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Document 52017DC0767

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO SULL'ATTIVITÀ ESTERNA DELLA BEI NEL 2016 CON UNA GARANZIA A CARICO DEL BILANCIO DELL'UNIONE EUROPEA

    COM/2017/0767 final

    Bruxelles, 15.12.2017

    COM(2017) 767 final

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

    SULL'ATTIVITÀ ESTERNA DELLA BEI NEL 2016 CON UNA GARANZIA A CARICO DEL BILANCIO DELL'UNIONE EUROPEA

    {SWD(2017) 460 final}


    1.INTRODUZIONE

    Il mandato di prestiti esterni è un elemento consolidato ed efficace del partenariato tra la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI). Nel quadro di tale mandato, l'Unione europea fornisce una garanzia a titolo del suo bilancio per consentire alla BEI di aumentare i prestiti che eroga al di fuori dell'UE a sostegno delle politiche dell'UE. Il mandato di prestiti esterni sostiene l'attività della BEI nei paesi in fase di preadesione, nel vicinato orientale e meridionale, in Asia, in America latina e in Sud Africa. Per il periodo in corso del mandato di prestiti esterni (2014-2020), il bilancio dell'UE garantisce le operazioni della BEI fino a un valore di 27 miliardi di EUR 1 .

     

    Questa relazione presenta una panoramica delle attività della BEI nel quadro della garanzia UE nel 2016 e i principali risultati ottenuti ed effetti prodotti, nonché informazioni sugli effetti futuri previsti delle operazioni di finanziamento firmate nel 2016 sulla base del quadro per la misurazione dei risultati (ReM) 2 della BEI. La relazione fornisce anche una sintesi delle operazioni effettuate dalla BEI senza la garanzia dell'UE (ossia "a rischio proprio") per delineare un quadro completo dell'attività della Banca nelle regioni considerate.

    Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la relazione contiene informazioni più dettagliate e tabelle statistiche in merito alle suddette attività, suddivise anche per progetto, settore, paese e regione.

    2.PRINCIPALI RISULTATI

    Nel 2016 la BEI ha firmato contratti del valore complessivo di 6,8 miliardi di EUR nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni, con un lieve aumento rispetto all'anno precedente (6,7 miliardi di EUR). Oltre la metà dell'importo totale (il 58%, pari a 4 miliardi di EUR) era coperto dalla garanzia dell'UE. Per 54 nuove operazioni è stato firmato il primo contratto l'anno scorso 3 .

    Si prevede che tutte le nuove operazioni nelle regioni considerate forniscano un contributo "eccellente" o "buono" alle priorità dell'UE e dei paesi partner nell'ambito del quadro ReM della BEI, attualmente nel quinto anno di applicazione.

    Quadro ReM della BEI

    La BEI applica il quadro ReM alle operazioni che compie al di fuori dell'UE, allo scopo di rafforzare il processo di valutazione dei progetti e di migliorare la sua capacità di monitorare e comunicare i risultati effettivamente conseguiti. Il quadro mostra in quale modo le operazioni della BEI generano prodotti, risultati e impatti nel corso del tempo, coerentemente con gli obiettivi del mandato di prestiti esterni. Per esempio, il quadro potrebbe individuare in quale modo un prestito per un impianto idrico pubblico (contributo) aumenta la fornitura di acqua potabile sicura (prodotto), consentendo a un maggior numero di famiglie di disporre di acqua sicura (risultato), con conseguente miglioramento della salute pubblica nella comunità (effetto). Lo scopo è migliorare la valutazione ed essere in grado di riferire sul contributo della BEI agli obiettivi del mandato concentrandosi su risultati concreti. Il quadro ReM è operativo dal 2012.

    Si prevede che circa il 90% dei nuovi progetti ottenga "buoni" risultati in termini di qualità e solidità dell'operazione e che ogni nuovo progetto raggiunga almeno un livello "accettabile".

    Si prevede altresì che oltre l'80% dei nuovi progetti apporti un valore aggiunto "elevato" o "significativo" grazie al contributo della BEI e che ciascun nuovo progetto apporti almeno un valore aggiunto "moderato" grazie al contributo della BEI.

    Nel 2016 i nuovi progetti dovrebbero conseguire, tra l'altro, i seguenti risultati principali:

    ·quasi 10 000 prestiti a microimprese, PMI e imprese a media capitalizzazione, per contribuire a sostenere circa 544 700 posti di lavoro;

    ·1,2 milioni di passeggeri che beneficiano quotidianamente di migliori trasporti urbani e ferroviari;

    ·1,5 milioni di persone che beneficiano di migliori servizi igienici;

    ·una produzione di energia sufficiente a rifornire 338 000 famiglie;

    ·743 200 famiglie collegate alla rete;

    ·469 000 persone che beneficiano di una migliore gestione dei rifiuti;

    ·150 000 pazienti trattati ogni anno in ospedali nuovi o ristrutturati;

    ·37 000 studenti in più iscritti a istituti d'istruzione superiore;

    ·4 milioni di persone che beneficiano di progetti multisettoriali per le infrastrutture urbane.

    Inoltre, la BEI ha continuato a dar prova del suo impegno a sostegno dell'agenda dell'UE per l'azione a favore del clima. Le operazioni firmate dalla BEI nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni restano ben al di sopra della soglia del 25% stabilita nella decisione istitutiva del mandato. Nel 2016 la BEI ha firmato, nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni, 1,9 miliardi di EUR di prestiti (pari al 28% del totale) per l'azione a favore del clima. Alla fine del 2016 il coefficiente complessivo dell'azione a favore del clima nel quadro del periodo 2014-2020 del mandato era pari al 34%. Le attività di prestito in Asia contribuiscono in misura determinante a tale obiettivo e l'azione a favore del clima è la principale priorità delle attività di prestito in quella regione.

