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Document 52011XG0902(01)

    Quadro UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 — Conclusioni del Consiglio

    GU C 258 del 2.9.2011, p. 6–9 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    2.9.2011   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 258/6


    Quadro UE per le strategie nazionali di integrazione (1) dei Rom (2) fino al 2020

    Conclusioni del Consiglio

    2011/C 258/04

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    RICORDANDO:

    1.

    che l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze, come sancito dall'articolo 2 del trattato sull'Unione europea e in particolare dall'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea;

    2.

    che la lotta all'esclusione sociale, alle discriminazioni e alle ineguaglianze è un esplicito impegno dell'Unione europea, sancito tra l'altro dall'articolo 3 del trattato sull'Unione europea, nonché dagli articoli 9 e 10 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

    3.

    che l'articolo 19 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea conferisce al Consiglio precise competenze a prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale; il Consiglio ha esercitato tali competenze adottando la direttiva 2000/43/CE che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica;

    4.

    le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo del dicembre 2007 (3) e del giugno 2008 (4); le conclusioni del Consiglio sull'inclusione dei Rom del dicembre 2008 (5), le conclusioni del Consiglio sull'inclusione dei Rom e i principi di base comuni sull'inclusione dei Rom ad esse allegati del giugno 2009 (6), le conclusioni del Consiglio sulla promozione dell'inclusione dei Rom del giugno 2010 (7), le conclusioni del Consiglio europeo che adottano la strategia Europa 2020 del giugno 2010 (8) e le conclusioni del Consiglio sulla quinta relazione della Commissione sulla coesione economica, sociale e territoriale del febbraio 2011 (9);

    5.

    le risoluzioni del Parlamento europeo sulla situazione delle donne rom nell'Unione europea del giugno 2006, sulla situazione sociale dei Rom e su un loro miglior accesso al mercato del lavoro nell'UE (marzo 2009), sulla situazione dei Rom in Europa del settembre 2010 e sulla strategia dell'UE per l'inclusione dei Rom del marzo 2011;

    6.

    la comunicazione della Commissione sull'integrazione sociale ed economica dei Rom in Europa (10) e il relativo documento di lavoro «I Rom in Europa: relazione sull'attuazione degli strumenti e delle politiche dell'Unione europea per l'integrazione dei Rom» (11);

    7.

    i vertici europei sui Rom svoltisi a Bruxelles, il 16 settembre 2008, e a Cordoba, l'8 aprile 2010;

    8.

    il parere del Comitato delle regioni sull'integrazione sociale ed economica dei Rom in Europa, del dicembre 2010;

    9.

    il regolamento (UE) n. 437/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, che modifica il regolamento (CE) n. 1080/2006 sul Fondo europeo di sviluppo regionale per quanto riguarda l’ammissibilità degli interventi in materia di edilizia abitativa a favore delle comunità emarginate (12);

    SOTTOLINEA CHE:

    10.

    nonostante gli sforzi profusi a livello nazionale, europeo ed internazionale per far progredire la loro inclusione, molti Rom sono tuttora confrontati a un'estrema povertà, a una grave esclusione sociale, ad ostacoli all'esercizio dei diritti fondamentali e a discriminazioni, che spesso comportano un accesso limitato ad un'istruzione, a posti di lavoro e a servizi di qualità, livelli di reddito bassi, condizioni abitative non conformi, condizioni sanitarie precarie e aspettativa di vita più breve. Questa situazione non riguarda solo i Rom ma ha anche un costo economico per la società nel suo insieme, tra l'altro per lo spreco di capitale umano e la perdita di produttività;

    11.

    l'entità e la situazione socioeconomica della popolazione Rom sono diverse in ciascuno Stato membro; pertanto le impostazioni nazionali a favore dell'inclusione dei Rom dovrebbero essere adeguate alle circostanze e alle esigenze specifiche sul terreno, in particolare adottando o portando avanti politiche che affrontano i gruppi emarginati e svantaggiati, quali i Rom, in un contesto più ampio;

    12.

    sono fondamentali il coinvolgimento e la partecipazione attivi degli stessi Rom per migliorare le loro condizioni di vita e far progredire la loro inclusione;

    13.

