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Document 32004D0518
2004/518/EC:Council Decision of 14 June 2004 on the principles, priorities, and conditions contained in the European Partnership with the former Yugoslav Republic of Macedonia
2004/518/CE:Decisione del Consiglio, del 14 giugno 2004, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia
2004/518/CE:Decisione del Consiglio, del 14 giugno 2004, relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia
GU L 222 del 23.6.2004, p. 20–28
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
No longer in force, Date of end of validity: 09/02/2006; abrogato da 32006D0057
23.6.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 222/20 |
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 14 giugno 2004
relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni contenuti nel partenariato europeo con l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia
(2004/518/CE)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 533/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, relativo all’istituzione di partenariati europei nell’ambito del processo di stabilizzazione e associazione (1), in particolare l’articolo 2,
vista la proposta della Commissione,
considerando quanto segue:
(1) |
Il Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003 ha approvato l’«Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: Verso l'integrazione europea», in cui l’elaborazione di partenariati europei è indicata come uno dei mezzi per intensificare il processo di stabilizzazione e associazione. |
(2) |
Il regolamento (CE) n. 533/2004 del Consiglio stabilisce che il Consiglio decida, a maggioranza qualificata e su proposta della Commissione, i principi, le priorità e le condizioni da inserire nei partenariati europei, nonché qualsiasi successivo adeguamento. |
(3) |
Il regolamento (CE) n. 533/2004 del Consiglio stabilisce che l’attuazione dei partenariati europei venga monitorata con i meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e associazione, segnatamente le relazioni annuali. Esso inoltre presenta un’analisi dei preparativi dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia per l’ulteriore integrazione nell’Unione europea e identifica una serie di aree prioritarie per i futuri interventi. |
(4) |
Al fine di prepararsi per l'ulteriore integrazione nell'Unione europea, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia deve elaborare un piano contenente una tabella di marcia e indicazioni relative alle misure che essa intende adottare per conseguire tale obiettivo, |
DECIDE:
Articolo 1
Conformemente all’articolo 1 del regolamento (CE) n. 533/2004, i principi, le priorità e le condizioni contenuti nel partenariato europeo per l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia sono definiti nell’allegato della presente decisione, che costituisce parte integrante di quest’ultima.
Articolo 2
L’attuazione del partenariato europeo verrà esaminata mediante i meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e associazione.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Lussemburgo, addì 14 giugno 2004.
Per il Consiglio
Il presidente
B. COWEN
(1) GU L 86 del 24.3.2004, pag. 1.
ALLEGATO
1. INTRODUZIONE
L’Agenda di Salonicco identifica modi e mezzi per intensificare il processo di stabilizzazione e associazione, tra i quali in particolare l’istituzione di partenariati europei.
Sulla base della relazione annuale della Commissione, scopo del partenariato europeo per l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia è di individuare le priorità di intervento al fine di sostenere le iniziative volte a favorire il ravvicinamento all'Unione europea nell'ambito di un quadro coerente. Le priorità sono adattate alle esigenze specifiche e allo stato di preparazione dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e, se necessario, saranno aggiornate. Il partenariato europeo inoltre fornisce orientamenti per l’assistenza finanziaria al paese.
Da parte sua, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia dovrà adottare un piano che specifichi tempi e modi secondo cui intende affrontare le priorità del partenariato europeo. Tale piano inoltre dovrebbe indicare i metodi per perseguire gli obiettivi dell’Agenda di Salonicco, le priorità relative alla lotta contro il crimine organizzato e la corruzione identificate nella conferenza di Londra del 2002 e nella riunione ministeriale tenutasi a Bruxelles il 28 novembre 2003 nel quadro del Forum UE-Balcani occidentali, nonché le misure presentate da ciascuno dei paesi dei Balcani occidentali nella riunione tenutasi il 5 novembre 2003 a Belgrado, che faceva seguito alla conferenza di Ohrid sulla gestione integrata delle frontiere.
2. PRINCIPI
Il processo di stabilizzazione e associazione rimane il quadro generale del cammino europeo dei paesi dei Balcani occidentali fino alla loro futura adesione.
Le principali priorità identificate per l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia riguardano la sua capacità di soddisfare i criteri stabiliti dal Consiglio europeo di Copenaghen del 1993 e le condizioni fissate per il processo di stabilizzazione e associazione, segnatamente quelle definite dal Consiglio nelle proprie conclusioni del 29 aprile 1997 e del 21-22 giugno 1999, il contenuto della dichiarazione finale del vertice di Zagabria del 24 novembre 2000 e l’Agenda di Salonicco.
