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Document 32005D0373

2005/373/CE: Decisione della Commissione, del 16 marzo 2004, relativa all’aiuto di Stato concesso dalla Repubblica portoghese in favore di Infineon Technologies, Portugal, SA [notificata con il numero C(2004) 326] (Testo rilevante ai fini del SEE)

GU L 120 del 12.5.2005, p. 5–20 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2005/373/oj

12.5.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 120/5


DECISIONE DELLA COMMISSIONE

del 16 marzo 2004

relativa all’aiuto di Stato concesso dalla Repubblica portoghese in favore di Infineon Technologies, Portugal, SA

[notificata con il numero C(2004) 326]

(Il testo in lingua portoghese è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

(2005/373/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

visto l’accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l’articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazione ai sensi dei detti articoli (1),

considerando quanto segue:

I.   PROCEDURA

(1)

Con lettera del 23 dicembre 2002, registrata il 3 gennaio 2003, il Portogallo, in base alla disciplina multisettoriale degli aiuti a finalità regionale destinati ai grandi progetti di investimento (2) (in prosieguo denominata «Disciplina multisettoriale»), ha notificato l’intenzione di concedere un aiuto all’investimento in favore di Infineon Technologies-Fabrico de Semicondutores, Portugal, SA (in prosieguo denominata «Infineon Portugal»). Il progetto di aiuto è stato registrato con il numero N 1/03.

(2)

La Commissione ne ha accusato ricezione con lettera del 15 gennaio 2003. Con lettera del 17 gennaio 2003, la Commissione ha informato il Portogallo che la notifica era stata considerata incompleta ed ha chiesto una serie di chiarimenti. In seguito ad un sollecito della Commissione, il Portogallo ha presentato informazioni addizionali con lettera del 6 maggio 2003, registrata il giorno successivo. Con lettera del 9 luglio 2003 [C(2003) 2004 fin], la Commissione ha comunicato al Portogallo la propria decisione di avviare il procedimento ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all'aiuto in oggetto. La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea  (3). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni sulla misura di aiuto in questione.

(3)

Con lettere n. 2531 del 6 agosto 2003 (registrata il 13 agosto 2003) e n. 2540 del 7 agosto 2003 (registrata il 19 agosto 2003), il Portogallo ha replicato all’avvio del procedimento.

(4)

La Commissione ha ricevuto osservazioni da quattro interessati — osservazioni che ha trasmesso alle autorità portoghesi — cui ha offerto la possibilità di pronunciarsi al riguardo. I loro commenti sono pervenuti con lettera n. 825 del 15 dicembre 2003 (registrata il 23 dicembre 2003).

II.   DESCRIZIONE

1.   Il beneficiario

(5)

Infineon Portugal è un’affiliata al 100 % di Infineon Technologies NV, a sua volta controllata da Infineon Technologies AG (in prosieguo denominata «Infineon»). Infineon è l’impresa madre di un grande gruppo internazionale costituito da quattro divisioni principali: comunicazioni via filo, soluzioni di sicurezza per la telefonia mobile, memorie e settore automobilistico ed industriale. Il capitale di Infineon è stato aperto alla sottoscrizione pubblica nel marzo 2000 e l’impresa è una spin off di Siemens AG, che ne ha rilevato le attività anche nel campo dei semiconduttori.

(6)

Infineon Portugal si inserisce nel segmento dei prodotti di memoria: progetta, sviluppa, fabbrica e commercializza prodotti semiconduttori per memorie. Infineon Portugal è un'unità di produzione back-end che si occupa dell’assemblaggio, del collaudo e della confezione di memorie DRAM (Dynamic Random Access Memory) 64MB, 128MB e 265MB. Secondo le autorità portoghesi, le installazioni di Infineon situate in Portogallo costituiscono l’unità back-end nel settore della produzione di memorie DRAM in Europa.

(7)

Il Portogallo ha fornito i seguenti dati in materia di fatturato e di occupazione di Infineon, a livello del mercato mondiale, SEE e mercato portoghese:

Tabella 1

Cifra di affari

(in milioni di EUR)

 

Mondiale

SEE

Portogallo

Fatturato

Personale

Fatturato

Personale

Fatturato

Personale

1998

3 178

21 861

1 861

14 401

[…] (4)

1999

4 237

24 541

2 444

15 695

2000

7 283

29 166

3 259

17 656

2001

5 671

33 813

3 005

21 821

2002

5 207

30 423

2 395

20 306

2.   Il progetto

(8)

Il progetto d'investimento è ubicato a Vila do Conde (Grande Oporto), zona assistita ex articolo 87, paragrafo 3, lettera a) del trattato CE dove l’intensità massima autorizzata a sostegno di nuovi investimenti è pari al 32 % netto per le grandi imprese.

(9)

L’esecuzione del progetto è iniziata nel giugno 2000 e si è conclusa nel settembre 2003. L'investimento mirava ad aumentare la competitività dell’impresa attraverso l’espansione della produzione di memorie DRAM da 16MB e 64MB fino a 256MB e 512MB. L’impresa ha inoltre adottato una nuova tecnologia denominata «board on chip» (una nuova forma di incapsulamento per i chip di memorie) che ha aumentato il valore del prodotto finale. Infineon Portugal ha lanciato un nuovo prodotto, il «Chip Sized Package», ossia un tipo di memoria di dimensioni più ridotte.

(10)

Prima di realizzare il progetto d'investimento, Infineon Portugal produceva circa 2 milioni di chip alla settimana. Al termine del progetto la sua capacità di produzione è salita a 5 milioni di chip alla settimana. L'aumento di capacità derivante dall’attuazione del progetto è stato quindi calcolato pari al 150 %.

(11)

Secondo le autorità portoghesi, Infineon detiene una quota del 3,5 % del mercato dei semiconduttori e del 12,8 % del mercato delle DRAM (dati relativi al 2002).

(12)

I costi d'investimento ammissibili ammontano, in totale, a EUR 141 036 103 (valori del 2000). I costi del progetto sono indicati nella tabella seguente:

Tabella 2

(importi in EUR)

 

Costi totali

Costi ammissibili

 

2000

2001

2002

2000

2001

2002

[…] (5)

Totale

141 472 781

141 036 103

(13)

Secondo le autorità portoghesi, il progetto ha consentito la creazione diretta di 252 posti di lavoro nonché la creazione indiretta di 30 posti di lavoro nella regione. Inoltre, il Portogallo ritiene che il progetto abbia permesso di salvaguardare 596 posti di lavoro, cifra che corrisponde alla totalità dei posti di lavoro esistenti presso Infineon Portugal.

