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Document 32018D0829(01)

Decisione di esecuzione della Commissione, del 22 agosto 2018, relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di registrazione di una denominazione ai sensi dell’articolo 49 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio [«Bulot de la Baie de Granville» (IGP)]

C/2018/5636

GU C 303 del 29.8.2018, p. 7–11 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

29.8.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 303/7


DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

del 22 agosto 2018

relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di registrazione di una denominazione ai sensi dell’articolo 49 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio

[«Bulot de la Baie de Granville» (IGP)]

(2018/C 303/04)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (1), in particolare l’articolo 50, paragrafo 2, lettera a),

considerando quanto segue:

(1)

La Francia ha trasmesso alla Commissione una domanda di protezione della denominazione «Bulot de la Baie de Granville» ai sensi dell’articolo 49, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1151/2012.

(2)

A norma dell’articolo 50 del regolamento (UE) n. 1151/2012 la Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che soddisfa le condizioni stabilite in detto regolamento.

(3)

Al fine di consentire la presentazione di notifiche di opposizione a norma dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, il documento unico e il riferimento alla pubblicazione del disciplinare di produzione di cui all’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del medesimo regolamento per la denominazione «Bulot de la Baie de Granville» dovrebbero essere pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea,

DECIDE:

Articolo unico

Il documento unico e il riferimento alla pubblicazione del disciplinare di produzione di cui all’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 per la denominazione «Bulot de la Baie de Granville» (IGP) figurano nell’allegato della presente decisione.

Conformemente all’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione della denominazione di cui al primo comma del presente articolo entro tre mesi dalla data della pubblicazione della presente decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 22 agosto 2018

Per la Commissione

Pierre MOSCOVICI

Membro della Commissione


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.


ALLEGATO

DOCUMENTO UNICO

«BULOT DE LA BAIE DE GRANVILLE»

N. UE: PGI-FR-02319 — 4.8.2017

DOP ( ) IGP ( X )

1.   Denominazione (denominazioni)

«Bulot de la Baie de Granville»

2.   Stato membro o Paese terzo

Francia

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Tipo di prodotto

Classe 1.7 Pesci, molluschi, crostacei freschi e prodotti derivati

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

Il «Bulot de la Baie de Granville» è un mollusco gasteropode appartenente alla specie Buccinum undatum. È venduto intero nella sua conchiglia:

vivo, o

cotto fresco, pastorizzato o surgelato.

Può essere aromatizzato durante la cottura.

Il colore della conchiglia, spesso biondo, varia dal bianco al marrone scuro e dal bianco verdastro al verde scuro, secondo la presenza più o meno marcata di alghe sulla superficie. La conchiglia presenta eventuali macchie rossastre dovute alla presenza di microalghe. Il piede è di colore bianco, tra l'avorio e il crema, punteggiato di piccole zebrature e macchie nere.

Il calibro è definito come la misura della conchiglia dall'apice fino al canale sifonale. I «Bulot de la Baie de Granville» hanno un calibro compreso tra 47 mm e 70 mm. Tuttavia una partita può comprendere al massimo un 8 % di esemplari aventi calibro inferiore a 47 mm e un 15 % di esemplari aventi calibro superiore a 70 mm.

Dato il tempo di vita necessario ai «bulot» (buccini) per raggiungere il calibro richiesto, essi sono spesso portatori di organismi marini (balani, vermi, crepidule), chiamati epibionti, attaccati alla conchiglia. La presenza di epibionti sui lotti commercializzati con l'IGP «Bulot de la Baie de Granville» è limitata al 25 % degli esemplari. Tale proporzione è valutata prendendo in considerazione gli esemplari significativamente portatori; questo criterio è definito mediante un riferimento fotografico.

Il «Bulot de la Baie de Granville» ha odore di iodio, di mare e di alghe. In bocca, dopo la cottura, il «Bulot de la Baie de Granville» ha consistenza tenera, umidità percettibile e sapori iodati, di mare e di nocciola. Può essere leggermente croccante per la presenza di piccoli sedimenti o resti di conchiglia. Non ha né odore né gusto di fango.