3. PRIORITÀ
La relazione annuale della Commissione valuta i progressi compiuti e segnala i settori in cui il paese deve intensificare i propri sforzi. Le priorità elencate nel presente partenariato europeo sono state selezionate in funzione dell’effettiva probabilità che l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia riesca ad attuarle o a portarle sostanzialmente avanti nei prossimi anni. Viene fatta una distinzione tra priorità a breve termine, che dovrebbero essere realizzate in uno o due anni, e priorità a medio termine, che dovrebbero essere realizzate in tre o quattro anni.
Il partenariato europeo indica le principali priorità nel contesto dei preparativi dell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia alla futura integrazione nell'Unione europea, sulla base dell'analisi contenuta nella relazione annuale 2004. Occorre ricordare che, per quanto riguarda la legislazione, il recepimento dell’acquis UE nella normativa nazionale non è di per sé sufficiente; è altresì necessario predisporne la piena applicazione.
3.1. BREVE TERMINE
Situazione politica
Democrazia e stato di diritto
Garantire il funzionamento delle istituzioni dello Stato in tutto il territorio.
Attuare l’accordo quadro di Ohrid— Dare esecuzione alla normativa già adottata per attuare l’accordo quadro. Adottare la restante normativa richiesta da tale accordo, in particolare adottare e attuare le leggi relative all’assetto territoriale, alle finanze municipali e alla città di Skopje. Portare avanti rapidamente il processo di decentramento per consentire il corretto svolgimento delle elezioni locali nei tempi previsti, in particolare rafforzando, mediante azioni di formazione, consulenze e fornitura di attrezzature, la capacità delle municipalità nella gestione finanziaria e nella gestione delle competenze e delle risorse ad esse trasferite. Parallelamente, potenziare la capacità amministrativa necessaria per dirigere e agevolare il processo di decentramento, anche a livello centrale, in particolare nell’ambito del ministero delle Autonomie locali e del ministero delle Finanze per quanto riguarda il decentramento fiscale e nell’ambito dei ministeri interessati per quanto riguarda le rispettive sfere di competenza. Garantire l’assegnazione di adeguate risorse di bilancio per consentire che il trasferimento di competenze abbia luogo senza difficoltà. Adottare un piano strategico a medio termine per un’equa rappresentanza delle minoranze, con la necessaria copertura di bilancio, e assicurarne rapidamente l'attuazione. Adottare ulteriori misure per garantire l'attuazione delle disposizioni dell’accordo quadro relative all’Uso delle Lingue e ai simboli delle comunità. Migliorare la capacità di controllo e di valutazione del governo centrale. Intensificare gli sforzi per rivitalizzare le zone colpite dalla crisi.
Migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione— Dare piena attuazione alla legge sul pubblico impiego. Sviluppare ulteriormente l’Agenzia per i dipendenti pubblici. Mettere a punto un’appropriata pianificazione strategica, con allocazione delle risorse necessarie, in tutti i ministeri e a livello di governo. Attuare il piano di sviluppo strategico del Segretariato generale. Completare le analisi funzionali in corso in tutti gli organismi pubblici e prendere le misure necessarie per attuare le loro raccomandazioni, tenendo conto del processo di decentramento. Migliorare la trasparenza amministrativa e adottare una legge sull’accesso pubblico all’informazione. Riformare la legislazione in materia di procedure amministrative e contenzioso amministrativo al fine di rafforzare il rispetto dei diritti del cittadino. Attuare interamente la legge del 2003 sul difensore civico, portare a termine la riforma del suo ufficio e assicurare che le sue raccomandazioni abbiano seguito. Incoraggiare lo sviluppo della società civile, comprese le organizzazioni delle parti sociali, favorendone l'attiva partecipazione ai processi decisionali.
Rafforzare il sistema giudiziario— Elaborare una riforma generale del settore della giustizia. Rivedere l’attuale sistema di selezione, nomina e promozione dei giudici e dei magistrati inquirenti al fine di garantire l’indipendenza politica della magistratura, l'inamovibilità dei magistrati e una carriera basata sul merito. Preparare gli emendamenti costituzionali e legislativi necessari per garantire l’indipendenza dell’organo preposto alla loro selezione e al loro avanzamento nella carriera. Semplificare le procedure dei tribunali. Migliorare l’applicazione delle decisioni degli organi giudiziari. Introdurre meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie, tra cui l’arbitrato e la mediazione in ambito penale. Garantire l’appropriata applicazione dei diritti di proprietà e delle sentenze nel campo del diritto civile. Rafforzare la capacità istituzionale di formazione dei giudici e dei magistrati inquirenti e preparare la creazione di una Scuola nazionale per magistrati. Prevedere adeguati programmi di formazione iniziale e professionale.
