 4 000 ceppi per ettaro e 17 tralci per ceppo per le vigne con una densità di impianto inferiore a 4 000 ceppi per ettaro. La potatura è effettuata entro la fase foglie distese (fase 9 di Lorenz). La spollonatura viene eseguita prima dell’allegagione.

3.   Pratica enologica specifica

Per l’elaborazione dei vini rosati diversi da quelli ammissibili alla dicitura «Clairet», l’utilizzo del carbone per uso enologico è autorizzato per i mosti fino a un massimo del 20 % del volume dei vini rosati prodotti dal viticoltore interessato per il raccolto in questione.

4.   Arricchimento

Pratica enologica specifica

È autorizzato l’arricchimento mediante concentrazione parziale dei vini rossi nel limite di una concentrazione del 15 % dei volumi arricchiti. In seguito all’arricchimento i vini non superano il titolo alcolometrico volumico totale seguente: - i vini rossi e i vini bianchi con zuccheri fermentescibili non superano, dopo l’arricchimento, il titolo alcolometrico volumico totale del 13,5 %; - in seguito all’arricchimento i vini rosati e bianchi secchi non superano il titolo alcolometrico volumico totale del 13 %.

5.2.    Rese massime

Vini bianchi fermi (secchi e con zuccheri fermentescibili)

77 ettolitri per ettaro

Vini rosati fermi

72 ettolitri per ettaro

Vini rossi fermi - Vigne con densità di impianto ≥ 4 000 ceppi/ha

68 ettolitri per ettaro

Vini rossi fermi - Vigne con densità di impianto < 4 000 ceppi/ha

64 ettolitri per ettaro

6.   Zona geografica delimitata

La vendemmia, la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini hanno luogo nel territorio dei seguenti comuni del dipartimento della Gironda in base al codice geografico ufficiale del 26 febbraio 2020:

