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Document 52015TA1110(01)
Annual report of the Court of Auditors on the implementation of the budget concerning the financial year 2014, together with the institutions’ replies
Relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2014, corredata delle risposte delle istituzioni
Relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2014, corredata delle risposte delle istituzioni
GU C 373 del 10.11.2015, p. 1–288
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
10.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 373/1 |
Conformemente alle disposizioni dell'articolo 287, paragrafi 1 e 4 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e degli articoli 148, paragrafo 1 e 162, paragrafo 1 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 e degli articoli 43, 48 e 60 del regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, del 18 febbraio 2008, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo, modificato dal regolamento (UE) n. 567/2014
la Corte dei conti dell'Unione europea, nella riunione del 10 settembre 2015, ha adottato le sue
RELAZIONI ANNUALI
sull'esercizio finanziario 2014
Le relazioni, corredate delle risposte delle istituzioni alle osservazioni della Corte, sono state trasmesse alle autorità competenti per il discarico e alle altre istituzioni.
I Membri della Corte dei conti sono i seguenti:
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA (Presidente), Igors LUDBORŽS, Jan KINŠT, Kersti KALJULAID, Karel PINXTEN, Henri GRETHEN, Szabolcs FAZAKAS, Louis GALEA, Ladislav BALKO, Augustyn KUBIK, Milan Martin CVIKL, Rasa BUDBERGYTĖ, Lazaros S. LAZAROU, Hans Gustaf WESSBERG, Pietro RUSSO, Ville ITÄLÄ, Kevin CARDIFF, Baudilio TOMÉ MUGURUZA, Iliana IVANOVA, George PUFAN, Neven MATES, Alex BRENNINKMEIJER, Danièle LAMARQUE, Nikolaos MILIONIS, Phil WYNN OWEN, Klaus-Heiner LEHNE, Oskar HERICS, Bettina JAKOBSEN
RELAZIONE ANNUALE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO
(2015/C 373/01)
INDICE
Introduzione generale | 7 |
Capitolo 1 |
— Dichiarazione di affidabilità e informazioni a sostegno della stessa | 9 |
Capitolo 2 |
— Gestione finanziaria e di bilancio | 65 |
Capitolo 3 |
— Ottenere risultati dal bilancio dell’UE | 83 |
Capitolo 4 |
— Entrate | 127 |
Capitolo 5 |
— Competitività per la crescita e l’occupazione | 147 |
Capitolo 6 |
— Coesione economica, sociale e territoriale | 165 |
Capitolo 7 |
— Risorse naturali | 213 |
Capitolo 8 |
— Ruolo mondiale dell’Europa | 261 |
Capitolo 9 |
— Amministrazione | 275 |
INTRODUZIONE GENERALE
0.1. |
La Corte dei conti europea è l’istituzione cui il trattato assegna il compito di provvedere al controllo delle finanze dell’Unione europea (UE). Quale revisore esterno dell’UE, la nostra istituzione funge da custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell’Unione e contribuisce a migliorare la gestione finanziaria dell’UE. Informazioni più dettagliate sul lavoro da noi svolto figurano nella nostra relazione annuale di attività che, unitamente alle relazioni speciali sui programmi di spesa e sulle entrate dell’Unione e ai pareri espressi su nuovi atti legislativi o su modifiche a normativa già esistente, è disponibile sul nostro sito Internet: www.eca.europa.eu. |
0.2. |
La presente relazione, concernente l’esercizio finanziario 2014, costituisce la nostra 38a relazione annuale sull’esecuzione del bilancio dell’UE. I Fondi europei di sviluppo formano oggetto di una relazione annuale a parte. |
0.3. |
Il bilancio generale dell’UE viene adottato ogni anno dal Consiglio e dal Parlamento europeo. La relazione annuale da noi redatta, assieme alle relazioni speciali, costituisce la base della procedura di discarico, tramite la quale il Parlamento europeo stabilisce, su raccomandazione del Consiglio, se la Commissione europea abbia assolto in modo soddisfacente le proprie funzioni in materia di esecuzione del bilancio. Trasmettiamo la relazione annuale simultaneamente al Parlamento europeo, al Consiglio e ai parlamenti nazionali. |
0.4. |
La parte principale della nostra relazione annuale è costituita dalla dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti consolidati dell’UE e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (cui si fa riferimento nella relazione con l’espressione «regolarità delle operazioni»). Completiamo detta dichiarazione di affidabilità con valutazioni specifiche per ciascuno dei principali settori di attività dell’UE. |
0.5. |
Per accrescere l’utilità della relazione, la struttura dei capitoli rispecchia le rubriche del quadro finanziario pluriennale (QFP) che, entrato in vigore nel 2014, ha lo scopo di fissare l’entità e la distribuzione della spesa dell’UE fino al 2020. In tal modo, dovrebbe risultare più facile per il lettore ricollegare le constatazioni formulate nella presente relazione alle informazioni contabili e di bilancio pertinenti. |
0.6. |
Non vengono stilati rendiconti finanziari distinti per le singole rubriche del QFP e, pertanto, le conclusioni presentate nelle valutazioni specifiche non costituiscono giudizi di audit. Nei presenti capitoli sono invece illustrate questioni di rilievo specifiche per ciascuna rubrica del QFP. |
0.7. |
Quest’anno la relazione è articolata come segue:
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0.8. |
Nella presente relazione figurano le risposte della Commissione (oppure, se del caso, di altre istituzioni od organismi dell’UE) alle nostre osservazioni; nel formulare le constatazioni e conclusioni, teniamo conto delle risposte fornite al riguardo dalle entità controllate. È tuttavia nostro compito, in virtù del ruolo di revisore esterno che ci compete, esporre le constatazioni di audit da noi rilevate, trarne le conclusioni ed esprimere una valutazione indipendente e imparziale in merito all’affidabilità dei conti e alla regolarità delle operazioni. |
(1) Non presentiamo una valutazione specifica della spesa a titolo delle rubriche 3 (Sicurezza e cittadinanza) e 6 (compensazioni) del QFP.
CAPITOLO 1
Dichiarazione di affidabilità e informazioni a sostegno della stessa
INDICE
Dichiarazione di affidabilità presentata dalla Corte al Parlamento europeo e al Consiglio — Relazione del revisore indipendente |
I-XII |
Introduzione |
1.1-1.3 |
La spesa dell’UE è un importante strumento per conseguire gli obiettivi delle politiche |
1.1-1.3 |
Constatazioni di audit concernenti l’esercizio finanziario 2014 |
1.4-1.58 |
I conti non sono inficiati da inesattezze rilevanti |
1.4-1.8 |
Regolarità delle operazioni: le risultanze globali dei nostri audit, per quanto stabili, indicano un livello di errore rilevante |
1.9-1.29 |
Le numerose tipologie di misure correttive determinano impatti diversi |
1.30-1.44 |
La relazione di sintesi della Commissione conferma l’impatto rilevante degli errori sulle operazioni |
1.45-1.57 |
La Corte notifica all’OLAF i presunti casi di frode |
1.58 |
Conclusioni |
1.59-1.66 |
Allegato 1.1 — |
Approccio e metodologia di audit |
Allegato 1.2 — |
Seguito dato alle osservazioni formulate in precedenza sull’affidabilità dei conti |
Allegato 1.3 — |
Estratti dai conti consolidati per l’esercizio 2014 |
Allegato 1.4 — |
Il livello di errore stimato (errore più probabile, TEP) — dati storici non adeguati per gli anni 2009 — 2013 |
Allegato 1.5 — |
Frequenza degli errori rilevati nel campionamento di audit per l’esercizio 2014 |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ PRESENTATA DALLA CORTE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO — RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE |
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La responsabilità della direzione |
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La responsabilità del revisore |
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Affidabilità dei conti |
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Giudizio sull’affidabilità dei conti |
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Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti |
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Entrate |
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Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate che sono alla base dei conti |
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Pagamenti |
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Elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti |
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Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti |
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Altre informazioni |
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10 Settembre 2015 |
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Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA |
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Presidente |
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Corte dei conti europea |
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12, rue Alcide De Gasperi, 1615 Lussemburgo, LUSSEMBURGO |
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INTRODUZIONE |
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La spesa dell’UE è un importante strumento per conseguire gli obiettivi delle politiche |
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Grafico 1.1 — Spesa erogata dall’UE nel 2014 in ciascuno Stato membro, espressa in percentuale della spesa totale delle rispettive amministrazioni pubbliche
Fonti: Spesa dell’Unione europea (dati contabili della Commissione europea compilati dalla Corte dei conti europea). Spesa totale delle amministrazioni pubbliche degli Stati membri (Eurostat — Statistiche pubbliche — Entrate, spese e principali aggregati pubblici — Spesa totale delle amministrazioni pubbliche 2014) (http://ec.europa.eu/eurostat/web/government-finance-statistics/data/database). Per la spiegazione dei codici dei paesi, cfr. allegato 1.5 . |
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CONSTATAZIONI DI AUDIT CONCERNENTI L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 |
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I conti non sono inficiati da inesattezze rilevanti |
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Problemi che incidono sui conti |
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1.8. |
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Regolarità delle operazioni: le risultanze globali dei nostri audit, per quanto stabili, indicano un livello di errore rilevante |
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Tabella 1.1 — Sintesi delle risultanze dell’audit sulla regolarità delle operazioni per il 2014
Capitoli della relazione annuale Rubrica del QFP Operazioni sottoposte ad audit (miliardi di euro) Livello di errore stimato (2014) (%) Intervallo di affidabilità (%) Livello di errore stimato (2013) (%) Limite inferiore dell'errore (LIE) Limite superiore dell'errore (LSE) 5. Competitività Rubrica 1a 13,0 5,6 3,1 8,1 4,0 6. Coesione Rubrica 1b 55,7 5,7 3,1 8,2 5,3 7. Risorse naturali Rubrica 2 57,5 3,6 2,7 4,6 4,4 8. Ruolo mondiale dell’Europa Rubrica 4 7,4 2,7 0,9 4,4 2,1 9. Amministrazione Rubrica 5 8,8 0,5 0,1 0,9 1,1 Altro (59)
Rubrica 3, 6 e altro 2,1 — — — —
Totale
144,5
4,4
3,3
5,4
4,5
Entrate
143,9
0
0
0
0
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Grafico 1.2 — Livello di errore stimato (errore più probabile, TEP) (2012-2014) (12)
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Abbiamo aggiornato il nostro approccio di audit... |
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… e la struttura della relazione annuale |
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Grafico 1.3 — Nuova classificazione delle risultanze di audit per il 2013 in base alla struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014 e al nuovo approccio per la quantificazione degli errori concernenti gli appalti pubblici
Fonte: Corte dei conti europea, tenendo conto dei cambiamenti apportati alla struttura della relazione annuale e del nuovo approccio concernente la quantificazione delle violazioni gravi negli appalti pubblici. |
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Grafico 1.4 — Incidenza di ciascuna rubrica del QFP sul livello di errore globale stimato per il 2014
Fonte: Corte dei conti europea. |
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1.18. |
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Grafico 1.5 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello globale di errore stimato
Fonte: Corte dei conti europea. |
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La tipologia di spesa e i livelli di errore sono fortemente correlati |
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Grafico 1.6 — Rapporto fra tipo di operazione, rischio e livello di errore stimato nelle operazioni dell’UE (2013-2014)
Fonte: Corte dei conti europea. |
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I risultati in diversi settori di spesa mostrano profili di errore diversi |
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Riquadro 1.1 — Esempio di errori nei costi rimborsati per un progetto a titolo della rubrica 3 del QFP «Sicurezza e cittadinanza» Nell’ambito del campionamento abbiamo selezionato un pagamento effettuato dalla Commissione a favore di un beneficiario che funge da coordinatore per un progetto collaborativo nel quadro del programma «Diritti fondamentali e cittadinanza». Il beneficiario, un organismo pubblico, ha distaccato due membri permanenti del proprio personale (funzionari pubblici) assegnandoli a tempo parziale al progetto e addebitando a quest’ultimo, nella dichiarazione dei costi sostenuti, parte dei loro stipendi. Il personale distaccato deve rappresentare dei costi supplementari, che possono essere giustificati solo dall’effettivo insorgere di nuovi costi legati alla necessità di sostituirlo con personale a contratto per assicurare la continuità delle funzioni. Dato che il beneficiario non ha previsto alcun sostituto per i funzionari suddetti, i costi in questione non sono ammissibili. In totale, le spese non ammissibili dichiarate dal beneficiario sono ammontate a 58 000 euro, su una spesa totale dichiarata di 2 37 000 euro. Abbiamo rilevato rimborsi di costi non ammissibili, da parte della Commissione, in otto dei 25 progetti selezionati per la rubrica 3 del QFP. |
Riquadro 1.1 — Esempio di errori nei costi rimborsati per un progetto a titolo della rubrica 3 del QFP «Sicurezza e cittadinanza» La Commissione conosceva perfettamente le difficoltà incontrate dagli enti pubblici nel rispettare la norma di ammissibilità applicabile alle spese per il personale degli enti pubblici (assunzione di altro personale per sostituire i dipendenti pubblici nello loro attività abituali). Per tale ragione a partire dal 2011 la Commissione ha modificato le norme di ammissibilità applicabili al personale degli enti pubblici, facendo ricorso alla flessibilità prevista a tale riguardo dalle modalità di esecuzione del regolamento finanziario. Pertanto i costi non ammissibili rilevati dalla Corte con riferimento alla sovvenzione citata (spese per il personale degli enti pubblici che non assegnano personale sostitutivo) sarebbero ora considerati ammissibili. |
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Le numerose tipologie di misure correttive determinano impatti diversi |
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Misure correttive |
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Esiste un’ampia gamma di misure correttive |
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Grafico 1.7 — Classificazione delle misure correttive attuate nel 2014
Fonte: Nota n. 6 ai conti consolidati dell’UE relativi all’esercizio 2014 e dati sottostanti. Per quanto riguarda la coesione, la ripartizione degli importi fra «spese escluse prima del pagamento» e «ritiri» è basata su un’analisi delle rettifiche significative durante il periodo in causa. |
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Nel momento in cui la spesa è approvata dalla Commissione, l’impatto delle azioni correttive si è già esplicato in misura significativa. |
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Le decisioni di conformità conducono ad entrate con destinazione specifica che finanziano la spesa agricola |
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Più di due terzi delle «rettifiche finanziarie» registrate per la Coesione nel 2014 consistono nella sostituzione degli importi non ammissibili con una nuova spesa... |
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... e le rettifiche nette sono meno frequenti |
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Nel 2014 la Commissione e gli Stati membri hanno usato tutte le forme di misure correttive qui descritte. |
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Riquadro 1.2 — Esempio di miglioramento dei sistemi di gestione e di controllo — Grecia: pulizia del SIPA La Commissione ha proceduto a sollecitare il miglioramento del sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) in base al quale sono erogati i pagamenti agli agricoltori, quali il regime di pagamento unico (RPU — il più importante regime distinto di pagamenti dell’UE). Il processo si è articolato in più fasi e ha condotto a una diminuzione dei pascoli permanenti «ammissibili» nel SIPA greco, passati da 3,6 milioni di ettari nel 2012 a 1,5 milioni nell’ottobre 2014. Dichiarazioni irregolari di «pascoli permanenti» che non sono ammissibili al sostegno dell’UE hanno costituito un elemento fondamentale del livello di errore da noi stimato nell’arco di diversi anni nell’ambito della rubrica «Risorse naturali». Abbiamo tenuto conto dell’impatto delle rettifiche sui singoli pagamenti ai beneficiari finali campionati sia per il FEAGA che per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Un ulteriore impatto è consistito nel rifiuto, da parte dell’organismo pagatore, di molte domande non ammissibili, che sono state stralciate dalla spesa da cui avevamo estratto il nostro campione. |
Riquadro 1.2 — Esempio di miglioramento dei sistemi di gestione e di controllo — Grecia: pulizia del SIPA Nel capitolo 7 la Corte fornisce ulteriori esempi che illustrano l’impatto positivo dei piani d’azione. I piani d’azione sono attuati ogni qual volta ciò sia necessario; la Commissione ne sorveglia attentamente l’attuazione e riferisce in merito ai provvedimenti correttivi adottati nella relazione annuale di attività della direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale. Il SIPA impedisce ai beneficiari di dichiarare terreni che non esistono o che non soddisfano le condizioni di ammissibilità, oppure che sono già stati dichiarati da un altro beneficiario. Se correttamente applicato, è uno strumento assai efficace per la riduzione degli errori. Il SIPA copre il 75 % della spesa per la PAC. I tassi di errore relativi ai pagamenti per superficie sono inferiori a quelli rilevati per altre misure, come indicato nella relazione annuale di attività 2014 della direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale. |
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Riquadro 1.3 — Esempio di rettifiche derivanti dalle procedure di verifica della conformità (30) – Decisione di conformità 47 e relativo impatto sugli agricoltori francesi Nel 2014 la Francia ha accettato una rettifica di 1,1 miliardi di euro (984 milioni di euro per il FEAGA e 94 milioni di euro per il FEASR) (31). Le autorità nazionali hanno annunciato che detta rettifica non avrebbe avuto alcun impatto sugli agricoltori e che l’importo sarebbe stato coperto dal bilancio nazionale. In relazioni annuali precedenti abbiamo affermato che tali pratiche non incentivano i beneficiari ad eliminare gli errori (32). Le ragioni principali che hanno condotto alla rettifica sono state le debolezze del SIPA-GIS (695 milioni di euro) e il superamento del massimale dei diritti, cui ha fatto seguito un pagamento in eccesso agli agricoltori (141 milioni di euro). Un elemento minore ha compreso violazioni dell’obbligo di condizionalità che consiste nella notifica tempestiva dei movimenti del bestiame (123 milioni di euro). Tutto ciò riguarda i pagamenti effettuati dal 2009 al 2013. Non sono state apportate rettifiche per il 2014 e i superamenti del massimale dei diritti e la registrazione nel SIPA francese di superfici non ammissibili contribuiscono per 0,3 punti percentuali al livello di errore da noi stimato per tale anno nell’ambito della rubrica «Risorse naturali». |
Riquadro 1.3 — Esempio di rettifiche derivanti dalle procedure di verifica della conformità — Decisione di conformità 47 e relativo impatto sugli agricoltori francesi Nell’ambito della gestione concorrente spetta agli Stati membri garantire il corretto funzionamento dei sistemi di controllo. La rettifica finanziaria di 1,1 miliardi di euro sarà rimborsata al bilancio dell’UE in 3 tranche annue (2015, 2016 e 2017). La Commissione desidera sottolineare che, dato che la procedura di verifica della conformità, per sua natura, si applica ex post, dopo la liquidazione dei conti dell’esercizio e dopo una fase in contraddittorio che consente allo Stato membro interessato di presentare le proprie argomentazioni e i propri calcoli, è assai raro che una rettifica finanziaria possa essere adottata già nell’esercizio successivo alla spesa in questione. Una procedura di verifica della conformità in corso tutelerà il bilancio dell’UE per il 2014. |
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Riquadro 1.4 — Esempio di rettifiche che danno luogo a spese supplementari: l’FSE in Romania Nelle relazioni annuali sugli esercizi 2012 e 2013 abbiamo citato i provvedimenti correttivi in Romania. Nel 2013 abbiamo potuto ridurre l’errore da noi stimato per diversi progetti rumeni a titolo del Fondo sociale europeo (FSE), in quanto le autorità nazionali avevano determinato l’impatto delle rettifiche a livello di progetto, e così è stato anche per il 2014. In alcuni progetti da noi esaminati permangono errori a causa di problemi non risolti dalle rettifiche apportate. Nella sua relazione annuale di attività sull’esercizio 2014, la direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione (DG EMPL) riferisce che sta continuando a monitorare l’attuazione del piano d’azione convenuto. Le rettifiche finanziarie operate non significano necessariamente che la Romania riceverà meno finanziamenti UE, in quanto gli Stati membri hanno la possibilità di dichiarare un importo di spesa superiore (33). |
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Nel riferire in merito alle misure correttive, la Commissione non sempre ne quantifica l’impatto variabile... |
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... e ulteriori miglioramenti consentirebbero un’analisi migliore |
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La relazione di sintesi della Commissione conferma l’impatto rilevante degli errori sulle operazioni |
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I direttori generali rendicontano annualmente sulla regolarità |
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Riquadro 1.5 — Riserve formulate nelle relazioni annuali di attività per l’esercizio 2014 |
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I direttori generali hanno formulato nel 2014 un totale di 20 riserve quantificate, contro le 17 per il 2013. Questo aumento del numero complessivo di riserve è dovuto: |
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L’importo di spesa coperto da una riserva è sceso da 2,4 miliardi di euro nel 2013 a 2,3 miliardi nel 2014 (43). |
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La Commissione riconosce che le spese sono inficiate da un livello di errori rilevante... |
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… ma fa riferimento all’impatto stimato delle future rettifiche |
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I dati risentono tuttavia di alcuni problemi sul piano della precisione e della coerenza |
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Le direzioni generali coinvolte nella gestione concorrente hanno adeguato i dati forniti dalle autorità nazionali |
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La maggior parte delle direzioni generali che partecipano alla gestione diretta e indiretta hanno applicato sistematicamente la nuova metodologia per stimare gli importi a rischio |
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La Commissione ha migliorato il calcolo del potenziale correttivo (corrective capacity) |
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Altre questioni trattate nella relazioni di sintesi |
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La Corte notifica all’OLAF i presunti casi di frode |
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1.58. |
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La Commissione sottolinea che la creazione artificiale di condizioni è difficile da dimostrare nell’ambito dell’attuale quadro giuridico, secondo l’interpretazione della Corte di giustizia dell’Unione europea. Si vedano anche le risposte e i commenti nel riquadro 7.4. |
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CONCLUSIONI |
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Risultanze dell’audit |
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Errori e rettifiche |
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Relazioni annuali di attività e relazione di sintesi |
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(1) I rendiconti finanziari consolidati comprendono lo stato patrimoniale, il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni dell’attivo netto, una sintesi dei criteri contabili significativi e altre note esplicative (compresa l’informativa per settore di attività).
(2) Le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio comprendono le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio e le note esplicative.
(3) Queste rubriche formano oggetto dei capitoli da 5 a 8 della presente relazione.
(4) Definite all’articolo 30, paragrafo 2, del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1) come segue:
«Secondo il principio dell’economia, le risorse impiegate dall’istituzione nella realizzazione delle proprie attività sono messe a disposizione in tempo utile, nella quantità e qualità appropriate e al prezzo migliore.
Secondo il principio dell’efficienza, deve essere ricercato il miglior rapporto tra i mezzi impiegati e i risultati conseguiti.
Secondo il principio dell’efficacia, gli obiettivi specifici fissati devono essere raggiunti e devono essere conseguiti i risultati attesi.»
(5) I conti consolidati comprendono:
a) |
i rendiconti finanziari consolidati che includono lo stato patrimoniale (in cui figurano le attività e le passività alla chiusura dell’esercizio), il conto del risultato economico (che illustra le entrate e le spese per l’esercizio), la tabella dei flussi di cassa (che mostra come le variazioni dei conti influiscano sulla tesoreria e sugli equivalenti di tesoreria) e il prospetto delle variazioni dell’attivo netto, nonché le relative note; |
b) |
le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio riguardanti le entrate e le spese dell’esercizio, nonché le relative note. |
(6) I conti provvisori, assieme alla dichiarazione del contabile, ci sono pervenuti il 31 marzo 2015, termine ultimo fissato a tal fine dal regolamento finanziario (cfr. articolo 147 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012). I conti definitivi ci sono pervenuti otto giorni prima del termine ultimo per la presentazione (31 luglio) stabilito all’articolo 148. La versione modificata del documento della Commissione allegato che analizza i rendiconti finanziari (Financial Statement Discussion and Analysis — FSDA) è stata trasmessa alla Corte il 1o settembre 2015.
(7) Cfr. Recommended Practice Guideline 2 (RPG 2) «Financial Statements Discussion and Analysis» of’International Public Sector Accounting Standard Board (IPSASB).
(8) Fra cui la presentazione consolidata delle attività e passività correnti e non correnti e la presentazione semplificata delle informazioni sui segmenti operativi.
(9) La Commissione intende riflettere le decisioni della Corte di giustizia europea del giugno 2015 che annullano le decisioni di rettifiche finanziarie per un importo di 457 milioni di euro nella Nota 6 ai conti 2015. Queste decisioni sono già trattate come adeguamenti di fatti contabili successivi alla data di chiusura del bilancio nella nota 2.10 «Accantonamenti» (sentenze della Corte del 24 giugno 2015 nelle cause riunite C-549/12 P e C-54/13 P che annullano due decisioni della Commissione per un importo di 94 milioni di euro relative ai programmi FESR in Germania e nella causa C-263/13 P, che annulla tre decisioni della Commissione per un importo di 363 milioni di euro per programmi FESR in Spagna). Tali decisioni hanno riguardato la spesa a titolo dei programmi operativi 1994-1999.
(10) Non è appropriato confrontare le rettifiche delle domande di rimborso operate «alla fonte», che non hanno dato adito a pagamenti o che hanno comportato un pagamento ridotto, con il livello dei pagamenti finali.
(11) Il livello di errore stimato indicato nella nostra relazione annuale sull’esercizio 2013 era pari al 4,7 %. Il livello comparabile stimato qui presentato è di 0,2 punti percentuali inferiore, in quanto abbiamo aggiornato la quantificazione degli errori inerenti agli appalti pubblici (cfr. paragrafi 1.13- 1.14).
(12) Il livello di errore stimato per il 2012 e il 2013 è stato aggiustato in modo da tener conto del nuovo approccio adottato per quantificare gli errori gravi in materia di appalti pubblici (cfr. paragrafo 1.13).
(13) I paragrafi da 1.20 a 1.22 analizzano in maniera più approfondita questi rischi diversi.
(14) I pagamenti relativi al sostegno diretto al bilancio forniscono un contributo al bilancio generale di uno Stato o alla dotazione di quest’ultimo relativa a una politica o a un obiettivo specifico (cfr. anche paragrafi 8.7 e 8.8).
(15) Cfr. inoltre paragrafo 1.21 della relazione annuale sull’esercizio 2013.
(16) La gestione diretta (in cui la dotazione di bilancio è gestita direttamente dalla Commissione europea), la gestione indiretta (in cui la gestione di bilancio è affidata a paesi partner non appartenenti all’UE, organizzazioni internazionali etc.), la gestione concorrente (in cui l’esecuzione del bilancio è condivisa fra Commissione e Stati membri).
(17) Valutata con il medesimo approccio per entrambi gli anni (cfr. paragrafi 1.13 e 1.14).
(18) Questo termine di paragone tiene conto sia della nuova classificazione delle linee di bilancio, affinché i capitoli rispecchino le rubriche del QFP, sia del nuovo approccio concernente gli errori negli appalti. Cfr. anche il grafico 1.3 .
(19) La maggior parte della spesa 2013 oggetto del capitolo «Relazioni esterne, aiuti e allargamento» rientra ancora nel capitolo equivalente relativo alla rubrica del QFP «Ruolo mondiale dell’Europa», mentre una piccola parte è ora oggetto del capitolo «Coesione economica, sociale e territoriale» (cfr. anche il grafico 1.3 ).
(20) Cfr. la nota 1 della tabella 1.1 .
(21) Agenzia europea per il potenziamento della cooperazione giudiziaria, Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne, Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, Autorità europea per la sicurezza alimentare, Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, Accademia europea di polizia, Ufficio europeo di polizia, Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali.
(22) Questo termine di confronto tiene conto del nuovo approccio relativo agli errori negli appalti. Cfr. anche paragrafi 1.13 e 1.14.
(23) Perlopiù spese coperte dai capitoli 7 e 8, ma anche parte delle spese oggetto dei capitoli 5 e 6. L’errore estrapolato per le spese a gestione concorrente si basa sull’esame di 687 operazioni (estratte da una popolazione di 113 miliardi di euro), mentre l’estrapolazione per le altre forme di spese operative si basa sull’esame di 497 operazioni (estratte da una popolazione di 23 miliardi euro).
(24) Cfr. paragrafi 1.19 — 1.37 della relazione annuale sull’esercizio 2012.
(25) Per il FESR e il Fondo di coesione, le rettifiche «alla fonte» indicate come attuate nel 2014 ammontano a [430] milioni di euro. Il 75 % di queste erano già state attuate negli esercizi precedenti.
(26) Ad esempio, se un organismo pagatore per il settore agricolo è soggetto a una rettifica finanziaria del 5 % ed eroga pagamenti agli agricoltori per 100 milioni di euro, riceverà un rimborso di 95 milioni di euro dalla Commissione, la quale registrerà però una spesa di 100 milioni di euro corretta da un’entrata avente destinazione specifica pari a 5 milioni di euro.
(27) Sotto forma di una riduzione del pagamento o di un flusso di liquidità che ritorna al bilancio UE. Nel secondo caso dà luogo a un’entrata con destinazione specifica (cfr. grafico 2.2 ).
(28) Dopo la chiusura dei programmi.
(29) In caso di disaccordo fra lo Stato membro e la Commissione [cfr. relazione annuale sull’esercizio 2012, paragrafo 1.25, lettera b)].
(30) Una procedura pluriennale che permette di recuperare importi versati agli Stati membri se tali pagamenti sono stati eseguiti in violazione delle norme UE o se vi sono debolezze nei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri. Cfr. inoltre paragrafo 7.59.
(31) Successivamente la Francia ha presentato ricorso dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea contro la decisione che impone una rettifica finanziaria.
(32) Cfr. paragrafi 1.26 e 1.32 della relazione annuale della Corte sull’esercizio finanziario 2012.
(33) Ciò ridurrebbe di fatto il tasso di cofinanziamento UE.
(34) Cfr. Relazione annuale sull’esercizio 2013, paragrafi 1.13 — 1.15.
(35) La relazione di sintesi e le relazioni annuali di attività della Commissione sono reperibili sul sito Internet della Commissione. Relazione di sintesi: http://ec.europa.eu/atwork/planning-and-preparing/synthesis-report/index_en.htm. Relazioni annuali di attività: http://ec.europa.eu/atwork/synthesis/aar/index_en.htm.
(36) Cfr. nota 10 (pag. 12) e nota 13 (pag. 14) della relazione di sintesi [traduzione della Corte].
(37) Riserva relativa al Programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (PSP TIC) dei paesi partecipanti al programma quadro per la competitività e l’innovazione (PCI), a causa del tasso di errore residuo superiore al 2 % (2,94 %).
(38) Riserva relativa alla gestione indiretta da parte dei paesi beneficiari a fronte del tasso di errore residuo superiore al 2 % (2,67 %).
(39) I problemi descritti nella relazione annuale sull’esercizio 2013 hanno dato luogo a una nuova riserva per motivi di reputazione nella DG NEAR (ex direzione generale per l’Allargamento (DG ELARG), cfr. paragrafi 7.16 della relazione annuale sull’esercizio 2013).
(40) Riserva concernente la spesa a titolo della politica estera e di sicurezza comune (PESC) a causa di un tasso di errore residuo superiore al 2 % (2,13 %).
(41) La direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) ha suddiviso in due parti la propria riserva sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FEASR)/Fondo di Coesione (FC)/Strumento di preadesione (IPA): una concernente il FEASR/FC e l’altra l’IPA.
(42) La direzione generale Salute e sicurezza alimentare (DG SANTE) ha revocato la propria riserva sui programmi di eradicazione e di sorveglianza delle malattie animali nel settore degli alimenti per l’uomo e gli animali.
(43) Cfr. allegato 2 della relazione di sintesi.
(44) Relazione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2013, sezione III — Commissione e agenzie esecutive 2014/2075(DEC) (A8-0101/2015).
(45) Standing Instructions for the 2014 Annual Activity Reports (Istruzioni permanenti per le relazioni annuali di attività per il 2014) (SEC/2014/553).
(46) Si tratta del tasso di errore rilevato o stimato al momento dell’esecuzione dei pagamenti (non del tasso di errore residuo), ossia senza un adeguamento per gli errori corretti a posteriori. Il tasso di errore è calcolato su una base ponderata per l’insieme della direzione generale.
(47) L’importo a rischio è il valore della parte di spesa ritenuta non conforme ai requisiti normativi e contrattuali applicabili una volta attuati i controlli intesi ad attenuare i rischi di non conformità. Laddove per alcune categorie di spesa o sistemi di controllo non sia disponibile un tasso di errore specifico, il tasso di errore medio e l’importo a rischio verrebbero presentati sotto forma di intervallo, supponendo che il tasso di errore per le categorie di spesa o i sistemi di controllo interessati si collochi fra lo 0 % e il 2 %.
(48) Cfr. tabella 1 della relazione di sintesi.
(49) Cfr. altresì paragrafo 1.55.
(50) Cfr. sezione 2.4, pag. 13, della relazione di sintesi [traduzione della Corte].
(51) Cfr. sezione 2.3, pag. 9, della relazione di sintesi [traduzione della Corte].
(52) Nell’ambito della Coesione, per il FEASR/FC il tasso di errore medio dell’1,8 % indicato dalle autorità di audit è stato aggiustato al 2,6 %; per il FSE, è stato aggiustato dall’1,9 % al 2,8 %. Nel settore dell’agricoltura, i tassi di errore segnalati dagli organismi pagatori sono stati aggiustati dallo 0,55 % al 2,54 % per i pagamenti diretti e dall’1,52 % al 5,09 % per lo sviluppo rurale.
(53) L’aggiustamento riguarda la DG DEVCO. La Commissione ha proceduto all’aggiustamento corrispondente della stima del potenziale correttivo futuro.
(54) L’impatto degli adeguamenti suddetti è stato significativo: ad esempio, per la DG REGIO, l’eliminazione delle rettifiche «ex ante» ha ridotto la stima della capacità correttiva di 153 milioni di euro, portandola a 1,2 miliardi di euro.
(55) Per otto DG che presentano una sola stima dell’importo a rischio, la capacità correttiva stimata è superiore a tale stima. Fra le DG che indicano una stima massima e una minima dell’importo a rischio, in quattro casi il livello stimato della rettifica futura supera la stima minima e in un caso la stima massima.
(56) Pag. 33 delle istruzioni permanenti per le relazioni annuali di attività 2014.
(57) Cfr. sezione 3.1, pag. 18, della relazione di sintesi.
(58) Nell’anno civile 2014, abbiamo notificato all’OLAF 16 casi (riguardanti gli anni di audit 2013 e 2014), contro 14 casi nel 2013. Alcuni di questi casi sono emersi nel corso di lavori non connessi alla dichiarazione di affidabilità.
