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Dokument 52021IR1968
Opinion of the European Committee of the Regions — EU action plan for organic farming
Parere del Comitato europeo delle regioni sul piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica
Parere del Comitato europeo delle regioni sul piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica
COR 2021/01968
GU C 97 del 28.2.2022, s. 30 – 35
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
28.2.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 97/30 |
Parere del Comitato europeo delle regioni sul piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica
(2022/C 97/07)
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RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
1. |
accoglie con favore il piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica e ne approva l'approccio globale articolato intorno a tre assi, volto a stimolare la domanda e la produzione come pure a migliorare il contributo del settore biologico alla sostenibilità e alla soluzione dei problemi ambientali; |
2. |
ritiene che, grazie al suo impatto positivo sull'ambiente e sul clima in termini di miglioramento del sequestro del carbonio e della salute del suolo, della conservazione della biodiversità e del benessere degli animali, l'agricoltura biologica contribuirà al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo, come pure di quelli previsti dalla strategia dell'UE «Dal produttore al consumatore» e dalla strategia sulla biodiversità; |
3. |
accoglie con favore, tra i suddetti obiettivi, quello — ambizioso — su scala UE della strategia «Dal produttore al consumatore» che prevede di destinare il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica entro il 2030 e il cui impatto si attende sia valutato dalla Commissione europea. Propone di fissare obiettivi nazionali vincolanti per tenere conto della diversità delle pratiche agricole nei vari paesi europei e nelle loro regioni; |
4. |
deplora che la PAC non sia pienamente coerente con gli obiettivi del piano d'azione dell'UE per l'agricoltura biologica, del Green Deal, della strategia dell'UE «Dal produttore al consumatore» e di quella sulla biodiversità; è altresì deprecabile che la PAC non possa ricompensare in misura sufficiente gli agricoltori che compiono uno sforzo supplementare per realizzare la transizione ecologica nella loro azienda agricola, ad esempio destinando i loro terreni all'agricoltura biologica; |
5. |
si compiace che tra le 8 tipologie di interventi dello sviluppo rurale proposti per la nuova PAC 2023-2027 rientrino i pagamenti per impegni ambientali, climatici e altri impegni in materia di gestione; questo tipo di intervento è obbligatorio per gli Stati membri che dovranno destinare almeno il 30 % delle risorse FEASR ad interventi relativi a obiettivi climatico-ambientali. In tale tipologia rientra anche l'agricoltura biologica, la quale potrà quindi essere finanziata sia negli eco-schemi sia negli impegni agro-climatico-ambientali del secondo pilastro o in entrambi; |
6. |
reputa che la sfida consistente nel destinare il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica entro il 2030 debba essere coerente con la realtà produttiva delle regioni ed essere raggiunta attraverso l'adozione di strumenti politici che sostengano lo sviluppo equilibrato sia della produzione che della domanda di prodotti biologici e che siano attuati in modo adeguato a livello dell'UE, nazionale, regionale e locale; |
7. |
ritiene che sia opportuno concentrarsi, tra l'altro, sullo stimolo dell'offerta, ma al tempo stesso incoraggia la domanda di prodotti biologici aumentando la consapevolezza dei loro benefici e la fiducia dei consumatori nel logo biologico; |
8. |
accoglierebbe con soddisfazione delle misure e un sostegno più concreti per l'elaborazione di disposizioni per l'agricoltura biologica nelle zone rurali che intendono promuovere un pari accesso e un reddito più equo tra donne e uomini in questo settore nonché incoraggiare e attrarre i giovani agricoltori; |
9. |
