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Document JOL_2005_196_R_0138_01

2005/550/: Decisione del Parlamento europeo, del 12 aprile 2005, sul discarico al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario 2003
Risoluzione del Parlamento europeo contenente le osservazioni che accompagnano la decisione sul discarico da concedere al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario 2003

GU L 196 del 27.7.2005, p. 138–143 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

27.7.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 196/138


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 12 aprile 2005

sul discarico al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario 2003

(2005/550/CE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la relazione della Corte dei conti sui rendiconti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all’esercizio 2003, corredata delle risposte dell’Agenzia (1),

vista la raccomandazione del Consiglio dell’8 marzo 2005 (6855/2005 — C6-0065/2005),

visto il trattato CE, e in particolare l’articolo 276,

visti il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), in particolare l’articolo 185, e il regolamento (CE) n. 1644/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2003, che modifica il regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima (3), in particolare l’articolo 19,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4), in particolare l’articolo 94,

visti gli articoli 70 e 71 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0074/2005),

1.

concede al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima il discarico per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio 2003;

2.

formula le proprie osservazioni nella risoluzione che accompagna la presente decisione;

3.

incarica il proprio presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che l’accompagna al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Josep BORRELL FONTELLES

Il segretario generale

Julian PRIESTLEY


(1)  GU C 324 del 30.12.2004, pag. 16.

(2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(3)  GU L 245 del 29.9.2003, pag. 10.

(4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

contenente le osservazioni che accompagnano la decisione sul discarico da concedere al direttore esecutivo dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio finanziario 2003

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la relazione della Corte dei conti sui rendiconti annuali dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima relativi all’esercizio 2003, corredata delle risposte dell’Agenzia (1),

vista la raccomandazione del Consiglio dell’8 marzo 2005 (6855/2005 — C6-0065/2005),

visto il trattato CE, e in particolare l’articolo 276,

visti il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), e in particolare l’articolo 185, e il regolamento (CE) n. 1644/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2003, che modifica il regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un’Agenzia europea per la sicurezza marittima (3) e in particolare l’articolo 19,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4), e in particolare l’articolo 94,

visti gli articoli 70 e 71 e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0074/2005),

A.

considerando che la Corte dei conti europea (CCE), nella suddetta relazione, ha asserito, con ragionevole certezza, che i conti annuali relativi all’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2003 sono affidabili e che le operazioni sottostanti sono, nel complesso, legittime e regolari,

B.

considerando che il Parlamento europeo, ai sensi dell’articolo 185 del regolamento finanziario, esercita per la prima volta la sua competenza di concedere il discarico al direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esecuzione del bilancio dell’Agenzia relativo all’esercizio 2003;

C.

considerando che, nell’inaugurare questa nuova relazione con l’Agenzia, il Parlamento è lieto che la propria commissione competente abbia ricevuto da essa informazioni in risposta alle domande rivoltele e si augura che fra le proprie commissioni competenti e l’Agenzia si instauri un rapporto di stretta collaborazione,

1.   prende atto dei seguenti dati relativi ai conti dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima per l’esercizio 2003;

Conto di gestione dell’esercizio 2003

(migliaia di EUR)

 

2003

Entrate

Sovvenzioni comunitarie

2 630

Altre entrate

2

Totale entrate (a)

2 632

Spese

Personale — Titolo I del bilancio

Pagamenti

647

Stanziamenti riportati

66

Funzionamento — Titolo II del bilancio

Pagamenti

238

Stanziamenti riportati

315

Attività operative — Titolo III del bilancio

Pagamenti

13

Stanziamenti riportati

155

Totale spese (b)

1 434

Saldo dell'esercizio (a – b)

1 198

NB: I totali possono presentare differenze dovute agli arrotondamenti.

Fonte: Dati dell'Agenzia

2.   prende atto delle osservazioni della CCE sui problemi riscontrati in merito al rispetto del regolamento finanziario (per esempio, la mancanza di separazione delle funzioni fra gli agenti finanziari o i ritardi nella convalida dei sistemi destinati a fornire informazioni contabili); prende atto altresì delle constatazioni della CCE in merito alle lacune nell’applicazione delle norme relative alla determinazione della remunerazione e dei diritti finanziari del personale assunto;

3.   prende atto delle risposte dell’Agenzia, nelle quali essa indica le misure che ha adottato al fine di conformarsi alle osservazioni della Corte;

4.   ritiene che tali carenze siano ampiamente dovute al fatto che l’Agenzia si trovava in fase di avviamento; invita l’Agenzia ad intraprendere ulteriori azioni correttive, laddove necessario, al fine di conformarsi pienamente alle osservazioni della Corte;

