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Document JOL_2009_088_R_0076_01

2009/192/CE: Decisione del Parlamento europeo, del 22 aprile 2008 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione V — Corte dei conti
Risoluzione del Parlamento europeo, del 22 aprile 2008 , recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione V — Corte dei conti

GU L 88 del 31.3.2009, p. 76–78 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

31.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 88/76


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione V — Corte dei conti

(2009/192/CE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee per l’esercizio 2006 — Volume I (C6-0366/2007) (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2006, presentata all’autorità competente per il discarico,

viste la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2006 e le sue relazioni speciali, accompagnate dalle risposte delle istituzioni controllate (3),

vista la relazione del revisore contabile esterno sui conti della Corte dei conti per l’esercizio 2006 (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti l’articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visti l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0093/2008),

1.

concede il discarico al segretario generale della Corte dei conti per l’esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l’esercizio 2006;

2.

esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Hans-Gert PÖTTERING

Il segretario generale

Harold RØMER


(1)  GU L 78 del 15.3.2006.

(2)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 1.

(3)  GU C 273 del 15.11.2007, pag. 1.

(4)  GU C 292 del 5.12.2007, pag. 1.

(5)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 130.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 22 aprile 2008

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006, sezione V — Corte dei conti

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2006 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2006 — Volume I (C6-0366/2007) (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2006, presentata all’autorità competente per il discarico,

viste la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2006 e le sue relazioni speciali, accompagnate dalle risposte delle istituzioni controllate (3),

vista la relazione del revisore contabile esterno sui conti della Corte dei conti per l’esercizio 2006 (4),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (5),

visti l’articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (6), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visti l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0093/2008),

1.

osserva che nel 2006 la Corte dei conti europea (CCE) aveva a disposizione stanziamenti d’impegno per un totale di 113 596 668,31 EUR (2005: 107 548 618,24 EUR), con un tasso di utilizzazione dell’89 %, inferiore alla media delle altre istituzioni;

2.

osserva che, in seguito all’introduzione della contabilità di competenza a partire dal 1o gennaio 2005, le dichiarazioni finanziarie della CCE rivelano un risultato economico negativo per l’esercizio 2006 (32 000 EUR) e una situazione deficitaria di 11 418 000 EUR;

3.

ricorda che, per quanto riguarda l’esercizio 2006 (come è anche avvenuto nel caso dell’esercizio 2005) i conti della CCE sono stati controllati da un’impresa esterna, la KPMG, la quale ha concluso che: «[…] le dichiarazioni finanziarie danno una visione esatta e fedele della posizione finanziaria della Corte dei conti europea al 31 dicembre 2006 e dei suoi risultati operativi per l’esercizio concluso a tale data, conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, alle sue norme di attuazione, ai principi contabili generalmente accettati e alle norme interne della Corte dei conti europea.»;

4.

prende atto della risposta scritta fornita dalla CCE al questionario del relatore sui conti del regime pensionistico degli ex membri della CCE, secondo cui le passività al 31 dicembre 2006 sono presentate dalla CCE nel suo stato patrimoniale e le garanzie degli Stati membri sono riportate nelle note dello stesso stato patrimoniale ma non rendicontate come credito a lungo termine nei confronti degli Stati membri; osserva inoltre che nell’esercizio 2006 i pagamenti pensionistici effettuati dalla CCE ai suoi membri sono ammontati a 2,3 milioni di EUR;

5.

ribadisce il suo parere che sia le passività a titolo dei futuri pagamenti pensionistici, sia i crediti a lungo termine nei confronti degli Stati membri — questi ultimi garantiscono il finanziamento del regime pensionistico — dovrebbero essere inclusi nello stato patrimoniale allo scopo di fornire un chiaro quadro delle esistenti passività e del costo reale del controllo dei conti dell’Unione europea, oltre a riflettere i principi della contabilità di competenza applicabili a partire dal 1o gennaio 2005;

6.