(59) Non vi è una valutazione specifica né un capitolo distinto per le spese relative alle rubriche del QFP nn. 3 («Sicurezza e cittadinanza») e 6 («Compensazioni»), né per altre spese (strumenti speciali al di fuori del QFP 2014-2020 quali la riserva per gli aiuti d'urgenza, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, il Fondo di solidarietà dell’Unione europea e lo strumento di flessibilità). Il lavoro svolto in questi ambiti contribuisce tuttavia alla nostra conclusione globale sulla spesa per l'esercizio 2014.
Fonte: Corte dei conti europea.
ALLEGATO 1.1
APPROCCIO E METODOLOGIA DI AUDIT
1. |
Il nostro approccio di audit è descritto nel manuale dell’audit finanziario e di conformità reperibile nel nostro sito Internet. Per pianificare il nostro lavoro ci serviamo di un modello di affidabilità. In fase di pianificazione, consideriamo il rischio che si verifichino errori (rischio intrinseco) e il rischio che gli errori non siano impediti o rilevati e corretti (rischio di controllo). |
Parte 1 — Approccio e metodologia di audit per quanto concerne l’affidabilità dei conti
2. |
I conti consolidati sono costituiti da:
I conti consolidati dovrebbero presentare in maniera adeguata, sotto tutti gli aspetti rilevanti:
Il nostro audit comprende:
|
Parte 2 — Approccio e metodologia di audit per quanto concerne la regolarità delle operazioni
3. |
L’audit della regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti comprende la verifica diretta delle operazioni (cfr. tabella 1.1 ). A tal fine, appuriamo che esse siano in linea con la normativa applicabile. |
Modalità di verifica delle operazioni
4. |
Nell’ambito di ciascuna valutazione specifica (capitoli 4 - 9), eseguiamo verifiche dirette delle operazioni sulla base di un campione rappresentativo. Queste verifiche ci consentono di stimare in quale misura le operazioni all’interno della popolazione interessata siano irregolari. |
5. |
La verifica delle operazioni implica l’esame di ciascuna operazione selezionata. Stabiliamo se la domanda o il pagamento siano stati o meno eseguiti per le finalità approvate dal bilancio e specificate nella normativa pertinente. Esaminiamo il calcolo dell’importo della domanda o del pagamento (per domande più cospicue basate su un campione rappresentativo degli elementi su cui si basa il sussidio). Ciò implica ripercorrere l’iter dell’operazione, dai conti di bilancio fino al destinatario finale (ad esempio, un agricoltore, l’organizzatore di corsi di formazione, o il promotore di un progetto di aiuto allo sviluppo) e verificare la conformità a ciascun livello. Vi è un errore quando l’operazione (a qualsiasi livello):
|
6. |
Per quanto riguarda le entrate, il nostro audit delle risorse proprie basate sull’imposta sul valore aggiunto e sul reddito nazionale lordo prende innanzitutto in esame gli aggregati macroeconomici pertinenti su cui esse sono calcolate, per poi esaminare i sistemi di controllo utilizzati dalla Commissione per il trattamento di tali aggregati fino al momento in cui i contributi versati dagli Stati membri sono stati riscossi e registrati nei conti consolidati. Per le risorse proprie tradizionali, esaminiamo i conti delle autorità doganali e il flusso di diritti, fino alla riscossione degli importi da parte della Commissione e alla loro registrazione nei conti. |
7. |
Per la spesa, esaminiamo i pagamenti nel momento in cui la spesa è stata sostenuta, registrata e approvata («pagamenti contabilizzati come spese»). Tale esame riguarda tutte le categorie di pagamenti (compresi quelli effettuati per l’acquisto di attività), ad eccezione degli anticipi nel momento in cui sono effettuati. Esaminiamo gli anticipi quando:
|
8. |
Il campione di audit è estratto in modo da poter stimare il livello di errore nell’insieme della popolazione controllata. Esaminiamo domande o pagamenti più cospicui selezionando, mediante campionamento per unità monetaria (MUS), alcuni elementi (ad esempio, le fatture di un progetto, le parcelle dichiarate nella domanda di aiuto di un agricoltore, cfr. paragrafo 5) da sottoporre a audit all’interno di singole operazioni. Pertanto, nel caso siano esaminati elementi che fanno parte di un progetto o della domanda inoltrata da un agricoltore, il tasso di errore indicato per questi elementi non costituisce un tasso di errore per il progetto o la domanda dell’agricoltore sottoposti a controllo, ma contribuisce alla valutazione complessiva della spesa dell’UE. |
9. |
Non esaminiamo ogni anno le operazioni in ciascuno Stato membro, paese e/o regione beneficiari. Gli esempi forniti nella relazione annuale hanno lo scopo di illustrare e dimostrare gli errori più comuni riscontrati. Il fatto che vengano menzionati taluni Stati membri, paesi e/o regioni beneficiari non significa che gli esempi illustrati non si verifichino anche altrove. Gli esempi forniti nella presente relazione non costituiscono una base per trarre conclusioni riguardo agli Stati membri, ai paesi e/o alle regioni beneficiari interessati. |
10. |
L’approccio da noi adottato non è stato concepito per raccogliere dati sulla frequenza dell’errore nella popolazione. Pertanto, i dati presentati sulla frequenza dell’errore non indicano la frequenza dell’errore nelle operazioni finanziate dall’UE o nei singoli Stati membri. Il nostro approccio in materia di campionamento applica una diversa ponderazione a operazioni diverse, rispecchiando il valore della spesa in questione e l’intensità del lavoro di audit. Questa ponderazione è eliminata nella tabella delle frequenze, la quale attribuisce il medesimo peso tanto allo sviluppo rurale quanto al sostegno diretto nell’ambito della rubrica «Risorse naturali», nonché tanto alla spesa per il Fondo sociale quanto ai pagamenti a titolo della politica regionale e della politica di coesione nell’ambito della rubrica «Coesione». La frequenza relativa dell’errore nei campioni estratti in diversi Stati membri non può essere indicativa del livello di errore relativo in tali paesi. |
Come valutiamo e presentiamo i risultati della verifica delle operazioni
11. |
Gli errori che si verificano nelle operazioni sono dovuti a diverse ragioni e assumono forme diverse a seconda della natura della violazione e della norma o disposizione contrattuale specifica non applicata. Le singole operazioni possono essere interamente o parzialmente inficiate da errore. Gli errori individuati e corretti precedentemente alle nostre verifiche, e indipendentemente da queste ultime, sono esclusi dal calcolo e dalla frequenza dell’errore, in quanto dimostrano che i sistemi di controllo hanno funzionato efficacemente. Appuriamo se i singoli errori siano quantificabili o meno, valutando in che misura sia possibile determinare quanto dell’importo controllato sia inficiato dall’errore. |
12. |
Molti errori si verificano nell’applicazione della normativa sugli appalti pubblici. Al fine di garantire il rispetto dei princìpi basilari della concorrenza previsti dalla normativa UE, le procedure significative devono essere oggetto di pubblicità. Le offerte devono essere valutate secondo criteri specificati. Gli appalti non possono essere artificialmente frazionati per restare al di sotto di determinate soglie (1). |
13. |
I criteri da noi usati per quantificare gli errori in materia di appalti pubblici sono descritti nel documento «Non-compliance with the rules on public procurement — types of irregularities and basis for quantification» (2). |
14. |
La nostra quantificazione può differire da quella utilizzata dalla Commissione o dagli Stati membri nel decidere le misure da adottare in caso di applicazione non corretta della normativa sugli appalti pubblici. |
Livello di errore stimato (errore più probabile)
15. |
Stimiamo il livello di errore usando il tasso di errore più probabile (TEP). Procediamo in questo modo per ciascuna rubrica del QFP e per l’insieme della spesa di bilancio. Solo gli errori quantificati rientrano nel calcolo. La percentuale TEP è una stima statistica della percentuale probabile di errore nella popolazione. Fra gli esempi di errori figurano le violazioni quantificabili della normativa applicabile nonché delle condizioni relative a contratti e sovvenzioni. Elaboriamo inoltre una stima del limite inferiore (LIE) e del limite superiore dell’errore (LSE) (cfr. illustrazione qui di seguito).
|
16. |
La percentuale della superficie ombreggiata sotto la curva indica la probabilità che il livello di errore nella popolazione sia compreso tra il LIE e il LSE. |
17. |
Pianifichiamo il nostro lavoro sulla base di una soglia di rilevanza del 2 %. Ci serviamo del livello di rilevanza per esprimere il nostro giudizio. Nel formulare tale giudizio teniamo conto anche della natura, dell’importo e del contesto degli errori. |
Come esaminiamo i sistemi e comunichiamo i risultati
18. |
La Commissione, le altre istituzioni e organismi dell’UE, le autorità degli Stati membri, i paesi e/o le regioni beneficiari pongono in essere una serie di sistemi, di cui si servono per gestire i rischi per il bilancio, compresa la regolarità delle operazioni. La valutazione dei sistemi è particolarmente utile per formulare raccomandazioni volte ad apportare miglioramenti. |
19. |
Ciascuna rubrica del QFP, come pure le entrate, richiede il funzionamento di una molteplicità di singoli sistemi. Ogni anno selezioniamo un campione di sistemi e presentiamo i risultati della nostra valutazione assieme ad alcune raccomandazioni per futuri miglioramenti. |
Come la Corte perviene a formulare il proprio giudizio nella dichiarazione di affidabilità
20. |
L’intero lavoro di audit da noi svolto, descritto nei capitoli da 4 a 9, forma la base del nostro giudizio sulla regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti consolidati dell’Unione europea. Il nostro giudizio è espresso nella dichiarazione di affidabilità. Nel formulare tale giudizio, consideriamo se l’errore sia pervasivo. Attraverso gli audit svolti, possiamo formulare un giudizio con cognizione di causa indicando se gli errori presenti nella popolazione superino o rientrino nei limiti di rilevanza. Per l’insieme delle spese nel 2014, la migliore stima da noi elaborata del livello di errore è del 4,4 %. Riteniamo, con un livello di affidabilità del 95 %, che il livello di errore per la popolazione controllata sia rilevante. Il livello di errore stimato in diverse rubriche del QFP varia, come descritto nei capitoli da 4 a 9. A nostro giudizio, l’errore è pervasivo e interessa la maggior parte dei settori di spesa. |
Frode presunta
21. |
Se abbiamo motivo di sospettare che è stata perpetrata un’attività fraudolenta, ne informiamo l’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, incaricato di svolgere le indagini necessarie. La Corte segnala all’OLAF diversi casi all’anno. |
Parte 3 — Collegamento fra i giudizi di audit relativi all’affidabilità dei conti e alla regolarità delle operazioni
22. |
Abbiamo espresso:
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23. |
Espletiamo i nostri audit ed esprimiamo i relativi giudizi conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC, nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. |
24. |
Tali princìpi contemplano anche la situazione in cui gli auditor emettono giudizi di audit sull’affidabilità dei conti e sulla regolarità delle operazioni che ne sono alla base, affermando che un giudizio con modifica sulla regolarità delle operazioni non conduce, di per sé, a un giudizio con modifica sull’affidabilità dei conti. I rendiconti finanziari su cui esprimiamo un giudizio, in particolare la nota n. 6, riconoscono l’esistenza di una questione rilevante riguardo alle violazioni delle norme che disciplinano la spesa imputata al bilancio UE. Di conseguenza, abbiamo deciso che l’esistenza di un livello di errore rilevante sul piano della regolarità non giustifica, di per sé, la modifica del giudizio della Corte, distinto, sull’affidabilità dei conti. |
(1) Cfr. inoltre i paragrafi 6.30 — 6.35 e la relazione speciale n. 10/2015 «Occorre intensificare gli sforzi per risolvere i problemi degli appalti pubblici nell’ambito della spesa del settore della coesione dell’UE».
(2) http://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/Guideline_procurement/Quantification_of_ public_procurement_errors.pdf
ALLEGATO 1.2
SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA SULL’AFFIDABILITÀ DEI CONTI
Osservazioni formulate negli esercizi precedenti |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Per i prefinanziamenti, i debiti a breve e la relativa separazione degli esercizi, abbiamo rilevato, sin dall’esercizio 2007, errori contabili la cui incidenza finanziaria globale non è rilevante, ma la cui frequenza è elevata. Ciò evidenzia la necessità di ulteriori miglioramenti a livello di talune direzioni generali. |
La Commissione ha continuato a lavorare per migliorare la precisione dei dati contabili. L’esame da noi svolto su campioni rappresentativi di prefinanziamenti e di fatture/dichiarazioni di spesa ha nuovamente evidenziato errori la cui incidenza finanziaria globale non è rilevante, ma la cui frequenza è elevata. |
La Commissione riconosce che è sempre possibile apportare miglioramenti ma sottolinea che i prefinanziamenti e le fatture sono stati contabilizzati correttamente negli ultimi otto anni. |
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Per quanto riguarda la contabilizzazione degli importi prefinanziati, abbiamo rilevato che diverse direzioni generali continuano a registrare nei conti le stime anche quando hanno una base adeguata per liquidare i relativi prefinanziamenti. Abbiamo inoltre constatato che, presso diverse direzioni generali, le procedure di separazione degli esercizi dovrebbero essere migliorate, armonizzate e automatizzate. |
In diverse direzioni generali non sono state ancora attuate una liquidazione tempestiva dei prefinanziamenti né procedure sufficientemente accurate per calcolare in che misura sia stato utilizzato il prefinanziamento, né la separazione fra prefinanziamenti correnti e non. |
|
||||||
La Commissione ha incluso nei conti 2010, per la prima volta, gli strumenti di ingegneria finanziaria e nei conti 2011, per la prima volta, gli anticipi di altri regimi di aiuto. In entrambi i casi, i saldi residui sono stimati partendo dall’ipotesi che i fondi sono utilizzati in maniera uniforme nell’arco del periodo di funzionamento. La Commissione dovrebbe continuare a verificare se tale ipotesi sia ancora valida. |
I saldi residui sono ancora stimati partendo dall’ipotesi che i fondi sono utilizzati in maniera uniforme nell’arco del periodo di funzionamento tenendo conto, ove disponibili, delle informazioni fornite dagli Stati membri per gli strumenti finanziari soggetti a gestione concorrente. Per questi strumenti (ex strumenti di ingegneria finanziaria), il periodo di funzionamento è basato sulla supposta proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 marzo 2017 a fronte di una nuova interpretazione dei relativi orientamenti sulla chiusura dei programmi operativi. Le scarse informazioni disponibili sull’uso degli anticipi per gli strumenti suddetti e altri regimi di aiuto possono influire sulla loro valutazione di fine esercizio e condurre ad importanti aggiustamenti alla chiusura del periodo di programmazione 2007-2013. È importante che le direzioni generali interessate verifichino l’uso di questi fondi. |
|
||||||
|
|
|
||||||
Il contabile ha affinato la presentazione delle informazioni sui recuperi e le rettifiche finanziarie nella Nota n. 6 ai rendiconti finanziari. Questa nota è ora più mirata e meno ampia, ma contiene anche informazioni non attinte dal sistema contabile. Tali informazioni potrebbero essere presentate meglio nella relazione sulla tutela del bilancio UE ai sensi dell’articolo 150, paragrafo 4, del regolamento finanziario (UE, Euratom) n. 966/2012 che deve essere presentata alle autorità di bilancio ogni anno a settembre. |
La Commissione ha compiuto ulteriori progressi nella presentazione della Nota n. 6. Per quanto riguarda la coesione, la Nota n. 6 indica ora in che misura siano state apportate rettifiche prima della registrazione della spesa («alla fonte»), durante l’esecuzione e al momento della chiusura. |
|
||||||
Né la Nota n. 6 né la relazione suddetta sulla tutela del bilancio UE sintetizzano l’impatto variabile dei diversi aggiustamenti correttivi. |
La nota descrive, ma non sempre quantifica, l’impatto delle misure correttive sul bilancio dell’UE. Abbiamo rilevato che la Nota n. 6 non opera ancora una distinzione fra:
|
Per quanto possibile e tenendo conto del rapporto costi-benefici, la ripartizione delle informazioni cui accenna la Corte è ora inclusa nella comunicazione annuale sulla tutela del bilancio UE. |
||||||
|
La Commissione intende riflettere le decisioni della Corte di giustizia europea del giugno 2015 che annullano le decisioni di rettifiche finanziarie per un importo di 457 milioni di euro nella Nota 6 dei conti 2015. |
Le cause legali segnalate dalla Corte riguardano il periodo di programmazione 1994-1999 e le decisioni adottate tra il 2008 e il 2010. Le sentenze pronunciate riflettono problemi procedurali derivanti dal regolamento (CE) n. 1083/2006. La Commissione ne sta esaminando l’impatto. |
||||||
|
La nota contiene tuttora informazioni non attinte dal sistema contabile. La Commissione sta analizzando la situazione al fine di introdurre nuove procedure per registrare le operazioni in causa nei sistemi contabili convenzionali. |
Come riconosciuto dalla Corte, la Commissione sta sondando la possibilità di introdurre nuove procedure; tuttavia ciò deve avvenire nel contesto dei vincoli posti dall’attuale sistema normativo e delle conseguenti informazioni disponibili. |
||||||
Al fine di garantire l’esattezza dei dati presentati, la Commissione dovrebbe porre in essere delle procedure per confermare con gli Stati membri i tempi, l’origine e l’importo dei meccanismi correttivi. |
Le procedure in atto non sono ancora efficaci. |
La Commissione provvederà a esaminare con gli Stati membri in che modo sia possibile migliorare ulteriormente i sistemi informativi esistenti secondo le indicazioni della Corte. |
ALLEGATO 1.3
ESTRATTI DAI CONTI CONSOLIDATI PER L’ESERCIZIO 2014 (1)
Tabella 1 — Stato patrimoniale (2)
(milioni di euro) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Attività non correnti |
|
|
Immobilizzazioni immateriali |
282 |
237 |
Immobili, impianti e macchinari |
7 937 |
6 104 |
Investimenti contabilizzati con il metodo dell'equivalente patrimoniale |
409 |
349 |
Attività finanziarie |
56 438 |
59 844 |
Prefinanziamento |
18 358 |
38 072 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
1 198 |
498 |
|
84 623 |
1 05 104 |
Attività correnti |
|
|
Attività finanziarie |
11 811 |
5 571 |
Prefinanziamento |
34 237 |
21 367 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
14 380 |
13 182 |
Rimanenze |
128 |
128 |
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
17 545 |
9 510 |
|
78 101 |
49 758 |
Totale attivo |
1 62 724 |
1 54 862 |
|
|
|
Passività non correnti |
|
|
Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti |
(58 616) |
(46 818) |
Stanziamenti accantonati |
(1 537) |
(1 323) |
Passività finanziarie |
(51 851) |
(56 369) |
|
(1 12 005) |
(1 04 510) |
Passività correnti |
|
|
Stanziamenti accantonati |
(745) |
(545) |
Passività finanziarie |
(8 828) |
(3 163) |
Debiti |
(43 180) |
(36 213) |
Ratei e risconti passivi |
(55 973) |
(56 282) |
|
(1 08 726) |
(96 204) |
Totale passivo |
(2 20 730) |
(2 00 714) |
|
|
|
Attivo netto |
(58 006) |
(45 852) |
|
|
|
Riserve |
4 435 |
4 073 |
Importi da richiedere agli Stati membri |
(62 441) |
(49 925) |
|
|
|
Attivo netto |
(58 006) |
(45 852) |
Tabella 2 — Conto del risultato economico (3)
(milioni di euro) |
||
|
2014 |
2013 (riclassificato) |
Entrate Entrate non derivanti da transazioni commerciali |
|
|
Risorse RNL |
1 04 688 |
1 10 194 |
Risorse proprie tradizionali |
17 137 |
15 467 |
Risorse IVA |
17 462 |
14 019 |
Ammende |
2 297 |
2 757 |
Recupero spese |
3 418 |
1 777 |
Altro |
5 623 |
4 045 |
Totale |
1 50 625 |
1 48 259 |
|
|
|
Entrate derivanti da transazioni commerciali |
|
|
Entrate finanziarie |
2 298 |
1 991 |
Altro |
1 066 |
1 443 |
Totale |
3 364 |
3 434 |
|
1 53 989 |
1 51 693 |
|
|
|
Spese (4) |
|
|
Eseguite dagli Stati membri |
|
|
Fondo europeo agricolo di garanzia |
(44 465) |
(45 067) |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti di sviluppo rurale |
(14 046) |
(13 585) |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
(43 345) |
(47 767) |
Fondo sociale europeo |
(12 651) |
(12 126) |
Altro |
(2 307) |
(1 525) |
Eseguite dalla Commissione e dalle agenzie esecutive |
(15 311) |
(12 519) |
Eseguite da altre agenzie e organismi dell'UE |
(1 025) |
(656) |
Eseguite da paesi terzi e organizzazioni internazionali |
(2 770) |
(2 465) |
Eseguite da altri soggetti |
(1 799) |
(1 694) |
Spese per il personale e le pensioni |
(9 662) |
(9 058) |
Variazioni nelle stime attuariali delle prestazioni per i dipendenti |
(9 170) |
(2 033) |
Costi finanziari |
(2 926) |
(2 383) |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
(640) |
(608) |
Altre spese |
(5 152) |
(4 572) |
|
(1 65 269) |
(1 56 058) |
|
|
|
Risultato economico dell'esercizio |
(11 280) |
(4 365) |
Tabella 3 — Tabella dei flussi di cassa (5)
(milioni di euro) |
||
|
2014 |
2013 |
Risultato economico dell'esercizio |
(11 280) |
(4 365) |
|
|
|
Attività operative |
|
|
Ammortamento |
61 |
48 |
Deprezzamento |
408 |
401 |
(Aumento)/diminuzione prestiti |
(1 298) |
20 |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti |
6 844 |
(1 695) |
(Aumento)/diminuzione crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
(1 898) |
923 |
(Aumento)/diminuzione rimanenze |
— |
10 |
Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle pensioni e dalle prestazioni per i dipendenti |
11 798 |
4 315 |
Aumento/(diminuzione) accantonamenti |
414 |
(196) |
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie |
1 146 |
(330) |
Aumento/(diminuzione) debiti |
6 967 |
14 655 |
Aumento/(diminuzione) ratei e risconti passivi |
(309) |
(12 154) |
Eccedenza di bilancio esercizio precedente considerata come entrata non monetaria |
(1 005) |
(1 023) |
Altri movimenti non monetari |
130 |
(50) |
|
|
|
Attività di investimento |
|
|
(Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
(2 347) |
(624) |
(Aumento)/diminuzione investimenti contabilizzati con il metodo dell'equivalente patrimoniale |
(60) |
43 |
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie disponibili per la vendita |
(1 536) |
(1 142) |
|
|
|
Flussi di cassa netti |
8 035 |
(1 164) |
|
|
|
Aumento/(diminuzione) netti tesoreria ed equivalenti di tesoreria |
8 035 |
(1 164) |
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all’inizio dell’esercizio |
9 510 |
10 674 |
Tesoreria ed equivalenti di tesoreria alla fine dell’esercizio |
17 545 |
9 510 |
Tabella 4 — Prospetto delle variazioni dell’attivo netto (6)
(milioni di euro) |
|||||
|
Riserve (A) |
Importi da richiedere agli Stati membri (B) |
Attivo netto = (A) + (B) |
||
Riserva intestata al valore equo |
Altre riserve |
Avanzo/(disavanzo) accumulato |
Risultato economico dell'esercizio |
||
Saldo al 31.12.2012 |
150 |
3 911 |
(39 148) |
(5 329) |
(40 416) |
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
— |
46 |
(46) |
— |
— |
Movimenti valore equo |
(51) |
— |
— |
— |
(51) |
Altro |
— |
12 |
(9) |
— |
3 |
Imputazione del risultato economico 2012 |
— |
5 |
(5 334) |
5 329 |
— |
Risultato del bilancio 2012 accreditato agli Stati membri |
— |
— |
(1 023) |
— |
(1 023) |
Risultato economico dell'esercizio |
— |
— |
— |
(4 365) |
(4 365) |
Saldo al 31.12.2013 |
99 |
3 974 |
(45 560) |
(4 365) |
(45 852) |
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
— |
247 |
(247) |
— |
— |
Movimenti valore equo |
139 |
— |
— |
— |
139 |
Altro |
— |
(24) |
16 |
— |
(8) |
Imputazione del risultato economico 2013 |
— |
(0) |
(4 365) |
4 365 |
— |
Risultato del bilancio 2013 accreditato agli Stati membri |
— |
— |
(1 005) |
— |
(1 005) |
Risultato economico dell'esercizio |
— |
— |
— |
(11 280) |
(11 280) |
Saldo al 31.12.2014 |
238 |
4 197 |
(51 161) |
(11 280) |
(58 006) |
Tabella 5 — Risultato del bilancio dell’UE (7)
(milioni di euro) |
||
|
2014 |
2013 |
Entrate per l'esercizio finanziario |
1 43 940 |
1 49 504 |
Pagamenti a fronte di stanziamenti di bilancio dell'esercizio corrente |
(1 41 193) |
(1 47 567) |
Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio N+1 |
(1 787) |
(1 329) |
Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall'esercizio N-1 |
25 |
34 |
Evoluzione delle entrate con destinazione specifica |
336 |
403 |
Differenze di cambio per l’esercizio |
110 |
(42) |
Risultato del bilancio (8) |
1 432 |
1 002 |
Tabella 6 — Riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio (9)
(milioni di euro) |
||
|
2014 |
2013 |
Risultato economico dell'esercizio |
(11 280) |
(4 365) |
Entrate |
||
Diritti stabiliti nell'esercizio corrente ma non ancora riscossi |
(6 573) |
(2 071) |
Diritti stabiliti in esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio corrente |
4 809 |
3 357 |
Ratei attivi (netti) |
(4 877) |
(134) |
Spese |
||
Ratei passivi (netti) |
9 223 |
3 216 |
Spese dell'esercizio precedente pagate nell'esercizio corrente |
(821) |
(1 123) |
Prefinanziamento netto |
457 |
(902) |
Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio successivo |
(1 979) |
(1 528) |
Pagamenti effettuati a partire da riporti e annullamenti di stanziamenti di pagamento inutilizzati |
1 858 |
1 538 |
Variazioni negli accantonamenti |
12 164 |
4 136 |
Altro |
(1 719) |
(1 027) |
Risultato economico agenzie e CECA |
170 |
(93) |
Risultato di bilancio dell’esercizio |
1 432 |
1 002 |
(1) Si consiglia al lettore di consultare il testo integrale dei conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio finanziario 2014 comprendenti sia i rendiconti finanziari consolidati (e relative note esplicative) sia le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio (e relative note esplicative).
(2) La presentazione dello stato patrimoniale è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
(3) La presentazione del conto del risultato economico è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
(4) Eseguita dagli Stati membri: gestione concorrente; eseguita dalla Commissione e dalle agenzie esecutive: gestione diretta; eseguita da altre agenzie e organismi dell'UE, paesi terzi, organizzazioni internazionali e altri soggetti: gestione indiretta.
(5) La presentazione della tabella dei flussi di cassa è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
(6) La presentazione del prospetto delle variazioni dell'attivo netto è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
(7) La presentazione del risultato del bilancio UE è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
(8) Compreso il risultato dei paesi dell'EFTA, ossia (3) milioni di euro nel 2014 e (4) milioni di euro nel 2013.
(9) La presentazione della riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio è identica a quella utilizzata nei conti consolidati dell'Unione europea.
ALLEGATO 1.4
IL LIVELLO DI ERRORE STIMATO (ERRORE PIÙ PROBABILE, TEP) — DATI STORICI NON AGGIUSTATI PER GLI ANNI 2009 — 2013
Il grafico include le stime dei livelli di errore storici non aggiustati, quali pubblicati nelle relazioni annuali dal 2009 al 2013, grafici 1.1 e tabelle 1.2 (cfr. paragrafo 1.14).
