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Document 32021R0638

    Regolamento di esecuzione (UE) 2021/638 del Consiglio del 19 aprile 2021 che attua il regolamento (UE) n. 401/2013 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania

    ST/7710/2021/INIT

    GU L 132I del 19.4.2021, p. 1–11 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2021/638/oj

    19.4.2021   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    LI 132/1


    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/638 DEL CONSIGLIO

    del 19 aprile 2021

    che attua il regolamento (UE) n. 401/2013 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania (1), in particolare l’articolo 4 decies,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 2 maggio 2013 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 401/2013.

    (2)

    Il 22 marzo 2021 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2021/479 (2) con il quale ha esteso i criteri di designazione per includere attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché la possibilità di imporre misure restrittive contro gli interessi economici delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

    (3)

    Il 22 marzo 2021 il Consiglio ha adottato altresì il regolamento (UE) 2021/480 (3) che impone misure restrittive nei confronti di 11 persone in risposta al colpo di Stato militare perpetrato il 1o febbraio 2021 e alle gravi violazioni dei diritti umani da allora commesse dalle forze militari e di polizia in Myanmar/Birmania.

    (4)

    In considerazione del perdurare della grave situazione in Myanmar/Birmania, è opportuno che dieci persone e due entità siano inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto delle misure restrittive di cui all’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013.

    (5)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza l’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    L’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013 è modificato come indicato nell’allegato del presente regolamento.

    Articolo 2

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Bruxelles, il 19 aprile 2021

    Per il Consiglio

    Il presidente

    A. P. ZACARIAS


    (1)  Regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio, del 2 maggio 2013, concernente misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania e che abroga il regolamento (CE) n. 194/2008 (GU L 121 del 3.5.2013, pag. 1), modificato dal regolamento (UE) 2021/479 del Consiglio del 22 marzo 2021 (GU L 99I del 22.3.2021, pag. 13).

    (2)  Regolamento (UE) 2021/479 del Consiglio, del 22 marzo 2021, che modifica il regolamento (UE) n. 401/2013 concernente misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania (GU L 99I del 22.3.2021, pag.13).

    (3)  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/480 del Consiglio, del 22 marzo 2021, che attua il regolamento (UE) n. 401/2013 concernente misure restrittive nei confronti del Myanmar/Birmania (GU L 99I del 22.3.2021, pag.15).


    ALLEGATO

    L’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013 è così modificato:

    1)

    alla tabella è aggiunta la rubrica seguente:

    «A.

    Elenco delle persone fisiche di cui all’articolo 4 bis»;

    2)

    sono aggiunte le persone fisiche seguenti:

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    «26.

    Mahn Nyein Maung (alias P’do, Phado Man Nyein Maung)

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Mahn Nyein Maung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    19.4.2021

     

     

    Data di nascita: intorno al 1947;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Mahn Nyein Maung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

     

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Mahn Nyein Maung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    27.

    Thein Nyunt

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del Nuovo partito della democrazia nazionale (NNDP);

    Data di nascita: 26 dicembre 1944;

    Luogo di nascita: Kawkareik (Stato Karen) Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Numero di carta d’identità: 12/THAGAKA(NAING)012432

    Genere: maschio

    Thein Nyunt è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Thein Nyunt è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Thein Nyunt è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    28.

    Khin Maung Swe

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; presidente del partito Forza democratica nazionale (NDF);

    Data di nascita: 24 luglio 1942;

    Luogo di nascita: Ngathaingchaung, distretto di Pathein, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Khin Maung Swe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Khin Maung Swe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Khin Maung Swe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    29.

    Aye Nu Sein

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato; vicepresidente del Partito nazionale Arakan;

    Data di nascita: 24 marzo 1957;

    Luogo di nascita: Sittwe, Stato di Rakhine, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: femmina

    Aye Nu Sein è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1o febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1o febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Aye Nu Sein è stata direttamente coinvolta nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1o febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Aye Nu Sein è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    30.

    Jeng Phang Naw Htaung

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Jeng Phang Naw Htaung è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Jeng Phang Naw Htaung è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1° febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Jeng Phang Naw Htaung è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    31.

    Maung Ha

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Maung Ha è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Maung Ha è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1° febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Maung Ha è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    32.

    Sai Long Hseng

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: 18 aprile 1947;

    Luogo di nascita: Kengtung, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Carta di verifica della cittadinanza: Katana (Naing) 0052495;

    Carta di registrazione nazionale n.:

    13/KATANA (N)-005249;

    Genere: maschio

    Sai Long Hseng è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Sai Long Hseng è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1° febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Sai Long Hseng è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    33.