    Inoltre, nel 2016 il 27% del volume complessivo sottoscritto nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni (1,8 miliardi di EUR) sosterrà l'obiettivo orizzontale di integrazione regionale mediante l'interconnessione delle reti energetiche, il collegamento delle reti di trasporto, i fondi azionari regionali e il sostegno alla convergenza attraverso lo sviluppo del settore privato locale.

    3.OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO

    3.1.PANORAMICA DELLE NUOVE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO DELLA BEI SUDDIVISE PER OBIETTIVO

     

    La normativa alla base del mandato di prestiti esterni stabilisce tre obiettivi principali per tutte le operazioni della BEI coperte dalla garanzia a titolo del bilancio dell'UE:

     

    i)    sviluppo del settore privato locale, con particolare attenzione al sostegno alle piccole e medie imprese (PMI);

    ii)    sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche;

    iii)    mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi.

    L'integrazione regionale tra i paesi, in particolare tra quelli in fase di preadesione, i paesi del vicinato e l'UE costituisce un ulteriore obiettivo di fondo delle operazioni relative a uno o più degli obiettivi principali.

    La proposta avanzata dalla Commissione nel settembre 2016 di rivedere la decisione istitutiva del mandato di prestiti esterni 4 dopo una revisione intermedia 5 introduce un nuovo obiettivo per affrontare le cause profonde della migrazione. La relazione annuale del prossimo anno, successivamente all'adozione della normativa rivista, dovrebbe includere informazioni su questo nuovo obiettivo.

     

    Dell'importo totale sottoscritto nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni nel 2016, il 49% (3,383 miliardi di EUR) sarà destinato a sostenere lo sviluppo del settore privato locale, in particolare attraverso il miglioramento dell'accesso ai finanziamenti per le PMI, le microimprese e le imprese a media capitalizzazione. Poco più della metà del totale (il 51%, ossia 3,457 miliardi di EUR) contribuirà allo sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche. Tutte le operazioni della BEI al di fuori dell'UE sostengono uno di questi obiettivi o entrambi.

     

    Quasi un terzo del volume totale contribuirà all'obiettivo dell'azione a favore del clima (il 28%, ossia 1,921 miliardi di EUR). Questo sostegno alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi è distribuito tra 50 progetti singoli firmati nel 2016, tenendo conto del contributo fornito a tale obiettivo da molte operazioni concentrate su una pluralità di settori (per esempio le linee di credito per le quali si stima che una piccola parte del prestito finanzi gli investimenti delle PMI in misure relative alle energie rinnovabili o all'efficienza energetica).

    Analogamente, il 27% (1,824 miliardi di EUR) sosterrà l'obiettivo trasversale di integrazione regionale, sia mediante lo sviluppo di infrastrutture sia mediante il sostegno all'accesso ai finanziamenti per il settore privato locale.

    Il contributo dell'attività della BEI agli obiettivi del mandato di prestiti esterni è riportato nel grafico 1, tenendo conto delle operazioni effettuate nel quadro sia della garanzia del mandato sia degli strumenti di rischio proprio della BEI.

    Grafico 1: contributo agli obiettivi del mandato di prestiti esterni (in milioni di EUR) 

    Informazioni dettagliate sui progetti finanziati sono disponibili nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione.

    Sviluppo del settore privato locale, in particolare a sostegno delle PMI

    Il sostegno della BEI allo sviluppo del settore privato locale consiste nel creare le condizioni affinché le persone che vivono in mercati emergenti e in via di sviluppo possano sviluppare ed espandere le imprese e, in tal modo, creare nuovi posti di lavoro, soddisfare le esigenze di beni e servizi, superare la povertà e l'insicurezza alimentare e innalzare il tenore di vita. In ultima analisi, uno sviluppo sociale ed economico sostenibile non può prescindere dallo sviluppo del settore privato.

    Tale sostegno assume forme diverse:

    ·l'apertura di linee di credito agli intermediari finanziari locali (principalmente istituti bancari) per la concessione di prestiti alle PMI;

    ·partecipazioni in fondi di private equity e capitale di rischio in imprese con elevati potenziali di crescita;

    ·finanziamenti con capitale di rischio a prestatori di microfinanziamenti;

    ·prestiti diretti a grandi imprese.

    Lo sviluppo del settore privato locale sarà sostenuto da 26 nuovi progetti firmati nel 2016. L'importo totale del finanziamento della BEI approvato per questi progetti ammonta a 3,7 miliardi di EUR. Si tratta di 22 linee di credito a sostegno delle PMI e di quattro prestiti per progetti relativi a infrastrutture e alla ricerca e sviluppo realizzati dal settore privato, che contribuiranno anch'essi allo sviluppo del settore privato locale.

    Sostenere le PMI rurali in Armenia

    L'economia armena, pur avendo registrato in anni recenti una forte crescita e un calo della povertà, necessita di una diversificazione e di un rafforzamento del settore delle PMI, in particolare nelle zone rurali relativamente sottosviluppate. L'accesso delle PMI ai finanziamenti è limitato perché le banche locali, a loro volta, non hanno accesso diretto ai mercati di capitali e dipendono in gran parte da fonti di finanziamento a breve termine.

