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Document 52016DC0773

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile 2016-2019

    COM/2016/0773 final

    Bruxelles, 30.11.2016

    COM(2016) 773 final

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

    Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile 2016-2019


    Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile 2016-2019

    1.    Introduzione

    L'Unione europea dispone di una serie di strumenti legislativi che traducono gli obiettivi strategici dell'UE sull'energia e sul clima 1 in varie linee di azione. La progettazione ecocompatibile, integrata dalle norme in materia di etichettatura energetica, sostiene la priorità generale della Commissione di rafforzare la competitività dell'Europa e dare slancio alla creazione di occupazione e alla crescita economica, garantisce la parità di condizioni nel mercato interno, dà impulso agli investimenti e all'innovazione in maniera sostenibile e consente ai consumatori di risparmiare riducendo, nel contempo, le emissioni di CO2. Essa contribuisce all'Unione dell'energia e all'obiettivo di efficienza energetica del 2030, agli obiettivi climatici concordati e all'obiettivo di un mercato interno più profondo e più equo. Il quadro sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica è stato uno degli strumenti strategici più efficaci a livello di UE per promuovere l'efficienza energetica e si stima che abbia contribuito a conseguire circa la metà dell'obiettivo di risparmio energetico fissato per il 2020. Il quadro legislativo sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica ha il duplice scopo di assicurare l'immissione sul mercato di un maggior numero di prodotti ad alta efficienza energetica (attraverso la progettazione ecocompatibile) e, nel contempo, di incoraggiare i consumatori - e dando loro la possibilità di farlo - ad acquistare i prodotti più efficienti sulla base di informazioni utili (attraverso l'etichettatura energetica). In questo modo si riduce il consumo di energia dei consumatori e delle imprese e, di conseguenza, gli importi delle loro bollette della luce e di altre utenze. Si tutela inoltre il mercato interno e si evitano costi inutili per le imprese e i consumatori a causa di disposizioni nazionali divergenti.

    Si stima che entro il 2020 questo quadro consentirà un risparmio di circa 175 Mtep all'anno di energia primaria, cifra superiore al consumo annuo di energia primaria dell'Italia. Per i consumatori questo dato si traduce in un risparmio di 490 EUR all'anno per famiglia sulle bollette energetiche. Si ritiene inoltre che questa politica garantirà circa 55 miliardi di EUR all'anno di entrate extra per l'industria, il commercio all'ingrosso e al dettaglio, di cui una parte potrebbe tradursi in nuovi posti di lavoro diretti - fino a un massimo di 800 000 - nei settori interessati. Essa contribuisce quindi anche alla sicurezza energetica, riducendo l'importazione di energia nell'UE per l'equivalente di 1,3 miliardi di barili di petrolio all'anno e riducendo le emissioni di CO2 di 320 milioni di tonnellate all'anno 2 .

    La moderazione della domanda di energia è una delle 5 dimensioni della strategia quadro per un'Unione dell'energia 3 . Una politica ambiziosa ed efficiente di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica continuerà ad essere indispensabile per contribuire a realizzare le priorità che la Commissione ha definito per l'Unione dell'energia e contribuirà a raggiungere gli obiettivi strategici sul clima concordati in occasione della COP21 svoltasi a Parigi nel dicembre 2015.

    Il presente piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile contribuisce alla nuova iniziativa della Commissione sull'economia circolare 4 , che promuove una transizione verso un'economia più circolare nell'UE attraverso una serie di misure che coprono l'intero ciclo di vita dei prodotti e materiali. Vi è una crescente necessità, che è al tempo stesso una priorità politica, di migliorare l'efficienza delle risorse nell'UE. La progettazione dei prodotti è un aspetto fondamentale in questo senso, in quanto può avere un impatto significativo su tutto il ciclo di vita del prodotto, ad es. nel rendere un prodotto più durevole, più facile da riparare, riutilizzare o riciclare. La direttiva sulla progettazione ecocompatibile copre già tutti gli impatti ambientali significativi lungo il ciclo di vita dei prodotti, ma finora si è concentrata sul miglioramento dell'efficienza energetica. In futuro essa dovrà dare un contributo molto più incisivo all'economia circolare, ad esempio affrontando in modo più sistematico le questioni di efficienza dei materiali come la durata e la riciclabilità.