5.   si rammarica dell’assenza di una politica di parità fra uomini e donne e si attende che l’Agenzia ne elabori una al più presto, al fine di diventare un datore di lavoro che garantisce le pari opportunità; si aspetta che l’Agenzia non solo tenga conto delle questioni relative all’uguaglianza in fase di assunzione del personale, ma che intraprenda anche un lavoro proattivo e a lungo termine per la promozione della parità di genere;

6.   prende atto della situazione di partenza dell’Agenzia e delle difficoltà incontrate dal direttore nell’applicare rigorosamente il principio di integrazione della dimensione di genere nell’assunzione di personale; chiede all’Agenzia di elaborare e mettere in atto, prima della fine del 2005, un piano d’azione positivo simile a quello applicato in seno alle istituzioni europee e di adoperarsi in modo particolare per quanto concerne l’informazione e la comunicazione al fine di incoraggiare le donne a fare domanda per i posti di lavoro nell’Agenzia;

7.   si rammarica dell’assenza di una strategia di comunicazione, ma esprime comprensione, considerata la fase di avviamento dell’Agenzia;

8.   si attende che l’Agenzia fornisca informazioni complete sui progressi compiuti, nella relazione annuale d’attività per l’esercizio finanziario 2004;

Punti generali indirizzati alla Commissione e alle Agenzie

9.

ribadisce la propria posizione, secondo cui, pur apprezzando gli sforzi della Commissione volti a stabilire un numero limitato di modelli, almeno per le future Agenzie «di regolamentazione», ritiene che la struttura delle Agenzie attuali e future meriti un esame approfondito a livello interistituzionale; sottolinea altresì che, prima della definizione, ad opera della Commissione, delle condizioni generali per il ricorso alle Agenzie di regolamentazione, occorre definire un accordo interistituzionale contenente degli orientamenti comuni; ciò dovrebbe avvenire prima dell’elaborazione di un quadro armonizzato di organizzazione delle Agenzie;

10.

prende atto della posizione della Commissione (5) in merito alla delega della responsabilità per l’esecuzione dei compiti ad organi, incluse le Agenzie, diversi dall’amministrazione centrale della Commissione; ritiene che ciò non risponda alla richiesta del Parlamento di un esame approfondito a livello interistituzionale della struttura delle Agenzie attualmente esistenti; invita pertanto la Commissione a fornire un chiarimento su questo punto e sul futuro accordo interistituzionale generale connesso con le nuove modalità che saranno definite nell’ambito delle prospettive finanziarie (6) o parallelamente ad esse;

11.

invita la Commissione ad organizzare ed attuare nel medio termine, ovvero nell’arco di un normale ciclo triennale, un’analisi trasversale delle valutazioni effettuate sulle singole Agenzie, al fine di

a)

formulare delle conclusioni in merito alla coerenza dell’attività dell’Agenzia con le politiche dell’Unione europea in generale e alle sinergie che già esistono o possono essere sviluppate fra le Agenzie e i servizi della Commissione anche al fine di evitare inutili duplicazioni;

b)

stimare il valore aggiunto complessivo per l’Europa dei risultati ottenuti dalle Agenzie nei loro rispettivi settori di attività, e valutare la pertinenza, l’efficienza e l’efficacia del modello di Agenzia nell’attuare le politiche dell’Unione europea o nel contribuire ad esse;

c)

determinare e rafforzare l’impatto delle azioni delle Agenzie in termini di accessibilità e di visibilità dell’Unione europea tra i suoi cittadini e di vicinanza ad essi;

12.

si attende che tale analisi complessiva sia disponibile entro la fine del 2005, in modo tale da coprire il triennio, a partire dal momento dell’introduzione del nuovo regolamento finanziario e del conseguente nuovo quadro nel sistema delle Agenzie;

13.

invita le Agenzie a partecipare attivamente a tale processo e a collaborare con la Commissione, fornendo il loro indispensabile contributo su questioni che ritengono rilevanti per il funzionamento, il ruolo, il mandato e le esigenze delle loro strutture, nonché su qualsiasi altro aspetto che possa favorire il miglioramento dell’intera procedura di discarico, al fine di contribuire al buon esito del processo come pure all’incremento della responsabilità e trasparenza delle Agenzie; invita le Agenzie a presentare i loro contributi anche alle commissioni competenti del Parlamento;

14.