     

    Il prestito Armenia Apex, firmato nel 2014, ha contribuito ad ovviare a tale situazione erogando finanziamenti a lungo termine alle banche locali per il tramite della Banca centrale armena. Il prestito è coperto dalla garanzia dell'UE nel quadro del mandato di prestiti esterni. Questo finanziamento è stato interamente assegnato entro la fine del 2016; ne hanno beneficiato 113 imprese che, secondo i dati riferiti, danno lavoro a 6 357 persone (con una media di 56 dipendenti). Tali imprese sono attive quasi esclusivamente nei settori agricolo, della trasformazione alimentare, alberghiero e della ristorazione. Con una scadenza media superiore a cinque anni, i prestiti erogati sono molto più vantaggiosi per il finanziamento di investimenti produttivi rispetto alle condizioni abitualmente applicate alle PMI. Si stima che tali prestiti possano contribuire alla creazione di poco più di 2 000 nuovi posti di lavoro.

    La cooperativa Araks-2 impiega circa 24 persone per produrre varie qualità di formaggi a partire dal latte di produzione locale. La cooperativa ha utilizzato prestiti quinquennali finanziati dalla BEI, di importo complessivo pari a 95 000 EUR, per acquistare un nuovo pastorizzatore, forme di colata e altre attrezzature, riuscendo così a incrementare la propria produzione. In una prospettiva futura, la cooperativa intende investire per triplicare le proprie capacità produttive e innalzare ad almeno il 35% la quota delle vendite destinata all'esportazione.

    Sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche

    Lo sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche – che contempla i più svariati ambiti, dalle strade ai sistemi energetici, alle strutture sanitarie, ai servizi internet a banda larga – è uno dei pilastri del processo di sviluppo. Spesso, però, in quest'area il finanziamento pubblico è essenziale, dato che i beni infrastrutturali sono sovente beni pubblici con importanti ricadute positive per l'economia, l'ambiente e il benessere umano. La BEI sostiene progetti infrastrutturali in una vasta gamma di settori con il supporto della garanzia dell'UE nel quadro del mandato di prestiti esterni.

    Nel 2016 sono stati firmati 33 nuovi progetti che contribuiscono allo sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni. L'importo totale del finanziamento della BEI approvato per questi progetti ammonta a 3,6 miliardi di EUR.

    La BEI ha firmato 12 nuovi progetti nel settore dei trasporti, con un aumento rispetto all'anno precedente in termini di volume dei prestiti (2,1 miliardi di EUR nel 2016). Circa la metà del volume dei prestiti è stata assegnata al trasporto pubblico urbano e alle ferrovie.

     

    Nel 2016 la BEI ha firmato contratti per sei nuovi progetti nel settore energetico (493 milioni di EUR); rispetto all'anno precedente questo settore ha ricevuto minori finanziamenti. È diminuito il numero dei progetti per la produzione energetica su grande scala e c'è una maggiore attenzione per gli impianti di piccole dimensioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. I progetti di produzione energetica più grandi si trovano in Turchia; il progetto per l'energia eolica Fina Enerji e una linea di credito con la Isbank riguarderanno specificamente impianti basati sulle energie rinnovabili e sull'efficienza energetica che dovrebbero generare energia sufficiente ad approvvigionare circa 105 000 famiglie. Complessivamente, i nuovi progetti del 2016 produrranno energia in quantità equivalente al fabbisogno di circa 338 000 famiglie.

    Sostenere le infrastrutture comunali e il settore idrico/igienico-sanitario

    L'anno scorso la BEI ha firmato due progetti nel settore idrico e igienico-sanitario finanziati mediante prestiti del valore di 129 milioni di EUR e ha erogato altri 15 milioni di EUR per la gestione dei rifiuti solidi. Ciascuna di queste operazioni è coperta dalla garanzia dell'UE nel quadro del mandato di prestiti esterni. Due progetti per il trattamento delle acque reflue in Panama e in Tunisia serviranno complessivamente una popolazione di circa 1,5 milioni e contribuiranno a rendere più pulite le acque della baia di Panama e del Mediterraneo. Un nuovo progetto in questo settore sosterrà una serie di impianti per l'approvvigionamento idrico, il trattamento delle acque reflue e la gestione dei rifiuti solidi nella Repubblica del Kirghizistan.

    Tre nuovi progetti sostengono sistemi di ricostruzione o sviluppo urbano che interesseranno vari settori infrastrutturali. In risposta al terribile terremoto che ha colpito le regioni occidentali dell'Ecuador nell'aprile 2016, un progetto (159 milioni di EUR) finanzierà la riparazione e la ricostruzione di infrastrutture danneggiate, quali strade, impianti idrici ed elettrici, telecomunicazioni ed edifici comunali. Analogamente, 100 milioni di EUR finanzieranno la riparazione di infrastrutture danneggiate dalle recenti inondazioni a Tbilisi. Un terzo progetto fornirà sostegno alle autorità locali in tutta la Georgia per aggiornare le infrastrutture locali e migliorare la fornitura di servizi alla popolazione locale.

    Mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai medesimi

    Poiché sia le cause che gli effetti dei cambiamenti climatici hanno portata planetaria, estendere e ampliare i finanziamenti a favore del clima al di là delle frontiere degli Stati membri rappresenta un elemento fondamentale della politica estera e di sviluppo dell'UE. La BEI svolge un ruolo centrale in tal senso, specialmente dopo l'innovativo accordo globale concluso a Parigi nel 2015 ed entrato in vigore in occasione della conferenza dell'UNFCCC nel novembre 2016. La BEI ha già ottenuto importanti risultati nell'erogazione di risorse finanziarie, che mette a disposizione sia dei paesi dell'UE sia di quelli extra UE sostenendo i loro contributi stabiliti a livello nazionale, i loro piani e strategie di mitigazione e adattamento nonché le loro politiche in materia di energia e trasporti a basse emissioni di carbonio.