    Il presente piano di lavoro definisce le priorità di lavoro della Commissione nell'ambito del quadro sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica per il periodo 2016-2019. A partire dal lavoro svolto sulla base dei primi due piani di lavoro, il nuovo piano di lavoro presenta l'attività in corso e i prossimi esercizi di riesame delle esistenti misure specifiche per prodotto, individua gruppi di prodotti aggiuntivi da sottoporre a ulteriore esame (attraverso studi, consultazione delle parti interessate e valutazione d'impatto) al fine di informare eventuali proposte della Commissione per le specifiche per la progettazione ecocompatibile e/o l'etichettatura energetica e stabilisce il modo in cui la progettazione ecocompatibile apporterà un contributo più efficace agli obiettivi dell'economia circolare. Nel complesso si ritiene che le nuove misure per i nuovi prodotti illustrate nel presente piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile, oltre alle misure esistenti riesaminate, possano potenzialmente consentire nel 2030 un risparmio annuo di energia primaria superiore a 600 TWh (o 50 Mtep). Tali cifre sono paragonabili al consumo annuo di energia primaria della Svezia ed equivalgono anche a una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 100 milioni di tonnellate all'anno nel 2030.

    2.    Il ruolo del piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile

    Sia la direttiva sulla progettazione ecocompatibile che la direttiva sull'etichettatura energetica sono direttive quadro. Esse fissano le condizioni e i criteri per l'adozione di misure di esecuzione che stabiliscono disposizioni vincolanti specifiche per ciascun gruppo di prodotti 5 . Le priorità per i gruppi di prodotti da studiare nell'ambito di questo quadro sono stabilite mediante piani di lavoro regolari, come previsto nell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva, che specifica che la Commissione pubblica un piano di lavoro che fissa per i tre anni successivi un elenco indicativo di gruppi di prodotti connessi all'energia considerati prioritari per la realizzazione di studi preliminari e l'eventuale adozione di misure di esecuzione.

    Questo nuovo piano di lavoro si basa sul lavoro svolto dalla metà del 2005 per i gruppi di prodotti elencati nell'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva del 2005 sulla progettazione ecocompatibile 6 (periodo di transizione) e sui primi due piani di lavoro per i periodi 2009-2011 7 e 2012-2014 8 .

    3.    Situazione attuale

    3.1.    Misure di esecuzione adottate

    A seguito della suddetta definizione delle priorità di lavoro, la Commissione ha avviato studi preliminari che hanno condotto all'adozione di 28 regolamenti sulla progettazione ecocompatibile, 16 regolamenti delegati sull'etichettatura energetica e 3 accordi volontari riconosciuti.

    Per questi gruppi di prodotti sono stati inoltre avviati 40 mandati di normazione. Un elenco delle norme armonizzate esistenti a sostegno dei regolamenti sulla progettazione ecocompatibile è disponibile sul sito web Europa 9 .

    3.2    Attività in corso

    L'attività riguardante una serie di gruppi di prodotti prioritari individuati è ancora in corso al momento dell'adozione del presente piano di lavoro e si trova in diverse fasi di sviluppo. La tabella di seguito presenta una panoramica delle attività in corso nonché i risparmi attesi, ove tali dati siano disponibili 10 .