3.   Misure di aiuto

(14)

Secondo le autorità portoghesi, il beneficiario ha chiesto un aiuto di Stato nell’aprile 1999. Tale aiuto consiste in un prestito concesso in virtù del regime N 667/1999 (6) ed in un incentivo fiscale accordato in base al regime N 97/1999 (7).

(15)

L’importo complessivo del prestito, che è senza interessi, ammonta a EUR 56 414 441. Nel 2005 una parte di tale importo, pari a 42 310 831 EUR, sarà convertita in sovvenzione a fondo perduto. Il saldo del prestito, ossia 14 103 610 EUR, sarà rimborsato in otto rate semestrali dello stesso ammontare (nel periodo compreso tra il 2005 e il 2008). Il prestito è stato autorizzato dalle autorità portoghesi il 21 novembre 2001, ma finora non è stato erogato.

(16)

Inoltre, Infineon Portugal beneficerà di incentivi fiscali a concorrenza di 20 450 235 EUR che saranno concessi sotto forma di esenzione dall'imposta sul reddito delle società per quanto concerne gli utili derivanti dall'investimento notificato. Si prevede che l’incentivo fiscale sarà utilizzato da Infineon secondo il seguente calendario: 795 000 EUR nel 2004, 1 327 000 EUR nel 2005, 15 331 235 EUR nel 2006, 1 462 000 EUR nel 2007 e 1 535 000 EUR nel 2008. Le autorità portoghesi hanno sottolineato che in nessun caso sarà superato l'importo totale dell'incentivo fiscale suindicato. L’incentivo in questione è stato approvato dalle autorità portoghesi il 12 giugno 2000.

(17)

La tabella seguente riassume l’intensità di aiuto delle misure testé descritte:

Tabella 3

(importi in EUR)

Incentivo

Incentivo nominale

Incentivo ESL

Incentivo ESN

Prestito rimborsabile

14 103 610 (8)

5 074 471

3 673 917

Sovvenzione a fondo perduto

42 310 831

32 068 350

23 217 486

Incentivi fiscali

20 450 235

14 612 896

14 612 896

Totale

76 864 676

51 755 717

41 504 299

(18)

Per calcolare l’ESN e l’ESL delle misure di aiuto sono stati utilizzati i seguenti dati:

a)

il tasso di riferimento usato per attualizzare l’ammontare dell’aiuto in base alla data di inizio di esecuzione dell’investimento (giugno 2000), che è stato utilizzato anche per calcolare i risparmi realizzati in materia di pagamento di interessi sul prestito rimborsabile, ammonta al 5,70 %, il che corrisponde al tasso applicabile in Portogallo nel 2000;

b)

l'equivalente sovvenzione lordo delle misure (ESL) è stato calcolato deducendo l’ammontare dell’aiuto dai flussi finanziari nominali nel giugno 2000;

c)

L’equivalente sovvenzione netto delle misure (ESN) è stato calcolato sulla base del tasso di cambio previsto nella carta degli aiuti regionali per il Portogallo [ESN = ESL × (1-27,6 %)], come richiesto dalle autorità portoghesi.

L'intensità dell’aiuto al netto (importo dell’aiuto in ESN/costi ammissibili globali) ammonta dunque al 29,4 % (41 504 299 EUR/141 036 103 EUR).

4.   Motivi per avviare il procedimento formale di indagine

(19)

Il 9 luglio 2003 la Commissione ha comunicato al Portogallo la propria decisione di avviare il procedimento formale di indagine ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 2 del trattato CE nei confronti del progetto di aiuto di Stato in causa. La Commissione ha espresso dubbi riguardanti:

a)

l'ammissibilità dell’impresa agli aiuti regionali agli investimenti, in particolare, per quanto concerne la capacità finanziaria di Infineon Portugal;

b)

l’eventualità che la domanda di aiuto finanziario presentata dal beneficiario alle autorità portoghesi fosse stata antecedente l'esecuzione del progetto oppure se l'aiuto fosse già stato erogato;

c)

i calcoli presentati dal Portogallo per quanto riguarda l'ESN e l’intensità dell’aiuto;

d)

l'applicazione di diversi fattori di riduzione dell’intensità massima di aiuto autorizzabile in base alla disciplina multisettoriale, in particolare il fattore di concorrenza (T) e il fattore capitale/occupazione (I). In particolare, la Commissione non disponeva di informazioni attendibili per determinare in maniera definitiva le caratteristiche del mercato, non potendo escludere l’eventualità che il settore in causa si trovasse in situazione di declino assoluto o relativo. La Commissione ha anche espresso dubbi quanto all’affermazione secondo cui tutti i posti di lavoro esistenti nella fabbrica portoghese sarebbero salvaguardati in conseguenza del progetto di investimento.

III.   OSSERVAZIONI PRESENTATE DALLE PARTI INTERESSATE

(20)

La Commissione ha ricevuto osservazioni da quattro interessati: un istituto di ricerca che si occupa dello sviluppo di processi di produzione «back-end», la camera di commercio luso-tedesca, un istituto portoghese per lo sviluppo di nuove tecnologie e uno studio di avvocati che rappresenta un concorrente di Infineon. Tali osservazioni sono state trasmesse al Portogallo con lettera del 10 novembre 2003, mentre le autorità portoghesi hanno presentato i loro commenti con lettera del 15 dicembre 2003.

(21)

Tre parti interessate si sono pronunciate in favore dell'aiuto. Essa hanno sottolineato l'importanza di mantenere le operazioni di produzione «back-end» di memorie DRAM in Europa, in particolare nei settori che a valle utilizzano DRAM. Esse hanno anche menzionato i benefici derivanti per l'economia portoghese dall’esistenza di industrie di elevato valore aggiunto, in particolare la cooperazione positiva tra Infineon Portugal e le università portoghesi soprattutto nel campo dell’attività di ricerca. A loro avviso è importante che l’Unione europea promuova questo tipo di investimento che attrae PMI molto innovatrici, impedendo in tal modo che tali imprese trasferiscano le loro attività in paesi asiatici dove sono concessi ingenti aiuti di Stato.

(22)

Lo studio legale che rappresentava un concorrente di Infineon si è espresso contro l’aiuto, sostenendo che il gruppo Infineon si trovava in difficoltà e che quindi non poteva beneficiare di aiuti regionali. Ha anche sostenuto che il mercato delle DRAM presenta un eccesso di capacità strutturale e che qualora la Commissione approvasse la misura, l’importo dell’aiuto dovrebbe essere ridotto in maniera significativa onde evitare un’indebita distorsione di concorrenza. Infine ha dichiarato che se la Commissione dovesse decidere di ridurre l’importo dell’aiuto previsto, il Portogallo dovrebbe presentare una nuova notifica, essendo trascorsi 10 mesi dalla notifica iniziale ed essendo mutate le condizioni di mercato.

