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Document 52014IR4833

    Parere del Comitato delle regioni — Servizi sanitari mobili

    GU C 19 del 21.1.2015, p. 80–83 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    21.1.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 19/80


    Parere del Comitato delle regioni — Servizi sanitari mobili

    (2015/C 019/17)

    Relatore:

    Martin Andreasson membro del consiglio regionale del Västra Götaland (SE/PPE)

    Testo di riferimento:

    Libro verde sulla sanità mobile («mHealth»)

    COM(2014) 219 final

    I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    Osservazioni generali

    1.

    accoglie con favore la consultazione pubblica avviata dalla Commissione europea in merito al suo Libro verde sulla sanità mobile (mHealth) per raccogliere i punti di vista sull’argomento. Lo sviluppo dei servizi sanitari mobili mette sotto i riflettori molte delle questioni di maggiore attualità per i sistemi sanitari europei, come ad esempio l’utilizzo più efficace delle risorse esistenti, il miglioramento della salute, una posizione più forte dei cittadini, condizioni lavorative adeguate per il personale del settore sanitario, un migliore utilizzo delle innovazioni e una migliore qualità dei servizi sanitari;

    2.

    sottolinea che il successo dello sviluppo dei servizi sanitari mobili dipende in gran parte dalla possibilità di coordinarlo con le altre iniziative in materia di sviluppo nel settore e dai modi di gestire sfide fondamentali come l’interoperabilità, la tutela della vita privata e la garanzia della qualità delle informazioni;

    3.

    sottolinea in particolare l’importanza della fiducia dei cittadini nella gestione dei dati da parte degli enti locali e regionali. Lo sviluppo dei servizi sanitari mobili deve tener conto dell’interesse legittimo delle persone per la tutela della propria vita privata. Occorre rimuovere i rischi particolari per la vita privata legati all’uso da parte dei cittadini di soluzioni mobili per la trasmissione di informazioni sensibili relativi alla salute e alla loro persona;

    4.

    fa presente che lo sviluppo di servizi sanitari mobili deve andare a vantaggio di tutti i cittadini dell’UE e non deve portare a maggiori disuguaglianze in termini di accessibilità e di impiego dei servizi sanitari. È quindi necessario progredire verso un utilizzo gratuito delle reti di accesso ai servizi sanitari mobili. L’obiettivo primario dello sviluppo dei servizi sanitari mobili deve essere l’interesse dei cittadini a disporre di una sanità efficace e sicura;

    5.

    sottolinea che i servizi sanitari mobili costituiscono un fattore chiave negli sforzi intesi a rafforzare la posizione dei cittadini e a offrire loro migliori possibilità di controllare la loro salute. I servizi sanitari mobili possono contribuire in maniera determinante ad accrescere la sicurezza e l’autonomia nella vita quotidiana degli anziani, dei disabili e dei malati cronici. Lo sviluppo di tali servizi deve pertanto tenere conto delle diverse condizioni dei cittadini. Le nuove applicazioni tecnologiche devono essere alla portata di tutti e rafforzare l’autonomia delle persone disabili, degli anziani e dei cittadini vulnerabili. In questo contesto, agli enti locali e regionali spetta l’importante compito di promuovere la formazione, sia del personale sanitario e di assistenza che dei cittadini, per quanto riguarda l’utilizzo delle nuove soluzioni tecniche e la gestione di dati sensibili.

    II.   PERTINENZA PER IL COMITATO DELLE REGIONI

    6.

    ricorda che, in numerosi Stati membri dell’UE, gli enti locali e regionali condividono la competenza in materia di pianificazione, definizione, attuazione e finanziamento della politica sanitaria e sociale. È quindi chiaro che gli enti locali e regionali devono essere coinvolti da vicino in qualsiasi riforma che abbia un impatto sull’assistenza sanitaria e sociale;

    7.

    fa notare che i servizi sanitari mobili e la sanità elettronica costituiscono delle priorità per molti enti locali e regionali in Europa. Tuttavia, il grado di sviluppo raggiunto varia a seconda dello Stato membro e della regione. È necessario intensificare la cooperazione interregionale e lo scambio di esperienze in materia di politiche e di pratiche in maniera tale che le punte avanzate della sanità mobile possano trasmettere le loro conoscenze. La Commissione europea può svolgere un ruolo in questo ambito raccogliendo e mettendo in comune le conoscenze e le buone pratiche;