    Insieme al presente piano di lavoro, la Commissione adotta le seguenti misure, il cui potenziale di risparmio di energia primaria è stimato a oltre 100 TWh all'anno nel 2030:

    una misura di progettazione ecocompatibile per prodotti di riscaldamento e raffreddamento dell'aria 11 ;

    una misura di progettazione ecocompatibile 12 ed etichettatura energetica 13 sulle tolleranze nelle procedure di verifica per migliorare le prove sui prodotti e ridurre le possibilità di frode;

    una raccomandazione per l'autoregolamentazione 14 che fornisce orientamenti per affiancare l'industria nella ricerca di accordi volontari in alternativa alla regolamentazione.

    Sono in corso ulteriori attività, come illustrato nella tabella nel seguito:

    Misura

    Stato    

    Risparmio di energia primaria previsto nel 2030 15 ove disponibile; in TWh all'anno)

    Refrigerazione commerciale

    Forum consultivo realizzato il 2.7.2014

    Valutazione d'impatto terminata

    48

    Compressori

    Forum consultivo realizzato il 29.9.2014

    Valutazione d'impatto in corso

    5

    Finestre

    Forum consultivo realizzato il 30.9.2015

    Valutazione d'impatto in corso

    40

    (solo specifiche per l'etichettatura energetica)

    Macchine utensili e apparecchi di saldatura

    Forum consultivo realizzato il 6.5.2014

    Valutazione d'impatto in corso

    9

    (accordo volontario sulle macchine utensili per metalli; regolamentazione sugli apparecchi di saldatura)

    Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie professionali

    Forum consultivo realizzato il 29.11.2013

    È in corso il lavoro di normazione.

    4

    Server di impresa, archiviazione dati e apparecchiature ausiliarie

    Studio preliminare terminato nell'agosto 2015

    Fino a 43 specifiche complete per singolo prodotto

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Prodotti connessi all'acqua

    Studio preliminare terminato nel dicembre 2014 (non ancora pubblicato)

    Fino a 70 (e 1 900 Mm3 di prelievi di acqua) nel 2025; fino a 17 (e 700 Mm3 di prelievi di acqua) nel 2030

    (solo specifiche per l'etichettatura energetica)

    Apparecchiature intelligenti

    È in corso uno studio preliminare

    Comandi/sistemi di illuminazione

    È in corso uno studio preliminare

    Forni industriali o per laboratori

    Forum consultivo realizzato il 16.5.14. Per il momento non saranno proposti regolamenti sulla progettazione ecocompatibile/sull'etichettatura energetica (*)

    Cavi di alimentazione

    Per il momento non saranno proposti regolamenti sulla progettazione ecocompatibile/sull'etichettatura energetica (*)

    Caldaie a vapore

    Per il momento non saranno proposti regolamenti sulla progettazione ecocompatibile/sull'etichettatura energetica (*)

    (*) I risultati degli studi preliminari hanno indicato che la progettazione ecocompatibile (ED) e l'etichettatura energetica (EL) non erano le opzioni normative più idonee per affrontare la questione dell'efficienza energetica di questi prodotti, e che altri strumenti normativi stavano già captando almeno una parte del potenziale di risparmio energetico esistente.

    3.3.    Esercizi di riesame

    La maggior parte delle misure di esecuzione dell'etichettatura energetica e della progettazione ecocompatibile adottate finora prevedono clausole di riesame in scadenza nei prossimi anni. La tabella nel seguito presenta una panoramica consolidata dei regolamenti il cui riesame è previsto entro il 2019, con l'indicazione del risparmio energetico potenziale e dell'importanza del potenziale risparmio di risorse, ove disponibile.

    Nel corso di detti esercizi di riesame la Commissione studierà le modalità per valutare e incorporare gli aspetti relativi all'economia circolare, quali l'efficienza delle risorse, la riparabilità, la riciclabilità e la durata, durante il riesame delle misure esistenti.

    Misura

    Stato

    Risparmio di energia primaria previsto nel 2030 (ove disponibile; in TWh all'anno)

    (Riesame di) televisori e display elettronici

    Forum consultivo realizzato il 10.12.2014

    Consultazione interservizi terminata.

