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Document 52015IP0445

Risoluzione del Parlamento europeo del 15 dicembre 2015 sulla realizzazione dell'obiettivo del 10 % per le interconnessioni elettriche — Preparare la rete elettrica europea per il 2020 (2015/2108(INI))

GU C 399 del 24.11.2017, p. 48–53 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

24.11.2017   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 399/48


P8_TA(2015)0445

Raggiungere l'obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica — Una rete elettrica europea per il 2020

Risoluzione del Parlamento europeo del 15 dicembre 2015 sulla realizzazione dell'obiettivo del 10 % per le interconnessioni elettriche — Preparare la rete elettrica europea per il 2020 (2015/2108(INI))

(2017/C 399/04)

Il Parlamento europeo,

vista la comunicazione della Commissione intitolata «Raggiungere l'obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica» (COM(2015)0082),

viste le conclusioni del Consiglio europeo del 15 e 16 marzo 2002,

viste le conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo 2014,

viste le conclusioni del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2014,

visto il piano decennale di sviluppo della rete elaborato dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica (ENTSO-E)

vista la dichiarazione di Madrid del vertice riguardante le interconnessioni energetiche tra Spagna, Francia, Portogallo, la Commissione europea e la BEI, del 4 marzo 2015,

visto il meccanismo per collegare l'Europa (MCE) istituito dal regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013,

visto il regolamento (UE) 2015/1017 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2015, relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici, al polo europeo di consulenza sugli investimenti e al portale dei progetti di investimento europei e che modifica i regolamenti (UE) n. 1291/2013 e (UE) n. 1316/2013,

visto l'articolo 52 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (A8-0330/2015),

I vantaggi dell'interconnessione

1.

accoglie con favore la comunicazione e la strategia della Commissione, che costituiscono un positivo passo avanti verso il conseguimento dell'obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica e il miglioramento del funzionamento del mercato interno dell'elettricità nell'UE;

2.

riconosce che le energie rinnovabili, una maggiore efficienza energetica e un mix energetico sostenibile che conducano a risparmi di energia, nonché un mercato interno dell'energia che consenta a quest'ultima di circolare liberamente sono mezzi importanti per realizzare un sistema energetico stabile, sicuro, indipendente, inclusivo, trasparente e competitivo nell'UE, in grado di creare posti di lavoro di alta qualità e ricchezza nell'ambito di un'economia sostenibile e orientata al futuro; sottolinea che per sviluppare tale sistema sono necessari un maggior grado di interconnettività elettrica, reti intelligenti e un nuovo assetto del mercato; ritiene che creare un siffatto sistema e porre fine all'esistenza di isole energetiche debba essere una priorità strategica fondamentale dell'Unione dell'energia;

3.

riconosce che l'interconnessione elettrica costituisce uno dei presupposti fondamentali per completare un mercato interno integrato dell'elettricità dell'UE che, se ben definito, contribuirà a conseguire gli obiettivi relativi al clima, incluso quello dell'UE di diventare leader nel settore delle energie rinnovabili, a migliorare la posizione geopolitica dell'UE grazie all'aumento della sicurezza e dell'indipendenza energetiche, come pure a ridurre l'isolamento energetico e la possibilità di perturbazioni dei sistemi di energia; sottolinea che anche gli interconnettori elettrici devono essere affrontati, progettati e costruiti mediante una cooperazione regionale forte e coordinata, nel rispetto sia delle competenze delle autorità nazionali per quanto concerne la definizione del mix energetico sia degli obiettivi a lungo termine dell'UE in campo climatico ed energetico;

4.

sottolinea che i benefici di un aumento sostanziale dell'interconnettività della rete europea vanno ben oltre la dimensione economica e geopolitica: si tratta di un principio strategico che dovrebbe portare a una rete più resiliente e solida, in grado di rispondere meglio a tutte le forme di perturbazione e cambiamento, e che consente alla crescente quota di energia proveniente da fonti rinnovabili di mescolarsi in modo efficiente nella rete europea;

5.