    8.

    osserva che i sistemi sanitari europei si trovano di fronte a sfide simili, come l’aumento dei costi sanitari, l’invecchiamento della popolazione, maggiori rischi di patologie croniche e multiple, carenza di personale sanitario o assistenziale, disparità di trattamento per i pazienti e accesso diseguale all’assistenza sanitaria. Alcune di queste sfide si manifestano con particolare intensità nelle zone a bassa densità di popolazione e ad elevata dispersione abitativa. In questo contesto i servizi sanitari mobili costituiscono uno dei numerosi strumenti atti a far fronte a queste sfide. Per assicurare lo sviluppo dei servizi sanitari e garantire la salute e la qualità di vita dei cittadini europei in futuro, è importante quindi gestire al meglio lo sviluppo dei servizi sanitari mobili e tradurlo in benefici concreti per i pazienti e il personale sanitario.

    Potenzialità

    9.

    ritiene che un fattore di successo tanto per il miglioramento della sanità che per un maggiore benessere della popolazione sia una maggiore influenza e partecipazione dei cittadini nelle questioni legate alla salute e alla sanità. I servizi sanitari mobili costituiscono una delle premesse essenziali per elaborare le informazioni e rafforzare un’assunzione di decisioni condivisa in rapporto a queste due dimensioni che offrono ai cittadini maggiori possibilità di seguire i dati relativi alla propria salute, mantenersi in salute e, se necessario, far fronte ad eventuali malattie. Essi offrono inoltre nuove possibilità ai familiari e ad altre persone interessate di partecipare ed essere informati, con il consenso del cliente, circa le questioni di salute di un parente, nonché di contribuire attivamente e mantenere i contatti con il personale sanitario e sociale;

    10.

    sottolinea in particolare che una maggiore digitalizzazione e l’innalzamento del livello delle conoscenze in materia di salute possono aiutare un maggior numero di persone che risiedono in regioni isolate, a bassa densità demografica o comunque svantaggiate ad accedere non solo a informazioni e profilassi di qualità, ma anche ad assistenza, terapie e controllo medico alla portata di tutti. Questo contribuisce altresì a creare condizioni più propizie che consentiranno alle persone di rimanere nella propria casa e di vivere in modo autonomo più a lungo. I servizi sanitari mobili possono contribuire in molti modi a creare una sanità maggiormente incentrata sulla persona;

    11.

    rileva che la sanità mobile può contribuire notevolmente a promuovere un metodo di lavoro fondato su dati oggettivi e ad agevolare e migliorare le condizioni lavorative dei professionisti del settore sanitario. Essa potrebbe infatti garantire la disponibilità delle informazioni giuste al momento più opportuno, la possibilità di documentare informazioni importanti in concomitanza con la visita del paziente o ancora di realizzare un consulto a distanza. Affinché la sanità mobile divenga un autentico fattore di miglioramento e di incremento d’efficacia, è necessario che le relative soluzioni sviluppate e adoperate nella pratica offrano un sostegno effettivo ai professionisti del settore nel loro lavoro con i pazienti;

    12.

    reputa che, grazie a soluzioni adatte e mirate, la sanità mobile possa svolgere un ruolo importante ai fini del miglioramento della qualità e dell’efficacia delle prestazioni sanitarie. La sanità mobile, ad esempio, può contribuire a ridurre il numero dei ricoveri e i giorni di ricovero in ospedale dei malati cronici e aiutarli a somministrarsi da soli una parte maggiore delle cure. È quindi importante che la sanità mobile non si sviluppi al margine del sistema sanitario, bensì in maniera quanto più possibile integrata, tenendo presente che è uno strumento inteso a ottenere risultati migliori per i cittadini;

    13.