    Dei nuovi prestiti sottoscritti per le regioni coperte dal mandato di prestiti esterni nel 2016, 1,9 miliardi di EUR contribuiranno alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi, mediante numerosi progetti che riguarderanno quasi tutti i settori. Tutti questi progetti contribuiscono altresì allo sviluppo del settore privato locale o allo sviluppo di infrastrutture sociali ed economiche.

    In molti casi, solo una parte del progetto contribuisce all'obiettivo in materia di cambiamenti climatici; pertanto, solo una quota del prestito complessivo destinato a quel progetto è segnalata come contributo a tale obiettivo. Dall'analisi dei risultati di progetti precedenti della BEI è emerso che molti progetti contribuiscono, sia pure in piccola parte, all'azione relativa ai cambiamenti climatici anche se questo non è il loro obiettivo principale. Un tipico esempio in tal senso è una linea di credito per le PMI grazie alla quale alcuni progetti di investimento delle imprese beneficiarie comportano il conseguimento di una maggiore efficienza energetica degli edifici o l'installazione di capacità produttive su piccola scala basate su energie rinnovabili, come i pannelli solari. Analogamente, una cinquantina di nuovi progetti avviati nel 2016 contribuiscono all'obiettivo dell'azione a favore del clima; di questi, 21 consistono in linee di credito.

     

    Complessivamente, il contributo di gran lunga più consistente proviene dal settore dei trasporti a basse emissioni di carbonio, con il 64% del volume totale, mentre le energie rinnovabili e l'efficienza energetica contribuiscono con un'ulteriore quota del 21% dei nuovi prestiti extra UE erogati nel 2016 per l'azione a favore del clima. Anche la mitigazione, come la prevenzione delle emissioni di metano nel settore dei rifiuti e delle acque reflue, continua a svolgere un ruolo importante, mentre l'adeguamento ha contribuito in misura pari al 3,5%.

    Ridurre la dipendenza delle Maldive dal gasolio

    La produzione di energia elettrica costituisce una sfida per le Maldive, trattandosi di un arcipelago formato da 26 atolli. Il paese ha utilizzato in gran parte generatori a gasolio vecchi e inefficienti. Ancora nel 2012 le importazioni di petrolio costituivano il 35% del PIL. Un prestito della BEI di 45 milioni di EUR, coperto dalla garanzia dell'UE nel quadro del mandato di prestiti esterni, sta sostenendo un progetto inteso a cambiare tale situazione mediante l'installazione di impianti energetici ibridi a energia solare-gasolio di almeno 50 MW, con circa 25 MW di pannelli fotovoltaici solari installati su tetti e sul terreno e circa 27 MW di capacità produttive più efficienti a gasolio, nonché tramite il ripristino di circa 430 km di linee di distribuzione e l'installazione di accumulatori a ioni di litio e dispositivi per i sistemi di controllo. In tal modo sarà possibile smantellare circa 37 MW di capacità produttive a gasolio obsolete.

     

    Il progetto fornirà energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno di circa 110 000 famiglie e permetterà circa 14 500 nuovi allacciamenti alla rete; inoltre, consentirà al paese di risparmiare, secondo le stime, 13,6 milioni di EUR all'anno grazie alla riduzione delle importazioni di combustibili e avrà anche un impatto in termini di minori emissioni di CO2 e di altri inquinanti. Nella fase esecutiva il progetto produrrà emissioni di gas a effetto serra stimate in 76 kt CO2 eq./anno. Tuttavia, per quanto riguarda le emissioni previste senza il progetto, dovrebbe esserci una diminuzione di 34 kt CO2 eq./anno.

    Integrazione regionale

    Nel 2016 la BEI ha firmato 15 nuovi progetti che contribuiscono all'integrazione regionale. L'importo totale del finanziamento della BEI approvato per questi progetti ammontava a 1,6 miliardi di EUR. I progetti riguardano collegamenti di trasporto, il sostegno alla convergenza tramite lo sviluppo del settore privato locale e un'interconnessione energetica. Sette progetti (1 miliardo di EUR) sono stati firmati per linee di credito finalizzate a sostenere l'accesso di PMI e imprese a media capitalizzazione a finanziamenti a lungo termine, con conseguente sostegno alla convergenza economica con l'UE. Sei di questi progetti sono localizzati in Turchia e uno in Bosnia-Erzegovina. Un'ulteriore linea di credito è specificamente destinata alle PMI del settore agroalimentare in Georgia. La BEI ha firmato quattro progetti nel settore dei trasporti che prevedono l'ammodernamento delle ferrovie in Ucraina e Moldova, allo scopo di incrementare le capacità dei servizi passeggeri e merci e di contribuire a facilitare il commercio nella regione e con l'UE.

    3.2.PANORAMICA DEI FINANZIAMENTI DELLA BEI SUDDIVISI PER REGIONE E SETTORE

    La tabella 1 presenta una panoramica del volume dei finanziamenti erogati dalla BEI nel 2016 nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni, comprese quelle con una garanzia del mandato (rischio globale o politico) e quelle finanziate nell'ambito degli strumenti di rischio proprio della BEI.

    Tabella 1: operazioni di finanziamento della BEI firmate nel 2016

    La BEI ha firmato prestiti per 6,8 miliardi di EUR nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni, a fronte di un totale a livello mondiale di 7,9 miliardi di EUR (compresi i paesi ACP e i paesi e territori d'oltremare). Circa 5,9 miliardi di EUR sono stati impiegati nelle regioni in fase di preadesione (l'esposizione complessiva della BEI in Turchia coperta dalla garanzia dell'UE ammonta attualmente a 9,6 miliardi di EUR) e nelle regioni del vicinato (sia orientale sia meridionale). La parte rimanente (26%) è stata firmata in Asia, Asia centrale e America latina.