ricorda che le TIC svolgono un ruolo sempre maggiore nelle reti dell'energia elettrica e che pertanto la sicurezza dei sistemi elettrici è più vulnerabile per quanto riguarda le minacce informatiche; chiede alla Commissione di valutare i rischi relativi alla sicurezza dei sistemi elettrici e, qualora necessario, di elaborare un piano d'azione per farvi fronte;

6.

evidenzia che un mercato interno dell'elettricità pienamente integrato agevolerebbe il commercio e i servizi di bilanciamento nell'ambito dell'elettricità, aumenterebbe la sicurezza e ridurrebbe la volatilità dei prezzi dell'energia elettrica a vantaggio dei cittadini e della competitività dell'industria e delle imprese europee nell'economia globale, dal momento che si stima che i consumatori europei potrebbero risparmiare dai 12 ai 40 miliardi di EUR all'anno entro il 2030;

7.

osserva che, secondo la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica (ENTSO-E), gli investimenti nei necessari progetti di interconnessione di importanza paneuropea potrebbero ammontare a 150 miliardi di EUR entro il 2030, e prende atto con interesse che, mediante simili investimenti nell'interconnessione, i prezzi dell'elettricità potrebbero subire una riduzione pari ad almeno 2 EUR/MWh e che tali investimenti consentirebbero all'Europa di coprire gran parte del proprio fabbisogno elettrico grazie a fonti di energia rinnovabili; ricorda che tutti i consumatori dell'UE devono poter beneficiare del mercato interno dell'energia elettrica; chiede alle istituzioni competenti di controllare che i nuclei familiari, le PMI e altri consumatori al dettaglio traggano vantaggi concreti, che non dovrebbero limitarsi ai prezzi all'ingrosso;

8.

sottolinea che nella graduale soppressione dei prezzi dell'energia regolamentati per i consumatori si dovrebbe tener conto del reale livello di concorrenza sul mercato; rileva inoltre che la strategia dell'Unione dell'energia dovrebbe garantire che i consumatori abbiano accesso a prezzi dell'energia ragionevoli, sicuri e sostenibili;

Obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica

9.

riconosce che l'obiettivo del 10 %, da conseguire entro il 2020, è significativo e costituisce un passo importante nella direzione giusta; deplora il fatto che dodici Stati membri, situati perlopiù alla periferia dell'UE, non abbiano raggiunto l'obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica e siano quindi ampiamente isolati dal mercato interno dell'energia elettrica; sottolinea pertanto che occorre un maggiore impegno affinché gli Stati membri il cui basso livello di connettività ostacola il completamento del mercato interno dell'energia siano coadiuvati nel conseguimento di tale obiettivo; ritiene tuttavia che, di per sé, l'obiettivo del 10 % non rispecchi sempre la situazione del mercato e non sia stato stabilito sulla base di dati scientifici; ricorda che l'obiettivo del 10 % era stato fissato inizialmente nel 2002 sulla base della capacità installata di generazione elettrica allora esistente; riconosce che l'obiettivo del 10 %, per quanto importante, non descrive né la quantità dei flussi di energia elettrica tra paesi né la qualità, per quanto riguarda, ad esempio, la disponibilità delle infrastrutture di interconnessione esistenti o delle infrastrutture nazionali esistenti tra gli interconnettori; ritiene, pertanto, che un unico obiettivo di interconnessione che si basa sulla capacità installata di generazione elettrica non sia di per sé adeguato per tutti gli Stati membri; è quindi convinto che occorra stabilire, a medio termine e sicuramente entro il 2030, obiettivi di interconnessione complementari, ambiziosi, basati su dati concreti e concordati dalle regioni; ritiene che tali obiettivi debbano essere fissati sulla base di diversi parametri; invita la Commissione ad avviare quanto prima la discussione tecnica su tali parametri; sottolinea che, oltre all'obiettivo quantitativo, il libero accesso e la disponibilità degli interconnettori sono altresì essenziali per superare le barriere che ancora ostacolano il funzionamento del mercato europeo dell'elettricità; esorta la Commissione, l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori dell'energia (ACER) e i regolatori nazionali a garantire la trasparenza e un attento monitoraggio dell'accessibilità degli interconnettori onde evitare strozzature che impediscono il funzionamento del mercato dell'elettricità e garantire il funzionamento dei sistemi elettrici;

10.