    la protezione dei diritti fondamentali, segnatamente con la lotta alla discriminazione e alla segregazione, conformemente alla normativa vigente dell'UE e agli impegni internazionali degli Stati membri, è essenziale per migliorare la situazione delle comunità emarginate, compresi i Rom;

    14.

    migliorare la situazione dei Rom non è solo un'urgente priorità sociale, ma può anche rafforzare la crescita economica a lungo termine; politiche di inclusione efficaci contribuiranno agli sforzi degli Stati membri per raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020, soprattutto gli obiettivi principali nel campo dell'occupazione, dell'istruzione e dell'inclusione sociale;

    15.

    gli Stati membri hanno competenza primaria a definire e attuare politiche intese a portare avanti l'inclusione socioeconomica dei Rom e l'azione intrapresa a livello UE dovrebbe tener conto delle diverse situazioni nazionali e rispettare il principio di sussidiarietà. Portare avanti l'inclusione dei Rom è altresì una preoccupazione comune ed è nell'interesse degli Stati membri e dell'UE e la cooperazione a livello di UE produce un notevole valore aggiunto, migliorando la competitività, la produttività e la crescita economica nonché la coesione sociale;

    16.

    per concepire le politiche di inclusione dei Rom in settori chiave quali istruzione, occupazione, alloggi e assistenza sanitaria occorre, se del caso, tener conto in primo luogo degli aspetti socioeconomici e territoriali, secondo il principio di base comune «approccio mirato, esplicito ma non esclusivo» (13) e la prospettiva dei diritti umani. Possono altresì essere adottate misure specifiche dirette a evitare o compensare svantaggi connessi con una origine etnica;

    17.

    occorre prestare un'attenzione particolare alle esigenze e alle difficoltà delle donne e delle ragazze rom, che rischiano una discriminazione multipla, e integrare una prospettiva di genere in tutte le politiche e le azioni volte a promuovere l'inclusione dei Rom;

    18.

    c'è un'urgente necessità di bloccare la trasmissione intergenerazionale di povertà ed esclusione sociale; in questa prospettiva, è necessario migliorare la situazione dei bambini rom dalla più tenera età, per far sì che possano sviluppare appieno le loro potenzialità. Istruzione e formazione, con particolare attenzione per la prospettiva di genere, nonché una stretta cooperazione con le famiglie hanno un ruolo determinante da svolgere al riguardo;

    ACCOGLIE CON FAVORE:

    19.

    la comunicazione della Commissione su un quadro UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 (14), che invita gli Stati membri ad adottare o sviluppare ulteriormente un'impostazione globale per l'integrazione dei Rom e li incoraggia a fissare obiettivi realizzabili su scala nazionale in materia di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi, nonché a istituire un meccanismo di monitoraggio e a rendere i finanziamenti UE esistenti più accessibili per i progetti di inclusione dei Rom, secondo l'entità e la situazione socioeconomica della popolazione Rom che vive nei loro territori e tenendo conto delle diverse situazioni nazionali;

    INVITA GLI STATI MEMBRI A:

    20.

    migliorare la situazione socioeconomica dei Rom mediante un approccio di integrazione in materia di istruzione, occupazione, alloggi e assistenza sanitaria, tenendo conto, se del caso, dei principi di base comuni sull’inclusione dei Rom, come pure assicurando parità di accesso a servizi di qualità, e applicare un approccio integrato a tali politiche nonché utilizzare in modo ottimale fondi e risorse disponibili;

    21.

    stabilire o continuare a perseguire i loro obiettivi, conformemente alle politiche nazionali, in materia di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi al fine di colmare i divari tra comunità Rom emarginate e popolazione generale. Si dovrebbe dedicare particolare attenzione alla necessità di garantire parità di accesso in pratica. Gli obiettivi potrebbero incentrarsi sui settori prioritari seguenti, prestando particolare attenzione alla dimensione di genere:

    a)

    accesso a un'istruzione di qualità, compresa la scuola della prima infanzia, nonché all'istruzione primaria, secondaria e superiore, con particolare riferimento all'eliminazione dell'eventuale segregazione a scuola, alla prevenzione dell'abbandono scolastico e alla riuscita della transizione dalla scuola all'occupazione;