Abzac, Aillas, Ambarès-et-Lagrave, Ambès, Anglade, Arbanats, Arcins, Arsac, Artigues-près-Bordeaux, Arveyres, Asques, Aubiac, Auriolles, Auros, Avensan, Ayguemorte-les-Graves, Bagas, Baigneaux, Barie, Baron, Barsac, Bassanne, Bassens, Baurech, Bayas, Bayon-sur-Gironde, Bazas, Beautiran, Bégadan, Bègles, Béguey, Bellebat, Bellefond, Belvès-de-Castillon, Bernos-Beaulac, Berson, Berthez, Beychac-et-Caillau, Bieujac, Birac, Blaignac, Blaignan-Prignac, Blanquefort, Blasimon, Blaye, Blésignac, Bommes, Bonnetan, Bonzac, Bordeaux, Bossugan, Bouliac, Bourdelles, Bourg, Branne, Brannens, Braud-et-Saint-Louis, Brouqueyran, Bruges, Budos, Cabanac-et-Villagrains, Cabara, Cadarsac, Cadaujac, Cadillac, Cadillac-en-Fronsadais, Camarsac, Cambes, Camblanes-et-Meynac, Camiac-et-Saint-Denis, Camiran, Camps-sur-l’Isle, Campugnan, Canéjan, Capian, Caplong, Carbon-Blanc, Cardan, Carignan-de-Bordeaux, Cars, Cartelègue, Casseuil, Castelmoron-d’Albret, Castelnau-de-Médoc, Castelviel, Castets et Castillon, Castillon-la-Bataille, Castres-Gironde, Caudrot, Caumont, Cauvignac, Cavignac, Cazats, Cazaugitat, Cénac, Cenon, Cérons, Cessac, Cestas, Cézac, Chamadelle, Cissac-Médoc, Civrac-de-Blaye, Civrac-sur-Dordogne, Civrac-en-Médoc, Cleyrac, Coimères, Coirac, Comps, Coubeyrac, Couquèques, Courpiac, Cours-de-Monségur, Cours-les-Bains, Coutras, Coutures, Créon, Croignon, Cubnezais, Cubzac-les-Ponts, Cudos, Cursan, Cussac-Fort-Médoc, Daignac, Dardenac, Daubèze, Dieulivol, Donnezac, Donzac, Doulezon, Escoussans, Espiet, Etauliers, Eynesse, Eyrans, Eysines, Faleyras, Fargues, Fargues-Saint-Hilaire, Flaujagues, Floirac, Floudès, Fontet, Fossés-et-Baleyssac, Fours, Francs, Fronsac, Frontenac, Gabarnac, Gaillan-en-Médoc, Gajac, Galgon, Gans, Gardegan-et-Tourtirac, Gauriac, Gauriaguet, Générac, Génissac, Gensac, Gironde-sur-Dropt, Gornac, Gours, Gradignan, Grayan-et-l’Hôpital, Grézillac, Grignols, Guillac, Guillos, Guîtres, Haux, Hure, Illats, Isle-Saint-Georges, Izon, Jau-Dignac-et-Loirac, Jugazan, Juillac, La Brède, La Lande-de-Fronsac, La Réole, La Rivière, La Roquille, La Sauve, Labarde, Labescau, Ladaux, Lados, Lagorce, Lalande-de-Pomerol, Lamarque, Lamothe-Landerron, Landerrouat, Landerrouet-sur-Ségur, Landiras, Langoiran, Langon, Lansac, Lapouyade, Laroque, Laruscade, Latresne, Lavazan, Le Bouscat, Le Fieu, Le Haillan, Le Nizan, Le Pian-Médoc, Le Pian-sur-Garonne, Le Pout, Le Puy, Le Taillan-Médoc, Le Tourne, Le Verdon-sur-Mer, Léogeats, Léognan, Les Artigues-de-Lussac, Les Billaux, Les Eglisottes-et-Chalaures, Les Esseintes, Les Lèves-et-Thoumeyragues, Les Peintures, Les Salles, Lesparre-Médoc, Lestiac-sur-Garonne, Libourne, Lignan-de-Bazas, Lignan-de-Bordeaux, Ligueux, Listrac-de-Durèze, Listrac-Médoc, Lormont, Loubens, Loupes, Loupiac, Loupiac-de-la-Réole, Ludon-Médoc, Lugaignac, Lugasson, Lugon-et-l’Ile-du-Carnay, Lussac, Macau, Madirac, Maransin, Marcenais, Margaux-Cantenac, Margueron, Marimbault, Marions, Marsas, Martignas-sur-Jalle, Martillac, Martres, Masseilles, Massugas, Mauriac, Mazères, Mazion, Mérignac, Mérignas, Mesterrieux, Mombrier, Mongauzy, Monprimblanc, Monségur, Montagne, Montagoudin, Montignac, Montussan, Morizès, Mouillac, Mouliets-et-Villemartin, Moulis-en-Médoc, Moulon, Mourens, Naujac-sur-Mer, Naujan-et-Postiac, Néac, Nérigean, Neuffons, Noaillac, Noaillan, Omet, Ordonnac, Paillet, Parempuyre, Pauillac, Pellegrue, Périssac, Pessac, Pessac-sur-Dordogne, Petit-Palais-et-Cornemps, Peujard, Pineuilh, Plassac, Pleine-Selve, Podensac, Pomerol, Pompéjac, Pompignac, Pondaurat, Porchères, Porte-de-Benauge, Portets, Préchac, Preignac, Prignac-et-Marcamps, Pugnac, Puisseguin, Pujols, Pujols-sur-Ciron, Puybarban, Puynormand, Queyrac, Quinsac, Rauzan, Reignac, Rimons, Riocaud, Rions, Roaillan, Romagne, Roquebrune, Ruch, Sablons, Sadirac, Saillans, Saint-Aignan, Saint-André-de-Cubzac, Saint-André-du-Bois, Saint-André-et-Appelles, Saint-Androny, Saint-Antoine-du-Queyret, Saint-Antoine-sur-l’Isle, Saint-Aubin-de-Blaye, Saint-Aubin-de-Branne, Saint-Aubin-de-Médoc, Saint-Avit-de-Soulège, Saint-Avit-Saint-Nazaire, Saint-Brice, Saint-Caprais-de-Bordeaux, Saint-Christoly-de-Blaye, Saint-Christoly-Médoc, Saint-Christophe-de-Double, Saint-Christophe-des-Bardes, Saint-Cibard, Saint-Ciers-d’Abzac, Saint-Ciers-de-Canesse, Saint-Ciers-sur-Gironde, Sainte-Colombe, Saint-Côme, Sainte-Croix-du-Mont, Saint-Denis-de-Pile, Saint-Emilion, Saint-Estèphe, Saint-Etienne-de-Lisse, Sainte-Eulalie, Saint-Exupéry, Saint-Félix-de-Foncaude, Saint-Ferme, Sainte-Florence, Sainte-Foy-la-Grande, Sainte-Foy-la-Longue, Sainte-Gemme, Saint-Genès-de-Blaye, Saint-Genès-de-Castillon, Saint-Genès-de-Fronsac, Saint-Genès-de-Lombaud, Saint-Genis-du-Bois, Saint-Germain-de-Grave, Saint-Germain-de-la-Rivière, Saint-Germain-d’Esteuil, Saint-Germain-du-Puch, Saint-Gervais, Saint-Girons-d’Aiguevives, Sainte-Hélène, Saint-Hilaire-de-la-Noaille, Saint-Hilaire-du-Bois, Saint-Hippolyte, Saint-Jean-de-Blaignac, Saint-Jean-d’Illac, Saint-Julien-Beychevelle, Saint-Laurent-d’Arce, Saint-Laurent-des-Combes, Saint-Laurent-du-Bois, Saint-Laurent-du-Plan, Saint-Laurent-Médoc, Saint-Léon, Saint-Loubert, Saint-Loubès, Saint-Louis-de-Montferrand, Saint-Macaire, Saint-Magne-de-Castillon, Saint-Maixant, Saint-Mariens, Saint-Martial, Saint-Martin-de-Laye, Saint-Martin-de-Lerm, Saint-Martin-de-Sescas, Saint-Martin-du-Bois, Saint-Martin-du-Puy, Saint-Martin-Lacaussade, Saint-Médard-de-Guizières, Saint-Médard-d’Eyrans, Saint-Médard-en-Jalles, Saint-Michel-de-Fronsac, Saint-Michel-de-Lapujade, Saint-Michel-de-Rieufret, Saint-Morillon, Saint-Palais, Saint-Pardon-de-Conques, Saint-Paul, Saint-Pey-d’Armens, Saint-Pey-de-Castets, Saint-Philippe-d’Aiguille, Saint-Philippe-du-Seignal, Saint-Pierre-d’Aurillac, Saint-Pierre-de-Bat, Saint-Pierre-de-Mons, Saint-Quentin-de-Baron, Saint-Quentin-de-Caplong, Sainte-Radegonde, Saint-Romain-la-Virvée, Saint-Sauveur, Saint-Sauveur-de-Puynormand, Saint-Savin, Saint-Selve, Saint-Seurin-de-Bourg, Saint-Seurin-de-Cadourne, Saint-Seurin-de-Cursac, Saint-Seurin-sur-l’Isle, Saint-Sève, Saint-Sulpice-de-Faleyrens, Saint-Sulpice-de-Guilleragues, Saint-Sulpice-de-Pommiers, Saint-Sulpice-et-Cameyrac, Sainte-Terre, Saint-Trojan, Saint-Vincent-de-Paul, Saint-Vincent-de-Pertignas, Saint-Vivien-de-Blaye, Saint-Vivien-de-Médoc, Saint-Vivien-de-Monségur, Saint-Yzan-de-Soudiac, Saint-Yzans-de-Médoc, Salaunes, Salleboeuf, Samonac, Saucats, Saugon, Sauternes, Sauveterre-de-Guyenne, Sauviac, Savignac, Savignac-de-l’Isle, Semens, Sendets, Sigalens, Sillas, Soulac-sur-Mer, Soulignac, Soussac, Soussans, Tabanac, Taillecavat, Talais, Talence, Targon, Tarnès, Tauriac, Tayac, Teuillac, Tizac-de-Curton, Tizac-de-Lapouyade, Toulenne, Tresses, Uzeste, Val-de-Livenne, Val de Virvée, Valeyrac, Vayres, Vendays-Montalivet, Vensac, Vérac, Verdelais, Vertheuil, Vignonet, Villandraut, Villegouge, Villenave-de-Rions, Villenave-d’Ornon, Villeneuve, Virelade, Virsac, Yvrac.