    Saw Daniel

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Data di nascita: 25 novembre 1957;

    Luogo di nascita: Loikaw (Stato Kayah) Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Saw Daniel è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Saw Daniel è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1° febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Saw Daniel è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    34.

    Dr. Banyar Aung Moe

    Membro del Consiglio di amministrazione dello Stato;

    Cittadinanza: del Myanmar;

    Genere: maschio

    Banyar Aung Moe è membro del Consiglio di amministrazione dello Stato.

    Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Myanmar (Tatmadaw), guidate dal comandante in capo Min Aung Hlaing, hanno organizzato un colpo di Stato in Myanmar invalidando i risultati delle elezioni tenutesi l’8 novembre 2020 e rovesciando il governo democraticamente eletto. Nel quadro del colpo di Stato, il vicepresidente Myint Swe, in qualità di presidente ad interim, ha dichiarato lo stato di emergenza il 1° febbraio trasferendo i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato al comandante in capo dei servizi di difesa, generale Min Aung Hlaing. Il 2 febbraio è stato istituito il Consiglio di amministrazione dello Stato con l’incarico di esercitare tali poteri, impedendo al governo democraticamente eletto di adempiere al suo mandato.

    In qualità di membro del Consiglio di amministrazione dello Stato, Banyar Aung Moe è stato direttamente coinvolto nel processo decisionale riguardante le funzioni di Stato e ne è responsabile; è pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania.

    19.4.2021

     

     

     

    Il suddetto Consiglio ha inoltre adottato decisioni che limitano il diritto alla libertà di espressione, compreso l’accesso alle informazioni, e il diritto di riunione pacifica. A partire dal 1° febbraio 2021 le forze militari e le autorità che operano sotto il controllo del Consiglio di amministrazione dello Stato hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, uccidendo civili e manifestanti disarmati, limitando la libertà di riunione e di espressione, anche tramite restrizioni all’accesso a Internet, e attraverso arresti e detenzioni arbitrari di leader dell’opposizione e di oppositori del colpo di Stato. Il Consiglio di amministrazione dello Stato ha quindi decretato la legge marziale in parti del paese, il che ha consentito di porre le zone interessate sotto completa autorità militare anche per quanto riguarda le funzioni amministrative, giudiziarie e repressive. Nelle zone sottoposte alla legge marziale i civili, fra cui giornalisti e manifestanti pacifici, sono perseguiti da tribunali militari, il che di fatto nega loro il diritto a un giusto processo, compreso il diritto di ricorso. Nelle zone in cui è stata decretata la legge marziale le forze militari e di polizia hanno moltiplicato gli atti di violenza minacciando la pace, la sicurezza e la stabilità.

    In qualità di membro del suddetto Consiglio, Banyar Aung Moe è direttamente responsabile di tali decisioni repressive e di gravi violazioni dei diritti umani.

     

    35.

    U Chit Naing (alias: Sate Pyin Nyar)

    Ministro dell’Informazione;

    Data di nascita: 12 dicembre 1948;

    Luogo di nascita: Kyee Nee Village, Chauk Township, regione di Magway, Myanmar/Birmania;

    Cittadinanza: birmana;

    Indirizzo: No. 150, Yadanar Street, Yadanar Housing (nei pressi di Tine Yin Thar Village), Tharkayta Township, Yangon, Myanmar;

    U Chit Naing è stato ministro dell’Informazione dal 2 febbraio 2021. È stato nominato dal presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato che dal 2 febbraio 2021 ha assunto i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dello Stato.

    In qualità di ministro dell’Informazione, è responsabile dei media pubblici (le emittenti MWD e MRTV, i quotidiani Myanmar Alin, Kyemon e Global New Light of Myanmar e le agenzie Myanmar News Agency (MNA) e Myanmar Digital News) e pertanto della diffusione e pubblicazione delle notizie ufficiali. Da quando è a capo del ministero vi è stata ampia pubblicazione di articoli pro-militari nei giornali ed è quindi responsabile di diffondere la propaganda della giunta e la disinformazione attraverso media statali che non divulgano notizie accurate. È direttamente responsabile delle decisioni che hanno portato alla repressione dei mezzi di informazione in Myanmar, tra cui direttive che intimavano ai media indipendenti di non usare i termini “colpo di Stato”, “regime militare” e “giunta”, e che hanno portato alla messa al bando di cinque organi di stampa locali nel paese. È pertanto responsabile di avere compromesso la democrazia in Myanmar/Birmania limitando la libertà di stampa e l’accesso alle informazioni on-line e off-line.

    19.4.2021»

     

     

    Responsabile dei media pubblici (le emittenti MWD e MRTV, i quotidiani Myanmar Alin, Kyemon e Global New Light of Myanmar e le agenzie Myanmar News Agency (MNA) e Myanmar Digital News).