    b)

    accesso all'occupazione, con particolare riferimento a un accesso non discriminatorio al mercato del lavoro, nonché politiche attive del mercato del lavoro, programmi per tale mercato, istruzione e formazione professionale per gli adulti e sostegno al lavoro autonomo;

    c)

    accesso all'assistenza sanitaria, con particolare riferimento all'assistenza sanitaria di qualità, comprese l'assistenza sanitaria preventiva e l'educazione alla salute; e

    d)

    accesso agli alloggi, con particolare riferimento alle case popolari e alla necessità di promuovere la desegregazione abitativa, con pieno ricorso ai finanziamenti recentemente messi a disposizione nel contesto del Fondo europeo di sviluppo regionale (15);

    22.

    mettere a punto, aggiornare o sviluppare, entro la fine del 2011, le rispettive strategie nazionali di inclusione dei Rom o insiemi integrati di misure di intervento nell'ambito delle loro politiche più generali di inclusione sociale, per il miglioramento della situazione dei Rom, tenendo conto della loro situazione specifica, e considerare l'esigenza di promuovere l'inclusione socioeconomica dei Rom allorché gli Stati membri elaborano, attuano e controllano i programmi nazionali di riforma nell'ambito della strategia Europa 2020;

    23.

    monitorare e valutare adeguatamente l'impatto delle strategie di inclusione dei Rom o degli insiemi integrati di misure di cui al punto 22;

    24.

    assicurare, se del caso, che i finanziamenti disponibili dell'UE siano utilizzati conformemente alle politiche nazionali, regionali e locali di inclusione dei Rom;

    25.

    individuare e attuare le misure necessarie volte a migliorare l'accesso ai fondi dell'UE per l'inclusione socioeconomica dei Rom e assicurarne l'uso efficace, compresi ad esempio la modifica dei programmi operativi, un maggiore ricorso all'assistenza tecnica e il miglioramento della prevedibilità dei finanziamenti aumentando la durata dei progetti e massimizzando l'utilizzo dei fondi;

    26.

    promuovere la desegregazione in tutti i settori d'intervento ed evitare di riprodurre la segregazione, in modo da superare tale problema a lungo termine;

    27.

    designare un punto di contatto nazionale o fare uso di un organo esistente per assicurare un efficace monitoraggio delle strategie di inclusione dei Rom o degli insiemi integrati di misure di cui al punto 22, nonché favorire lo scambio di buone prassi e i dibattiti riguardo ad impostazioni fondate su dati comprovati nel settore delle politiche di inclusione dei Rom;

    28.

    promuovere il coinvolgimento attivo della società civile dei Rom e di tutti gli altri soggetti interessati, anche ai livelli regionale e locale, nelle politiche volte a favorire l'inclusione dei Rom;

    INVITA LA COMMISSIONE A:

    29.

    continuare i lavori della task force per i Rom, in modo da integrare l'inclusione dei Rom nelle politiche dell'UE e valutare il ruolo dei finanziamenti dell'UE negli sforzi di promozione dell'inclusione dei Rom nell'UE, nonché nel contesto della politica di allargamento, favorendo in tal modo anche lo scambio di migliori prassi e contribuendo alle discussioni sul futuro degli strumenti finanziari dell'UE e sul loro uso più efficace;

    30.

    proseguire il monitoraggio rigoroso dell'attuazione della direttiva 2000/43/CE del Consiglio, che è uno strumento efficace per combattere la discriminazione fondata sull'origine tecnica;

    31.

    valutare adeguatamente il successo delle politiche di inclusione dei Rom condotte dagli Stati membri, conformemente alle rispettive impostazioni e nell'ambito dei meccanismi di coordinamento esistenti quali il metodo di coordinamento aperto;

    INVITA LA COMMISSIONE E GLI STATI MEMBRI, in stretta collaborazione e nell'ambito delle rispettive competenze, a:

    32.

    considerare l'integrazione della lotta alla segregazione e alla povertà estrema, nonché la promozione delle pari opportunità per le comunità emarginate, inclusi i Rom, in tutti i pertinenti settori di intervento, compreso il contesto dei finanziamenti dell'UE, e sulla base di criteri precisi e verificabili;