deplora la mancanza di una dotazione specificamente dedicata a ciascuna iniziativa e chiede che i diversi strumenti finanziari disponibili per sostenere l'attuazione del piano d'azione a livello nazionale e dell'UE, in particolare Leader/CLLD, la politica di promozione dell'UE e Orizzonte Europa, siano utilizzati in modo più coerente a tal fine; oltre a ciò, chiede anche che il piano d'azione sia finanziato in modo più consistente attraverso fondi complementari nazionali, regionali e locali; |
10. |
sottolinea la situazione delle regioni ultraperiferiche che, a causa delle loro particolari condizioni, sono soggette a forti limitazioni in rapporto allo sviluppo della produzione biologica, una situazione di cui occorre tenere adeguatamente conto mediante misure specifiche accompagnate da una maggiore dotazione finanziaria; |
11. |
si compiace dell'intenzione della Commissione europea di organizzare ogni anno in tutta l'UE una «Giornata della produzione biologica»; |
12. |
approva la proposta di includere fin dall'inizio attività di monitoraggio e valutazione, di valutare l'attuazione del piano d'azione, di intensificare la raccolta di dati di mercato e di estendere l'analisi degli osservatori del mercato dell'UE ai prodotti biologici; |
13. |
esorta gli Stati membri ad adottare piani d'azione biologici nazionali al fine di affrontare le sfide specifiche a livello sia nazionale che locale. Tali piani dovrebbero essere il frutto di un processo di consultazione aperto e democratico, con un approccio dal basso, che coinvolga tutte le parti interessate, in particolare gli agricoltori che praticano l'agricoltura biologica e le loro associazioni, gli enti locali e regionali, i rappresentanti dei consumatori e il comparto ricettivo; |
14. |
si compiace del fatto che il piano d'azione per l'agricoltura biologica menzioni per la prima volta il «prezzo reale dei prodotti alimentari» e che la Commissione intenda dedicare uno studio a questo tema, che è fondamentale per sostenere la transizione verso un sistema alimentare più equo e sostenibile. Lo studio dovrebbe aiutare a riconoscere il valore dell'agricoltura biologica nella produzione di beni pubblici; |
15. |
sottolinea che i residui di pesticidi sono quasi onnipresenti nell'ambiente e rischiano di contaminare anche i prodotti biologici. Gli agricoltori biologici, che garantiscono elevati standard ambientali nella produzione, non devono farsi carico di rischi di cui non sono responsabili. Il CdR sottolinea pertanto che un approccio basato sulla «tolleranza zero» per i residui di pesticidi nei prodotti biologici danneggerebbe gravemente il settore; |
16. |
propone che, per affrontare la questione, la Commissione europea:
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17. |
incoraggia gli Stati membri a esaminare delle modalità per attuare il principio «chi inquina paga», al fine di consentire agli agricoltori che praticano l'agricoltura biologica di ricevere l'indennità compensativa di mancato guadagno dovuto alla contaminazione accidentale dei loro prodotti biologici. |
Il ruolo degli enti locali e regionali nell'attuazione e nella valutazione del piano d'azione
18. |
sottolinea che gli enti locali e regionali sono nella posizione ideale per conoscere le reali esigenze dei settori biologici locali e rispondervi in modo adeguato. Pertanto, al fine di conseguire gli obiettivi del nuovo piano d'azione per l'agricoltura biologica, tali enti dovrebbero essere strettamente coinvolti sia nell'attuazione che nella valutazione delle azioni previste; |
19. |
fa rilevare che agli enti locali e regionali spetta un ruolo fondamentale nel contribuire a strutturare il settore biologico in termini di produzione, logistica e commercio, nel facilitare la creazione di una cooperazione strutturata tra produttori e consumatori, nel sensibilizzare i cittadini a livello locale, nell'informare i consumatori sugli effetti positivi dell'agricoltura biologica e nel mettere a punto programmi didattici per tutti i livelli scolastici, sin dalla scuola per l'infanzia; |
20. |
sottolinea che gli enti locali e regionali contribuiscono da tempo a sostenere lo sviluppo dell'agricoltura biologica, in particolare attraverso la gestione e l'attuazione dei programmi regionali di sviluppo rurale; |
21. |
deplora il limitato coinvolgimento degli enti locali e regionali nell'attuazione del precedente piano d'azione per l'agricoltura biologica, il quale — come dimostrato dalla revisione intermedia effettuata dal Comitato europeo delle regioni — non ha raggiunto gli obiettivi previsti; |