7.   Varietà principale/i di uve da vino

Cabernet franc N

Cabernet-Sauvignon N

Carmenère N

Cot N - Malbec

Merlot N

Muscadelle B

Petit Verdot N

Sauvignon B - Sauvignon blanc

Sauvignon gris G - Fié gris

Semillon B

8.   Descrizione del legame/dei legami

La zona geografica beneficia di condizioni climatiche privilegiate relativamente omogenee per la produzione vinicola: una posizione nei pressi di grandi specchi d’acqua (Oceano Atlantico, estuario della Gironda, valli della Garonna e della Dordogna) che svolgono un importante ruolo di termoregolazione. Tuttavia le influenze oceaniche che mitigano le gelate primaverili si attenuano man mano che ci si allontana dal mare e dalle grandi valli e che ci si avvicina ai massicci forestali delle Landes, di Saintonge e della Double Périgourdine. Queste caratteristiche spiegano il ridotto impianto di vigneti alle estremità nord e sud-sud-ovest della zona geografica. Quest’ultima si estende sul territorio di 494 comuni sui 535 del dipartimento della Gironda, esclusa la parte sud-occidentale del dipartimento che non ha vocazione viticola e che è riservata alla silvicoltura.

Le viti del Bordelais, coltivate in un clima oceanico, già nel XVII e nel XVIII secolo hanno necessitato di pali di sostegno, poi della generalizzazione del palizzamento per garantire una buona ripartizione della vendemmia e una superficie fogliare sufficiente a una corretta fotosintesi clorofilliana per una maturazione ottimale. I vari tipi di terreno e le diverse esposizioni hanno portato alla selezione e all’adattamento di diversi vitigni in base alle caratteristiche dell’ambiente. Se ne distinguono quattro tipi:

i terreni argilloso-calcarei e marnoso-calcarei, molto diffusi sulle pendici delle colline dove il Merlot N si esprime molto bene;

i terreni silicei misti di argille e di elementi calcarei, perfetti per il Merlot N e il Sauvignon B, ad esempio;

i terreni definiti «boulbènes» a limo argilloso con elementi silicei fini che sono terreni più leggeri, adatti alla produzione di vini bianchi secchi;

i terreni ghiaiosi, costituiti da ghiaia, ghiaia di quarzo e sabbia più o meno grossolana, che formano terrazze calde e ben drenate, perfette per la vite e soprattutto per il Cabernet-Sauvignon N.

L’equilibrio tra i vitigni, la varietà dell’ambiente biofisico e la modalità di gestione del vigneto e di vinificazione permettono di ottenere vini di particolare stile, caratterizzati da grande ricchezza aromatica. Grazie alla presenza del porto e agli stretti legami storici con altri paesi che già in epoca antica hanno dato vita a un commercio strutturato e potente, i vigneti di Bordeaux sono sempre stati orientati al resto del mondo, sfruttando o diffondendo innovazioni tecniche, favorendo il dinamismo delle aziende agricole e permettendo così di consolidare, sviluppare ed esportare il loro know-how, sempre nel rispetto delle pratiche secolari.

Con il matrimonio nel 1152 tra Eleonora, duchessa di Aquitania, ed Enrico Plantageneto, futuro re d’Inghilterra, lo sviluppo del commercio indusse gli inglesi a importare vini di Bordeaux che essi chiamarono «Claret» per il loro colore chiaro. Questa tradizione si è tramandata nel tempo e si ritrova oggi nelle diciture «Clairet» e «Claret».