osserva che la limitata capacità di trasmissione, ad esempio nell'area operativa Nord Pool Spot, comporta differenze di prezzo a livello regionale, nonostante il fatto che l'obiettivo di interconnessione tra paesi sia superato di un margine significativo;

Approccio integrato

11.

osserva che la frequente congestione delle reti di trasmissione può essere associata alle linee transfrontaliere ma può essere altresì dovuta alla debolezza e all'obsolescenza delle reti interne e alla disponibilità limitata delle reti nazionali; sottolinea che è essenziale rafforzare le reti nazionali per poter sfruttare appieno la capacità delle interconnessioni; insiste che, al momento di valutare la necessità di rafforzamenti o estensioni delle connessioni transfrontaliere e di quelle nazionali, occorre adottare un approccio integrato, al fine di utilizzare al meglio le linee di interconnessione esistenti e la capacità delle infrastrutture nazionali esistenti;

12.

evidenzia il ruolo della Commissione nel quadro del terzo pacchetto energia quale custode di un mercato elettrico disaggregato e accessibile nonché facilitatrice di un sistema energetico decentralizzato, nel quale gli Stati membri consentono ai piccoli fornitori, in particolare ai produttori-consumatori che utilizzano energie rinnovabili, di accedere alla rete seguendo norme di mercato eque e le migliori pratiche di autoconsumo;

13.

constata che il contesto energetico si fa sempre più decentralizzato vista la crescente importanza dei produttori-consumatori di energia; osserva pertanto l'importanza di una rete intelligente di trasmissione e distribuzione adeguatamente progettata; sottolinea il ruolo sempre più importante e cruciale dei gestori dei sistemi di distribuzione (GSD) quali facilitatori del mercato, dal momento che una vasta maggioranza degli impianti di energia rinnovabile è collegata alle reti di distribuzione; sottolinea a tale riguardo che, per cercare di eliminare le strozzature nella rete, è necessario effettuare una valutazione approfondita per definire quale combinazione di azioni, tra cui la costruzione di nuove linee di trasmissione, lo sviluppo di reti intelligenti locali o l'integrazione di efficienza e flessibilità nel sistema, sia l'opzione che meglio si addice alla situazione specifica;

14.

sottolinea che i benefici dell'incremento del livello di interconnessione non possono essere conseguiti senza un elevato livello di accoppiamento dei mercati e dei gestori dei sistemi di trasmissione; invita la Commissione ad adoperarsi al massimo per evitare che l'accoppiamento avvenga tra gruppi di Stati membri e per promuovere un accoppiamento a livello UE che includa tutti gli Stati membri e i paesi limitrofi, in particolare quelli coinvolti nella politica europea di vicinato (PEV);

15.

ricorda che i progetti di interesse comune (PIC) sono valutati dai gruppi regionali istituiti dalla Commissione e formati da rappresentanti degli Stati membri e delle autorità nazionali di regolamentazione nonché da gestori dei sistemi di trasmissione di energia elettrica e da promotori dei progetti, dall'ENTSO-E, dall'ACER, dalla Commissione e da altri soggetti chiave;

16.

sottolinea che l'elenco di PIC deve essere elaborato in modo più trasparente e responsabile; osserva che l'ENTSO-E, i gestori dei sistemi di trasmissione e i promotori dei progetti svolgono un ruolo predominante nello sviluppo di un metodo armonizzato per l'analisi costi/benefici, nell'elaborazione dei piani decennali di sviluppo della rete e dei codici di rete e nella valutazione dei costi e benefici di ciascun progetto; ricorda la necessità di realizzare valutazioni esaustive, che comprendano anche gli effetti economici, sociali e ambientali; chiede alla Commissione, in tale contesto, di garantire che tali valutazioni siano effettuate da esperti qualificati e pienamente indipendenti dai promotori dei progetti; sottolinea la necessità di ottimizzare l'intero processo promuovendo un maggiore impegno da parte del Parlamento e di altri soggetti interessati, inclusi i rappresentanti della società civile; chiede alla Commissione, all'ACER e ai regolatori nazionali di adoperarsi in maniera più proattiva per garantire un processo di consultazione più neutrale, trasparente, tracciabile e inclusivo; chiede alla Commissione di valutare le situazioni in cui l'utilizzo delle migliori tecniche disponibili (MTD) possa essere un importante parametro per la concessione di fondi dell'UE a sostegno dei progetti;