chiede alla Commissione di presentare, parallelamente al presente esercizio e al più tardi entro la fine del 2005, delle proposte di modifiche da apportare agli atti costitutivi delle attuali Agenzie, in vista, tra l’altro, di un’ottimizzazione del suo rapporto con le Agenzie stesse; tali proposte dovrebbero essere volte a

a)

intensificare la comunicazione fra la Commissione e le Agenzie;

b)

avviare o ampliare la cooperazione nel momento in cui si definiscono le esigenze da soddisfare e gli obiettivi da perseguire, nonché i risultati da raggiungere e la strategia da attuare a tal fine, e si fissano le regole per il monitoraggio e la valutazione;

c)

rafforzare l’azione complementare, migliorare l’organizzazione delle risorse necessarie e la loro effettiva allocazione al fine di produrre risultati, ed elaborare una strategia di comunicazione per la divulgazione degli stessi;

15.

sottolinea che, prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla proposta di creare una nuova Agenzia, la Commissione deve procedere a un’oculata valutazione della necessità e del valore aggiunto dei servizi che questa fornirà, tenendo conto delle strutture esistenti e dei principi di sussidiarietà, di rigore finanziario e di semplificazione delle procedure;

16.

si attende che la Commissione presenti prontamente gli orientamenti concernenti la politica del personale delle Agenzie che il Parlamento le aveva chiesto di presentare prima della fine della procedura di bilancio relativa al 2005;

Punti generali indirizzati alle Agenzie

17.

si aspetta di ricevere, d’ora innanzi, una relazione da ciascuna Agenzia che sintetizzi le informazioni sui controlli effettuati dal revisore interno, le raccomandazioni formulate e le azioni intraprese sulla base di esse, conformemente all’articolo 72, paragrafo 5, del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002;

18.

invita le Agenzie a compiere ulteriori sforzi per applicare correttamente al loro personale lo Statuto dei funzionari e le regolamentazioni applicabili agli altri agenti (procedure di assunzione e relative decisioni, fascicoli personali, calcolo della retribuzione e altri diritti, politica delle promozioni, percentuale dei posti vacantti, quote ai fini del rispetto della parità di genere, ecc.);

19.

osserva che, in generale, la percentuale di uomini e donne nella composizione complessiva degli organici delle Agenzie mostra uno squilibrio fra i due sessi; constata con rammarico che gli uomini costituiscono circa un terzo degli effettivi e sono sovrarappresentati nelle cariche di alto livello, mentre le donne sono generalmente sovrarappresentate nelle mansioni di livello inferiore; si attende che le Agenzie adottino delle misure dirette e efficaci per correggere tale situazione;

20.

chiede alle Agenzie di assicurare che nelle loro rispettive politiche del personale siano integrate tutte le disposizioni pertinenti della direttiva 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, che modifica la direttiva 76/207/CEE del Consiglio relativa all’attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne per quanto riguarda l’accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionali e le condizioni di lavoro (7);

21.

si aspetta che le Agenzie, in risposta alle osservazioni pertinenti della CCE, si conformino pienamente ai principi di bilancio definiti nel regolamento finanziario, in particolare quelli dell’unità e della verità del bilancio; invita le Agenzie ancora inadempienti a conformarsi ai requisiti del regolamento finanziario sugli aspetti contabili e a rafforzare ulteriormente le loro procedure relative alla gestione e al controllo interni al fine di incrementare la responsabilità, la trasparenza e il valore aggiunto europeo;

22.

esorta le Agenzie, soprattutto quelle che hanno punti in comune con le attività o le missioni di altre Agenzie, ad intensificare la loro cooperazione, generando così opportunità per lo sviluppo di sinergie; invita le Agenzie a formalizzare tali cooperazioni, all’occorrenza, mediante accordi specifici (dichiarazioni comuni, protocolli d’intesa, decisioni sulla pianificazione comune e azioni/programmi che presentano caratteristiche complementari), al fine di garantire che non vi siano duplicazioni delle attività, che il lavoro prodotto da ciascuna Agenzia sia chiaramente individuato e che il risultato degli sforzi comuni massimizzi il valore aggiunto e l’impatto del loro operato; si aspetta di essere informato regolarmente su tale questione;

23.

chiede alle Agenzie di prestare particolare attenzione alle procedure per l’aggiudicazione e la gestione dei contratti; le invita ad adottare tutte le misure appropriate per ciò che concerne le loro strutture amministrative, al fine di rafforzare le procedure, la gestione e i canali di controllo interni; ritiene che tali misure possano includere, laddove necessario o fattibile, la creazione di unità specializzate incaricate di fornire consulenza, sulla base dell’analisi del rischio, su come ottimizzare la preparazione delle procedure di aggiudicazione dei contratti, garantire il monitoraggio ed effettuare l’attività di seguito, così come richiesto; a tal proposito, invita la Commissione e la CCE a rafforzare la cooperazione con le Agenzie;