ALLEGATO 1.5
FREQUENZA DEGLI ERRORI INDIVIDUATI NEL CAMPIONAMENTO DI AUDIT PER L’ESERCIZIO 2014
Frequenza degli errori individuati nel campionamento di audit per l’esercizio 2014, per direzione generale e istituzione (solo per le spese)
Commissione europea Direzione generale (DG) Altre istituzioni e organismi (tutti i tipi digestione) |
Numero totale di operazioni esaminate |
Numero di operazioni inficiate da uno o più errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
|||||
errori relativi ad altri criteri di conformità ed errori non quantificabili |
Errori quantificabili |
Errori quantificabili < 20 % |
Errori quantificabili 20 %-80 % |
Errori quantificabili 80 %-100 % |
||||
Commissione europea: |
|
|||||||
AGRI |
DG Agricoltura e sviluppo rurale |
345 |
172 |
46 |
126 |
107 |
13 |
6 |
EMPL |
DG Occupazione, affari sociali e inclusione |
178 |
62 |
32 |
30 |
18 |
7 |
5 |
REGIO |
DG Politica regionale e urbana |
161 |
75 |
50 |
25 |
10 |
10 |
5 |
DEVCO |
DG Cooperazione internazionale e sviluppo |
102 |
31 |
12 |
19 |
14 |
4 |
1 |
RTD |
DG Ricerca e innovazione |
54 |
37 |
12 |
25 |
18 |
6 |
1 |
PMO |
Ufficio di gestione e di liquidazione dei diritti individuali |
58 |
7 |
3 |
4 |
4 |
0 |
0 |
ECHO |
DG Aiuti umanitari e protezione civile |
37 |
6 |
0 |
6 |
6 |
0 |
0 |
NEAR |
DG Politica di vicinato e negoziati di allargamento |
23 |
4 |
2 |
2 |
2 |
0 |
0 |
CNECT |
DG Reti di comunicazione, contenuti e tecnologie |
20 |
9 |
2 |
7 |
6 |
1 |
0 |
EAC |
DG Istruzione e cultura |
20 |
5 |
0 |
5 |
4 |
1 |
0 |
ERCEA |
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca |
14 |
10 |
7 |
3 |
3 |
0 |
0 |
EACEA |
Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura |
12 |
5 |
1 |
4 |
4 |
0 |
0 |
MARE |
DG Affari marittimi e pesca |
12 |
4 |
2 |
2 |
1 |
1 |
0 |
HOME |
DG Migrazione e affari interni |
11 |
5 |
0 |
5 |
4 |
1 |
0 |
JRC |
Centro comune di ricerca |
11 |
2 |
1 |
1 |
0 |
0 |
1 |
REA |
Agenzia esecutiva per la ricerca |
9 |
5 |
2 |
3 |
2 |
1 |
0 |
GROW |
DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI |
8 |
1 |
0 |
1 |
1 |
0 |
0 |
OIB |
Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles |
7 |
3 |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
ENER |
DG Energia |
6 |
3 |
1 |
2 |
2 |
0 |
0 |
MOVE |
DG Mobilità e trasporti |
6 |
2 |
0 |
2 |
1 |
1 |
0 |
DIGIT |
DG Informatica |
5 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
SANTE |
DG Sanità e sicurezza alimentare |
5 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
JUST |
DG Giustizia e consumatori |
4 |
1 |
0 |
1 |
0 |
1 |
0 |
FPI |
Servizio degli strumenti di politica estera |
4 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
COMM |
DG Comunicazioni |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
ECFIN |
DG Affari economici e finanziari |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
CLIMA |
DG Azione per il clima |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
FISMA |
DG Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati dei capitali |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
HR |
DG Risorse umane e sicurezza |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
TAXUD |
DG Fiscalità e unione doganale |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
BUDG |
DG Bilancio |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
ENV |
DG Ambiente |
1 |
1 |
0 |
1 |
0 |
1 |
0 |
ESTAT |
DG Eurostat |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Totale parziale Commissione europea |
1 129 |
453 |
177 |
276 |
209 |
48 |
19 |
|
Altre istituzioni e organismi |
|
|||||||
Parlamento europeo |
28 |
3 |
0 |
3 |
3 |
0 |
0 |
|
Servizio europeo per l’azione esterna |
11 |
5 |
2 |
3 |
3 |
0 |
0 |
|
Consiglio dell'Unione europea |
7 |
1 |
0 |
1 |
1 |
0 |
0 |
|
Corte di giustizia dell’Unione europea |
4 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Corte dei conti europea |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Altri organismi |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale parziale altre istituzioni e organismi |
55 |
9 |
2 |
7 |
7 |
0 |
0 |
|
Totale |
1 184 |
462 |
179 |
283 |
216 |
48 |
19 |
Frequenza degli errori individuati nel campionamento per l’esercizio 2014, per Stato membro (rubriche 1b e 2 del QFP)
Stato membro (gestione concorrente) |
Rubrica 1b del QFP — Coesione |
Rubrica 2 del QFP — Risorse naturali |
Gestione concorrente Rubriche 1b (Coesione) e 2 (Risorse naturali) del QFP (totale) |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Fondo europeo di sviluppo regionale/Fondo di coesione (FESR/FC)) |
Fondo sociale europeo (FSE) |
Sostegno al mercato e aiuti diretti |
Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca |
|||||||||||||||||||||||||||||||||
Numero di operazioni |
Numero di errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
Numero di operazioni |
Numero di errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
Numero di operazioni |
Numero di errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
Numero di operazioni |
Numero di errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
Numero di operazioni |
Numero di errori |
Numero di operazioni inficiate da: |
||||||||||||||||||||||
ACC/ENQ |
Errore quantificabile |
< 20 % |
20 %-80 % |
80 %-100 % |
ACC/ENQ |
Errore quantificabile |
< 20 % |
20 %-80 % |
80 %-100 % |
ACC/ENQ |
Errore quantificabile |
< 20 % |
20 %-80 % |
80 %-100 % |
ACC/ENQ |
Errore quantificabile |
< 20 % |
20 %-80 % |
80 %-100 % |
ACC/ENQ |
Errore quantificabile |
< 20 % |
20 %-80 % |
80 %-100 % |
||||||||||||
(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
(6) |
(7) |
(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
(6) |
(7) |
(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
(6) |
(7) |
(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
(6) |
(7) |
(1) |
(2) |
(3) |
(4) |
(5) |
(6) |
(7) |
||
BE |
Belgio |
7 |
4 |
3 |
1 |
1 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
4 |
4 |
0 |
4 |
4 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
11 |
8 |
3 |
5 |
5 |
0 |
0 |
BG |
Bulgaria |
|
|
|
|
|
|
|
8 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
5 |
2 |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
13 |
2 |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
CZ |
Repubblica ceca |
18 |
8 |
5 |
3 |
1 |
1 |
1 |
14 |
2 |
1 |
1 |
1 |
0 |
0 |
4 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
5 |
4 |
2 |
2 |
1 |
0 |
1 |
41 |
16 |
8 |
8 |
5 |
1 |
2 |
DK |
Danimarca |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
8 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
8 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
DE |
Germania |
8 |
7 |
5 |
2 |
2 |
0 |
0 |
14 |
6 |
3 |
3 |
2 |
0 |
1 |
20 |
5 |
0 |
5 |
5 |
0 |
0 |
15 |
8 |
1 |
7 |
6 |
0 |
1 |
57 |
26 |
9 |
17 |
15 |
0 |
2 |
EE |
Estonia |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
4 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
IE |
Irlanda |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4 |
3 |
0 |
3 |
3 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
4 |
3 |
0 |
3 |
3 |
0 |
0 |
EL |
Grecia |
13 |
3 |
2 |
1 |
0 |
1 |
0 |
20 |
4 |
0 |
4 |
0 |
1 |
3 |
12 |
3 |
0 |
3 |
1 |
2 |
0 |
10 |
3 |
2 |
1 |
0 |
1 |
0 |
55 |
13 |
4 |
9 |
1 |
5 |
3 |
ES |
Spagna |
7 |
3 |
3 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
28 |
10 |
2 |
8 |
5 |
3 |
0 |
12 |
3 |
1 |
2 |
1 |
1 |
0 |
47 |
16 |
6 |
10 |
6 |
4 |
0 |
FR |
Francia |
|
|
|
|
|
|
|
7 |
2 |
1 |
1 |
1 |
0 |
0 |
35 |
30 |
0 |
30 |
30 |
0 |
0 |
9 |
6 |
4 |
2 |
2 |
0 |
0 |
51 |
38 |
5 |
33 |
33 |
0 |
0 |
HR |
Croazia |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
IT |
Italia |
8 |
5 |
4 |
1 |
0 |
1 |
0 |
20 |
10 |
7 |
3 |
1 |
2 |
0 |
16 |
8 |
1 |
7 |
6 |
1 |
0 |
16 |
12 |
10 |
2 |
2 |
0 |
0 |
60 |
35 |
22 |
13 |
9 |
4 |
0 |
CY |
Cipro |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LV |
Lettonia |
7 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
12 |
2 |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
LT |
Lituania |
7 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
5 |
3 |
1 |
2 |
0 |
1 |
1 |
12 |
4 |
2 |
2 |
0 |
1 |
1 |
LU |
Lussemburgo |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
HU |
Ungheria |
12 |
6 |
3 |
3 |
1 |
2 |
0 |
7 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
8 |
3 |
1 |
2 |
2 |
0 |
0 |
5 |
2 |
0 |
2 |
1 |
1 |
0 |
32 |
11 |
4 |
7 |
4 |
3 |
0 |
MT |
Malta |
4 |
2 |
1 |
1 |
0 |
0 |
1 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4 |
2 |
1 |
1 |
0 |
0 |
1 |
NL |
Paesi Bassi |
|
|
|
|
|
|
|
7 |
6 |
4 |
2 |
2 |
0 |
0 |
4 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
5 |
5 |
4 |
1 |
1 |
0 |
0 |
16 |
13 |
8 |
5 |
5 |
0 |
0 |
AT |
Austria |
|
|
|
|
|
|
|
7 |
5 |
4 |
1 |
0 |
1 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
10 |
2 |
0 |
2 |
2 |
0 |
0 |
17 |
7 |
4 |
3 |
2 |
1 |
0 |
PL |
Polonia |
34 |
20 |
16 |
4 |
2 |
1 |
1 |
21 |
3 |
1 |
2 |
2 |
0 |
0 |
12 |
5 |
1 |
4 |
3 |
1 |
0 |
20 |
9 |
6 |
3 |
2 |
0 |
1 |
87 |
37 |
24 |
13 |
9 |
2 |
2 |
PT |
Portogallo |
11 |
3 |
2 |
1 |
1 |
0 |
0 |
15 |
9 |
5 |
4 |
3 |
1 |
0 |
4 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
15 |
7 |
5 |
2 |
1 |
1 |
0 |
45 |
19 |
12 |
7 |
5 |
2 |
0 |
RO |
Romania |
7 |
2 |
0 |
2 |
0 |
1 |
1 |
8 |
4 |
2 |
2 |
0 |
1 |
1 |
|
|
|
|
|
|
|
5 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
20 |
7 |
3 |
4 |
0 |
2 |
2 |
SI |
Slovenia |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
SK |
Slovacchia |
|
|
|
|
|
|
|
7 |
1 |
1 |
0 |
0 |
0 |
0 |
4 |
4 |
0 |
4 |
4 |
0 |
0 |
5 |
3 |
0 |
3 |
3 |
0 |
0 |
16 |
8 |
1 |
7 |
7 |
0 |
0 |
SF |
Finlandia |
|
|
|
|
|
|
|
7 |
4 |
1 |
3 |
2 |
1 |
0 |
4 |
1 |
0 |
1 |
1 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
11 |
5 |
1 |
4 |
3 |
1 |
0 |
SE |
Svezia |
7 |
5 |
1 |
4 |
2 |
2 |
0 |
8 |
4 |
2 |
2 |
2 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
5 |
2 |
2 |
0 |
0 |
0 |
0 |
20 |
11 |
5 |
6 |
4 |
2 |
0 |
UK |
Regno Unito |
7 |
5 |
3 |
2 |
0 |
1 |
1 |
|
|
|
|
|
|
|
12 |
9 |
0 |
9 |
9 |
0 |
0 |
21 |
9 |
1 |
8 |
4 |
2 |
2 |
40 |
23 |
4 |
19 |
13 |
3 |
3 |
Cooperazione transfrontaliera |
4 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
4 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
161 |
75 |
50 |
25 |
10 |
10 |
5 |
170 |
60 |
32 |
28 |
16 |
7 |
5 |
183 |
93 |
5 |
88 |
81 |
7 |
0 |
173 |
82 |
43 |
39 |
26 |
7 |
6 |
687 |
310 |
130 |
180 |
133 |
31 |
16 |
|
Teniamo conto delle misure correttive e ciò incide sulle singole constatazioni incluse nella tabella (cfr. anche paragrafo 1.32). Non esaminiamo ogni anno le operazioni in ciascuno Stato membro, paese e/o regione beneficiari. Le celle vuote della tabella indicano che non sono state esaminate operazioni. L'approccio da noi adottato non è stato concepito per raccogliere dati sulla frequenza dell'errore nella popolazione. Pertanto, i dati presentati sulla frequenza dell'errore non indicano la frequenza dell'errore nelle operazioni finanziate dall'UE o nei singoli Stati membri. La frequenza relativa dell'errore nei campioni estratti in diversi Stati membri non può essere indicativa del livello di errore relativo in tali paesi. |
CAPITOLO 2
Gestione finanziaria e di bilancio
INDICE
Introduzione | 2.1-2.3 |
Osservazioni | 2.4-2.26 |
Nel 2014 il bilancio per i pagamenti è stato il secondo più elevato in assoluto | 2.4 |
Gli stanziamenti di pagamento e i pagamenti del 2014 sono stati superiori a quanto previsto nel QFP | 2.5-2.9 |
Ciò nonostante, si è registrato un lieve incremento delle domande di pagamento inevase… | 2.10 |
… mentre il livello degli impegni assunti è rimasto ampiamente entro il massimale | 2.11 |
Il risultato di bilancio 2014 era in avanzo… | 2.12 |
… mentre il risultato economico era in disavanzo | 2.13 |
Si prevede che il calo degli impegni da liquidare sia temporaneo | 2.14-2.16 |
L’assorbimento dei Fondi strutturali e d’investimento europei (SIE) a carattere pluriennale mostra arretrati significativi | 2.17-2.19 |
La Commissione ha presentato un piano di pagamenti mirato a riportare il bilancio dell’UE su un percorso sostenibile | 2.20-2.22 |
Gli importi non utilizzati degli strumenti finanziari nell’ambito della gestione concorrente rimangono elevati... | 2.23 |
… così come la liquidità detenuta negli strumenti finanziari sottoposti a gestione indiretta | 2.24-2.26 |
Conclusioni e raccomandazioni | 2.27-2.30 |
Conclusione per il 2014 | 2.27-2.29 |
Raccomandazioni | 2.30 |
|
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INTRODUZIONE |
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|
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||||||||||||||
OSSERVAZIONI |
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Nel 2014 il bilancio per i pagamenti è stato il secondo più elevato in assoluto |
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Grafico 2.1 — Evoluzione dei bilanci e dei pagamenti 2010 — 2014 (miliardi di euro)
Fonte: Conti annuali consolidati dell’Unione europea — esercizi finanziari 2010-2014. |
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Gli stanziamenti di pagamento e i pagamenti del 2014 sono stati superiori a quanto previsto nel QFP |
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Grafico 2.2 — Stanziamenti di pagamento e pagamenti eseguiti nel 2014 (miliardi di euro)
Fonte: Conti annuali consolidati dell’Unione europea — esercizio finanziario 2014, Relazioni aggregate sull’esecuzione del bilancio e note esplicative, tabelle 5.1 e 5.3. |
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||||||||||||||
Ciò nonostante, si è registrato un lieve incremento delle domande di pagamento inevase… |
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||||||||||||||
… mentre il livello degli impegni assunti è rimasto ampiamente entro il massimale |
|||||||||||||||
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||||||||||||||
Il risultato di bilancio 2014 era in avanzo… |
|||||||||||||||
|
|
||||||||||||||
… mentre il risultato economico era in disavanzo |
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||||||||||||||
Si prevede che il calo degli impegni da liquidare sia temporaneo |
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Grafico 2.3 — Evoluzione dell’importo cumulato degli impegni ancora da liquidare per la sottorubrica 1b del QFP (miliardi di euro)
Fonte: Relazioni sulla gestione finanziaria e di bilancio — esercizi finanziari 2007-2014. |
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|
||||||||||||||
L’assorbimento dei Fondi strutturali e d’investimento europei (SIE) a carattere pluriennale mostra arretrati significativi |
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Grafico 2.4 — Assorbimento in % e importi totali dei Fondi SIE nell’ambito del QFP 2007-2013 al 31 dicembre 2014
Fonte: Calcolo della Corte dei conti europea sulla base dei dati contabili della Commissione. |
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Grafico 2.5 — Impegni ancora da liquidare dei Fondi SIE al 31 dicembre 2014 in percentuale della spesa delle amministrazioni pubbliche nel 2014
Fonte: Corte dei conti europea sulla base delle informazioni pervenute dalla Commissione. |
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|
||||||||||||||
La Commissione ha presentato un piano di pagamenti mirato a riportare il bilancio dell’UE su un percorso sostenibile |
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|
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|
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|
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||||||||||||||
Gli importi non utilizzati degli strumenti finanziari nell’ambito della gestione concorrente rimangono elevati... |
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|
Cfr. la risposta alla raccomandazione 5. |
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… così come la liquidità detenuta negli strumenti finanziari sottoposti a gestione indiretta |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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|
2.30. |
||||||||||||||
|
La Commissione accetta la raccomandazione e sta adottando l'azione richiesta. Bisogna distinguere tra gli impegni ancora da liquidare (RAL) dovuti al lasso di tempo tra gli impegni e i pagamenti per i programmi pluriennali (il RAL «normale») e il RAL risultante dall'arretrato anormale creatosi a causa della carenza di stanziamenti di pagamento che si è verificata negli ultimi anni. Il piano di pagamento concordato con il Parlamento europeo e il Consiglio affronta pienamente tale arretrato anormale, che dovrebbe essere gradualmente smaltito entro la fine del 2016. Questo non eliminerà il RAL normale, poiché continueranno ad essere assunti nuovi impegni che daranno luogo a pagamenti negli anni successivi, come è prassi nella programmazione pluriennale. La Commissione ritiene che il «piano di pagamento» stabilisca una prospettiva a lungo termine per ridurre l'arretrato dei pagamenti e il RAL anormale (cfr. risposta punto 2.21). |
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|
La Commissione accetta questa raccomandazione. Ha già adottato le seguenti azioni:
Creazione di una task force interna in materia di migliore attuazione nel novembre 2014, incaricata di valutare la situazione in otto Stati membri, individuare le strozzature che ostacolano l'attuazione efficace, definire e monitorare l'attuazione di piani d'azione concreti per affrontare tali rischi potenziali di disimpegni. Inoltre, la direzione generale Politica regionale e urbana ha istituito nel 2013 un centro di competenza «rafforzamento delle capacità amministrative», incaricato di definire e attuare azioni mirate per affrontare le carenze e gli ostacoli amministrativi che ostano ad un uso efficiente ed efficace dei fondi ESI negli Stati membri e nelle regioni. |
||||||||||||||
|
La Commissione accetta questa raccomandazione. La Commissione deve far fronte a vincoli per accelerare la chiusura per il periodo 2007-2013. La Commissione ritiene che la misura più importante per ridurre il RAL del periodo 2007-2013 sia l'approvazione degli stanziamenti richiesti nel progetto di bilancio 2016, onde eliminare gradualmente l'arretrato anormale di richieste di pagamento inevase nel 2016. |
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La Commissione accetta questa raccomandazione e sta adottando le misure raccomandate, studiando il modo migliore per stabilire una previsione dei flussi di cassa a lungo termine e assicurarne la diffusione. |
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La Commissione accetta la raccomandazione e sta adottando l'azione raccomandata. Alla chiusura, gli stanziamenti disponibili negli strumenti finanziari e non utilizzati almeno per un primo ciclo di investimenti/garanzie saranno persi per lo Stato membro interessato. Per il periodo 2014-2020, sono state adottate norme più chiare e flessibili che permettono un orientamento più mirato degli strumenti (valutazione ex ante) e pagamenti a rate. Inoltre, sono state predisposte alcune iniziative per facilitare ulteriormente l'attuazione di questi strumenti, come gli strumenti pronti per l'uso e la piattaforma di assistenza tecnica «Fi-Compass», fornendo pareri, formazioni e lo scambio reciproco di esperienze per le autorità di gestione. (Cfr. la risposta al punto 2.23 e la raccomandazione 2) |
(1) Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884).
(2) Gli importi sono espressi ai prezzi correnti.
(3) In forza dell’articolo 5 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013, la Commissione deve adeguare verso l’alto il massimale di pagamento di un dato anno per un importo equivalente alla differenza tra i pagamenti eseguiti e il massimale di pagamento dell’anno precedente. Questi adeguamenti annuali non devono superare importi massimi di 7, 9 e 10 miliardi di euro (a prezzi 2011) rispettivamente nel 2018, 2019 e 2020.
(4) Articolo 17 del regolamento finanziario — regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).
(5) Compresi 350 milioni di euro per strumenti speciali.
(6) Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013.
(7) Compresi 350 milioni di euro per strumenti speciali.
(8) Tre di questi riguardavano aggiustamenti tecnici e due hanno esercitato un effetto netto relativamente modesto (inferiore a 0,1 miliardi di euro) sugli impegni di bilancio.
(9) Introdotto dall’articolo 13 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 relativo al QFP 2014-2020.
(10) La decisione (UE) 2015/435 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2014, relativa alla mobilitazione del margine per imprevisti (GU L 72 del 14.3.2015, pag. 4) recita all’articolo 2: «Si invita la Commissione a presentare in tempo utile una proposta concernente il rimanente importo di 350 milioni di euro».
(11) I riporti sono fondi inutilizzati in un esercizio finanziario che vengono trasferiti al bilancio dell’esercizio successivo.
(12) Le entrate con destinazione specifica sono entrate adibite ad attività specifiche. Le entrate con destinazione specifica derivano principalmente da ammende nel settore agricolo e altri recuperi (3,6 miliardi di euro) e dai paesi terzi, fra cui i paesi EFTA e i paesi candidati (3,0 miliardi di euro).
(13) Questo importo è superiore al bilancio definitivo votato di cui al grafico 2.1 in quanto comprende i riporti e le entrate con destinazione specifica.
(14) Cfr. tabella 5.3 relativa all’attuazione degli stanziamenti di pagamento nell’ambito del QFP (pag. 126 dei conti).
(15) Cfr. nota 2.12 a pag. 66 dei conti.
(16) Nel documento «Analysis of the budgetary implementation of the European Structural and Investment Funds in 2014», la Commissione rileva che, delle domande presentate negli ultimi due mesi dell’esercizio (pari a un valore di 23,4 miliardi di euro), circa il 92 % (21,5 miliardi di euro) sono pervenute soltanto in dicembre e circa 19 miliardi di euro sono stati richiesti dopo il 15 dicembre. Come negli anni precedenti, questa elevata concentrazione di domande di pagamento negli ultimi giorni dell’esercizio va ricondotta, in certa misura, al vincolo del disimpegno automatico, in quanto il 2014 è stato l’ultimo esercizio di disimpegno massimo in base alla regola n+2.
(17) Questo ammontare comprende un importo netto di 50 milioni di euro proveniente dai bilanci rettificativi nn. 3, 4 e 6.
(18) Sono stati approvati 345 programmi su 645.
(19) Il massimale del QFP sarà aumentato anche nel 2016, di 4,5 miliardi di euro, e nel 2017, di 0,1 miliardi di euro.
(20) Cfr. allegato 1.3 , tabella 5 , tratta da pag. 108 dei conti.
(21) In linea di principio un disavanzo può verificarsi se le entrate sono inferiori ai pagamenti eseguiti. Nella pratica, non si registra un disavanzo dal 1986.
(22) Cfr. nota 2.6.1.1a pag. 59 dei conti.
(23) Cfr. nota 2.9 dei conti.
(24) Stanziamenti di impegno autorizzati ma che non hanno ancora dato luogo a pagamenti.
(25) Fondi della sottorubrica 1b «Coesione economica, sociale e territoriale», ossia Fondo sociale europeo, Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo di coesione.
(26) I Fondi SIE comprendono il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
(27) Gli assi 2 e 6 del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) sono stati esclusi dai Fondi SIE perché consistono in misure annuali che non incidono sul tasso di assorbimento degli Stati membri.
(28) L’esborso massimo autorizzato prima della chiusura è pari al 95 % della dotazione complessiva.
(29) Repubblica ceca, Spagna, Italia, Polonia e Romania incidono per 54,9 miliardi di euro sui 93,5 miliardi di euro di impegni non utilizzati dei Fondi SIE.
(30) La quota cumulata esigibile dai fondi UE consiste di pagamenti che vanno effettuati dalla Commissione. Gli Stati membri dovranno presentare spese pari a tale importo in aggiunta al cofinanziamento nazionale.
(31) Le entrate con destinazione specifica hanno contribuito per 24 miliardi di euro di impegni agli impegni totali, pari a 994 miliardi di euro, e per 24 miliardi di euro di pagamenti ai pagamenti totali, pari a 888 miliardi di euro.
(32) Cfr. la sezione Financial statement discussion and analysis, presentata unitamente ai conti, pag. 25. Il piano di pagamento è consultabile al seguente indirizzo: http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2014_2019/documents/budg/dv/2015_elements_payment_plan_/2015_elements_payment_plan_en.pdf
(33) Ad esempio, nella relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafi 1.48 e 1.49.
(34) Cfr. relazione annuale sull’esercizio 2013, paragrafo 1.50.
(35) Gli ultimi dati disponibili sono riferiti alla fine del 2013 e sono riportati nella relazione della Commissione «Summary of data on the progress made in financing and implementing financial engineering instruments reported by the managing authorities in accordance with Article 67(2)(j) of Council Regulation (EC) No 1083/2006» del settembre 2014.
(36) Cfr. paragrafi 6.49 e 6.50 e relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 1.48.
(37) Pagamenti di interessi e rimborsi dei prestiti, dividendi e rimborso di capitali.
(38) Il principale strumento di cooperazione economica e finanziaria nell’ambito del partenariato euromediterraneo.
(39) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 1.49.
(40) Decisione n 466/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla concessione di una garanzia dell’Unione alla Banca europea per gli investimenti in caso di perdite relative ad operazioni di finanziamento a sostegno di progetti di investimento al di fuori dell’Unione (GU L 135 dell’8.5.2014, pag. 1).
CAPITOLO 3
Ottenere risultati dal bilancio dell’UE
INDICE
Introduzione |
3.1-3.2 |
Parte 1 — La strategia Europa 2020 e il monitoraggio e la rendicontazione della Commissione |
3.3-3.34 |
Il periodo cui si applica la strategia Europa 2020 non è allineato con il ciclo di bilancio dell’UE |
3.7-3.12 |
Le priorità, gli obiettivi principali e le iniziative faro, nonché gli obiettivi tematici di Europa 2020 non fungono da obiettivi operativi |
3.13-3.25 |
Finora la Commissione non ha fornito un rendiconto completo riguardo al contributo fornito dal bilancio dell’UE al conseguimento degli obiettivi di Europa 2020 |
3.26-3.34 |
Parte 2 — Integrazione degli obiettivi di Europa 2020 negli accordi di partenariato e nei programmi degli Stati membri |
3.35-3.65 |
I benefici potenziali attesi dalla combinazione dei cinque fondi strutturali e di investimento europei non sono stati pienamente realizzati |
3.39-3.43 |
Negli accordi di partenariato e nei programmi la strategia Europa 2020 non è sistematicamente tradotta, attraverso obiettivi tematici, in obiettivi operativi |
3.44-3.48 |
L’introduzione di indicatori comuni per ciascun fondo rappresenta un progresso importante, ma la loro concezione presenta dei limiti |
3.49-3.56 |
La focalizzazione sui risultati dovrebbe essere ulteriormente migliorata, in particolare negli accordi di partenariato |
3.57-3.60 |
Debolezze nella concezione del quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione |
3.61-3.65 |
Parte 3 — Le relazioni della Commissione sulla performance |
3.66-3.75 |
Le istruzioni emanate a livello centrale sono migliorate, ma permangono debolezze |
3.68-3.70 |
La pianificazione e la rendicontazione della performance a livello di direzione generale possono essere ulteriormente migliorate |
3.71-3.75 |
Parte 4 — Risultati dei nostri audit sulla performance (controlli di gestione) |
3.76-3.86 |
Abbiamo riscontrato una scarsa focalizzazione sui risultati |
3.79-3.82 |
Non sempre sono stati selezionati i progetti in grado di ottenere il massimo impatto |
3.83-3.86 |
Conclusioni e raccomandazioni |
3.87-3.97 |
Conclusione per il 2014 |
3.87-3.95 |
Raccomandazioni |
3.96-3.97 |
Allegato 3.1 — |
Relazioni speciali adottate dalla Corte dei conti nel 2014 |
Allegato 3.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per le questioni relative alla performance. |
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INTRODUZIONE |
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Riquadro 3.1 — La performance nell’Unione europea La performance nell’UE è valutata in base ai principi della sana gestione finanziaria (economia, efficienza ed efficacia) (2), e riguarda:
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PARTE 1 — LA STRATEGIA EUROPA 2020 E IL MONITORAGGIO E LA RENDICONTAZIONE DELLA COMMISSIONE |
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Il periodo cui si applica la strategia Europa 2020 non è allineato con il ciclo di bilancio dell’UE |
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Le priorità, gli obiettivi principali e le iniziative faro, nonché gli obiettivi tematici di Europa 2020 non fungono da obiettivi operativi |
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Tre priorità, cinque obiettivi principali, sette iniziative faro |
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Riquadro 3.2 — Priorità di Europa 2020 — Crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva (paragrafo 3.15).
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Undici obiettivi tematici |
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Finora la Commissione non ha fornito un rendiconto completo riguardo al contributo fornito dal bilancio dell’UE al conseguimento degli obiettivi di Europa 2020 |
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Monitoraggio e rendicontazione su Europa 2020 |
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Appropriazione e impegno delle parti interessate |
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PARTE 2 — INTEGRAZIONE DEGLI OBIETTIVI DI EUROPA 2020 NEGLI ACCORDI DI PARTENARIATO E NEI PROGRAMMI DEGLI STATI MEMBRI |
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I benefici potenziali attesi dalla combinazione dei cinque fondi strutturali e di investimento europei non sono stati pienamente realizzati |
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Un approccio semplificato ed armonizzato |
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Complementarità e incentivazione delle sinergie |
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Negli accordi di partenariato e nei programmi la strategia Europa 2020 non è sistematicamente tradotta, attraverso obiettivi tematici, in obiettivi operativi |
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Riquadro 3.3 — Gerarchia degli obiettivi dei fondi della famiglia della Coesione e dei fondi FEASR/FEAMP in base al quadro normativo |
Riquadro 3.3 — Gerarchia degli obiettivi dei fondi della famiglia della Coesione e dei fondi FEASR/FEAMP in base al quadro normativo |
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FSE/FEASR/FC: obiettivi tematici -> priorità d’investimento -> obiettivi specifici -> tipi di azioni. |
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FEASR: priorità dell’Unione per lo sviluppo rurale -> focus area -> misure. |
FEASR: come spiegato nella risposta della Commissione al punto 3.45 e indicato, fra l’altro, negli orientamenti per la programmazione strategica per il periodo 2014-2020, le priorità e i settori prioritari del FEASR sono collegati a Europa 2020 e agli obiettivi tematici. |
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FEAMP: priorità dell’Unione per lo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura -> obiettivi specifici -> misure. |
FEAMP: anche se il regolamento specifico del FEAMP collega le priorità dell’Unione agli obiettivi specifici, e quindi alle misure del fondo, la logica di intervento adottata nella programmazione e presentata agli Stati membri in occasione della riunione del gruppo di esperti del FEAMP il 25 giugno 2014 indica una gerarchia degli obiettivi che comprende gli obiettivi tematici -> priorità dell’Unione per lo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura -> obiettivi specifici -> misure. |
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L’introduzione di indicatori comuni per ciascun fondo rappresenta un progresso importante, ma la loro concezione presenta dei limiti |
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Riquadro 3.4 — Esempi di indicatori del FEASR incorrettamente classificati come indicatori di risultato |
Riquadro 3.4 — Esempi di indicatori del FEASR incorrettamente classificati come indicatori di risultato |
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L’indicatore «Percentuale di aziende agricole che hanno beneficiato del sostegno del PSR agli investimenti per ristrutturazioni e ammodernamento» misura il numero di beneficiari, che è una «realizzazione» dell’atto di fornire sostegno, mentre un «risultato» sarebbe l’aumento dell’efficienza produttiva. |
Sulla percentuale di aziende agricole: come indicato nella risposta della Commissione al punto 3.52, gli indicatori utilizzati per il monitoraggio e l’analisi delle politiche devono essere operativi, il che pone alcuni vincoli riguardo agli indicatori che possono essere mantenuti. Tra questi figura una serie di indicatori comuni a livello di output, risultato, impatto e contesto che saranno utilizzati per compilare dati aggregati a livello UE, non solo per gli output, ma anche per i risultati. Il primo indicatore menzionato non è un semplice indicatore di realizzazione, ma una percentuale della popolazione beneficiaria del sostegno erogato. Pertanto fornisce già un’indicazione dell’entità e della portata della realizzazione del PSR: un sostegno agli investimenti del 38 % della popolazione di aziende agricole indica un risultato per il settore agricolo ben diverso da un sostegno dello 0,5 %, per esempio. Tuttavia è pienamente riconosciuto che questo indicatore di obiettivo da solo non fornisce un quadro adeguato del contributo di un PSR, o della politica di sviluppo rurale nel suo insieme, all’evoluzione della competitività delle aziende agricole. Per questo motivo il CMES comprende anche un indicatore comune di risultato integrativo obbligatorio, «Cambiamento della produzione agricola nelle aziende agricole sovvenzionate/Unità di lavoro annuo». È un indicatore più complesso da valutare, che richiede non solo un maggior numero di dati a livello di azienda agricola, ma anche un confronto con aziende agricole comparabili non sovvenzionate al fine di valutare i risultati netti dell’intervento del PSR. Sarà pertanto analizzato mediante una valutazione, anziché il monitoraggio, effettuata in tre stadi del ciclo di programmazione (2017, 2019 ed ex post) invece che annualmente. |
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L’indicatore «Percentuale della popolazione interessata dalle strategie di sviluppo locale» conta il numero di persone per cui è stata creata una strategia di sviluppo invece di focalizzarsi sui miglioramenti determinati dall’attuazione di tale strategia. |
Sulla percentuale di popolazione rurale: questo indicatore riguarda la percentuale di popolazione interessata, non il numero di persone, e quindi fornisce un’indicazione dell’ampiezza della copertura. Dovrebbe essere esaminato in combinazione con gli indicatori R24/T23 (posti di lavoro creati nell’ambito dei progetti finanziati (Leader)). |
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La focalizzazione sui risultati dovrebbe essere ulteriormente migliorata, in particolare negli accordi di partenariato |
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Debolezze nella concezione del quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione |
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Riquadro 3.5 — Il quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione (anche detto «quadro di riferimento per la performance») Nei programmi gli Stati membri definiscono degli indicatori che prevedono target intermedi per il 2018 e target finali per il 2023, entrambi a livello delle priorità del fondo. La Commissione effettuerà una verifica dell’efficacia dell’attuazione nel 2019, sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri nelle relazioni annuali sullo stato di attuazione nell’esercizio precedente relative al conseguimento di questi target intermedi. In base all’esito dell’esame, la Commissione assegnerà la riserva di efficacia dell’attuazione (tra il 5 e il 7 % della dotazione per ciascuna priorità del programma) alle priorità per le quali sono stati raggiunti i target intermedi. La Commissione può sospendere i pagamenti qualora la verifica dell’efficacia dell’attuazione 2019 dimostri che vi è stata una grave carenza nel conseguire i target intermedi; analogamente può applicare rettifiche finanziarie se le relazioni finali di attuazione stabiliscano una grave carenza nel raggiungimento dei target finali per il 2023 (48). |
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3.63. |
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Riquadro 3.6 — Esempi di indicatori, target intermedi e target finali usati del quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione |
Riquadro 3.6 — Esempi di indicatori, target intermedi e target finali usati nel quadro di riferimento dell’efficacia dell’attuazione |
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Lettonia, FSE, FESR e FC combinati — Occupazione e crescita: indicatori utilizzati In questo programma sono stati individuati in totale 46 indicatori, di cui 16 sono indicatori di risorse e 30 sono indicatori di realizzazione. I 16 indicatori di risorse sono identici per natura: «Dotazione finanziaria». |
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Germania, FEASR — Sassonia -Anhalt: due tipici esempi di indicatori con target intermedi e target finali Per l’indicatore «Importo totale della spesa totale pubblica», il target per il 2023 era l’importo di 135,7 milioni di euro, con un target intermedio per il 2018 di 31,1 milioni di euro. Per l’indicatore «Numero di entità agricole partecipanti al programma di gestione dei rischi», il target finale era di 113 entità agricole, con un target intermedio per il 2018 del 20 % di queste entità. |
Germania, FEASR — Sassonia-Anhalt — indicatore «Importo totale della spesa totale pubblica»: il target intermedio per il 2018 è fissato in conseguenza della regola «n+2», in quanto la dotazione del FEASR relativa al periodo di programmazione precedente rimane disponibile per i pagamenti sino alla fine del 2015 per questi tipi di operazioni (attuate sulla base del PSR 2007-2013). In tal modo si tiene anche conto del tempo necessario per l’approvazione del PSR e l’elaborazione delle istruzioni interne relative all’attuazione. |
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Francia, FSE — Alsazia: Indicatori tipici con target intermedi e finali In questo programma sono stati individuati in totale sei indicatori, di cui tre sono indicatori di risorse e tre sono indicatori di realizzazione. Per l’indicatore di risorse «Dotazione finanziaria», il target per il 2023 era un importo di 35,4 milioni di euro, con un target intermedio per il 2018 di 11,8 milioni di euro. Per l’indicatore di realizzazione «numero di disoccupati assistiti», il target finale per il 2023 è di 4 067 persone con un target intermedio di 2 324. |
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PARTE 3 — LE RELAZIONI DELLA COMMISSIONE SULLA PERFORMANCE |
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Le istruzioni emanate a livello centrale sono migliorate, ma permangono debolezze |
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La pianificazione e la rendicontazione della performance a livello di direzione generale possono essere ulteriormente migliorate |
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Gli obiettivi delle direzioni generali non sono adatti a fini gestionali |
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Riquadro 3.7 — Esempi di obiettivi definiti «specifici» dalla Commissione ma non adatti a fini gestionali |
Riquadro 3.7 — Esempi di obiettivi definiti «specifici» dalla Commissione non idonei ai fini della gestione |
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DG DEVCO: il «Sostegno alla democrazia» viene indicato come obiettivo specifico. Non è formulato come obiettivo e non specifica cosa si voglia conseguire. |
DG DEVCO: il «Sostegno alla democrazia» è un obiettivo strategico generale, formulato correttamente. È un processo a lungo termine, particolarmente sensibile agli sviluppi politici nei paesi beneficiari, ma ciò non significa che il sostegno alla democrazia non sia di per sé un obiettivo valido. In molti casi, la domanda da porsi è «quanto sarebbe peggiorata la situazione se la Commissione non avesse fornito sostegno ai soggetti favorevoli alla democrazia e ai processi democratici in un dato paese?». |
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DG ENTR: l’obiettivo «Promuovere l’imprenditorialità e la cultura imprenditoriale» non specifica i tipi di attività da intraprendere né cosa queste dovrebbero raggiungere. |
DG ENTR: In linea con la prassi della Commissione, questo obiettivo specifico e i due indicatori associati derivano dalla base giuridica del programma COSME (63). La Commissione ritiene che questo obiettivo specifico sia definito in modo adeguato, in quanto nei piani di gestione e nelle RAA della DG sono forniti indicatori, realizzazioni e spiegazioni. |
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DG REGIO: l’obiettivo «Sostegno alle riforme politiche» non è misurabile, in quanto il sostegno da fornire non è quantificato. |
DG REGIO: Come spiegato in relazione al punto 3.72 supra, gli obiettivi inclusi nelle schede di programma, nei piani di gestione e nelle RAA sono tratti dalle basi giuridiche. In linea con la prassi della Commissione, questo obiettivo specifico è coerente con la base giuridica relativa allo strumento IPA II (64). |
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Permangono difficoltà in relazione agli indicatori per il monitoraggio della performance |
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Riquadro 3.8 — Esempi di problemi connessi agli indicatori |
Riquadro 3.8 — Esempi di problemi con gli indicatori |
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a) Indicatori su cui la direzione generale non può esercitare alcuna influenza. DG ENV: «Rifiuti totali prodotti» — Molti fattori hanno un impatto su questo indicatore, come i comportamenti dei consumatori o le norme del settore. Molti altri indicatori rientrano in questa categoria. |
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b) Indicatori basati su dati la cui attendibilità è dubbia. DG AGRI: «Sostegno alla produzione locale per mantenere/sviluppare la produzione agricola» — I dati per questo indicatore sono estratti dalle relazione annuali di attuazione presentate dagli Stati membri. La Commissione ha però giudicato carente la qualità dei dati presentati e ha concluso che questo indicatore dovrà essere valutato con la debita cautela (66). |
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c) Indicatori presentati come indicatori di risultato, ma che erano in realtà basati sulle realizzazioni. DG EMPL: «Numero di persone che ricevono assistenza dal Fondo» — Questo indicatore misura il numero di beneficiari, invece di focalizzarsi sui miglioramenti ottenuti grazie al sostegno prestato. |
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PARTE 4 — RISULTATI DEI NOSTRI AUDIT SULLA PERFORMANCE (CONTROLLI DI GESTIONE) |
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Abbiamo riscontrato una scarsa focalizzazione sui risultati |
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Non sempre sono stati selezionati i progetti in grado di ottenere il massimo impatto |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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La Commissione accoglie in parte la raccomandazione. La Commissione non può impegnarsi a presentare al legislatore proposte specifiche, ma è disposta a esaminare i suggerimenti della Corte al fine di assicurare che, quando preparerà iniziative legislative pertinenti, le priorità di spesa dell’UE siano pienamente allineate ai suoi obiettivi politici generali. La strategia Europa 2020 è in fase di riesame. Qualsiasi proposta che la Commissione possa presentare al legislatore per facilitare la rendicontazione e il monitoraggio dovrà tenere conto della natura fondamentalmente politica della strategia. |
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La Commissione accoglie in parte la raccomandazione. La strategia Europa 2020 è in fase di riesame. Qualsiasi proposta che la Commissione possa presentare al legislatore per facilitare la rendicontazione e il monitoraggio dovrà tenere conto della natura fondamentalmente politica della strategia. La Commissione non può impegnarsi a presentare al legislatore proposte specifiche, ma terrà conto dei suggerimenti della Corte, insieme con gli obiettivi a livello UE, al fine di elaborare proposte basate su dati concreti per il periodo successivo al 2020 in modo da assicurare l’impiego più efficace dei fondi dell’UE. |
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La Commissione accoglie in parte la raccomandazione. Dato che gli accordi di partenariato e i programmi per il periodo 2014-2020 sono appena stati introdotti, sarebbe prematuro proporre modifiche prima che l’effettiva attuazione delle nuove disposizioni in materia di performance possa essere pienamente valutata. La valutazione dei punti di forza e di debolezza del quadro di riferimento attuale sarà effettuata in vista dell’elaborazione del QFP successivo al 2020. La Commissione non può impegnarsi a presentare al legislatore proposte specifiche per il prossimo QFP, ma terrà conto dei suggerimenti della Corte, insieme con i risultati degli studi che saranno condotti per esaminare l’efficacia dei diversi meccanismi atti ad accentuare la focalizzazione sui risultati nel regolamento recante disposizioni comuni, al fine di elaborare proposte basate su dati concreti per il periodo successivo al 2020 in modo da assicurare l’impiego più efficace dei fondi dell’UE. |
(1) Le nostre relazioni speciali riguardano il bilancio dell’UE e i Fondi europei di sviluppo (http://eca.europa.eu).