    Rispetto al 2015, il volume totale dei finanziamenti della BEI nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni è aumentato del 2% (6,7 miliardi di EUR firmati nel 2015), per effetto di un incremento del 54% dei finanziamenti nell'ambito degli strumenti di rischio proprio (1,9 miliardi di EUR nel 2015) e di un calo del 18% del ricorso alla garanzia dell'UE (4,8 miliardi di EUR nel 2015).

    Tabella 2: sottoscrizioni nette annue e sottoscrizioni nette totali confrontate con i massimali dell'attuale mandato dell'UE per il periodo 2014-2020

    Come illustrato sopra, il totale delle sottoscrizioni nel quadro del mandato di prestiti esterni ha raggiunto il valore di 10,7 miliardi di EUR e il tasso di utilizzo totale del mandato in termini di sottoscrizioni ammonta attualmente al 40% (è trascorso circa il 38% del tempo di esecuzione). Per quanto riguarda l'attuale mandato di prestiti esterni, il cui massimale ammonta a 27 miliardi di EUR, il tasso di utilizzo nell'Asia centrale ha raggiunto l'88% del massimale del mandato, seguito dal vicinato orientale con l'85%, dall'Asia con il 56% e dall'America latina con il 44%. Si rileva che le percentuali citate non tengono conto del proposto aumento del massimale del mandato di prestiti esterni attualmente oggetto di discussione nel Consiglio e nel Parlamento.


    Grafico 2: evoluzione annuale dei volumi di prestito della BEI su risorse proprie

    Il grafico 2 illustra l'evoluzione dei prestiti nel quadro del mandato di prestiti esterni e degli strumenti di rischio proprio dal 2014 al 2016. Durante tale periodo, in media il 64% del finanziamento della BEI in queste regioni ha beneficiato della garanzia dell'UE, con fluttuazioni annuali comprese tra il 58% e il 72%.

    Il numero dei progetti di finanziamento con contratti firmati dalla BEI nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni è salito da 55 nel 2015 a 71 nel 2016. Di queste 71 operazioni, 54 progetti erano "nuovi", nel senso che il primo contratto di finanziamento della BEI è stato firmato nel 2016, mentre per gli altri 17 progetti una parte del finanziamento totale della BEI era stato fornito mediante contratti firmati in anni precedenti.

    Tabella 3: numero di operazioni firmate per regione (tutte le risorse) nel 2016

    Nel 2016 la BEI ha notevolmente incrementato rispetto al 2015 i prestiti nei Balcani occidentali (+92%), raggiungendo l'importo di 427 milioni di EUR, e nei paesi del Mediterraneo (+12%), dove l'importo sottoscritto è salito a 1,6 miliardi di EUR, nel contesto dell'attuazione della propria iniziativa per la resilienza economica a favore di tali regioni. La maggior parte dell'importo è stata destinata a progetti mirati a finanziare lo sviluppo del settore privato locale, in particolare mediante linee di credito a sostegno delle PMI (54% nel Mediterraneo e 64% nei Balcani occidentali).

     

    Nel 2016 le linee di credito hanno assorbito il 46% del totale dei prestiti (37,5% nel 2015), mentre il 54% è stato impiegato per finanziare progetti infrastrutturali e d'altro genere (62,5% nel 2015); la metà di questo volume ha riguardato progetti nel settore dei trasporti.

    I prestiti nei paesi in fase di preadesione hanno fornito il maggiore contributo all'obiettivo dello sviluppo del settore privato locale, con 1,8 miliardi di EUR (52%), seguiti dai prestiti nei paesi del Mediterraneo, con 960 milioni (28%).

    Il vicinato orientale è la regione che contribuisce maggiormente all'obiettivo delle infrastrutture economiche e sociali, con 1,2 miliardi di EUR, corrispondenti al 34% dei prestiti totali assegnati a questo obiettivo.

    Infine, i paesi in fase di preadesione sono ai primi posti per quanto riguarda l'obiettivo dell'integrazione regionale, con 1,3 miliardi di EUR, corrispondenti al 69% di tutte le risorse prestate.

    Tabella 4: disaggregazione per settore dei contratti di finanziamento firmati dalla BEI nel 2016 nelle regioni coperte dalla decisione (tutte le risorse)

    3.3.IMPATTO E VALORE AGGIUNTO DELLE OPERAZIONI DELLA BEI

    Il quadro ReM consente di valutare le operazioni di finanziamento della BEI durante tutto il loro ciclo di vita e aiuta a selezionare progetti solidi che rispecchiano le priorità dell'Unione e nei quali la partecipazione della BEI è destinata ad apportare valore aggiunto. Nella fase di valutazione sono individuati indicatori di risultato, con valori di partenza e obiettivi che riflettono i risultati previsti dell'operazione sul piano economico, sociale e ambientale. I risultati raggiunti rispetto a questi specifici parametri di riferimento per la misurazione delle prestazioni sono monitorati durante l'intera vita del progetto, mentre la relativa rendicontazione è effettuata in due momenti significativi: al completamento del progetto e, successivamente, dopo tre anni ("post completamento") nel caso delle operazioni dirette; al termine del periodo di investimento e alla fine del ciclo di vita per i fondi di private equity; al termine del periodo di assegnazione nel caso di prestiti erogati tramite intermediari.

