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Document 52014IR2994

    Parere del Comitato delle regioni — Una strategia macroregionale alpina per l’Unione europea

    GU C 19 del 21.1.2015, p. 32–35 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    21.1.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 19/32


    Parere del Comitato delle regioni — Una strategia macroregionale alpina per l’Unione europea

    (2015/C 019/07)

    Relatore:

    Herwig VAN STAA (AT/PPE), presidente del parlamento del Land Tirolo

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    1.

    accoglie con soddisfazione le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2013 in cui la Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, viene invitata ad elaborare una strategia dell’UE per la regione alpina (EUSALP) entro il giugno 2015;

    2.

    sottolinea che, grazie a questo mandato, il ruolo delle regioni nel processo di elaborazione e attuazione della strategia EUSALP viene notevolmente potenziato; in forza di ciò, per promuovere l’ulteriore sviluppo, l’Europa deve riconoscere e valorizzare le proprie diversità piuttosto che pretendere di uniformarle. Le strategie macroregionali sono uno strumento che può contribuire concretamente alla valorizzazione delle peculiarità di sviluppo di territori differenti, rispettando le loro naturali vocazioni e caratteristiche;

    3.

    apprezza il concetto di strategia macroregionale quale quadro integrato, approvato dal Consiglio europeo e sostenuto dal Parlamento europeo, relativo agli Stati membri ei paesi terzi della stessa zona geografica, volto ad affrontare sfide comuni e a intensificare la cooperazione in rapporto alla coesione economica, sociale e territoriale (1);

    4.

    si impegna a continuare a sostenere lo sviluppo e l’attuazione delle strategie macroregionali, come già sottolineato nel parere sul valore aggiunto di tali strategie (2), e sottolinea che il valore aggiunto delle strategie macroregionali esistenti è già stato riconosciuto a livello politico e strategico (3);

    5.

    osserva che la strategia EUSALP costituirà la quarta strategia macroregionale dell’UE, dopo quelle per la regione del Mar Baltico, la regione del Danubio e la regione adriatica e ionica, e, alla luce delle importanti sfide che altre macroregioni europee si trovano ad affrontare, manifesta il suo sostegno alla creazione di altre strategie macroregionali;

    6.

    accoglie con favore il fatto che nel quadro della strategia EUSALP cooperino tra loro cinque Stati membri dell’UE (Germania, Francia, Italia, Austria e Slovenia) e due paesi terzi (Liechtenstein e Svizzera), che recano così un contributo essenziale all’integrazione paneuropea. Questa componente di integrazione conferisce un valore aggiunto rilevante alla strategia macroregionale (4);

    7.

    sottolinea che sono state le regioni alpine ad adottare l’iniziativa di proporre una strategia comune per tutta la regione alpina a livello di UE, e che l’EUSALP è stata successivamente definita dalle regioni interessate in un autentico processo dal basso verso l’alto, ovvero dal livello degli Stati alpini fino al livello europeo;

    8.

    si compiace del fatto che la Commissione europea, di concerto con gli Stati e le regioni dell’area alpina, stia elaborando, all’interno del comitato direttivo dell’EUSALP, un piano d’azione specifico destinato a tradurre in pratica la strategia;

    9.

    esprime soddisfazione per il fatto che un’ampia consultazione sulle priorità finora elaborate della strategia EUSALP abbia consentito a tutti i soggetti interessati e ai cittadini di valutare tali priorità, proporre e sviluppare ulteriori tematiche, nonché individuare altri attori interessati, al fine di mettere a punto gli obiettivi e gli strumenti più adeguati per conseguire l’elevato livello di sviluppo e di benessere a cui aspirano tutti gli enti locali e regionali della regione alpina;

    10.

    sottolinea che la cooperazione transfrontaliera nella regione alpina vanta una lunga tradizione e ha dato vita, sin dagli anni «70, a molteplici strumenti cooperativi tra cui la Comunità di lavoro delle regioni alpine centrali (Arge-Alp), la Comunità di lavoro delle regioni alpine orientali (Alpe-Adria), la Convenzione delle Alpi, il programma dell’UE per la regione alpina, strutture di cooperazione bilaterali e multilaterali come l’Euroregione Alpi-Mediterraneo oppure i gruppi europei di cooperazione territoriale “Senza Confini” e l»«Euregione Tirolo-Alto Adige-Trentino», nonché diverse organizzazioni della società civile;

    11.

    osserva che la strategia EUSALP si fonda chiaramente su un approccio dal basso verso l’alto e che dovrà tenere conto del significativo lavoro svolto grazie agli strumenti di cooperazione transfrontaliera disponibili nella regione alpina, le cui ampie attività di cooperazione, venendo riunite sotto un denominatore comune, dovrebbero essere strutturate in maniera ancora più efficiente ed efficace;

