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Document 32021R1173

Impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo

Impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo

 

SINTESI DI:

Regolamento (UE) 2021/1173 che istituisce l’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo

QUAL È L’OBIETTIVO DEL REGOLAMENTO?

  • Come previsto dall’articolo 187 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, per attuare l’iniziativa per il calcolo ad alte prestazioni europeo, il regolamento istituisce l’impresa comune (EuroHPC JU) per il calcolo ad alte prestazioni europeo tra l’Unione europea (Unione), gli Stati membri dell’Unione e i partner privati, fino al 31 dicembre 2033.
  • La sua missione è quella di sviluppare, distribuire, estendere e mantenere un ecosistema di supercalcolo*, calcolo quantistico*, di servizi e infrastrutture di dati consolidato, sicuro, iperconnesso e leader a livello mondiale.

PUNTI CHIAVE

Il regolamento si basa sul regolamento (UE) 2018/1488 e lo abroga.

Obiettivi e attività

L’impresa comune si propone di:

  • ottenere risultati scientifici, economici, ambientali, tecnologici e sociali dagli investimenti dell’Unione nella ricerca e nell’innovazione;
  • realizzare le priorità strategiche dell’Unione e contribuire ai suoi obiettivi e alle sue politiche;
  • affrontare le sfide globali, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, seguendo i principi dell’agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile 2030 e dell’accordo di Parigi adottato nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici;
  • cooperare e coordinarsi strettamente con altri partenariati europei e programmi pertinenti a livello unionale, nazionale e regionale;
  • sviluppare, implementare e mantenere un’infrastruttura di supercalcolo e di dati iperconnessa nell’Unione e federarla con spazi europei di dati e un ecosistema cloud;
  • promuovere l’eccellenza scientifica e sostenere l’adozione e l’uso sistematico dei risultati della ricerca e dell’innovazione generati nell’Unione;
  • sviluppare ulteriormente e sostenere un ecosistema di supercalcolo e di dati altamente competitivo e innovativo da distribuire ampiamente in Europa, che contribuisca alla leadership scientifica e digitale dell’Unione e che sia in grado di produrre autonomamente sistemi di calcolo e applicazioni avanzate;
  • ampliare l’uso dei servizi di supercalcolo e sviluppare le competenze chiave necessarie alla scienza e all’industria europea.

Membri dell’impresa comune

I membri dell’impresa comune sono:

Governance

La struttura di governance comprende:

  • un consiglio di direzione, composto da rappresentanti dell’Unione e degli Stati partecipanti, responsabile delle decisioni strategiche e delle decisioni di finanziamento;
  • un consiglio consultivo industriale e scientifico, con rappresentanti del mondo accademico e industriale come ad esempio utenti e fornitori di tecnologie, che forniscano consulenze indipendenti al consiglio di direzione sull’agenda strategica di ricerca e innovazione e sull’acquisizione e la gestione dei supercomputer di proprietà dell’impresa comune.

Contributi finanziari

Il contributo finanziario dell’Unione all’impresa comune, compresi gli stanziamenti dello Spazio economico europeo (SEE), ammonta a 3 081 300 000 euro, compresi 92 000 000 euro per l’amministrazione, a condizione che corrisponda al contributo dei paesi partecipanti, ripartito come segue:

  • fino a 900 000 000 euro da Orizzonte Europa;
  • fino a 1 981 300 000 euro dal programma Europa digitale;
  • fino a 200 000 000 euro dal meccanismo per collegare l’Europa.

I membri privati dell’impresa comune devono contribuire con almeno 900 000 000 euro.

Acquisizione e proprietà delle apparecchiature informatiche

L’impresa comune, ai sensi del regolamento, acquisisce gli elementi seguenti.

  • Supercomputer di fascia alta, computer quantistici e simulatori quantistici*, mantenendo la proprietà. L’Unione copre fino al 50 % dei costi di acquisizione e, in aggiunta, fino al 50 % dei costi operativi. Il restante costo totale di proprietà è coperto dallo stato partecipante in cui ha sede la società di hosting.
  • Supercomputer EuroHPC di livello industriale, mantenendo la proprietà. L’Unione copre fino al 35 % dei costi di acquisizione e, in aggiunta, fino al 35 % dei costi operativi; il resto viene coperto dal consorzio di partner privati.
  • Supercomputer di fascia media, in collaborazione con i paesi partecipanti, con proprietà congiunta. L’Unione copre fino al 35 % dei costi di acquisizione e, in aggiunta, fino al 35 % dei costi operativi. Il restante costo totale di proprietà è coperto dallo stato partecipante in cui ha sede la società di hosting.

L’impresa comune può lanciare un bando per aggiornare i supercomputer EuroHPC di sua proprietà o comproprietà. Il contributo massimo dell’Unione a tali aggiornamenti non può superare 150 000 000 euro per il periodo 2021-2027.

A PARTIRE DA QUANDO SI APPLICA IL REGOLAMENTO?

È in vigore dall’8 agosto 2021 e copre il periodo fino al 31 dicembre 2033.

CONTESTO

Per maggiori informazioni, si veda:

TERMINI CHIAVE

Supercalcolo: termine generalmente applicato per indicare i sistemi ad alte prestazioni più veloci disponibili in un dato momento. I supercomputer sono utilizzati principalmente per lavori scientifici e ingegneristici che richiedono calcoli ad altissima velocità.
Calcolo quantistico: lo studio relativo a come utilizzare i fenomeni della fisica quantistica per creare nuove modalità di calcolo. I computer quantistici eseguono calcoli basati sulla probabilità dello stato di un oggetto prima che questo venga misurato.
Simulatori quantistici: dispositivi che utilizzano attivamente gli effetti quantistici per rispondere a domande su sistemi modello e, attraverso di essi, su sistemi reali.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Regolamento (UE) 2021/1173 del Consiglio, del 13 luglio 2021, relativo all’istituzione dell’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo e che abroga il regolamento (UE) 2018/1488 (GU L 256 del 19.7.2021, pag. 3).

DOCUMENTI CORRELATI

Regolamento (UE) 2021/1153 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che istituisce il meccanismo per collegare l’Europa e abroga i regolamenti (UE) n. 1316/2013 e (UE) n. 283/2014 (GU L 249 del 14.7.2021, pag. 38).

Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159).

Regolamento (UE) 2021/694 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il programma Europa digitale e abroga la decisione (UE) 2015/2240 (GU L 166 dell’11.5.2021, pag. 1).

Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 (GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1).

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Il Green Deal europeo [COM(2019) 640 final dell’11.12.2019].

Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte terza — Politiche e azioni interne dell’Unione — Titolo XIX — Ricerca e sviluppo e spazio — Articolo 187 (ex articolo 171 TCE) (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 131).

Ultimo aggiornamento: 29.10.2021

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