IV.   COMMENTI PRESENTATI DAL PORTOGALLO

(23)

Nelle sue osservazioni sull'avvio del procedimento formale d’indagine, il Portogallo ha presentato elementi attestanti il fatto che la domanda di aiuto è stata effettivamente presentata prima dell’inizio dell’esecuzione del progetto (lettera dell’aprile 1999 inviata dal beneficiario al governo portoghese per domandare l’aiuto finanziario a favore dell'investimento). Inoltre ha presentato elementi che dimostrano inequivocabilmente che l'aiuto non è ancora stato erogato (dichiarazione dei revisori ufficiali dei conti di Infineon Portugal, dichiarazione dell'agenzia d'investimento portoghese e dichiarazione del ministero delle Finanze).

(24)

Le autorità portoghesi hanno anche trasmesso i bilanci e i conti profitti e perdite di Infineon Portugal per il periodo compreso tra il 1998 ed il 2002.

(25)

Il Portogallo ha presentato dati rettificati per quanto concerne i costi totali e i costi ammissibili dell'investimento. Si notano alcune differenze poco significative per quanto concerne alcune voci e subtotali comparativamente ai dati precedenti, ma gli importi globali sono immutati. Il Portogallo ha anche dichiarato che gli importi d'investimento previsti sono tutti espressi in valori del 2000, il che esclude qualsiasi sconto ai fini del calcolo dell’ESN e dell’intensità di aiuto delle misure.

(26)

Su richiesta della Commissione il Portogallo ha presentato calcoli dettagliati relativi all’ESN delle misure di aiuto e della rispettiva intensità. Tali calcoli indicano un’intensità netta di aiuto del 29,4 %.

(27)

Per quanto concerne i dati di mercato chiesti dalla Commissione necessari al calcolo del fattore di concorrenza, il Portogallo ha ritenuto che il criterio da utilizzare dovesse consistere nel tasso medio di sfruttamento della capacità (conformemente al punto 3.3 della disciplina multisettoriale) anziché nel consumo apparente. Su tale base, le autorità portoghesi hanno dimostrato l’inesistenza di qualsiasi eccesso di capacità strutturale nel mercato dei «microchip» per il periodo 1998-2002.

(28)

Il Portogallo ha sostenuto che qualora la Commissione dovesse decidere di basarsi sui dati relativi al consumo apparente, l'indice corretto corrisponde alla capacità consumata in termini di bit e non nel valore delle transazioni. Le autorità portoghesi hanno affermato che la Commissione ha già utilizzato tale indice in decisioni anteriori adottate in base alla disciplina multisettoriale. Esse hanno anche sottolineato che la Commissione deve tener conto delle perturbazioni di mercato provocate dalle sovvenzioni concesse ad Hynix, fabbricante coreano di DRAM. La Commissione stessa ha riconosciuto che tali sovvenzioni hanno comportato un «calo drammatico» dei prezzi delle memorie DRAM nella Comunità nel periodo 1998-2001 per cui aveva imposto un diritto compensativo del 34,8 % sulle DRAM coreane. Per tali motivi il Portogallo ritiene che una valutazione dell’evoluzione di mercato basata sui prezzi non permetta di ottenere un quadro generale corretto del mercato.

(29)

Le autorità portoghesi hanno anche presentato informazioni sulla quota di mercato detenuta da Infineon nel settore DRAM (12,8 % nel 2002) e una stima pari al 17,1 % per il 2003. Essi hanno concluso che la quota di mercato detenuta da Infineon dopo la realizzazione dell'investimento non era superiore al 40 %.

(30)

Quanto alla richiesta della Commissione che il Portogallo giustificasse il numero di posti di lavoro salvaguardati dall'investimento, è stato affermato che, tenuto conto della dimensione anteriore della produzione e del tipo di prodotti, la fabbrica portoghese non sarebbe riuscita a conservare la sua competitività senza l'investimento per cui sarebbe inevitabilmente uscita dal mercato (è stata presentata una stima dei costi di chiusura delle installazioni). Inoltre, l'aumento del 150 % della produzione totale in conseguenza dell'investimento aveva richiesto importanti sforzi in materia di formazione, per garantire l’adattamento degli effettivi esistenti ai nuovi processi di produzione. Le autorità portoghesi hanno inoltre sostenuto che le unità di produzione back-end sono chiaramente mobili, dati i costi ridotti di trasporto e la crescente tendenza ad esternalizzare questo tipo di operazioni. A titolo di esempio, hanno citato il caso di un’impresa del settore DRAM che aveva cessato le sue attività in Portogallo, poiché non aveva effettuato investimenti sufficienti per assicurarsi una competitività durevole.

(31)

Le autorità portoghesi concludono che la Commissione deve tener conto della salvaguardia di 596 posti di lavoro corrispondenti alla quasi totalità degli impieghi esistenti prima della realizzazione dell’investimento. Inoltre si deve tener conto della creazione di 252 nuovi posti di lavoro nel campo della produzione in conseguenza dell'investimento. Il numero totale di 848 lavori corrisponde ad un coefficiente di investimento nuovo per posto di lavoro di 166 316 EUR, ossia un fattore capitale-lavoro di 1.

V.   VALUTAZIONE

A.   Aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE

(32)

L'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE stabilisce che, salvo deroghe, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti che falsino o minaccino di falsare la concorrenza, favorendo talune imprese o talune produzioni.

(33)

Le misure finanziarie che saranno accordate dallo Stato, ossia, un prestito di 56 414 441 EUR e incentivi fiscali per 20 450 235 EUR, sono state notificate dal Portogallo a titolo di misure d'aiuto. Le misure in causa provengono da risorse statali e conferiranno un vantaggio a imprese che diversamente dovrebbero sostenere interamente i costi dell'investimento. Qualora vi sia concorrenza e si verifichino scambi commerciali nel settore specifico, i vantaggi finanziari di cui fruisce un’impresa in relazione ai suoi concorrenti rischiano di falsare la concorrenza e di incidere sugli scambi intracomunitari. Di conseguenza la Commissione ritiene che le misure in questione debbano essere considerate come un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo succitato.

B.   Ammissibilità dell’impresa agli aiuti

(34)

I dati forniti dal Portogallo dimostrano che Infineon Portugal, nel 1998 aveva subito perdite pari a 1,4 milioni di EUR, mentre nel 1999 e nel 2000 aveva realizzato utili ammontanti rispettivamente a 21,2 milioni e a 27,3 milioni di EUR. Nel 2001 e nel 2002 si assiste a una diminuzione degli utili scesi rispettivamente a 15,7 milioni di EUR e 4,4 milioni di EUR rispettivamente. Tali dati rivelano che Infineon Portugal non si trovava in difficoltà finanziarie allorché è stato realizzato l’investimento, nonostante la diminuzione degli utili registrata negli ultimi anni.