Migliorare la lotta contro la corruzione— Attuare la strategia anticorruzione. Accrescere la capacità istituzionale di indagine e azione penale contro la corruzione. Migliorare il coordinamento e garantire la cooperazione tra gli organi incaricati di assicurare l’applicazione della legge e la Commissione statale per la prevenzione della corruzione. Migliorare lo scambio di informazioni tra i servizi preposti all’individuazione, all’indagine e all’azione penale contro i casi accertati. Rafforzare e attuare le norme in materia di dichiarazione patrimoniale dei funzionari, conflitto di interessi, trasparenza degli appalti pubblici e controllo interno ed esterno dell’amministrazione. Adottare una normativa appropriata sul finanziamento dei partiti politici.
Diritti umani e tutela delle minoranze
Migliorare il rispetto dei diritti umani da parte degli organismi preposti all'applicazione della legge— Garantire il pieno rispetto della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, della Convenzione per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti e delle altre convenzioni internazionali pertinenti. Attuare il codice etico e assicurare che le irregolarità siano legalmente perseguite. Promuovere l’appropriata azione legale contro i precedenti casi di maltrattamenti. Migliorare i controlli interni e l’adeguamento agli standard professionali in tutti gli organismi preposti all’applicazione della legge, nel settore giudiziario e nelle amministrazioni penitenziarie. Rispettare le norme relative alla carcerazione preventiva. Sensibilizzare la polizia, i giudici, i pubblici ministeri e gli altri organismi responsabili dell’applicazione della legge ai loro obblighi in termini di diritti umani e far sì che rispettino tali obblighi in conformità alle disposizioni internazionali.
Promuovere la libertà di espressione e la libertà dei media— Rivedere il quadro giuridico in materia di emittenza al fine di impedire ingerenze politiche. Prendere misure concrete per garantire l’indipendenza degli organismi di regolamentazione dei mezzi di comunicazione di massa. Adeguare la normativa in materia di diffamazione agli standard europei e alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Garantire il rispetto dei diritti delle minoranze— Assicurare che il processo di istituzione di una terza Università statale a Tetovo sia completato in modo da creare una sinergia con l’Università dell’Europa sudorientale e prevedere standard accademici conformi alla dichiarazione di Bologna.
Cooperazione regionale e internazionale
Promuovere la cooperazione regionale— Conformarsi ai requisiti del processo di stabilizzazione e associazione e agli impegni di Salonicco in materia di cooperazione regionale. Garantire l'attuazione di tutti gli accordi regionali di libero scambio. Portare avanti la conclusione di accordi con i paesi vicini, in particolare in materia di cooperazione transfrontaliera contro la criminalità organizzata, i traffici illeciti e il contrabbando, cooperazione nel settore della giustizia, gestione delle frontiere, ambiente ed energia, e garantire l’efficace attuazione di tali accordi.
Garantire la corretta attuazione dell’accordo di stabilizzazione e associazione in materia di cooperazione regionale— Concludere i negoziati con la Croazia sulla convenzione bilaterale relativa alla cooperazione regionale.
Adottare un adeguato quadro giuridico sulla cooperazione con il Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia.
Attuare gli accordi internazionali conclusi dall’ex Repubblica iugoslava di Macedonia— Garantire il rispetto degli impegni assunti dall’ex Repubblica iugoslava di Macedonia nel quadro delle sue relazioni con l’UE.
Situazione economica
Economia di mercato e riforme strutturali
Sostenere la stabilità macroeconomica— Mantenere un quadro macroeconomico stabile nell'ambito del programma del Fondo monetario internazionale. Concludere un accordo relativo ad un programma di verifica.
Portare avanti le riforme economiche— Introdurre riforme generali orientate al mercato volte a ridurre il ruolo dello Stato nell’economia, e creare condizioni uniformi per tutti gli operatori economici affinché possano operare in un contesto stabile e previsibile. Chiarire e far rispettare i diritti di proprietà, in particolare nel contesto della privatizzazione.
Migliorare il contesto imprenditoriale— Adottare e attuare un quadro giuridico più adeguato in materia societaria. Accrescere l’efficienza del sistema amministrativo e giudiziario e snellire le procedure fallimentari. Elaborare un programma inteso a semplificare e ridurre le procedure in materia di licenze e ad aumentare la trasparenza di tutte le procedure amministrative che interessano le imprese.