17.

invita la Commissione a illustrare più chiaramente il processo di classificazione dei PIC; ricorda che, per essere presi in considerazione, i PIC dovrebbero essere inclusi nei piani decennali di sviluppo della rete, ma che la decisione finale sul finanziamento spetta alla Commissione, che applica i propri criteri di valutazione per la selezione dei progetti; chiede alla Commissione di motivare esplicitamente tali criteri;

18.

invita la Commissione a riferire ogni anno al Parlamento sulla realizzazione dei PIC e sui progressi compiuti verso il conseguimento dell'obiettivo del 10 % nel contesto del bilancio annuale previsto dal quadro strategico per l'Unione dell'energia;

Procedura di concessione delle autorizzazioni

19.

sottolinea che la lunga procedura di concessione delle autorizzazioni costituisce una sfida significativa per le nuove linee ad alta tensione in Europa; invita gli Stati membri a facilitare l'introduzione di procedure più celeri, mantenendo nel contempo un adeguato livello di garanzie nell'interesse generale, anche con efficaci consultazioni pubbliche;

20.

ricorda che i progetti inseriti nell'elenco dei PIC beneficiano di un trattamento normativo preferenziale, di una programmazione accelerata, di un limite vincolante di 3 anni e mezzo per la concessione di autorizzazioni nonché di procedure di valutazione ambientale più rapide, e possono altresì essere ammessi a beneficiare di ulteriori finanziamenti a titolo del Meccanismo per collegare l'Europa (MCE) e del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS); chiede alla Commissione di valutare le modalità di attuazione e il rispetto della programmazione accelerata in tutti gli Stati membri;

21.

riconosce che la consapevolezza e il sostegno dei cittadini sono essenziali per garantire la rapida attuazione dei progetti di interconnessione; riconosce che i processi trasparenti e inclusivi e le norme ambientali più rigorose non devono essere compromessi nell'ambito della costruzione di nuove linee elettriche; chiede ai promotori dei progetti di utilizzare le migliori tecniche disponibili (MTD) per i nuovi interconnettori, al fine di accrescere la coerenza tra i progetti di investimento nelle reti, la sostenibilità ambientale e l'accettazione a livello locale;

22.

sottolinea che l'attuazione dell'approccio dello «sportello unico» contribuisce ad accelerare le procedure di concessione delle autorizzazioni; ricorda che il regolamento sulle reti transeuropee nel settore dell'energia (TEN-E) prevede che ogni Stato membro nomini un'autorità nazionale competente con il compito di agevolare, accelerare e coordinare il procedimento di rilascio delle autorizzazioni a livello nazionale; accoglie positivamente, a tale proposito, la valutazione relativa all'approccio dello «sportello unico» da parte della Commissione europea, la cui attuazione è prevista nel 2017, e incoraggia la Commissione a esaminare in tale quadro il potenziale di uno «sportello unico» a livello dell'UE;

Ruolo dell'ACER

23.

prende atto della carenza di personale e di risorse dell'ACER; chiede all'autorità di bilancio dell'UE di fornire all'agenzia le risorse necessarie, e in particolare personale proprio in numero sufficiente, per consentirle di svolgere in modo adeguato e tempestivo i compiti che la normativa le affida; chiede un rafforzamento del ruolo dell'ACER, soprattutto rispetto all'ENTSO-E e per quanto concerne il potenziamento del coordinamento e dell'arbitrato tra le autorità nazionali di regolamentazione così come del coordinamento delle questioni transfrontaliere in materia di regolamentazione;

24.

sottolinea che è importante che i regolatori nazionali dell'energia dispongano di personale qualificato, con le necessarie competenze, specializzazione e indipendenza; chiede alla Commissione di svolgere, non oltre la fine del 2016, una verifica indipendente delle risorse a disposizione di tutti i regolatori nazionali dell'energia e del livello di indipendenza da essi conseguito finora, anche elaborando raccomandazioni su come migliorare la situazione;

25.