3.3.   Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)

3.4.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

Il «Bulot de la Baie de Granville» viene pescato e sbarcato nell'area geografica.

3.5.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

3.6.   Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata

Ciascuna confezione unitaria di buccini con IGP contiene:

il nome «Bulot de la Baie de Granville» scritto in caratteri ben visibili, leggibili e indelebili con dimensioni superiori, sia in larghezza che in altezza, a quelle dei caratteri di qualsiasi altra dicitura presente nell'etichettatura,

il simbolo IGP dell'Unione europea in prossimità della denominazione di vendita.

4.   Delimitazione concisa della zona geografica

La zona geografica del «Bulot de la Baie de Granville» è definita da:

una zona di pesca in mare,

una zona di sbarco.

Zona di pesca

Il «Bulot de la Baie de Granville» viene pescato a ovest della penisola del Cotentin, nella zona costiera che va dalla punta di Goury a nord alla punta di Champeaux a sud. È catturato nell'ambito di una fascia costiera di 30 miglia nautiche a partire dai punti di sbarco.

Zona di sbarco

La zona di sbarco comprende tutti i comuni costieri situati tra la punta di Goury a nord alla punta di Champeaux a sud. Essa comprende i seguenti comuni del dipartimento della Manica:

Comuni inclusi interamente: Agon-Coutainville; Anneville-sur-Mer; Annoville; Barneville-Carteret; Baubigny; Blainville-sur-Mer; Bréhal; Bretteville-sur-Ay; Bréville-sur-Mer; Bricqueville-sur-Mer; Carolles; Champeaux; Coudeville-sur-Mer; Créances; Denneville; Donville-les-Bains; Flamanville; Geffosses; Gouville-sur-Mer; Granville; Hauteville-sur-Mer; Héauville; Heugueville-sur-Sienne; Jullouville; La Haye; Le Rozel; Les Moitiers-d'Allonne; Les Pieux; Lessay; Lingreville; Montmartin-sur-Mer; Orval-sur-siennes; Pirou; Portbail; Regnéville-sur-Mer; Saint-Georges-de-la-Rivière; Saint-Germain-sur-Ay; Saint-Jean-de-la-Rivière; Saint-Lô-d'Ourville; Saint-Pair-sur-Mer; Siouville-Hague; Surtainville; Tourville-sur-Sienne; Tréauville.

Comune incluso parzialmente: La Hague.

5.   Legame con la zona geografica

Specificità della zona geografica

Il settore della baia di Granville è caratterizzato da una forte escursione di marea (ampiezza media di 10,5 metri) e da un forte ritiro delle acque durante la bassa marea. Lo spostamento di masse d'acqua durante il ciclo di marea induce correnti con velocità massima sino a 2 nodi a Granville.

La forza delle correnti provoca una notevole dispersione delle colonne d'acqua e la massa d'acqua è costantemente mescolata sulla verticale (assenza di stratificazione).

Il mescolamento importante delle acque, dovuto alle correnti di marea e al moto ondoso, riduce l'ampiezza della variazione stagionale della temperatura dell'acqua a circa 10 °C. La temperatura media è dell'ordine di 17 °C in estate e di 8 °C in inverno.

Le forti correnti e la forte escursione di marea comportano un continuo rinnovo delle masse d'acqua mediante apporti dal largo che garantiscono un'eccellente qualità dell'acqua e una temperatura fresca della stessa.

La baia di Granville presenta una certa omogeneità batimetrica ed esistono fondali superiori a 50 m solo al di là delle 30 miglia nautiche dai porti della costa occidentale del Cotentin.

Si tratta di una zona ricca di resti di conchiglie con scarsa presenza di sedimenti di fango (sedimenti fini).

La costa occidentale del Cotentin gode di un clima oceanico temperato (11,4 °C di media annua), ampiamente influenzato dalle correnti atmosferiche umide e fresche provenienti dall'Atlantico.