(2) Articolo 27 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, abrogato dall’articolo 30 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, entrato in vigore il 1o gennaio 2013 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).
(3) Relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafi 10.53-10.55.
(4) La strategia Europa 2020 viene anche attuata e monitorata come parte del Semestre europeo, il ciclo annuale del coordinamento economico e di bilancio dell’UE con gli Stati membri.
(5) Esiste poi un bilancio annuale dell’UE, basato sul QFP settennale.
(6) Risposta della Commissione alla relazione annuale della Corte sull’esercizio 2013, paragrafo 10.24.
(7) I Fondi SIE comprendono il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di coesione (FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
(8) Eccetto che per la relazione sull’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile che è iniziata nell’aprile 2015.
(9) Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320), articolo 53.
(10) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafo 10.10.
(11) COM(2010) 2020 definitivo del 3 marzo 2010, Comunicazione della Commissione «Europa 2020 — Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», sezione 2.
(12) COM(2015) 100 final del 2 marzo 2015, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Risultati della consultazione pubblica sulla strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», sezione 1.
(13) COM(2014)130 del 5.3.2014, «Bilancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva».
(14) «Smarter, greener, more inclusive? Indicators to support the Europe 2020 strategy», Edizione 2015, pagg.16, 46 e 77 (http://ec.europa.eu/eurostat/en/web/products-statistical-books/-/KS-EZ-14-001).
(15) COM(2010) 2020 definitivo del 3 marzo 2010, sezione 2.
(16) COM(2015) 100 final del 2 marzo 2015, sezione 3.3.
(17) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 9.
(18) Documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2012) 61 finale, parte II del 14 marzo 2012«Elementi per un quadro strategico comune dal 2014 al 2020: Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca». I cinque obiettivi tematici esplicitamente collegati agli obiettivi principali sono i numeri 1, 4, 8, 9 e 10; quelli collegati indirettamente sono i numeri 3, 6 e 7. Gli obiettivi tematici 1, 2, 3 e 6 sono collegati alle iniziative faro.
(19) Come indicato all’articolo 2, punto 34, del regolamento recante disposizioni comuni, per «obiettivo specifico» si intende «il risultato al quale contribuisce una priorità d’investimento o una priorità dell’Unione in uno specifico contesto nazionale o regionale mediante azioni o misure intraprese nell’ambito di tale priorità».
(20) Unione dell’innovazione: obiettivo tematico 1; Youth on the move: obiettivi tematici 8 e 10; Agenda digitale europea: obiettivo tematico 2; Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse: obiettivi tematici 4, 5 e 6; Una politica industriale per l’era della globalizzazione: obiettivi tematici 3 e 7; Agenda per nuove competenze e nuovi lavori: obiettivi tematici 8 e 10; Piattaforma europea contro la povertà: obiettivo tematico 9. Per maggiori informazioni si veda il documento di lavoro 1 allegato al progetto di bilancio per il 2016.
(21) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafo 10.32.
(22) Relazione annuale sull’esercizio finanziario 2010, capitolo 8: direzioni generali Agricoltura e sviluppo rurale (DG AGRI), Politica regionale (DG REGIO) e Ricerca e innovazione (DG RTD); relazione annuale sull’esercizio finanziario 2011, capitolo 10: direzioni generali AGRI, Sviluppo e cooperazione — EuropeAid (DEVCO) e REGIO; relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, capitolo 10: direzioni generali Concorrenza (DG COMP), Mobilità e trasporti (DG MOVE), Affari marittimi e pesca (DG MARE) e relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, capitolo 10: direzioni generali Occupazione, affari sociali e inclusione (DG EMPL), Salute e consumatori (DG SANCO) e Ufficio per le infrastrutture e la logistica a Lussemburgo (OIL).
(23) Il comitato per l’occupazione e il comitato per la protezione sociale hanno messo a punto uno strumento per il monitoraggio dei risultati in materia di occupazione basato su una vasta banca dati contenente un gran numero di indicatori occupazionali e sociali collegati agli obiettivi principali. Anche il comitato per la politica economica si avvale di un sistema di monitoraggio completo, nell’ambito del gruppo di lavoro sulla metodologia di Lisbona, per monitorare i progressi nell’attuazione di Europa 2020.
(24) COM(2014) 130 final/2 del 19 marzo 2014, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Bilancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva».
(25) COM(2015) 100 final del 2 marzo 2015.
(26) COM(2014) 383 final del 26 giugno 2014«Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla valutazione delle finanze dell’Unione in base ai risultati conseguiti».
(27) COM(2015) 313 final del 26 giugno 2015«Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa alla valutazione delle finanze dell’Unione basata sui risultati conseguiti». Il trattato (articoli 318 e 319 del TFUE) prevede che la Commissione produca tale relazione e che detta relazione sia parte degli elementi sulla base dei quali il Parlamento dà atto ogni anno alla Commissione dell’esecuzione del bilancio.
(28) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.25 e risposta della Commissione.
(29) «Affrontare la sfida — Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione», pag. 40.
(30) SEC(2010) 114 final del 2 giugno 2010, pag. 6.
(31) COM(2010) 2020 final del 3 marzo 2010, sezione 5.2.
(32) Attualmente, le questioni relative alla performance sono escluse dalle dichiarazioni annuali di affidabilità delle direzioni generali. Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.65 e raccomandazione 3, insieme alla risposta della Commissione.
(33) Regolamento (UE) n. 1303/2013 (articoli 15-17).
(34) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 53.
(35) Di Germania, Francia, Lettonia, Polonia e Portogallo.
(36) Francia: FSE — Alsazia; Germania: FEASR– Sassonia-Anhalt; Polonia: FSE e FESR combinati — Podkarpackie Voivodeship; Portogallo: FSE Capitale umano; Lettonia: FSE, FESR e FC combinati — Occupazione e crescita.
(37) Regolamento (UE) n. 1303/2013.
(38) Cfr. Parere n. 7/2011 della Corte sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006, (GU C 47 del 17.2.2012), paragrafo 5 (http://eca.europa.eu). Questa constatazione è stata confermata dal servizio di audit interno della commissione (IAS) («IAS final report on gap analysis review of Regulation 2014-2020 for ESI funds»).
(39) Esistono accordi distinti per il FEASR e il FEAMP.
(40) COM(2011) 500 definitivo, parte 1, del 29 giugno 2011, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Un bilancio per la strategia Europa 2020», sezione 5.2 e SWD (2012) 61 final parte II del 14 marzo 2012, sezione 1.3.
(41) Ad eccezione dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e del FEASR.
(42) L’FC e il FESR non hanno indicatori comuni di risultato.
(43) FC: regolamento (UE) n. 1300/2013, articolo 5; FESR: regolamento (UE) n. 1301/2013, articolo 6; FSE: regolamento (UE) n. 1304/2013, articolo 5; FEASR: regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e dal Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 487), articolo 69; e FEAMP: regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 (GU L 149 del 20.5.2014, pag. 1), articolo 109.
(44) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafo 10.4.
(45) Cfr. risposta della Commissione alla relazione annuale sull’esercizio 2012, paragrafo 10.3.
(46) Il regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 15, prevede che gli accordi di partenariato indichino, per ciascun obiettivo tematico selezionato, una sintesi dei principali risultati attesi.
(47) Germania, Francia e Lettonia.
(48) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articoli 20-22.
(49) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.14.
(50) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.15.
(51) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 22, paragrafo 4.
(52) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 22, paragrafi 5 e 7.
(53) Regolamento (UE) n. 1303/2013, articolo 22, paragrafo 7. Il servizio di audit interno della Commissione ha raggiunto una conclusione analoga nella sua relazione dell’ottobre 2014 scaturita da una analisi delle carenze di questo regolamento.
(54) Regolamento (UE) n. 1303/2013, allegato II.
(55) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.15; corroborata dal documento della Commissione «Guidance fiche — Performance framework review and reserve in 2014-2020» versione 6 del 4 marzo 2014, pag. 7, destinata agli Stati membri.
(56) COM(2013) 450 definitivo del 28 giugno 2013«Progetto di bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2014». Le schede di programma hanno sostituito le schede di attività e sono redatte per giustificare gli importi richiesti nei progetti di bilancio annuale. Le schede includono, per ogni programma di spesa, gli obiettivi, corredati di indicatori e target da utilizzare nei piani di gestione e nelle relazioni annuali di attività della direzione generale.
(57) Ogni direzione generale redige i piani annuali di gestione per tradurre le proprie strategie a lungo termine in obiettivi generali e specifici, e per pianificare e gestire le proprie attività in vista del conseguimento di questi obiettivi.
(58) Una relazione annuale di attività è una relazione sulla gestione, che rende conto dei risultati raggiunti nel conseguimento dei principali obiettivi della politica e delle attività fondamentali. Per questo capitolo, esaminiamo la prima parte delle RAA sui risultati conseguiti e la misura in cui i risultati hanno ottenuto l’impatto atteso.
(59) DG AGRI, DG DEVCO, DG EMPL, DG Imprese e industria (DG ENTR) — ora denominata DG Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI (DG GROW), DG Ambiente (DG ENV) e DG REGIO.
(60) Il feedback sulle istruzioni fornite dalle direzioni generali operative nell’ambito di una indagine condotta nell’agosto 2014 dai servizi centrali è stato molto positivo.
(61) «Indicatori per il periodo 2007-2013 non più utilizzati nel periodo 2014-2020»; «indicatori comuni per il periodo di programmazione 2007-2013 e 2014-2020» e «indicatori per il periodo 2014-2020 per i quali non sono disponibili dati utili relativi al periodo 2007-2013».
(62) Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, articolo 30, paragrafo 3.
(63) Si vedano gli obiettivi e gli indicatori del programma COSME nell’allegato http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013R1287&from=EN
(64) Regolamento (UE) n. 231/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2014, che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA II).
(65) Pertinenti, accettati, credibili, semplici e solidi (Relevant, Accepted, Credible, Easy and Robust): «Part III: Annexes to impact assessment guidelines» (Commissione europea, 15 gennaio 2009 — http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/commission_guidelines/docs/iag_2009_annex_en.pdf).
(66) Cfr. Piano di gestione della DG AGRI per il 2014, pag. 35 (http://ec.europa.eu/atwork/synthesis/amp/index_en.htm).
(67) Adottato significa approvato ai fini della pubblicazione.
(68) Cfr. relazione annuale di attività della Corte 2014, pagg. 17-32 (http://eca.europa.eu).
(69) Nella relazione annuale sull’esercizio finanziario 2011, i temi esaminati riguardavano l’analisi dei bisogni, la progettazione e il valore aggiunto UE; nella relazione annuale sull’esercizio 2012 le tematiche trattate erano gli obiettivi e gli indicatori, i dati sulla performance e la sostenibilità dei progetti finanziati dall’UE; nella relazione annuale sull’esercizio 2013 avevamo esaminato i temi del valore aggiunto UE e dell’effetto inerziale.
(70) Cfr. Analisi panoramica della Corte «Impiegare nel miglior modo i fondi dell’UE: analisi panoramica dei rischi per la gestione finanziaria del bilancio dell’UE», del 25 novembre 2014 (http://eca.europa.eu). Questa era una delle due analisi di questo tipo pubblicate nel 2014; la seconda si intitolava «Lacune, sovrapposizioni e sfide: analisi panoramica delle disposizioni dell’UE in materia di rendicontazione e audit del settore pubblico», del 10 settembre 2014 (http://eca.europa.eu).
(71) Cfr. Analisi panoramica della Corte «Impiegare nel miglior modo i fondi dell’UE: analisi panoramica dei rischi per la gestione finanziaria del bilancio dell’UE», paragrafi 25, lettera l) e 54, lettera c) (http://eca.europa.eu).
(72) Relazione speciale n. 18/2014 «I sistemi di valutazione e monitoraggio orientato ai risultati di EuropeAid», paragrafi 69 e 51-52 (http://eca.europa.eu).
(73) Relazione speciale n. 15/2014 «Il Fondo per le frontiere esterne ha favorito la solidarietà finanziaria, ma necessita di una migliore misurazione dei risultati e deve fornire ulteriore valore aggiunto», paragrafi 76-77 (http://eca.europa.eu).
(74) Relazione speciale n. 16/2014 «L’efficacia del combinare le sovvenzioni dei meccanismi d’investimento regionali con i prestiti concessi dalle istituzioni finanziarie a sostegno delle politiche esterne dell’UE», paragrafi 53 e 59 (http://eca.europa.eu).
(75) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.57.
(76) Relazione speciale n. 7/2014 «Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ha sostenuto con successo lo sviluppo degli incubatori d’imprese?» paragrafo 58 e punto V della sintesi (http://eca.europa.eu).
(77) Relazione speciale n. 10/2014 «L’efficacia del sostegno all’acquacoltura da parte del Fondo europeo per la pesca», paragrafo 62 e riquadro 8 (http://eca.europa.eu).
(78) Relazione speciale n. 21/2014 «Le infrastrutture aeroportuali finanziate dall’UE: un impiego non ottimale delle risorse», paragrafi 68-70 (http://eca.europa.eu).
(79) Per esempio gli aeroporti a Kielce e Bialystok.
(80) Per esempio l’esistenza di piani di trasporto a livello regionale o nazionale individuata come condizionalità specifica ex ante, gli investimenti limitati al miglioramento delle prestazioni ambientali o delle caratteristiche di sicurezza delle infrastrutture, l’accento posto durante i negoziati relativi ai programmi dei fondi SIE per periodo 2014-2020 sugli aeroporti appartenenti alla rete TEN-T, ecc.
(81) Ad eccezione dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e del FEASR.
(82) O i loro equivalenti futuri.
(83) O i loro equivalent i futuri.
(84) O i loro equivalenti futuri.
(85) O il suo equivalente futuro.
ALLEGATO 3.1
RELAZIONI SPECIALI ADOTTATE DALLA CORTE DEI CONTI NEL 2014
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ALLEGATO 3.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LE QUESTIONI RELATIVE ALLA PERFORMANCE
Anno |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In corso d’attuazione |
Non attuata |
Non applicabile (1) |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
Raccomandazione 1: la Commissione ed il legislatore dovrebbero garantire che, nel prossimo periodo di programmazione (2014-2020), venga posto l’accento sulla performance. Ciò presuppone che, nella normativa specifica a ciascun settore, o con altre modalità pur sempre vincolanti, vengano stabiliti pochi obiettivi sufficientemente specifici, con i corrispondenti indicatori, i risultati e gli impatti attesi. |
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X |
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Raccomandazione 2: la Commissione dovrebbe garantire un palese collegamento tra le attività delle direzioni generali e gli obiettivi stabiliti. Nell’individuare tali obiettivi, ogni direzione generale dovrebbe tener conto del metodo di gestione applicato, ove pertinente, e del ruolo e delle responsabilità che le competono. |
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X |
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2011 |
Raccomandazione 1: nel progettare nuovi programmi di spesa, la Commissione dovrebbe cercare di concentrare le proprie attività sui risultati e sull'impatto che desidera ottenere. Se i risultati e l’impatto non possono essere misurati prontamente, la Commissione dovrebbe porre in essere indicatori e tappe principali, basati su obiettivi SMART, che dimostrino che le proprie attività supportano il raggiungimento degli scopi desiderati. |
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X |
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Raccomandazione 2: la Commissione dovrebbe collaborare con gli Stati membri per migliorare la qualità e la tempestività dei dati presentati. In particolare, essa dovrebbe trarre tutti gli insegnamenti possibili dalle misure che sono in corso di adozione per i Fondi del quadro strategico comune per incentivare gli Stati membri a fornire dati di elevata qualità sulla performance. |
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X |
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Raccomandazione 3: per il prossimo periodo di programmazione (2014-2020), la Commissione dovrebbe dimostrare in che modo garantisce che venga apportato valore aggiunto UE e riferire di conseguenza. |
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X |
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(1) Al momento non vi sono relazioni per il periodo 2014-2020.
CAPITOLO 4
Entrate
INDICE
Introduzione | 4.1-4.4 |
Caratteristiche specifiche delle entrate | 4.2-4.3 |
Estensione e approccio dell’audit | 4.4 |
Regolarità delle operazioni | 4.5 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 4.6-4.25 |
Risorse proprie basate sull’RNL | 4.6-4.17 |
Risorse proprie tradizionali | 4.18-4.23 |
Risorse proprie basate sull’IVA | 4.24 |
Relazioni annuali di attività (RAA) | 4.25 |
Conclusioni e raccomandazioni | 4.26-4.28 |
Conclusione per il 2014 | 4.26 |
Raccomandazioni | 4.27-4.28 |
Allegato 4.1 — |
Risultati della verifica delle operazioni relative alle entrate |
Allegato 4.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per le entrate |
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INTRODUZIONE |
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Grafico 4.1 — Entrate (miliardi di euro)
Fonte: Conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio 2014. |
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Caratteristiche specifiche delle entrate |
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Estensione e approccio dell’audit |
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REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI |
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ESAME DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTIVITÀ E DEI SISTEMI SELEZIONATI |
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Risorse proprie basate sull’RNL |
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Saldi RNL |
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Tabella 4.1 — Saldi IVA/RNL per il 2014
(milioni di euro)
Stato membro
Saldi IVA e RNL
Totale a bilancio per IVA e RNL
Incidenza dei saldi IVA e RNL sul totale a bilancio per il 2014
(A)
(B)
(C) = (A)/(B)
Belgio 119 3 252 3,7 % Bulgaria 36 338 10,8 % Repubblica ceca 79 1 131 6,9 % Danimarca - 126 2 146 - 5,9 % Germania 1 359 24 063 5,6 % Estonia 7 157 4,7 % Irlanda 112 1 202 9,3 % Grecia 222 1 474 15,1 % Spagna 589 8 638 6,8 % Francia 562 17 933 3,1 % Croazia - 1 359 - 0,4 % Italia 1 502 12 867 11,7 % Cipro 54 131 41,1 % Lettonia 25 199 12,3 % Lituania 8 286 2,6 % Lussemburgo - 67 277 - 24,2 % Ungheria 40 807 4,9 % Malta 18 60 30,6 % Paesi Bassi 1 103 5 205 21,2 % Austria - 57 2 706 - 2,1 % Polonia - 27 3 282 - 0,8 % Portogallo 122 1 391 8,7 % Romania 75 1 172 6,4 % Slovenia 8 300 2,7 % Slovacchia - 7 578 - 1,2 % Finlandia - 34 1 669 - 2,1 % Svezia 190 3 638 5,2 % Regno Unito 3 616 17 042 21,2 %
Totale
9 528
1 12 303
8,5 %
Fonte: Colonna A, progetto di bilancio rettificativo (PBR) n. 6/2014; colonna B, bilancio rettificativo n. 7 dell’Unione europea per l’esercizio 2014. |
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Gestione delle riserve |
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Tabella 4.2 — Riserve RNL/PNL degli Stati membri (43), riserve IVA e osservazioni aperte in materia di risorse proprie tradizionali
Stato membro
Riserve RNL/PNL (situazione al 31.12.2014)
Riserve IVA (situazione al 31.12.2014)
RPT: «osservazioni aperte» (situazione al 31.12.2014)
Belgio 7 5 18 Bulgaria 12 7 13 Repubblica ceca 7 0 5 Danimarca 5 4 21 Germania 8 8 10 Estonia 7 1 3 Irlanda 4 6 13 Grecia 15 5 32 Spagna 9 2 21 Francia 7 3 40 Croazia 0 0 1 Italia 9 11 15 Cipro 12 0 6 Lettonia 16 1 0 Lituania 4 0 5 Lussemburgo 6 3 1 Ungheria 12 1 9 Malta 12 0 2 Paesi Bassi 4 7 42 Austria 6 12 8 Polonia 15 5 11 Portogallo 7 0 15 Romania 18 2 13 Slovenia 6 0 0 Slovacchia 6 1 3 Finlandia 6 7 6 Svezia 7 5 14 Regno Unito 12 5 21
TOTALE 31.12.2014
239
101
348
TOTALE 31.12.2013 283 103 341
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Riserve generali |
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Risorse proprie tradizionali |
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Audit successivi allo svincolo delle merci |
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4.20. |
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La Commissione, tuttavia, potrebbe vagliare con gli Stati membri la possibilità di fissare soglie minime che tengano conto delle differenze suddette. |
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Contabilità A e B |
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Gestione delle osservazioni aperte |
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Risorse proprie basate sull’IVA |
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Relazioni annuali di attività (RAA) |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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4.27. |
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La Commissione accetta la raccomandazione. Il ciclo di verifica sarà abbreviato e le riserve saranno emesse ed esaminate in una fase precedente (durante il ciclo di verifica). |
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La Commissione accetta la raccomandazione. |
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La Commissione accetta la raccomandazione e darà seguito alle osservazioni della Corte nell’ambito della strategia comune per la gestione dei rischi e del relativo piano d’azione, in particolare durante i lavori sui criteri attinenti ai rischi finanziari. |
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La Commissione accetta la raccomandazione. La Commissione continuerà a esaminare la contabilità B nel corso delle sue ispezioni e, laddove riscontrasse carenze, chiederà agli Stati membri di migliorare la gestione di tale contabilità mediante riesami periodici per garantire che gli importi stralciati siano eliminati dalla contabilità. |
(1) La normativa attualmente in vigore consiste nella decisione 2007/436/CE, Euratom, del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (la cosiddetta decisione sulle risorse proprie, GU L 163 del 23.6.2007, pag. 17) e nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, del 22 maggio 2000, recante applicazione della decisione 2007/436/CE, Euratom relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1), modificato da ultimo dal regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014 (GU L 367 del 23.12.2014, pag. 14). Il 26 maggio 2014 è stato approvato formalmente dal Consiglio un nuovo pacchetto legislativo sulle risorse proprie. Una volta ratificato dagli Stati membri, sarà applicato con effetto retroattivo dal 1o gennaio 2014.
(2) La decisione sulle risorse proprie fissa riduzioni da applicare ad alcuni Stati membri per i contributi basati sull’RLN e sull’IVA in relazione agli anni 2007-2013. Non appena saranno espletate le procedure di ratifica per il nuovo pacchetto legislativo (cfr. nota 1), alcuni Stati membri beneficeranno di una riduzione per il periodo 2014-2020 con effetto retroattivo. Inoltre, la decisione sulle risorse proprie stabilisce anche una correzione degli squilibri di bilancio che viene riconosciuta a uno Stato membro. Detta correzione era ancora in vigore nel 2014 e sarà mantenuta ai sensi del nuovo pacchetto legislativo.
(3) Tali dati sono frutto di un accordo fra la Commissione e gli Stati membri nel corso della riunione del Comitato consultivo delle risorse proprie.
(4) Ogni sottodichiarazione (o sovradichiarazione) dell’RNL per un determinato Stato membro, pur non incidendo sull’ammontare dell’intera risorsa propria basata sull’RNL, determina un aumento (o diminuzione) dei contributi a carico degli altri Stati membri fino a quando i dati RNL non siano stati corretti.
(5) L’audit è stato intrapreso partendo dalle previsioni concordate dei dati RNL. Non possiamo esprimere un giudizio sulla qualità dei dati convenuti fra la Commissione e gli Stati membri.
(6) Cfr. anche relazione speciale n. 2/2014 «I regimi di scambi preferenziali sono gestiti in modo adeguato?» (www.eca.europa.eu).
(7) L’audit è stato intrapreso partendo dai dati compresi nei sistemi contabili delle risorse proprie tradizionali utilizzati negli Stati membri visitati. Il nostro audit non può riguardare importazioni che non sono state dichiarate o che sono sfuggite alla vigilanza doganale.
(8) L’audit ha considerato come punto di partenza la base IVA armonizzata preparata dagli Stati membri. Nel corso dell’audit non sono stati verificati direttamente le statistiche e i dati forniti dagli Stati membri.
(9) L’ordine di riscossione è un documento in cui la Commissione registra gli importi che le sono dovuti.
(10) Tali dati sono soggetti a revisione per almeno quattro anni, dopo di che cadono in prescrizione, a meno che non vengano formulate riserve (cfr. paragrafo 4.14).
(11) L’aggiustamento netto totale è stato pari a 9 528 milioni di euro, a cui corrispondono un importo negativo di 285 milioni di euro per i saldi IVA e un importo positivo di 9 813 milioni di euro per i saldi RNL.
(12) In Bulgaria e Romania le riserve sono state emesse solo nel 2013.
(13) Periodo di verifica, da parte delle Commissione, delle fonti e dei metodi impiegati dagli Stati membri per compilare i dati relativi all’RNL.
(14) Per gli Stati membri che hanno aderito all’UE nel 2004 e nel 2007, le riserve si riferiscono al periodo che ha avuto inizio in tali anni.
(15) Cfr. relazione speciale n. 11/2013 «Ottenere dati affidabili relativi al reddito nazionale lordo (RNL): un approccio più strutturato e meglio mirato renderebbe più efficace la verifica della Commissione», paragrafi da 68 a 73 (www.eca.europa.eu).
(16) Il comitato, composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione, assiste la Commissione nelle procedure e nei controlli sui calcoli dell’RNL. Cfr. regolamento (CE, Euratom) n. 1287/2003 del Consiglio, del 15 luglio 2003, relativo all’armonizzazione del reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato («Regolamento RNL») (GU L 181 del 19.7.2003, pag. 1).
(17) Un inventario consiste nella spiegazione dettagliata fornita da uno Stato membro su fonti e metodi utilizzati per stimare l’RNL. Esso costituisce la base per la valutazione di Eurostat sulla qualità ed esaustività dei dati RNL ai fini delle risorse proprie.
(18) La proposta è stata presentata al comitato delle statistiche monetarie, finanziarie e della bilancia dei pagamenti il 4 luglio 2013.
(19) Regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014 del Consiglio, del 18 dicembre 2014, che modifica il regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 recante applicazione della decisione 2007/436/CE, Euratom relativa al sistema delle risorse proprie della Comunità. Cfr. anche il parere della Corte n. 7/2014 su una proposta di regolamento del Consiglio che modifica il regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 recante applicazione della decisione 2007/436/CE, Euratom, relativa al sistema delle risorse proprie delle Comunità europee (www.eca.europa.eu).
(20) Bulgaria, Francia, Italia, Cipro, Malta, Slovenia e Regno Unito. Nondimeno, la Bulgaria ha messo a disposizione i saldi RNL e IVA alla fine del 2014.
(21) Queste riserve riguardano un’operazione specifica di RNL in uno Stato membro.
(22) Le riserve trasversali riguardano un’operazione specifica in tutti gli Stati membri.
(23) Riserve riguardanti una particolare fase del processo, cfr. paragrafo 4.16.
(24) Fino al 2001, come aggregato dei conti nazionali è stato impiegato il prodotto nazionale lordo (PNL).
(25) Abbiamo determinato l’impatto finanziario della revoca delle riserve tenendo conto di tutte le modifiche intervenute nella base RNL per effetto delle riserve revocate nel 2014 per gli esercizi che erano già caduti in prescrizione. Le riserve sono state revocate dalla Commissione nel 2014. L’impatto finanziario si è però verificato nel 2012 e nel 2013, quando le riserve sono state trattate dagli Stati membri.
(26) Risultato di un aumento di 77,3 milioni di euro e di una diminuzione di 2,1 milioni di euro.
(27) Il sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC 2010) è il più recente quadro contabile UE compatibile a livello internazionale per la descrizione sistematica e dettagliata di un’economia. La trasmissione dei dati provenienti dagli Stati membri segue le regole del SEC 2010 dal settembre 2014, quando tale sistema è stato attuato.
(28) Articolo 78 del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, che istituisce un codice doganale comunitario (GU L 302 del 19.10.1992, pag. 1).
(29) «L’audit a posteriori è un metodo di controllo degli operatori economici tramite l’esame della loro contabilità, scritture e sistemi.»Fonte: Guida all’audit doganale.
(30) Articolo 13, paragrafo 2, del codice doganale comunitario.
(31) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafo 2.31, e relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 2.14.
(32) Spagna, Austria e Regno Unito.
(33) Conformemente all’articolo 221, paragrafo 3, del codice doganale comunitario [regolamento (CEE) n. 2913/92], nessuna obbligazione doganale può essere notificata al debitore dopo la scadenza di un termine di tre anni dalla data in cui è sorta l’obbligazione doganale.
(34) Quando i diritti o i contributi non sono stati corrisposti e non è stata fornita alcuna garanzia, oppure, pur in presenza di una garanzia, hanno formato oggetto di contestazione, gli Stati membri possono sospendere la messa a disposizione di tali risorse iscrivendole nella suddetta contabilità separata.
(35) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 2.16, e relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafi 2.32 e 2.33.
(36) Questi casi non hanno inficiato l’affidabilità dell’importo globale quale indicato nella contabilità separata (1 617 milioni di euro) e la relativa diminuzione di valore (1 144 milioni di euro) indicata nei conti consolidati dell’Unione europea.
(37) Durante il 2014 sono stati compilati in tutto 28 rapporti di ispezione, che hanno condotto a 89 nuove «osservazioni aperte».
(38) Sono aperte da oltre cinque anni 38 osservazioni. Quelle più datate risalgono al 2002 e riguardano Germania, Grecia e Portogallo.
(39) Per «riserve pendenti da lunga data» si intendono le riserve risalenti ad almeno 10 anni prima, cioè le riserve in essere alla fine del 2014 riguardanti il 2005 ed esercizi precedenti.
(40) Abbiamo determinato l’impatto finanziario della revoca delle riserve tenendo conto di tutte le modifiche intervenute nella base IVA a seguito dell’attività di controllo della Commissione per gli anni 2002-2010. L’esercizio 2010 è caduto in prescrizione nel 2014; è possibile apportare modifiche alla base IVA del 2010 e degli esercizi precedenti solo se è stata emessa una riserva. Gli effetti del livellamento (mediante applicazione di una soglia) sono stati presi in considerazione.
(41) Risultato di un aumento di 18,2 milioni di euro e di una diminuzione di 2,1 milioni di euro.
(42) Cfr. anche relazione speciale n. 2/2014, paragrafi da 107 a 120.
(43) Nella tabella non sono comprese le riserve su processi specifici (cfr. paragrafo 4.16) né le riserve generali (cfr. paragrafo 4.17).