22. |
esorta la Commissione europea a istituire una piattaforma per il monitoraggio e la valutazione dell'attuazione del piano d'azione, che riunisca tutte le parti interessate, in particolare i rappresentanti degli enti locali e regionali; |
23. |
sottolinea che, nel coinvolgere gli enti locali e regionali, è necessario adottare un approccio che tenga conto delle specificità di ciascun territorio, in linea con i precetti dell'Agenda territoriale 2030, per rispondere alle diverse esigenze delle aree rurali, periurbane e urbane in tutta Europa; |
24. |
raccomanda che gli enti locali e regionali garantiscano il coordinamento e la buona governance tra tutti i livelli amministrativi. È fondamentale sostenere azioni trasversali a livello locale, nonché coinvolgere tutte le parti interessate locali collegate al settore biologico; |
25. |
chiede alla Commissione di porre maggiormente l'accento sulla conservazione delle risorse idriche e invita a dare vita ad uno scambio di esperienze per incoraggiare gli enti locali e regionali ad attuare le buone pratiche in questo settore. |
Promuovere il consumo
26. |
accoglie con favore il riconoscimento dei biodistretti quali strumenti efficaci per lo sviluppo rurale, e plaude all'intenzione della Commissione di incoraggiarne lo sviluppo e l'attuazione all'interno degli Stati membri; |
27. |
raccomanda alla Commissione di coinvolgere gli enti locali e regionali nell'attuazione di questa iniziativa; |
28. |
sottolinea che i biodistretti rappresentano un'eccellente opportunità offerta agli enti locali e regionali per sostenere lo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili basandosi sulla collaborazione tra agricoltori, cittadini/consumatori, amministrazioni pubbliche locali, associazioni e imprese commerciali, turistiche e culturali che operano secondo i principi e i metodi di produzione e consumo biologici; |
29. |
sottolinea che l'approccio integrato e multifunzionale dei biodistretti apporta anche notevoli benefici in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale; |
30. |
invita pertanto gli enti locali e regionali a partecipare alla creazione di biodistretti, sostenendo lo sviluppo di iniziative dal basso in grado di contribuire allo sviluppo delle zone rurali e all'aumento del consumo di prodotti biologici locali; |
31. |
raccomanda alla Commissione europea di adottare un quadro e orientamenti comuni a livello dell'UE volti a garantire una creazione armonizzata di biodistretti a livello degli Stati membri, facendo in modo di preservare la natura integrata e multifunzionale nonché le caratteristiche specifiche di tali iniziative per assicurarne un'efficace diffusione; |
32. |
raccomanda alla Commissione europea di istituire una rete di biodistretti a livello dell'UE per fornire sostegno e servizi comuni a tutti questi distretti; |
33. |
raccomanda agli enti locali e regionali di promuovere il consumo locale di prodotti biologici offrendo un sostegno finanziario proprio, nazionale ed europeo per i mercati locali e le vendite dirette, come pure portando avanti campagne di informazione e comunicazione sui mercati esistenti e sugli operatori registrati per le vendite dirette; |
34. |
sottolinea i benefici nutrizionali e ambientali derivanti dal consumo di alimenti biologici e chiede che si affronti la questione dell'accessibilità al consumo di tali prodotti, sia in termini di accessibilità economica che di disponibilità in punti di vendita facilmente raggiungibili dai consumatori, al fine di consentire a tutti i consumatori di acquistare alimenti biologici; |
35. |
accoglie con favore l'aumento del bilancio destinato dall'UE alla promozione dei prodotti biologici e invita la Commissione a mantenerlo negli anni successivi; |
36. |
per quanto riguarda la revisione in corso della politica di promozione dell'UE, raccomanda alla Commissione di dare la priorità ai prodotti biologici la cui produzione avviene interamente nell'UE, dalle materie prime agricole alla trasformazione; |
37. |
propone di ritoccare il logo di produzione biologica dell'UE aggiungendo sotto la foglia verde le parole «prodotto biologico dell'UE», con la possibilità di indicare la regione di produzione, al fine di rendere tale logo più riconoscibile per i consumatori; |