Inoltre, la particolarità del litorale locale è data dalla configurazione della costa, che è esposta ai venti predominanti del settore ovest e presenta una facies prevalentemente sabbiosa, tranne nelle estremità settentrionale e meridionale, il che limita le possibilità di riparo e di messa in acqua per le navi da pesca. La necessaria ripartizione delle imbarcazioni per la pesca del buccino lungo tutta la zona costiera e le considerazioni ambientali sopra esposte sono all'origine:

della molteplicità delle cale e dei punti di approdo ripartiti sul litorale,

delle piccole dimensioni delle unità di pesca (< 12 m), che ne consentono l'uscita dall'acqua o ne facilitano la messa a secco sulle spiagge.

Il buccino fa parte dell'alimentazione tradizionale delle popolazioni costiere normanne locali. Veniva pescato manualmente o al rastrello durante le maree (A. LOCARD, Manuel Pratique d'Ostréiculture (Manuale pratico di ostricultura), 1900 e L. JOUBIN Etudes sur les Gisements de Coquilles Comestibles des Côtes de France — La presqùîle du Cotentin (Studi sui banchi di conchiglie commestibili delle coste di Francia — La penisola del Cotentin); Bulletin de l'Institut Océanographique, 1911). Il buccino è consumato sia direttamente, sia ricercato come esca per la cattura di pesci più nobili come il merluzzo bianco.

Nel corso della prima metà del XX secolo, la pesca artigianale con nasse, reti da traino o draghe, tecniche molto presenti nella regione di Granville, consentiva anche la cattura accessoria di buccini, che costituivano un'interessante integrazione della bordata.

A partire dalla metà del XX secolo sono state sviluppate tecniche specializzate. J. LE DANTEC riferisce nel 1947 l'esistenza di una pesca mirata dei buccini «che i doris (nome di imbarcazione tradizionale) pescano con nasse in prossimità della costa» (Revue officielle des travaux des pêches maritimes 1947-1949 — Tome XV.FASC. 1-4 N. 54-60. — Rivista ufficiale dei lavori della pesca marittima 1947-1949 - Tomo XV.FASC. 1-4 N. 54-60).

Lo sviluppo della pesca professionale del «Bulot de la Baie de Granville» ha avuto luogo nel corso della seconda metà del XX secolo, con la comparsa di materiali che consentono di pescarlo in maggiore quantità. In tal modo questa attività è diventata professionale, specifica e redditizia. Tra questi materiali specifici si possono citare le nasse per la cattura dei buccini e le cassette di plastica forate per il loro trasporto.

A partire dal 1985, un dispositivo di gestione della risorsa (stazza dei pescherecci, tipo di attrezzi per la raccolta, calendario di pesca…) è stato istituito per il buccino pescato nella baia di Granville al fine di preservare la risorsa e il carattere artigianale della pesca con nasse.

Specificità del prodotto

Il «Bulot de la Baie de Granville» è un gasteropode appartenente alla specie Buccinum undatum. Esso è caratterizzato da:

la presentazione intera nella sua conchiglia,

la sua freschezza,

il calibro compreso tra 47 mm e 70 mm; meno del 15 % dei buccini misurano più di 70 mm, meno dell'8 % misurano meno di 47 mm,

al momento del consumo: nessuno o pochi sedimenti, sapore marino, iodato, di alghe e di nocciole, assenza di odore e di sapore di fango.

Legame causale

Il legame del «Bulot de la Baie de Granville» con la zona geografica si basa sulla sua qualità determinata e sulla sua reputazione.

In primo luogo, la sua qualità deriva dalla combinazione delle caratteristiche dell'ambiente geografico e delle conoscenze tradizionali dei pescatori.

Le condizioni naturali della baia di Granville (batimetria, importante escursione di marea, qualità e temperatura delle acque) sono favorevoli allo sviluppo della specie Buccinum undatum, specie di acque fredde.

I pescatori hanno adattato le loro pratiche alle caratteristiche della zona. A causa della forte escursione di marea i porti sono accessibili solo durante l'alta marea. L'andamento semi-diurno delle maree condiziona gli orari di partenza e di ritorno dalla pesca: le navi non possono superare un periodo di pesca di 16 ore.

