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Document 52010DC0464

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2009

/* COM/2010/0464 def. */

52010DC0464

/* COM/2010/0464 def. */ RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2009


[pic] | COMMISSIONE EUROPEA |

Bruxelles, 9.9.2010

COM(2010) 464 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2009

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE ALPARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2009

INDICE

1. Introduzione 4

2. Riepilogo delle attività del FEG nel 2009 4

3. Seguito dato alla relazione annuale del 2008 sulle attività del FEG 5

Regolamento (CE) n. 546/2009 modificante il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce il FEG 5

4. Analisi delle attività del FEG nel 2009 5

4.1. Domande ricevute 5

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2009 6

4.1.1. Domande ricevute: Stati membri e settori 7

4.1.2. Domande ricevute: importo richiesto 7

4.1.3. Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'aiuto 7

4.1.4. Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore 7

4.1.5. Domande ricevute: criterio di intervento 8

4.2. Facilitazione delle decisioni relative alle domande al FEG: una nuova procedura per presentare proposte al Consiglio e al Parlamento europeo 8

4.3. Contributi concessi 8

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2009 9

4.3.1. Profilo dei lavoratori beneficiari dell'assistenza del FEG 9

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2009: profilo dei lavoratori 9

4.3.2. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG 10

Tabella 4 – Azioni finanziate nel 2009 ripartite secondo la classificazione EUROSTAT 10

4.3.3. Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal FSE 11

4.4 Risultati raggiunti dal FEG: relazioni finali ricevute nel 2009 sull'esecuzione dei contributi finanziari 11

4.4.1. Relazioni finali ricevute dagli Stati membri 12

4.4.2. Sommario dei risultati comunicati 12

4.4.3. Buone pratiche e insegnamenti descritti nelle relazioni finali 12

Tabella 5 – Risultati comunicati nelle relazioni finali ricevute nel 2009 15

4.5. Rendiconto finanziario 16

4.5.1. Contributi erogati dal FEG 16

4.5.2. Spese di assistenza tecnica 16

Tabella 6 – Spese di assistenza tecnica nel 2009 17

4.5.3. Irregolarità segnalate o rettificate 17

4.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG 17

Tabella 7 – Casi chiusi nel 2009 17

4.5.5. Altri rimborsi 18

4.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione 18

4.6.1. Informazione e pubblicità 18

4.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti sociali 19

5. Tendenze 20

1. INTRODUZIONE

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006[1] per dimostrare solidarietà e offrire un sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. Esso è stato concepito come un mezzo per conciliare i benefici complessivi a lungo termine del libero scambio in termini di crescita e occupazione e gli effetti negativi a breve termine dovuti alla globalizzazione, in particolare sull'occupazione dei lavoratori più vulnerabili e meno qualificati.

Le disposizioni sono state modificate dal regolamento (CE) n. 546/2009 del 18 giugno 2009 per rispondere più efficacemente alla crisi economica e finanziaria mondiale (cfr. punto 3).

L'articolo 16 del regolamento prevede che la Commissione presenti al Parlamento europeo e al Consiglio, entro il 1° luglio di ogni anno, una relazione quantitativa e qualitativa sulle attività svolte dal FEG nel corso dell'anno precedente. La relazione si concentra principalmente sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in particolare informazioni riguardanti le domande presentate, le decisioni adottate, le azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE), e la chiusura dei contributi finanziari concessi. Essa documenta inoltre le domande respinte per mancanza di stanziamenti sufficienti o in quanto non ammissibili.

2. Riepilogo delle attività del FEG nel 2009

Nel 2009 sono pervenute alla Commissione trenta domande di contributo del FEG, vale a dire sei volte il numero di domande presentate nel 2008. Informazioni dettagliate sulle domande sono date al punto 4 e nella tabella 1.

Nel 2009 l'autorità di bilancio ha adottato dieci decisioni di mobilitazione del FEG, di cui otto riguardanti domande pervenute nel 2009 e due riguardanti domande della fine del 2008. L'indicazione dettagliata dei contributi concessi figura al punto 4 e nelle tabelle 2, 3 e 4.

Nel 2009 sono pervenute alla Commissione nove relazioni finali sull'attuazione di contributi del FEG. L'indicazione dettagliata dei risultati raggiunti figura al punto 4 e nella tabella 5.

Sono stati inoltre liquidati quattro contributi del FEG assegnati negli anni precedenti. È stata concessa l'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento FEG). L'indicazione dettagliata figura ai punti 4.5 e 4.6 e nelle tabelle 6 e 7.

3. Seguito dato alla relazione annuale del 2008 sulle attività del FEG

Regolamento (CE) n. 546/2009 modificante il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce il FEG[2]

Nel piano europeo di ripresa economica pubblicato il 26 novembre 2008 [3], la Commissione ha espresso l'intenzione di rivedere le norme del FEG, in modo da consentire all'Unione europea di aiutare i lavoratori colpiti dalla crisi economica e finanziaria mondiale e di intervenire per migliorare le loro prospettive occupazionali a lungo termine. Tre settimane dopo, in seguito a un'analisi delle aspettative e delle necessità delle principali parti interessate al FEG (rappresentanti degli Stati membri e delle organizzazioni delle parti sociali a livello nazionale ed europeo), la Commissione ha adottato una proposta di modifica del regolamento FEG[4] contenente le seguenti disposizioni principali:

- la riduzione della soglia per la presentazione delle domande da 1 000 a 500 lavoratori licenziati;

- l'estensione del periodo di utilizzo da 12 a 24 mesi;

- l'aumento del tasso di cofinanziamento dal 50% al 75%[5];

- una deroga temporanea che consente ai lavoratori in esubero a causa della crisi di essere ammessi a beneficiare dell'assistenza, a condizione che le domande basate su tale criterio vengano presentate prima della fine del 20105.

