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Έγγραφο 02014D0932-20221006
Council Decision 2014/932/CFSP of 18 December 2014 concerning restrictive measures in view of the situation in Yemen
Ενοποιημένο κείμενο: Decisione 2014/932/PESC del Consiglio, del 18 dicembre 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen
Decisione 2014/932/PESC del Consiglio, del 18 dicembre 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen
02014D0932 — IT — 06.10.2022 — 010.001
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DECISIONE 2014/932/PESC DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2014 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen (GU L 365 del 19.12.2014, pag. 147) |
Modificata da:
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Gazzetta ufficiale |
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n. |
pag. |
data |
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L 143 |
11 |
9.6.2015 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2015/1927 DEL CONSIGLIO del 26 ottobre 2015 |
L 281 |
14 |
27.10.2015 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2016/1747 DEL CONSIGLIO del 29 settembre 2016 |
L 264 |
36 |
30.9.2016 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2017/634 DEL CONSIGLIO del 3 aprile 2017 |
L 90 |
22 |
4.4.2017 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2018/694 DEL CONSIGLIO del 7 maggio 2018 |
L 117 |
17 |
8.5.2018 |
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L 105 |
7 |
3.4.2020 |
||
DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2021/398 DEL CONSIGLIO del 5 marzo 2021 |
L 77I |
3 |
5.3.2021 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2021/2016 DEL CONSIGLIO del 18 novembre 2021 |
L 410I |
7 |
18.11.2021 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2022/420 DEL CONSIGLIO del 14 marzo 2022 |
L 86 |
4 |
14.3.2022 |
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DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2022/1902 DEL CONSIGLIO del 6 ottobre 2022 |
L 260 |
6 |
6.10.2022 |
DECISIONE 2014/932/PESC DEL CONSIGLIO
del 18 dicembre 2014
concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen
Articolo 1
L'elenco delle persone ed entità di cui al presente paragrafo figura nell'allegato della presente decisione.
Sono vietati:
la prestazione di assistenza tecnica, formazione o di altra assistenza, compresa la fornitura di mercenari armati, in relazione ad attività militari nonché alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso di armamenti e di materiale connesso di qualsiasi tipo — compresi armi e munizioni, veicoli ed equipaggiamenti militari, equipaggiamenti paramilitari e relativi pezzi di ricambio –, direttamente o indirettamente, a qualsiasi persona, fisica o giuridica, entità o organismo di cui al paragrafo 1;
il finanziamento o la prestazione di assistenza finanziaria in relazione ad attività militari, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all'esportazione, nonché l'assicurazione e la riassicurazione per l'eventuale vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di armamenti e materiale connesso, o per la prestazione di assistenza tecnica o di altro tipo, direttamente o indirettamente, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo di cui al paragrafo 1.
Articolo 2
Articolo 2 bis
Gli Stati membri adottano le misure necessarie per impedire l'ingresso o il transito nel loro territorio alle persone designate dal Comitato che intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen, tra cui, a titolo non esaustivo:
atti che ostacolano o compromettono il positivo completamento della transizione politica, previsto nell'Iniziativa del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) e nell'Accordo sul meccanismo di attuazione;
atti che impediscono con la violenza l'attuazione dei risultati della relazione finale della conferenza sul dialogo nazionale globale o attacchi alle infrastrutture essenziali; o
pianificazione, direzione o esecuzione di atti che violano il diritto internazionale dei diritti umani o il diritto internazionale umanitario applicabili, o di atti che costituiscono abusi dei diritti umani, compresi la violenza sessuale nei conflitti armati ovvero il reclutamento o l’impiego di minori nei conflitti armati in violazione del diritto internazionale nello Yemen; o
atti che violano l'embargo sulle armi o che impediscono l'inoltro di aiuti umanitari allo Yemen, oppure l'accesso agli aiuti umanitari nello Yemen o la loro distribuzione.
Le persone di cui al presente paragrafo sono elencate nell'allegato della presente decisione.
Il paragrafo 1 non si applica qualora il Comitato stabilisca, caso per caso, che:
l'ingresso o il transito è necessario per ragioni umanitarie, inclusi obblighi religiosi; o
una deroga contribuirebbe agli obiettivi di pace e riconciliazione nazionale nello Yemen.
