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Strategia dell’Unione europea per la regione adriatica e ionica
La regione adriatica e ionica accoglie più di 70 milioni di persone. La strategia dell’Unione europea (UE) proposta per la regione adriatica e ionica (Eusair) mira a sviluppare la cooperazione già esistente tra i suoi otto paesi: quattro paesi dell’UE (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia) e quattro paesi terzi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia), che condividono storia e geografia.
ATTO
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla strategia dell’Unione europea per la regione adriatica e ionica, COM(2014) 357 final del 17.6.2014.
SINTESI
CHE COSA FA LA PRESENTE COMUNICAZIONE?
PUNTI CHIAVE
Sfide comuni
Storicamente, la regione ha affrontato condizioni economiche e politiche difficili, oltre a conflitti. Le sfide che essa deve affrontare sono:
Piano d’azione
La strategia è accompagnata da un piano d’azione, che amplia la dimensione marittima, includendo l’entroterra della regione, e si articola intorno a quattro pilastri interdipendenti:
Crescita blu: favorire una crescita marina e marittima innovativa promuovendo lo sviluppo economico sostenibile e le opportunità imprenditoriali e di lavoro nell’economia blu, anche nei settori della pesca e dell’acquacoltura (ad esempio la piscicoltura).
Collegare la regione: migliorare la connettività delle reti dei trasporti e dell’energia.
Qualità ambientale: cooperazione per contribuire alle buone condizioni ambientali degli ecosistemi marini e costieri; riduzione dell’inquinamento del mare; riduzione e compensazione dell’impermeabilizzazione del suolo (ad esempio la perdita delle risorse del suolo a causa della copertura del terreno per la realizzazione di case, strade o altri lavori di costruzione); riduzione dell’inquinamento atmosferico e arresto della perdita di biodiversità e del degrado degli ecosistemi.
Turismo sostenibile: sviluppare le potenzialità della regione in termini di turismo di qualità innovativo, sostenibile e responsabile diversificando prodotti e servizi turistici e superando la stagionalità.
Anche la mitigazione dei cambiamenti climatici (ridurre i rischi per la vita umana e la proprietà legati ai cambiamenti climatici) e l’adattamento, così come la gestione del rischio di catastrofi, fanno parte di ciascuno di questi pilastri.
Sono inoltre stati identificati due aspetti trasversali:
CONTESTO
Sulla base dell’esperienza acquisita dalle strategie dell’UE per la regione del Mar Baltico e per la regione del Danubio, la Commissione europea ha adottato la presente comunicazione, che è accompagnata da un piano d’azione. La strategia comprende la strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012.
Per ulteriori informazioni, consultare:
ATTI COLLEGATI
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Una strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio, COM(2012) 713 final del 30.11.2012.
Documento di lavoro dei servizi della Commissione: Piano d’azione che accompagna la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa alla strategia dell’Unione europea per la regione adriatica e ionica, SWD(2014) 190 final del 17.6.2014.
Ultimo aggiornamento: 30.06.2015