Sulla base della proposta della Commissione, il 18 giugno 2009 è stato adottato il regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento FEG.

4. Analisi delle attività del FEG nel 2009

4.1. Domande ricevute

Le 30 domande ricevute dalla Commissione nel 2009 (cfr. tabella 1) rappresentano un forte aumento rispetto ai due anni precedenti, poiché in soli 8 mesi (da maggio a dicembre 2009, cioè dalla modifica del regolamento FEG alla fine dell'anno) sono state presentate 28 domande, rispetto alle 14 domande presentate in 24 mesi nel 2007 e 2006[6].

Le domande, provenienti da 13 Stati membri, hanno riguardato 29 021 lavoratori in esubero, per un contributo totale di 166 581 220 EUR. Alle 28 domande presentate a partire dal maggio 2009 si applicano le nuove disposizioni (un tasso di finanziamento del 65%, un termine di 24 mesi, ecc.)

Nel 2009 non è stata respinta nessuna domanda. Una domanda è stata ritirata e quindi non è stata inclusa nelle statistiche.

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2009

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4.1.1. Domande ricevute: Stati membri e settori

Le 30 domande pervenute provenivano da 13 Stati membri e si riferivano a 17 settori[7]:

Austria (una domanda; automobile), Belgio (due domande; tessile), Bulgaria (una domanda; metallurgia), Danimarca (due domande; meccanica/elettronica), Francia (una domanda; automobile), Germania (due domande; automobile e telefonia mobile), Irlanda (tre domande; informatica, vetro e manutenzione di aeromobili), Italia (una domanda; elettrodomestici), Lituania (quattro domande; elettrodomestici, mobili, edilizia e abbigliamento), Paesi Bassi (otto domande; edilizia, stampa ed editoria), Portogallo (due domande; tessile e apparecchi elettronici), Spagna (due domande; ceramica, carpenteria e falegnameria), Svezia (una domanda; automobile).

4.1.2. Domande ricevute: importo richiesto

Lo Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve preparare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio il profilo dei lavoratori destinatari e decidere l'importo del contributo da richiedere. Il regolamento FEG non raccomanda o limita l'importo totale richiesto, ma in seguito alla valutazione della domanda da parte della Commissione, lo Stato membro può essere indotto a rivedere il pacchetto proposto di servizi personalizzati, e quindi a modificare l'importo richiesto.

I contributi del FEG richiesti nel 2009 variavano da 258 164 EUR a 56 385 144 EUR (in media 5 552 707 EUR).

4.1.3. Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'aiuto

I lavoratori destinatari delle misure proposte per un cofinanziamento del FEG sono stati 29 021 (30 domande), con un numero per domanda che variava tra 111 e 3 582 (in media 967 lavoratori). Tre domande sono state presentate per più di 2 000 lavoratori, sette domande per un numero di lavoratori compreso tra 1 000 e 2 000 e venti domande per meno di 1 000 lavoratori.

Il numero di lavoratori in esubero può essere diverso da quello dei lavoratori destinatari del sostegno del FEG, qualora lo Stato membro richiedente abbia deciso di concentrare il proprio aiuto, ad esempio, sui lavoratori che incontrano eccezionali difficoltà per restare sul mercato del lavoro e/o su quelli che hanno maggiore necessità di aiuto.

4.1.4. Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore

Gli importi per lavoratore proposti nel 2009 variavano da importi leggermente superiori a 500 EUR a importi di oltre 15 700 EUR (in media 5 740 EUR per lavoratore).

Secondo le disposizioni del regolamento, il pacchetto di servizi personalizzati proposti per i lavoratori in esubero dagli Stati membri richiedenti è a loro discrezione. L'importo richiesto per un lavoratore in esubero può quindi variare secondo la gravità dei casi di licenziamento, la situazione del mercato del lavoro colpito, le circostanze personali dei lavoratori destinatari, le misure già adottate dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro e nella regione in questione.

4.1.5. Domande ricevute: criterio di intervento

Delle domande presentate, 24 (80%) riguardavano il sostegno a lavoratori in esubero come conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale (articolo 1 bis del regolamento modificato), mentre le altre 6 (20%) sono state proposte in base a trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione .

Undici domande si basavano sull'articolo 2, lettera a), del regolamento FEG e tredici si riferivano all'articolo 2, lettera b). Per metà delle sei domande basate sull'articolo 2, lettera c) (che citavano tutte "circostanze eccezionali"), le condizioni di cui all'articolo 2, lettera a), erano pienamente soddisfatte, per l'altra metà non erano pienamente soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 2, lettera b).

4.2. Facilitazione delle decisioni relative alle domande al FEG: una nuova procedura per presentare proposte al Consiglio e al Parlamento europeo

Verso la fine del 2009 il processo decisionale è stato semplificato: la Commissione ha soppresso una delle fasi richieste unendo due procedure, di cui sono responsabili i Commissari per l'occupazione e per il bilancio. Di conseguenza, le proposte presentate all'autorità di bilancio contengono la valutazione della domanda effettuata dalla Commissione sotto forma di motivazione. Ciò consente di risparmiare in media 22 giorni e si spera che le discussioni al Parlamento europeo e al Consiglio saranno più rapide e trasparenti.

4.3. Contributi concessi

Nel 2009 l'autorità di bilancio ha adottato dieci decisioni di ricorso al FEG per cofinanziare una politica attiva a favore del mercato del lavoro (cfr. tabelle 2, 3 e 4). Otto decisioni riguardavano domande presentate nel 2009 e due si riferivano a domande presentate alla fine del 2008.