(35)

Come indicato sopra, Infineon Portugal appartiene ad un gruppo più vasto denominato gruppo Infineon. Nell’anno in cui era iniziato l'investimento (2000), il gruppo aveva realizzato utili per 1 126 milioni di EUR, mentre la totalità degli attivi era di 8 853 milioni di EUR. Alla fine dell’esercizio 2000 i fondi propri del gruppo ammontavano a 5 806 milioni di EUR. Nel 2001, 2002 e 2003 il gruppo ha subito perdite ammontanti rispettivamente a 591 milioni di EUR, 1 021 milioni di EUR e 435 milioni di EUR. I suoi fondi propri alla fine del 2001, 2002 e 2003 erano di 6 900 milioni di EUR, 6 158 milioni di EUR e 5 666 milioni di EUR rispettivamente. Il saldo di tesoreria di Infineon è stato di 875 milioni di EUR nel 2000 ed è sceso a 568 milioni di EUR nel 2001 e a 177 milioni di EUR nel 2002. Tale valore è salito a 328 milioni di EUR nel 2003. Nei due ultimi trimestri, ossia dal 1o giugno al 30 settembre 2003 e dal 1o ottobre 2003 al 31 dicembre 2003, l’impresa ha realizzato utili corrispondenti rispettivamente a 49 milioni di EUR e a 34 milioni di EUR.

(36)

Tali dati dimostrano che all’epoca dell'investimento, Infineon era un’impresa redditizia, in condizioni finanziarie solide e dotata di fondi propri adeguati. Nel 2001 e nel 2002 l’impresa ha subito perdite, ma ha mantenuto un livello adeguato di fondi propri. Infineon ha subito perdite anche nel primo semestre del 2003, ma ha ripristinato la redditività nel secondo semestre.

(37)

Sulla base dei dati finanziari di cui sopra, la Commissione ritiene che l'aiuto proposto non sia un aiuto al salvataggio né un aiuto alla ristrutturazione concesso ad un’impresa in difficoltà, ragione per cui va valutato in quanto aiuto regionale all’investimento.

C.   Obbligo di notificazione

(38)

Il costo del progetto di 141,5 milioni di EUR eccede il limite di 50 milioni di EUR fissato al punto 2.1 lettera i), della disciplina multisettoriale. L'intensità di aiuto cumulata è pari al 29,4 % dei costi di investimento ammissibili, il che eccede 50 % del massimale applicabile agli aiuti regionali che è del 32 %. Inoltre, l'aiuto per posto di lavoro creato o salvaguardato è superiore a 40 000 EUR. Pertanto il progetto deve essere notificato conformemente al punto 2 della disciplina multisettoriale e deve essere valutato in conseguenza.

(39)

Per quanto concerne gli aspetti procedurali del caso, il Portogallo ha approvato gli incentivi fiscali in favore di Infineon Portugal nel giugno 2000 e il prestito nel novembre 2001. Nel frattempo, le autorità portoghesi hanno presentato elementi attestanti che finora né il prestito né gli incentivi fiscali sono stati versati. La Commissione ha pertanto considerato l'aiuto come un aiuto notificato.

(40)

Per quanto concerne l'effetto d'incentivazione dell'aiuto, il Portogallo ha fornito una lettera del 9 aprile 1999, inviata da Siemens alle autorità portoghesi, nella quale l'investimento previsto è spiegato dettagliatamente e in cui si domanda l’aiuto finanziario per la relativa realizzazione. La lettera suddetta è stata trasmessa da Siemens e non da Infineon Portugal, giacché a tale data la creazione di Infineon via spin off rispetto a Siemens, non aveva ancora prodotto effetti pratici in Portogallo. Dato che i lavori relativi al progetto sono iniziati dopo la presentazione della domanda di aiuto, la Commissione ritiene che sussista un effetto di incentivazione.

D.   Il prodotto di cui trattasi

(41)

Secondo il Portogallo, l'investimento concerne la produzione di memorie DRAM (Dynamic Random Access Memory). Questi prodotti rientrano nella classe 32.10 della classificazione NACE, che comprende la fabbricazione di valvole e tubi elettronici e altri componenti elettronici. Si tratti di semiconduttori usati per la memorizzazione di dati binari, che a loro volta appartengono alla classe dei componenti elettronici. Le DRAM sono il tipo di semiconduttori più comuni, il cui impiego avviene principalmente nei PC e nei prodotti a basso costo di fabbricazione.

(42)

Le DRAM possono essere classificate in base alla capacità di memoria (cioè alla quantità di dati che è possibile immagazzinare nei chip), la quale dipende dalla generazione del chip. Il prodotto è soggetto ad una rapidissima evoluzione tecnologica, che determina l’immissione sul mercato di una nuova generazione ogni tre-quattro anni. Le DRAM possono inoltre essere distinte in base alla finalità dell’impiego (FPM-DRAM, EDO-DRAM, SDRAM o RDRAM) o in base al tipo di prodotto finale in cui vengono incorporate.

(43)

Esistono altri tipi di chip di memoria, ad esempio le SRAM, EPROM e le memorie flash. In generale questi chip svolgono funzioni distinte da quelle delle DRAM e non possono essere perciò considerati prodotti sostitutivi.

(44)

Le DRAM sono prodotti di base con specifiche standardizzate. Pertanto, dal lato dell’offerta, è possibile trovare lo stesso tipo di DRAM presso vari produttori di tutto il mondo. Le DRAM di nuova generazione sono in concorrenza con quelle precedenti. La scelta del cliente a favore di un determinato tipo di DRAM dipende dal rapporto costo-efficacia e dalla funzione della memoria DRAM nel prodotto finale.

(45)

Dal lato dell'offerta, i produttori di memorie DRAM possono passare alla produzione di DRAM con capacità differenti utilizzando gli stessi impianti di produzione, dato che le tecnologie utilizzate sono simili. In generale, tuttavia, il passaggio a una generazione differente di DRAM all’interno di un determinato impianto non è un processo semplice.

(46)

Per tali motivi il mercato delle DRAM è considerato come il mercato del prodotto rilevante (9). Per questo mercato non esiste una classe NACE specifica.

(47)

Per quanto concerne il mercato geografico rilevante, si deve osservare che le DRAM sono commercializzate in tutto il mondo con specifiche e concetti di marketing identici. I costi di trasporto sono ridotti e non esistono ostacoli strutturali all'accesso al mercato. Per tali ragioni si deve ritenere che il mercato geografico rilevante sia di dimensione mondiale.

E.   Valutazione dell’aiuto in base alla disciplina multisettoriale

(48)

Innanzitutto, la Commissione osserva che l’aiuto è conforme al punto 4.2 degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale dato che l'apporto del beneficiario destinato al finanziamento dell’investimento, esente da qualsiasi aiuto, è superiore al 25 % (10).