Articolo 2 ter
Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti o posseduti, detenuti o controllati da persone o entità designate dal Comitato in quanto intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza dello Yemen, tra cui, a titolo non esaustivo:
atti che ostacolano o compromettono il positivo completamento della transizione politica, previsto nell'Iniziativa del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) e nell'Accordo sul meccanismo di attuazione;
atti che impediscono con la violenza l'attuazione dei risultati della relazione finale della conferenza sul dialogo nazionale globale o attacchi alle infrastrutture essenziali; o
pianificazione, direzione o esecuzione di atti che violano il diritto internazionale dei diritti umani o il diritto internazionale umanitario applicabili, o di atti che costituiscono abusi dei diritti umani, compresi la violenza sessuale nei conflitti armati ovvero il reclutamento o l’impiego di minori nei conflitti armati in violazione del diritto internazionale nello Yemen; o
atti che violano l'embargo sulle armi o che impediscono l'inoltro di aiuti umanitari allo Yemen, oppure l'accesso agli aiuti umanitari nello Yemen o la loro distribuzione;
o da persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, o da entità da essi possedute o controllate.
L'elenco delle persone ed entità di cui al presente paragrafo figura nell'allegato della presente decisione.
Gli Stati membri possono consentire deroghe alle misure di cui ai paragrafi 1 e 2 per fondi e risorse economiche che siano:
necessari per coprire le spese di base, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, canoni di locazione o garanzie ipotecarie, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenza di servizi pubblici;
destinati esclusivamente al pagamento di onorari congrui e al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;
destinati esclusivamente al pagamento di diritti o di spese connessi alla normale gestione o alla custodia dei fondi o delle risorse economiche congelati,
purché lo Stato membro interessato abbia notificato al Comitato l'intenzione di autorizzare, se del caso, l'accesso a tali fondi o risorse economiche e il Comitato non abbia preso una decisione contraria entro cinque giorni lavorativi da tale notifica.
Gli Stati membri possono altresì consentire deroghe alle misure di cui ai paragrafi 1 e 2 per fondi e risorse economiche che siano:
necessari per coprire spese straordinarie, purché lo Stato membro interessato lo abbia notificato al Comitato e questo abbia dato la sua approvazione; o
oggetto di un vincolo o di una decisione di natura giudiziaria, amministrativa o arbitrale, nel qual caso i fondi e le risorse economiche possono essere utilizzati per il soddisfacimento del vincolo o della decisione, purché detto vincolo o decisione sia anteriore alla data di inserimento della persona o entità nell'allegato e non vada a vantaggio di una delle persone o entità di cui all'articolo 1, a condizione che lo Stato membro interessato ne abbia dato notifica al Comitato.
Il paragrafo 2 non si applica al versamento su conti congelati di:
interessi o altri profitti dovuti su detti conti; o
pagamenti dovuti in virtù di contratti, accordi o obblighi che sono stati conclusi o sono sorti anteriormente alla data in cui tali conti sono stati assoggettati alle misure restrittive in virtù della presente decisione,
purché tali interessi, altri profitti e pagamenti continuino ad essere soggetti al paragrafo 1.
Articolo 3
Il Consiglio redige l'elenco che figura in allegato e lo modifica conformemente alle decisioni prese dal Consiglio di sicurezza o dal Comitato.
Articolo 4
Articolo 5
Articolo 6
La presente decisione è modificata o in caso abrogata in conformità delle decisioni del Consiglio di sicurezza.
Articolo 6 bis
In deroga alle misure imposte dalle UNSCR 2140 (2014) e 2216 (2015), purché il comitato per le sanzioni abbia accertato, caso per caso, che è necessaria una deroga per agevolare il lavoro delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie nello Yemen o per qualsiasi altra finalità coerente con gli obiettivi di tali risoluzioni, l’autorità competente di uno Stato membro concede l’autorizzazione necessaria.
Articolo 7
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
ALLEGATO
Elenco delle persone ed entità di cui all'articolo 1, paragrafo 1, all'articolo 2 bis, paragrafo 1, e all'articolo 2 ter, paragrafi 1 e 2
PERSONE
1. Abdullah Yahya Al Hakim (alias: a) Abu Ali al Hakim; b) Abu-Ali al-Hakim; c) Abdallah al-Hakim; d) Abu Ali Alhakim; e) Abdallah al-Mùayyad).