    Notifica all'OMC in corso

    83

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Alimentatori esterni

    Forum consultivo realizzato il 29.4.2015 Intenzione di allinearsi alle nuove norme USA.

    6

    Motori elettrici

    Studio di riesame terminato nel luglio 2014

    Valutazione d'impatto in corso

    75

    Ventilatori

    Studio di riesame terminato nel marzo 2015

    Valutazione d'impatto in corso

    25

    Prodotti per l'illuminazione

    Studio di riesame terminato nel dicembre 2015

    Valutazione d'impatto in corso

    125

    Frigoriferi e congelatori domestici

    Riesame in corso

    13

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Lavastoviglie e lavasciuga biancheria

    Esercizi di riesame in corso

    11

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Consumo di energia elettrica nei modi stand-by e spento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche domestiche e da ufficio

    Riesame in corso

    Pompe per acqua

    Riesame in corso

    Scaldacqua e serbatoi per l'acqua calda

    Riesame entro settembre 2016 di determinate specifiche.

    Aspirapolvere

    Riesame entro settembre 2016 di specifiche per la sulla durata

    Computer e server informatici

    Riesame in corso

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Circolatori

    Riesame in corso

    Condizionatori d'aria e ventilatori

    Riesame entro aprile 2017

    Trasformatori

    Riesame entro giugno 2017

    Asciugabiancheria

    Riesame entro maggio/novembre 2017

    Significativo potenziale di risparmio di risorse

    Aspirapolvere

    Riesame entro agosto 2018

    Caldaie a combustibile solido

    Riesame entro agosto 2018 di specifiche per la certificazione di terzi

    Apparecchi per il riscaldamento d'ambiente locale a combustibile solido

    Riesame entro agosto 2018 di specifiche per la certificazione di terzi

    Apparecchi per il riscaldamento d'ambiente e scaldacqua

    Riesame entro settembre 2018

    Apparecchi per il riscaldamento d'ambiente locale

    Riesame entro gennaio 2019

    Unità di ventilazione

    Riesame entro dicembre 2019

    4.    Elenco indicativo nei nuovi gruppi di prodotti per il piano di lavoro 2016-2019

    In preparazione del presente piano di lavoro la Commissione ha avviato uno studio per individuare eventuali ulteriori gruppi di prodotti connessi all'energia che presentavano un significativo potenziale di risparmio ma non erano stati inseriti nel periodo di transizione o nei piani di lavoro precedenti. Il presente progetto di piano di lavoro è stato successivamente rivisitata alla luce del piano d'azione per l'economia circolare.

    Lo studio ha realizzato una stima quantitativa del potenziale di risparmio energetico derivante dal miglioramento dell'efficienza energetica complessiva per ciascun gruppo di prodotti. Dal punto di vista dell'economia circolare è stata inoltre effettuata una valutazione qualitativa di altri impatti ambientali 16 menzionati nella direttiva sulla progettazione ecocompatibile, nonché una valutazione della copertura normativa esistente di tali impatti ambientali. Le relazioni finali relative ai diversi compiti di cui si compone lo studio sono disponibili su un sito Web dedicato 17 .

    In sede di elaborazione del presente piano di lavoro e dell'elenco indicativo dei gruppi di prodotti, la Commissione, ha consultato il forum consultivo, come previsto dall'articolo 18 della direttiva sulla progettazione ecocompatibile, per tenere conto delle osservazioni espresse dai rappresentanti degli Stati membri e dalle parti interessate 18 .

    Il potenziale di risparmio energetico dei restanti prodotti connessi all'energia individuati dallo studio è, per alcuni prodotti, inferiore rispetto al risparmio energetico dei prodotti individuati nei piani di lavoro precedenti. Parallelamente al riesame dei regolamenti esistenti la Commissione avvierà pertanto studi dedicati per i prodotti che, secondo lo studio di cui sopra, presentano il potenziale di risparmio maggiore:

    sistemi di automazione e controllo per l'edilizia;

    bollitori elettrici;

    asciugamani elettrici;

    ascensori;

    pannelli solari e invertitori;

    contenitori refrigerati;

    pulitori ad alta pressione 19 .

    I gruppi di prodotti di cui sopra saranno soggetti a studi preliminari volti a indagare più a fondo sul potenziale di miglioramento ambientale, compresi gli aspetti relativi all'economia circolare indicati nel capitolo 5, e a fornire gli elementi per l'individuazione di opzioni strategiche nelle successive valutazioni d'impatto.

    Nella preparazione di possibili misure di esecuzione che stabiliscano specifiche per la progettazione ecocompatibile o per l'etichettatura energetica dei prodotti connessi all'energia di cui sopra, la Commissione è vincolata dai criteri di cui all'articolo 15, paragrafo 5, della direttiva. Si avrà inoltre cura di evitare ogni possibile sovrapposizione con gli attuali regolamenti UE già applicabili a questi prodotti. In particolare, non si proporrà nessuna misura di progettazione ecocompatibile per i sistemi automatizzati di controllo per l'edilizia se si riterrà che il potenziale di risparmio energetico negli edifici possa essere capitalizzato meglio modificando la direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia e/o la direttiva sull'efficienza energetica. Al fine di evitare una regolamentazione superflua, non si proporrà alcuna misura di progettazione ecocompatibile se la maggior parte del potenziale di risparmio energetico negli ascensori è già valorizzata grazie agli altri regolamenti di progettazione ecocompatibile sui loro componenti, come ad esempio il regolamento sui motori elettrici.

    Data la loro specificità, per i prodotti TIC (non compresi nel gruppo di prodotti di cui sopra) si propone un percorso diverso che terrà pienamente conto anche del loro potenziale in termini di economia circolare, particolarmente significativo nel caso dei telefoni cellulari/degli smartphone.

    Per questi prodotti si è rivelato molto difficile fare una stima attendibile del loro potenziale di risparmio energetico, data l'incertezza sugli sviluppi futuri del mercato. Per i settori dei prodotti TIC in rapida evoluzione sono state inoltre sollevate domande in merito all'idoneità del processo di progettazione ecocompatibile/etichettatura energetica (che richiede in media circa 4 anni) per la definizione di criteri minimi di efficienza energetica e delle risorse. Nel contempo, gli accordi volontari che sono stati riconosciuti per alcuni gruppi di prodotti elettronici (ad es. apparecchiature per il trattamento di immagini, console di gioco e decoder complessi) in alternativa alle misure normativa non sempre si sono rivelati più efficaci nel rapido raggiungimento degli obiettivi di progettazione ecocompatibile. L'accordo Energy Star concluso fra l'Unione europea e gli Stati Uniti, in base al quale entrambe le giurisdizioni hanno stabilito le stesse specifiche volontarie di efficienza per le apparecchiature per ufficio, dovrà inoltre essere rivisto prima della sua scadenza nel 2018. La maggiore connettività dei prodotti - sia nell'ambiente domestico che nell'industria - e l'avvento delle apparecchiature intelligenti, nonché il loro impatto sull'efficienza complessiva del sistema, richiedono un'attenta valutazione.

    Considerato quanto precede, la Commissione avvierà una valutazione più approfondita dei seguenti prodotti TIC al fine di inserirli, eventualmente, nel piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile:

    gateway (apparecchi di rete domestici);

    telefoni cellulari/smartphone;

    stazioni di base.

    In questo modo sarà possibile determinare il miglior approccio strategico per migliorare la loro efficienza energetica e gli aspetti più generali inerenti all'economia circolare. I pannelli segnaletici e i caricabatterie senza fili saranno inseriti nell'attività in corso in materia di revisione delle misure di esecuzione nel settore della progettazione ecocompatibile rispettivamente per televisori e alimentatori esterni.