(49)

Per determinare l’intensità massima degli aiuti ammissibili per un progetto notificato, la Commissione deve, secondo la disciplina multisettoriale, calcolare l’intensità massima di aiuto (massimale di aiuto regionale) di cui un’impresa può beneficiare in una regione assistita in base al regime di aiuti regionali autorizzato in vigore all’atto della notificazione.

(50)

Vila do Conde è situata nella regione di Grano Porto, regione che non dispone di una forte struttura economica regionale e nella quale il limite massimo di aiuto è del 32 % ESN per le grandi imprese (11).

(51)

La Commissione deve pertanto valutare una serie di fattori di correzione da applicare al valore percentuale del 32 % al fine di calcolare l’intensità massima di aiuto autorizzabile per il progetto in questione, in particolare il fattore concorrenza (T), il fattore capitale/lavoro (I) e il fattore dell'impatto regionale (M).

(52)

La Commissione osserva che il progetto creerà nuove capacità sul mercato europeo e che quindi inciderà su detto mercato.

(53)

L’autorizzazione di aiuti in favore di imprese che operano in settori caratterizzati da sovraccapacità strutturali comporta seri rischi di distorsione della concorrenza. Qualsiasi aumento della capacità non compensato da una riduzione delle capacità in altre aree graverebbe il problema della sovraccapacità strutturale. Ai sensi del punto 7.7 della disciplina multisettoriale si considera che un sottosettore soffra di sovraccapacità strutturale quando negli ultimi 5 anni il suo tasso di sfruttamento della capacità è in media di oltre 2 punti percentuali inferiori a quello dell’insieme dell’industria manifatturiera. La sovraccapacità strutturale è considerata grave quando la differenza rispetto alla media dell’industria manifatturiera supera i cinque punti percentuali.

(54)

Ai sensi dei punti 3.3 e 3.4 della disciplina multisettoriale, quando esistano dati sufficienti sullo sfruttamento della capacità, la Commissione dovrà limitare la determinazione del fattore di concorrenza e l’esistenza o meno di un eccesso di capacità strutturale/grave nel settore o sottosettore in causa. Il settore deve essere identificato in base al livello più basso della classificazione NACE.

(55)

Il livello più basso della classificazione NACE per la produzione di DRAM è la classe 32.10, che comprende tutti i tipi di componenti elettronici. Le DRAM rappresentano solo una piccola parte della classe NACE 32.10, per cui la situazione a livello aggregato della classe NACE 32.10 non riflette a sufficienza la situazione sul mercato delle DRAM. Di conseguenza la Commissione ritiene che l'analisi della situazione della capacità non sia applicabile ai fini della valutazione del fattore concorrenza.

(56)

Secondo il punto 3.4 della disciplina multisettoriale, in mancanza di dati sufficienti per la valutazione dell’utilizzo della capacità, la Commissione esamina se l’investimento avvenga ad un mercato in declino. Un mercato si considera in declino quando il tasso medio di crescita annuo del consumo apparente del prodotto interessato si sia trovato negli ultimi 5 anni almeno del 10 % al di sotto della media annuale dell’intero settore manifatturiero nel SEE, a meno che il tasso di crescita relativo della domanda e del prodotto non mostri una netta tendenza al rialzo. Un mercato si considera in assoluto declino quando l'indice medio di crescita annuo del consumo apparente è stato negativo per gli ultimi 5 anni.

(57)

Come indicato sopra, il mercato delle DRAM è considerato come il mercato del prodotto rilevante, data la limitata sostituibilità tra i diversi chip di memoria. Le DRAM sono commercializzate in tutto il mondo e quindi il mercato geografico di interesse è stato identificato con il mercato mondiale.

(58)

La Commissione ricorda che secondo il Portogallo, Infineon detiene una quota pari al 3,5 % del mercato di semiconduttori e al 12,8 % del mercato delle memorie DRAM (dati relativi al 2002). Il Portogallo ha stimato pari a 17,1 la quota di mercato detenuta da Infineon nel 2003. Pertanto la quota del beneficiario sul mercato mondiale delle DRAM non è superiore al 40 % neppure dopo la realizzazione dell’investimento.

(59)

Il Portogallo ha fornito dati relativi alla crescita del consumo apparente della DRAM nel corso degli ultimi 5 anni, come richiesto dalla disciplina multisettoriale. Il Portogallo accetta di prendere in considerazione i dati utilizzati dalla Commissione nella decisione C86/2001 — Germania, Infineon Technologies SC 300 GmbH & Co. KG rispetto al periodo 1995-2000. Ciononostante, dato che esistono dati nuovi relativi al periodo compreso tra il 2001 e il 2002, occorre tenerne conto nel caso di specie.

(60)

Il Portogallo ha argomentato che la Commissione, ai fini dell’analisi dello sviluppo del consumo apparente, dovrebbe considerare un periodo di 5 anni, ossia dal 1998 al 2002, anziché di 6 anni. La disciplina multisettoriale degli aiuti regionali fa riferimento al tasso medio di crescita annuo degli ultimi 5 anni. Di conseguenza la Commissione è solita tener conto del consumo apparente in un arco di 6 anni per calcolare 5 tassi di crescita (12). La Commissione ritiene che, conformemente al punto 3.3 della disciplina multisettoriale il periodo rilevante nel caso di specie corrisponda al 1997-2002.

(61)

La tabella seguente presenta i dati rilevanti relativi al consumo apparente delle memorie DRAM nel periodo 1997-2002 (13):

Tabella 4

(in milioni di EUR)

1997

1998

1999

2000

2001

2002

Tasso medio di crescita annua

17 594

12 514

19 431

31 285

12 453

16 179

– 1,66 %

(62)

In base a tali dati, nel periodo compreso tra il 1997 e il 2002, il tasso medio di crescita annua del consumo apparente sul mercato delle DRAM è stato pari a – 1,66 %. Nel periodo precedente, ossia tra il 1996 e il 2001, il tasso medio di crescita annuo del consumo apparente delle DRAM era del pari stato negativo (– 9,13 %). Tuttavia, se si considera il periodo dal 1998-2002 (come richiesto dalle autorità portoghesi) i dati rilevanti in materia di crescita sono positivi (6,63 %).

(63)

Il mercato delle DRAM è molto ciclico ed è caratterizzato da forti oscillazioni. I tassi medi di crescita annua riferiti al valore presentano forti differenze a seconda del periodo considerato. Tali fluttuazioni sono da attribuire principalmente al fatto che i prezzi sono estremamente volatili. La ragione di tale volatilità risiede nel fatto che il processo di produzione delle DRAM è caratterizzato da costi irrecuperabili relativamente elevati e da costi marginali ridotti. Di conseguenza i prezzi possono muoversi in un intervallo di oscillazione molto ampio, dato che la produzione di DRAM risulta redditizia per le imprese solo se riescono a coprire i costi marginali. Pertanto un’analisi dell’andamento del consumo apparente in termini di valore delle transazioni non permette, di per sé, di ottenere un quadro adeguato del mercato delle DRAM.