Nome nella grafia originale:
Designazione: Vice comandante militare del gruppo Houthi. Indirizzo: Dahyan, Sàdah Governorate, Yemen. Data di nascita: a) intorno al 1985; b) tra il 1984 e il 1986. Luogo di nascita: a) Dahyan, Yemen; b) Sàdah Governorate, Yemen. Cittadinanza: yemenita. Altre informazioni: sesso: maschile. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5837273. Data di designazione da parte dell'ONU:7.11.2014 (modificata il 20.11.2014).
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Abdullah Yahya al Hakim è stato iscritto nell'elenco delle persone oggetto di sanzioni il 7 novembre 2014 ai sensi dei punti 11 e 15 dell'UNSCR 2140 (2014), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui ai punti 17 e 18 della risoluzione stessa.
Abdullah Yahya al Hakim ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen, quali atti che ostacolano l'attuazione dell'accordo del 23 novembre 2011 tra il governo dello Yemen e l'opposizione — che prevede un passaggio di poteri pacifico nello Yemen — e che ostacolano il processo politico nello Yemen.
Nel giugno 2014, Abdullah Yahya al Hakim avrebbe tenuto una riunione al fine di ordire un colpo di Stato contro il presidente yemenita Abdrabuh Mansour Hadi. Al Hakim si è incontrato con comandanti militari e di sicurezza e capi di tribù; anche personalità partigiane fedeli all'ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh hanno assistito alla riunione, volta a coordinare gli sforzi militari per impadronirsi di Sanàa, la capitale dello Yemen.
In una dichiarazione pubblica del 29 agosto 2014, il presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato che il Consiglio ha condannato le azioni delle forze sotto il comando di Abdullah Yahya al Hakim che hanno invaso Amran, nello Yemen, compreso il quartier generale della brigata dell'esercito yemenita l'8 luglio 2014. Al Hakim ha guidato nel luglio 2014 l'occupazione violenta del governatorato di Amran ed è stato il comandante militare responsabile dell'assunzione di decisioni per quanto riguarda i conflitti in corso nel governatorato di Amran e ad Hamdan, nello Yemen.
Dall'inizio del settembre 2014, Abdullah Yahya al Hakim è rimasto a Sanàa per sorvegliare le operazioni in caso di inizio dei combattimenti. Il suo ruolo consisteva nell'organizzare le operazioni militari per poter rovesciare il governo yemenita, ed era anche responsabile della sicurezza e del controllo di tutte le rotte in entrata e in uscita da Sanàa.
2. Abd Al-Khaliq Al-Houthi (alias: a) Abd-al-Khaliq al-Huthi; b) Abd-al-Khaliq Badr-al-Din al Huthi; c) 'Abd al-Khaliq Badr al-Din al-Huthi; d) Abd al-Khaliq al-Huthi; e) Abu-Yunus).
Nome nella grafia originale:
Designazione: Comandante militare del gruppo Houthi. Data di nascita: 1984. Cittadinanza: yemenita. Altre informazioni: sesso: maschile. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5837297. Data di designazione da parte dell'ONU:7.11.2014 (modificata il 20.11.2014 e il 26.08.2016).
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Abd al-Khaliq al-Houthi è stato iscritto nell'elenco delle persone oggetto di sanzioni il 7 novembre 2014 ai sensi dei punti 11 e 15 dell'UNSCR 2140 (2014), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui ai punti 17 e 18 della risoluzione stessa.
Abd al-Khaliq al-Houthi ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen, quali atti che ostacolano l'attuazione dell'accordo del 23 novembre 2011 tra il governo dello Yemen e l'opposizione — che prevede un passaggio di poteri pacifico nello Yemen — e atti che ostacolano il processo politico nello Yemen.
Alla fine dell'ottobre 2013, Abd al-Khaliq al-Houthi ha diretto l'attacco sferrato da un gruppo di combattenti in uniforme militare yemenita contro alcune località situate a Dimaj, nello Yemen. I conseguenti combattimenti hanno provocato numerose vittime.
Secondo alcune fonti, a fine settembre 2014 un numero indeterminato di combattenti non identificati si apprestava ad attaccare delle strutture diplomatiche a Sanàa, previo ordine di Abd al-Khaliq al-Houthi. Il 30 agosto 2014 al-Houthi ha coordinato il trasporto di armi da Amran ad un campo di protesta a Sanàa.