prende atto della persistente mancanza di trasparenza relativamente al calcolo delle capacità transfrontaliere messe a disposizione del mercato e alla frequenza, alla portata e alle motivazioni delle riduzioni di interconnettori; dubita, a tal proposito, che si affrontino in maniera completa la maggior parte delle riduzioni significative; chiede alla Commissione di attribuire all'ACER competenze e poteri adeguati per raccogliere le informazioni necessarie sulle singole capacità di trasmissione transfrontaliera, in modo che l'agenzia possa esercitare efficacemente le proprie responsabilità di controllo; chiede che tali informazioni siano fornite all'ACER unitamente alle necessarie informazioni contestuali relative alla conformazione e al funzionamento della rete nazionale; accoglie con favore a tale riguardo il rapido completamento dei codici di rete per l'energia elettrica; prende atto delle intenzioni della Commissione di ampliare il mandato, l'ambito di competenza e i poteri dell'ACER e delle sue riflessioni in merito alle possibili ripercussioni di tale aspetto, presentate nella sua recente comunicazione «Un new deal per i consumatori di energia»; invita la Commissione a presentare suggerimenti concreti a tale riguardo, onde promuovere la realizzazione di un vero mercato interno dell'energia; osserva che qualsiasi nuova responsabilità attribuita all'ACER dovrebbe essere accompagnata dalle risorse adeguate;

Strumenti finanziari

26.

osserva che secondo le stime della Commissione sono necessari 35 miliardi di EUR in finanziamenti per raggiungere l'obiettivo del 10 % entro il 2020 in tutti gli Stati membri; ricorda che secondo il regolamento MCE ((UE) n. 1316/2013) la maggior parte dell'assistenza finanziaria a titolo della dotazione finanziaria energetica del Meccanismo per collegare l'Europa dovrebbe essere messa a disposizione per i progetti nel settore dell'elettricità e insiste affinché la Commissione tenga debitamente conto di tale aspetto; appoggia la raccomandazione della Commissione sulla necessità di concentrare il Meccanismo per collegare l'Europa su pochi progetti strategici; sottolinea che occorre prestare particolare attenzione ai progetti che affrontano le lacune più gravi presenti nel mercato integrato UE dell'elettricità e la mancanza di una sufficiente interconnettività; ritiene che si debbano continuare a prevedere adeguati finanziamenti UE anche oltre il 2020 per sostenere la costruzione di progetti di connessione elettrica non commercialmente validi necessari a garantire il funzionamento del mercato interno dell'energia e la sicurezza del funzionamento dei sistemi elettrici; sottolinea l'importanza della BEI per il sostegno agli investitori nell'ambito di progetti di infrastrutture elettriche commercialmente validi; prende atto dell'istituzione del FEIS e incoraggia la Commissione a far sì che il fondo possa efficacemente attrarre investimenti nell'interconnessione elettrica;

27.

esorta inoltre la Commissione a: 1) incoraggiare gli investimenti nelle migliori tecniche disponibili, che possono essere più costose ma offrono vantaggi finanziari considerevoli lungo l'intero ciclo di vita e consentono di risparmiare tempo e di avere un ruolo trainante dal punto di vista tecnologico nel lungo periodo; 2) procedere a una revisione delle norme finanziarie allo scopo di snellire i meccanismi esistenti; e 3) rafforzare gli incentivi per ulteriori investimenti nella rete, anche incoraggiando il reinvestimento degli utili provenienti dalle tariffe di congestione in infrastrutture e tecnologie di rafforzamento della rete, compresi altri interconnettori;

Cooperazione regionale

Regione del Baltico

28.