    è del parere che lo sviluppo dei servizi sanitari mobili possa apportare un contributo positivo allo sviluppo dell’imprenditorialità e alla crescita dell’occupazione nelle regioni, contribuendo anche allo sviluppo di servizi che possono essere prestati a livello sia nazionale che internazionale. Per stimolare ulteriormente l’imprenditorialità, potrebbero essere adottate diverse iniziative, come ad esempio formazioni, concorsi tra imprese e servizi di consulenza su come affermarsi sul mercato. Inoltre, per poter sviluppare servizi in grado di comunicare con gli operatori sociali e sanitari, gli imprenditori devono avere una maggiore conoscenza delle norme tecniche e semantiche utilizzate da detti operatori. Nelle attività di sviluppo occorre assicurare un adeguato livello di cooperazione tra il contesto di attività del settore pubblico e quello delle imprese.

    Rapporti tra le parti

    14.

    sottolinea che la sanità mobile costituisce un complemento ma anche una parte integrante dell’assistenza sanitaria tradizionale. Non si tratta di creare un sistema parallelo o di sostituire la competenza professionale del personale sanitario, né tantomeno di sopprimere del tutto i contatti personali tra pazienti e personale sanitario. Al contrario, la sanità mobile contribuisce a rafforzare le competenze dei pazienti, a renderli più informati e a creare nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario. Affinché la sanità mobile diventi uno strumento valido sia per i cittadini che per il personale sanitario vi è bisogno di iniziative in termini di comunicazione mirata ai diversi gruppi e di sviluppo delle competenze professionali, nonché di una efficace gestione dei cambiamenti;

    15.

    osserva che finora lo sviluppo nell’ambito della sanità elettronica è stato in gran parte promosso dai soggetti pubblici del settore sanitario. Il successo dello sviluppo dei servizi sanitari mobili richiede una prospettiva più ampia nonché una più stretta collaborazione tra gli operatori sanitari, i fornitori di servizi e gli imprenditori pubblici e privati, e ovviamente i pazienti e le rispettive associazioni.

    Economia

    16.

    fa notare che, nonostante le notevoli variazioni che si registrano nel settore, attualmente molti dei sistemi di rimborso previsti dai sistemi sanitari europei si fondano sugli interventi, sulle visite fisiche e sul numero dei pazienti esaminati. Di norma il rimborso è previsto per il fatto di ricevere fisicamente una persona bisognosa di assistenza e non per il fatto di aiutarla a mantenersi in salute o a somministrarsi da sola una parte maggiore delle cure. Per realizzare il pieno potenziale della sanità mobile, in particolare nel settore della promozione della salute, può quindi risultare necessario esaminare nuovi modelli di rimborso che siano maggiormente basati sul valore;

    17.

    osserva che, secondo il Comitato di politica economica dell’UE, il 30-40 % dei costi sanitari degli Stati membri è imputabile alle persone di età superiore ai 65 anni e che la quota di queste ultime nella popolazione totale dovrebbe aumentare dal 17 % rilevato nel 2010 al 30 % nel 2060. Inoltre, si prevede che nel 2050 vi saranno solo due persone attive per ogni persona di età superiore ai 65 anni, rispetto alle 4 persone attive del 2004. La sanità mobile offre la possibilità di contribuire a far fronte alle sfide demografiche e all’aumento dei costi sanitari dato che concorre tra l’altro a ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri, ad accrescere il numero delle persone che si curano da sole e a migliorare lo stato di salute dei cittadini dell’UE.

    Interoperabilità

    18.

    sottolinea che lo sviluppo dei servizi sanitari mobili pone in rilievo l’esigenza di promuovere l’interoperabilità giuridica, linguistica e tecnica. Un’efficace condivisione elettronica dei dati non solo tra i diversi operatori sanitari ma anche tra questi ultimi e i pazienti è essenziale per migliorare la qualità, accrescere l’efficacia e rafforzare la posizione dei pazienti. È quindi estremamente importante adoperarsi affinché le soluzioni di sanità mobile che vengono messe a punto permettano uno scambio di informazioni tra le diverse applicazioni, da un lato, e tra le applicazioni e i sistemi utilizzati nel contesto dell’assistenza sanitaria, dall’altro. Queste sono delle condizioni fondamentali, visto che gli Stati membri dell’UE si trovano di fronte a sfide comuni. In questo contesto l’UE può svolgere un ruolo importante, promuovendo l’elaborazione di norme e specifiche comuni; osserva che una maggiore interoperabilità comporta allo stesso tempo un importante equilibrio tra apertura e sicurezza, dato che l’aumento dell’interoperabilità non deve mai tradursi in un flusso incontrollato di dati. È essenziale che la comunicazione sia fondata su scelte consapevoli in base al quadro normativo vigente e a requisiti di sicurezza;