Politica dell'occupazione— Elaborare e attuare una strategia generale intesa a promuovere l'occupazione e a ridurre la disoccupazione, che preveda in particolare riforme in materia di formazione professionale e mercato del lavoro, con la partecipazione di tutte le parti interessate in tutte le comunità etniche. Rispettare le norme fondamentali sul lavoro (quali libertà di associazione, diritto alla contrattazione collettiva, non discriminazione in materia di rapporto di lavoro e occupazione) e garantirne efficacemente l'applicazione.
Gestione delle finanze pubbliche
Migliorare la gestione delle finanze pubbliche— Attuare il decentramento fiscale. Diversificare la struttura del salario dei dipendenti pubblici. Rafforzare la capacità del ministero delle Finanze a livello di revisione e controllo interni e ampliare i controlli applicati alla pubblica amministrazione nel suo complesso. Rivedere la legge relativa al controllo dei conti dello Stato per adeguarla alle norme dell’UE e rafforzare la Corte dei conti quale istituzione statale indipendente con un proprio bilancio. Accrescere il controllo e la supervisione delle spese effettuate con risorse fuori bilancio. Istituire un efficace mercato dei buoni del tesoro e dei titoli di Stato.
Norme UE
Mercato interno e scambi commerciali
Attuare compiutamente il protocollo sull'adattamento dell'accordo di stabilizzazione e associazione per tener conto dell'allargamento dell'UE
Circolazione delle merci— Compiere ulteriori progressi nell'adozione delle norme tecniche e degli standard europei. Attuare la legislazione del 2002 in materia di certificazione degli standard, metrologia e valutazione della conformità, in particolare adottando disposizioni regolamentari e rafforzando la capacità amministrativa di garantirne l’applicazione. Progredire nell'utilizzazione della nomenclatura combinata.
Servizi finanziari— Migliorare le norme prudenziali e la vigilanza nel settore.
Protezione dei dati personali— Modificare la legislazione in materia di protezione dei dati personali al fine di adeguarla alle norme europee e istituire un’autorità indipendente incaricata di controllarne l’attuazione.
Dogane— Conseguire risultati significativi nella lotta contro la frode, il contrabbando e i traffici illeciti. Rafforzare ulteriormente l'amministrazione doganale e garantirne il corretto funzionamento mirando ad adeguarlo agli standard dell'UE. Portare avanti il processo di riforma e assicurare la corretta attuazione del piano strategico 2004-2008. In particolare, garantire il buon funzionamento della nuova unità Standard professionali e perseguire i casi di corruzione nell’ambito dei servizi doganali. Rafforzare la cooperazione amministrativa nel settore doganale. Potenziare i servizi coinvolti nell'attuazione degli accordi commerciali, in particolare per quanto riguarda il controllo delle norme in materia di origine preferenziale.
Fiscalità— Avviare la revisione della vigente normativa fiscale e delle procedure amministrative al fine di garantire l'applicazione efficace e non discriminatoria di tale normativa. Eliminare l' attuale differenziazione delle aliquote d'accisa per i prodotti del tabacco basata sull'origine delle merci (nazionali o importate). Portare avanti la riforma in corso nel settore dell'amministrazione fiscale e, in particolare, rafforzare la capacità di quest'ultima a livello locale per quanto riguarda la riscossione e il controllo dell'imposta dovuta. Affrontare il problema del crescente arretrato nei rimborsi IVA. Impegnarsi a rispettare i principi del codice di condotta in materia di tassazione delle società e assicurare che le nuove misure fiscali siano conformi a tali principi.
Concorrenza e aiuti di Stato— Adottare norme contro le pratiche volte a limitare la concorrenza. Fornire all’autorità per la concorrenza mezzi atti a consentirle di assicurare direttamente l’applicazione della legge e di imporre sanzioni. Promuovere la trasparenza e l'applicazione di base dei principi in materia di aiuti di Stato. Favorire la politica della concorrenza incoraggiando la liberalizzazione, migliorando le pratiche degli appalti pubblici e assicurando nella privatizzazione un approccio favorevole alla concorrenza. Adottare disposizioni regolamentari in materia di aiuti di Stato e rafforzare la capacità amministrativa di attuare il quadro giuridico.
Appalti pubblici— Migliorare l’attuale quadro giuridico in materia di appalti pubblici allineandolo all’acquis UE e istituire un’Agenzia per gli appalti pubblici capace di garantire l’attuazione del quadro giuridico.
Diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale— Adottare le disposizioni d’applicazione della legge sulla proprietà industriale e darle esecuzione. Continuare il miglioramento delle disposizioni in materia di diritto di autore e diritti connessi.