ALLEGATO 4.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI RELATIVE ALLE ENTRATE
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2014 |
2013 |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Totale operazioni: |
55 |
55 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato |
0,0 % |
0,0 % |
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Limite superiore dell'errore (LSE) |
0,0 % |
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Limite inferiore dell'errore (LIE) |
0,0 % |
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ALLEGATO 4.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LE ENTRATE
Esercizio |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In corso d’attuazione |
Non attuata |
Non applicabile |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
La Commissione dovrebbe rivedere il proprio quadro di controllo per la verifica dei dati RNL, procedendo a tal fine a un'analisi costi-benefici strutturata e formalizzata, a una verifica approfondita delle componenti RNL significative foriere di rischi, limitando la formulazione di riserve generali e stabilendo criteri di rilevanza per l'espressione delle riserve. |
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X |
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Il nuovo quadro di controllo è attualmente in fase di elaborazione e sarà completato prima dell’avvio del prossimo ciclo di verifica, all’inizio del 2016. Nell’ambito della revoca delle riserve esistenti si procede già a una verifica diretta. È in vigore una nuova politica che limita l’uso delle riserve generali ed è stata fissata una soglia di rilevanza. |
2011 e 2012 |
La Commissione dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a potenziare la vigilanza doganale al fine di massimizzare gli importi riscossi a titolo di risorse proprie tradizionali. |
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X |
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Nel corso delle sue ispezioni periodiche sulle risorse proprie tradizionali, la Commissione continuerà a verificare che gli Stati membri abbiano applicato quadri di controllo adeguati per proteggere gli interessi finanziari dell’UE nel settore delle risorse proprie tradizionali. |
La Commissione dovrebbe incoraggiare gli Stati membri a utilizzare correttamente la contabilità A e B e ad assicurarne, in maniera dimostrabile, la completezza e la correttezza (1). |
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X |
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La Commissione continuerà a esaminare l’uso della contabilità A e B nel corso delle sue ispezioni e chiederà agli Stati membri di assicurarne la completezza e la correttezza. |
(1) La Commissione monitora ogni anno l'uso della contabilità A e B. Tuttavia, poiché il problema persiste, occorre continuare gli sforzi intrapresi.
CAPITOLO 5
«Competitività per la crescita e l’occupazione»
INDICE
Introduzione | 5.1-5.5 |
Caratteristiche specifiche della sottorubrica «Competitività per la crescita e l’occupazione» | 5.2-5.4 |
Estensione e approccio dell’audit | 5.5 |
Regolarità delle operazioni | 5.6-5.17 |
Ricerca e innovazione: la complessità della normativa del settimo programma quadro di ricerca ha accresciuto il rischio di errori | 5.9-5.15 |
Altri strumenti di spesa: spese non ammissibili o non documentate e mancato rispetto della normativa sugli appalti pubblici | 5.16-5.17 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 5.18-5.31 |
Gli audit della Commissione sulla spesa per ricerca e innovazione | 5.18-5.24 |
Relazioni annuali di attività | 5.25-5.31 |
Le relazioni annuali di attività della DG ENER e dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti sottostimano i rischi per la regolarità delle operazioni | 5.27-5.28 |
Approcci incoerenti alla valutazione degli importi a rischio | 5.29-5.31 |
Conclusioni e raccomandazioni | 5.32-5.35 |
Conclusione per il 2014 | 5.32-5.33 |
Raccomandazioni | 5.34-5.35 |
Allegato 5.1 — |
Risultati della verifica delle operazioni per la sottorubrica «Competitività per la crescita e l’occupazione» |
Allegato 5.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per la sottorubrica «Competitività per la crescita e l’occupazione» |
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INTRODUZIONE |
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Caratteristiche specifiche della sottorubrica «Competitività per la crescita e l’occupazione» |
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Grafico 5.1 — Sottorubrica 1.a del quadro finanziario pluriennale — «Competitività per la crescita e l’occupazione» — Informazioni fondamentali 2014 (miliardi di euro)
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Estensione e approccio dell’audit |
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REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI |
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Grafico 5.2 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Ricerca e innovazione: la complessità della normativa del settimo programma quadro di ricerca ha accresciuto il rischio di errori |
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Riquadro 5.1 — Esempi di errori nelle spese rimborsate per un progetto di ricerca e innovazione Abbiamo selezionato mediante campionamento un pagamento eseguito dalla Commissione a un’organizzazione internazionale che operava con quattro partner su un progetto transnazionale di collaborazione in campo sanitario nell’ambito del settimo programma quadro di ricerca. In base alla dichiarazione di spesa presentata dall’organizzazione, la Commissione ha rimborsato circa 1 32 000 euro. Abbiamo però rilevato vari errori nelle spese dichiarate dall’organizzazione beneficiaria:
Inoltre, il beneficiario ha utilizzato un tasso di cambio errato per convertire in euro le spese dichiarate in valuta locale, il che ha prodotto un ulteriore effetto espansivo sulla sovradichiarazione. In totale, le spese non ammissibili dichiarate dal beneficiario ammontavano a 73 000 euro, pari al 55 % dei costi dichiarati. Abbiamo riscontrato casi di spese non ammissibili rimborsate dalla Commissione in 39 dei 95 progetti di ricerca e innovazione del campione. In 13 di questi casi, le spese non ammissibili erano superiori al 10 % dei costi complessivi dichiarati dal beneficiario. |
Riquadro 5.1 — Esempi di errori nelle spese rimborsate per un progetto di ricerca e innovazione La Commissione procederà al recupero degli importi indebitamente versati. Questo caso dimostra inoltre la sfida rappresentata dalla collaborazione con partner internazionali: per affrontare le sfide globali cui deve far fronte la società è necessario collaborare con ricercatori al di fuori dell'Europa, ma spesso tali organismi non hanno dimestichezza con le regole dell'UE in materia di ammissibilità. |
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Riquadro 5.2 — Esempi di errori significativi nelle spese dichiarate da una PMI a fini di rimborso nell’ambito di un progetto di ricerca e innovazione Abbiamo esaminato una dichiarazione di spesa ammontante a 7 64 000 euro presentata da una PMI che operava con 16 partner su un progetto del settimo programma quadro di ricerca in materia di energie rinnovabili. Dalle nostre verifiche è emerso che i costi dichiarati dalla PMI erano quasi interamente non ammissibili:
Le spese non ammissibili rimborsate dalla Commissione hanno generato un errore pari a oltre il 90 % dei costi totali esaminati. |
Riquadro 5.2 — Esempi di errori significativi nelle spese dichiarate da una PMI a fini di rimborso nell'ambito di un progetto di ricerca e innovazione La Commissione sottolinea che il beneficiario ha apportato un contributo significativo al progetto. Tuttavia, la sua dichiarazione di spesa è stata redatta in larga misura secondo le normali pratiche commerciali del beneficiario (in particolare l'uso di tariffe commerciali piuttosto che dei costi reali, e il subappalto in base alle sue pratiche abituali piuttosto che secondo il principio dell'offerta economicamente più vantaggiosa adottato dalla normativa dell'UE). Ciò evidenzia le sfide rappresentate dai rapporti con le PMI. |
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Altri strumenti di spesa: spese non ammissibili o non documentate e mancato rispetto della normativa sugli appalti pubblici |
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Riquadro 5.3 — Esempi di errori in spese rimborsate per progetti di altri programmi nell’ambito della sottorubrica «Competitività per la crescita e l’occupazione» |
Riquadro 5.3 — Esempi di errori in spese rimborsate per progetti di altri programmi nell'ambito della sottorubrica «Competitività per la crescita e l'occupazione» |
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ESAME DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTIVITÀ E DEI SISTEMI SELEZIONATI |
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Gli audit della Commissione sulla spesa per ricerca e innovazione |
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Relazioni annuali di attività |
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A fine 2014 il tasso d'errore residuo pluriennale risultava dello 0,84 % per il programma TEN-T e dello 0,42 % per il programma EEPR. |
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Le relazioni annuali di attività della DG ENER e dell’Agenzia esecutiva per l’innovazione e le reti sottostimano i rischi per la regolarità delle operazioni |
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Approcci incoerenti alla valutazione degli importi a rischio |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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la Commissione accetta la raccomandazione. La Commissione ha posto in essere un solido sistema di controlli ex ante comprensivo di dettagliate liste di controllo automatizzate, orientamenti scritti e formazione continua. Il miglioramento del sistema senza imporre ulteriori oneri amministrativi ai beneficiari e garantendo al contempo pagamenti rapidi rappresenta una sfida costante. Le constatazioni della Corte verranno utilizzate per apportare altri miglioramenti ai controlli ex ante, tra l'altro migliorando ulteriormente le liste di controllo e gli orientamenti nonché eventualmente automatizzando maggiormente i controlli. La Commissione sta inoltre collaborando con gli organismi e le autorità nazionali per assicurare che i loro meccanismi di controllo siano al massimo della loro operatività per prevenire, individuare e correggere gli errori. Per quanto riguarda la certificazione delle dichiarazioni di spesa da parte di revisori indipendenti, si tratta di una questione ben nota, già affrontata in relazioni precedenti. Al fine di dare seguito alle raccomandazioni della Corte, la Commissione ha organizzato una serie di riunioni destinate ai beneficiari e ai revisori indipendenti incaricati della certificazione (>300) per sensibilizzarli sugli errori più comuni. Inoltre, viene fornito feedback ai revisori incaricati della certificazione che hanno commesso errori, e nell'ambito di Orizzonte 2020 è stato messo a disposizione un modello più chiaro per i certificati di audit. Per la ricerca, si stima che la certificazione di audit riduca il tasso di errore del 50 % rispetto alle dichiarazioni non certificate. Pertanto, si riconosce che la certificazione non individua tutti gli errori, ma si tratta di uno strumento importante per ridurre il tasso di errore complessivo. |
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la Commissione accetta la raccomandazione e concorda sul fatto che per Orizzonte 2020 debba essere predisposta un'adeguata strategia di gestione del rischio e di controllo, tenendo conto dei rischi insiti nella realizzazione del programma, ma anche degli obiettivi strategici, in particolare dell'esigenza di incoraggiare la partecipazione delle PMI e di nuovi soggetti. |
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la Commissione accetta la raccomandazione. Al termine del primo anno di applicazione dei concetti di tasso di errore medio ponderato e del relativo importo totale a rischio, i servizi centrali della Commissione chiariranno ulteriormente le proprie istruzioni/orientamenti, sulla base degli insegnamenti tratti e nella misura necessaria. Tuttavia, potrà sempre verificarsi la necessità di adeguare tali concetti agli specifici settori di spesa di competenza dei vari servizi della Commissione. |
(1) A decorrere dal 2015, la DG ENTR sarà sostituita dalla direzione generale del Mercato interno, dell’industria, dell’imprenditoria e delle PMI (DG GROW).
(2) Il tasso di errore è stimato sulla base di un campione rappresentativo. La cifra indicata è la stima migliore. Abbiamo stimato, con un livello di affidabilità del 95 %, che il tasso di errore nella popolazione si colloca tra il 3,1 % e l‘8,1 % (rispettivamente, il limite inferiore e quello superiore dell’errore).
(3) In alcuni casi, ad esempio, le dichiarazioni di spesa inerenti ai progetti del settimo programma quadro di ricerca per i quali il contributo UE è superiore a 3 75 000 euro, i revisori indipendenti sono tenuti a certificare l’ammissibilità delle spese dichiarate.
(4) Sulla base dei documenti giustificativi, ivi compresi i controlli standard incrociati e i controlli obbligatori.
(5) Ad esempio, nella risoluzione sul discarico per l’esercizio 2012, il Parlamento europeo «sottolinea che occorre trovare il giusto equilibrio tra un onere amministrativo ridotto e un controllo finanziario efficace».
(6) Conformemente alla definizione armonizzata di operazioni sottostanti (per i dettagli cfr. Allegato 1.1 , paragrafo 7).
Fonte: Conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio 2014.
ALLEGATO 5.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI PER LA SOTTORUBRICA «COMPETITIVITÀ PER LA CRESCITA E L’OCCUPAZIONE»
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2014 |
2013 (1) |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Totale operazioni: |
166 |
160 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato |
5,6 % |
4,0 % |
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Limite superiore dell’errore (LSE) |
8,1 % |
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Limite inferiore dell’errore (LIE) |
3,1 % |
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(1) I dati relativi al 2013 sono stati ricalcolati per rispettare la struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014 e consentire quindi il confronto fra i due esercizi. Il grafico 1.3 del capitolo 1 presenta la nuova classificazione delle risultanze concernenti il 2013 in base alla struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014.
ALLEGATO 5.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LA SOTTORUBRICA «COMPETITIVITÀ PER LA CRESCITA E L’OCCUPAZIONE»
Esercizio |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In corso di attuazione |
Non attuata |
Non applicabile |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
La Commissione dovrebbe: |
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Raccomandazione 1: intensificare ulteriormente gli sforzi volti a evitare il ripetersi degli errori riscontrati nei pagamenti intermedi, in quelli a saldo e nelle liquidazioni, in particolare richiamando i beneficiari e i revisori esterni al rispetto delle norme di ammissibilità e dell’obbligo per i beneficiari di giustificare tutte le spese dichiarate. |
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X |
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La Commissione ha organizzato una campagna di comunicazione — cui hanno aderito oltre 4 500 partecipanti — per rammentare ai beneficiari e ai loro revisori le norme in materia di ammissibilità. La Commissione continuerà a scrivere ai revisori incaricati della certificazione qualora gli audit ex-post della Commissione individuino differenze rilevanti tra le dichiarazioni di spesa certificate e le proprie constatazioni. |
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Raccomandazione 2: ricordare ai coordinatori dei progetti dei PQ nel settore della ricerca la loro responsabilità di distribuire i fondi ricevuti agli altri partner del progetto senza indebito ritardo. |
X |
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Raccomandazione 3: riesaminare i casi di debolezze nelle verifiche ex ante che sono stati identificati dalla Corte, al fine di valutare se occorra apportare modifiche a dette verifiche. |
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X |
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La Commissione affronta in permanenza le debolezze nelle verifiche ex ante identificate dalle diverse fonti (compresa la Corte). Il processo è ormai integrato nei processi operativi di Orizzonte 2020. |
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Raccomandazione 4: ridurre i ritardi nell’esecuzione degli audit ex post e accrescere il tasso di esecuzione per i casi di estrapolazione. |
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X |
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La Commissione monitora in permanenza l'attuazione delle sue relazioni sugli audit ex post. Inoltre, le relazioni annuali di attività (RAA) delle DG della Commissione forniscono informazioni sui progressi compiuti riguardo a tali aspetti. |
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2012 |
Raccomandazione 5: rafforzare i sistemi di supervisione e controllo per il programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP) e il programma di sostegno strategico in materia di TIC (ICT-PSP). |
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X |
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La Commissione (DG CONNECT) ha adottato una strategia di audit riguardante il filone di spesa della DG non riguardante la ricerca, finalizzata a fornire al direttore generale della DG garanzie in merito alla gestione dei fondi non destinati alla ricerca. Nel 2014 sono stati chiusi 30 audit della spesa non destinata alla ricerca riguardanti un importo di 10 milioni di EUR e sono stati avviati 42 nuovi audit relativi al programma di sostegno strategico in materia di TIC (ICT-PSP) del CIP. Nel 2015 verranno avviati altri 98 audit. I progressi compiuti nell'attuazione della strategia vengono monitorati mensilmente nella riunione ABC (audit, bilancio e controllo), presieduta dal direttore generale e a cui partecipano rappresentanti di tutte le direzioni. Nel 2012 sono state adottate misure di semplificazione per i proprietari di PMI. Inoltre, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo regolamento finanziario nel 2013 il modello di accordo CIP è stato riveduto per tener conto dell'estrapolazione e dei terzi. |
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2011 |
La Commissione dovrebbe:
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V. le risposte precedenti. |
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Raccomandazione 1: intensificare gli sforzi volti a evitare il ripetersi degli errori riscontrati nei pagamenti intermedi e in quelli a saldo; |
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X |
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Raccomandazione 2: rafforzare le iniziative per informare i beneficiari e i revisori indipendenti degli errori individuati nel corso degli audit ex post effettuati dalla Corte e dalla Commissione; |
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X |
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Raccomandazione 3: garantire che le società esterne di revisione che svolgono audit per suo conto allineino le loro procedure con gli orientamenti e le normali prassi della Commissione e che migliorino, in particolare la qualità della loro documentazione di audit. |
X |
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Raccomandazione 4: La Commissione dovrebbe:
introdurre il più presto possibile una strategia per gli audit ex post per il programma ICT-PSP, traendo insegnamento dalle buone pratiche della metodologia di audit ex post, basata sul rischio, della DG INFSO per i progetti dei programmi quadro. |
X |
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CAPITOLO 6
«Coesione economica, sociale e territoriale»
INDICE
Introduzione | 6.1-6.22 |
Caratteristiche specifiche della rubrica del quadro finanziario pluriennale (QFP) | 6.3-6.20 |
Estensione e approccio dell’audit | 6.21-6.22 |
Parte 1: Valutazione della regolarità | 6.23-6.79 |
Regolarità delle operazioni | 6.23-6.45 |
Esame degli strumenti finanziari nell’ambito della gestione concorrente | 6.46-6.52 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 6.53-6.75 |
Valutazione della supervisione operata dalla Commissione sulle autorità di audit | 6.53-6.68 |
Esame delle relazioni annuali di attività della Commissione | 6.69-6.75 |
Conclusioni e raccomandazioni | 6.76-6.79 |
Conclusione per il 2014 | 6.76-6.77 |
Raccomandazioni | 6.78-6.79 |
Parte 2: Questioni relative alla performance | 6.80-6.86 |
Valutazione della performance dei progetti | 6.80-6.86 |
Allegato 6.1 — |
Risultati della verifica delle operazioni per la rubrica «Coesione economica, sociale e territoriale» |
Allegato 6.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per la rubrica «Coesione economica, sociale e territoriale» |
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INTRODUZIONE |
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Grafico 6.1 — Rubrica 1b del quadro finanziario pluriennale (QFP) — «Coesione economica, sociale e territoriale» (miliardi di euro)
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Caratteristiche specifiche della rubrica del quadro finanziario pluriennale (QFP) |
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Obiettivi delle politiche |
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Strumenti delle politiche |
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Settore Politica regionale e urbana |
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Settore Occupazione e affari sociali |
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Gestione e controllo della spesa relativa ai fondi della politica di coesione (FESR, FC e FSE) |
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Rischi sotto il profilo della regolarità |
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Estensione e approccio dell’audit |
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PARTE 1: VALUTAZIONE DELLA REGOLARITÀ |
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REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI |
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La Commissione osserva che il tasso di errore più probabile calcolato per il 2014 è inferiore rispetto al 2013 e conforme ai tassi di errore presentati dalla Corte per gli ultimi quattro anni, nonché all'intervallo di errore riportato nella relazione annuale di attività per il 2014 della DG Politica regionale e urbana, fatte salve le differenze di cui al paragrafo 6.70. Ciò conferma che il tasso di errore per il periodo di programmazione 2007-2013 rimane stabile e sensibilmente inferiore ai tassi riportati per il periodo 2000-2006, come indicato al paragrafo 6.18. Questa evoluzione è il risultato del rafforzamento delle disposizioni in materia di controllo del periodo 2007-2013 e della rigorosa politica di interruzione/sospensione dei pagamenti applicata dalla Commissione non appena siano rilevate carenze, come riferito nella relazione annuale di attività 2014 della DG Politica regionale e urbana (cfr. pagg. 53-54). La Commissione continuerà a concentrare le proprie azioni sui programmi e sugli Stati membri maggiormente a rischio e ad attuare misure correttive quando necessario attraverso una rigorosa politica di interruzione e sospensione dei pagamenti fino alla chiusura nonché ad applicare rigide procedure alla chiusura per escludere ogni rischio materiale residuo di spese irregolari. La Commissione osserva altresì che la frequenza di errore è diminuita rispetto al 2013. |
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La Commissione osserva che il tasso di errore più probabile calcolato per il 2014 è conforme ai tassi di errore presentati dalla Corte per gli ultimi quattro anni, nonché all'intervallo di errore riportato nella relazione annuale di attività per il 2014 della DG Politica regionale e urbana, fatte salve le differenze di cui al paragrafo 6.70. Ciò conferma che il tasso di errore per il periodo di programmazione 2007-2013 rimane stabile e sensibilmente inferiore ai tassi riportati per il periodo 2000-2006, come indicato al paragrafo 6.18. Questo miglioramento è il risultato del rafforzamento delle disposizioni in materia di controllo del periodo 2007-2013 e della rigorosa politica di interruzione/sospensione dei pagamenti e attuazione delle necessarie rettifiche finanziarie applicata dalla Commissione non appena siano rilevate carenze, come riferito nella relazione annuale di attività 2014 della DG Occupazione, affari sociali e inclusione (cfr. pagg. 59-62). La Commissione continuerà a concentrare le proprie azioni sui programmi e sugli Stati membri maggiormente a rischio e ad attuare misure correttive quando necessario attraverso una rigorosa politica di interruzione e sospensione dei pagamenti e rettifiche finanziarie fino alla chiusura nonché ad applicare rigide procedure alla chiusura per escludere ogni rischio materiale residuo di spese irregolari. |
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Grafico 6.2 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato per l’insieme della rubrica «Coesione economica, sociale e territoriale»
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Violazione della normativa in materia di appalti pubblici |
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Riquadro 6.1 — Esempi di gravi inosservanze delle norme sugli appalti pubblici |
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Spese non ammissibili |
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Riquadro 6.2 — Esempi di spese non ammissibili dichiarate |
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Violazioni delle norme sugli aiuti di Stato |
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Riquadro 6.3 — Esempio di un progetto che viola le norme sugli aiuti di Stato L'aiuto non è compatibile con il mercato interno: un progetto FESR in Romania relativo all'acquisto di un camion per il trasporto di ghiaia e sabbia dalle cave. Conformemente alle norme in materia di aiuti di Stato, l'invito a presentare proposte era riservato a piccole e medie imprese (PMI) e a cooperative. Abbiamo però riscontrato che il beneficiario non era una PMI, ma faceva invece parte di un gruppo di grandi dimensioni. Di conseguenza, il beneficiario non è ammissibile al cofinanziamento e pertanto l'aiuto concesso non è compatibile con il mercato interno. |
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Progetti non ammissibili |
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Riquadro 6.4 — Esempio di un progetto non ammissibile Progetto cofinanziato non conforme agli obiettivi specificati nel PO: un progetto FSE in Grecia inteso a promuovere l’occupazione locale attraverso programmi di pubblica utilità è stato inizialmente approvato nell’ambito del PO Sviluppo delle risorse umane. Nel 2013, la Commissione ha modificato il PO Riforma amministrativa allo scopo di includere altri progetti, sottolineando che le autorità nazionali avrebbero dovuto assicurarsi che tali progetti fossero ammissibili nell'ambito di questo PO. Dopo l'attuazione del progetto, le autorità nazionali hanno trasferito il progetto dal PO Sviluppo delle risorse umane a quello modificato Riforma amministrativa all'interno dell'obiettivo correlato all'e-Government, anche se il progetto esaminato non perseguiva alcun obiettivo stabilito da questo PO. Di conseguenza, la dichiarazione di spesa includeva costi per operazioni non ammissibili. |
Riquadro 6.4 — Esempio di un progetto non ammissibile La Commissione comprende la questione sollevata e osserva che il programma di lavori pubblici concordato nel memorandum d'intesa siglato, all'epoca, tra la Troika e il governo greco è stato concepito come misura d'emergenza temporanea volta a consentire ai disoccupati a lungo termine e ai giovani che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo di maturare un'esperienza lavorativa di base in attività che portano beneficio alla comunità locale. Il sostegno del FSE è stato fondamentale per la realizzazione del programma in questione, fortemente sostenuto date le circostanze eccezionali che la Grecia si trovava e si trova ancora ad affrontare. Pertanto, a dicembre 2013 la Commissione ha deciso di modificare il pertinente programma FSE quale principale fonte di finanziamento disponibile al fine di inserire il programma di lavori pubblici, attuato dalle autorità greche con il coinvolgimento di autorità pubbliche locali e ONG. |
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Beneficiari non rimborsati nei tempi e pagamento ingiustificato di anticipi a uno Stato membro. |
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Riquadro 6.5 — Esempio di Stati membri che non rimborsano i beneficiari per tempo e di pagamento ingiustificato di anticipi agli Stati membri |
Riquadro 6.5 — Esempio di Stati membri che non rimborsano i beneficiari per tempo e di pagamento ingiustificato di anticipi agli Stati membri |
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Scarsa affidabilità dei controlli a livello di Stato membro |
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ESAME DEGLI STRUMENTI FINANZIARI NELL’AMBITO DELLA GESTIONE CONCORRENTE |
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Lentezza dell’attuazione degli strumenti finanziari |
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Comunicazione incompleta e/o inesatta sugli strumenti finanziari da parte degli Stati membri |
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Proroga del periodo di ammissibilità 2007-2013 solo mediante una decisione della Commissione |
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ESAME DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTIVITÀ E DEI SISTEMI SELEZIONATI |
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Valutazione della supervisione operata dalla Commissione sulle autorità di audit |
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La Commissione utilizza il lavoro delle autorità di audit degli Stati membri per stimare il livello di errore |
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La valutazione svolta dalla Commissione dei rapporti annuali di controllo può contrastare solo in parte il rischio di scarsa comunicazione degli errori ed eccessiva comunicazione delle rettifiche finanziarie da parte delle autorità nazionali |
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La Commissione ritiene che le spese dichiarate per il 57 % di tutti i PO non presentassero un livello rilevante di errori |
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Tabella 6.1 — Valutazione della verifica svolta dalla Commissione sui tassi di errore comunicati dalle autorità di audit
2014 2013
PO FESR/FC esaminati
PO FSE esaminati
TOTALE
PO FESR/FC esaminati
PO FSE esaminati
TOTALE
La Corte ha constatato quanto segue:
— nessun problema o problemi limitati rilevati nelle verifiche svolte dalla Commissione (66)
84 (80 %) 30 (88 %)
114 (82 %)
108 (77 %) 47 (87 %)
155 (80 %)
— problemi significativi rilevati nelle verifiche svolte dalla Commissione, ma che non incidono sul numero delle riserve formulate nelle RAA (e sulla loro quantificazione) 21 (20 %) 4 (12 %)
25 (18 %)
17 (12 %) 6 (11 %)
23 (12 %)
— problemi significativi rilevati nelle verifiche svolte dalla Commissione, che richiedono riserve aggiuntive o una diversa quantificazione 0 (0 %) 0 (0 %)
0 (0 %)
15 (11 %) 1 (2 %)
16 (8 %)
Numero totale di PO esaminati
105 (100 %)
34 (100 %)
139 (100 %)
140 (100 %)
54 (100 %)
194 (100 %)
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La convalida (o il ricalcolo) da parte della Commissione dei tassi di errore è coerente con gli elementi probatori forniti dalle autorità di audit |
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Riquadro 6.6 — Esempi di debolezze nella convalida, da parte della Commissione, dei tassi di errore comunicati dalle autorità di audit |
Riquadro 6.6 — Esempi di debolezze nella convalida, da parte della Commissione, dei tassi di errore comunicati dalle autorità di audit |
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Carenze nei controlli delle autorità di audit sugli aiuti di Stato |
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Gli orientamenti della Commissione prevedono che le autorità di audit debbano includere i contributi agli strumenti finanziari nella popolazione controllata anziché controllare gli esborsi effettivi |
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Tassi di errore molto bassi segnalati dalle autorità di audit per i PO per i quali abbiamo rilevato errori significativi |
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Esame delle relazioni annuali di attività della Commissione |
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Calcolo, eseguito dalla Commissione, degli importi a rischio per i PO del FESR/FC e dell’FSE |
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La DG Politica regionale e urbana ha effettuato il 52 % dei pagamenti a PO giudicati caratterizzati dall'esistenza di un livello rilevante di errori superiore al 2 %, tuttavia per la grande maggioranza di tali programmi sono state apportate rettifiche sufficienti ad abbassare il rischio residuo cumulativo al di sotto della soglia di rilevanza. I pagamenti effettuati a favore di programmi con un tasso di errore superiore al 5 % hanno riguardato solo il 4 % dei pagamenti (cfr. la rispettiva relazione annuale di attività 2014, pag. 44). Sono state formulate riserve per tutti tranne tre programmi interessati, come indicato nella relazione annuale di attività. |
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La DG Occupazione, affari sociali e inclusione ha effettuato il 45 % dei pagamenti a PO giudicati caratterizzati dall'esistenza di un livello rilevante di errori superiore al 2 %, tuttavia per la grande maggioranza di tali programmi sono state apportate rettifiche sufficienti ad abbassare il rischio residuo cumulativo al di sotto della soglia di rilevanza. I pagamenti effettuati a favore di programmi con un tasso di errore superiore al 5 % hanno riguardato il 25 % dei pagamenti (cfr. la rispettiva relazione annuale di attività 2014, pag. 53). Sono state formulate riserve per tutti i programmi interessati. |
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Riserve della Commissione per i PO del FESR/FC e dell’FSE |
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Per i PO con un tasso di errore convalidato compreso tra il 2 % e il 5 %, la Commissione ritiene inoltre che il «rischio residuo cumulativo» dei PO superi il 2 %. |
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Ricalcolo operato dalla Commissione della nostra stima del tasso di errore per il 2013 |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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La Commissione accetta questa raccomandazione. Tuttavia, la Commissione rammenta che, nell'ambito della gestione concorrente, la responsabilità della definizione delle norme di ammissibilità nazionali è in capo agli Stati membri cui spetta l'esame e la semplificazione delle proprie norme nazionali in materia di ammissibilità e la diffusione di buone pratiche, sulla base dei risultati cumulativi di audit nazionali e dell'UE del periodo di programmazione 2007-2013 e dell'esperienza maturata dalle autorità di gestione e dagli organismi intermedi. La Commissione osserva altresì che sta esprimendo osservazioni sui criteri di selezione in fase di definizione da parte dei comitati di sorveglianza e che ha fornito orientamenti dettagliati e tempestivi agli Stati membri in fase di avvio del periodo di programmazione 2014-2020. Continuerà a fornire orientamenti agli Stati membri al fine di favorire la semplificazione ed evitare norme inutilmente complesse e onerose qualora siano individuati casi specifici di sovraregolamentazione (gold plating). In tale contesto, la Commissione e gli Stati membri si incontrano periodicamente per discutere e chiarire tali questioni. La Commissione sta altresì investendo fortemente nell'uso delle opzioni semplificate in materia di costi nel periodo di programmazione 2014-2020 (cfr. risposta della Commissione alla raccomandazione 3). La Commissione continuerà a collaborare con le autorità di audit nazionali per incoraggiarle a individuare e comunicare, nell'ambito degli audit di sistema o di altri audit, le norme in materia di ammissibilità inutilmente complesse e che possono essere semplificate senza compromettere la legittimità e regolarità delle spese. |
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La Commissione osserva che la prima parte di questa raccomandazione è rivolta agli Stati membri. Concorda sull'importanza dei controlli «di primo livello» svolti dagli Stati membri e condivide l'opinione che debbano essere ulteriormente rafforzati. Ha pertanto fornito orientamenti agli Stati membri sul modo in cui le autorità di gestione dovrebbero definire e attuare le proprie verifiche di gestione, anche in relazione alle questioni in materia di appalti pubblici e aiuti di Stato. Questa nota di orientamento globale sulle verifiche di gestione per il periodo di programmazione 2014-2020, che attinge agli insegnamenti tratti nel periodo di programmazione 2007-2013 e alle constatazioni della Corte, è stata elaborata e discussa con gli Stati membri nella seconda metà del 2014 e sarà pubblicata nel mese di luglio 2015. Le autorità di audit hanno la responsabilità di condurre audit sui sistemi di gestione e controllo. Trasmettono alla Commissione rapporti sugli audit dei sistemi e rapporti annuali di controllo sul funzionamento di tali sistemi, in particolare sulla qualità e sull'efficacia dei controlli di primo livello eseguiti dalle autorità di gestione. In tale contesto, la Commissione accoglie la seconda parte della raccomandazione, che richiede alle autorità di audit, attraverso i loro audit di sistema e i loro controlli, di ripetere alcuni dei controlli e di condividere le buone pratiche e gli insegnamenti tratti. A tale riguardo, nel 2015 la Commissione ha avviato un nuovo strumento di scambio inter pares tra le autorità di gestione, certificazione e audit degli Stati membri («Taiex Regio Peer 2 Peer»). L'obiettivo di questo strumento è aiutare gli Stati membri a migliorare la propria capacità amministrativa nella gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione (FC), compreso l'ambito delle verifiche di gestione. In linea con la propria strategia di audit aggiornata nel 2015, la Commissione continuerà a incentrare i propri audit sulle verifiche di gestione sulla base di un approccio basato sul rischio per i programmi 2007-2013 fino alla chiusura. |
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La Commissione prende atto di questa raccomandazione rivolta agli Stati membri. A partire dall'introduzione delle opzioni semplificate in materia di costi nei regolamenti, la Commissione si è impegnata attivamente a favore di un loro uso sempre più esteso da parte degli Stati membri e ritiene che tale impegno abbia già dato risultati positivi, in particolare per il FSE. La Commissione continua a promuovere attivamente l'uso delle opzioni semplificate in materia di costi da parte degli Stati membri nel periodo di programmazione 2014-2020, per il quale sono state ulteriormente rafforzate sia nel regolamento recante disposizioni comuni, sia nello specifico regolamento FSE sulla base degli insegnamenti tratti e delle buone pratiche individuate nel precedente periodo di programmazione, al fine di ridurre l'onere amministrativo a carico dei beneficiari, accrescere l'attenzione nei confronti dei risultati e ridurre ulteriormente il rischio di errore. Per quanto riguarda il FESR e il FC, la Commissione incoraggia gli Stati membri a vagliare ulteriormente le possibilità offerte dal quadro giuridico 2014-2020 relativamente alle opzioni semplificate in materia di costi al fine di aumentare il ricorso a tali opzioni, in particolare per gli obiettivi tematici 1 e 3. Inoltre, nell'ambito della sua attività di promozione dell'uso delle opzioni semplificate in materia di costi da parte degli Stati membri, la Commissione ha recentemente fornito orientamenti pratici dettagliati sulle opzioni previste dal regolamento recante disposizioni comuni e dallo specifico regolamento FSE e ha condotto una seconda serie di seminari sulla semplificazione in numerosi Stati membri ritenuti prioritari, per i quali le opportunità di semplificazione non sono state sfruttate a sufficienza nel periodo di programmazione precedente. Inoltre, nel giugno 2015 la Commissione ha avviato delle indagini allo scopo di valutare l'utilizzo previsto delle opportunità di semplificazione, comprese le opzioni semplificate in materia di costi da parte degli Stati membri nell'attuale periodo di programmazione. |
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La Commissione prende atto di questa raccomandazione rivolta agli Stati membri. La Commissione concorda sul fatto che gli Stati membri dovrebbero conformarsi all'articolo 80 del regolamento (CE) n. 1083/2006. Questo articolo non dà indicazioni specifiche. Nell'ambito del periodo di programmazione 2014-2020, l'articolo 132 del regolamento recante disposizioni comuni 1303/2013 in materia di fondi SIE ha definito norme specifiche relativamente al rimborso dei finanziamenti ai beneficiari da parte delle autorità nazionali. In funzione della disponibilità dei finanziamenti l'autorità di gestione assicura che un beneficiario riceva l'importo totale della spesa pubblica ammissibile dovuta entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda di pagamento da parte del beneficiario. |
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La Commissione non accetta questa raccomandazione. La Commissione ritiene che le modifiche introdotte nei suoi orientamenti in materia di chiusura rientrassero nel campo di applicazione dell'articolo 78, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1083/2006, modificato, e non comportassero pertanto una modifica dell'atto legislativo. |
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La Commissione accoglie questa raccomandazione cui sta già dando attuazione in linea con le precedenti raccomandazioni in tal senso dei revisori interni ed esterni. La Commissione ha ampliato l'ambito della sua valutazione e conduce ora controlli di coerenza e controlli documentali sulle dichiarazioni di rettifica finanziaria per tutti gli Stati membri e i programmi operativi, i cui risultati si rispecchiano nel calcolo del rischio residuo cumulativo. Inoltre, conduce una valutazione del rischio con cadenza annuale per decidere quali missioni di audit debbano essere svolte in quali Stati membri al fine di ottenere garanzie ragionevoli, in questo caso, circa la comunicazione delle rettifiche finanziarie. Nell'ambito di tale valutazione del rischio la Commissione tiene altresì conto della necessità di condurre audit in loco in tutti gli Stati membri, entro la fine del periodo di programmazione, che abbiano un impatto rilevante sul calcolo del rischio residuo cumulativo. |
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PARTE 2: QUESTIONI RELATIVE ALLA PERFORMANCE |
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VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEI PROGETTI |
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Inoltre, abbiamo altresì valutato se i progetti siano stati attuati in conformità dei princìpi di una sana gestione finanziaria. |
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Tre quarti dei progetti esaminati hanno conseguito del tutto o in parte i propri obiettivi |
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Riquadro 6.7 — Esempio di progetti senza valore aggiunto Progetto terminato ma rimasto inutilizzato: un progetto FC in Grecia consisteva nella costruzione di un impianto di depurazione e di una rete fognaria per due comuni. I lavori infrastrutturali sono stati completati nel 2013. Tuttavia, il progetto non può essere utilizzato fino a quando non saranno costruiti anche tutti i collegamenti dalle abitazioni private e dall’industria alla rete fognaria. Dall’annuncio iniziale del progetto (nel 2006) il comune ha avuto tempo sufficiente per progettare e realizzare detti collegamenti alla rete fognaria. Tuttavia, alla fine del 2014, il nostro audit ha rilevato che tali collegamenti non erano ancora presenti. Le gare d'appalto per il progetto dei collegamenti alle abitazioni private sono state realizzate nel corso del 2015. |
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Riquadro 6.8 — Esempio di indicatori non conformi al PO Indicatore per il progetto non specificato: in Italia, un progetto FESR consisteva nell’acquisto di attrezzature per un ospedale. Per il progetto non era stato definito alcun indicatore di performance pertinente. Inoltre, non è stato rilevato alcun indicatore specifico per la misura nell’ambito della quale il progetto è stato approvato. L’autorità di gestione monitora invece alcuni indicatori definiti a livello nazionale (per esempio la superficie interessata da un progetto in metri quadrati, il totale raggiunto in termini di uomini/giornate lavorative e il numero di progetti fisicamente completati), che non consentono però di misurare la performance del progetto esaminato. |
Riquadro 6.8 — Esempio di indicatori non conformi al PO I regolamenti 2007-13 prevedono l'uso di indicatori aggregati dei risultati a livello di azioni e non sistematicamente di indicatori di performance a livello di progetto. Tali indicatori misurano i progressi compiuti rispetto alla situazione iniziale e l'efficacia degli interventi selezionati per raggiungere gli obiettivi specifici. |
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I meccanismi di finanziamento basati sulla performance sono l’eccezione anziché la regola |
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Riquadro 6.9 — Esempio di progetti con un sistema di finanziamento basato sulla performance Spese da revocare in caso di inosservanza degli indicatori di risultato: la convenzione di sovvenzione di un progetto FESR in Romania relativo all’acquisto di attrezzature destinate a ottimizzare il flusso di produzione di un impianto, prevedeva che il beneficiario restituisse parte della sovvenzione ricevuta se gli indicatori di risultato definiti nella convenzione di sovvenzione non fossero stati rispettati al completamento del progetto. Gli indicatori di risultato del progetto fissati dalla convenzione di sovvenzione non sono stati pienamente conseguiti al completamento. Tuttavia, l’autorità di gestione non ha ancora proceduto all'aggiustamento dei finanziamenti a questo progetto. |
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Alcune norme di ammissibilità nazionali includono disposizioni contrarie al principio di una sana gestione finanziaria |
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Riquadro 6.10 — Esempio di norme di ammissibilità nazionali contrarie al principio di una sana gestione finanziaria Costi orari diversi per il tempo imputato al progetto cofinanziato dall’UE: per un progetto FSE in Romania che finanzia borse di studio per giovani ricercatori laureati e retribuzioni del gruppo di gestione che conduce un programma post-dottorato nel settore dei nanomateriali, il costo orario applicato al tempo destinato al progetto era fino a tre volte superiore a quello di mercato. Questa pratica è conforme alle norme di ammissibilità nazionali che consentono massimali diversi per le retribuzioni di coloro che partecipano a progetti dell’UE e coloro che partecipano a progetti nazionali o a progetti finanziati da risorse proprie. A seguito di un audit della Commissione e di nostro precedente audit nel 2012 (63), i massimali retributivi di coloro che partecipano a progetti dell’UE sono stati ridotti, ma rimangono ancora troppo alti. Una seconda modifica è stata effettuata nel luglio 2014. Sono stati riscontrati casi simili anche in progetti FSE in Italia e Romania. |
Riquadro 6.10 — Esempio di norme di ammissibilità nazionali contrarie al principio di una sana gestione finanziaria La situazione relativa alle retribuzioni nei progetti finanziati dal FSE in Romania era già stata individuata come problematica dalla DG Occupazione, affari sociali e inclusione in un audit svolto nel 2012. A questo PO è stata applicata una rettifica finanziaria forfettaria del 25 %. Di conseguenza, l'autorità di gestione interessata ha commissionato uno studio sulla struttura dei costi e sulla spesa salariale per costituire una base per la definizione dei livelli di retribuzione massimi applicabili per i progetti futuri. La Commissione ha rivolto all'autorità di gestione ulteriori raccomandazioni riguardanti i parametri da utilizzare per determinare i livelli retributivi massimi da applicare ai progetti finanziati dal FSE dal momento che quelli attuali sono ancora considerati troppo alti. |
(1) Gli anticipi del periodo di programmazione 2014-2020 per fondo sono stati: per il FESR: 661 milioni di euro, per l’FC: 270 milioni di euro, per l’FSE: 634 milioni di euro e per il FEAD: 410 milioni di euro.