    Sicurezza dei dati e rispetto della vita privata

    19.

    sottolinea che il successo dello sviluppo dei servizi sanitari mobili dipende dal modo in cui può essere garantita la tutela della vita privata. La fiducia dei cittadini nelle prestazioni sanitarie e nella gestione dei relativi dati è una condizione imprescindibile affinché gli enti locali e regionali possano erogare un servizio sanitario sicuro e di buona qualità. Si tratta, tra le altre cose, di garantire che i dati sensibili non finiscano nelle mani di persone non autorizzate o che le informazioni riguardanti i pazienti non siano utilizzate per finalità diverse da quelle per le quali i pazienti stessi hanno dato il loro consenso. Potrebbe pertanto risultare utile esaminare l’opportunità di introdurre, oltre alla legislazione in vigore in questo ambito, ulteriori controlli, orientamenti o certificazioni dei servizi sanitari mobili prestati dagli operatori. Sarebbe inoltre auspicabile stimolare lo sviluppo di dispositivi affidabili e sicuri che identifichino le persone attraverso i dati biometrici;

    20.

    osserva che nell’elaborazione di atti legislativi è necessario evitare di pregiudicare la ricerca e un sistematico miglioramento della qualità al di là dei limiti consentiti dalla necessità di garantire la protezione dei dati sui pazienti. Occorre trovare il massimo equilibrio possibile tra l’indispensabile tutela della vita privata e la tradizione affermatasi nei sistemi sanitari, al fine di realizzare una migliore qualità e di conseguire maggiori risultati per i pazienti attuali e futuri, grazie all’ausilio delle informazioni raccolte. In questo contesto il CdR sottolinea in particolare la necessità di tenere conto di questo aspetto nei lavori sulla proposta di un nuovo regolamento sulla protezione dei dati, affinché sia possibile trovare un compromesso tra questi due obiettivi, allo scopo di ottimizzazione;

    21.

    ritiene essenziale che i cittadini abbiano la certezza che i servizi di sanità mobile offerti oppure raccomandati dagli operatori sanitari possono essere adoperati in maniera sicura e che contribuiscono a migliorare la salute e la qualità di vita. Tra l’altro, sarà necessario garantire per quanto possibile la qualità dei servizi sanitari mobili da un punto di vista medico. In tale contesto chiede di operare una chiara distinzione tra le applicazioni concernenti lo stile di vita e i dispositivi medici. I servizi sanitari mobili che appartengono a quest’ultima categoria vanno valutati applicando i modelli generalmente riconosciuti per la valutazione di dispositivi e metodi medici e rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 93/42/CEE concernente i dispositivi medici. Inoltre, è indispensabile che le informazioni disponibili siano chiare affinché i consumatori, i pazienti e il personale sanitario possano scegliere i servizi di sanità mobile più adeguati alle loro necessità.

    Sussidiarietà

    22.

    sottolinea che la competenza in ordine all’organizzazione e alla fornitura di servizi sanitari e assistenza medica spetta agli Stati membri, e in un buon numero di questi sono le autorità regionali e locali a essere competenti per quanto riguarda la totalità o una buona parte della politica sanitaria e sociale. Tali autorità svolgono pertanto un ruolo centrale nello sviluppo dei servizi sanitari e nella loro digitalizzazione mediante la sanità elettronica e i servizi sanitari mobili. Per questo motivo è necessario assicurare una stretta cooperazione con le autorità locali e regionali e il rispetto del principio di sussidiarietà nelle future iniziative dell’UE in materia di sanità mobile.

    Bruxelles, 4 dicembre 2014.

    Il presidente del Comitato delle regioni

    Michel LEBRUN


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