osserva che, secondo le previsioni, gli interconnettori in programma consentiranno agli Stati baltici di raggiungere l'obiettivo del 10 % entro la fine del 2015; esprime preoccupazione per il fatto che le reti degli Stati baltici sono ancora sincronizzate con il sistema elettrico russo e dipendono da esso, il che costituisce un ostacolo a un mercato europeo dell'elettricità che sia veramente integrato e che funzioni correttamente; chiede una tempestiva sincronizzazione delle reti elettriche degli Stati baltici con la rete europea continentale, onde garantire la piena integrazione nel mercato interno dell'elettricità dell'UE, un approvvigionamento di elettricità più sicuro e un funzionamento sicuro del sistema; chiede agli Stati membri interessati di adottare le misure necessarie per avviare una procedura formale per l'estensione della rete europea continentale sincrona verso gli Stati baltici e chiede all'ENTSO-E di lanciare tale procedura; invita la Commissione a sostenere e monitorare l'attuazione di detto progetto; pone in evidenza il mercato nordico comune dell'energia quale esempio di migliore prassi per la cooperazione tra Stati membri volta a creare e sviluppare il mercato interno dell'energia elettrica; riconosce l'importanza di una maggiore interconnettività tra la Polonia e il mercato nordico dell'elettricità affinché la Polonia possa raggiungere l'obiettivo del 10 %; si compiace della firma del protocollo d'intesa sul piano d'interconnessione del mercato energetico del Baltico (BEMIP) rafforzato; sottolinea che occorre proseguire la cooperazione regionale mediante il BEMIP e rafforzare ulteriormente la solidarietà tra Stati membri nell'attuazione dei PIC;

Regione del Mare del Nord

29.

riconosce che l'energia eolica offshore nella regione del Mare del Nord ha il potenziale per fornire oltre l'8 % dell'approvvigionamento elettrico europeo entro il 2030; osserva, inoltre, che il coordinamento della progettazione e della realizzazione di un'infrastruttura di rete offshore regionale, l'accesso al mercato e la condivisione delle riserve nella regione del Mare del Nord potrebbero consentire un risparmio sui costi annuali compreso tra 5 e 13 miliardi di EUR entro il 2030, grazie a una maggiore integrazione del mercato regionale; invita la Commissione e gli Stati membri interessati a sostenere queste potenzialità ai fini dello sviluppo della struttura di governance del 2030 e della successiva pianificazione; chiede alla Commissione e agli Stati membri di assicurare forte sostegno politico e appoggio per la rete offshore nel Mare del Nord, quale passo fondamentale verso la realizzazione di un'effettiva Unione dell'energia; esorta le prossime presidenze del Consiglio a elaborare e concordare un quadro giuridico durante la presidenza olandese del 2016, sotto forma di accordo intergovernativo tra gli Stati membri interessati che definisca una strategia condivisa sull'elettricità per la regione del Mare del Nord;

Europa centro-occidentale

30.

sottolinea che il mercato dell'elettricità condiviso tra l'Austria e la Germania promuove l'attuazione di un mercato europeo integrato dell'energia elettrica; riconosce che la zona di offerta comune, introdotta nel 2002, significa medesimi prezzi dell'elettricità all'ingrosso nei due paesi, e garantisce un commercio di energia elettrica illimitato e una sicurezza di approvvigionamento vicina al 100 %; osserva che la zona di offerta austro-tedesca è l'unica zona relativamente grande in Europa condivisa tra due paesi; rileva che le zone di offerta di maggiori dimensioni sostengono le caratteristiche necessarie per un mercato dell'elettricità liquido e ben funzionante, che si traduce in una riduzione dei costi commerciali, in segnali di prezzo resilienti per le decisioni d'investimento e in una maggiore concorrenza; chiede il tempestivo sviluppo di reti per consentire l'integrazione delle energie rinnovabili nel mercato dell'energia elettrica e garantire la stabilità delle reti, in particolare nella Germania meridionale; chiede che sia mantenuto questo modello di successo e che sia ampliata la zona di offerta;

Europa centrale e sud-orientale

31.

sottolinea che l'Europa centrale e sud-orientale dispone di un grande potenziale in termini di fonti rinnovabili, in gran parte non sfruttato; osserva che la cooperazione e il coordinamento nell'ambito della progettazione e della realizzazione a lungo termine di un'infrastruttura di rete regionale per l'Europa centrale e sud-orientale devono spingersi oltre l'UE e includere i paesi dei Balcani occidentali esterni all'UE e la Turchia; chiede che sia creata una nuova piattaforma nel contesto della quale tutte le principali parti interessate della regione possano discutere e fornire sostegno politico a progetti comuni concepiti per sfruttare pienamente il potenziale della regione in termini di elettricità; ritiene che il gruppo ad alto livello dell'UE sull'interconnessione del gas nell'Europa centrale e sudorientale, istituito nel febbraio 2015, potrebbe diventare tale piattaforma, purché il suo mandato venga ampliato includendo il settore dell'elettricità e la partecipazione dei paesi dell'Europa centrale e sud-orientale esterni all'UE; ritiene che la piattaforma consentirebbe alla Commissione di svolgere un ruolo di guida e fornire sostegno politico;