(2) Articoli da 174 a 178 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).
(3) Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Croazia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Slovacchia. La Spagna è ammissibile al sostegno transitorio dell’FC.
(4) Ulteriori informazioni sull’ENI sono esposte al capitolo 8, rubrica 4 del QFP — «Ruolo mondiale dell’Europa», paragrafi 8.2-8.4.
(5) L’assistenza comprende generi alimentari, abiti e altri beni essenziali per uso personale.
(6) In totale la Commissione ha approvato, per il periodo di programmazione 2007-2013, 440 PO: 322 per il FESR/l’FC (di cui 25 PO contengono progetti dell’FC) e 118 per l’FSE.
(7) La misura in cui tali costi sono rimborsati è stabilita in base all’aliquota fissata dal PO per i progetti di cui trattasi, ma anche ad altri criteri (come i massimali specifici conformemente ai regolamenti UE e/o alle norme in materia di aiuti di Stato).
(8) Gli organismi intermedi sono organismi pubblici o privati che, sotto la responsabilità di un’autorità di gestione, svolgono determinati compiti per conto di quest’ultima.
(9) Articolo 62 del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 210 del 31.7.2006, pag. 25).
(10) Ulteriori dettagli sul ruolo e sulle responsabilità delle autorità di audit e sul contributo da esse fornito al processo di garanzia della Commissione sono forniti nella nostra relazione speciale n. 16/2013 «Valutazione della situazione per quanto attiene all’“audit unico” (“single audit”) e all’utilizzo, da parte della Commissione, del lavoro svolto dalle autorità di audit nazionali nel settore della Coesione», paragrafi 5-11.
(11) Articolo 72 del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(12) Articolo 39, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio (GU L 161 del 26.6.1999, pag. 1); articoli 91 e 92 del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(13) Articolo 99 del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(14) Ulteriori informazioni sulle modalità con cui la Commissione interrompe i termini di pagamento/sospende i pagamenti e applica rettifiche finanziarie sono presentate al capitolo 1, «Dichiarazione di affidabilità e informazioni a sostegno della stessa», paragrafi 1.30-1.44.
(15) Ulteriori informazioni sulle questioni relative alla performance sono illustrate nel capitolo 3, «Ottenere risultati dal bilancio dell’UE», paragrafi 3.76-3.86.
(16) Cfr. relazione speciale «Rassegna della spesa dell’UE per agricoltura e coesione 2007-2013», paragrafo 23 e grafico 6 sulla base di dati storici non rettificati.
(17) Un rischio che in questo settore è stato ridotto con l'applicazione retroattiva del regolamento generale di esenzione per categoria del 2014 che ha introdotto norme in parte meno restrittive. Pertanto, la Commissione non avvia più alcune procedure di infrazione che avrebbe invece aperto in base alle norme precedenti. Noi abbiamo applicato lo stesso approccio nel nostro audit. Ulteriori informazioni sul ruolo e sulle responsabilità della Commissione in materia di aiuti di Stato sono fornite nella relazione speciale n. 15/2011 «Le procedure della Commissione consentono una gestione efficace del controllo sugli aiuti di Stato?»
(18) Di queste operazioni, 101 erano relative a progetti del FESR, 55 a progetti dell’FC e 5 a strumenti finanziari e tutte riguardavano il periodo di programmazione 2007-2013 (cfr. allegato 6.1 ). Il campione è stato estratto fra tutti i pagamenti, a eccezione degli anticipi, ammontati a 2,563 miliardi di euro nel 2014. Il campione di strumenti finanziari esaminati è stato estratto da una popolazione di fondi che, nel corso del 2014, avevano eseguito pagamenti ai destinatari finali (quali prestiti, garanzie o acquisizioni partecipative).
(19) Di queste operazioni, 168 erano relative a progetti dell’FSE e 2 a strumenti finanziari e tutti riguardavano il periodo di programmazione 2007-2013 (cfr. allegato 6.1 ). Il campione è stato estratto fra tutti i pagamenti, a eccezione degli anticipi, ammontati a 1,215 miliardi di euro nel 2014.
(20) Per il settore Politica regionale e urbana: Belgio, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia e Regno Unito (cfr. allegato 1.5 ).
Per il settore Occupazione e affari sociali: Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Francia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Finlandia e Svezia (cfr. allegato 1.5 ).
(21) Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Romania, Slovacchia, Svezia e Regno Unito.
(22) Il tasso di errore è stimato sulla base di un campione rappresentativo. La cifra indicata è la stima migliore. Abbiamo stimato, con un livello di affidabilità del 95 %, che il tasso di errore nella popolazione si colloca tra il 3,1 % e l'8,2 % (rispettivamente, il limite inferiore e quello superiore dell’errore).
(23) Il limite inferiore e quello superiore dell’errore per il settore Politica regionale e urbana sono rispettivamente 3,0 % e 9,2 %.
(24) Il limite inferiore e quello superiore dell’errore per il settore Occupazione e affari sociali sono rispettivamente 1,9 % e 5,6 %
(25) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafi 1.19-1.37.
(26) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 6.16.
(27) Il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 470) prevede l’obbligo di utilizzare le opzioni semplificate in materia di costi per i piccoli progetti al di sotto dei 50 000 euro e gli Stati membri possono ancora decidere di utilizzare maggiormente tali opzioni per i programmi 2014-2020 nelle prime fasi di attuazione.
(28) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2010, paragrafi 4.26-4.27, relazione annuale sull’esercizio finanziario 2011, paragrafi 5.31-5.33, relazione annuale sull’esercizio finanziario 2012, paragrafi 5.30-5.34, e relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafi 5.23-5.26.
(29) Cfr. relazione speciale n. 10/2015 «Occorre di intensificare gli sforzi per risolvere i problemi degli appalti pubblici nell’ambito della spesa dell’UE nel settore della coesione».
(30) Tale importo costituisce la spesa totale per i contratti aggiudicati, che è stata in parte certificata nell’ambito delle dichiarazioni di spesa esaminate.
(31) Per circa il 53 % delle 175 procedure di appalto pubblico che abbiamo esaminato, il valore dei contratti superava la soglia oltre la quale si applica la normativa UE in materia di appalti pubblici, come recepita nella legislazione nazionale (71 delle procedure di appalto pubblico esaminate il cui valore contrattuale superava la soglia riguardavano il FESR/l’FC e 23 l’FSE).
(32) Ulteriori informazioni sull’approccio da noi adottato per la quantificazione degli errori concernenti gli appalti pubblici figurano all’ allegato 1.1 , paragrafi 1.13-1.14.
(33) Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia.
(34) Conformemente alla decisione C(2013) 9527 final della Commissione del 19.12.2013.
(35) Articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.
(36) Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione (GU L 214 del 9.8.2008, pag. 3).
(37) Belgio, Repubblica ceca, Germania, Spagna, Malta, Polonia, Romania, Regno Unito.
(38) Cfr. anche la nota 17.
(39) Articolo 80 del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(40) Articolo 78, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(41) Sulla base dei documenti giustificativi, ivi comprese le informazioni delle banche dati sui controlli incrociati standard e i controlli obbligatori richiesti.
(42) Articolo 44 del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(43) Include il programma Risorse europee congiunte per le micro, le piccole e le medie imprese (JEREMIE) attuato insieme alla Banca europea per gli investimenti (BEI) e al Fondo europeo per gli investimenti (FEI) per sostenere i finanziamenti aggiuntivi alle PMI.
(44) Include il Sostegno europeo congiunto per gli investimenti sostenibili nelle zone urbane (JESSICA) attuato insieme alla BEI per eseguire investimenti rimborsabili (sotto forma di partecipazione al capitale, prestiti o garanzie) nello sviluppo urbano.
(45) Commissione europea, «Summary of data on the progress made in financing and implementing financial instruments reported by the managing authorities in accordance with Article 67(2)(j) of Regulation (EC) No 1083/2006, situation as at 31 December 2013», EGESIF_14-0033-00, 19 settembre 2014. I dati del 2014 saranno pubblicati nel settembre 2015.
(46) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafi 5.33–5.36 e riquadro 5.5.
(47) Articolo 78, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(48) Decisione C(2015) 2771 della Commissione che modifica la decisione C(2013)1573 sull’approvazione degli orientamenti sulla chiusura dei programmi operativi adottati per beneficiare dell’assistenza del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e del Fondo di coesione (2007-2013).
(49) Complessivamente, gli Stati membri dell’UE-28 hanno istituito 113 autorità di audit per 440 PO del FESR/FC e dell’FSE approvati per il periodo di programmazione 2007-2013. Di queste, 63 sono responsabili sia dei PO del FESR/FC che di quelli dell’FSE. Per tutti i 440 PO insieme, le autorità di audit avevano redatto, alla fine di dicembre 2014, 199 rapporti annuali di controllo e giudizi di audit.
(50) I tassi di errore indicati dalle autorità di audit per l’esercizio n sono calcolati sulla base di un campione di audit delle operazioni che deve essere statisticamente rappresentativo delle spese certificate alla Commissione per l’esercizio n-1 (relazione speciale n. 16/2013, paragrafo 11).
(51) Relazione annuale di attività della direzione generale Politica regionale e urbana, pag. 49. Relazione annuale di attività della direzione generale Occupazione, affari sociali e inclusione, pag. 63.
(52) Cfr. relazione speciale n. 16/2003, paragrafi 5-11.
(53) Cfr. relazione speciale n. 16/2003, paragrafi 35-40.
(54) Articolo 78 bis del regolamento (CE) n. 1083/2006.
(55) Nel marzo di ogni anno, ciascuna direzione generale prepara una relazione annuale di attività per l’esercizio precedente che è presentata al Parlamento europeo e al Consiglio e che viene pubblicata. Insieme a tale relazione, il direttore generale deve presentare una dichiarazione in cui indica se il bilancio posto sotto la sua responsabilità è stato eseguito in modo legittimo e regolare. Ciò avviene quando il livello di irregolarità è inferiore alla soglia di rilevanza del 2 % stabilita dalla Commissione. In caso contrario, il direttore generale può formulare riserve totali o parziali per taluni settori (o programmi).
(56) Cfr. relazione speciale n. 16/2003, paragrafo 11.
(57) Questi dati includono le riserve interamente o parzialmente quantificate su PO per i quali sono stati autorizzati pagamenti intermedi e/o finali nel corso dell’esercizio (55 nel 2013 e 25 nel 2014) e su PO per i quali non sono stati effettuati tali pagamenti (19 nel 2013 e 15 nel 2014).
(58) Per esempio, gli aiuti di Stato non sono verificati sistematicamente da 10 autorità di audit.
(59) Relazione annuale di attività per il 2014 della direzione generale Politica regionale e urbana, sezione 2.1.1.2.B, pagina 45: «Tuttavia, in questo contesto è altresì importante sottolineare che l’approccio metodologico della direzione generale alla migliore stima del tasso di errore annuale e il tasso di errore calcolato dalla Corte nella sua relazione annuale non sono direttamente confrontabili, come indicato dalla Corte stessa. Quando gli elementi di cui la Commissione, ma non la Corte, tiene conto sono presi in considerazione dalla Corte, una stima del livello di errore del 4,8 % (anziché del 6,9 %) da parte della Corte è ottenuta per le spese del 2013. Il tasso di errore ricalcolato rientra nell’intervallo indicato dalla Commissione nella sua relazione annuale di attività del 2013 (vale a dire tra 2,8 % e 5,3 % [...])».
(60) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 0.7.
(61) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 10.10.
(62) Cfr. capitolo 3 riquadro 3.1 per una spiegazione del concetto di realizzazione e risultati.
(63) Cfr. relazione annuale sull’esercizio finanziario 2013, paragrafo 6.23 e riquadro 6.4.
(64) Conformemente alla definizione armonizzata di operazioni sottostanti (per i dettagli cfr. Allegato 1.1 , paragrafo 7).
(65) Questa cifra include 1,7 miliardi di euro di contributi agli strumenti finanziari nell’ambito della gestione concorrente e di anticipi pagati ai beneficiari dei progetti che utilizzano aiuti di Stato.
Fonte: Conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio 2014.
(66) si veda anche il paragrafo 6.65.
Fonte: Corte dei conti europea.
ALLEGATO 6.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI PER LA RUBRICA «COESIONE ECONOMICA, SOCIALE E TERRITORIALE»
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2014 |
2013 (1) |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Politica regionale e urbana |
161 |
168 |
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Occupazione e affari sociali |
170 |
175 |
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Totale operazioni «Coesione economica, sociale e territoriale» |
331 |
343 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato: Politica regionale e urbana |
6,1 % |
7,0 % |
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Livello di errore stimato: Occupazione e affari sociali |
3,7 % |
3,1 % |
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Livello di errore stimato: «Coesione economica, sociale e territoriale» |
5,7 % |
5,9 % |
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Limite superiore dell'errore (LSE) |
8,2 % |
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Limite inferiore dell'errore (LIE) |
3,1 % |
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Il limite inferiore e quello superiore dell'errore per Politica regionale e urbana: 3,0 % e 9,2 % Il limite inferiore e quello superiore dell'errore per Occupazione e affari sociali: 1,9 % e 5,6 % |
(1) I dati relativi al 2013 sono stati ricalcolati per rispettare la struttura della relazione annuale sull'esercizio 2014 e consentire quindi il confronto fra i due esercizi. Il grafico 1.3 del capitolo 1 presenta la nuova classificazione delle risultanze concernenti il 2013 in base alla struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014. Il livello stimato di errore per il 2013 è stato calcolato in base del metodo di quantificazione degli errori relativi agli appalti pubblici applicabile al momento dell'audit. Le risultanze dell'audit per il 2013 sono state ricalcolate per tener conto del metodo aggiornato di quantificazione di tali errori (cfr. paragrafo 1.13) e sono presentate nella tabella 1.1 e nel grafico 1.3 .
ALLEGATO 6.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LA RUBRICA «COESIONE ECONOMICA, SOCIALE E TERRITORIALE»
E = DG Occupazione, affari sociali e inclusione; R = DG Politica regionale e urbana; X = Valutazione comune a entrambe le DG
Esercizio |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In corso d’attuazione |
Non attuata |
Non applicabile |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
Raccomandazione 1 (raccomandazione 2 del capitolo 6 e raccomandazione 3 del capitolo 5 del 2011): ovviare alle debolezze individuate nei «controlli di primo livello» eseguiti da autorità di gestione e organismi intermedi per il FESR e l’FC ricorrendo a orientamenti specifici e, ove opportuno, a misure di formazione. |
E |
R (1) |
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Raccomandazione 2 (raccomandazione 1 del 2011): sulla base dell’esperienza acquisita nel corso del periodo di programmazione 20072013, svolgere una valutazione dell’utilizzo delle norme nazionali di ammissibilità, al fine di individuare possibili aree per un’ulteriore semplificazione ed eliminare norme immotivatamente complesse («sovraregolamentazione»). |
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E (2) |
R (3) |
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Capitolo 5, raccomandazione 3: definire norme chiare e fornire solidi orientamenti sulle modalità di valutazione dell’ammissibilità dei progetti e di calcolo del cofinanziamento per i progetti generatori di entrate del FESR e dell’FC in relazione al periodo di programmazione 2014-2020. |
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R (4) |
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Capitolo 6, raccomandazione 3: promuovere l’uso esteso delle opzioni semplificate in materia di costi, al fine di ridurre il rischio di errore nelle dichiarazioni di spesa e al contempo l’onere amministrativo gravante sui beneficiari. I tassi forfettari per le opzioni semplificate in materia di costi dovrebbero essere sistematicamente approvati/convalidati in anticipo dalla Commissione, per garantire che rispettino i requisiti normativi (calcolo giusto, equo e verificabile). |
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E |
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Raccomandazione 4: cercare di migliorare il lavoro svolto dalle autorità di audit nonché la qualità e l’attendibilità delle informazioni contenute nelle relazioni annuali di controllo e nei giudizi di audit. |
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X (5) |
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2011 |
Le raccomandazioni formulate nel contesto della relazione annuale del 2011, che sono sostanzialmente simili a quelle espresse nel 2012 sono state analizzate congiuntamente. |
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Capitolo 6, raccomandazione 3: incoraggiare le autorità nazionali ad applicare rigorosamente i meccanismi di rettifica prima di certificare le spese alla Commissione (2008). Ogniqualvolta vengano riscontrate carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo, la Commissione dovrebbe interrompere i termini di pagamento o sospendere i pagamenti fino all’adozione di azioni correttive da parte dello Stato membro ed effettuare le rettifiche finanziarie se necessario. |
X |
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Raccomandazione 4: fornire alle autorità di audit ulteriori orientamenti per il periodo di programmazione in corso, specie riguardo alle procedure di campionamento, alla portata delle verifiche da intraprendere per gli audit dei progetti e controllo della qualità; incoraggiare le autorità di audit a effettuare audit specifici dei sistemi relativi ai «controlli di primo livello» svolti dalle autorità di gestione e dagli organismi intermedi. |
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X (5) |
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Capitolo 6, raccomandazione 5: verificare molto attentamente l’accuratezza e la completezza delle informazioni che le autorità di audit riportano nelle relazioni annuali di controllo e nei giudizi di audit. La verifica della Commissione dovrebbe tener debito conto delle informazioni disponibili sugli audit dei sistemi e sugli audit delle operazioni svolti dalle autorità di audit. |
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E |
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Capitolo 6, raccomandazione 6: incoraggiare gli Stati membri a utilizzare le opzioni semplificate in materia di costi consentite dai regolamenti, al fine di ridurre la possibilità di errori. |
E |
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Capitolo 5, raccomandazione 1: accrescere l’efficacia dei sistemi sanzionatori rafforzando l’impatto delle rettifiche finanziarie e limitando la possibilità di sostituire le spese inammissibili con altre spese, come proposto dalla Commissione nell’ambito della coesione per il prossimo periodo di programmazione. Si dovrebbe presupporre che qualsiasi irregolarità riscontrata successivamente alla presentazione dei conti annuali determini una rettifica finanziaria netta. |
R |
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2011 |
Capitolo 5, raccomandazione 5: al fine di rendere più efficiente la procedura di chiusura dei programmi pluriennali nell’ambito della coesione: |
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R |
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R |
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R |
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R |
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(1) Cfr. paragrafi 6.42 e 6.43 e raccomandazioni 1 e 2 del capitolo 5 della relazione annuale del 2013.
(2) La situazione è rimasta invariata nel 2014.
(3) Non è stata effettuata una sistematica valutazione delle norme di ammissibilità nazionali ai fini di una semplificazione.
(4) Non è stato fornito alcun orientamento sulle modalità di valutazione dell’ammissibilità dei progetti. L’orientamento relativo alle norme di ammissibilità delle spese è ancora in fase di progetto e non è stato comunicato agli Stati membri. La Guida all’analisi costi-benefici dei progetti d’investimento per la politica di coesione 2014-2020 è stata pubblicata a dicembre 2014.
(5) Cfr. riquadro 6.6. Nonostante i nuovi orientamenti forniti alle autorità di audit nel corso del 2013, la Corte ha constatato il persistere di carenze specifiche negli orientamenti alle autorità di audit emanati dalla Commissione, segnatamente il trattamento degli strumenti finanziari — cfr. paragrafi 6.66 e 6.67. Inoltre, non è stato possibile reperire la documentazione relativa all’attuazione della raccomandazione sugli audit specifici da parte delle autorità di audit dei sistemi incentrati sui «controlli di primo livello» condotti dalle autorità di gestione e dagli organismi intermedi.
CAPITOLO 7
«Risorse naturali»
INDICE
Introduzione | 7.1-7.14 |
Caratteristiche specifiche della rubrica del quadro finanziario pluriennale (QFP) | 7.3-7.13 |
Estensione e approccio dell’audit | 7.14 |
Parte 1: Valutazione della regolarità | 7.15-7.78 |
Regolarità delle operazioni | 7.15-7.34 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 7.35-7.73 |
Conclusioni e raccomandazioni | 7.74-7.78 |
Parte 2: Questioni relative alla performance nello sviluppo rurale | 7.79-7.89 |
Valutazione della performance dei progetti | 7.79-7.88 |
Conclusione | 7.89 |
Allegato 7.1 — |
Risultati della verifica delle operazioni per la rubrica «Risorse naturali» |
Allegato 7.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per la rubrica «Risorse naturali» |
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INTRODUZIONE |
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Grafico 7.1 — Rubrica 2 del quadro finanziario pluriennale — «Risorse naturali» (miliardi di euro)
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Caratteristiche specifiche della rubrica del QFP |
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Politica agricola comune |
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Politica ambientale e politica comune della pesca |
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Estensione e approccio dell’audit |
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7.14. |
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PARTE 1: VALUTAZIONE DELLA REGOLARITÀ |
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Regolarità delle operazioni |
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Grafico 7.2 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato — «Risorse naturali»
Fonte: Corte dei conti europea. |
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FEAGA — Sostegno al mercato e aiuti diretti |
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Grafico 7.3 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato — FEAGA
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Riquadro 7.1 — Esempi di pagamenti per terreni ammissibili sovradichiarati
In Grecia, due dei 12 beneficiari controllati hanno ricevuto un aiuto RPU per parcelle di terreno dichiarate come pascolo permanente, ma in realtà coperte da fitti arbusti, cespugli, alberi e rocce. Le parcelle avrebbero dovuto essere escluse, interamente o in parte, dagli aiuti dell’UE. Tali errori si sono verificati perché le superfici ammissibili in questione erano sovradichiarate nella banca dati del sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) greco (cfr. inoltre riquadro 7.8 e paragrafo 7.43). Le autorità greche hanno proceduto ad una nuova valutazione dell'ammissibilità delle parcelle, rilevando pagamenti superiori al dovuto per tali casi. Tuttavia, in nessuno di questi casi hanno avviato un procedimento di recupero. Per uno di questi due casi, abbiamo riscontrato che le superfici ammissibili registrate nel SIPA dopo la nuova valutazione erano ancora sovradichiarate. Casi in cui gli aiuti per superficie sono stati versati per parcelle parzialmente coperte da vegetazione inammissibile sono stati riscontrati anche nella Repubblica ceca, in Spagna, in Francia, in Polonia e in Slovacchia.