(64)

La Commissione riconosce inoltre che nel caso specifico l’informazione relativa al consumo in termini di valore delle transazioni non permette di ottenere un’immagine completa interamente rappresentativa della situazione del mercato. Come è stato evidenziato dalle autorità portoghesi, i valori di transazione del consumo apparente hanno gravemente risentito della perturbazione causata dalla presenza sul mercato di importazioni sovvenzionate provenienti dal fabbricante coreano Hynix. Un’indagine, che ha portato all’imposizione di un diritto compensativo sulle importazioni di DRAM dal fabbricante coreano Hynix, ha concluso, tra l'altro, che tali importazioni sovvenzionate hanno provocato un crollo drammatico del prezzi del DRAM nella Comunità tra il 1998 e il 2001, in particolare nel 2001, anno in cui i prezzi di importazione da Hynix sono scesi del 76 % (14). Allorché si è concluso che le importazioni sovvenzionate avevano recato un danno materiale all’industria comunitaria, alle importazioni di DRAM provenienti da Hynix è stato imposto un diritto compensativo del 34,8 % corrispondente agli importi degli aiuti concessi a Hynix.

(65)

La tabella seguente presenta l’andamento dei prezzi medi di vendita delle DRAM sul mercato mondiale nel periodo rilevante (in USD) (15):

Tabella 5

(in milioni di USD)

 

1997

1998

1999

2000

2001

2002

 

6,08

4,19

6,37

7,85

2,75

3,65

Crescita

 

– 31,1 %

52,1 %

23,3 %

– 65,0 %

32,5 %

La tabella indica che i prezzi delle DRAM a livello mondiale sono diminuiti del 65 % nel 2001 e che hanno registrato soltanto un recupero parziale nel 2002. Tenuto conto di ciò, la Commissione ritiene che i valori di transazione del consumo apparente nel 2001 e, in minor misura, nel 2002 abbiano risentito negativamente dei prezzi anormalmente bassi derivanti dalle vendite sovvenzionate provenienti da Hynix.

(66)

Per le ragioni testé esposte, la Commissione ha esaminato altre informazioni disponibili in modo da ottenere un’analisi di mercato più attendibile e completa. L’andamento del mercato mondiale delle DRAM può anche essere analizzato in termini di volume. Le due statistiche di volume più pertinenti e più spesso utilizzate sono gli «unit shipments» e i «megabyte». L’andamento del mercato mondiale delle DRAM durante il periodo rilevante secondo dette statistiche è presentato nelle tabelle seguenti (15):

Tabella 6

Unit shipments

(valore in milioni di unità)

1997

1998

1999

2000

2001

2002

Tasso medio di crescita annuo

3 236

3 668

3 636

4 020

4 227

4 247

5,59 %


Tabella 7

Megabyte

(valore in milioni di megabyte)

1997

1998

1999

2000

2001

2002

Tasso medio di crescita annuo

5 289

10 814

19 367

31 919

52 583

73 277

69,17 %

I valori di cui sopra rivelano la tendenza costantemente positiva sul mercato delle DRAM nel periodo in esame. È importante sottolineare che il tasso di crescita del mercato tra il 2000 e il 2001 (5,1 % in termini di unità e il 64,7 % in termini di megabyte) è comparabile al tasso medio di crescita annuo osservato sull’intero periodo. Questo fatto costituisce un forte indizio che il valore di transazione del consumo apparente particolarmente basso rilevato nel 2001 è principalmente da imputarsi al crollo anormale dei prezzi in tale anno. Come è già stato riconosciuto dalla Commissione e dal Consiglio nei due regolamenti succitati (cfr. nota n. 11), tale crollo dei prezzi è dovuto essenzialmente alle importazioni sovvenzionate provenienti dalla Corea.

(67)

Se si analizzano congiuntamente i tre indici succitati (valore di transazione, volume espresso in unità e volume espresso in megabyte) sembrano indicare che durante il periodo in esame il mercato delle DRAM è cresciuto in maniera sostenuta, ad eccezione dell’anno 2001 quando si è verificata una perturbazione eccezionale del mercato che ha provocato il crollo dei prezzi ad un livello anormale.

(68)

La Commissione ha anche cercato di procurarsi informazioni sulle prospettive del mercato delle DRAM. Secondo le ultime previsioni di World Semiconductor Trade Statistics (vedasi tabella seguente), il tasso medio di crescita annuo del mercato mondiale dei semiconduttori tra il 2003 e il 2005 sarà pari al 15,4 %. Le prospettive per il segmento delle memorie (incluse SRAM, DRAM e prodotti di memorie non volatili) sono altrettanto favorevoli. Tra il 2003 e il 2005 si prevede che il tasso medio di crescita annuo del mercato mondiale dei prodotti di memoria raggiunga il 21,6 %:

Tabella 8

(in milioni di USD)

 

2003

2004

2005

Semiconduttori

160 711

191 861

216 051

% di crescita

14,2 %

19,4 %

12,6 %

Memorie

31 712

40 912

48 522

% di crescita

17,3 %

29,0 %

18,6 %

(69)

Anche un’informazione proveniente da un’altra fonte indipendente (Gartner Dataquest) conferma che le prospettive per il mercato delle DRAM sono molto positive:

Tabella 9

(in milioni di USD, in milioni di unità e in milioni di megabyte, rispettivamente)

 

2003

2004

2005

In valore di transazione

18 095

26 647

36 000

% di crescita

16,9 %

47,3 %

35,1 %

In unit shipment

4 810

5 584

5 855

% di crescita

13,3 %

16,1 %

4,9 %

In megabyte

112 426

170 036

262 690

% di crescita

53,4 %

51,2 %

54,5 %

(70)

Un’analisi che si limitasse ai dati espressi in valore di transazione di cui sopra indicherebbe che il mercato delle DRAM era in declino assoluto durante il periodo rilevante. Invece un’analisi di mercato in termini di volume (unit shipments e megabyte) giungerebbe alla conclusione che il mercato, in realtà, è cresciuto ad un ritmo superiore a quello dell’intera industria manifatturiera del SEE. È evidente che le importazioni sovvenzionate di DRAM dalla Corea hanno avuto un impatto negativo sui prezzi mondiali e, di conseguenza, sul valore del mercato nel 2001 e in minor misura, nel 2002. Tenuto conto di questa perturbazione eccezionale del mercato, la Commissione ritiene, che nella fattispecie, i dati statistici in termini di volume diano probabilmente l’immagine più corretta dell’andamento del mercato durante il periodo in questione. Ciononostante, i dati in termini di megabyte possono essere significativamente influenzati dai progressi tecnologici dell’industria (aumento di volume delle DRAM in byte). Di conseguenza la Commissione ritiene che, nel caso in esame, l’analisi dei dati espressi in termini di unit shipments consenta una migliore valutazione dell’andamento del mercato e conclude che la percentuale di 5,59 % è una stima prudente e ragionevole del tasso medio di crescita del mercato delle DRAM nel periodo rilevante.

