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Document 62002CJ0397

Massime della sentenza

Parole chiave
Massima

Parole chiave

Dipendenti — Surrogazione delle Comunità nei diritti di un dipendente contro il terzo responsabile di un evento dannoso — Limiti — Applicazione del diritto nazionale per stabilire l’ampiezza dell’obbligo di risarcimento — Normativa nazionale che esclude una pensione di reversibilità da detto obbligo

(Statuto del personale, art. 85 bis, n. 1)

Massima

La surrogazione prevista all’art. 85 bis dello Statuto è una surrogazione ipso iure, che ha luogo, nel limite degli obblighi derivanti a carico delle Comunità dalle disposizioni dello Statuto, al momento dell’evento dannoso che fa sorgere la responsabilità di un terzo.

Tuttavia, dal n. 1 di detto articolo risulta chiaramente che le Comunità non dispongono nei confronti del terzo responsabile di maggiori diritti rispetto alla vittima o ai suoi aventi diritto.

L’art. 85 bis dello Statuto non è inteso a modificare le norme nazionali che si applicano per stabilire se ed entro quali limiti sorga la responsabilità del terzo responsabile del danno. La responsabilità di quest’ultimo resta soggetta alle norme sostanziali che vengono normalmente applicate dal giudice nazionale adito dalla vittima, cioè, in linea di principio, alla legge dello Stato nel cui territorio si è verificato il danno.

Ne consegue che, se il diritto nazionale sulla responsabilità applicabile al caso di specie esclude una pensione di reversibilità come quella prevista agli artt. 79 e 79 bis dello Statuto dall’ambito dell’obbligo di risarcimento che incombe all’autore dell’atto illecito, le Comunità non possono ottenere il rimborso delle somme corrispondenti a tale pensione di reversibilità mediante la surrogazione istituita dall’art. 85 bis del detto Statuto.

(v. punti 15-18)

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