    33.

    assicurare che, in futuro, i diversi finanziamenti dell'UE disponibili agiscano insieme in modo più integrato e flessibile, fornendo un quadro idoneo in cui collocare azioni integrate a lungo termine per la promozione dell'inclusione dei Rom;

    34.

    migliorare l'attuazione e rafforzare l'efficacia dei finanziamenti dell'UE utilizzati a favore dei gruppi emarginati e svantaggiati, inclusi i Rom, in particolare mediante la valutazione dei risultati;

    35.

    se del caso, individuare i principali fattori socioeconomici che caratterizzano la concentrazione territoriale dei gruppi emarginati e svantaggiati, inclusi i Rom, al fine di localizzare tali aree ed avvalersi di pertinenti politiche volte a migliorare la situazione;

    36.

    potenziare la cooperazione tra i diversi soggetti interessati al fine di agevolare lo scambio di migliori prassi e l'apprendimento reciproco in ordine a politiche basate su dati comprovati e metodi efficaci, in particolare estendendo e migliorando le reti e le iniziative esistenti quali la rete europea dei Rom ed eventi ad alto livello organizzati dalla Commissione;

    37.

    rafforzare il ruolo della piattaforma europea per l'inclusione dei Rom, intensificando in tal modo lo scambio di buone prassi e i dibattiti sulle politiche nazionali tra gli Stati membri nonché la cooperazione con la società civile; rafforzare il ruolo della Commissione nel preparare e far funzionare la piattaforma e nel garantirne la continuità; far sì che i suoi risultati siano integrati negli sviluppi delle politiche a livello sia nazionale sia dell'UE;

    38.

    attingere dall'esperienza di organizzazioni internazionali quali il Consiglio d'Europa (16) e l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, nonché di iniziative internazionali quali il Decennio per l'inclusione dei Rom 2005-2015;

    39.

    promuovere l'inclusione socioeconomica dei Rom garantendone i diritti giuridici, in particolare quelli dei Rom vittime della tratta di esseri umani, intensificando la lotta contro quest'ultima con il pieno ricorso agli strumenti disponibili a livello dell'UE, inclusa la direttiva 2011/36/UE (17) di recente adottata;

    40.

    promuovere mutamenti positivi degli atteggiamenti nei confronti dei Rom migliorando la consapevolezza pubblica della cultura e dell'identità dei Rom e combattendo gli stereotipi, la xenofobia e il razzismo;

    41.

    incoraggiare la responsabilizzazione, il coinvolgimento attivo e la necessaria partecipazione degli stessi Rom a tutti i livelli dell'elaborazione delle politiche, del processo decisionale e dell'attuazione delle misure, anche mediante un'azione di sensibilizzazione circa i loro diritti e doveri, nonché consolidare la capacità delle ONG rom e incentivare una migliore partecipazione della società civile e di tutti gli altri soggetti interessati.


    (1)  Il termine «Rom» è usato conformemente alla definizione contenuta nella comunicazione della Commissione (doc. 8727/11, nota 1).

    (2)  Ai fini delle presenti conclusioni, i termini «integrazione» e «inclusione» si riferiscono entrambi alle misure intese a migliorare la situazione dei Rom che vivono nei territori degli Stati membri.

    (3)  Doc. 16616/1/07 REV 1.

    (4)  Doc. 11018/1/08 REV 1.

    (5)  Doc. 15976/1/08 REV 1.

    (6)  Doc. 10394/09 + COR 1.

    (7)  Doc. 10058/10 + COR 1.

    (8)  Doc. EUCO 13/1/10 REV 1.

    (9)  Doc. 6738/11.

    (10)  Doc. 8439/10.

    (11)  Doc. 8439/10 ADD 1.

    (12)  GU L 132 del 29.5.2010, pag. 1.

    (13)  Principio di base comune n. 2.

    (14)  Doc. 8727/11.

    (15)  Cfr. nota 12.

    (16)  Vedasi in particolare la dichiarazione di Strasburgo sui Rom: https://wcd.coe.int/wcd/ViewDoc.jsp?id=1691607&Site=CM

    (17)  GU L 101 del 15.4.2011, pag. 1.


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