Politiche settoriali
Industria e PMI— Adottare il programma di ristrutturazione e riconversione del settore siderurgico in linea con l'acquis UE relativo alla concorrenza in modo da creare imprese efficienti e competitive. Attuare i principi della Carta europea per le piccole imprese e raggiungere gli obiettivi fissati per il 2004. Migliorare l'accesso delle PMI ai servizi finanziari e non finanziari. Continuare la preparazione di un fondo di garanzia nazionale.
Energia— Potenziare la recente Commissione di regolamentazione del settore energetico per conformarsi agli orientamenti dell’UE e per evitare che si crei una situazione di monopolio nel settore. Modificare la legge sull’energia che istituisce il gestore della rete e disciplina gli obblighi di servizio pubblico. Proseguire con le riforme (privatizzazione) nel settore dell'elettricità.
Telecomunicazioni— Realizzare l'effettiva liberalizzazione del settore delle comunicazioni elettroniche, compresi il rafforzamento degli organismi di regolamentazione e l'adozione di normative e politiche settoriali adeguate.
Ambiente— Adottare leggi in materia di ambiente, gestione dei rifiuti, gestione delle risorse idriche, protezione delle risorse naturali e della qualità dell’aria in linea con le norme dell’UE. Sviluppare una strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, in linea con l'acquis, incluso un piano generale per l'attuazione delle raccomandazioni poste nelle conclusioni del Vertice mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg nel 2002.
Cooperazione in materia di giustizia e affari interni
Gestione delle frontiere— Facendo seguito alla Conferenza regionale di Ohrid sulla sicurezza e la gestione delle frontiere del maggio 2003, attuare le misure a breve termine adottate dal governo e presentate alla riunione dei ministri GAI nel quadro del forum UE-Balcani occidentali il 28 novembre 2003. Attuare la strategia di gestione integrata delle frontiere adottata nel dicembre 2003 in collaborazione tra le agenzie interessate. Rafforzare il coordinamento tra il ministero degli Interni e il ministero della Difesa per facilitare il trasferimento delle competenze in materia di controllo delle frontiere alla polizia di confine, e provvedere allo sviluppo istituzionale del servizio di polizia frontaliero.
Politiche in materia di migrazione e di asilo— Attuare la legge in materia di asilo del 2003. Istituire un panel d’appello, indipendente e trasparente, per il riesame delle richieste di asilo. Adottare gli opportuni regolamenti per l’attuazione e lo sviluppo di politiche e strutture di accoglienza. Rivedere la normativa in materia di migrazione, in particolare le norme relative all’immigrazione legale e illegale e al traffico di esseri umani. Elaborare una strategia comune contro l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani, con una dimensione regionale. Adottare una nuova legge sugli stranieri.
Polizia— Garantire che i servizi di polizia, in particolare le forze speciali, agiscano conformemente alle norme e pratiche internazionali. Chiarire i rispettivi ruoli del ministero degli Interni e del ministero della Difesa nella gestione di situazioni di crisi conformemente alle pratiche dell'UE. Adottare e attuare un piano d’azione per la riforma della polizia, con un’equa rappresentanza a tutti i livelli, e pianificare le risorse necessarie per la sua messa in atto. Adottare urgentemente misure intese a riformare la gestione delle risorse umane. Migliorare la cooperazione con il settore giudiziario. Accrescere le capacità di formazione e garantire il corretto funzionamento dell’Accademia di polizia, in particolare mediante l'appropriata assegnazione di risorse di bilancio. Ridurre la corruzione e i comportamenti irregolari tra le file della polizia. Promuovere la collaborazione con Interpol e con altre organizzazioni internazionali preposte all'applicazione della legge, in particolare mediante una più efficace consultazione delle loro basi di dati.
Criminalità organizzata, traffici illeciti, sostanze stupefacenti, riciclaggio del denaro sporco e terrorismo— Attuare le misure proattive adottate dal governo e presentate nel corso della riunione ministeriale GAI UE-Balcani occidentali del 28 novembre 2003. Portare a termine la ratifica della Convenzione ONU del 2002 sulla criminalità organizzata e dei relativi protocolli sulle armi di piccolo calibro, sul traffico di esseri umani e sul traffico di emigranti clandestini, e assicurarne l’attuazione. Accrescere il coordinamento tra gli organismi preposti all’applicazione della legge impegnati nella lotta contro la criminalità organizzata. Migliorare il servizio informativo e l’analisi dei rischi e creare un’unità centrale di intelligence criminale, che operi in collaborazione con tutti gli organismi preposti all’applicazione della legge. Adottare le modifiche legislative necessarie per consentire l’uso di mezzi investigativi speciali. Elaborare programmi di protezione dei testimoni. Accrescere le capacità in fatto di lotta contro il traffico di stupefacenti. Mettere a punto una strategia nazionale antidroga in linea con la strategia e con il piano d'azione dell'Unione europea in materia di droga. Chiarire i rispettivi ruoli della Direzione antiriciclaggio e della Polizia finanziaria e portare la Direzione antiriciclaggio al livello di un’unità di intelligence finanziaria conforme alle norme UE. Fare i passi necessari per preparare la conclusione di un accordo con Europol. Intensificare la cooperazione internazionale e attuare le pertinenti convenzioni internazionali contro il terrorismo. Migliorare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra la polizia e i servizi informativi all'interno dello Stato e con altri Stati. Impedire il finanziamento e la preparazione di atti terroristici.