Il XVII secolo segna l’inizio di una nuova era commerciale con la comparsa di nuovi consumatori. L’esportazione resta uno dei punti di forza della distribuzione dei vini di Bordeaux. Un terzo dei volumi prodotti è distribuito in oltre 150 paesi. La produzione viticola a denominazione di origine controllata, risorsa essenziale del dipartimento della Gironda, ha ampiamente contribuito alla formazione dei paesaggi rurali e urbani e all’aspetto dell’architettura locale (aziende vitivinicole, cantine).

Le principali città del dipartimento sono quelle con i porti sui fiumi, il cui sviluppo è stato possibile grazie al commercio del vino.

9.   Ulteriori condizioni essenziali (confezionamento, etichettatura, altri requisiti)

Zona di prossimità immediata

Quadro normativo:

 

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

deroga relativa alla produzione nella zona geografica delimitata.

Descrizione della condizione:

 

la zona di prossimità immediata, definita in deroga per la vinificazione, l’elaborazione e l’affinamento dei vini ammissibili alla denominazione di origine controllata «Bordeaux», con o senza le diciture «Clairet» e «Claret», è costituita dal territorio dei seguenti comuni, sulla base del codice geografico ufficiale del 26 febbraio 2020:

dipartimento della Dordogne: Le Fleix, Fougueyrolles, Gageac-et-Rouillac, Gardonne, Minzac, Pomport, Port-Sainte-Foy-et-Ponchapt, Razac-de-Saussignac, Saint-Antoine-de-Breuilh, Saint-Seurin-de-Prats, Saussignac, Thénac, Villefranche-de-Lonchat;

dipartimento di Lot-et-Garonne: Baleyssagues, Beaupuy, Cocumont, Duras, Esclottes, Lagupie, Loubès-Bernac, Sainte-Colombe-de-Duras, Savignac-de-Duras, Villeneuve-de-Duras.

Denominazioni geografiche - Diciture integrative

Quadro normativo:

 

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

la DOC «Bordeaux» può essere integrata dalle diciture «Claret» per i vini rossi e «Clairet» per i vini rosati scuri, secondo le disposizioni previste per questo tipo di vino, in particolare per quanto concerne le norme analitiche.

La DOC «Bordeaux» può essere integrata dalla denominazione geografica «Haut-Benauge» per i vini bianchi, conformemente alle disposizioni previste per questa denominazione geografica integrativa, in particolare per quanto riguarda la zona geografica, il tipo di vitigno, la resa e le norme analitiche.

Quadro normativo:

 

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

 

la denominazione geografica «Haut-Benauge» è indicata subito dopo il nome della denominazione di origine controllata «Bordeaux» in caratteri le cui dimensioni non superano, né in altezza né in larghezza, quelle dei caratteri della suddetta denominazione di origine controllata.

Quadro normativo:

 

legislazione dell’UE

Tipo di condizione ulteriore:

 

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

i vini bianchi con un tenore di zuccheri fermentescibili superiore a cinque grammi per litro e inferiore a 60 grammi per litro sono presentati con la dicitura corrispondente al tenore presente nel vino, quale definito dalla normativa comunitaria.

Unità geografica ampliata

Quadro normativo:

 

legislazione nazionale

Tipo di condizione ulteriore:

 

disposizioni supplementari in materia di etichettatura

Descrizione della condizione:

L’etichettatura dei vini che beneficiano della denominazione di origine controllata può precisare l’unità geografica più ampia «Vin de Bordeaux». Le dimensioni dei caratteri dell’unità geografica ampliata non superano, né in altezza né in larghezza, i due terzi di quelle dei caratteri che compongono il nome della denominazione di origine controllata.

Link al disciplinare del prodotto

http://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-f63da9a1-2281-41d3-9e85-431aa741ffa5


(1)  GU L 9 del 11.1.2019, pag. 2.


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