    12.

    rammenta che uno dei principali valori aggiunti delle strategie macroregionali consiste nel far fronte alle sfide comuni mediante le attività mirate dei soggetti interessati, utilizzando al meglio strumenti di finanziamento adeguati come i partenariati pubblico-privati;

    13.

    sottolinea che l’EUSALP fornirà risposte comuni alle sfide alle quali deve far fronte la regione alpina. Tra queste sfide si possono citare la salvaguardia della qualità della vita, di un elevato livello di protezione dell’ambiente e di uno sviluppo economico prospero nel contesto della globalizzazione, dei cambiamenti climatici e demografici, in particolare dei profondi mutamenti strutturali nei settori dell’agricoltura e del turismo, della deindustrializzazione, del divario digitale e dell’accesso limitato ai servizi d’interesse generale in determinate regioni;

    14.

    sottolinea che la catena alpina rappresenta il punto di riferimento della strategia, e che la regione alpina è costituita, nel suo nucleo centrale, dalla zona montana, come previsto nel campo di applicazione della convenzione per la protezione delle Alpi, ma anche dal territorio circostante che conta una serie di grosse metropoli. Tali aree sono legate tra loro da strette interazioni e da relazioni funzionali che influiscono sullo sviluppo economico, sociale ed ambientale;

    15.

    riconosce che le regioni montane e il territorio circostante in cui sorgono i centri urbani perseguono spesso istanze e priorità diverse, e sottolinea la necessità di rafforzare il dialogo su un piano di parità tra il nucleo centrale della regione alpina e le zone limitrofe, al fine di raggiungere un equilibrio tra gli interessi delle popolazioni di entrambe le aree;

    16.

    approva una certa flessibilità nell’applicazione della strategia EUSALP in modo che la portata della cooperazione strategica venga definita caso per caso in funzione delle esigenze specifiche del campo d’azione e alla luce delle relazioni funzionali tra il nucleo centrale della regione alpina e il territorio circostante.

    Obiettivi e tematiche della strategia EUSALP

    17.

    concorda sul fatto che la strategia EUSALP permetterà di fornire dei contributi specifici e adeguati alla regione alpina ai fini dell’attuazione della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, così da promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell’Europa;

    18.

    raccomanda che le priorità strategiche dell’EUSALP vengano definite in modo da dare priorità agli interessi delle zone montane situate al centro della regione alpina e da tenere adeguatamente conto degli interessi delle rispettive aree periferiche e città, in maniera da trasformare l’interdipendenza tra queste aree in vantaggi reciproci;

    19.

    è convinto che gli approcci innovativi, che permettono di conciliare gli elementi della strategia orientati allo sviluppo con la necessaria protezione dell’ambiente, siano essenziali per il successo dell’EUSALP, poiché costituiscono una condizione necessaria per conservare e valorizzare in maniera sostenibile la regione alpina in quanto ambiente di vita, spazio economico e area naturale situati al centro dell’Europa;

    20.

    fa riferimento alla risoluzione del Parlamento europeo del 23 maggio 2013 su una strategia macroregionale per le Alpi (2013/2549(RSP)] e fa presente che il contenuto della strategia deve essere coerente con la Convenzione delle Alpi;

    21.

    sottolinea l’importanza della partecipazione in partenariato di tutti gli attori territoriali all’elaborazione e all’attuazione dell’EUSALP e accoglie con favore il contenuto finora elaborato dal comitato direttivo EUSALP, con la partecipazione su basi di parità delle regioni, degli Stati e della Commissione europea, dei pilastri «Garantire la crescita sostenibile e promuovere la piena occupazione, la competitività e l’innovazione grazie al consolidamento e alla diversificazione delle attività economiche ai fini del rafforzamento della reciproca solidarietà tra le regioni montane e le regioni urbane», «Promuovere lo sviluppo territoriale ponendo l’accento sulla mobilità ecocompatibile, sul rafforzamento della cooperazione accademica, sullo sviluppo dei servizi e sulla politica relativa ai trasporti e all’infrastruttura di comunicazione», nonché «Promuovere la gestione sostenibile dell’energia, delle risorse naturali e culturali, la tutela dell’ambiente e la conservazione della biodiversità e delle zone naturali»;

    22.