3.2. MEDIO TERMINE
Situazione politica
Democrazia e stato di diritto
Attuazione dell’accordo quadro— Attuare il piano strategico per l’equa rappresentanza delle minoranze. Garantire il corretto funzionamento delle amministrazioni locali. Sostenere le iniziative intese a rivitalizzare le zone colpite dalla crisi.
Migliorare ulteriormente il funzionamento della pubblica amministrazione— Promuovere ulteriormente l’indipendenza dell’amministrazione, la trasparenza delle procedure di assunzione, lo svolgimento della carriera in base al merito, la professionalità e l’equa rappresentanza di tutte le comunità. Portare avanti la riforma della pubblica amministrazione, in particolare in considerazione dell’esito dell’analisi «funzionale». Sviluppare ulteriormente la capacità dei ministeri di assolvere tutta una serie di funzioni comuni necessarie ai fini del coordinamento a livello del segretariato generale e degli altri organismi centrali (sviluppo delle politiche, pianificazione strategica, gestione finanziaria, gestione del personale, tecnologia dell’informazione). Assicurare che i settori dell’amministrazione responsabili per l’attuazione delle disposizioni ASA dispongano dei mezzi necessari per l’esecuzione dei loro compiti. Incoraggiare ulteriormente lo sviluppo della società civile, comprese le organizzazioni delle parti sociali, favorendone l'attiva partecipazione ai processi decisionali.
Rafforzare ulteriormente il sistema giudiziario— Procedere ad una riforma generale del sistema giudiziario, comprese le necessarie modifiche della costituzione e del quadro giuridico, e rafforzare la capacità del sistema a tutti i livelli. Garantire l’efficace funzionamento della Scuola nazionale per i magistrati. Migliorare la formazione in materia di legislazione comunitaria, cooperazione transfrontaliera in campo penale e pratiche. Ridurre l’arretrato giudiziario in tutti i tribunali. Fornire materiale appropriato e personale amministrativo ben preparato e specializzato, con il debito status. Stanziare risorse di bilancio sufficienti per garantire l’accesso alla giustizia e l’assistenza legale. Accrescere gli stipendi.
Migliorare ulteriormente la lotta contro la corruzione— Conseguire risultati significativi e concreti nella lotta contro la corruzione, a tutti i livelli, mediante l’adozione di una normativa adeguata e la corretta attuazione del programma nazionale anticorruzione. Facilitare il collocamento di funzionari di collegamento, distaccati dagli Stati membri dell'UE nei rispettivi enti pubblici competenti per la lotta contro il crimine organizzato. Fornire relazioni semestrali all'UE sui risultati concreti ottenuti nelle attività collegate alla lotta giudiziaria al crimine organizzato sulla base della Convenzione delle Nazioni Unite sul crimine organizzato transnazionale, conosciuta come Convenzione di Palermo.
Diritti umani e tutela delle minoranze
Garantire il rispetto dei diritti umani da parte degli organismi preposti all'applicazione della legge— Far sì che la polizia, i giudici, i magistrati inquirenti e gli altri organismi preposti all’applicazione della legge siano pienamente consapevoli dei loro obblighi e che tali obblighi siano rispettati. Garantire il rispetto della dignità umana nei centri di detenzione e nelle prigioni.
Promuovere ulteriormente la libertà di espressione e la libertà dei media— Garantire che le leggi in materia di mezzi di comunicazione siano conformi alle norme UE e che siano correttamente attuate.
Promuovere ulteriormente il principio di non discriminazione e della parità di rappresentanza— Accrescere le opportunità di lavoro per tutte le comunità etniche e facilitare l’accesso all’istruzione. Promuovere l’istruzione superiore per le minoranze e garantire che l’istruzione superiore in albanese sia conforme alle norme UE definite nella dichiarazione di Bologna.
