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Resistenza antimicrobica — azione dell’Unione europea

 

SINTESI DI:

Comunicazione [COM(2011) 748 def.] — piano d’azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica

QUAL È LO SCOPO DEL PIANO DI AZIONE?

Propone un approccio completo per affrontare la crescente minaccia della resistenza antimicrobica*. In linea con l’iniziativa «One Health» dell’Unione europea (UE), riguarda settori come la medicina umana e veterinaria, l’allevamento, l’agricoltura, il commercio e l’ambiente. Nel giugno 2016, i ministri dell’UE hanno approvato a livello politico una nuova serie di misure.

Tale piano d’azione è stato sostituito dal piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica, adottato nel 2017 (cfr. la sintesi pertinente).

PUNTI CHIAVE

Il piano d’azione sulla resistenza agli antimicrobici mira a:

  • garantire che gli antimicrobici siano utilizzati in modo appropriato sia sugli esseri umani che sugli animali;
  • prevenire le infezioni microbiche e la loro diffusione;
  • mettere a punto antimicrobici efficaci o altri mezzi per il trattamento delle infezioni;
  • collaborare con i partner internazionali per contenere i rischi della resistenza agli antimicrobici;
  • migliorare il monitoraggio e la sorveglianza nella medicina umana e animale;
  • promuovere la ricerca e l’innovazione;
  • migliorare la comunicazione, l’istruzione e la formazione.

Il piano d’azione stabilisce 12 azioni specifiche per conseguire i sette obiettivi, dal miglioramento della prevenzione delle infezioni negli ospedali al rafforzamento dei sistemi di sorveglianza della resistenza agli antimicrobici.

Secondo una valutazione del piano d’azione 2011-2016, pubblicata nel febbraio 2016:

  • le attività di monitoraggio e sorveglianza erano notevolmente migliorate;
  • il numero di antimicrobici venduti per uso animale era sceso in tutta l’UE a partire dal 2011;
  • le vendite di antibiotici per uso umano si erano stabilizzate;
  • si erano registrati notevoli progressi nel campo della ricerca e dell’innovazione;
  • la Commissione europea sosteneva le autorità nazionali nel favorire le buone pratiche nei servizi sanitari pubblici e della salute animale;
  • proposte legislative in materia di medicina veterinaria e mangimi medicati (2014) e su una nuova normativa in materia di sanità animale (pubblicata nel 2013 e adottata nel 2016) dovrebbero contribuire ad affrontare la resistenza agli antimicrobici;
  • il piano d’azione è stato un simbolo dell’impegno politico dell’Unione e ha incoraggiato le azioni nei paesi dell’UE.

Nel giugno 2016, i paesi dell’UE hanno approvato a livello politico una strategia ad ampio respiro per affrontare la resistenza agli antimicrobici. Tale strategia invitava

  • i paesi dell’UE a:
    • predisporre entro la metà del 2017 un piano d’azione nazionale contro la resistenza agli antimicrobici;
    • coinvolgere tutti i ministeri competenti nel suo sviluppo e attuazione;
    • fissare obiettivi misurabili per ridurre le infezioni nell’uomo e negli animali;
    • sensibilizzare i consumatori, gli allevatori e gli operatori interessati;
    • incoraggiare le aziende farmaceutiche a sviluppare nuovi prodotti;
  • i paesi dell’UE e la Commissione a:
    • sviluppare un nuovo piano d’azione globale dell’UE in materia di resistenza antimicrobica basato sull’approccio «One Health»;
    • agire contro il commercio e l’uso illegali di antimicrobici;
    • rafforzare la cooperazione tra le autorità nazionali, la Commissione e gli altri settori interessati, tra cui la medicina umana e veterinaria, il settore alimentare, ambientale e della ricerca;
    • sviluppare linee guida dell’UE in materia di uso prudente degli antimicrobici nella medicina umana;
    • garantire un approccio comune dell’UE nell’ambito delle discussioni globali sulla resistenza agli antimicrobici;
  • la Commissione a:
    • sostenere i paesi dell’UE nei loro sforzi;
    • riferire ai paesi dell’UE una volta l’anno sull’attuazione del piano d’azione contro la resistenza agli antimicrobici.

CONTESTO

  • La resistenza agli antimicrobici è un fenomeno naturale, ma un uso eccessivo e inappropriato di farmaci antimicrobici sugli esseri umani e sugli animali e le carenze nel controllo delle infezioni l’hanno resa una grave minaccia per la salute in tutto il mondo.
  • La resistenza agli antimicrobici ha un impatto diretto sulla salute umana e sull’economia. Nell’UE, 25 000 persone muoiono ogni anno per infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici. Le infezioni si traducono in costi sanitari supplementari e perdite di produttività per almeno 1,5 miliardi di euro all’anno.

Per ulteriori informazioni consultare:

TERMINI CHIAVE

Resistenza antimicrobica: la capacità dei microrganismi di resistere al trattamento antimicrobico e in particolare agli antibiotici.

DOCUMENTO PRINCIPALE

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio — Piano d’azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica [COM(2011) 748 def. del 15.11.2011].

DOCUMENTI CORRELATI

Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe per fare dell’UE una regione in cui si applicano le migliori pratiche nella lotta alla resistenza antimicrobica (GU C 214 del 25.6.2019, pag. 1).

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo — Piano d’azione europeo «One Health» contro la resistenza antimicrobica [COM(2017) 339 final del 29.6.2017).

Conclusioni del Consiglio sulle prossime tappe dell’approccio «One Health» di lotta alla resistenza agli antimicrobici (GU C 269, del 23.7.2016, pag. 26).

Ultimo aggiornamento: 04.10.2019

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