    Nelle sue dichiarazioni ha appoggiato pubblicamente il colpo di Stato militare. In qualità di ministro dell’Informazione, nominato dal presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato, U Chit Naing è responsabile di azioni e politiche che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto in Myanmar/Birmania, nonché in azioni che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità del paese, e fornisce sostegno a tali azioni e politiche.

     

    3)

    sono aggiunte la rubrica e la tabella seguenti:

    «B.

    Persone giuridiche, entità e organismi di cui all’articolo 4 bis

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell’elenco

    1.

    Myanmar Economic Holdings Public Company Ltd

    Indirizzo: 51 Mahabandoola road, 189/191 Botataung, regione di Yangon, Myanmar 11 161;

    Tipo di entità: società per azioni;

    Luogo di registrazione: Yangon, Myanmar/Birmania;

    Data di registrazione: 27 aprile 1990;

    La Myanmar Economic Holdings Public Company Ltd (MEHL) è una conglomerata detenuta e controllata dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), che possiede società affiliate e controllate in diversi settori dell’economia, tra cui quello bancario, assicurativo, edilizio, commerciale, dei trasporti, minerario, dell’estrazione di gemme, manifatturiero e turistico. La MEHL e le sue controllate generano entrate al Tatmadaw, contribuendo così alla sua capacità di effettuare attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Nel 2017 la MEHL e le sue controllate hanno donato materiali alle forze armate durante le cerimonie di raccolte di fondi organizzate dal Tatmadaw. La MEHL ha pertanto sostenuto finanziariamente il Tatmadaw e contribuito così alla sua capacità di effettuare le “operazioni di pulizia” e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani contro la popolazione rohingya nel 2017.

    19.4.2021

     

     

    Numero di registrazione: 156387282;

    Sede principale: Myanmar/Birmania;

    Associati: Consiglio di amministrazione: Ten.Gen. Dwe Aung Lin: direttore (designato dall’UE); Ten.Gen. Moe Myint Tun: direttore (designato dall’UE); gruppo direttivo: comandante in capo Min Aung Hlaing: presidente (designato dall’UE);

    Vicecomandante in capo Soe Win: vicepresidente (designato dall’UE);

    Numero di telefono: 01-290843;

    Sito web: http://www.mehl.com.mm/

    Il Consiglio di amministrazione è composto esclusivamente di alti funzionari (attivi o in pensione) del Tatmadaw. Due membri del Consiglio di amministrazione (Ten.Gen. Dwe Aung Lin e Ten. Gen. Moe Myint Tun) sono anche membri del Consiglio di amministrazione dello Stato, organo ad hoc creato dopo il colpo di Stato del 1o febbraio che attualmente governa di fatto il Myanmar, e sono inseriti in elenco a norma della decisione 2013/184/PESC del Consiglio e del regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio concernenti misure restrittive in considerazione della situazione in Myanmar/Birmania.

    Il comandante in capo Min Aung Hlaing e il vicecomandante in capo Soe Win guidano il gruppo direttivo della MEHL, in qualità rispettivamente di presidente e di vicepresidente.

     

    2.

    Myanmar Economic Corporation Limited

    Indirizzo: Corner of Ahlone road & Kannar road, Ahlone, Yangon, Myanmar;

    Tipo di entità: società per azioni;

    Luogo di registrazione: Yangon, Myanmar/Birmania;

    Data di registrazione: fondata nel 1997 come società di proprietà statale, registrata come società privata il 9 gennaio 2019;

    Numero di registrazione: 105444192;

    La Myanmar Economic Corporation (MEC) è una conglomerata detenuta e controllata dalle forze armate del Myanmar (Tatmadaw), che possiede società affiliate e controllate in diversi settori dell’economia, tra cui quello bancario, assicurativo, edilizio, commerciale, dei trasporti, minerario, dell’estrazione di gemme, manifatturiero e turistico. La MEC e le sue controllate generano entrate al Tatmadaw, contribuendo così alla sua capacità di effettuare attività che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani in Myanmar/Birmania.

    Il Consiglio di amministrazione della MEC è composto esclusivamente di alti funzionari (attivi o in pensione) del Tatmadaw.

    19.4.2021»

     

     

    Sede di attività: Myanmar/Birmania;

    Numero di telefono: 01-8221369;

    E-mail: mecadm.hq@gmail.com

    Nel 2017 la MEC e le sue controllate hanno donato materiali alle forze armate durante le cerimonie di raccolte di fondi organizzate dal Tatmadaw. La MEC ha pertanto sostenuto finanziariamente il Tatmadaw e contribuito così alla sua capacità di effettuare le “operazioni di pulizia” e perpetrare gravi violazioni dei diritti umani contro la popolazione rohingya nel 2017.

     


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