32.

osserva che l'elevata dipendenza dell'Europa centrale e sud-orientale dalle importazioni di energia significa che è fondamentale aumentare la capacità transfrontaliera di energia elettrica, il che contribuirebbe a garantire la sicurezza di approvvigionamento della regione e, nel lungo periodo, a ridurre le bollette dell'energia elettrica dei cittadini;

33.

raccomanda alla Commissione di valutare pienamente le prospettive di nuove interconnessioni elettriche nella regione del Mediterraneo e tra il mercato dell'Europa meridionale e quello dell'Africa settentrionale, allo scopo di aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento e sviluppare le energie rinnovabili in entrambe le regioni;

Penisola iberica

34.

sottolinea l'importanza di aumentare significativamente l'interconnessione tra la Spagna e la Francia per sostenere le fonti rinnovabili nella regione e consentire alla Penisola iberica di partecipare appieno al mercato interno dell'elettricità; ritiene che la dichiarazione di Madrid, firmata il 4 marzo 2015, e l'istituzione di un gruppo ad alto livello sulle interconnessioni per l'Europa sud-occidentale, costituiscano passi importanti verso un aumento dell'interconnettività nella regione; riconosce che la capacità di interconnessione esistente tra la Penisola iberica e l'Europa continentale è eccessivamente ridotta e che i progetti inclusi nel primo elenco dei PIC non erano sufficienti a conseguire l'obiettivo di interconnessione entro il 2020; invita i paesi della regione a sostenere lo sviluppo delle loro considerevoli potenzialità in materia di energie rinnovabili e ad agevolare l'accesso del settore al mercato europeo integrato;

35.

accoglie con favore l'iniziativa della Commissione volta a condurre uno studio sui vantaggi derivanti dall'interconnessione della Penisola iberica con la Francia, il Regno Unito, l'Italia e i paesi della sponda sud del Mediterraneo;

Oltre il 2020

36.

osserva che il sistema energetico europeo si è evoluto dal 2002, quando era stato originariamente fissato l'obiettivo del 10 % di interconnessione elettrica, e che, in particolare, si è assistito a uno sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili in tutto il continente; raccomanda, in questo contesto, che l'obiettivo del 15 % entro il 2030 basato sulla capacità installata non resti isolato e sia attentamente e approfonditamente valutato onde garantire la sua adeguatezza allo scopo nonché la sua pertinenza e la sua realizzabilità; chiede alla Commissione, pertanto, di valutare l'introduzione di obiettivi regionali complementari e di individuare parametri qualitativi e quantitativi migliori, quali flussi commerciali, valori di picco e strozzature, che evidenzino quale sia il livello di interconnessione necessario;

37.

sottolinea l'esigenza di fissare un obiettivo futuro di interconnessione elettrica a partire dagli obiettivi climatici di lungo termine dell'UE e dal sistema energetico sostenibile che l'UE sta perseguendo; osserva, a tale proposito, che il livello di interconnessione necessario dipenderà da una serie di parametri, fra cui: a) l'attuazione nelle politiche nazionali e dell'UE del principio dell'«efficienza energetica al primo posto» e di maggiori interventi sul fronte della domanda; b) lo sviluppo della produzione decentrata di elettricità da fonti rinnovabili e delle corrispondenti reti intelligenti; c) le decisioni nazionali in materia di mix energetico, tenendo conto degli obiettivi climatici ed energetici di lungo termine dell'UE; d) la messa a punto di tecnologie di stoccaggio dell'energia, anche a livello domestico e comunale; e) se del caso, l'impiego delle migliori tecniche disponibili; f) il riconoscimento dei cittadini quali «produttori-consumatori» nel sistema energetico e g) la creazione di chiari incentivi per gli investimenti nelle reti;

o

o o

38.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


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