3. Ali Abdullah Saleh (alias: Ali Abdallah Salih).
Nome nella grafia originale:
Designazione: a) presidente del partito del Congresso generale del popolo yemenita; b) ex presidente della Repubblica dello Yemen. Data di nascita: a) 21.3.1945; b) 21.3.1946; c) 21.3.1942; d) 21.3.1947. Luogo di nascita: a) Bayt al-Ahmar, Sanàa Governorate, Yemen; b) Sanàa, Yemen; c) Sanàa, Sanhan, Al-Rib' al-Sharqi. Cittadinanza: yemenita. Passaporto n.: 00016161 (Yemen). Numero di identificazione nazionale: 01010744444. Altre informazioni: sesso: maschile. Sarebbe deceduto. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5837306. Data di designazione da parte dell'ONU: 7.11.2014 (modificata il 20.11.2014, 23 aprile 2018).
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Ali Abdullah Saleh è stato iscritto nell'elenco delle persone oggetto di sanzioni il 7 novembre 2014 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui ai punti 17 e 18 della risoluzione stessa.
Ali Abdullah Saleh ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen, quali atti che ostacolano l'applicazione dell'accordo del 23 novembre 2011 tra il governo dello Yemen e l'opposizione — che prevede un passaggio di poteri pacifico nello Yemen — e atti che ostacolano il processo politico nello Yemen.
Ai sensi dell'accordo del 23 novembre 2011, approvato dal Consiglio di cooperazione del Golfo, Ali Abdullah Saleh ha lasciato la presidenza dello Yemen dopo più di 30 anni.
Dall'autunno 2012, Ali Abdullah Saleh, stando alle informazioni disponibili, è diventato uno dei principali sostenitori delle azioni violente perpetrate dagli Houthi nel nord dello Yemen.
Gli scontri del febbraio 2013 nel sud dello Yemen sono stati il risultato degli sforzi congiunti di Saleh, dell'AQAP e del secessionista sudista Ali Salim al-Bayd volti a creare disordini prima della conferenza sul dialogo nazionale nello Yemen del 18 marzo 2013. Più di recente, dal settembre 2014, Saleh si adopera per destabilizzare lo Yemen utilizzando altre persone al fine di indebolire il governo centrale e creare un clima sufficientemente instabile, propizio a un colpo di Stato. Secondo una relazione pubblicata nel settembre 2014 dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite per lo Yemen, alcuni interlocutori hanno affermato che Saleh sostiene le azioni violente di alcuni cittadini yemeniti fornendo loro finanziamenti e sostegno politico, nonché adoperandosi affinché i membri del Congresso generale del popolo continuino a contribuire alla destabilizzazione dello Yemen in vari modi.
4. Abdulmalik al-Houthi (alias: Abdulmalik al-Huthi)
Altre informazioni: Leader del movimento Houthi dello Yemen. Ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen. Data di designazione da parte dell'ONU:14.4.2015 (modificata il 26.8.2016).
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Abdulmalik al-Houthi è stato iscritto nell'elenco delle persone oggetto di sanzioni il 14 aprile 2015 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015).
Abdul Malik al-Houthi è leader di un gruppo che ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen.
Nel settembre 2014 le forze Houthi hanno conquistato Sanàa e nel gennaio 2015 hanno tentato di sostituire unilateralmente il legittimo governo dello Yemen con un'autorità governativa illegittima dominata dagli Houthi. Al-Houthi ha assunto il ruolo di leader del movimento Houthi dello Yemen nel 2004 dopo la morte di suo fratello, Hussein Badredden al-Houthi. Come leader del gruppo, al-Houthi ha ripetutamente minacciato le autorità yemenite di ulteriori disordini se queste non avessero dato seguito alle sue richieste e ha arrestato il presidente Hadi, il primo ministro e membri importanti del gabinetto. Hadi è fuggito successivamente a Aden. Gli Houthi hanno lanciato poi un'altra offensiva contro Aden assistiti da unità militari fedeli all'ex presidente Saleh e a suo figlio, Ahmed Ali Saleh.
