Maggior cooperazione nell’ambito della sorveglianza marittima europea

La raccolta di dati sulla sorveglianza marittima da parte delle autorità civili e militari può contribuire ad evitare la duplicazione del lavoro e a ridurre i costi. Una maggiore cooperazione e la condivisione di dati possono anche permettere di rispondere più efficacemente e tempestivamente agli eventi marittimi, come incidenti, episodi di inquinamento, reati o minacce alla sicurezza.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio «Rafforzare la cooperazione tra le autorità di sorveglianza marittima per un’azione più consapevole ed efficace: le prossime tappe nell’ambito del sistema comune per la condivisione delle informazioni sul settore marittimo dell’UE», COM(2014) 451 final dell’8 luglio 2014

SINTESI

La raccolta di dati sulla sorveglianza marittima da parte delle autorità civili e militari può contribuire ad evitare la duplicazione del lavoro e a ridurre i costi. Una maggiore cooperazione e la condivisione di dati possono anche permettere di rispondere più efficacemente e tempestivamente agli eventi marittimi, come incidenti, episodi di inquinamento, reati o minacce alla sicurezza.

CHE COSA FA LA COMUNICAZIONE?

Illustra i progressi compiuti nel quadro del sistema comune per la condivisione delle informazioni sul settore marittimo (CISE) da quando è stato istituito dalla Commissione europea nel 2010. Propone una guida e altre priorità a livello di Unione europea (UE) e a livello nazionale.

PUNTI CHIAVE

Il CISE è uno degli obiettivi strategici della politica marittima integrata dell’UE e un elemento portante della strategia europea in materia di sicurezza marittima.

Che cos’è il CISE marittimo?

Si tratta di un processo collaborativo dell’Unione europea su base volontaria fondato sullo scambio di informazioni esistenti e sulla condivisione di sistemi e piattaforme. Una migliore interoperabilità tra questi ultimi dovrebbe ottimizzare lo scambio di informazioni tra le autorità di vigilanza, con conseguente migliore conoscenza della situazione marittima. Inoltre, l’obiettivo principale del CISE marittimo è aumentare la sicurezza e la protezione dell’ambiente nelle zone marittime dell’UE.

Quali sono i suoi vantaggi?

• una maggiore consapevolezza e conoscenza della situazione marittima consentendo operazioni di sorveglianza più coordinate e più reattive;
• una riduzione sostanziale degli sforzi di raccolta dati;
• la riduzione dei costi amministrativi e operativi delle attività di sorveglianza marittima.

Risultati a livello europeo:

Sono stati istituiti vari sistemi che operano su diversi ambiti politici e attraversano diversi settori, tra cui:

• il sistema SafeSeaNet, che offre servizi marittimi integrati per il controllo del traffico (consapevolezza della situazione) e per garantire l’applicazione della normativa dell’Unione;
• il sistema comune di comunicazione e informazione in caso di emergenza, che agevola le comunicazioni durante gli incidenti e i disastri marittimi;
• il sistema di controllo dei pescherecci, un sistema di controllo via satellite che fornisce i dati alle autorità di pesca sulla posizione, la rotta e la velocità dei pescherecci;
• la rete di sorveglianza marittima, che consente lo scambio di informazioni e di servizi marittimi come le posizioni delle navi, le tracce, i dati di identificazione, le conversazioni o le immagini;
• il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur), un sistema polivalente per prevenire l’immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera alle frontiere esterne;
• l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea (Frontex), che promuove, coordina e sviluppa la gestione delle frontiere europee;
• l’interfaccia unica nazionale, che offre piattaforme nazionali di scambio per la comunicazione e la condivisione delle informazioni relative alle navi e che sarà collegata con il sistema dell’Unione per lo scambio di dati marittimi e con altri sistemi.

Quali sono le aree prioritarie di ulteriore cooperazione transfrontaliera e intersettoriale?

• la condivisione in tempo reale delle posizioni di navi e velivoli di pattugliamento per disporre la reazione più rapida possibile nelle operazioni di salvataggio di massa e / o altri eventi in mare;
• gli strumenti collaborativi per la gestione transfrontaliera delle crisi;
• il consolidamento dei dati e lo scambio delle informazioni sulle navi sospette che navigano nelle acque dell’UE;
• i registri nazionali delle imbarcazioni da diporto con il trattamento informatico delle richieste di informazioni tra i paesi dell’UE.

La Commissione propone anche altri interventi. Ad esempio, intende:

• sviluppare un manuale non vincolante sul CISE marittimo entro la fine del 2016 con raccomandazioni di buone prassi e informazioni utili sulle modalità di applicazione;
• sostenere misure volte a sviluppare, affermare e diffondere regole che consentano l’interoperabilità dei sistemi di sorveglianza marittima;
• proseguire il riesame della legislazione settoriale vigente a livello dell’UE per rimuovere gli eventuali ostacoli giuridici alla condivisione delle informazioni intersettoriali, nel rispetto degli obblighi in materia di protezione dei dati.

Entro il 2018, la Commissione avvierà anche un processo di revisione per valutare l’attuazione del CISE marittimo e se sono necessarie ulteriori azioni.

Per maggiori informazioni, consultare le pagine relative alla sorveglianza marittima integrata sul sito Internet della Commissione europea.

ATTI COLLEGATI

Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo relativa a un progetto di tabella di marcia per la creazione di un sistema comune per la condivisione delle informazioni ai fini della sorveglianza del settore marittimo dell’UE, COM(2010) 584 def. del 20 ottobre 2010

Ultimo aggiornamento: 24.09.2015