    5.    Contributo all'economia circolare

    La possibilità di riparare, rifabbricare o riciclare un prodotto e i suoi componenti e materiali dipende in gran parte dalla progettazione iniziale del prodotto. È quindi fondamentale tenere conto di questi aspetti nello studio delle possibili misure di esecuzione in materia di progettazione ecocompatibile. L'attenzione è stata finora focalizzata sul miglioramento dell'efficienza energetica dei prodotti, anche se la direttiva ha previsto disposizioni sull'efficienza delle risorse fin dalla sua adozione iniziale nel 2005 e tali disposizioni sono state introdotte per alcuni gruppi di prodotti con criteri relativi, ad esempio, all'uso dell'acqua e alla durata nel tempo.

    Con questo nuovo piano di lavoro la Commissione studierà la possibilità di stabilire un maggior numero di specifiche per singolo prodotto e/o specifiche orizzontali per aspetti quali la durata (ad es. la durata di vita minima dei prodotti o dei componenti critici), la riparabilità (ad es. la disponibilità di pezzi di ricambio e di manuali di riparazione, la possibilità di riparazione), la possibilità di upgrading, la possibilità di smontaggio (ad es. la facile rimozione di alcuni componenti), le informazioni (ad es. la marcatura delle parti in plastica) e la facilità di riutilizzo e riciclaggio (ad es. evitando la plastica incompatibile), i gas a effetto serra e altre emissioni, e di definire ulteriormente la base scientifica per l'elaborazione di criteri corrispondenti che rispondano alle specifiche della direttiva sulla progettazione ecocompatibile. Ciò riguarderà sia i nuovi gruppi di prodotti individuati nel capitolo 4 sia i prossimi esercizi di riesame delle misure specifiche per prodotto esistenti, elencate nel capitolo 3, tenendo conto dei costi e benefici stimati delle misure proposte nonché dell'allegato II della direttiva, secondo cui le specifiche per migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti devono evitare perdite significative di prestazione o di utilità per i consumatori. Ogni specifica deve inoltre essere verificabile ed applicabile.

    In particolare, si dovrebbe studiare in modo più sistematico il margine di miglioramento nell'elaborazione di specifiche per l'efficienza dei materiali nei regolamenti sui prodotti. A tal fine la Commissione svilupperà uno "strumentario" inerente all'economia circolare per la progettazione ecocompatibile, ad esempio sotto forma di guida per l'inserimento degli aspetti di efficienza delle risorse e dei materiali per i nuovi gruppi di prodotti e per la revisione delle misure di esecuzione esistenti. Sulla base di un'analisi approfondita, tale strumentario fornirebbe esempi concreti delle modalità per inserire questi aspetti nelle specifiche per singolo prodotto o in quelle orizzontali.

    La Commissione intende inoltre migliorare la base metodologica per un'adozione più sistematica di specifiche per l'efficienza dei materiali nei regolamenti sui prodotti, sia in quelli nuovi sia in quelli per cui è previsto il riesame. A tal fine è stata adottata una richiesta di normazione presso le organizzazioni europee di normazione su aspetti relativi all'efficienza dei materiali 20 . Lo scopo della richiesta riguarda, in primo luogo, i seguenti aspetti:

    aumento della durata dei prodotti;

    possibilità di riutilizzare i componenti o riciclare i materiali di prodotti a fine vita;

    utilizzo di componenti riutilizzati e/o materiali riciclati nei prodotti.

    Le norme da redigere in base alla suddetta richiesta di normazione saranno di natura generale e contribuiranno all'elaborazione di norme specifiche per singolo prodotto e/o norme orizzontali che informeranno le specifiche relative agli aspetti di efficienza dei materiali, come la riparabilità o la riciclabilità.

    Anche le attività in corso sull'impronta ambientale dei prodotti contribuiranno a questo obiettivo.

