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Piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica

Piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica

 

SINTESI DI:

Comunicazione (COM(2017) 339 final) — Lotta alla resistenza antimicrobica

QUAL È LO SCOPO DI QUESTA COMUNICAZIONE?

  • Essa lancia un nuovo piano di azione contro la resistenza* antimicrobica* sulla quale sono state espresse raccomandazioni nelle Conclusioni del Consiglio del giugno 2016 e si basa sul precedente piano d’azione 2011-2016 della Commissione contro la resistenza antimicrobica.
  • Dato che i batteri resistenti possono diffondersi dagli animali all’uomo e vice-versa, il piano di azione si basa su un approccio «one-health», un approccio olistico che riconosce che la salute umana e quella animale sono interconnesse. L’capproccio affronta la sfida della resistenza antimicrobica da diverse prospettive, che comprendono la sanità pubblica, la sicurezza alimentare, l’ambiente, la ricerca e l’innovazione, la cooperazione internazionale, la sanità animale e l’aiuto sociale.
  • Il fine ultimo del piano di azione è quello di mantenere la possibilità di curare efficacemente le infezioni nell’uomo e negli animali. Esso fornisce un quadro per un’azione costante e più ampia intesa a ridurre la comparsa e la diffusione della resistenza antimicrobica e migliorare lo sviluppo e la disponibilità di nuovi antimicrobici efficaci all’interno e all’esterno dell’UE.

PUNTI CHIAVE

Il piano di azione si basa su tre pilastri:

fare dell’UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche.

  • Come evidenziato dalla valutazione del piano d’azione del 2011-2016, ciò richiederà di migliorare i dati, il coordinamento e la sorveglianza, come pure le misure di controllo. Questo obiettivo implica che la Commissione europea si concentrerà su settori chiave con valore aggiunto europeo* e aiuterà gli Stati membri a stabilire, attuare e monitorare i propri piani d’azione nazionali «One Health» sulla resistenza antimicrobica,
  • La Commissione è assistita nelle sue attività dalle agenzie scientifiche dell’UE, quali l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’Agenzia europea per i medicinali e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Nelle azioni di sostegno delle Agenzie rientreranno la prevenzione delle infezioni, misure di biosicurezza e pratiche di controllo nell’assistenza sanitaria e nella zootecnia, compresa l’acquacoltura, al fine di ridurre le infezioni e, di conseguenza, la necessità di ricorrere agli antimicrobici.
  • Le azioni dell’UE si concentreranno sui settori che presentano il maggiore valore aggiunto per gli Stati membri, quali:
    • la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici;
    • il miglioramento del lavoro intersettoriale;
    • Il miglioramento della prevenzione delle infezioni;
    • il rafforzamento della sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici.

Tali azioni rispettano nel contempo i limiti della competenza dell’UE e tenendo presente che la definizione delle politiche sanitarie spetta in primo luogo agli Stati membri.

Promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione

  • Il piano di azione punta a promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione. Esso intende incentivare l’innovazione, fornire un valido contributo all’elaborazione di politiche fondate su basi scientifiche e di misure giuridiche per la lotta alla resistenza antimicrobica e colmare le lacune nelle conoscenze, ad esempio in relazione al ruolo della resistenza antimicrobica nell’ambiente.
  • La Commissione opererà mediante partenariati con gli Stati membri e l’industria, che coinvolgeranno anche piccole e medie imprese per combattere la resistenza antimicrobica nei batteri, nei virus, nei funghi e nei parassiti. Sarà prestata particolare attenzione all’elenco prioritario degli agenti patogeni stilato dall’OMS, come pure alla tubercolosi, all’HIV/AIDS, alla malaria e alle malattie infettive dimenticate.
  • L’impegno si concentrerà sul miglioramento delle conoscenze in materia di sorveglianza e controllo efficaci delle infezioni, sullo sviluppo di nuove terapie, alternative, vaccini e diagnostiche;

Definire il programma mondiale

  • In un mondo sempre più interconnesso, lo scambio di persone e merci è intenso e le politiche attuate in una regione possono avere ripercussioni significative altrove.
  • L’UE agisce in stretto contatto con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che ha sancito un sostegno del piano d’azione globale sulla resistenza antimicrobica che funge da modello globale per le attività in materia di resistenza antimicrobica. La valutazione del piano d’azione dell’UE del 2011 ha riconosciuto gli effetti positivi degli interventi dell’UE a livello mondiale. È necessario un impegno costante che assuma la forma di:
    • maggiore partecipazione dell’UE ai lavori di organizzazioni multilaterali quali l’OMS, la FAO e l’Organizzazione mondiale per la salute animale.
    • rafforzamento dei partenariati bilaterali con i partner commerciali, gli Stati membri limitrofi o i paesi che hanno concluso un accordo di associazione con l’UE (ad esempio la Turchia);
    • cooperazione con i paesi in via di sviluppo in cui la minaccia della resistenza antimicrobica alla sanità pubblica e il conseguente onere sociale ed economico sono più gravi;
    • sviluppo di un programma di ricerca globale.

CONTESTO

La resistenza antimicrobica rappresenta una minaccia crescente alla quale sono riconducibili 25 000 decessi e una perdita di 1,5 miliardi di euro l’anno nell’UE. I livelli di resistenza antimicrobica stanno aumentando con ritmo ancora maggiore a livello mondiale a causa di:

  • uso frequente ed eccessivo di antimicrobici nella medicina umana e veterinaria;
  • la carenza di nuovi farmaci antimicrobici disponibili o in fase di sviluppo per contrastare i nuovi microbi resistenti;
  • pratiche igieniche scadenti e insufficienti misure di prevenzione contro le infezioni.

Con l’aumentare della resistenza antimicrobica esiste il rischio che molti dei progressi medici dell’ultimo secolo vadano perduti. Se non si intraprenderanno azioni volte a rallentare l’insorgenza di resistenza antimicrobica, ad aumentare la disponibilità di nuovi antimicrobici e a diffondere una maggiore consapevolezza, l’impatto avrà effetti a livelli fondamentali, tra le società e nel sistema sanitario.

TERMINI CHIAVE

Resistenza antimicrobica: la capacità di microrganismi come i batteri di diventare sempre più resistenti a un antimicrobico cui erano precedentemente sensibili. La resistenza antimicrobica è una conseguenza della selezione naturale e delle mutazioni genetiche.
Antimicrobico: sostanza che inibisce la crescita di microrganismi quali batteri, virus e funghi. Essi comprendono antibiotici, antimicotici e antiprotozoici.
EU-added value: maggiore valore ottenuto grazie all’intervento degli Stati membri. Esso può essere il frutto, ad esempio, di migliore coordinamento, maggiore efficacia e complementarietà.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica, COM(2017) 339 final del 29.6.2017.

DOCUMENTI CORRELATI

Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe dell’approccio «One Health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici (GU C 269 del 23.7.2016, pagg. 26-30)

Documento di lavoro dei servizi della Commissione — Relazione di sintesi che accompagna il documento comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo — Piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica, SWD(2017) 240 final del 29.6.2017.

Ultimo aggiornamento: 25.01.2018

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