24.

prende atto delle difficoltà menzionate da alcuni direttori, in particolare delle Agenzie «neocostituite», per ciò che concerne la capacità delle Agenzie di rispettare il calendario e le scadenze per il rendiconto, stabiliti dal regolamento finanziario; invita i direttori delle Agenzie, in vista della prossima verifica del regolamento finanziario attesa per il 2005, ad informare le commissioni per i bilanci e per il controllo dei bilanci in merito alle difficoltà incontrate finora, affinché queste ultime possano essere considerate nel contesto della revisione; si aspetta che i direttori avanzino proposte specifiche per trovare soluzioni alternative in merito alle scadenze, che soddisfino al meglio le loro esigenze operative, nel rispetto degli obblighi di rendiconto delle Agenzie sanciti dal regolamento finanziario;

25.

prende atto della risposta positiva dei direttori delle Agenzie alla richiesta, formulata dalla commissione del Parlamento responsabile per la preparazione del discarico, di creare un sistema di comunicazione più preciso, in particolare per ciò che concerne la trasmissione, dalle Agenzie alla suddetta commissione, dei documenti relativi agli obblighi di rendiconto delle Agenzie; ritiene che una migliore organizzazione di tale comunicazione possa rafforzare la propria cooperazione con le Agenzie, migliorando il controllo democratico;

26.

invita i direttori delle Agenzie ad allegare, d’ora innanzi, una dichiarazione di affidabilità riguardante la legittimità e la regolarità delle operazioni, analoga alle dichiarazioni firmate dai direttori generali della Commissione, alla loro relazione annuale d’attività, presentata insieme alle informazioni finanziarie e gestionali;

27.

invita le Agenzie ad elaborare una strategia di comunicazione completa che soddisfi la necessità di rendere disponibili, nella forma appropriata, i risultati del loro lavoro al pubblico, al di là della presentazione di tali risultati alle istituzioni, ai servizi competenti degli Stati membri, agli esperti, ai partner o a beneficiari specifici; invita le Agenzie, in vista dello sviluppo di tale strategia, ad intensificare la loro cooperazione e a scambiare informazioni sulle migliori prassi mirate al raggiungimento di tale obiettivo; si attende che le proprie commissioni competenti siano debitamente informate dalle Agenzie, prima del prossimo esercizio di discarico, in merito ai progressi compiuti nell’elaborazione di tale strategia per assicurare un monitoraggio efficace e tempestivo delle loro attività;

Punti generali indirizzati alla CCE e alle Agenzie

28.

si compiace dell’iniziativa della CCE di aggiungere alle sue relazioni specifiche sulle Agenzie una tabella contenente informazioni sintetiche sulle competenze, l’organizzazione, le risorse disponibili e i prodotti/servizi di ciascuna Agenzia; ritiene che ciò renda più chiaro e trasparente il lavoro di tali organi comunitari, fornendo nel contempo una base utile per un raffronto, laddove opportuno, in vista della definizione del quadro armonizzato per le Agenzie richiesto dal Parlamento;

29.

invita la CCE e le Agenzie a rafforzare la loro cooperazione allo scopo di perfezionare le procedure e gli strumenti tecnici volti a migliorare la sana gestione di tutti gli aspetti finanziari e di bilancio, in vista della definizione di una metodologia che getti le basi per un discarico di bilancio positivo, fin dall’inizio della procedura; si attende di essere informato regolarmente sui progressi compiuti e sull’applicazione delle migliori prassi;

30.

invita la CCE e le Agenzie ad incrementare la trasparenza della procedura contraddittoria che precede la relazione finale della CCE sul discarico, al fine di evitare contraddizioni o ambiguità che potrebbero minare la credibilità dell’intero esercizio; esorta, a tal proposito, la CCE e la Commissione a proporre una soluzione fattibile per aggiornare le informazioni sui miglioramenti apportati e/o i problemi riscontrati, a partire dalla prima discussione della relazione preparatoria della CCE, fino al momento della decisione sulla concessione del discarico, al fine di offrire un quadro quanto più accurato possibile della situazione delle Agenzie.


(1)  GU C 324 del 30.12.2004, pag. 16.

(2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(3)  GU L 245 del 29.9.2003, pag. 10.

(4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(5)  Illustrata nell'allegato 1 della Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo «Costruire il nostro avvenire comune — Sfide e mezzi finanziari dell'Unione allargata 2007-2013» [COM(2004) 0101, pag. 38].

(6)  Cfr. allegato della Relazione della Commissione sul seguito ai discarichi 2002 [COM(2004) 0648, pag. 108].

(7)  GU L 269 del 5.10.2002, pag. 15.


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