    6.    Vigilanza del mercato e cooperazione internazionale

    Si stima che fra il 10 % e il 25 % dei prodotti presenti sul mercato non sia conforme alle specifiche per la progettazione ecocompatibile e per l'etichettatura energetica. Si sta quindi perdendo circa il 10 % del risparmio energetico previsto. In termini assoluti, ciò corrisponde a circa 17 Mtep di energia primaria all'anno. Ciò è anche fuorviante per i consumatori, che possono trovarsi di fronte a bollette energetiche più elevate. Gli Stati membri sono responsabili della vigilanza del mercato e, sebbene le attività di contrasto degli ultimi anni siano migliorate considerevolmente, occorre lavorare ancora per ridurre il numero di prodotti non conformi sul mercato dell'UE.

    Per migliorare l'applicazione delle norme la Commissione facilita già la cooperazione tra autorità nazionali di vigilanza del mercato attraverso i gruppi di cooperazione amministrativa ("ADCO") sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica. La Commissione sostiene inoltre progetti di vigilanza comune dedicati, come il progetto "EEpliant" finanziato dall'UE, e continuerà a farlo in futuro. Anche i regolamenti della Commissione sulle tolleranze nelle procedure di verifica menzionate al punto 3.2, così come la proposta della Commissione di un regolamento sull'etichettatura energetica, attualmente oggetto di negoziati interistituzionali 21 , miglioreranno l'applicazione delle norme.

    L'Unione europea è uno dei leader mondiali nell'elaborazione di specifiche minime per l'efficienza energetica e l'etichettatura energetica dei prodotti. Molti altri paesi seguono approcci simili e i regolamenti e il layout dell'etichetta delle classi di consumo da A a G dell'UE sono presi a modello a livello internazionale. L'UE svolge inoltre un ruolo di rilievo nella normazione internazionale.    Questo lavoro è importante per le imprese europee, in quanto dà sostegno a un contesto concorrenziale globale più uniforme, riduce i costi della conformità e crea opportunità all'estero.

    La Commissione continuerà quindi a impegnarsi con altre giurisdizioni a combattere per una maggiore convergenza globale delle norme, dei metodi di prova e, se possibile, delle specifiche minime, ad esempio attraverso la normazione internazionale, gli accordi specifici per prodotto o nel contesto di accordi commerciali bilaterali.

    7.    Previsione

    La Commissione prevede di lavorare sulle seguenti priorità nei prossimi anni:

    (1)terminare l'attività normativa in corso sui prodotti individuati nei piani di lavoro precedenti;

    (2)procedere al riesame delle misure esistenti individuate nel capitolo 3;

    (3)avviare studi preliminari per i gruppi di prodotti individuati nel capitolo 4;

    (4)rafforzare il contributo della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per un'economia più circolare;

    (5)facilitare una maggiore cooperazione tra gli Stati membri in materia di vigilanza del mercato per migliorare l'applicazione dei regolamenti esistenti;

    (6)rafforzare la cooperazione con i partner internazionali per facilitare un'ulteriore convergenza dei metodi di prova e misurazione e, se possibile, delle specifiche minime di rendimento energetico.

    (1)

    Strategia per il clima e l'energia 2020: COM(2010) 639 definitivo/3; Strategia per il clima e l'energia 2030: COM(2014) 15 final.

    (2)

     Ecodesign Impact Accounting Study [Studio contabile sull'impatto della progettazione ecocompatibile], VHK 2014.

    (3)

    COM(2015) 80 final.

    (4)

    Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare COM (2015) 614/2, adottato il 2.12.2015.

    (5)

    Per una panoramica delle misure di esecuzione esistenti, cfr. le seguenti pagine: https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/list_of_enegy_labelling_measures.pdf;  

    https://ec.europa.eu/energy/sites/ener/files/documents/list_of_ecodesign_measures.pdf.

    (6)

    GU L 191 del 22.7.2005, pagg. 29-58.

    (7)

    Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo - Elaborazione del piano di lavoro per il periodo 2009-2011 a titolo della direttiva sulla progettazione ecocompatibile (COM/2008/660 definitivo)

    (8)

      http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/documents/eco-design/working-plan/files/comm-swd-2012-434-ecodesign_en.pdf.  