L'interesse del «Bulot de la Baie de Granville» è legato alla freschezza che questa pesca breve garantisce, ma anche alla preservazione della sua vivacità e delle sue caratteristiche organolettiche, grazie a:

un metodo di pesca «dolce», con nasse, che evitastress come la rottura della conchiglia o il mescolamento con sedimenti marini e permette di catturare esemplari integri e vivaci,

la selezione delle zone di pesca, la cernita e la pulizia realizzate dai pescatori, che permettono di eliminare i resti di esche e di sedimenti,

lo sfruttamento locale, regolare ed equilibrato della zona di pesca che garantisce una dimensione relativamente piccola e stabile,

lo stoccaggio in cassette di plastica forate che contribuisce a preservare la vivacità e l'integrità dei molluschi fino alla commercializzazione allo stato fresco e vivo o alla cottura.

Le condizioni climatiche temperate sono inoltre favorevoli per una buona conservazione dei buccini vivi, dall'uscita dall'acqua fino al momento dello sbarco, senza aggiunta di ghiaccio.

Infine la natura dei fondali sedimentari è favorevole alla qualità gustativa del «Bulot de la Baie de Granville». I sedimenti fangosi, noti per ridurre le caratteristiche organolettiche del buccino (aspetto esterno scuro, odore e sapore di fango) sono quasi assenti.

Beneficiando da diversi decenni di una reputazione solida presso le popolazioni locali, aumentata negli anni ‘80 grazie allo sviluppo della pesca professionale, la baia di Granville è diventata il centro di riferimento francese per lo sviluppo della pesca del buccino e per la sua commercializzazione nella sua forma tradizionale intera.

Associata a una moda dei piatti di frutti di mare e grazie allo sviluppo della cottura come nuova modalità di vendita, la commercializzazione del «Bulot de la Baie de Granville» ha contribuito all'aumento del consumo del buccino a livello nazionale e della reputazione di Granville. Una prova della reputazione del «Bulot de la Baie de Granville» secondo gli intenditori è l'origine stessa del termine «bulot». Infatti, fino agli anni ‘90, la denominazione ufficiale di vendita del mollusco era «buccin» ma il prodotto era più conosciuto con il nome di «bulot», termine originario della Normandia. Il suo uso si è diffuso con lo sviluppo della commercializzazione e «bulot» è divenuto una designazione ufficiale al pari di «buccin». L'uso commerciale della denominazione completa «Bulot de la Baie de Granville» si è in seguito sviluppato per informare il consumatore e valorizzare il buccino (bulot) ottenuto dalla baia di Granville.

La reputazione del «Bulot de la Baie de Granville» ha superato l'ambito professionale o regionale grazie alla stampa e ai programmi televisivi. Si può citare la celebre trasmissione «Thalassa» sui temi del mare, che gli ha dedicato un servizio intitolato «Bulotier à Granville, Reportage sur une pêche un peu spéciale: la pêche aux bulots à Granville» (Bulotier a Granville, Reportage su una pesca un po' speciale: la pesca del buccino a Granville) nel maggio 1996.

L'origine «Baie de Granville» è ormai una vera garanzia di qualità, come dimostra la rivista mensile «Terra Eco» nel febbraio 2013 a proposito della dimensione nazionale ed europea del consumo di «Bulot de la Baie de Granville»: «Il buccino di Granville, noto per la sua freschezza e il suo fumetto senza retrogusto di fango, si esporta in ogni angolo della Francia e nella vicina Europa»).

Il più bell'elogio televisivo del «Bulot de la Baie de Granville» si deve al noto cuoco stellato Guy MARTIN, che nel 2014 ha precisato, in una puntata del programma televisivo «Epicerie Fine (Gastronomia fine)» di TV5 Monde dedicata ai molluschi della Normandia: «Di buccini se ne vedono ovunque, ma bisogna scegliere il Bulot de la Baie de Granville, perché questo buccino è una regione, un insieme di conoscenze, direi un territorio, un mare…».

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

(articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)

https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-5c39eed6-89d4-4c81-9080-78ad68ff8814/telechargement


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