5. Ahmed Ali Abdullah Saleh (alias: Ahmed Ali Abdullah Al-Ahmar)
Titolo: Ex ambasciatore, ex brigadier generale. Data di nascita:25.7.1972. Cittadinanza: yemenita. Passaporto n.: a) passaporto yemenita numero 17979 rilasciato a nome di Ahmed Ali Abdullah Saleh (figurante nella carta d'identità diplomatica con numero 31/2013/20/003140 di cui sotto) b) passaporto yemenita numero 02117777 rilasciato l'8.11.2005 a nome di Ahmed Ali Abdullah Al-Ahmar c) passaporto yemenita numero 06070777 rilasciato il 3.12.2014 a nome di Ahmed Ali Abdullah Al-Ahmar. Indirizzo: Emirati arabi uniti. Altre informazioni: ha svolto un ruolo essenziale nel facilitare l'espansione militare degli Houthi. Ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità dello Yemen. Ahmed Saleh è figlio dell'ex presidente della Repubblica dello Yemen, Ali Abdullah Saleh (YEi.003). Ahmed Ali Abdullah Saleh proviene da una zona conosciuta come Bayt al-Ahmar, situata a circa 20 chilometri a sud-est della capitale Sanàa. Carta d'identità diplomatica n. 31/2013/20/003140, rilasciata il 7.7.2013 dal ministero degli affari esteri degli Emirati arabi uniti a nome di Ahmed Ali Abdullah Saleh; stato attuale: annullata. Link all'avviso speciale INTERPOL — Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5895854. Data di designazione da parte dell'ONU:14.4.2015 (modificata il 16.9.2015).
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Ahmed Ali Saleh si è adoperato per indebolire l'autorità del presidente Hadi, ostacolare i tentativi di Hadi di riforma delle forze militari e ostacolare la transizione pacifica dello Yemen verso la democrazia. Saleh ha svolto un ruolo chiave nel facilitare l'espansione militare degli Houthi. Dalla metà di febbraio 2013, Ahmed Ali Saleh ha fornito migliaia di nuovi fucili alle brigate della guardia repubblicana e a capi tribali non identificati. Le armi sono state inizialmente procurate nel 2010 e destinate a comprare la fedeltà dei beneficiari a fine di vantaggio politico in una data successiva.
Dopo che il padre di Saleh, l'ex presidente della Repubblica dello Yemen Ali Abdullah Saleh, ha lasciato la presidenza dello Yemen nel 2011, Ahmed Ali Saleh ha conservato il suo posto di comandante della guardia repubblicana dello Yemen. Poco più di un anno dopo, Saleh è stato destituito dal presidente Hadi, ma ha conservato un'influenza notevole in seno all'esercito yemenita anche dopo essere stato rimosso dal comando. Ali Abdullah Saleh è stato designato nel novembre 2014 dall'ONU ai sensi dell'UNSCR 2140.
6. Sultan Saleh Aida Aida Zabin
Altre informazioni: Direttore del Servizio di polizia investigativa a Sanaa. Ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen. Data della designazione ONU:25.2.2021.
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Sultan Saleh Aida Aida Zabin ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, fra cui violazioni del diritto internazionale umanitario applicabile e abusi dei diritti umani nello Yemen.
Sultan Saleh Aida Aida Zabin è il direttore del Servizio di polizia investigativa a Sanaa. Ha svolto un ruolo di primo piano in una politica di intimidazione e di ricorso sistematico all’arresto, alla detenzione, alla tortura, alla violenza sessuale e allo stupro contro donne attive in politica. In qualità di direttore del Servizio di polizia investigativa, Zabin è direttamente responsabile, o responsabile in virtù della sua autorità, e complice dell’utilizzo di molteplici luoghi di detenzione, compresi gli arresti domiciliari, le stazioni di polizia, le carceri e i centri di detenzione ufficiali nonché i centri di detenzione segreti. In questi siti le donne, di cui almeno una minorenne, sono state vittime di sparizioni forzate, ripetuti interrogatori, stupri e torture, si sono viste negare le opportune cure mediche e sono state obbligate al lavoro forzato. In alcuni casi Zabin stesso ha inflitto le torture direttamente.
7. Saleh Mesfer Saleh Al Shaer (alias: a) Saleh Mosfer Saleh al Shaer; b) Saleh Musfer Saleh al Shaer; c) Saleh Mesfer al Shaer; d) Saleh al Shae; e) Saleh al Sha'ir; f) Abu Yasser).