(71)

Come testé indicato, conformemente alla disciplina multisettoriale, si considera che il mercato di uno o più prodotti è in declino, quando, negli ultimi cinque anni, il tasso di crescita annuo del consumo apparente del prodotto o dei prodotti considerati è, in media, sensibilmente inferiore (più del 10 %) al tasso medio annuo del complesso dell’industria manifatturiera del SEE. Durante il periodo 1997-2001 l’industria manifatturiera del SEE è cresciuta ad un tasso medio del 4,84 %. Dato che il tasso medio annuo di crescita del mercato delle DRAM durante il periodo in esame è stato superiore a detto livello, la Commissione ritiene che il mercato non fosse in declino e il fattore di concorrenza è fissato a 1.

(72)

Infine, la Commissione osserva che Infineon attualmente è sottoposta ad indagine per la sua presunta partecipazione ad un cartello nel settore delle DRAM […]. La Commissione è inoltre al corrente del fatto che Infineon è coinvolta in un contenzioso relativo a una presunta violazione dei diritti di brevetto negli Stati Uniti. Il primo fatto in particolare può incidere in maniera significativa sull'analisi di mercato testé presentata. Ciononostante, non sono ancora state formulate conclusioni definitive in nessuno dei due procedimenti e non è possibile, in questa fase, tener conto della loro eventuale incidenza sul mercato. La Commissione ricorda alle autorità portoghesi che qualora le informazioni su cui si basano le conclusioni formulate risultassero incorrette, conformemente all’articolo 9 del regolamento di procedura (16), o, se al termine dei procedimenti succitati fosse indotta posteriormente a concludere che l’incidenza delle presunte infrazioni alle leggi di concorrenza non è stata trascurabile, la Commissione si riserva il pieno diritto di rivalutare la situazione del mercato sulla base di una nuova analisi o, se necessario, di revocare la presente decisione.

(73)

Per i progetti ad alta intensità di capitale, la disciplina multisettoriale degli aiuti definisce un fattore «rapporto capitale/lavoro» che permette di adattare l’intensità massima in modo da favorire i progetti che contribuiscono effettivamente a ridurre la disoccupazione mediante la creazione di un numero relativamente elevato di posti di lavoro. Tale fattore di valutazione tiene conto anche dell’eventuale effetto di distorsione dell’aiuto sul prezzo del prodotto finale.

(74)

Secondo il Portogallo, il progetto ha consentito la creazione diretta di 264 posti di lavoro, distribuiti come segue:

Tabella 10

Campo

Posti di lavoro creati direttamente

Assemblaggio

131

Collaudi

116

TI

11

Controllo qualità

6

Totale

264

(75)

Ciononostante il Portogallo spiega che, parallelamente, sono stati soppressi 12 posti di lavoro. Pertanto il Portogallo ritiene che, in termini netti, la creazione di posti di lavoro direttamente connessi al progetto ammonti a 252.

(76)

La Commissione ritiene che si possa tener conto dei 252 posti di lavoro creati direttamente in conseguenza all’investimento, in quanto si tratta di dati ragionevoli per un aumento di capacità del 150 %.

(77)

Inoltre il Portogallo dichiara che tutti i posti di lavoro esistenti presso Infineon Portugal (596 posti di lavoro) sono stati salvaguardati in virtù dell’investimento. Il Portogallo sostiene che il gruppo Infineon ha ripartito le sue operazioni di produzione back-end tra il Portogallo e la Malesia. Se il progetto d’investimento non fosse stato realizzato in Portogallo, il gruppo Infineon avrebbe trasferito tutte le sue operazioni back-end in Malesia, il che avrebbe comportato la perdita di tutti i posti di lavoro in Portogallo. L’affermazione è comprovata dai seguenti elementi:

a)

Il Portogallo ha presentato elementi attestanti che il costo stimato del trasferimento delle operazioni e degli impianti portoghesi in Malesia è abbastanza ridotto, tenuto conto dei costi di trasporto degli impianti, delle indennità da pagare ai lavoratori, dei rimborsi delle sovvenzioni statali e dei plus valori derivanti dalla vendita di terreni e di edifici.

b)

I costi di esercizio in Malesia sono molto inferiori a quelli del Portogallo. Le operazioni di produzione back-end si situano in maggior parte nel sud-est asiatico, dato che questa regione presenta condizioni d’investimento più attraenti; salari più bassi (circa il 50 % dei costi della manodopera in Portogallo), mercati di lavoro più flessibili, disponibilità di personale qualificato, costi di formazione più bassi, minor costo dei servizi pubblici (energia, acqua, gas), costi più ridotti per i terreni e l’edilizia civile, prossimità geografica rispetto ai clienti, disponibilità di fornitori, politica più flessibile in materia di concessione di sovvenzioni, trattamento fiscale più favorevole e criteri di protezione dell’ambiente meno rigorosi.

c)

Un fabbricante di memorie DRAM (TI/Samsung), che aveva 740 dipendenti, ha chiuso le sue attività in Portogallo prima che Infineon creasse un’unità in questo settore. Infineon ha immediatamente assunto 100 di detti lavoratori. Nel caso specifico non esiste in Portogallo nessun altro stabilimento nel settore delle DRAM che possa assumere i lavoratori di Infineon.

d)

Prima della realizzazione dell’investimento la maggior parte dei lavoratori di Infineon partecipava direttamente o indirettamente al processo di produzione (489 posti di lavoro stimati, incluse le linee di produzione, ricerca, controllo di qualità, ecc.). I posti di lavoro nel campo della produzione sono soprattutto occupati da lavoratori con un basso livello di qualificazione, che beneficiano della formazione intensiva specifica (incentrata sull’apparecchiatura utilizzata), inoltre alcuni di questi lavoratori sono in età abbastanza avanzata (in particolare quelli provenienti da TI/Samsung). Di conseguenza è ragionevole supporre che la loro occupabilità sia alquanto limitata.

e)

Per effetto dell’investimento è stato necessario realizzare importanti sforzi nel campo della formazione, sia in vista della produzione di memorie DRAM di maggiore capacità che dell’introduzione di un nuovo prodotto («board on chip»).

f)

In seguito alla realizzazione dell’investimento è cessata la produzione dei vecchi prodotti (chip di 16 e 64 Mb). Attualmente, in seguito all'investimento, sono prodotti unicamente i nuovi chip con una capacità di memoria più elevata.