I contributi sono stati concessi per 10 938 esuberi in otto Stati membri, per un totale di 52 349 047 EUR erogati dal FEG (10,5% dell'importo annuo massimo disponibile). L'importo medio per lavoratore è stato di 4 786 EUR. Delle dieci domande approvate sei sono state presentate il 1° maggio 2009 o successivamente, e ad esse si applicano quindi le nuove norme.

Tutte le proposte della Commissione per la concessione di finanziamenti del FEG sono state accolte dall'autorità di bilancio.

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2009

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4.3.1. Profilo dei lavoratori beneficiari dell'assistenza del FEG

Nella tabella 3 è indicato il profilo dei lavoratori destinatari (sesso, cittadinanza UE o non UE, fascia d'età, situazione sanitaria, competenze).

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2009: profilo dei lavoratori

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4.3.2. Azioni finanziate con l'assistenza del FEG

L'articolo 3 del regolamento 1927/2006 dispone che il FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro miranti a reinserire nel mondo del lavoro i lavoratori licenziati. Inoltre, esso stabilisce che il FEG può finanziare le attività di preparazione, gestione, informazione, pubblicità e controllo dello Stato membro per l'utilizzo del finanziamento (assistenza tecnica).

Le misure approvate nei 10 contributi del FEG concessi nel 2009 destinati a reintegrare nel mercato del lavoro 10 938 lavoratori licenziati consistevano principalmente nella formazione e riqualificazione professionale, in indennità di soggiorno nel corso di una formazione o di altre misure attive per il mercato del lavoro, indennità di formazione, assistenza nella ricerca di lavoro e gestione dei casi.

La tabella 4 presenta una ripartizione dei costi stimati delle azioni proposte e dell'assistenza tecnica.

Tabella 4 – Azioni finanziate nel 2009 ripartite secondo la classificazione EUROSTAT[8]

Interventi di politica del mercato del lavoro (PML) secondo la classificazione EUROSTAT | Costo stimato FEG + SM (EUR) | % del totale |

Servizi PML | 12 954 880 |

1 | Assistenza nella ricerca di un lavoro, gestione dei casi individuali e servizi d'informazione generali (orientamento professionale, certificazione delle competenze, piani d'azione personalizzati, ecc.; servizi d'informazione aperti a chi cerca lavoro) | 9 406 680 | 10,.91% |

Indennità per la ricerca di un lavoro | 174 600 | 0,20% |

Indennità di mobilità | 2 528 400 | 2,93% |

Altre indennità (p.es. programmi di apprendistato) | 845 200 | 0,98% |

Misure PML | 69 664 315 |

2 | Formazione e riqualificazione | 35 806 540 | 41,51% |

Indennità di formazione | 12 579 650 | 14,58% |

Indennità di soggiorno nel corso di una formazione o di altre misure attive del mercato del lavoro | 13 077 200 | 15,16% |

3 | Rotazione e condivisione di posti di lavoro | n. p. | n. p. |

4 | Incentivi all'occupazione e all'assunzione | 2 577 500 | 2,99% |

5 | Occupazione assistita e reinserimento | 281 600 | 0,33% |

6 | Creazione diretta di posti di lavoro | 594 000 | 0,69% |

7 | Incentivi all'avviamento per promuovere l'imprenditorialità | 4 747 825 | 5,50% |

Assistenza tecnica (articolo 3 del reg. n. 1927/2006) | 3 635 200 | 4,21% |

Totale | 86 254 395 | 100% |

4.3.3. Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal FSE

Il FEG ha lo scopo di aumentare l'occupabilità e garantire un rapido reinserimento nel mercato del lavoro tramite misure attive per il mercato del lavoro e integra quindi gli interventi del FSE, principale strumento dell'UE in questo campo. La loro complementarità risiede nella loro capacità di affrontare queste tematiche secondo due prospettive temporali diverse: mentre il FEG risponde a casi specifici di licenziamenti collettivi su scala europea fornendo assistenza personalizzata ai lavoratori licenziati, il FSE contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici di lungo termine (p. es. accrescere il capitale umano, gestire il cambiamento) mediante programmi pluriennali. In considerazione dell'impatto sociale dell'attuale crisi finanziaria ed economica, nel 2009 è stato modificato, in seguito a una proposta della Commissione, il funzionamento di entrambi i fondi in modo che possano reagire in modo più flessibile agli effetti della crisi.

Il criterio decisivo è la capacità degli strumenti e delle misure disponibili di aiutare i lavoratori in modo efficace. Il contenuto del "pacchetto coordinato di servizi personalizzati" cofinanziato dal FGE deve essere bilanciato con altre azioni e completarle . Ciò significa che le azioni del FEG devono andare ben oltre i normali corsi di riqualificazione messi in ogni caso a disposizione dei lavoratori. D'altra parte, gli Stati membri non sono obbligati a inventare azioni completamente nuove e i servizi proposti per un cofinanziamento del FEG possono già esistere. La pratica del FEG consiste nel proporre una serie di servizi comprendenti azioni totalmente nuove, azioni per i lavoratori nuove o proposte in nuove combinazioni, e azioni a cui normalmente non avrebbero accesso (p.es. formazioni di secondo o terzo livello).

Un buon esempio di efficace complementarità tra il FEG e il FSE è il caso Nokia (EGF/2009/002) presentato dalla Germania. La domanda distingueva tra il pacchetto del FEG e un pacchetto iniziale di misure attive per il mercato del lavoro finanziato dal FSE e da cofinanziamenti nazionali pubblici e privati. Il pacchetto iniziale cofinanziato dal FSE comprendeva la creazione di una società di trasferimento ( Transfergesellschaft ) e misure di elaborazione dei profili, orientamento professionale, consulenza individuale, formazioni per il collocamento e qualifiche a breve termine conformi alle linee guida dell'Ufficio federale del lavoro del FSE. Il pacchetto di misure attive per il mercato del lavoro del FEG era destinato a completare il pacchetto del FSE, garantendo così la complementarità con altre misure a livello nazionale, regionale e locale.