In Spagna (Castilla-La Mancha) è stato versato l’aiuto RPU per una parcella dichiarata e registrata nel SIPA come seminativo. In realtà, si trattava di una pista per motocross. Casi di seminativi la cui superficie è stata sovradichiarata sono stati riscontrati anche nella Repubblica ceca, in Danimarca, in Germania (Renania-Palatinato e Schleswig-Holstein), in Spagna (Andalusia, Aragona), in Francia, in Italia (Lombardia), nonché in Polonia, Slovacchia, Finlandia e Regno Unito (Inghilterra). |
Riquadro 7.1 — Esempi di pagamenti per terreni ammissibili sovradichiarati La Commissione ha già individuato carenze analoghe in Grecia e Spagna e assicurato che venissero affrontate attraverso piani d'azione che hanno portato a miglioramenti significativi. In Grecia, il piano d'azione mirava a ritirare dal sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) le parcelle inammissibili. Le autorità greche hanno dato attuazione a questo piano, che ha portato a una diminuzione della superficie registrata come pascolo permanente nel SIPA greco da 3,6 milioni di ha nel 2012 a 1,5 milioni di ha a ottobre 2014 (cfr. riquadro 7.8). Oltre a correggere il SIPA, le autorità greche hanno individuato gli importi indebiti. La Commissione ha già adottato rettifiche finanziarie a copertura degli importi non recuperati dalle autorità greche per gli esercizi finanziari 2010, 2011 e 2012. Per gli esercizi finanziari 2013 e 2014 si prevede che la procedura di conformità verrà ultimata entro la fine del 2015. Gli Stati membri indicati sono stati sottoposti ad audit da parte della Commissione. Per la Polonia e la Repubblica ceca non sono state riscontrate carenze significative. Ove necessario, le debolezze individuate nel sistema di controllo per la condizionalità sono oggetto di follow-up attraverso procedure di verifica della conformità, che portano a rettifiche finanziarie nette, garantendo in tal modo un'adeguata copertura del rischio per il bilancio UE. Le autorità nazionali hanno rilevato tale situazione a febbraio 2014 durante l'aggiornamento del loro SIPA con le ultime ortoimmagini disponibili (2012). Il pagamento era stato tuttavia effettuato a dicembre 2013, prima dell'aggiornamento. Una procedura di recupero è stata avviata a novembre 2014 per gli anni interessati. |
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Riquadro 7.2 — Esempi di errori nell’ambito della condizionalità La normativa dell’UE in materia di condizionalità prevede che i movimenti/le nascite/le morti dei capi di bestiame siano notificate alla banca dati nazionale degli animali entro sette giorni. Tali norme sono importanti ai fini della riduzione del rischio di diffusione di malattie, attraverso il controllo dei movimenti degli animali e il miglioramento della tracciabilità. Per ridurre l’inquinamento idrico, un’altra norma in materia di condizionalità fissa un limite massimo di 170 kg di nitrati di origine animale applicato a un ettaro di terreno nelle aree vulnerabili ai nitrati. In Italia (Lombardia), un beneficiario ha comunicato 370 movimenti o nascite di bestiame; 291 di queste notifiche sono state effettuate in ritardo. Lo stesso beneficiario ha superato di quasi il 200 % il limite di 170 kg di nitrati per ettaro. Nel caso di un altro beneficiario, abbiamo rilevato che 237 notifiche relative agli animali su 627 sono state effettuate in ritardo e che il limite relativo ai nitrati era stato superato del 380 %. Casi di non rispetto dei termini di notifica per i movimenti degli animali sono stati riscontrati anche in Belgio, Danimarca, Germania (Baviera), Estonia, Spagna (Isole Canarie), Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Regno Unito (Galles). |
Riquadro 7.2 — Esempi di errori nell'ambito della condizionalità La Commissione svolge audit sulla condizionalità negli Stati membri e in molti di essi ha osservato carenze nel controllo degli obblighi di informativa e nelle relative sanzioni e, in generale, in relazione all'identificazione e alla registrazione degli animali. La Commissione dà sempre seguito, attraverso la procedura di verifica della conformità, ai casi di inosservanza sistemica. In merito ai problemi riscontrati in relazione all'identificazione e alla registrazione degli animali, la Commissione condivide l'osservazione della Corte e presta particolare attenzione a tali requisiti durante i suoi audit di condizionalità. |
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Riquadro 7.3 — Esempio di un pagamento per spese non ammissibili In Francia, l’aiuto dell’UE nell’ambito del programma di sostegno per il settore vitivinicolo è stato concesso a un’azienda vinicola per l’ammodernamento delle strutture di stoccaggio. Parte dell’aiuto è servita a rimborsare i costi sostenuti per lo smantellamento e la rimozione delle vecchie attrezzature, che non erano ammissibili al sostegno dell’UE. Un caso in cui l'aiuto è stato versato ad un beneficiario non ammissibile è stato riscontrato in Polonia. |
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«Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca» |
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Grafico 7.4 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato — «Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca»
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Riquadro 7.4 — Errori di ammissibilità — Possibili condizioni create artificialmente per ottenere aiuti contrari agli obiettivi di una misura di investimento Abbiamo identificato tre casi di sospetto aggiramento intenzionale delle norme al fine di ottenere un aiuto contrario agli obiettivi della misura in questione (in due casi, l’ammodernamento di aziende agricole e in un caso la creazione e lo sviluppo di un’impresa). I casi sono stati notificati all’Ufficio europeo per la lotta antifrode, affinché quest'ultimo li analizzi ed avvii eventualmente un’indagine. Per motivi di riservatezza, non è possibile rendere noti dettagli specifici su tali casi. Tuttavia, gli esempi seguenti illustrano casi tipici:
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Riquadro 7.4 — Errori di ammissibilità — Possibili condizioni create artificialmente per ottenere aiuti contrari agli obiettivi di una misura di investimento Secondo la valutazione della Corte, vi sono tre casi in cui si sospettano condizioni create artificialmente per aggirare i criteri di ammissibilità. In base alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea nella causa C-434/12, al fine di dimostrare la presenza di «condizioni create artificialmente» occorre dimostrare in modo indipendente la presenza di elementi soggettivi e oggettivi. In tal senso, la Commissione sottolinea che la presenza di «condizioni create artificialmente» implica la dimostrazione di un atto intenzionale che prevede l'inganno per ottenere un vantaggio ingiusto o illegale. La Commissione condivide la preoccupazione della Corte. Per dimostrare la presenza di condizioni artificiali, è necessario osservare le rigorose condizioni stabilite dalla Corte di giustizia dell'Unione europea. È fondamentale preservare la certezza giuridica dei beneficiari che agiscono nel rispetto della normativa applicabile. Pertanto, gli organismi pagatori possono rifiutare di effettuare pagamenti solo a fronte di prove chiaramente accertate e non solamente sulla base di sospetti. Di conseguenza, investono spesso tempo ed energia per ottenere prove concludenti e successivamente avviare procedure di recupero. Soprattutto in uno dei casi riferiti dalla Corte, lo Stato membro stesso ha individuato il rischio di «condizioni create artificialmente» di gran lunga in anticipo rispetto all'audit della Corte e prima di effettuare qualsiasi pagamento al beneficiario finale e ha agito in modo diligente mettendo in atto tutte le fasi procedurali richieste in conformità alle norme nazionali applicabili in caso di condizioni create artificialmente, compreso contattare le autorità antifrode nazionali competenti. Prima di erogare i fondi al beneficiario finale, lo Stato membro era giunto alla conclusione di non disporre di prove sufficienti per rifiutare di effettuare il pagamento. Tuttavia, lo Stato membro ha continuato a seguire il caso e, sulla base delle prove emerse successivamente, ha intrapreso azioni per il recupero dei fondi. |
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Riquadro 7.5 — Esempio di inosservanza degli impegni agroambientali Un beneficiario del Regno Unito (Galles) si era impegnato, per motivi ambientali (30), a chiudere al pascolo una prateria da fieno prima del 15 maggio ogni anno e di tenerla chiusa almeno per le successive 10 settimane. Abbiamo appurato che nessuno di tali impegni era stato rispettato. Casi analoghi di mancato rispetto dei requisiti agroambientali sono stati individuati in Germania (Renania Palatinato), Italia (Umbria) e Regno Unito (Inghilterra). |
Riquadro 7.5 — Esempio di inosservanza degli impegni agroambientali Anche la Commissione aveva rilevato debolezze simili in alcuni Stati membri durante i suoi audit. Sono state e continueranno a essere applicate rettifiche finanziarie nette al fine di coprire il rischio per il bilancio dell'Unione europea, se del caso. |
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Riquadro 7.6 — Esempio di violazione delle norme sugli appalti pubblici In Polonia, un ente pubblico incaricato della gestione delle risorse idriche ha ricevuto aiuti per la ristrutturazione di due impianti di pompaggio. I lavori di costruzione sono stati aggiudicati a una società privata attraverso una procedura pubblica di appalto. Il beneficiario ha commesso una grave violazione della legge sugli appalti pubblici limitando la parità di accesso e l’equa concorrenza dei potenziali offerenti. L’offerta vincente (l’unica presentata) non soddisfaceva i criteri di selezione. L’offerta, per di più, è stata preparata assieme alla stessa società che aveva anche predisposto le specifiche tecniche e il computo metrico per la gara d’appalto. Per questi motivi, la società vincente avrebbe dovuto essere esclusa dall’appalto. Il mancato rispetto delle norme in materia di appalti pubblici è stato riscontrato anche in Bulgaria, Germania (Sassonia-Anhalt), Grecia, Spagna (Castilla-La Mancha), Francia, Italia (Puglia), Paesi Bassi e Romania. Tuttavia, questi errori non hanno potuto essere da noi quantificati. |
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Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati |
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Sistemi degli Stati membri relativi alla regolarità delle operazioni FEAGA |
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Sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC) |
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Provvedimenti correttivi adottati a fronte delle debolezze del SIGC segnalate nelle relazioni annuali precedenti |
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Riquadro 7.7 — Stati membri in cui i provvedimenti correttivi riguardo alle debolezze del SIPA sono stati soddisfacenti Bulgaria: in precedenti relazioni annuali (34), avevamo segnalato che le superfici ammissibili registrate nel SIPA della Bulgaria non erano affidabili e che i risultati delle verifiche in loco erano di qualità insoddisfacente. Per ovviare a tali carenze, è stato definito un piano d’azione la cui attuazione è iniziata nel 2009 e si è conclusa nel 2011. In seguito al nostro esame, abbiamo constatato che erano state adottate efficaci azioni correttive. Il SIPA è stato migliorato e viene aggiornato regolarmente. La qualità delle verifiche in loco è anch’essa migliorata. Portogallo: nella relazione annuale sull’esercizio 2007 (35), avevamo segnalato gravi carenze nel SIPA portoghese. Nel 2011, il Portogallo ha intrapreso un approfondito riesame del SIPA, che si è concluso nel 2013. Gli audit della Commissione, tuttavia, hanno mostrato che la qualità del lavoro è stata influenzata negativamente dal fatto ci si è basati su ortoimmagini risalenti al 2010 e 2011. Un ulteriore esame, basato su ortoimmagini più recenti, è iniziato nel 2013, al fine di porre rimedio alle debolezze restanti. Dal nostro audit è emerso che i dati sull’ammissibilità basati sull’analisi delle ortoimmagini più recenti sono, in genere, di qualità adeguata. Romania: in precedenti relazioni annuali (36), avevamo segnalato gravi carenze in Romania riguardo al mantenimento di un SIPA aggiornato. La Romania ha adottato un piano d’azione nel 2009 e lo ha ultimato nel 2011. Abbiamo riscontrato che sono stati fatti progressi per quanto attiene al miglioramento della qualità del SIPA. |
Riquadro 7.7 — Stati membri in cui i provvedimenti correttivi riguardo alle debolezze del SIPA sono stati soddisfacenti Gli audit della Commissione confermano che i provvedimenti correttivi attuati in Bulgaria, Portogallo e Romania hanno apportato miglioramenti al sistema. |
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Riquadro 7.8 — Stati membri in cui persistono debolezze del SIPA |
Riquadro 7.8 — Stati membri in cui persistono debolezze del SIPA |
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Grecia: in precedenti relazioni annuali (37), avevamo rilevato carenze nel SIPA greco, in particolare per quanto riguarda l’ammissibilità delle parcelle di pascoli permanenti. Un primo importante riesame del SIPA è stato ultimato solo nel 2013, con un’attenzione particolare alle superfici a pascolo magro. Un secondo riesame è stato effettuato nel 2014, su richiesta della Commissione. In seguito a tali riesami, la superficie ammissibile di pascolo permanente registrata nel SIPA greco è stata ridotta da 3,6 milioni di ettari nel 2012 a 1,5 milioni di ettari nell’anno di domanda 2014. Abbiamo riscontrato che, nel complesso, le nuove superfici ammissibili, dopo l’ultimo riesame, riflettono meglio la situazione reale. Tuttavia, occorrono ulteriori provvedimenti correttivi sostanziali, in particolare per le parcelle a pascolo magro. Per due delle 15 parcelle a pascolo magro selezionate in modo casuale e dai noi ispezionate, le superfici ammissibili registrate nel SIPA erano ancora sovradichiarate, dopo entrambi i riesami, per quanto riguarda l’effettiva copertura erbosa della parcella (un altro esempio è illustrato nel riquadro 7.1) (38). Abbiamo, inoltre, osservato che il ministero greco dell’Agricoltura ha deciso di non recuperare presso i beneficiari i pagamenti effettuati in eccesso in passato a seguito di pascoli magri erroneamente indicati come ammissibili nel SIPA greco. |
Cfr. altresì risposta della Commissione al riquadro 7.1. Gli audit di follow-up svolti dalla Commissione sull'attuazione dei piani d'azione hanno individuato carenze analoghe. La Commissione ritiene che sebbene siano state attuate numerose azioni correttive, permangono alcune carenze relativamente all'ammissibilità delle superfici adibite a pascolo permanente in Grecia e Spagna. Tuttavia, la Commissione desidera sottolineare che i provvedimenti correttivi messi in atto nel 2014 e nel 2015 si sono rivelati soddisfacenti per entrambi i paesi e hanno comportato l'esclusione dei terreni inammissibili da entrambi i sistemi SIPA: in Grecia, la superficie registrata come pascolo permanente è scesa da 3,6 milioni di ha a 1,5 milioni di ha, mentre in Spagna la superficie ammissibile è scesa da 18,4 milioni di ha a 15,6 milioni di ha. Le eventuali debolezze rimanenti riscontrate sono oggetto di follow-up attraverso procedure di verifica della conformità, che portano a rettifiche finanziarie nette, garantendo in tal modo un'adeguata copertura del rischio per il bilancio UE. Ulteriori informazioni sull'attuazione dei piani d'azione richiesti dalla Commissione sono disponibili nella relazione annuale di attività 2014 della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale. |
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Spagna (Andalusia, Castilla-La Mancha ed Estremadura): in precedenti relazioni annuali (39), avevamo segnalato carenze sostanziali nel SIPA della Spagna (Andalusia (40), Castilla-La Mancha ed Estremadura). Le parcelle di riferimento, che in realtà erano interamente o parzialmente coperte da rocce, densa boscaglia o cespugli, sono state dichiarate e pagate come pascoli permanenti. Le autorità spagnole hanno attuato un piano di azione finalizzato al miglioramento del SIPA a livello nazionale, che è stato dichiarato completato nel 2013. Tuttavia, la Commissione ha riscontrato che la valutazione di ammissibilità per i pascoli non era affidabile e ha chiesto alle autorità spagnole di effettuare un ulteriore riesame onde migliorare l’ammissibilità per i pascoli, applicando criteri molto più rigorosi a partire dal 2015. Abbiamo inoltre riscontrato che, per l’anno di domanda 2013, i risultati dei provvedimenti correttivi non sono stati soddisfacenti. Tuttavia, abbiamo osservato che nel 2014 e 2015 sono state avviate ulteriori azioni correttive volte a migliorare la situazione. Italia: nella relazione annuale sull’esercizio 2011 (41), avevamo segnalato carenze nel SIPA dell’Italia (Lombardia) riguardo alle parcelle di pascolo magro in zone montane. Abbiamo riscontrato che le carenze relative alle superfici ammissibili per i pascoli permanenti registrati nel SIPA non erano ancora state affrontate in maniera adeguata, in particolare per le parcelle di piccole dimensioni. Per 12 delle 18 parcelle a pascolo permanente incluse nel nostro campione, che erano state sottoposte a verifica da parte delle autorità italiane, abbiamo riscontrato che la superficie ammissibile registrata nel SIPA era ancora sovradichiarata. |
L'attuazione del piano d'azione per migliorare le informazioni disponibili nel sistema SIPA è continuata nel 2014 e nel 2015, con un attento monitoraggio da parte della Commissione (audit condotti a luglio e novembre 2014). La Commissione ha valutato la situazione non pienamente soddisfacente, pertanto è stata decisa una riduzione dei pagamenti alla Grecia per l'esercizio finanziario 2015 (anno di domanda 2014). Le autorità greche hanno individuato l'importo indebitamente pagato dovuto ai passati pagamenti effettuati in eccesso. Tali importi sono oggetto della procedura di verifica della conformità. La Commissione ritiene che le azioni intraprese dalle autorità spagnole siano state parzialmente soddisfacenti. Sono tuttora in corso ulteriori azioni correttive, come osservato dalla Corte, per il 2014 e il 2015. La Commissione continuerà a monitorare la situazione; le eventuali debolezze rimanenti saranno oggetto di follow-up attraverso procedure di verifica della conformità per garantire un'adeguata copertura del rischio per il bilancio UE. |
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Tabella 7.1 — Rettifiche finanziarie applicate dalla Commissione per debolezze sistemiche nel SIPA
Stato membro Debolezze sistemiche segnalate dalla Corte nell’esercizio finanziario Ultimo esercizio finanziario interessato dalle debolezze sistemiche Esercizi finanziari cui si riferiscono le rettifiche finanziarie Importo totale delle rettifiche finanziarie (milioni di euro)
Esercizi finanziari per i quali a fine 2014 non erano state applicate rettifiche finanziarie Procedure di verifica della conformità in corso ma non ancora ultimate Bulgaria 2008 2012 2008-2012 65,8 — Grecia 2009 2014 2007-2012 608,6 2013, 2014 sì Spagna (Andalusia) 2010 2014 2010, 2012, 2013, 2014 sì Spagna (Castilla-La Mancha) 2010 2014 2010, 2012, 2013, 2014 sì Spagna (Estremadura) 2010 2014 2010, 2012, 2013, 2014 sì Italia (Lombardia) 2011 2014 2009-2011 0,1 2012, 2013, 2014 sì, tranne che per il 2012 Portogallo 2007 2013 2007-2012 186,4 2013 sì Romania 2008 2014 2008-2012 80,8 2013, 2014 sì
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Valutazione della procedura di rafforzamento della garanzia |
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Sistemi degli Stati membri relativi alla regolarità delle operazioni nell’ambito dello sviluppo rurale |
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Piani d’azione |
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Riquadro 7.9 — Esempi che mostrano che i piani d’azione degli Stati membri non sono ancora pienamente efficaci Il piano d’azione irlandese contiene 20 azioni, nessuna delle quali era stata attuata all’epoca dell’audit. Tutte le 20 azioni, inoltre, riguardano misure basate sulla superficie, sebbene le misure di investimento siano maggiormente rischiose. Abbiamo riscontrato sei punti deboli nel sistema, cinque dei quali hanno comportato la non ammissibilità della spesa. Tutte le nostre constatazioni riguardavano le misure di investimento e pertanto non vi si dava seguito nel piano d’azione. Il piano d’azione rumeno per affrontare le cause prime di errore nello sviluppo rurale mostra che le autorità rumene hanno attuato provvedimenti mirati per affrontare il rischio di condizioni create artificialmente per le misure di «ammodernamento di imprese agricole» e «sostegno alla creazione e allo sviluppo di imprese». Abbiamo riscontrato che i provvedimenti adottati dalle autorità rumene hanno il potenziale per affrontare il problema nei progetti di nuova approvazione, ma che i pagamenti effettuati per i progetti approvati in passato continueranno a essere inficiati da irregolarità significative. Abbiamo rilevato chiari indicatori di condizioni create artificialmente per ottenere aiuti contrari agli obiettivi della misura in sette dei 20 progetti selezionati su base casuale per le due misure indicate in precedenza. Casi tipici riguardano il frazionamento di un investimento in due o più sottoprogetti, realizzati contemporaneamente, al fine di aggirare criteri specifici di ammissibilità e selezione e ottenere aiuti superiori ai massimali consentiti. La Commissione ha segnalato punti deboli simili e ha avviato una procedura di verifica di conformità. |
Riquadro 7.9 — Esempi che mostrano che i piani d'azione degli Stati membri non sono ancora uno strumento completamente efficace Una volta che le autorità nazionali, la Commissione o la Corte dei conti europea hanno individuato le carenze, nei piani vengono incluse le azioni da svolgere. La Commissione monitora attentamente il piano d'azione e garantisce che tenga conto dei nuovi risultati. Gli audit condotti dalla Commissione in Irlanda nel 2013 e nel 2014 hanno evidenziato debolezze sia nei controlli amministrativi sia nei controlli in loco. Lo Stato membro ha posto in essere un piano d'azione comunicandone i progressi alla Commissione sebbene al piano non fosse ancora stata data piena attuazione. Le autorità irlandesi sono state incoraggiate a proseguire l'attuazione del piano d'azione al fine di affrontare le debolezze riscontrate nell'ambito del recente audit nonché a fornire periodici aggiornamenti. Nel caso dell'Irlanda, la Commissione non ha rimborsato alcuna spesa FEASR nel 2014, pertanto la direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale non ha ritenuto necessario formulare nella sua relazione annuale di attività 2014 alcuna riserva relativa allo sviluppo rurale. Per quanto concerne il piano d'azione della Romania, il paese ha predisposto numerosi provvedimenti correttivi che hanno migliorato la situazione ma che non hanno ancora prodotto gli effetti necessari ad affrontare tutte le debolezze del sistema di gestione e controllo riscontrate dagli audit della Commissione e della Corte. La Commissione è consapevole del persistere degli elementi di debolezza relativi alla gestione delle misure di investimento, comprese le carenze nel valutare la creazione di condizioni artificiali. Nell'intento di migliorare ulteriormente la situazione, è stato chiesto alle autorità romene di rafforzare l'attuazione del loro piano d'azione, compreso l'esame dei progetti prima del pagamento al fine di escludere i progetti caratterizzati dalla presenza di condizioni artificiali. |
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Sistemi degli Stati membri concernenti la regolarità delle operazioni nel quadro del Fondo europeo per la pesca (FEP) |
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Sistemi e relazione annuale di attività della DG AGRI |
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Le procedure di liquidazione dei conti attuate dalla Commissione |
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Relazione annuale di attività (RAA) della DG AGRI |
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Tabella 7.2 — Sintesi dei dati principali pertinenti per valutare la RAA 2014 della DG AGRI
Principale settore di spesa Spesa 2014
(milioni di euro)
Livello di errore medio comunicato dagli Stati membri e indicato nella RAA 2014 Tasso di errore aggregato aggiustato (DG AGRI) indicato nella RAA 2014 Potenziale correttivo (corrective capacity) indicato nella RAA 2014 Rettifiche finanziarie medie degli ultimi tre anni indicate nella RAA 2014
(milioni di euro)
Recuperi medi degli ultimi tre anni indicati nella RAA 2014
(milioni di euro)
Totale
FEAGA 44 137,85 0,5 % 2,6 % 536,4 1,2 % 117,8 0,3 %
1,5 %
FEASR 11 186,0 1,5 % 5,1 % 113,6 1,0 % 95,6 0,9 %
1,9 %
Fonte: Corte dei conti europea, sulla base della relazione annuale di attività della DG AGRI. |
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Sistemi e relazione annuale di attività della DG ENV |
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Conclusioni e raccomandazioni |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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La Commissione sottoscrive questa raccomandazione. Al fine di assistere e fornire orientamenti agli Stati membri nell'attuazione da parte loro dei pagamenti diretti per superficie, è stata appositamente creata una nuova unità all'interno della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale. Inoltre, le carenze rilevate nei sistemi di controllo e gestione degli Stati membri vengono affrontate, ove necessario, attraverso piani d'azione mirati e completi. Nel momento in cui la Commissione, nel corso degli audit, riscontra tali problemi, chiede agli Stati membri di adottare provvedimenti correttivi. Nei casi in cui il problema risulti particolarmente grave, lo Stato membro è invitato ad attuare un piano d'azione correttivo che viene seguito attentamente dai servizi. Fino ad ora tali piani si sono rivelati estremamente efficaci. Qualora l'attuazione del piano d'azione non sia ritenuta efficace, è possibile ridurre o sospendere i pagamenti al fine di proteggere il bilancio dell'UE. |
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Per quanto concerne lo sviluppo rurale, la Corte raccomanda che la Commissione: |
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La Commissione accoglie la raccomandazione. La Commissione sta lavorando intensamente con gli Stati membri al fine di individuare e risolvere le cause degli errori nell'attuazione della politica. Questo lavoro continuerà con l'obiettivo di ovviare ulteriormente alle carenze individuate, comprese quelle riscontrate dalla Corte dei conti. Nell'ambito del follow-up dei piani d'azione sui tassi di errore condotto nel 2014, tutti gli Stati membri sono già stati invitati a collegare i piani d'azione e le azioni attenuanti alle varie conclusioni degli audit comunicate dalla Commissione o dalla Corte dei conti. In particolare, la Commissione sta considerando la questione nell'ambito di tutte le riunioni annuali di riesame e dei comitati di sorveglianza con le autorità di gestione, insistendo sulla completezza e sull'efficacia dei piani d'azione. Viene attualmente utilizzato un nuovo strumento informatico per tracciare l'attuazione dei provvedimenti correttivi necessari. |
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La Commissione accetta la raccomandazione. La Commissione sta ampliando la copertura dei suoi audit rivolti allo sviluppo rurale. Ciò implica verificare se le debolezze riscontrate nell'ambito di una regione o misura sono altresì presenti nell'ambito di altre regioni/misure. La Commissione sta altresì ampliando il ricorso a revisori esterni su questioni specifiche. |
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Per quanto riguarda sia il FEAGA, sia lo sviluppo rurale, la Corte raccomanda che la Commissione: |
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La Commissione accetta la raccomandazione. Sono stati elaborati orientamenti dettagliati sul nuovo ruolo degli organismi di certificazione, che sono stati discussi nel 2013 e nel 2014. La loro attuazione è attentamente monitorata dalla Commissione. In tale contesto si svolgono riunioni semestrali del gruppo di esperti con gli organismi pagatori e gli organismi di certificazione, nell'ambito delle quali si chiariscono questioni pratiche connesse alla legalità e alla regolarità. Si tengono missioni periodiche di audit negli Stati membri per esaminare i metodi di lavoro degli organismi di certificazione nel quadro della legalità e della regolarità delle operazioni. I rappresentanti degli organismi di certificazione sono altresì invitati a partecipare, a fini di formazione, ad audit di conformità che si tengono periodicamente. Nell'accettare questa raccomandazione, la Commissione sottolinea che vi sarà una curva di apprendimento per gli organismi di certificazione e che dal 2015 riferirà nelle relazioni annuali di attività in merito ai progressi compiuti. |
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La Commissione accetta la raccomandazione e ritiene che vi si stia dando attuazione grazie all'attività di audit in corso e agli orientamenti forniti, ove richiesti. Nel quadro della gestione concorrente la Commissione provvede inoltre ad assistere le autorità di audit degli Stati membri affinché possano svolgere efficacemente i propri compiti. |
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PARTE 2: QUESTIONI RELATIVE ALLA PERFORMANCE NELLO SVILUPPO RURALE |
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Valutazione della performance dei progetti |
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Carenze nella focalizzazione delle misure e nella selezione dei progetti |
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Riquadro 7.10 — Esempi di buone e cattive pratiche di indirizzamento e di selezione Nei Paesi Bassi è stato pubblicato un bando per la sotto-misura «condivisione delle conoscenze», la cui dotazione finanziaria era di 3,6 milioni di euro. Le 40 domande ammissibili sono state valutate da quattro esperti indipendenti, ciascuno dei quali ha assegnato un punteggio ai progetti sulla base di una serie di criteri di selezione. Per stilare la graduatoria dei progetti è stato successivamente utilizzato un punteggio ponderato. Solo i primi 13 progetti, per un importo complessivo di 2,9 milioni di euro, sono stati approvati, poiché si riteneva che gli altri progetti fornissero benefici insufficienti in rapporto al costo. Riteniamo che ciò costituisca una buona pratica, dato che i princìpi della sana gestione finanziaria hanno avuto la priorità rispetto alla spesa della dotazione finanziaria, come dimostrato dal fatto che i fondi rimanenti non sono stati impiegati per finanziare progetti ammissibili, ma meno efficaci. In Bulgaria, il sostegno finanziario nell’ambito della misura «Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali» non è stato concesso in modo mirato, dato che tutte le aziende con meno di 750 dipendenti o con un fatturato annuo inferiore a 200 milioni di euro sono state considerate ammissibili al finanziamento. Per giunta, sebbene fossero stati definiti criteri di selezione, questi ultimi non sono stati impiegati per indirizzare il sostegno, in quanto la dotazione finanziaria disponibile era sufficiente per finanziare tutti i progetti ammissibili. Abbiamo individuato altri 20 casi in cui i criteri di selezione non sono stati di fatto utilizzati poiché vi erano fondi sufficienti per finanziare tutti i progetti ammissibili. In tutti i casi, la spesa è stata effettuata nel 2014 a valere sulle dotazioni finanziarie disponibili per il periodo 2007-2013. Tale situazione si può verificare quando i fondi disponibili superano le effettive esigenze. |
Riquadro 7.10 — Esempi di buone e cattive prassi di focalizzazione e selezione I progetti selezionati dalle autorità di gestione devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi delle politiche. I programmi di sviluppo rurale definiscono l'ammissibilità degli interventi nell'ambito di un dato quadro giuridico (prima focalizzazione), stabiliscono i principi alla base dei criteri di selezione (seconda focalizzazione), si concretizzano poi nel comitato di monitoraggio (terza focalizzazione) e infine, se conforme alla richiesta della Commissione, è stabilita una graduatoria dei progetti escludendo quelli che non superano la soglia fissata. Pertanto, il quadro giuridico esistente tiene già conto di tutti gli elementi necessari per garantire un'adeguata focalizzazione dei fondi dell'UE. |
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La ragionevolezza dei costi non è sufficientemente comprovata |
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Riquadro 7.11 — Esempio di mancanza di elementi comprovanti la ragionevolezza dei costi Il Portogallo utilizza costi di riferimento per la misura «Ricostituzione del potenziale produttivo silvicolo danneggiato da disastri naturali e da incendi e introduzione di adeguate azioni preventive». Per un progetto di investimento, sono stati fissati sei prezzi di riferimento per il controllo della vegetazione, che variavano tra 47 e 1 138 euro/ettaro, in base ai diversi tipi di intervento e alle condizioni delle parcelle (come la pendenza e il manto vegetale). Le tariffe per il progetto sottoposto ad audit variavano tra 232 e 1 138 euro/ettaro. Abbiamo riscontrato che l’organismo pagatore non aveva effettuato alcuna verifica circa la ragionevolezza dei costi. In particolare, non erano state verificate le condizioni delle parcelle, rendendo impossibile stabilire se il prezzo per ettaro dell’intervento fosse ragionevole. Nei Paesi Bassi, i progetti per la misura «Formazione professionale rivolta agli addetti del settore agricolo e forestale» sono stati valutati da un’apposita commissione prima di essere approvati. Nel caso di un progetto sottoposto ad audit nel quadro di tale misura, detta commissione lo aveva ritenuto costoso rispetto ai contenuti e al risultato potenziale. L’organismo pagatore non ha dato seguito a tale segnalazione. Di fatto, non abbiamo trovato nessun elemento comprovante che l’organismo pagatore avesse in qualche modo verificato la ragionevolezza dei costi. |
Riquadro 7.11 — Esempio di mancanza di elementi probatori della ragionevolezza dei costi Cfr. risposta della Commissione al paragrafo 7.34. |
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Conclusione |
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(1) Articolo 39 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
(2) Regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, del 21 giugno 2005, relativo al finanziamento della politica agricola comune (GU L 209 dell’11.8.2005, pag. 1).
(3) Ad eccezione di alcune misure, quali le misure di promozione e il regime «Frutta nelle scuole», che sono cofinanziate.
(4) I pagamenti disaccoppiati sono concessi per terreni agricoli ammissibili indipendentemente dal fatto che siano utilizzati o meno per la produzione;
(5) Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia.
(6) I pagamenti per aiuti accoppiati sono calcolati sulla base del numero di animali posseduti (ad esempio, vacche nutrici, pecore e capre) e/o del numero di ettari investiti a una specifica coltura (ad esempio, cotone, riso, barbabietola da zucchero).
(7) Dette misure sono elencate al punto 7a dell’allegato II del regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (GU L 368 del 23.12.2006, pag. 15).
(8) Le misure basate sulla superficie sono quelle per le quali i pagamenti sono legati al numero di ettari, quali ad esempio i pagamenti agroambientali e i pagamenti compensativi agli agricoltori nelle zone che presentano svantaggi naturali.
(9) Le misure non basate sulla superficie sono in genere misure d’investimento, quali l’ammodernamento delle aziende agricole e l’istituzione di servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale.
(10) Regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell’ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, e che modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003 (GU L 30 del 31.1.2009, pag. 16).
(11) Ai sensi degli articoli 66 e 67 del regolamento (CE) n. 796/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004, recante modalità di applicazione della condizionalità, della modulazione e del sistema integrato di gestione e di controllo di cui al regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori (GU L 141 del 30.4.2004, pag. 18), la riduzione in caso di mancato rispetto dei CGO o delle BCAA può variare tra l‘1 % e il 5 % in caso di negligenza e può comportare il rigetto totale dell’aiuto in caso di infrazioni intenzionali. Gli importi derivanti dalle riduzioni degli aiuti sono trattenuti sui pagamenti degli aiuti e accreditati sul bilancio dell’Unione europea come entrate agricole con destinazione specifica.
(12) Regolamento (UE) n. 1293/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, sull’istituzione di un programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE) e che abroga il regolamento (CE) n. 614/2007 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 185).
(13) Regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca (GU L 223 del 15.8.2006, pag. 1).
(14) Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Germania (Baviera, Brandeburgo Bassa Sassonia, Schleswig Holstein, Renania Palatinato), Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna (Andalusia, Aragona, Castilla-La Mancha, Catalogna, Estremadura, Isole Canarie), Francia, Italia (Lombardia, AGEA), Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Finlandia e Regno Unito (Inghilterra, Galles).
(15) Bulgaria, Repubblica ceca, Germania (Meclemburgo-Pomerania Occidentale, Renania Palatinato, Sassonia-Anhalt), Grecia, Spagna (Galizia, Castilla-La Mancha), Francia, Italia (Puglia, Umbria, Veneto), Lettonia, Lituania, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svezia e Regno Unito (Inghilterra, Galles). Il campione includeva anche tre operazioni in gestione diretta.
(16) Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata, mantenere le terrazze, mantenere e gli oliveti e rispettare densità di bestiame minime o gli obblighi di sfalcio.
(17) I requisiti per il CGO 4 (direttiva «Nitrati») e per i CGO da 6 a 8 (concernenti l’identificazione e la registrazione degli animali).
(18) Gli obblighi in materia di condizionalità costituiscono requisiti normativi sostanziali che devono essere rispettati da tutti i beneficiari di aiuti diretti dell’UE. Si tratta delle condizioni di base, e in molti casi le uniche, da rispettare per giustificare il versamento dell’intero importo degli aiuti diretti; da ciò deriva la nostra decisione di considerare errori le infrazioni in materia di condizionalità.
(19) La selezione degli Stati membri e dei sistemi da sottoporre all’audit è stata basata sui rischi e dunque i risultati non possono essere ritenuti rappresentativi dell’insieme dell’UE.
(20) Bulgaria, Grecia, Spagna (Andalusia, Castilla-La Mancha, Estremadura), Italia (Lombardia), Portogallo e Romania.
(21) Cfr. paragrafo 7.44.
(22) Irlanda, Italia (Campania), Portogallo, Romania e Svezia.
(23) Il tasso di errore è stimato sulla base di un campione rappresentativo. La cifra indicata è la stima migliore. Abbiamo stimato, con un livello di affidabilità del 95 %, che il tasso di errore nella popolazione si colloca tra il 2,7 % e il 4,6 % (rispettivamente, il limite inferiore e quello superiore dell’errore).
(24) Gli errori in materia di condizionalità hanno inciso per 0,6 punti percentuali.
(25) Sulla base dei documenti giustificativi, ivi comprese le informazioni sui normali controlli incrociati e sui controlli obbligatori.
(26) Esempio 3.2 della relazione annuale sull’esercizio 2011, riquadro 3.1 della relazione annuale sull’esercizio 2012 e riquadro 3.5 della relazione annuale sull’esercizio 2013.
(27) Le autorità francesi hanno avviato azioni correttive nel 2013, al fine di rettificare il valore dei diritti all'aiuto a partire dall'esercizio finanziario 2015 (anno di domanda 2014).
(28) Sulla base dei documenti giustificativi, ivi comprese le informazioni sui controlli incrociati e sui controlli obbligatori.
(29) Cfr. relazione speciale n. 23/2014 «Errori nella spesa per lo sviluppo rurale: quali sono le cause e in che modo sono stati affrontati?».
(30) Tali pratiche agricole hanno numerosi vantaggi ambientali, come quello di favorire il ritorno di specie vegetali in declino in un habitat selvatico caratterizzato da una flora varia che fornirà fonti di cibo e riparo agli animali selvatici.
(31) Per le misure di sviluppo rurale basate sulla superficie, anche la verifica di alcuni elementi chiave come la superficie ammissibile ha luogo attraverso il SIGC.
(32) Nella relazione annuale di attività 2014 della DG AGRI, per gli aiuti diretti, quasi interamente gestiti nell’ambito del SIGC, viene indicato un tasso di errore aggiustato del 2,54 % (cfr. allegato 10, parte 3.2); e per le misure di mercato, che sono gestite tramite sistemi diversi dal SIGC, viene indicato un tasso di errore aggiustato del 3,87 % (allegato 10, parte 3.1).
(33) Importi dei recuperi operati presso gli Stati membri interessati a seguito della procedura di verifica della conformità, cfr. articolo 52 del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549).
(34) Cfr. allegato 5.2 della relazione annuale sull’esercizio 2008 e l’esempio 3.4 della relazione annuale sull’esercizio 2010.
(35) Cfr. allegato 5.1.2 della relazione annuale sull’esercizio 2007.
(36) Cfr. allegato 5.2 della relazione annuale sull’esercizio 2008 e l’esempio 3.3 della relazione annuale sull’esercizio 2011.
(37) Cfr. allegato 3.2 della relazione annuale sull’esercizio 2009, esempio 3.2 della relazione annuale sull’esercizio 2010 e riquadro 3.1 della relazione annuale sull’esercizio 2013.
(38) Un audit della Commissione del novembre 2014 ha concluso che per i pascoli permanenti l’aggiornamento del SIPA non è ancora stato ultimato, dato che in molti casi superfici non ammissibili, come terreni coperti da cespugli, arbusti o rocce, sono ancora registrati come superfici ammissibili nel SIPA. Di conseguenza, la DG AGRI ha formulato una riserva nei confronti della Grecia nella sua relazione annuale di attività 2014, poiché la Grecia non ha affrontato adeguatamente la questione delle superfici a pascolo permanente nell’ambito del suo piano di azione (cfr. anche paragrafo 7.43).
(39) Cfr. allegato 3.2 della relazione annuale sull’esercizio 2010 e il primo caso dell’esempio 3.1 della relazione annuale sull’esercizio 2011.
(40) Il primo caso del riquadro 3.1 della relazione annuale sull’esercizio 2011 riguarda l’Andalusia.
(41) Cfr. allegato 3.2 della relazione annuale sull’esercizio 2011.