38. |
accoglie con favore la proposta di considerare delle opzioni per l'etichettatura relativa al benessere degli animali nel quadro della strategia «Dal produttore al consumatore», e chiede di portare avanti tale iniziativa, poiché ritiene che un'etichettatura chiara, omologata e obbligatoria indicante il metodo di allevamento potrebbe incoraggiare i consumatori ad acquistare prodotti biologici; |
39. |
si compiace del fatto che la Commissione intenda promuovere le mense biologiche, analizzare l'applicazione degli appalti pubblici verdi (GPP) nell'UE e aumentare il ricorso ai criteri previsti per tali appalti, e accoglie con favore l'obiettivo di stabilire criteri obbligatori minimi per gli appalti sostenibili in materia alimentare, al fine di promuovere un'alimentazione sana e sostenibile. Potrebbe essere necessario procedere a una revisione del quadro normativo in materia di appalti pubblici per consentire alle autorità di richiedere in misura maggiore alimenti prodotti localmente e di accrescere il ricorso a tali prodotti; è opportuno prestare particolare attenzione e sostegno allo sviluppo di filiere corte nelle regioni ultraperiferiche; |
40. |
propone che le scuole e gli istituti di istruzione offrano prodotti biologici agli studenti, contribuendo in tal modo a promuovere abitudini alimentari sane fin dai primi anni di vita e facilitando così la sensibilizzazione sull'importanza di alimenti locali, tradizionali e sani; |
41. |
sottolinea il ruolo degli enti locali e regionali nel promuovere una più ampia integrazione dei prodotti biologici locali e regionali negli appalti pubblici in materia alimentare, nel contribuire all'informazione e all'educazione dei cittadini e nell'accrescere la consapevolezza e la fiducia dei consumatori nella produzione biologica. Attraverso gli appalti pubblici, gli enti locali e regionali possono dare vita a partenariati duraturi con i produttori biologici del loro territorio e incoraggiare gli agricoltori tradizionali a riconvertirsi alla produzione biologica; |
42. |
sottolinea inoltre che gli enti locali e regionali si trovano ad affrontare diversi ostacoli nella fornitura di prodotti biologici locali e regionali alle mense pubbliche. Tra questi figurano le barriere logistiche, come la mancanza di locali adeguati, gli ostacoli strutturali, come la necessità di strutturare il mercato e rafforzare la catena di approvvigionamento per conciliare l'offerta e la domanda locali, e, infine, la mancanza di risorse umane e tecniche; |
43. |
osserva che un deciso impegno politico e un forte sostegno a livello nazionale e regionale sono necessari per incoraggiare una corretta diffusione degli alimenti biologici nelle mense pubbliche e private, nei servizi di ristorazione e nei ristoranti; |
44. |
suggerisce la possibilità di elaborare criteri comuni a livello dell'UE che fungano da buone pratiche al fine di stabilire norme di ispezione corrispondenti per le mense pubbliche; |
45. |
osserva che l'aumento della domanda incoraggia lo sviluppo della produzione regionale e chiede pertanto l'introduzione di un'etichettatura per le mense e i ristoranti, sia nel settore pubblico che in quello privato, che indichi le percentuali minime di alimenti sani, biologici e/o prodotti localmente utilizzati nei processi di produzione; |
46. |
invita gli Stati membri e gli enti locali e regionali a verificare la loro legislazione in materia di appalti pubblici e di bilancio per garantire che i prodotti biologici utilizzati nelle mense pubbliche siano certificati; |
47. |
riconosce che gli enti locali e regionali non hanno ancora una conoscenza sufficiente delle possibilità offerte dagli appalti pubblici verdi; incoraggia questi enti a superare la barriera del criterio del prezzo più basso e ad applicare invece criteri di sostenibilità; |
48. |
propone di creare una piattaforma comune dell'UE per i produttori biologici europei degli Stati membri, che agevolerebbe la condivisione di buone pratiche, la comprensione della normativa dell'UE, la formazione, gli eventi e le possibilità di istituire partenariati di progetti, per citare solo alcuni esempi; |
49. |