Nome nella grafia originale: الشاعر صالح مسفر صالح
Designazione: Maggiore Generale, «custode giudiziario» di beni e fondi appartenenti a oppositori degli Houthi. Indirizzo: Yemen. Luogo di nascita: Al Safrah, Sàdah Governorate, Yemen. Cittadinanza: yemenita. Passaporto n.: a) 05274639 (passaporto yemenita), rilasciato il 7.10.2013 (data di scadenza: 7.10.2019); b) 00481779 (passaporto yemenita), rilasciato il 9.12.2000 (data di scadenza: 9.12.2006). Numero di identificazione nazionale: a) 1388114 (Yemen); b) 10010057512 (Yemen). Altre informazioni: in qualità di «ministro aggiunto della Difesa per la logistica» degli Houthi, ha assistito gli Houthi nell'acquisizione di armi e armamenti di contrabbando. In qualità di «custode giudiziario», è direttamente coinvolto nell'appropriazione generalizzata e indebita di risorse ed entità appartenenti a soggetti privati arrestati dagli Houthi o costretti a rifugiarsi al di fuori dello Yemen. Descrizione fisica: colore degli occhi: castani; capelli: grigi; carnagione: media; corporatura: snella; altezza (m/cm): sconosciuta; peso (kg): sconosciuto; e clan: membro della confederazione tribale degli Hashid. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-UNSC. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals. Data di designazione da parte dell'ONU:9.11.2021.
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.
Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato: 9 novembre 2021
Saleh Mesfer Saleh Al Shaer è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 e al punto 18, lettera c), della risoluzione 2140 (2014).
Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, tra cui la direzione di atti che violano il diritto internazionale umanitario applicabile nello Yemen.
Informazioni supplementari:
In riferimento alla memoria presentata dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite il 28 agosto 2019, Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). In qualità di «ministro aggiunto della Difesa per la logistica» degli Houthi, Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha assistito gli Houthi nell'acquisizione di armi e armamenti di contrabbando. È inoltre iscritto nell'elenco in relazione al suo coinvolgimento diretto dall'inizio del 2018 nell'appropriazione generalizzata e indebita di risorse ed entità appartenenti a soggetti privati arrestati dagli Houthi o costretti a rifugiarsi al di fuori dello Yemen, in veste di «custode giudiziario» e in violazione del diritto internazionale umanitario. Al Shaer ha sfruttato la sua autorità e una rete con sede a Sanàa comprendente membri della sua famiglia, un tribunale penale speciale, l'Ufficio per la sicurezza nazionale, la Banca centrale, i servizi di segreteria del ministero yemenita del Commercio e dell'industria e alcune banche private al fine di espropriare arbitrariamente determinati soggetti privati ed entità dei loro beni senza alcun procedimento giudiziario o possibilità di ricorso.
8. Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari [alias: a) Mohammad Al-Ghamari].
Nome nella grafia originale: الغماري محمد عبدالكریم
Designazione: Maggiore Generale, Capo di Stato maggiore degli Houthi. Indirizzo: Yemen. Data di nascita: a) 1979; b) 1984. Luogo di nascita: Izla Dhaen, Wahha District, Hajjar Governorate, Yemen. Cittadinanza: yemenita. Altre informazioni: Capo di Stato maggiore militare degli Houthi, riveste il ruolo principale nell'organizzazione degli sforzi militari degli Houthi che minacciano direttamente la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, anche a Marib, nonché degli attacchi transfrontalieri contro l'Arabia Saudita. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals. Data di designazione da parte dell'ONU:9.11.2021
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.
Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato: 9 novembre 2021
Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014).
Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen.
Informazioni supplementari:
Al-Ghamari figura nell'elenco per il suo coinvolgimento e il suo ruolo di leader nelle campagne militari degli Houthi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). Al-Ghamari, in qualità di Capo di Stato maggiore militare degli Houthi, riveste il ruolo principale nell'organizzazione degli sforzi militari degli Houthi che minacciano direttamente la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, nonché degli attacchi transfrontalieri contro l'Arabia Saudita. Recentemente ha assunto la guida dell'offensiva su vasta scala degli Houthi contro il territorio controllato dal governo yemenita nel governatorato di Marib. L'offensiva contro Marib sta aggravando la crisi umanitaria in Yemen, dal momento che espone circa un milione di sfollati interni vulnerabili al rischio di essere nuovamente sfollati, provoca la morte di civili e sta innescando un'escalation più ampia del conflitto.
9. Yusuf Al-Madani
Nome nella grafia originale: یوسف المداني
Titolo: Maggiore Generale. Designazione: Comandante della quinta regione militare degli Houthi. Indirizzo: Yemen. Data di nascita: 1977. Luogo di nascita: Muhatta Directorate, Hajjah Province, Yemen. Cittadinanza: yemenita. Altre informazioni: Leader di spicco delle forze Houthi e comandante delle forze a Hudaydah, Hajjah, Al Mahwit, e Raymah (Yemen), che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen. Dal 2021 Al-Madani è stato assegnato all'offensiva contro Marib. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals. Data di designazione da parte dell'ONU:9.11.2021.