Un altro tipo di efficace complementarità è illustrato dal caso Volvo (EGF/2009/007) presentato dalla Svezia. I lavoratori che, invece di essere licenziati, sono stati riqualificati per nuovi compiti all'interno dell'impresa, hanno ricevuto il sostegno cofinanziato del FSE, mentre i lavoratori licenziati sono stati assistiti mediante il pacchetto coordinato di servizi personalizzati del FEG.

Gli Stati membri hanno preso cura di evitare il duplice finanziamento tramite gli strumenti finanziari dell'Unione, come richiesto nell'articolo 6, paragrafo 5, del regolamento del FEG.

4.4 Risultati raggiunti dal FEG: relazioni finali ricevute nel 2009 sull'esecuzione dei contributi finanziari

Le principali fonti di informazione sui risultati raggiunti dal FEG sono le relazioni finali presentate dagli Stati membri a norma dell'articolo 15 del regolamento.

4.4.1. Relazioni finali ricevute dagli Stati membri

Nel 2009 la Commissione ha ricevuto nove relazioni finali, sei relative a domande presentate nel 2007 e tre relative a domande del 2008 (cfr. tabella 5).

4.4.2. Sommario dei risultati comunicati

Secondo le nove relazioni finali, alla fine del periodo di attuazione 3717 lavoratori (cioè il 40,1%) avevano trovato un nuovo lavoro. Gli altri lavoratori erano disoccupati (2 219, cioè il 24%) o inattivi (893, cioè il 9,6%) o la loro situazione occupazionale non è stata comunicata dagli Stati membri (2 439, cioè il 26,3%).

4.4.3. Buone pratiche e insegnamenti descritti nelle relazioni finali

Oltre al tasso di successo in termini di reinserimento nel mondo del lavoro, gli Stati membri hanno riferito che i contributi del FEG hanno consentito agli Stati membri di intensificare l'assistenza ai lavoratori in esubero e di prolungare la disponibilità del sostegno. Alcuni Stati membri (Finlandia, Malta, Portogallo) hanno ritenuto che il periodo di attuazione, 12 mesi in tutti questi casi, non fosse abbastanza lungo, in particolare per le misure volte a promuovere l'imprenditorialità e la creazione di imprese.

Per il momento, i risultati non possono essere dettagliati per sesso, fascia d'età, livello d'istruzione, nazionalità, ecc. Questa scomposizione sarà effettuata caso per caso in futuro e figurerà anche nella valutazione a medio termine del FEG.

EGF/2007/004 Perlos/Finlandia

Dei 921 lavoratori che hanno beneficiato delle misure cofinanziate dal FEG, il 56,9% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione. La formazione per nuovi posti di lavoro con un futuro ha rappresentato un beneficio significativo non solo per i lavoratori, ma anche per tutta la regione, remota e minacciata dallo spopolamento. Grazie allo sviluppo e al mantenimento di una vasta rete di parti interessate, i lavoratori in esubero sono stati sostenuti e reinseriti nel mercato del lavoro più rapidamente. La collaborazione tempestiva con la Commissione ha consentito di elaborare un pacchetto di misure per i lavoratori più ambizioso di quello che sarebbe stato possibile altrimenti. La relazione finale conteneva un'analisi che ha esaminato i punti di forza, le debolezza, le opportunità e le minacce del caso e che può essere utile nella pianificazione di casi futuri. Le misure cofinanziate dal FEG hanno consentito alle autorità della Carelia settentrionale di predisporre piani d'intervento per futuri licenziamenti su vasta scala.

EGF/2007/006 Piemonte/Italia

Dei 1 298 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 48,9% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 5 lavoratori che hanno avviato una propria impresa). La situazione occupazionale del rimanente 51,1% dei lavoratori non è stata comunicata. L'intervento ha prestato particolare attenzione agli incentivi offerti alle donne e ai lavoratori di età superiore a 55 anni per rimanere nel mercato del lavoro. Un'alta percentuale di lavoratori di età superiore a 40 anni è riuscita a trovare un nuovo lavoro e il tasso di rioccupazione dei lavoratori più anziani raggiunto grazie a queste misure è stato particolarmente alto per la zona. Grazie alla riqualificazione, i lavoratori sono stati spostati dal settore tessile ad altri settori di produzione più competitivi.

EGF/2007/005 Sardegna/Italia

Le autorità italiane hanno riferito che alla fine del periodo di attuazione il 6,2% dei 1 044 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG aveva ripreso a lavorare (tra cui 1 lavoratore che ha avviato una propria impresa). La situazione occupazionale del rimanente 93,8% dei lavoratori non è stata comunicata.

EGF/2007/007 Lombardia/Italia

Dei 1 215 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 45,8% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione. La situazione occupazionale del rimanente 54,2% non è stata comunicata.

EGF/2008/001 Toscana/Italia

Dei 1 352 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 65,6% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 2 lavoratori che hanno avviato una propria impresa) e il 26% era disoccupato o inattivo. La situazione occupazionale del rimanente 8% non è stata comunicata.

Per i tre casi suddetti, le autorità italiane intendono presentare ulteriori informazioni per permettere alla Commissione di trarre conclusioni sui risultati ottenuti grazie agli interventi del FEG.