Cooperazione regionale e internazionale
Promuovere ulteriormente la cooperazione regionale— Mantenere una politica regionale costruttiva ed equilibrata che promuova il dialogo, la stabilità, relazioni di buon vicinato e la cooperazione. Attuare il memorandum d'intesa sulla rete principale di trasporto regionale dell'Europa sudorientale. Attuare gli impegni assunti nel quadro del memorandum d'intesa di Atene sul mercato regionale dell’energia nell’Europa sudorientale e realizzare progressi nella creazione di tale mercato.
Attuare gli accordi internazionali conclusi dall’ex Repubblica iugoslava di Macedonia— Dare piena attuazione alle convenzioni e agli accordi internazionali ratificati dall’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, in particolare alle convenzioni in materia di giustizia e affari interni, diritti umani e delle minoranze, e commercio.
Situazione economica
Economia di mercato e riforme strutturali
Garantire la sostenibilità delle riforme economiche
Migliorare ulteriormente il contesto imprenditoriale— Garantire l'efficace attuazione delle principali norme internazionali e dell'UE in materia di diritto societario, contabilità e revisione. Accrescere ulteriormente l’efficienza del sistema amministrativo e giudiziario, dare piena attuazione al programma per la semplificazione e la riduzione delle procedure relative alle licenze e migliorare ulteriormente la trasparenza di tutte le procedure amministrative che interessano le imprese. Assicurare il rispetto dei diritti dei creditori nell’ambito di un quadro giuridico trasparente e mediante la riforma del catasto. Promuovere l'attuazione di un codice di corporate governance.
Occupazione e politica sociale— Elaborare una politica sociale intesa a promuovere la coesione sociale, ad introdurre sistemi di protezione sociale efficaci, a migliorare le condizioni sociali e a ridurre la povertà e l'esclusione sociale. Sviluppare ulteriormente una politica dell'occupazione, con il coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Gestione delle finanze pubbliche
Migliorare ulteriormente le finanze pubbliche e la loro gestione— Migliorare il controllo interno ed esterno delle finanze pubbliche. Rimuovere i principali ostacoli allo sviluppo del secondo pilastro del sistema pensionistico, in particolare il finanziamento della transizione da un sistema solidaristico ad un sistema obbligatorio di accumulazione.
Frode— Introdurre procedure che consentano di individuare, trattare e controllare efficacemente i casi di (sospetta) frode e altre irregolarità che abbiano ripercussioni sui fondi nazionali e internazionali.
Norme UE
Mercato interno e scambi commerciali
Circolazione delle merci— Rafforzare la capacità del governo di attuare l’ASA, in particolare sviluppando la competenza interna necessaria per valutare se i progetti di legge siano o no conformi all’acquis dell'UE.
Servizi finanziari— Garantire l'efficace funzionamento di autorità di vigilanza indipendenti e competenti che operino conformemente alle norme riconosciute a livello internazionale.
Protezione dei dati personali— Portare avanti il rafforzamento istituzionale dell’autorità per la protezione dei dati in linea con le norme e pratiche europee.
Dogane— Rafforzare ulteriormente l’amministrazione doganale e garantirne il corretto funzionamento nell’ottica dell’adeguamento alle norme dell'UE. Attuare il piano strategico 2004-2008.
Fiscalità— Continuare a rafforzare l'amministrazione fiscale, in particolare per quanto riguarda le sue attività di riscossione e controllo, e garantire il suo corretto funzionamento cercando di adeguarlo alle norme dell'UE. Elaborare una strategia in materia di revisione contabile e sviluppare adeguati sistemi informatici.
Concorrenza e aiuti di Stato— Attuare la legislazione contro le pratiche volte a limitare la concorrenza. Rafforzare ulteriormente l’autorità per la concorrenza conferendole il potere di assicurare l’applicazione della legge e di emettere sanzioni. Promuovere ulteriormente la trasparenza nel settore degli aiuti di Stato.
Appalti pubblici— Istituire strutture pienamente operative che garantiscano l’espletamento delle procedure di gara in modo del tutto conforme alla legge e ai principi ASA.
Diritti di proprietà intellettuale— Assicurare l’attuazione della normativa in materia di diritti di proprietà intellettuale e industriale.
Politiche settoriali
Industria e PMI— Attuare il programma di ristrutturazione e riconversione del settore siderurgico. Completare la messa in atto della strategia per l’attuazione della Carta europea delle piccole imprese. Promuovere l’accesso delle PMI ai sistemi di credito. Sviluppare ulteriormente l'esperienza in materia di meccanismi di sostegno alle PMI non finanziari (quali gruppi e parchi tecnologici). Attuare il piano d'azione FIAS per la riduzione degli ostacoli agli investimenti.