    I progetti sono valutati in base a tre "pilastri":

    (i)    il pilastro 1 valuta il previsto contributo alle priorità dell'UE e dei paesi partner e l'ammissibilità in base agli obiettivi del mandato della BEI;

    (ii)    il pilastro 2 valuta la qualità e la solidità dell'operazione, sulla base dei risultati attesi;

    (iii)    il pilastro 3 valuta il valore aggiunto previsto, finanziario e di altra natura, del contributo della BEI.

    La presente sezione illustra i risultati attesi per quanto riguarda gli obiettivi delle politiche dell'UE individuati dal quadro ReM. Quanto ai risultati attesi, la presente sezione non contempla tutti i contratti firmati nel 2016, ma tutti i progetti il cui primo contratto di finanziamento è stato firmato nel 2016 (denominati "nuovi progetti"). A tale proposito, nel 2016 sono stati firmati 54 nuovi progetti nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni. L'importo totale del prestito della BEI approvato associato a questi progetti ammonta a 7,3 miliardi di EUR.

    Nel 2016 sono stati completati 11 progetti nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni che erano stati originariamente valutati all'interno del quadro ReM; pertanto è possibile effettuare un monitoraggio più completo dei risultati conseguiti. Tali progetti comprendevano sei linee di credito per PMI e imprese a media capitalizzazione, tre progetti relativi a infrastrutture e due progetti nel settore industriale/R&S.

    Grafico 3: valutazioni ReM disaggregate per pilastro dei nuovi contratti firmati nel 2016

    Nel 2016 tutti i nuovi progetti hanno ottenuto come minimo la valutazione "buono" nell'ambito del pilastro 1; ciò significa che sono conformi agli obiettivi del mandato di prestiti esterni e apportano un elevato contributo agli obiettivi di sviluppo nazionale o a quelli dell'UE e un moderato contributo agli altri. Diciannove progetti hanno ottenuto la valutazione "eccellente" perché apportano un elevato contributo sia alle priorità dell'UE sia agli obiettivi dello sviluppo nazionale.

    Nel caso dei progetti a finanziamento diretto, la valutazione nell'ambito del pilastro 2 si basa sulla solidità, sulla sostenibilità finanziaria ed economica e sulla sostenibilità ambientale e sociale del progetto. La valutazione delle operazioni tramite intermediari è fondata sui risultati attesi, ponderati in base a considerazioni relative al rischio commisurate alla solidità dell'intermediario e alla qualità dell'ambiente operativo. Nel caso dei progetti relativi a infrastrutture, 50 hanno ottenuto la valutazione "buono" nell'ambito del pilastro 2, con un tasso di rendimento economico medio compreso tra il 10% e il 15%. Quattro progetti sono stati giudicati "accettabili", perlopiù a causa di ambienti ad alto rischio che riducono la probabilità di conseguire i risultati previsti. Si tratta, tra gli altri, di progetti in Ucraina e nella Repubblica del Kirghizistan.

    Nell'ambito del pilastro 3, sette progetti hanno ottenuto la valutazione "elevato" e 39 la valutazione "significativo".

    4.COOPERAZIONE DELLA BEI CON ALTRI SOGGETTI

    4.1 COOPERAZIONE CON LA COMMISSIONE

    La cooperazione tra la BEI e la Commissione su questioni relative al mandato di prestiti esterni avviene nel contesto di un più ampio partenariato tra le due istituzioni in una serie di ambiti che vanno dagli stimoli agli investimenti nell'UE, anche mediante il Fondo europeo per gli investimenti strategici, fino agli strumenti finanziamento combinato (blending) a sostegno delle attività di sviluppo della BEI e di altre istituzioni finanziarie internazionali al di fuori dell'UE. 

    Ai sensi della decisione istitutiva del mandato di prestiti esterni, la Commissione, il SEAE e la BEI collaborano e garantiscono l'allineamento delle azioni esterne della BEI con gli obiettivi di politica esterna dell'UE allo scopo di massimizzare le sinergie tra i finanziamenti della BEI e le risorse di bilancio dell'UE, principalmente tramite un dialogo regolare e sistematico e la consultazione preventiva sulle politiche, le strategie e la programmazione dei progetti. Il protocollo d'intesa (rivisto nel 2013) tra la Commissione, il SEAE e la BEI relativo alla cooperazione e al coordinamento nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni continua a essere applicato, ad esempio attraverso lo scambio di informazioni sulla programmazione dei progetti e di informazioni di contatto.

    Un esempio concreto di tale cooperazione è il fatto che gli uffici della BEI siano insediati presso le delegazioni dell'UE e che i nuovi uffici esterni della BEI si trasferiscano nelle delegazioni locali. L'ufficio a Pechino è stato formalmente inaugurato il 30 maggio 2016 ed è competente per la Cina e la Mongolia. Inoltre, nel primo trimestre del 2017 è stato inaugurato l'ufficio a Nuova Delhi.

    I meccanismi di finanziamento combinato dell'UE offrono un'ulteriore occasione di cooperazione strutturata. Essi producono forti relazioni di cofinanziamento con altre istituzioni finanziarie internazionali e consentono l'allineamento alle politiche e alle priorità dell'UE nel rispettivo contesto nazionale. Inoltre, la struttura della governance di questi strumenti consente e impone un coordinamento e una collaborazione intensi con la Commissione, il SEAE e le altre istituzioni finanziarie internazionali prima di presentare un progetto che combini sovvenzioni e prestiti della BEI.