EGF/2007/008 Textiles/Malta

Dei 672 lavoratori che hanno beneficiato delle misure cofinanziate dal FEG, il 65,5% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 24 lavoratori che hanno avviato una propria impresa). L'intervento ha consentito ai lavoratori colpiti di ricevere una maggiore assistenza personalizzata per il reinserimento nel mercato del lavoro. Di conseguenza, ha fatto sì che incontrassero meno difficoltà sociali ed economiche. Malta ha trovato l'orientamento professionale molto utile, poiché ha permesso a molti lavoratori che non erano a conoscenza delle possibilità di lavoro in altri settori di prendere in considerazione un lavoro al di fuori del settore tessile. La maggior parte dei lavoratori aveva competenze trasferibili limitate e quindi il sussidio salariale ha incoraggiato i datori di lavoro ad offrire loro una possibilità di lavoro. Anche l'utilizzo del piano di sovvenzioni per l'avvio di imprese è stato considerato un successo.

EGF/2007/010 Lisbona-Alentejo/Portogallo

Dei 558 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 19,5% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 11 lavoratori che hanno avviato una propria impresa). Questa percentuale piuttosto bassa va vista alla luce dei problemi strutturali del settore automobilistico, che precedevano la crisi finanziaria ed economica mondiale e sono stati esacerbati da tale crisi. Nell'ultimo trimestre del 2008, alla fine delle misure, il numero di vetture nuove immatricolate in Europa è calato in media del 20%[9]. Nonostante questa situazione sfavorevole, i programmi di accertamento e convalida delle competenze individuali per i lavoratori con un livello d'istruzione più basso hanno offerto a questi lavoratori una base migliore per trovare un nuovo lavoro. Le misure del FEG sono state completate utilmente da altre misure, alcune delle quali sono state cofinanziate del Fondo sociale europeo.

EGF/2008/002 Delphi/Spagna

Dei 1 589 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 10,7% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 8 lavoratori che hanno avviato una propria impresa). Secondo la relazione finale, la bassa percentuale va vista nel contesto del rapido deterioramento del mercato del lavoro in Andalusia in quel momento. Nel febbraio 2009, al termine del periodo di attuazione, l'occupazione era calata del 6,6% rispetto al febbraio 2008. Le autorità spagnole hanno continuato ad offrire misure di formazione a specifici gruppi di destinatari, utilizzando mezzi propri, fino al 31 luglio 2009. Nonostante il contesto economico sfavorevole, alla fine del luglio 2009 esistevano quindi buone prospettive per un reinserimento nel mercato del lavoro di circa 600 lavoratori licenziati della Delphi.

EGF/2008/003 Alytaus Tekstile/Lituania

Dei 619 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, il 53,3% aveva ripreso a lavorare alla fine del periodo di attuazione (tra cui 11 lavoratori che hanno avviato una propria impresa).

Tabella 5 – Risultati comunicati nelle relazioni finali ricevute nel 2009

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4.5. Rendiconto finanziario

4.5.1. Contributi erogati dal FEG

Nel 2009 l'autorità di bilancio ha concesso dieci contributi del FEG, per un totale di 52 349 047 EUR, che rappresentano il 10,5% dell'importo annuo massimo disponibile (tabella 2). I dieci contributi provenivano tutti dal bilancio del 2009, anche se sei sono stati erogati all'inizio del 2010.

A norma dell'articolo 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006[10], che stabilisce il quadro di bilancio del FEG, il FEG non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni EUR, che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o da stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario. Inoltre, l'articolo 12 del regolamento FEG stabilisce che almeno il 25% dell'importo annuo massimo rimane disponibile il 1° settembre di ogni anno per coprire le necessità che si presentano fino alla fine dell'anno.

Gli stanziamenti d'impegno per i fondi erogati nel 2009 sono stati trasferiti dalla riserva alla linea di bilancio del FEG. La pratica seguita nel 2009 per gli stanziamenti di pagamento consisteva nell'attingerli al bilancio del FSE a causa della "prossimità strategica", dato che il fabbisogno annuo del FEG è stato finora solo dell'1% circa della dotazione del FSE. Nel 2009, per evitare confusione nell'utilizzo delle risorse di bilancio nell'ambito dei vari strumenti, la Commissione ha iniziato a cercare fonti alternative per gli stanziamenti di pagamento, nei casi in cui ciò era possibile e ragionevole e non si rischiava di ritardare la procedura di domanda di trasferimento.

Il fatto che nel 2009 sia stato utilizzato solo il 10,5% dell'importo annuo massimo disponibile ha varie spiegazioni. Solo 13 Stati membri hanno chiesto il sostegno del FEG e la procedura, dall'elaborazione della domanda alla decisione finale dell'autorità di bilancio, può essere lunga e complessa. Vi sono vari motivi per non chiedere un sostegno del FEG: gli Stati membri preferiscono ricorrere al FSE, in particolare nei casi in cui il tasso di intervento del FSE è più elevato di quello del FEG; le difficoltà di trovare finanziamenti nazionali adeguati nel mezzo dell'esercizio fiscale; la mancanza di personale a livello centrale e l'insufficiente esperienza nelle procedure del FEG; i lunghi periodi di incertezza finanziaria in attesa della decisione dell'autorità di bilancio; una decisione politica di non ricorrere al FEG. È stato constatato inoltre che alcuni Stati membri hanno atteso l'entrata in vigore del regolamento FEG prima di presentare le loro domande.

In futuro, gli Stati membri avranno una maggiore esperienza e saranno in grado di elaborare e presentare più facilmente le domande di contributo del FEG. Si spera inoltre che le procedure semplificate di valutazione e di decisione introdotte alla fine del 2009 (cfr. punto 4.2) contribuiscano a rendere più efficace il FEG.