insiste, a tal fine, sull'importanza di mettere a disposizione un programma adeguato di formazione e di sviluppo delle capacità sia per le autorità di acquisto (nazionali, regionali e locali) che per i produttori e i trasformatori biologici, al fine di affrontare gli ostacoli strutturali e logistici e promuovere l'uso dei criteri per gli appalti pubblici verdi. |
Stimolare la produzione
50. |
osserva che nel 2019 nell'UE la superficie agricola biologica era circa del 9 % e che solo il 64 % della superficie certificata a tal fine beneficiava di pagamenti di sostegno per l'agricoltura biologica (1); |
51. |
sottolinea che l'agricoltura biologica è sottofinanziata nell'ambito dell'attuale PAC; mentre la superficie coltivata con metodi biologici rappresenta l'8 % del totale dei terreni agricoli dell'UE, le sovvenzioni per l'agricoltura biologica rappresentano solo l'1,5 % del totale del bilancio agricolo europeo. È opportuno prestare particolare attenzione e sostegno allo sviluppo delle zone rurali di piccole dimensioni e delle regioni meno sviluppate, in cui il principale settore economico è rappresentato dalle attività agricole; |
52. |
fa rilevare che, al fine di triplicare la superficie agricola biologica dell'UE entro il 2030, occorre aumentare da tre a cinque volte la spesa della PAC per l'agricoltura biologica, il che significa destinare a tale settore fino al 15 % della spesa complessiva della PAC (2); |
53. |
rileva tuttavia con rammarico che l'accordo raggiunto sulla prossima PAC manca di ambizione per quanto riguarda il sostegno finanziario all'agricoltura biologica; |
54. |
osserva con preoccupazione che, alla luce degli obiettivi a livello dell'UE che dovranno essere conseguiti in materia di agricoltura biologica, alcuni dei progetti di piani strategici nazionali della PAC disponibili non prevedono sovvenzioni adeguate per gli agricoltori biologici rispetto al precedente periodo di programmazione; |
55. |
raccomanda agli Stati membri e agli enti locali e regionali di dare la priorità, nei loro piani strategici, alle esigenze specifiche del settore biologico regionale e locale e di prevedere un sostegno finanziario adeguato a tal fine; |
56. |
raccomanda alla Commissione di valutare con attenzione i piani strategici nazionali presentati dagli Stati membri per verificare che contribuiscano a raggiungere l'obiettivo di destinare il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica entro il 2030; |
57. |
sostiene l'approccio che consiste nel valutare, nel quadro della nuova PAC, le circostanze e le esigenze specifiche degli Stati membri e, in particolare, le difficili condizioni di produzione nelle regioni ultraperiferiche, in relazione alla crescita del settore biologico e a garantire che gli Stati membri sfruttino al meglio le possibilità offerte dalla nuova PAC per sostenere il settore biologico nazionale. La Commissione dovrebbe impegnarsi in particolare per sostenere gli Stati membri e/o le regioni che sono in ritardo in questo settore, fornendo nel contempo ulteriori orientamenti agli Stati o alle regioni che si sono già adoperati per raggiungere l'obiettivo del 25 %. Ogni Stato membro dovrebbe contribuire al conseguimento dell'obiettivo comune entro il 2030; |
58. |
raccomanda agli Stati membri e agli enti locali e regionali di dare più spazio all'agricoltura biologica nei programmi di formazione e nelle facoltà di scienze agrarie, nonché di mettere a punto materiale didattico e organizzare corsi di formazione sull'agricoltura biologica, in modo da rispondere alle esigenze della produzione primaria nonché a quelle della lavorazione e della trasformazione; |
59. |
raccomanda agli enti locali e regionali di accelerare il tasso di conversione all'agricoltura biologica fornendo sostegno e consulenza per la creazione, la riconversione o il trasferimento di aziende agricole che scelgono di praticare questo tipo di agricoltura; |
60. |
sottolinea l'importanza di sviluppare l'agroindustria biologica a livello regionale e locale per consolidare la crescita della produzione primaria. La promozione di filiere alimentari corte può andare a beneficio sia degli agricoltori biologici che dei consumatori: in questo modo si riducono i costi di trasporto e si aumenta la sostenibilità, sviluppando nel contempo l'economia rurale e apportando valore aggiunto nella zona di produzione; |