    (9)

      http://ec.europa.eu/growth/tools-databases/mandates/.  

    (10)

    In linea con l'attuale prassi di valutazione d'impatto per i gruppi di prodotti nel quadro della progettazione ecocompatibile, si ipotizza che il rendimento di conversione delle centrali elettriche a livello dell'intera UE sia del 40 % [sono cioè necessari 2,5 Mtep di combustibili che apportano energia primaria (gas, petrolio, carbone ecc.) per ogni Mtep di energia elettrica generata, che sarà addebitata al consumatore finale].

    (11)

    Regolamento della Commissione che attua la direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia, per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti di riscaldamento dell'aria, dei prodotti di raffreddamento, dei chiller ad alta temperatura e dei ventilconvettori [C(2016) 7769 final].

    (12)

    Regolamento della Commissione recante modifica dei regolamenti (CE) n. 1275/2008, (CE) n. 107/2009, (CE) n. 278/2009, (CE) n. 640/2009, (CE) n. 641/2009, (CE) n. 642/2009, (CE) n. 643/2009, (UE) n. 1015/2010, (UE) n. 1016/2010, (UE) n. 327/2011, (UE) n. 206/2012, (UE) n. 547/2012, (UE) n. 932/2012, (UE) n. 617/2013, (UE) n. 666/2013, (UE) n. 813/2013, (UE) n. 814/2013, (UE) n. 66/2014, (UE) n. 548/2014, (UE) n. 1253/2014, (UE) 2015/1095, (UE) 2015/1185, (UE) 2015/1188, (UE) 2015/1189 e (UE) 2016/XXX [C(2016) 7769 final], relativamente all'uso delle tolleranze nelle procedure di verifica [C(2016)7767 final].

    (13)

    Regolamento delegato della Commissione recante modifica dei regolamenti delegati (UE) n. 1059/2010, (UE) n. 1060/2010, (UE) n. 1061/2010, (UE) n. 1062/2010, (UE) n. 626/2011, (UE) n. 392/2012, (UE) n. 874/2012, (UE) n. 665/2013, (UE) n. 811/2013, (UE) n. 812/2013, (UE) n. 65/2014, (UE) n. 1254/2014, (UE) 2015/1094, (UE) 2015/1186 e (UE) 2015/1187 per quanto riguarda l'uso delle tolleranze nelle procedure di verifica [C(2016) 7765 final].

    (14)

    Raccomandazione della Commissione recante orientamenti per le misure di autoregolamentazione concordate dall'industria a norma della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio [C(2016) 7770 final]

    (15)

    Fatta eccezione per i prodotti connessi all'acqua, per i quali sono riportate le cifre dei risparmi sia del 2025 sia del 2030.

    (16)  Tra cui il consumo di acqua nella fase d'uso, i materiali di consumo (ad es. detergenti), la presenza di materie prime critiche, ritardanti di fiamma, plastificanti (ftalati), o altre sostanze tossiche, la presenza di gas fluorurati, le radiazioni, la sicurezza (perdita di combustibile, vibrazioni, ecc.), la salute (igiene, livelli di rumorosità ecc.), la durata (riutilizzabilità, possibilità di upgrading, riparabilità etc.), il fine vita (riciclabilità, contenuto riciclato) e le emissioni dirette nell'aria, nell'acqua e nel suolo.
    (17)

    Cfr.: http://www.ecodesign-wp3.eu/documents.  

    (18)

    Forum consultivo sulla progettazione ecocompatibile realizzato il 28.10.2015.

    (19)

    Fra le opzioni strategiche disponibili, si prevede la possibilità di adottare solo l'etichettatura energetica, in quanto il potenziale di risparmio energetico non sembra giustificare una scelta di progettazione ecocompatibile.

    (20)

    Decisione della Commissione C(2015) 9096, adottata il 17.12.2015.

    (21)

    COM(2015) 341 final.

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