4.5.2. Spese di assistenza tecnica

Secondo l'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento FEG, nei limiti dello 0,35% delle risorse finanziarie disponibili per l'anno in questione (massimo 1,75 milioni EUR) il FEG può essere utilizzato sotto forma di assistenza tecnica (su iniziativa della Commissione) per attività di informazione, sostegno amministrativo e tecnico, monitoraggio, audit, controllo e valutazione necessarie per l'applicazione del regolamento FEG. Nel 2009 è stato messo a disposizione un importo di 690 000 EUR per l'assistenza tecnica[11] nelle attività elencate nella tabella 6. Per l'assistenza tecnica del FEG è stata utilizzata una linea di bilancio (04.010414).

Il resto delle risorse, pari a 1 060 000 EUR, disponibile per l'assistenza tecnica nell'anno in questione non è stato richiesto.

Tabella 6 – Spese di assistenza tecnica nel 2009

Assistenza tecnica 2009 Descrizione degli importi proposti dalla Commissione | Fondi spesi |

EUR | EUR |

Informazione (p.es. siti Internet, pubblicazioni e attività audiovisive) | 160 000 | 67 069,39 |

Sostegno amministrativo e tecnico - riunioni delle persone di contatto del FEG - scambio di buone prassi fra Stati membri (attività in rete) | 70 000 160 000 | 40 200,00 99 539,48 |

Valutazione (attività preparatorie per la valutazione intermedia del FEG, di cui all'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento FEG) | 300 000 | 0 EUR (tali attività saranno realizzate nel 2010) |

Monitoraggio, audit e controllo: per queste categorie non è stato utilizzato alcun contributo (gli audit effettuati nel 2009 sono stati finanziati da altre fonti della Commissione europea) |

Totale | 690 000 | 206 808,87 |

4.5.3. Irregolarità segnalate o rettificate

Nel 2009 nessuna irregolarità è stata segnalata alla Commissione o rettificata, a norma del regolamento FEG.

4.5.4. Chiusura dei contributi finanziari del FEG

L'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento FEG stabilisce le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG. I primi quattro contributi del FEG sono stati chiusi nel 2009:

Tabella 7 – Casi chiusi nel 2009

(tutti gli importi in EUR) | EGF/2007/001 Peugeot / Francia | EGF/2007/003 BenQ / Germania | EGF/2007/004 Perlos / Finlandia | EGF/2007/008 Malta Textiles / Malta |

Data della domanda | 9/03/2007 | 27/06/2007 | 18/07/2007 | 12/09/2007 |

Anno di approvazione dell'autorità di bilancio | 2007 | 2007 | 2007 | 2008 |

Data di presentazione della relazione finale | 8/09/2008 | 26/12/2008 | 17/01/2009 | 11/03/2009 |

Data della lettera di chiusura | 18/11/2009 | 01/09/2009 | 01/09/2009 | 25/06/2009 |

Contributo del FEG concesso (50%) | 2 558 250 | 12 766 150 | 2 028 538 | 681 207 |

Quota certificata delle spese effettive del FEG (50%) indicata nelle relazioni finali | 2 353 583 | 10 273 723 | 1 321 253 | 318 920 |

Fondi non spesi rimborsati alla Commissione nel 2009 | 204 667 | 2 492 427 | 707 285 | 362 287 |

L'importo totale dei fondi non spesi rimborsati alla Commissione sul bilancio 2009 per questi quattro casi ammonta a 3 766 666 EUR.

Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato tutti i contributi del FEG concessi. Mentre gli Stati membri sono incoraggiati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati proposto, è possibile che non tutte le risorse richieste siano necessarie durante l'attuazione delle misure. In alcuni casi il numero di lavoratori che hanno bisogno di assistenza può essere stato sovrastimato (cioè i lavoratori in grado di trovare un lavoro senza il sostegno del FEG possono essere più numerosi del previsto), una parte dei lavoratori può preferire le misure a basso costo a quelle più costose o può partecipare a una misura per un periodo più breve del previsto perché ha trovato un nuovo lavoro. Anche i ritardi di attuazione delle misure possono spiegare il minor costo. È probabile che con l'esperienza gli Stati membri miglioreranno le loro previsioni di spesa e di partecipazione dei lavoratori alle attività.

4.5.5. Altri rimborsi

Oltre agli importi rimborsati indicati nella tabella 7, alla Commissione è stato interamente rimborsato un contributo del FEG concesso nel 2007 pari a 1 258 030 EUR per la domanda EGF/2007/002 (Renault), ritirata dalle autorità francesi nel 2009. Inoltre, le autorità tedesche hanno recuperato 1 588,55 EUR di interessi, che hanno rimborsato alla Commissione.

4.6. Attività di assistenza tecnica della Commissione

4.6.1. Informazione e pubblicità

Sito Internet

L'articolo 9 del regolamento FEG investe la Commissione della responsabilità di creare "un sito Internet, disponibile in tutte le lingue comunitarie, che offra informazioni sul FEG e una guida sulla presentazione delle domande nonché informazioni aggiornate sulle domande accettate e quelle respinte, mettendo in luce il ruolo dell'autorità di bilancio".

In conformità alle disposizioni dell'articolo 9, il sito Internet del FEG ( http://ec.europa.eu/egf ) creato dalla Commissione è stato reso disponibile in 22 lingue dell'Unione (tutte fuorché l'irlandese). Nel 2009 il sito è stato aggiornato per migliorare la sua facilità d'impiego.

Questi miglioramenti hanno portato a un aumento del 120% del numero di visitatori e del 138% delle pagine visitate nel 2009. Il sito Internet del FEG ha avuto 83 719 visitatori che hanno consultato 195 768 pagine.