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:
Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.
Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato: 9 novembre 2021
Yusuf Al-Madani è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014).
Yusuf Al-Madani ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen.
Informazioni supplementari:
Al-Madani figura nell'elenco per il suo coinvolgimento e il suo ruolo di leader nelle campagne militari Houthi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). Al-Madani è un leader di spicco delle forze Houthi ed è il comandante delle forze a Hudaydah, Hajjah, Al Mahwit, e Raymah (Yemen). Dal 2021 Al-Madani è stato assegnato all'offensiva contro Marib. Il persistente riposizionamento Houthi e altre violazioni delle disposizioni del cessate il fuoco dell'accordo di Hudaydah hanno destabilizzato una città che funge da passaggio cruciale per i beni commerciali essenziali e umanitari. Inoltre, vi sono segnalazioni periodiche di attacchi Houthi ai danni di civili e infrastrutture civili all'interno e nei dintorni di Hudaydah, che aggravano ulteriormente la situazione degli yemeniti, i quali si trovano ad affrontare livelli di bisogni umanitari tra i più elevati nel paese.
10. Mansur Al-Sa'adi
Nome nella grafia originale: منصور السعادي
Designazione: Maggiore Generale, Comandante Houthi delle forze di difesa navale e costiera dello Yemen Data di nascita: 1988 Luogo di nascita: Yemen Alias certo: n.d. Alias incerti: a) Mansoor Ahmed Al Saadi; b) Mansur Ahmad al-Sa'adi; c) Abu Sajjad Cittadinanza: yemenita Passaporto n.: n.d. Numero di identificazione nazionale: n.d. Indirizzo: Yemen Data di inserimento nell'elenco:26 settembre 2022Altre informazioni: Capo di stato maggiore delle forze navali Houthi, è stato l'ideatore degli attacchi mortali rivolti contro il trasporto marittimo internazionale nel Mar Rosso e svolge un ruolo di spicco negli sforzi navali degli Houthi che minacciano direttamente la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen. Descrizione fisica: colore degli occhi: castani; capelli: castani. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individual
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Conformemente alla sezione 5, lettera h), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.
Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato: 26 settembre 2022.
Mansur Al-Sa'adi è stato iscritto nell'elenco il 26 settembre 2022 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014), anche secondo quanto precisato al punto 19 della risoluzione 2216 (2015).
Mansur Al-Sa'adi ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, comprese violazioni dell'embargo sulle armi mirato.
Informazioni supplementari:
Al-Sa'adi figura nell'elenco per il suo coinvolgimento e il suo ruolo di leader nelle campagne navali degli Houthi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). In qualità di Capo di stato maggiore delle forze navali Houthi, Al-Sa'adi è stato l'ideatore di attacchi mortali contro le navi del trasporto marittimo internazionale nel Mar Rosso. Le forze navali Houthi hanno ripetutamente disperso mine navali che, come sottolineato dalle organizzazioni internazionali per i diritti umani, rappresentano un rischio per le navi commerciali, i pescherecci e le navi che trasportano aiuti umanitari. Al-Sa'adi ha inoltre contribuito al contrabbando di armi dirette agli Houthi nello Yemen, in violazione dell'embargo sulle armi mirato di cui al punto 14 della risoluzione 2216 (2015).
Verifica del ruolo militare attivo:
(«Mansour Al-Saadi e Ahmed Al-Hamzi, due misteriosi personaggi dell'aviazione e della marina Houthi, hanno svolto un ruolo centrale nella guerra nello Yemen, espandendone l'influenza fino a minacciare i territori sauditi e la sicurezza del Mar Rosso.»)
(«Al-Sa'adi, che si cela dietro lo pseudonimo «Abu Sajjad» ed è noto come l'emiro del Mar Rosso, ha la responsabilità principale nella riorganizzazione di una forza di difesa navale e costiera la cui missione è attuare un'azione di disturbo nei confronti delle navi da guerra e ricattare la comunità internazionale minacciando le rotte di navigazione.»).