61. |
raccomanda pertanto agli Stati membri e agli enti locali e regionali di prevedere misure specifiche per gli operatori che partecipano alla trasformazione e alla commercializzazione di alimenti biologici, al fine di agevolare uno sviluppo armonioso della produzione e creare un ambiente favorevole alle filiere corte in tutte le regioni. Di conseguenza, propone di:
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62. |
sottolinea l'importanza dell'organizzazione economica, di strumenti efficienti di regolamentazione del mercato e del finanziamento delle organizzazioni di produttori per raggiungere l'obiettivo del 25 %. Ad esempio, ai produttori dovrebbe essere garantito un prezzo minimo al di sopra dei costi medi di produzione dell'agricoltura biologica, al fine di assicurare loro un reddito minimo stabile. In caso di squilibrio del mercato laddove la crescita della domanda non riesca ad assorbire la crescita dell'offerta, alla Commissione dovrebbe essere conferito il potere di attivare il meccanismo di intervento pubblico speciale per i prodotti biologici; |
63. |
osserva che la concorrenza sleale sempre più forte dei prodotti biologici di paesi terzi potrebbe indebolire il settore e raccomanda alla Commissione europea di garantire un commercio equo, equilibrato e trasparente, nonché di esigere la reciprocità in rapporto agli obblighi e alle norme di produzione biologica per gli alimenti importati nell'UE, al fine di assicurare la parità di condizioni e una protezione efficace dei consumatori europei. Per gli stessi motivi, tale raccomandazione vale anche per l'acquacoltura, al fine di estendere la protezione ambientale e la gestione sostenibile degli oceani e dei mari ai paesi terzi; |
64. |
raccomanda alla Commissione europea di sostenere il lancio di una piattaforma comune dell'UE che agevoli le possibilità di importazione ed esportazione per gli agricoltori biologici locali, sviluppando servizi per le vendite digitali/elettroniche nell'UE e offrendo sostegno alla logistica e ai partenariati di successo in questo settore; |
65. |
raccomanda agli Stati membri di introdurre un sistema «bonus-malus» nell'ambito dei regimi ecologici della nuova PAC, come indicato nel suo precedente parere sull'agroecologia; |
66. |
osserva che il nuovo regolamento dell'UE relativo alla produzione biologica entrerà in vigore il 1o gennaio 2022 e apporterà notevoli cambiamenti a taluni settori di questa produzione. Per garantire un'attuazione efficace, è fondamentale trovare un equilibrio tra l'armonizzazione a livello dell'UE e l'adattamento a livello regionale, senza derogare ai principi della produzione biologica; |
67. |
invita pertanto la Commissione a monitorare l'impatto del nuovo regolamento, al fine di rispondere efficacemente alle eventuali difficoltà causate dall'applicazione delle nuove norme; |
68. |
riconosce il grande interesse e il considerevole potenziale della riconversione biologica nel settore zootecnico; |
69. |
accoglie con favore l'intenzione della Commissione di rafforzare l'acquacoltura biologica. Il settore si trova ad affrontare un'agguerrita concorrenza da parte di paesi terzi, dal momento che l'UE importa quasi l'80 % del pesce consumato nel mercato interno (3); |
70. |
raccomanda pertanto alla Commissione di garantire un sostegno adeguato e aumentare i finanziamenti per la ricerca e l'innovazione (R&I) destinati ai settori dell'agricoltura, dell'acquacoltura e dell'allevamento biologici dell'UE, al fine di porre rimedio alla mancanza di fattori di produzione adeguati — in particolare, le sementi biologiche certificate, le proteine biologiche e i mangimi arricchiti con vitamina B — come pure di ridurre la dipendenza dalle importazioni; |
71. |
accoglie con favore la proposta della Commissione di aumentare i finanziamenti per la R&I destinati all'agricoltura biologica nell'ambito di Orizzonte Europa, e sottolinea in particolare l'importanza di prevedere bandi e bilanci separati per la produzione biologica. |
Bruxelles, 2 dicembre 2021
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Apostolos TZITZIKOSTAS
(1) IFOAM Organics Europe.
(2) Ibidem.
(3) Parere del Copa-Cogeca su «Un piano d'azione per lo sviluppo della produzione biologica».