Notiziario video

In tutti i 27 Stati membri è stato messo a disposizione dei media audiovisivi un notiziario video (VNR - Video News Release), che è stato trasmesso da 28 stazioni emittenti (19 televisive, 8 radio e 1 giornale online) in nove Stati membri (BE, DE, ES, FR, IE, IT, MT, RO e SI) e in tre paesi non appartenenti all'UE (Montenegro, Russia e Congo). Le trasmissioni sono state viste da almeno 7 164 750[12] persone.

Eurobarometro

L'edizione speciale di Eurobarometro intitolata "La politica sociale e dell'occupazione europea" (giugno 2009) comprendeva una domanda sulla notorietà del FEG già posta in Eurobarometro 70 (ottobre 2008).

Alla domanda " Ha mai sentito parlare o letto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, un fondo destinato alle vittime della globalizzazione ?" gli intervistati potevano dare una delle seguenti risposte:

"Sì, so molto bene di cosa si tratta" o

"Sì, ma non so molto bene di cosa si tratta" o

"No, non ho mai sentito parlare o letto nulla in proposito".

I risultati indicano un leggero miglioramento della notorietà del Fondo nel 2009 rispetto all'anno precedente: il 26% delle persone intervistate in tutta l'UE aveva sentito parlare del FEG e il 4% ha affermato di sapere "molto bene di cosa si tratta". Il 71% degli intervistati ha risposto di non aver mai sentito parlare del FEG, una percentuale elevata che non è diminuita rispetto all'anno precedente.

Altre campagne di promozione realizzate nel 2009

Nel 2009 è stata pubblicata una serie di manifesti del FEG in vari formati e in tutte le lingue dell'UE, nonché in cinese, turco, arabo e urdu. 57 000 copie sono state distribuite al pubblico e negli uffici di collocamento di tutta l'UE.

L'edizione del marzo 2009 di "Agenda sociale", la pubblicazione della Commissione sull'occupazione e gli affari sociali, ha presentato il FEG e il Fondo sociale europeo come strumenti che possono contribuire ad ammortizzare l'impatto della crisi economica e finanziaria sul mercato del lavoro.

La Commissione ha preso in considerazione altre vie per diffondere informazioni sul FEG, come la sezione "Social Europe" su Facebook.

4.6.2. Riunioni con le autorità nazionali e le parti sociali

La quarta riunione del gruppo di esperti sulle persone di contatto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, composto dai rappresentanti degli Stati membri, si è svolta a Bruxelles il 9 luglio 2009.

L'11 dicembre 2009 è stato tenuto a Malta un seminario in rete sul FEG con lo scopo di discutere sull'attuazione del FEG negli Stati membri e di evidenziare le buone prassi e le questioni e i problemi irrisolti. Questo seminario si è rivelato estremamente utile.

5. Tendenze

Con il crescere del numero di domande di contributo del FEG aumentano i dati disponibili per individuare le tendenze delle domande ed ottenere una visione globale della direzione delle azioni del Fondo. Attualmente la Commissione utilizza dati del 2007, 2008, 2009 e, in parte, del 2010 e in base a questo materiale possono già essere presentati alcuni esempi. I dati dei tre grafici seguenti si riferiscono a 57 domande pervenute entro il 30 aprile 2010.

Grafico 1: Numero di lavoratori destinatari per Stato membro

[pic]

L'Italia è al primo posto nell'elenco degli Stati membri con un totale di 8 300 lavoratori destinatari di assistenza, mentre la Repubblica ceca e la Bulgaria hanno chiesto ciascuna un aiuto per circa 650 lavoratori.

Grafico 2: Numero di lavoratori destinatari per settore

[pic]

I settori interessati sono innanzitutto il settore automobilistico, con più di 12 000 lavoratori destinatari, seguito dal settore dei prodotti tessili, con più di 11 000 lavoratori[13].

Grafico 3: Contributi medi del FEG per settore

[pic]

Il grafico 3 illustra l'importo medio dei contributi del FEG per ogni lavoratore in vari settori. I lavoratori dei settori "manutenzione di aeromobili" e "metalli e loro leghe" hanno ottenuto i contributi del FEG mediamente più elevati (circa 10 000 EUR per lavoratore), seguiti da quelli del settore automobilistico (quasi 8 000 EUR per lavoratore) e del settore meccanico/elettronico (più di 7 000 EUR per lavoratore). I lavoratori dei settori "abbigliamento", "edilizia", "mobili" e "commercio al dettaglio" hanno ricevuto i contributi mediamente più bassi (circa 1 000 EUR per lavoratore).

Le persone interessate possono trovare ulteriori risultati e tendenze nella pubblicazione "Quadro statistico del FEG 2007-2010" disponibile su richiesta sul sito Internet del FEG (http//ec.europa.eu/egf) a partire dall'estate 2010.

Allegato 1

Autoveicoli (NACE: Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, rif. 29) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/001 | FR | Peugeot |

EGF/2007/010 | PT | Lisboa-Alentejo |

EGF/2008/002 | ES | DELPHI |

EGF/2008/004 | ES | Castilla Leon |

EGF/2009/007 | SE | Volvo |

EGF/2009/009 | AT | Steiermark |

EGF/2009/013 | DE | Karmann |

EGF/2009/019 | FR | Renault |

EGF/2010/002 | ES | Cataluña |

EGF/2010/004 | PL | Wielkopolskie |

Prodotti tessili (NACE: Industrie tessili, rif. 13) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/005 | IT | Sardegna |

EGF/2007/006 | IT | Piemonte |

EGF/2007/007 | IT | Lombardia |

EGF/2008/001 | IT | Toscana |

EGF/2008/003 | LT | Alytaus tekstilė |

EGF/2008/005 | ES | Catalonia |

EGF/2009/001 | PT | North/Centre |

EGF/2009/004 | BE | Oost-West Vlaanderen |

EGF/2009/005 | BE | Limburg |

EGF/2010/009 | ES | Valencia |

Telefonia mobile (NACE: Fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, rif. 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/003 | DE | BenQ |

