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A competitive automotive regulatory framework for the 21st Century
Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo
Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo
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Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo
La strategia elaborata dalla Commissione europea in esito alle conclusioni del gruppo ad alto livello "CARS 21" prevede come obiettivo lo sviluppo sostenibile dell'industria automobilistica. L'obiettivo di promuovere la competitività del settore a livello mondiale tramite il miglioramento del contesto normativo e un accesso più ampio ai mercati stranieri, resta strettamente collegato all'esigenza di realizzare progressi in materia di sicurezza e di tutela dell'ambiente.
ATTO
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio, del 7 febbraio 2007, dal titolo "Un quadro normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo -Posizione della Commissione sulla relazione finale del gruppo ad alto livello CARS 21" [COM(2007) 22 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale].
SINTESI
La strategia per lo sviluppo sostenibile dell'industria automobilistica prevede un equilibrio fra la promozione della competitività del settore automobilistico europeo a livello mondiale e l'esigenza di progredire costantemente in materia di sicurezza e di tutela dell'ambiente.
Le sfide dell'industria automobilistica
L'industria automobilistica rappresenta il 3% del PIL europeo e il 7% dell'occupazione nel settore manifatturiero e si impone come un settore chiave dell'economia europea.
Una concorrenza internazionale più aggressiva, costi sostanzialmente fissi, prezzi particolarmente elevati per le materie prime e per l'energia, una sovraccapacità strutturale e le ristrutturazioni e le delocalizzazioni che ne risultano, preoccupano i costruttori, i lavoratori e i consumatori.
È essenziale creare un contesto favorevole ad un'industria automobilistica europea competitiva affinché questa possa anticipare ed affrontare le sfide della concorrenza, rispondendo in maniera socialmente responsabile e innovativa.
Strategia per lo sviluppo sostenibile dell'industria automobilistica
L'orientamento che la Commissione intende dare al futuro dell'industria automobilistica è basato su diversi settori chiave indicati nella relazione del gruppo ad alto livello "CARS 21".
In base al sistema comunitario di omologazione completa (WVTA -Whole Vehicle Type-Approval), i costruttori di automobili presentano vari tipi di veicoli alle autorità di uno Stato membro per ottenerne l'omologazione completa attestante la loro conformità ai requisiti tecnici comunitari; tali costruttori possono quindi commercializzare tutti i veicoli di questo tipo sull'intero territorio dell'UE sulla base appunto del loro certificato di conformità.
Tale sistema, applicato alle vetture per uso privato, motociclette e trattori, ha dato buoni risultati e non va soltanto mantenuto bensì esteso all' insieme delle categorie di veicoli (veicoli commerciali leggeri, camion, autocarri e autobus) al fine di migliorare il funzionamento del mercato interno.
Trentotto direttive comunitarie verranno in futuro sostituite da equivalenti regolamenti internazionali della Commissione economica delle Nazioni unite per l'Europa (CEE-ONU). Applicare ai costruttori di automobili un unico insieme di regole consentirà di annullare l'effetto negativo del costo della legislazione sulla competitività, il quale incide inutilmente sull'aumento dei prezzi dei veicoli, senza tener conto delle esigenze in materia di sicurezza e di tutela dell'ambiente.
Controlli automatici o virtuali verranno parimenti introdotti tramite varie direttive comunitarie e regolamenti CEE-ONU, al fine di ridurre i costi e accelerare le procedure di messa in conformità.
L'Unione europea (UE) si riserva tuttavia la possibilità di legiferare indipendentemente dal sistema CEE-ONU.
I veicoli a motore, con le loro emissioni inquinanti, determinano nell'UE una parte importante dell'inquinamento complessivo. È quindi essenziale che l'industria automobilistica segua gli orientamenti della strategia tematica sull'inquinamento atmosferico. Le principali azioni per ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli a motore riguardano attualmente i limiti di emissione Euro 5 e 6 (es de en fr) e la promozione di veicoli puliti per il trasporto stradale, sollecitati tramite appalti pubblici.
L'approccio integrato per ridurre le emissioni di CO2 contribuisce al perseguimento dell'obiettivo comunitario di un'emissione pari a 120g/km di CO2 entro il 2012. Se la tecnologia dei motori deve continuare ad essere migliorata in tal senso, altri miglioramenti tecnologici (sistemi di climatizzazione, etc.) e una maggiore utilizzazione dei biocarburanti (es de en fr), contribuiranno parimenti alla riduzione delle emissioni di CO2.