Telecomunicazioni— Recepire e attuare il nuovo quadro comunitario in materia di comunicazioni elettroniche.
Agricoltura— Adottare e attuare riforme strutturali nel settore dell’agricoltura. Adottare e attuare una riforma generale riguardante tra l’altro i servizi e le pratiche di ispezione frontaliera e interna relativi alla salute delle piante e degli animali, l'analisi politica, i sistemi di informazione e le statistiche settoriali, e le funzioni di coordinamento per le istituzioni e i servizi del settore pubblico e privato esistenti.
Ambiente— Portare avanti il ravvicinamento della legislazione alle norme europee. Attuare la legislazione adottata. Migliorare il monitoraggio ambientale e sviluppare ulteriormente la capacità amministrativa. Integrare le questioni ambientali nelle varie politiche, in particolare promuovendo valutazioni di impatto ambientale in linea con le norme dell'UE.
Cooperazione in materia di giustizia e affari interni
Gestione delle frontiere— Completare l’attuazione della strategia di gestione integrata delle frontiere su una base di collaborazione tra le agenzie interessate.
Politiche in materia di migrazione e di asilo— Rafforzare lo sviluppo delle strutture di asilo nazionali in linea con le norme europee e internazionali per consentire loro di fornire un’adeguata protezione e assistenza alle persone che chiedono asilo e ai profughi. Attuare la strategia di lotta contro l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani.
Polizia— Portare a termine l’attuazione della riforma della polizia. Intensificare la formazione ai fini della lotta contro nuove forme di criminalità, compresa la criminalità informatica e transfrontaliera. Migliorare ulteriormente i sistemi informativi della polizia.
Criminalità organizzata, traffici illeciti, sostanze stupefacenti e riciclaggio del denaro sporco— Conseguire risultati significativi nella lotta contro la criminalità organizzata. Assicurare l’attuazione dei pertinenti strumenti dell’ONU. Migliorare ulteriormente la capacità dello Stato in materia di prevenzione e di lotta alla criminalità, garantendo il coordinamento tra gli organismi preposti all’applicazione della legge e gli organi giudiziari, aumentando la capacità analitica di trattamento dell’intelligence criminale e intensificando la formazione contro le nuove forme di criminalità. Ridurre il numero delle armi leggere e di piccolo calibro. Garantire che l’unità di intelligence finanziaria operi pienamente in linea con le norme dell'UE. Attuare la strategia nazionale antidroga. Potenziare la lotta contro la criminalità economica e finanziaria (compresi riciclaggio del denaro sporco e falsificazione del denaro) nonché contro la frode e migliorare la pertinente normativa nazionale.
4. PROGRAMMAZIONE
L'assistenza comunitaria destinata ai paesi dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e associazione sarà fornita mediante gli appositi strumenti finanziari, in particolare il regolamento (CE) n. 2666/2000, del 5 dicembre 2000, relativo all'assistenza all'Albania, alla Bosnia Erzegovina, alla Croazia, alla Repubblica federale di Iugoslavia e all'ex Repubblica di Macedonia (1); pertanto, la presente decisione è priva di implicazioni finanziarie. L’ex Repubblica iugoslava di Macedonia potrà inoltre accedere a finanziamenti nel quadro di programmi multinazionali e orizzontali. La Commissione collabora con la Banca europea per gli investimenti e con le istituzioni finanziarie internazionali, in particolare la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca mondiale, per agevolare il cofinanziamento dei progetti connessi al processo di stabilizzazione e associazione.
5. CONDIZIONI
L'assistenza comunitaria ai paesi dei Balcani occidentali nel quadro del processo di stabilizzazione e associazione è subordinata alla realizzazione di ulteriori progressi in materia di conformità ai criteri politici di Copenaghen. Qualora tali condizioni generali non dovessero essere rispettate, il Consiglio potrebbe prendere le misure adeguate ai sensi dell'articolo 5 del regolamento (CE) n. 2666/2000.
L'assistenza comunitaria è subordinata altresì alle condizioni definite dal Consiglio nelle conclusioni del 29 aprile 1997, in particolare per quanto riguarda l'impegno dei beneficiari ad attuare riforme democratiche, economiche e istituzionali, tenendo conto delle priorità del presente partenariato europeo.
6. CONTROLLO
Il controllo del partenariato europeo è garantito tramite il quadro dei meccanismi istituiti nell’ambito del processo di stabilizzazione e associazione, in particolare le relazioni annuali relative a tale processo.
(1) GU L 306 del 7.12.2000, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 2415/2001 (GU L 327 del 12.12.2001, pag. 3).