EGF/2007/004 | FI | Perlos |

EGF/2009/002 | DE | Nokia |

Abbigliamento (NACE: Confezione di articoli di abbigliamento, rif. 14) |

N. | SM | Caso |

EGF/2007/008 | MT | Textiles |

EGF/2009/018 | LT | Wearing apparel |

EGF/2010/003 | ES | Galicia |

EGF/2010/014 | SI | Mura |

Elettrodomestici (NACE: Fabbricazione di apparecchiature elettriche, rif. 27) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/006 | IT | Gruppo Merloni |

EGF/2009/010 | LT | AB Snaige |

Meccanica/elettronica (NACE: Fabbricazione di macchinari e apparecchiature, rif. 28) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/015 | DK | Danfoss Group |

EGF/2009/031 | DK | Linak |

EGF/2010/001 | DK | Nordjylland |

EGF/2010/006 | PL | H.Cegielski-Poznań |

EGF/2010/013 | PL | Podkarpackie |

Stampa (NACE: Stampa e riproduzione di supporti registrati, rif. 18) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/026 | NL | Noord Holland and Utrecht |

EGF/2009/027 | NL | Noord Brabant and Zuid Holland |

EGF/2009/028 | NL | Limburg |

EGF/2009/029 | NL | Gelderland and Overijssel |

EGF/2009/030 | NL | Drenthe |

Computer (NACE: Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, rif. 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/008 | IE | Dell |

Apparecchi elettronici (NACE: Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, rif. 26) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/023 | PT | Qimonda |

EGF/2010/008 | AT | AT&S |

EGF/2010/011 | NL | NXP Semiconductors |

Ceramica (NACE: Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, rif. 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/014 | ES | Valencia |

Edilizia (NACE: Costruzione di edifici, rif. 41) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/011 | NL | Heijmans |

EGF/2009/017 | LT | Construction |

Metalli e loro leghe (NACE: Attività metallurgiche, rif. 24) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/022 | BG | Kremitkovtsi AD |

EGF/2010/007 | AT | Steiermark-Niederoesterreich |

Manutenzione di aeromobili (NACE: Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, rif. 33) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/021 | IE | SR Technics |

Editoria (NACE: Attività editoriali, rif. 58) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/024 | NL | Noord Holland and Zuid Holland |

EGF/2009/025 | NL | Noord Brabant |

Mobili (NACE: Fabbricazione di mobili, rif . 31) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/016 | LT | Furniture |

Commercio al dettaglio (NACE: Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e motocicli, rif. 47) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/010 | CZ | Unilever |

Commercio all'ingrosso (NACE: Commercio all'ingrosso, escluso quello di autoveicoli e motocicli, rif. 46) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/012 | NL | Noord Holland ICT |

Vetro (NACE: Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, rif. 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/012 | IE | Waterford Crystal |

Carpenteria e falegnameria (NACE: Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili, rif. 16) |

N. | SM | Caso |

EGF/2009/020 | ES | Castilla La Mancha |

Pietre/marmo (NACE: Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, rif. 23) |

N. | SM | Caso |

EGF/2010/005 | ES | Valencia |

[1] Regolamento (CE) n. 1927/2006, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1, rettificato da GU L 48 del 22.02.2008, pag. 82, per tutte le lingue, e GU L 202 del 31.7.2008, pag. 74, solo per la lingua inglese.

[2] Regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

[3] Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo - Un piano europeo di ripresa economica, COM(2008) 800 def. del 26.11.2008.

[4] Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, COM(2008) 867 del 16.12.2008.

[5] Il regolamento di modifica adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel 2009 (GU L 167 del 29.6.2009) fissa un aumento temporaneo del tasso di cofinanziamento dal 50% al 65% (non il 75% come proposto) fino al termine della deroga legata alla crisi, fissato al 31 dicembre 2011 .

[6] 9 domande nel 2007 e 5 domande nel 2008 (una domanda ritirata e ripresentata in seguito è contata una sola volta: EGF/2008/002 Delphi/ES).

[7] Stampa (5), industria automobilistica (4), industria tessile (3), edilizia (2), elettrodomestici (2), meccanica/elettronica (2), editoria (2), telefonia mobile (1), informatica (1), vetro (1), ceramica (1), mobili (1), carpenteria e falegnameria (1), metalli e loro leghe (1), apparecchi elettronici (1), abbigliamento (1), manutenzione di aeromobili (1).

[8] La tabella è stata compilata dalla Commissione sulla base delle misure proposte dagli Stati membri e approvate dall'autorità di bilancio. Essa non corrisponde perfettamente alla metodologia di Eurostat descritta nel documento Labour market policy database – Methodology – Revision of June 2006, perché alcune misure cofinanziate non rientrano in nessuna delle categorie di Eurostat (ad es. indennità per la ricerca di lavoro, indennità di formazione, indennità di soggiorno nel corso di una formazione o di altre misure attive del mercato del lavoro, indennità di mobilità). La categoria della classificazione EUROSTAT in questa tabella cui corrisponde l'indicazione "n.p." non è stata proposta dagli Stati membri nei 10 interventi del FEG approvati nel 2009.

[9] Comunicazione della Commissione "Far fronte alla crisi dell'industria automobilistica europea", COM(2009) 104.

[10] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

[11] GU L 132 del 29.5.2009, pag. 10.

[12] Tale risultato non tiene conto delle operazioni di scaricamento dal sito del servizio audiovisivo della Commissione europea e della diffusione o ridiffusione su Internet o per satellite.

[13] Per una ripartizione più dettagliata vedasi l'allegato I.

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