Il riciclaggio dei veicoli fuori uso e il rumore dei veicoli a motore devono del pari essere oggetto di una particolare attenzione.
Alcune considerazioni relative all'energia, tanto in termini di costo quanto in termini di approvvigionamento, possono parimenti influenzare in futuro le decisioni sulla forma e sul funzionamento dei veicoli a motore.
Gli Stati membri parteciperanno allo sforzo di garantire trasporti stradali sostenibili attraverso una migliore gestione del traffico, un miglioramento del comportamento degli automobilisti e adeguati incentivi fiscali.
Una strategia efficace a favore della sicurezza stradale deve basarsi sulla sinergia dei miglioramenti della tecnologia dei veicoli, dell'infrastruttura stradale, del comportamento degli automobilisti e dell'applicazione della regolamentazione.
Misure quali il miglioramento della visibilità dei veicoli commerciali pesanti (es de en fr) o l'adozione di tecnologie avanzate di sicurezza (veicoli intelligenti (es de en fr)) partecipano già al perseguimento dell'obiettivo della Commissione europea di ridurre della metà il numero delle vittime degli incidenti stradali entro il 2010.
Devono ancora essere compiuti nuovi sforzi in termini di sistemi di controllo elettronico di stabilità, di dispositivi di segnalazione del mancato allacciamento della cintura di sicurezza, dell'utilizzazione obbligatoria dei fari durante il giorno, di sistemi per frenate di emergenza.
L'industria automobilistica europea deve poter beneficiare di un ambiente operativo equo a livello mondiale.
Se l'armonizzazione tecnica mondiale delle regolamentazioni sui veicoli a motore, nel quadro degli accordi del 1958 e del 1998 CEE-ONU è già parte integrante del sistema, un'attenzione particolare va rivolta anche al miglioramento dell'accesso ai mercati, attraverso la firma di accordi commerciali bilaterali o regionali, segnatamente con i paesi dell'Asia del sud-est, nonché all'applicazione a livello mondiale dei diritti sulla proprietà intellettuale.
Ricerca e sviluppo: chiave della competitività
Il settore automobilistico, basato tradizionalmente sull'industria manifatturiera, si sta servendo sempre più della conoscenza ed è oggi il primo investitore industriale europeo nel campo della ricerca e dello sviluppo (circa 5% del fatturato del settore).
Tanto nell'interesse della competitività del settore, quanto nell'interesse della sicurezza e della tutela dell'ambiente, è essenziale incoraggiare la ricerca industriale, lo sviluppo tecnologico con la relativa applicazione nei settori strategici (veicoli intelligenti, veicoli puliti, biocarburanti della seconda generazione, pile a idrogeno, pile a combustibile, etc.).
Il sostegno alla ricerca e allo sviluppo verrà basato particolarmente sul 7° programma quadro, nonché su organismi di finanziamento europei e su partnership del tipo pubblico-privato.
Alcuni progressi devono ancora essere compiuti in materia fiscale, segnatamente per quanto riguarda le tasse sulle vetture private e gli incentivi fiscali, nonché in materia di concorrenza sul mercato dei ricambi, affinché i riparatori indipendenti possano avere accesso alle informazioni tecniche necessarie per poter procedere alla riparazione e alla manutenzione dei veicoli.
Contesto
La strategia della Commissione per l'industria automobilistica è basata sulle conclusioni del gruppo ad alto livello"CARS 21", costituito per elaborare un sistema normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo. A tale gruppo hanno partecipato le principali parti interessate (rappresentanti del settore automobilistico, Stati membri, membri del Parlamento europeo, ONG, Commissione) per discutere di questioni fondamentali per il futuro del settore. Il gruppo ha presentato le sue raccomandazioni, contenute in un programma alla fine del 2005.
La Commissione spera che gli interventi nel settore automobilistico e il bilancio intermedio, previsto per il 2009 possano contribuire, come esempio, alla metodologia per l'elaborazione di politiche industriali.
Per ulteriori informazioni si consulti la pagine della Commissione europea su un sistema normativo competitivo nel settore automobilistico per il XXI secolo (CARS 21) (EN).
Ultima modifica: 28.02.2007