(42) Comprendenti tutte le carenze relative al SIGC, comprese quelle da noi segnalate.
(43) Articolo 41, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1306/2013.
(44) Un’ulteriore condizione per la riduzione della percentuale delle verifiche è che lo Stato membro in questione abbia valutato come affidabile il proprio SIPA.
(45) Bulgaria, Romania (cfr. paragrafo 3.38 della relazione annuale sull’esercizio 2011), Lussemburgo, Regno Unito (Irlanda del Nord) (cfr. paragrafo 4.36 della relazione annuale sull’esercizio 2012) e Italia (cfr. paragrafi da 3.30 a 3.35 della relazione annuale sull’esercizio 2013).
(46) Articoli 12 e 25 del regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale (GU L 25 del 28.1.2011, pag. 8).
(47) Irlanda, Italia (Campania), Portogallo, Romania e Svezia.
(48) Cfr. paragrafo 4.20 della relazione annuale sull’esercizio 2013, paragrafi da 4.21 a 4.25 della relazione annuale sull’esercizio 2012 e paragrafi da 4.22 a 4.32 della relazione annuale sull’esercizio 2011.
(49) Errori superiori al 5 %, esclusi gli errori di condizionalità.
(50) 14 per il FEAGA e 12 per il FEASR.
(51) Il numero di audit dichiarati nel 2014.
(52) La Commissione considera come arretrato un audit che non sia stato chiuso entro due anni dalla sua esecuzione.
(53) Relazione speciale n. 18/2013 «L’attendibilità dei risultati dei controlli svolti dagli Stati membri sulla spesa agricola» (www.eca.europa.eu).
(54) Cfr. paragrafo 7.6.
(55) Per il periodo di programmazione 2014-2020, gli Stati membri hanno presentato 118 programmi nazionali o regionali.
(56) Relazione annuale sull’esercizio 2013, paragrafo 10.10.
(57) Il criterio relativo alla performance «Dagli elementi probatori della visita in loco risulta che la realizzazione del progetto è stata realizzata come pianificato» è stato considerato rispettato nel caso in cui la realizzazione del progetto fosse avvenuta come pianificato. Il criterio è stato considerato non rispettato se il progetto era stato completato solo in parte o non completato affatto, senza giustificazioni accettabili per tale situazione.
(58) Il criterio in questione è stato considerato rispettato se gli obiettivi erano stati definiti in modo chiaro e le condizioni di ammissibilità e i criteri di selezione delle misure limitavano l’ambito degli aiuti a beneficiari o aree geografiche specifiche, in linea con le esigenze reali identificate nel PSR.
(59) Tale criterio è stato considerato rispettato se si è fatto ricorso a una procedura di selezione competitiva, documentata correttamente, e se i criteri di selezione erano basati su meriti comparativi e collegati agli obiettivi delle misure con opportuna ponderazione.
(60) Cfr., ad esempio, la relazione speciale n. 8/2012 «Aiuti mirati all’ammodernamento delle aziende agricole», la relazione speciale n. 1/2013 «Il sostegno finanziario dell’UE all’industria di trasformazione alimentare è stato efficace ed efficiente nell’aggiungere valore ai prodotti agricoli?» e la relazione speciale n. 6/2013 «Misure per la diversificazione dell’economia rurale: gli Stati membri e la Commissione hanno conseguito un rapporto costi-benefici ottimale?».
(61) Tale criterio è stato considerato rispettato se il numero di posti di lavoro creati era una condizione di ammissibilità o un criterio di selezione per il progetto. L’attenzione alla creazione di posti di lavoro per i giovani è stata considerata una buona pratica.
(62) Cfr. http://ec.europa.eu/agriculture/rural-development-2014-2020/index_it.htm
(63) Il criterio di performance «Dagli elementi probatori risulta che i costi sono ragionevoli» è stato ritenuto rispettato se si è fatto ricorso a una procedura di appalto competitiva comprendente una selezione sulla base del prezzo più basso o del miglior rapporto tra benefici e costi, oppure in caso di utilizzo di costi di riferimento affidabili.
(64) Cfr. relazione speciale n. 22/2014 «Applicare il principio dell’economicità: tenere sotto controllo i costi delle sovvenzioni per i progetti di sviluppo rurale finanziati dall’UE».
(65) Conformemente alla definizione armonizzata di operazioni sottostanti (per i dettagli cfr. Allegato 1.1 , paragrafo 7).
Fonte: Conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio 2014.
ALLEGATO 7.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI PER LA RUBRICA «RISORSE NATURALI»
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2014 |
2013 (1) |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Agricoltura: Sostegno al mercato e aiuti diretti |
183 |
180 |
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Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca |
176 |
171 |
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Totale operazioni «Risorse naturali» |
359 |
351 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato per Sostegno al mercato e aiuti diretti |
2,9 % |
3,6 % |
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Livello di errore stimato per Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca |
6,2 % |
7,0 % |
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Livello di errore stimato per «Risorse naturali» |
3,6 % |
4,4 % |
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Limite superiore dell’errore (LSE) |
4,6 % |
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Limite inferiore dell’errore (LIE) |
2,7 % |
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I limiti superiore e inferiore dell’errore per «Agricoltura: sostegno al mercato e aiuti diretti» sono del 2,6 % e del 6,8 % rispettivamente. I limiti superiore e inferiore dell’errore per «Sviluppo rurale, ambiente, azione per il clima e pesca» sono del 3,2 % e del 9,3 % rispettivamente. |
(1) Le cifre relative al 2013 sono state ricalcolate per rispettare la struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014 e consentire pertanto un confronto tra i due esercizi. Il grafico 1.3 del capitolo 1 presenta la nuova classificazione delle risultanze concernenti il 2013, in base alla struttura della relazione annuale sull’esercizio 2014.
ALLEGATO 7.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LA RUBRICA «RISORSE NATURALI»
Esercizio |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In corso di attuazione |
Non attuata |
Non più applicabile |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
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Raccomandazione 1: l’ammissibilità dei terreni, in particolare dei pascoli permanenti, sia adeguatamente registrata nel SIPA, soprattutto laddove le superfici siano completamente o parzialmente coperte da rocce, arbusti o alberi fitti o cespugli o dove i terreni siano stati abbandonati per molti anni. |
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X |
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Raccomandazione 2: vengano adottate azioni correttive adeguate e immediate quando i sistemi di gestione e controllo e/o le banche dati SIGC siano risultati carenti o non aggiornati. |
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X |
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Raccomandazione 3: i pagamenti siano basati sui risultati delle ispezioni e i controlli in loco abbiano la qualità necessaria per determinare, in modo attendibile, la superficie ammissibile. |
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X |
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Raccomandazione 4: la concezione e la qualità del lavoro svolto dai direttori degli organismi pagatori e degli organismi di certificazione a sostegno delle rispettive dichiarazioni forniscano una base affidabile per valutare la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. |
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X |
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Raccomandazione 1: gli Stati membri dovrebbero migliorare l’esecuzione dei controlli amministrativi esistenti, avvalendosi di tutte le informazioni pertinenti di cui dispongono gli organismi pagatori, in quanto ciò consentirebbe di individuare e correggere la maggior parte degli errori. |
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X |
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2012 |
Raccomandazione 2: la Commissione dovrebbe fare in modo che a tutti i casi in cui la Corte ha individuato errori venga dato un seguito appropriato. |
X |
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Raccomandazione 3: la Commissione, nella relazione annuale di attività della DG AGRI, dovrebbe applicare per il FEASR un approccio simile a quello dell’aiuto disaccoppiato per le superfici, in cui tenga conto di risultati dei propri audit di conformità nel valutare il tasso di errore per ciascun organismo pagatore. |
X |
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E per la PAC nel suo insieme, formula le seguenti raccomandazioni: Raccomandazione 4: la Commissione dovrebbe garantire una copertura adeguata dei propri audit di conformità. |
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X |
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Raccomandazione 5: la Commissione dovrebbe ovviare alle debolezze riscontrate negli audit di conformità da essa svolti e al problema persistente dei lunghi ritardi nell’insieme della procedura di conformità. |
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X |
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Raccomandazione 6: la Commissione dovrebbe migliorare ulteriormente il metodo adottato per la determinazione delle rettifiche finanziarie, in modo da tener meglio conto della natura e della gravità delle infrazioni rilevate. |
X |
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Raccomandazione 7: la Commissione dovrebbe porre rimedio alle debolezze rilevate nei sistemi concernenti gli appalti e le convenzioni di sovvenzione. |
X |
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2011 |
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Raccomandazione 1: la corretta valutazione dell’ammissibilità dei pascoli permanenti, soprattutto nel caso delle superfici parzialmente coperte da cespugli, arbusti, alberi fitti o rocce. |
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X |
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Raccomandazione 3: lo svolgimento di verifiche in loco che consentano di identificare in modo affidabile le superfici ammissibili. |
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X |
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Raccomandazione 4: una progettazione e una qualità del lavoro svolto dagli organismi di certificazione atti a consentire la valutazione affidabile della legittimità e della regolarità delle operazioni degli organismi pagatori. |
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X |
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X |
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Raccomandazione 1: gli Stati membri espletino controlli amministrativi e in loco più rigorosi, in modo da attenuare il rischio che vengano dichiarate all’UE spese non ammissibili. |
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X |
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2011 |
Raccomandazione 2: la Commissione e gli Stati membri provvedano affinché le norme esistenti siano meglio applicate per quanto concerne:
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X |
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Raccomandazione 3: la Commissione analizzi le cause del tasso di errore rilevante. |
X |
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Raccomandazione 5: la Commissione ampli gli orientamenti per gli organismi di certificazione aggiungendo l’obbligo per questi ultimi di includere nelle rispettive strategie e relazioni di audit le risultanze di audit svolti in precedenza dalla Commissione e dalla Corte. |
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X |
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Raccomandazione 6: riguardo alla condizionalità, gli Stati membri garantiscano il rispetto dei requisiti concernenti l’identificazione e la registrazione degli animali e migliorino la ripartizione dei controlli nell’arco dell’anno, di modo che tutti i requisiti pertinenti vengano adeguatamente verificati. |
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X |
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X |
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CAPITOLO 8
«Ruolo mondiale dell’Europa»
INDICE
Introduzione | 8.1-8.10 |
Caratteristiche specifiche della rubrica «Ruolo mondiale dell’Europa» | 8.2-8.9 |
Estensione e approccio dell’audit | 8.10 |
Regolarità delle operazioni | 8.11-8.21 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 8.22-8.25 |
Direzione generale Sviluppo e cooperazione (EuropeAid) | 8.22-8.23 |
Direzione generale Aiuti umanitari e protezione civile (ECHO) | 8.24-8.25 |
Conclusioni e raccomandazioni | 8.26-8.31 |
Conclusione per il 2014 | 8.26-8.27 |
Raccomandazioni | 8.28-8.31 |
Allegato 8.1 - |
Risultati della verifica delle operazioni per la rubrica «Ruolo mondiale dell’Europa» |
Allegato 8.2 - |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per la rubrica «Ruolo mondiale dell’Europa» |
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INTRODUZIONE |
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Grafico 8.1 — Rubrica 4 del quadro finanziario pluriennale — «Ruolo mondiale dell’Europa» (miliardi di euro)
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Caratteristiche specifiche della rubrica «Ruolo mondiale dell’Europa» |
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Estensione e approccio dell’audit |
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REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI |
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I controlli della Commissione sono concepiti in modo tale che siano ancora possibili l'individuazione e la rettifica degli errori mediante audit ex post, dopo i pagamenti finali. Un ampio programma di audit ex post viene programmato e attuato annualmente dalle DG responsabili degli aiuti esterni, sulla base di un processo formale di valutazione dei rischi. |
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Grafico 8.2 — Incidenza di ciascun tipo di errore sul livello di errore stimato
Fonte: Corte dei conti europea. |
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Riquadro 8.1 — Spese non ammissibili
La Commissione ha firmato una convenzione di sovvenzione, del valore di 1 50 000 euro, con un operatore nazionale in Laos, il cui obiettivo globale era di ridurre, attraverso l’educazione al rischio, il numero delle vittime causate da ordigni inesplosi. Il periodo di attuazione convenuto per contratto ha avuto inizio nel gennaio 2009. I costi retributivi del personale sul campo per dicembre 2008 sono stati imputati alla Commissione, che li ha accettati. I costi accettati sono stati pertanto dichiarati in eccesso. |
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Riquadro 8.3 — Procedura di aggiudicazione irregolare |
Riquadro 8.3 — Procedura di appalto irregolare |
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La Commissione ha firmato una convenzione di sovvenzione del valore di 2 30 000 euro con una ONG svizzera, il cui obiettivo era di stabilizzare le trasmissioni radio e garantire la diffusione dell’informazione a un vasto pubblico in Tunisia durante la preparazione delle elezioni generali dopo la rivoluzione. L’ONG in questione ha firmato un contratto con un fornitore di servizi per un importo di 11 500 euro senza che, al momento dell’aggiudicazione dell’appalto, fosse dimostrata la consultazione di tre fornitori di servizi. |
Si è trattato di un caso isolato riconducibile a una necessità urgente e immediata. All'ONG è stato ricordato che in futuro dovrà attenersi rigorosamente alle norme sugli appalti pubblici. |
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ESAME DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTIVITÀ E DEI SISTEMI SELEZIONATI |
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Direzione generale Sviluppo e cooperazione (EuropeAid) |
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Direzione generale Aiuti umanitari e protezione civile (ECHO) |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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La Commissione accetta questa raccomandazione. La Commissione preciserà in maggiore dettaglio nei Companion DEVCO e NEAR le regole applicabili alla liquidazione per gli accordi di contributo. |
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La Commissione accetta questa raccomandazione. Sono già in corso di attuazione misure. |
(1) Il paragrafo 0.7 dell'introduzione generale illustra la nuova struttura della relazione annuale della Corte.
(2) Ai sensi del trattato di Lisbona e del Consenso europeo sullo sviluppo del 2005.
(3) Le azioni esterne possono finanziare, in particolare, appalti, sovvenzioni, compresi gli abbuoni di interessi, prestiti speciali, la garanzia di prestiti e azioni di assistenza finanziaria, di sostegno al bilancio e altre forme specifiche di aiuti di bilancio.
(4) I pagamenti per il sostegno al bilancio eseguiti a carico del bilancio generale nel 2014 sono ammontati a 850 milioni di euro.
(5) I pagamenti effettuati a favore di organizzazioni internazionali tramite il bilancio generale nel 2014 sono ammontati a 1 640 milioni di euro.
(6) Belize, Bosnia-Erzegovina, Colombia, Giamaica, Laos, Moldova, Niger, Palestina, Serbia, Thailandia e Tunisia.
(7) La stima dell’errore avviene sulla base di un campione rappresentativo. La cifra indicata è la stima migliore. Secondo la stima da noi elaborata, riteniamo, con un livello di affidabilità del 95 %, che il tasso di errore nella popolazione si situi tra lo 0,9 % e il 4,4 % (rispettivamente, il limite inferiore e quello superiore dell’errore).
(8) 129 operazioni, con un limite inferiore dell'errore (LIE) dell'1,3 %, un limite superiore dell'errore (LSE) del 6,0 % e un livello di affidabilità del 95 %.
(9) Sulla base della documentazione giustificativa e dei controlli obbligatori.
(10) Negli esercizi precedenti avevamo esaminato la relazione annuale di attività dell’FPI per il 2013 e la relazione annuale di attività della DG Allargamento per il 2012.
(11) Lo scopo di questo esame del seguito dato alle nostre raccomandazioni era verificare se, in risposta ad esse, fossero state introdotte e attuate misure correttive, non di valutarne l’efficacia. Nel caso di alcune misure, ancora in fase di definizione, era troppo presto per procedere alla verifica.
(12) Conformemente alla definizione armonizzata di operazioni sottostanti (per i dettagli cfr. Allegato 1.1 , paragrafo 7).
Fonte: Conti consolidati dell’Unione europea per l’esercizio 2014.
ALLEGATO 8.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI PER LA RUBRICA «RUOLO MONDIALE DELL’EUROPA»
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2014 |
2013 (1) |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Totale operazioni: |
172 |
182 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato |
2,7 % |
2,1 % |
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Limite superiore dell'errore (LSE) |
4,4 % |
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Limite inferiore dell'errore (LIE) |
0,9 % |
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(1) I dati relativi al 2013 sono stati ricalcolati per rispettare la struttura della relazione annuale sull'esercizio 2014 e consentire quindi il confronto fra i due esercizi. Il grafico 1.3 del capitolo 1 presenta la nuova classificazione dei risultati concernenti il 2013 in base alla struttura della relazione annuale sull'esercizio 2014.
ALLEGATO 8.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LA RUBRICA «RUOLO MONDIALE DELL’EUROPA»
Anno |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta della Commissione |
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Pienamente attuata |
In fase di attuazione |
Non attuata |
Non applicabile |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
Raccomandazione 1: La Commissione dovrebbe assicurare una liquidazione tempestiva delle spese. |
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X |
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Raccomandazione 2: La Commissione dovrebbe proporre una migliore gestione dei documenti da parte dei partner esecutivi e dei beneficiari. |
X |
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Racomandazione 3: La Commissione dovrebbe migliorare la gestione delle procedure di aggiudicazione dei contratti, stabilendo criteri di selezione chiari e documentando meglio il processo di valutazione. |
X |
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Raccomandazione 4: La Commissione dovrebbe prendere misure efficaci per assicurare la qualità dei controlli della spesa espletati da revisori esterni. |
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X |
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Raccomandazione 5: La Commissione dovrebbe applicare una metodologia coerente e solida per il calcolo del tasso di errore residuo da parte della direzione generale responsabile delle relazioni esterne. |
X |
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2011 |
Raccomandazione 6: EuropeAid, la DG ECHO e l’FPI dovrebbero migliorare la supervisione delle convenzioni di sovvenzione, utilizzare al meglio le visite in loco per prevenire e individuare spese non ammissibili incluse nelle dichiarazioni di spesa e/o per accrescere la copertura degli audit che la Commissione ha affidato a terzi. |
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X |
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Raccomandazione 7: l'FPI dovrebbe far sì che tutte le missioni nel quadro della PESC siano accreditate conformemente alle «valutazioni dei sei pilastri». |
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X |
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Le missioni consolidate da lunga data sono state allineate ai requisiti dell'articolo 60 del regolamento finanziario con l'aiuto dell'FPI. Nel rispetto dei piani d'azione adottati in risposta alle diverse constatazioni di audit, l'FPI ha centrato l'obiettivo di mettere in conformità le tre maggiori missioni della PESC. Inoltre, è stata valutata con esito positivo, entro fine 2014, la conformità di una missione di medie dimensioni (EUPOL COPPS). Le quattro missioni conformi ai requisiti (EULEX Kosovo, EUMM Georgia, EUPOL Afghanistan e EUPOL COPPS) hanno assorbito circa 192 milioni di EUR, pari al 61 % del bilancio della PESC per il 2014. Per una quinta missione (EUCAP NESTOR) la valutazione è iniziata nel 2014 e si concluderà nel 2015, anno in cui sarà valutata ancora un'altra missione (EUCAP Sahel Niger). |
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Raccomandazione 8: l'FPI dovrebbe accelerare la chiusura dei vecchi contratti relativi alla PESC. (Seguito dato/aggiornamento 2011 di una raccomandazione del 2009). |
X |
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CAPITOLO 9
«Amministrazione»
INDICE
Introduzione | 9.1-9.6 |
Caratteristiche specifiche della rubrica del QFP | 9.3-9.4 |
Estensione e approccio dell’audit | 9.5-9.6 |
Regolarità delle operazioni | 9.7-9.8 |
Esame delle relazioni annuali di attività e dei sistemi selezionati | 9.9 |
Osservazioni sulle singole istituzioni e organismi | 9.10-9.14 |
Parlamento europeo | 9.11 |
Comitato economico e sociale europeo (CESE) | 9.12 |
Altre istituzioni e organismi | 9.13 |
Corte dei conti | 9.14 |
Conclusioni e raccomandazioni | 9.15-9.17 |
Conclusione per il 2014 | 9.15 |
Raccomandazioni | 9.16-9.17 |
Allegato 9.1 — |
Risultati della verifica delle operazioni per la rubrica «Amministrazione» |
Allegato 9.2 — |
Seguito dato alle raccomandazioni formulate in precedenza per la rubrica «Amministrazione» |
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INTRODUZIONE |
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Grafico 9.1 — Rubrica 5 del quadro finanziario pluriennale — «Amministrazione» (2) (miliardi di euro)
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Caratteristiche specifiche della rubrica del QFP |
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Estensione e approccio dell’audit |
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REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI |
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Grafico 9.2 — Incidenza dei vari tipi di errore sul livello di errore stimato
Fonte: Corte dei conti europea. |
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ESAME DELLE RELAZIONI ANNUALI DI ATTIVITÀ E DEI SISTEMI SELEZIONATI |
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OSSERVAZIONI SU SINGOLE ISTITUZIONI E ORGANISMI |
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Parlamento europeo |
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Riquadro 9.1 — Debolezze riscontrate nei controlli svolti dal Parlamento europeo sulle sovvenzioni di funzionamento versate ai partiti politici europei. Il Parlamento europeo non si è accertato che le spese rimborsate da un partito politico alle organizzazioni affiliate fossero state realmente sostenute. In un caso, per giunta, il sostegno finanziario erogato a una singola organizzazione affiliata ha superato il massimale di 60 000 euro (13). Il Parlamento europeo non ha preso tutte le misure necessarie per garantire che i contratti firmati dai partiti politici fossero oggetto di gare di appalto appropriate. In una procedura di appalto, un partito politico non è stato in grado di dimostrare pienamente che il contratto era stato aggiudicato all'offerta economicamente più vantaggiosa. In un altro caso, non vi era alcun documento da cui risultasse che l'appalto era stato aggiudicato a seguito di una procedura di gara. |
Riquadro 9.1 — Carenze nei controlli del Parlamento europeo sulle sovvenzioni operative versate a partiti politici europei Il sostegno finanziario a favore delle organizzazioni affiliate oltre il massimale di 60 000 euro è stato accettato solo per il periodo transitorio dell’esercizio 2013, in quanto il regolamento finanziario era da poco entrato in vigore e l’interpretazione delle norme relative al sostegno finanziario a favore di terzi è stata stabilizzata solo nel corso dell’esercizio. A partire dal 2014 il superamento del massimale non sarà più accettato quale spesa ammissibile. A seguito delle osservazioni preliminari della Corte, il Parlamento ha chiarito le condizioni per il sostegno finanziario a favore delle organizzazioni affiliate e per gli appalti nella versione rivista della «Guide on operating grants awarded by the EP to parties and foundations at European level» (Guida alle sovvenzioni di funzionamento concesse dal Parlamento europeo ai partiti politici e alle fondazioni a livello europeo) del 1o giugno 2015. Ulteriori chiarimenti saranno trasmessi all’Ufficio di presidenza del Parlamento in vista della sua approvazione nel quadro della chiusura dei conti dei partiti e delle fondazioni per l’esercizio 2014. |
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Comitato economico e sociale europeo (CESE) |
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Altre istituzioni e organismi |
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Corte dei conti |
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CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI |
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Conclusione per il 2014 |
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Raccomandazioni |
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9.17. |
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Si veda la risposta al paragrafo 9.11. |
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Si rimanda alle osservazioni del CESE relative al punto 9.12. |
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Si veda la risposta al paragrafo 9.11. |
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La Commissione accetta la raccomandazione e ha già preso provvedimenti per migliorare il sistema di monitoraggio in vigore. Nel prossimo futuro (2015/2016) sarà inoltre assicurato un follow-up sistematico della situazione familiare del personale. Si veda la risposta al paragrafo 9.13. |
(1) Tale rubrica comprende le spese amministrative di tutte le istituzioni dell'Unione europea (UE), le pensioni e i pagamenti effettuati a favore delle Scuole europee. Queste ultime formano oggetto di una relazione annuale specifica presentata al Consiglio superiore delle Scuole europee. Copia della relazione è trasmessa al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione.
(2) Una parte delle spese amministrative è inclusa in altre rubriche del QFP. Gli stanziamenti eseguiti nel 2014 nel quadro di queste rubriche ammontano in totale a 1,3 miliardi di euro.
(3) Le nostre relazioni annuali specifiche sulle agenzie e gli altri organismi sono pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE.
(4) In base all’approccio a rotazione applicato dal 2012, l’audit dei sistemi riguarda, ogni anno, due o tre istituzioni od organismi ed è svolto su un campione di operazioni estratto per ciascuna istituzione/organismo e per ciascun sistema.
(5) Nel 2014, l'audit ha compreso l'esame di un campione di procedure di assunzione svoltesi presso il Comitato economico e sociale europeo (15), presso il Comitato delle regioni (15) e presso il Mediatore europeo (10).
(6) Nel corso dell'audit per il 2014 è stato esaminato un campione di procedure di appalto esperite dal Comitato economico e sociale europeo (15), dal Comitato delle regioni (15) e dal Mediatore europeo (7).
(7) DG Risorse umane e sicurezza, Ufficio di gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO), Ufficio per le infrastrutture e la logistica di Bruxelles e DG Informatica.
(8) PricewaterhouseCoopers, Società a responsabilità limitata, Revisori d’impresa.
(9) La nostra stima dell'errore è basata su un campione rappresentativo. La cifra indicata è la stima migliore. Abbiamo stimato, con un livello di affidabilità del 95 %, che il tasso di errore nella popolazione si colloca tra lo 0,1 % e lo 0,9 % (rispettivamente, il limite inferiore e quello superiore dell’errore).
(10) Regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 novembre 2003 relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (GU L 297 del 15.11.2003, pag. 1), modificato dal regolamento (CE) n. 1524/2007 (GU L 343 del 27.12.2007, pag. 5) e Decisione dell'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo, del 29 marzo 2004, che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 2004/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici a livello europeo (GU C 112 del 9.4.2011, pag. 1).
(11) In base alla definizione delle organizzazioni affiliate, queste ultime devono essere ufficialmente riconosciute dal partito europeo interessato, figurare nello statuto dello stesso oppure la collaborazione fra il partito e l'organizzazione affiliata deve essere basata su un partenariato di fatto accertato; è necessario che i partiti descrivano l'«affiliazione» in causa nella fase della domanda di sovvenzione.
(12) Cfr. anche il parere della Corte n. 1/2013 sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee e sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 per quanto concerne il finanziamento dei partiti politici europei (GU C 67 del 7.3.2013, pag. 1).
(13) Articolo 210 del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1).
(14) L'audit delle Agenzie dell'UE ha rivelato errori nel calcolo delle retribuzioni derivanti da informazioni non corrette trasmesse dalle agenzie al PMO nel contesto della transizione verso il nuovo statuto del personale 2004 dell'UE.
(15) Cfr. la relazione del revisore esterno sui rendiconti finanziari menzionata al paragrafo 9.6.
(16) Cfr. nota 4.
(17) Conformemente alla definizione armonizzata di operazioni sottostanti (per i dettagli cfr. allegato 1.1 , paragrafo 7).
Fonte: Conti consolidati provvisori dell’Unione europea per l’esercizio 2014.
ALLEGATO 9.1
RISULTATI DELLA VERIFICA DELLE OPERAZIONI PER LA RUBRICA «AMMINISTRAZIONE»
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2014 |
2013 (1) |
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DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE |
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Totale operazioni: |
129 |
135 |
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IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI |
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Livello di errore stimato |
0,5 % |
1,1 % |
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Limite superiore dell'errore (LSE) |
0,9 % |
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Limite inferiore dell'errore (LIE) |
0,1 % |
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(1) I dati relativi al 2013 sono stati ricalcolati per rispettare la struttura della relazione annuale sull'esercizio 2014 e consentire quindi il confronto fra i due esercizi. Il grafico 1.3 del capitolo 1 presenta la nuova classificazione dei risultati concernenti il 2013 in base alla struttura della relazione annuale sull'esercizio 2014.
ALLEGATO 9.2
SEGUITO DATO ALLE RACCOMANDAZIONI FORMULATE IN PRECEDENZA PER LA RUBRICA «AMMINISTRAZIONE»
Anno |
Raccomandazione della Corte |
Analisi della Corte sui progressi compiuti |
Risposta dell'istituzione |
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Pienamente attuata |
In corso di attuazione |
Non attuata |
Non applicabile (1) |
Elementi probatori insufficienti |
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Per la maggior parte degli aspetti |
Per alcuni aspetti |
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2012 |
Raccomandazione 1 (Parlamento europeo): Appalti Il Parlamento europeo dovrebbe provvedere affinché gli ordinatori migliorino la concezione, il coordinamento e lo svolgimento delle procedure d’appalto, e attuino a tal fine le opportune verifiche e forniscano direttive migliori (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2012, paragrafi 9.12 e 9.19, e relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.15 — 9.17 e 9.34). |
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L'audit ha evidenziato debolezze nelle procedure di appalto (cfr. paragrafo 9.11). |
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Si veda sopra la risposta al paragrafo 9.11. L’osservazione della Corte al paragrafo 9.11 si riferisce in modo specifico agli appalti dei gruppi politici. |
Raccomandazione 2 (Consiglio europeo e Consiglio): Appalti Il Consiglio dovrebbe provvedere affinché gli ordinatori migliorino la concezione, il coordinamento e lo svolgimento delle procedure d’appalto e attuino a tal fine le opportune verifiche e forniscano direttive migliori (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2012, paragrafi 9.14 e 9.19, e relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafo 9.18). |
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X |
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Il processo di aggiudicazione degli appalti del Consiglio è stato rafforzato, ad es. tramite il miglioramento dei controlli sull'adeguatezza delle spese, la revisione delle norme interne sui contratti relativi a immobili, forniture, servizi e lavori, il miglioramento dei modelli, corsi di formazione mirati e lo sviluppo di ulteriori orientamenti. |
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2011 |
Raccomandazione 3 (Parlamento europeo): Aggiornamento della situazione personale e degli assegni familiari percepiti dal personale Il Parlamento europeo dovrebbe fare in modo che il personale fornisca, a intervalli appropriati, i documenti che ne attestino la situazione personale, nonché porre in atto un sistema per il monitoraggio tempestivo di tali documenti (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.12 e 9.34). |
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L'audit ha riscontrato che permangono debolezze nella gestione degli assegni familiari (cfr. paragrafo 9.13). |
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Si veda sopra la risposta al paragrafo 9.13. |
2011 |
Raccomandazione 4 (Commissione): Aggiornamento della situazione personale e degli assegni familiari percepiti dal personale La Commissione dovrebbero fare in modo che il personale fornisca, a intervalli appropriati, i documenti che ne attestano la situazione personale, nonché porre in atto un sistema per il monitoraggio tempestivo di tali documenti (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.19 e 9.34). |
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L'audit ha riscontrato che permangono debolezze nella gestione degli assegni familiari (cfr. paragrafo 9.13). |
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La Commissione ha già preso provvedimenti per migliorare il sistema di monitoraggio in vigore. Nel prossimo futuro (2015/2016) sarà inoltre assicurato un follow-up sistematico della situazione familiare del personale. Si veda la risposta al paragrafo 9.13. |
Raccomandazione 5 (Servizio europeo per l'azione esterna): Aggiornamento della situazione personale e degli assegni familiari percepiti dal personale Il Servizio europeo per l'azione esterna dovrebbe fare in modo che il personale fornisca, a intervalli appropriati, i documenti che ne attestano la situazione personale, nonché porre in atto un sistema per il monitoraggio tempestivo di tali documenti (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.25 e 9.34). |
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L'audit ha riscontrato che permangono debolezze nella gestione degli assegni familiari (cfr. paragrafo 9.13). |
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Raccomandazione 6 (Parlamento europeo): Assunzione di agenti temporanei e contrattuali Il Parlamento europeo dovrebbe prendere provvedimenti per garantire l’applicazione, all’atto della stipulazione, proroga o modifica dei contratti di assunzione relativi al personale non permanente, delle disposizioni normative vigenti in materia (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.13 e 9.34). |
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X |
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Le azioni richieste sono state realizzate. Il Parlamento ritiene che le procedure di appalto siano adeguate, il che è stato confermato dall’assenza di risultanze della Corte in questo settore negli ultimi tre anni. |
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2011 |
Raccomandazione 7 (Comitato economico e sociale europeo): Assunzione di agenti temporanei e contrattuali Il Comitato economico e sociale europeo dovrebbe prendere provvedimenti per garantire l’applicazione, all’atto della stipulazione, proroga o modifica dei contratti di assunzione relativi al personale non permanente, delle disposizioni normative vigenti in materia (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.23, 9.24 e 9.34). |
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X |
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Nel corso del 2014 sono stati attuati nuovi orientamenti e nuove decisioni in materia di assunzione e inquadramento del personale temporaneo e degli agenti contrattuali. La gestione dei posti è ormai effettuata per via elettronica, utilizzando Sysper2. La trasparenza delle procedure di selezione è oggetto di speciale attenzione. |
Raccomandazione 8 (Servizio europeo per l'azione esterna): Assunzione di agenti temporanei e contrattuali Il Servizio europeo per l'azione esterna dovrebbe prendere provvedimenti per garantire l’applicazione, all’atto della stipulazione, proroga o modifica dei contratti di assunzione relativi al personale non permanente, delle disposizioni normative vigenti in materia (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.26 e 9.34). |
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X (1) |
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Raccomandazione 9 (Commissione): Appalti La Commissione dovrebbe, mediante controlli appropriati e un orientamento più efficace, fare in modo che gli ordinatori migliorino la concezione, il coordinamento e l'attuazione delle procedure di appalto (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.20, 9.21 e 9.34). |
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X |
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Dalla metà del 2011 i servizi competenti hanno adottato varie misure di semplificazione nel settore degli appalti per migliorare la qualità della documentazione di gara. Pur garantendo il rispetto del regolamento finanziario, si cerca di applicare un certo buon senso per favorire la partecipazione di un maggior numero di offerenti. |
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2011 |
Raccomandazione 10 (Servizio europeo per l'azione esterna): Appalti Il Servizio europeo per l'azione esterna dovrebbe, mediante controlli appropriati e un orientamento più efficace, fare in modo che gli ordinatori migliorino la concezione, il coordinamento e l'attuazione delle procedure di appalto (cfr. relazione annuale sull'esercizio 2011, paragrafi 9.28 e 9.34). |
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X (1) |
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(1) In base all'approccio a rotazione per l'esame approfondito dei sistemi di controllo in seno alle istituzioni e agli organismi, il seguito dato a queste raccomandazioni sarà verificato nei prossimi anni.