     

    La BEI ha continuato anche nel 2016 a partecipare attivamente ai meccanismi regionali di finanziamento combinato. Nel 2016 sono stati approvati o firmati 177,32 milioni di EUR di contributi finanziati a titolo del bilancio dell'UE (sovvenzioni, assistenza tecnica, capitale di rischio) e gestiti dalla BEI, a complemento del finanziamento della BEI nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni (39 milioni di EUR di risorse del bilancio dell'UE hanno integrato i prestiti della BEI nel quadro del fondo di investimento per la politica di vicinato, 53 milioni di EUR nel quadro del fondo investimenti per i Balcani occidentali, 18 milioni di EUR nel quadro del fondo investimenti per l'America latina, 18 milioni di EUR nel quadro del partenariato per l'efficienza energetica e l'ambiente con l'Europa orientale, 5,32 milioni di EUR nel quadro del fondo fiduciario per l'assistenza tecnica del partenariato orientale, 1,64 milioni di EUR nel quadro del FEMIP e 41 milioni di EUR per il capitale di rischio). La BEI ha collaborato strettamente con la Commissione all'interno del gruppo tecnico di esperti della piattaforma dell'UE per il finanziamento combinato nella cooperazione esterna (EU Platform for Blending in External Cooperation, EUBEC). L'elenco dettagliato delle operazioni finanziate dal bilancio dell'UE e gestite dalla BEI (assistenza tecnica, sovvenzioni e capitale) nel 2015 è riportato nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione.

    La Commissione continua a collaborare attivamente con la BEI anche in altri settori, anche per quanto riguarda le giurisdizioni fiscali non collaborative. Nel gennaio 2016 la Commissione ha adottato un nuovo pacchetto anti-elusione fiscale, contenente una serie di iniziative a favore di una posizione dell'UE più decisa e più coerente contro gli abusi in materia di imposta sulle società all'interno e all'esterno del mercato unico. Il pacchetto fornisce ulteriori dettagli in merito ai criteri sui quali si basa una buona governance fiscale, ivi comprese le misure per la lotta contro la pianificazione fiscale aggressiva. Il pacchetto tiene conto delle discussioni in seno al Consiglio, delle raccomandazioni del Parlamento europeo e dei risultati del progetto dell'OCSE in materia di erosione della base imponibile e trasferimento degli utili. Nel gennaio 2017 la BEI ha presentato il proprio approccio provvisorio alla politica nei confronti delle giurisdizioni scarsamente regolamentate, non trasparenti e non collaborative ("NCJ policy") e delle giurisdizioni sensibili in materia fiscale.

    Le modalità della cooperazione interistituzionale tra la BEI, la Commissione e il SEAE per sostenere le priorità dell'UE e dei paesi partner in tali regioni sono riportate in dettaglio nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente relazione.

    4.2. COOPERAZIONE CON IL MEDIATORE EUROPEO

    Il protocollo d'intesa firmato dalla BEI e dal Mediatore europeo nel 2008 stabilisce la base per le due fasi del meccanismo per il trattamento delle denunce della BEI – quella interna (divisione CM della BEI) e quella esterna (Mediatore europeo) – approvato dal consiglio di amministrazione della BEI nel 2010 dopo un'ampia consultazione pubblica. Il protocollo esprime un senso comune dello scopo e la coerenza dell'applicazione tra componente interna e componente esterna, specificamente per quanto riguarda:

       l'esistenza di un effettivo meccanismo interno per il trattamento delle denunce (la divisione CM della BEI) presentate da soggetti esterni a tutte le unità operative della BEI;

       le denunce relative alle operazioni effettuate al di fuori dell'UE, compresi i mandati esterni, per le quali il Mediatore europeo si impegna ad avvalersi sistematicamente del proprio potere di iniziativa per trattare le denunce nei casi in cui il denunciante non è un cittadino dell'UE né vi risiede;

       l'ambito di applicazione del riesame del Mediatore europeo, con il riconoscimento della divisione CM della BEI come interlocutore preliminare obbligato.

    Nel 2016 il Mediatore non ha ricevuto denunce relative alle attività della BEI nella regione coperta dal mandato di prestiti esterni².

    La politica attuale in relazione al meccanismo per il trattamento delle denunce della BEI prevede che la Banca riesamini periodicamente tale meccanismo. Si prevede che il riesame in corso, comprendente una consultazione pubblica, si concluda alla fine del 2017.

    4.3. COOPERAZIONE CON LE ISTITUZIONI FINANZIARIE INTERNAZIONALI

    La cooperazione con altre istituzioni finanziarie internazionali costituisce parte integrante delle attività della BEI e spazia dal dialogo su affari istituzionali, aspetti orizzontali e questioni tematiche e dalla consultazione reciproca a forme migliorate di cofinanziamento operativo e condivisione del lavoro. Il dialogo tra le istituzioni finanziarie internazionali si svolge prevalentemente nell'ambito di gruppi di lavoro specializzati che si riuniscono periodicamente per scambiare buone pratiche o affrontare tematiche specifiche.

    La cooperazione tra la BEI e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) è proseguita nell'ambito del protocollo d'intesa del 2012. Nel giugno 2016 si è tenuta una riunione del comitato direttivo sotto la presidenza della Commissione. Il comitato si è occupato in particolare della risposta delle Banche alla crisi migratoria e della cooperazione globale. Si sono svolte anche due riunioni del gruppo di contatto della BEI e della BERS finalizzate a uno scambio di opinioni sulla programmazione delle operazioni nelle regioni in cui operano entrambe le banche. Inoltre, le Banche hanno condiviso informazioni sulla risposta alla crisi migratoria e su altri argomenti d'interesse comune, comprese le questioni inerenti alla delocalizzazione e all'iniziativa EU4Business, istituita di recente nella regione del partenariato orientale. Ventisette progetti firmati nel 2016 sono stati cofinanziati da altre istituzioni finanziarie internazionali. La BERS è il primo cofinanziatore (13 progetti) con un totale di 1,1 miliardi di EUR, corrispondenti al 44% del volume complessivo dei cofinanziamenti, seguita dal gruppo della Banca mondiale (7 progetti) con il 32% di tale volume. La Inter-american Development Bank e la Development Bank of Latin America hanno cofinanziato due progetti (4%), mentre la Asian Development Bank ne ha cofinanziati quattro (22%)².