(78)

La Commissione ha concluso che, in assenza dell’investimento, di fatto esisteva una forte probabilità che gli impianti portoghesi avrebbero chiuso.

(79)

Essa pertanto ritiene che il nuovo investimento salvaguardi i 596 posti di lavoro esistenti e ne crei 252 per un totale di 848 posti di lavoro. Il fattore capitale-lavoro per un investimento ammissibile di 141 036 103 EUR che consente la creazione e la salvaguardia di 848 posti di lavoro corrisponde a un rapporto di 166 316 EUR per posto di lavoro. Di conseguenza il fattore «I» per la correzione dell’intensità massima dell’aiuto è fissato a 1.

(80)

Il fattore dell’impatto regionale tiene conto degli effetti benefici del progetto sull’economia della regione assistita. La Commissione ritiene che la creazione di posti di lavoro possa essere utilizzata come indicatore del contributo di un progetto allo sviluppo di una regione. Un investimento ad alta intensità di capitale può stimolare indirettamente la creazione di un numero significativo di posti di lavoro nella regione assistita in cui viene effettuato ed eventualmente in altre regioni assistite vicine. Per creazione di posti di lavoro si intendono, in tale contesto, i posti creati direttamente dal progetto più quelli creati dal primo livello di fornitori e dai clienti a seguito dell’investimento sovvenzionato.

(81)

Secondo il Portogallo, il progetto ha creato indirettamente 30 posti di lavoro nella regione. Questi posti di lavoro indiretti sono stati creati da fornitori locali di impianti e di servizi. Dato che si tratta di un numero modesto rispetto all’importo dell’investimento, la Commissione suppone che i dati siano corretti. Inoltre, anche se non si fosse presa in considerazione la creazione indiretta di posti di lavoro, ciò non avrebbe inciso sulla determinazione del fattore d’impatto regionale. Di conseguenza la Commissione fissa il fattore d’impatto regionale («M») a 1.

(82)

Tenuto conto di quanto precede l’intensità massima di aiuto autorizzabile è calcolata come segue: 32 % × 1 × 1 × 1 = 32 % netto. L’aiuto previsto di 41 504 299 EUR, corrispondente a un’intensità di aiuti del 29,4 % netto, che il Portogallo intende concedere in favore di Infineon Portugal per l’investimento a Vila do Conde, si situa pertanto al di sotto dell’intensità massima autorizzata, calcolata secondo la disciplina multisettoriale.

(83)

Per ciascun progetto sovvenzionato autorizzato secondo la disciplina multisettoriale, la Commissione esige che il contratto relativo alla concessione di un aiuto tra l’autorità competente dello Stato membro e il beneficiario contenga una clausola di restituzione nell’ipotesi di inadempimento del medesimo, oppure che il versamento dell’ultima importante rata di aiuto (ad esempio, il 25 %) avvenga solo quando il beneficiario dell’aiuto abbia dimostrato allo Stato membro che l’esecuzione del progetto è conforme alla decisione della Commissione purché questa, in base alle informazioni dello Stato membro sull’attuazione del progetto, entro sessanta giorni lavorativi, abbia manifestato il proprio accordo o non abbia sollevato obiezioni a detto versamento.

(84)

La Commissione osserva che l’investimento è stato concluso di recente ma che, in attesa della sua decisione, non è stato ancora erogato alcun aiuto a tal fine. Secondo il Portogallo, l’investimento è stato realizzato come previsto. In particolare il numero di posti di lavoro creati e l’importo totale dell’investimento corrispondono ai dati succitati.

(85)

Di conseguenza la Commissione ritiene che il Portogallo abbia adempiuto agli obblighi ad esso incombenti ai sensi del punto 6 della disciplina multisettoriale.

VI.   CONCLUSIONE

(86)

In base alle considerazioni di cui sopra la Commissione conclude che l’importo di aiuto proposto soddisfa le condizioni necessarie per essere considerato compatibile con il mercato comune,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’aiuto di Stato che il Portogallo intende concedere ad Infineon Technologies, Portugal, SA, dell’importo di 41 504 299 EUR in termini di equivalente sovvenzione netto, soddisfa le condizioni necessarie per essere considerato compatibile con il mercato comune. Sulla base dei fatti attualmente disponibili è pertanto autorizzata l’esecuzione dell’aiuto dell’importo di 41 504 299 EUR in termini di equivalente sovvenzione netto.

Articolo 2

La Repubblica portoghese è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 16 marzo 2004.

Per la Commissione

Mario MONTI

Membro della Commissione


(1)  GU C 235 dell’1.10.2003, pag. 55.

(2)  GU C 107 del 7.4.1998, pag. 7.

(3)  Cfr. nota 1.

(4)  Parti del testo sono state omesse per non svelare informazioni riservate; le parti in questione sono indicate mediante parentesi quadre e un asterisco.

(5)  Parti del testo sono state omesse per non svelare informazioni riservate; le parti in questione sono indicate mediante parentesi quadre e un asterisco.

(6)  Autorizzato dalla Commissione il 26 luglio 2000 [SG (2000) D/106085, lettera della Commissione dell'8 agosto 2000].

(7)  Autorizzato dalla Commissione l'8 settembre 1999 [SG (1999) D/07974, lettera della Commissione del 6 ottobre 1999].

(8)  Tale importo corrisponde alla parte rimborsabile del prestito, ossia 56 414 441 EUR (importo totale del prestito) – 42 310 831 EUR (sovvenzione a fondo perduto).

(9)  Questa definizione del mercato del prodotto rilevante è stata anche applicata dalla Commissione nel caso JV.44 Hitachi/Nec, punti 14-20 (decisione del 3 maggio 2000).

(10)  GU C 74 del 10.3.1998, pagg. 9-31.

(11)  Lettera della Commissione SG(2000) D/100638 del 19 gennaio 2000.

(12)  Cfr. decisione della Commissione dell’8 maggio 2001 (Wacker Chemie) e decisione della Commissione del 3 luglio 2001 (Kronoply).

(13)  Dati presentati da un istituto di ricerca indipendente, VLSI Research Inc.

(14)  Regolamento della Commissione (CE) n. 708/2003 (GU L 102 del 24.4.2003, pag. 7) che impone misure di compensazione provvisorie. Regolamento (CE) del Consiglio n. 1480/2003 (GU L 212 del 22.8.2003, pag. 1) che impone misure di compensazione definitive.

(15)  Fonte: Gartner Dataquest (Novembre 2003).

(16)  Regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell’articolo 88 del trattato CE (GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1).


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