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Document 62015TO0368(01)

    Ordinanza del Tribunale (Quarta Sezione) del 14 luglio 2016.
    Alcimos Consulting SMPC contro Banca centrale europea.
    Ricorso di annullamento – Ricorso per risarcimento – Decisioni adottate dal consiglio direttivo della BCE – Erogazione di liquidità di emergenza alle banche greche – Tetto massimo – Insussistenza di un’incidenza diretta – Irricevibilità – Inosservanza dei requisiti di forma.
    Causa T-368/15.

    Court reports – general – 'Information on unpublished decisions' section

    Ordinanza del Tribunale (Quarta Sezione) del 14 luglio 2016 –

    Alcimos Consulting / BCE

    (causa T‑368/15)

    «Ricorso di annullamento — Ricorso per risarcimento — Decisioni adottate dal consiglio direttivo della BCE — Erogazione di liquidità di emergenza alle banche greche — Tetto massimo — Insussistenza di un’incidenza diretta — Irricevibilità — Inosservanza dei requisiti di forma»

    1. 

    Ricorso di annullamento — Interesse ad agire — Interesse da valutarsi alla data di presentazione del ricorso — Ricorso avverso un atto che ha prodotto effetti giuridicamente vincolanti nei confronti del ricorrente — Abrogazione dell’atto impugnato in corso di causa — Dichiarazione di non luogo a statuire — Inammissibilità — Persistenza dell’interesse del ricorrente ad ottenere il riconoscimento dell’illegittimità dell’atto impugnato (Artt. 263 TFUE e 266 TFUE) (v. punti 23, 25)

    2. 

    Ricorso di annullamento — Persone fisiche o giuridiche — Atti che le riguardano direttamente e individualmente — Incidenza diretta — Criteri — Decisioni della Banca centrale europea relative all’erogazione di liquidità di emergenza alle banche greche — Ricorso di un’impresa che reputa lesa a causa dell’adozione di misure nazionali attuative di tali decisioni — Assenza di automatismo tra le misure nazionali e le decisioni impugnate — Assenza d’incidenza diretta — Irricevibilità (Art. 263, comma 4, TFUE) (v. punti 29, 33, 36‑38)

    3. 

    Procedimento giurisdizionale — Atto introduttivo del giudizio — Requisiti di forma — Individuazione dell’oggetto della controversia — Esposizione sommaria dei motivi dedotti — Ricorso diretto al risarcimento dei danni asseritamente cagionati da un’istituzione dell’Unione — Assenza di precisione in merito alla condotta addebitata a tale istituzione, alla natura del danno e al nesso di causalità — Irricevibilità — Violazione del diritto a una tutela giurisdizionale effettiva — Insussistenza [Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, art. 47; Statuto della Corte di giustizia, artt. 21, comma 1, e 53, comma 1; regolamento di procedura del Tribunale, art. 76, d)] (v. punti 42, 46)

    Oggetto

    Da un lato, domanda fondata sull’articolo 263 TFUE volta all’annullamento delle decisioni del consiglio direttivo della BCE del 28 giugno 2015, recante la decisione di mantenere il tetto massimo dell’erogazione di liquidità di emergenza accordata alle banche greche al livello stabilito il 26 giugno 2015, e del 6 luglio 2015, recante la decisione di confermare tale tetto massimo nonché di adeguare i coefficienti di scarto applicabili alle garanzie accettate dalla Banca di Grecia a detto titolo, e, dall’altro, domanda fondata sull’articolo 268 TFUE volta ad ottenere il risarcimento del danno che la ricorrente avrebbe subito per effetto di tali decisioni.

    Dispositivo

    1) 

    Il ricorso è respinto in quanto irricevibile.

    2) 

    L’Alcimos Consulting SMPC è condannata alle spese.

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