    La cooperazione tra la BEI, l'AFD e la KfW si è ulteriormente rafforzata negli ultimi anni. Nel 2016 quattro progetti sono stati cofinanziati insieme all'AFD nelle regioni coperte dal mandato di prestiti esterni, per un finanziamento complessivo della BEI di 778 milioni di EUR. Tre progetti sono stati cofinanziati con il gruppo della KfW, per un finanziamento complessivo della BEI di 142 milioni di EUR. Nel frattempo è stata istituita la prassi di riunioni periodiche al livello politico/di coordinamento e al livello operativo, che ha facilitato lo scambio di informazioni e la trasparenza.

    Le tre istituzioni collaborano strettamente anche nel contesto dell'iniziativa di fiducia reciproca (Mutual Reliance Initiative, MRI). Avviata nel 2013, l'MRI è uno strumento ampiamente riconosciuto per l'attuazione delle politiche dell'UE in materia di cooperazione esterna e prevede che ciascuno dei tre partner affidi a un altro partner l'esecuzione di determinati compiti, ad esempio la dovuta diligenza riguardo ai progetti o la vigilanza sugli appalti. I promotori apprezzano i processi di semplificazione resi possibile da tale iniziativa. Gli organi decisionali e di gestione dei partner dell'MRI sono venuti a conoscenza di documenti redatti da un'altra istituzione e li utilizzano per le proprie decisioni. Nel 2016 sono proseguiti i colloqui su come aumentare ulteriormente il grado di condivisione e delega dei compiti ed elevare il livello di rilevanza ed efficacia dell'MRI.

    Un nuovo e importante avvenimento nel 2016 è stata l'adesione di tre nuovi membri: l'Asia Infrastructure Investment Bank (AIIB), l'Islamic Development Bank e la New Development Bank (nota anche come la "banca dei BRICS"). Il protocollo d'intesa firmato dalla BEI con l'AIIB nel maggio 2016 a Pechino costituisce il quadro per un ulteriore consolidamento delle relazioni tra la BEI e l'AIIB nelle aree del finanziamento congiunto di operazioni ammissibili, della condivisione delle conoscenze e di riunioni periodiche ad alto livello.

    Oltre ai numerosi gruppi di lavoro e alle iniziative riguardanti un'ampia gamma di questioni (clima, infrastrutture, finanziamenti, rischi, misurazione dei risultati, valutazione ex post, gestione del debito ecc.), la cooperazione tra le banche multilaterali di sviluppo rimane forte al livello più elevato. Nel 2016 i colloqui ad alto livello tra le banche multilaterali di sviluppo si sono incentrati sui temi principali del programma di sviluppo, ossia come rafforzare congiuntamente il sostegno offerto da queste banche all'azione per il clima e come contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile. Un altro tema centrale della cooperazione tra le banche multilaterali di sviluppo nel 2016 è stata la risposta alle conseguenze della crisi dei rifugiati e dei trasferimenti forzati. È stato istituito un apposito gruppo di lavoro delle banche multilaterali di sviluppo con il compito di definire e misurare la mobilitazione e la catalizzazione dei finanziamenti del settore privato da parte delle banche stesse. Tenendo conto delle raccomandazioni del G7 e del G20, le banche multilaterali di sviluppo hanno lavorato congiuntamente anche per ottimizzare i loro bilanci e incrementare le loro capacità di prestito a sostegno degli obiettivi dello sviluppo.

     

    La BEI ha altresì continuato a rafforzare i propri legami con il sistema delle Nazioni Unite dopo la firma di protocolli d'intesa con l'UNIDO, l'IFAD e la FAO. La BEI e l'UNDP hanno firmato un protocollo d'intesa nell'ottobre 2016. I temi principali di questo partenariato sono la risposta ai cambiamenti climatici, la risposta a situazioni di crisi e post-crisi, la crisi migratoria e la promozione di mercati inclusivi e dell'imprenditorialità. Nell'aprile 2016 è stato firmato anche un accordo con l'UNOPS. Questo partenariato consentirà a entrambe le istituzioni di superare le sfide attuali per lo sviluppo sostenibile, soprattutto nelle economie fragili, e i cambiamenti climatici, e di accrescere la capacità del settore privato di promuovere la crescita e il cambiamento.

    (1) Nel settembre 2016 la Commissione ha proposto di elevare a 32,3 miliardi di EUR il massimale dell'attuale mandato di prestiti esterni (COM(2016) 583). Si prevede che l'iter legislativo si concluda con un accordo tra il Parlamento e il Consiglio nella seconda metà del 2017.
    (2) La presente relazione è stata redatta in conformità dei requisiti di cui all'articolo 11 della decisione n. 466/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che istituisce il mandato di prestito esterno.
    (3) Per "nuove" operazioni s'intendono le operazioni per le quali il primo contratto di finanziamento è stato firmato nel 2016. Queste operazioni ammontano complessivamente a un volume totale approvato di 7,2 miliardi di EUR.
    (4) COM(2016) 583.
    (5) COM(2016) 584.
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