osserva che la relazione per il 2006 del revisore contabile interno della CCE era, in linea di massima, positiva, in quanto sosteneva che la qualità degli appalti e dei contratti era soddisfacente, sebbene affermasse che «la scelta di procedure semplificate o derogatorie poteva essere meglio giustificata e la documentazione a livello di valutazione delle offerte andrebbe migliorata»; si compiace in questo contesto che tutte le raccomandazioni presentate dal revisore contabile interno (rafforzamento della formazione in materia di appalti e la registrazione di tutti i contratti in un’unica base di dati) siano state seguite;

7.

prende atto con preoccupazione che, secondo le risposte al questionario del relatore, la CCE continua a trovarsi in difficoltà per quanto riguarda l’assunzione di personale professionalmente qualificato per numerosi posti vacanti dai concorsi organizzati da EPSO, in parte a causa dell’elevato costo della vita a Lussemburgo e dell’insufficienza delle retribuzioni al grado di base AD 5; approva tuttavia la significativa riduzione del numero di posti vacanti dai 74 del 2006 ai 56 del 2007 e si compiace per l’intenzione della CCE di ridurre ulteriormente il numero di posti vacanti e la loro quota relativa nell’organigramma totale dell’esercizio in corso e nei prossimi anni;

8.

osserva che nel corso del 2006 cinque nuovi membri sono entrati a far parte della CCE; ribadisce la sua speranza che sia possibile ideare una struttura più razionale per la CCE prima del prossimo ampliamento; chiede alla CCE di prendere in considerazione modelli esistenti per ridurre il numero totale di membri; ribadisce il suo appello affinché vengano prese in considerazione proposte per introdurre un sistema di rotazione simile a quello applicato al Consiglio di amministrazione della BCE, oppure un sistema con un unico revisore generale dei conti; invita la CCE a tenere informato il Parlamento in merito al seguito dato alle sue raccomandazioni fino al 30 settembre 2008;

9.

rileva che la CCE ha adottato un nuovo manuale sulla valutazione delle prestazioni e un piano per sviluppare ulteriormente il controllo a livello di tecnologie dell’informazione (IT) e adeguare l’organizzazione dei gruppi di revisione contabile per riflettere l’impatto di un bilancio basato sulle attività sul controllo dei conti; osserva inoltre che la CCE ha effettuato un esercizio di autovalutazione nel corso del 2006 e ha elaborato un conseguente piano d’azione;

10.

osserva che questo piano d’azione è soggetto a una «revisione alla pari» da parte di un apposito gruppo internazionale; chiede che il presidente della CCE fornisca informazioni aggiornate sull’evoluzione di tale revisione e sull’esecuzione del piano d’azione;

11.

osserva, per quanto riguarda le dichiarazioni degli interessi finanziari dei membri, che nel rispetto del codice di condotta della CCE, i suoi membri trasmettono le proprie dichiarazioni su interessi finanziari e altri attivi (azioni, obbligazioni convertibili e certificati d’investimento, oltre a terreni e proprietà immobiliari, unitamente alle attività professionali del coniuge) al presidente della CCE, il quale le custodisce in via confidenziale senza che tali dichiarazioni vengano pubblicate;

12.

ribadisce il suo appello affinché, in linea di principio e nell’interesse della trasparenza, i membri di tutte le istituzioni dell’Unione europea siano tenuti a presentare le proprie dichiarazioni sugli interessi finanziari, che dovrebbero essere accessibili su Internet nell’ambito di un registro pubblico; esprime il suo disappunto per il fatto che, contrariamente alla sua richiesta dell’anno scorso, la CCE non ha informato il Parlamento entro il 30 settembre 2007 delle misure che intendeva adottare a tale riguardo.


(1)  GU L 78 del 15.3.2006.

(2)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 1.

(3)  GU C 273 del 15.11.2007, pag. 1.

(4)  GU C 292 del 5.12.2007, pag. 1.

(5)  GU C 274 del 15.11.2007, pag. 130.

(6)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.


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