11. Motlaq Amer Al-Marrani
Nome nella grafia originale: مطلق عامر المراني
Designazione: (ex) vicecapo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale Houthi (NSB) (agenzia di intelligence) Data di nascita: 1o gennaio 1984Luogo di nascita: Al-Jawf, Yemen Alias certo: a) Mutlaq Ali Aamer Al Marrani; b) Abu Emad Alias incerto: n/a Nazionalità: yemenita Passaporto n.: n.d. Numero di identificazione nazionale: n.d. Indirizzo: Yemen Data di inserimento nell'elenco:26 settembre 2022Altre informazioni: ex vicecapo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale Houthi (NSB), è stato responsabile della sorveglianza dei detenuti dell'NSB sottoposti a tortura e altri maltrattamenti durante la detenzione, nonché ha pianificato e diretto arresti e detenzioni illegali di operatori umanitari e la diversione indebita degli aiuti umanitari in violazione del diritto internazionale umanitario. Descrizione fisica: colore degli occhi: castani; capelli: castani. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individual
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Conformemente alla sezione 5, lettera h), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.
Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato: 26 settembre 2022.
Motlaq Amer Al-Marrani è stato iscritto nell'elenco il 26 settembre 2022 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014), anche secondo quanto precisato al punto 19 della risoluzione 2216 (2015), nonché al punto 18, lettera c), della risoluzione 2140.
Motlaq Amer Al-Marrani ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, fra cui violazioni del diritto internazionale umanitario applicabile e abusi dei diritti umani, nonché l'ostruzione dell'accesso agli aiuti umanitari nello Yemen.
Informazioni supplementari:
Al-Marrani figura nell'elenco per aver orchestrato atti illegali di tortura e detenzione che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, fra cui atti che violano il diritto internazionale umanitario applicabile e che hanno ostacolato l'accesso agli aiuti umanitari nello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014), come ulteriormente precisato al punto 19 della risoluzione 2216 (2015), nonché al punto 18, lettera c), della risoluzione 2140.
In qualità di vicecapo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale Houthi (NSB), Al-Marrani ha ordinato l'arresto, la detenzione e il maltrattamento di operatori umanitari e di altre persone attive nel campo degli aiuti umanitari e ha inoltre abusato della sua autorità e influenza sull'accesso umanitario come leva per generare profitti personali. Il gruppo di esperti sullo Yemen ha documentato tali attività nella sua relazione finale del 2018 (cfr. S/2018/594, punto 193).
Come ulteriormente documentato dal gruppo di esperti sullo Yemen, Al-Marrani era responsabile della sorveglianza dei detenuti dell'NSB, che sarebbero stati sottoposti a torture e altri maltrattamenti durante la detenzione. Ha inoltre orchestrato l'estorsione, l'intimidazione e l'arresto illegale di dirigenti di società e amministratori bancari, con la minaccia di accusarli di collaborazione e spionaggio a favore del nemico se non si fossero conformati agli ordini dei custodi giudiziari.
Verifica del ruolo nelle violazioni dei diritti umani:
ENTITÀ
1. GLI HOUTHI ( 1 ) [alias: a) ANSARALLAH; b) ANSAR ALLAH; c) PARTISANS OF GOD; d) SUPPORTERS OF GOD).
Informazione: Gli Houthi hanno perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen.
Data di designazione da parte dell'ONU:24.2.2022.
Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Gli Houthi hanno perpetrato attacchi contro civili e infrastrutture civili nello Yemen, hanno attuato una politica di violenza sessuale e repressione nei confronti di donne politicamente attive e professioniste, hanno proceduto al reclutamento e all'impiego di minori, hanno istigato alla violenza contro gruppi anche sulla base della religione e della cittadinanza, nonché utilizzato indiscriminatamente mine terrestri e ordigni esplosivi improvvisati sulla costa occidentale dello Yemen. Gli Houthi hanno inoltre ostacolato l'inoltro di aiuti umanitari allo Yemen, oppure l'accesso agli aiuti umanitari nello Yemen o la loro distribuzione.
Gli Houthi hanno condotto attacchi contro la navigazione commerciale nel Mar Rosso utilizzando ordigni esplosivi marini improvvisati e mine marine.
Gli Houthi hanno inoltre perpetrato ripetuti attentati terroristici transfrontalieri contro civili e infrastrutture civili nel Regno dell'Arabia Saudita e negli Emirati arabi uniti e hanno minacciato di colpire intenzionalmente siti civili.
( 1 ) L'articolo 2 bis, paragrafo 1, e l'articolo 2 ter, paragrafi 1 e 2, della decisione 2014/932/PESC non si applicano a tale entità.