    alla luce dello sviluppo integrato di questi contenuti nel piano d’azione, chiede che si accordi una particolare attenzione ai seguenti temi: lo stimolo dell’occupazione; lo sviluppo di catene di valore alpine, del turismo e di una rete di imprese alpine su scala macroregionale; il rafforzamento dei servizi di interesse generale, e la reciproca solidarietà tra le persone che vivono in diverse aree nella regione alpina; il miglioramento della connettività, superando il digital divide delle aree meno favorite; il rafforzamento dell’intermodalità e dell’interoperabilità nel settore dei trasporti; il collegamento delle reti di trasporto locali e regionali con le principali vie di comunicazione europee; l’impegno a favore del passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia; l’aumento dell’efficienza energetica e della produzione sostenibile di energie rinnovabili, e in particolare lo sfruttamento delle risorse idriche; la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse naturali e culturali; nonché l’ulteriore sviluppo della gestione dei rischi naturali di fronte ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla difesa idrogeologica e ambientale;

    23.

    auspica che il piano d’azione crei sinergie tra i diversi programmi esistenti e che sia incentrato su un numero limitato di priorità che consentano di concentrare le risorse.

    Governance multilivello

    24.

    prende atto con interesse della relazione della Commissione europea sulla governance delle strategie macroregionali (5); ritiene tuttavia che tale relazione non prenda sufficientemente in considerazione il ruolo di responsabili delle decisioni svolto dalle regioni;

    25.

    sottolinea il ruolo degli enti locali e regionali, i quali assicurano il radicamento nel territorio auspicato dai cittadini nella definizione dell’EUSALP. Osserva, altresì, che è necessario sviluppare le condizioni che consentano anche agli enti locali e regionali di attuare progetti faro;

    26.

    ricorda che la strategia EUSALP potrà dare buoni risultati soltanto se la leadership di questo processo di governance multilivello continuerà a essere condivisa con gli attori politici regionali e locali, che comprendono anche i gruppi europei di cooperazione territoriale, e se sarà rispettato il principio di sussidiarietà sancito dal diritto dell’UE; a questo proposito sembra opportuno stimolare il coinvolgimento anche degli attori, sociali, economici e culturali all’interno dei territori coinvolti;

    27.

    chiede che vengano definite delle modalità di attuazione della strategia che, in base al principio della governance multilivello contemplato nella Carta del Comitato delle regioni (6), assicurino la partecipazione degli enti regionali a parità di condizioni con il livello nazionale, secondo le rispettive competenze;

    28.

    sottolinea che il gruppo interregionale Macroregione alpina, costituito dal CdR nel giugno 2014, sosterrà la Commissione europea e gli Stati alpini, tramite i loro punti di contatto nazionali, nel processo di definizione e di sorveglianza di una strategia per le Alpi e nell’elaborazione del relativo piano d’azione, darà maggiore visibilità alla regione a livello regionale, nazionale ed europeo mediante la promozione della sua identità comune e in tal modo ne metterà in risalto tutte le potenzialità;

    29.

    raccomanda che sia introdotta la rotazione della presidenza dell’EUSALP, la quale verrebbe assicurata dagli Stati o dalle regioni dei diversi Stati membri per definire i principali orientamenti della strategia. Ogni Stato membro della strategia alpina ne assumerebbe la direzione per un anno, in base a un principio di rotazione concordato dagli Stati membri stessi, per offrire in modo equilibrato un certo margine di manovra agli Stati e alle regioni interessati e per suddividere equamente il lavoro legato alla gestione dell’EUSALP. La direzione e l’organizzazione di un forum strategico potrebbero rientrare anch’esse tra i compiti della presidenza;

    30.

    è favorevole al fatto che le regioni e gli Stati membri aderenti all’EUSALP istituiscano, sul modello dei coordinatori europei in materia di TEN-T, la funzione di coordinatore per la strategia, il quale durante il suo mandato non ricopra incarichi politici e non abbia alcun potere esecutivo, con l’obiettivo di assistere la Commissione europea e la presidenza, e di garantire una migliore integrazione della strategia nelle politiche delle istituzioni europee;

    31.

    chiede che la funzione di coordinatore per la strategia EUSALP sia svolta da una personalità, proveniente da una delle regioni interessate, dotata di esperienza nel settore della cooperazione interregionale e transfrontaliera nella regione alpina. Questo aspetto riveste un’importanza fondamentale in particolare alla luce dell’orientamento dal basso verso l’alto della strategia;

    32.

    ritiene che una concezione globale equilibrata delle strutture di governance politica debba consentire che entrino in gioco equamente gli interessi di Stati e regioni, a fianco della Commissione europea;

    33.

    è favorevole al fatto che la Commissione europea svolga un ruolo importante nella direzione strategica dell’EUSALP, in particolare garantendo la coerenza con le politiche e le posizioni dell’UE, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione dell’approccio macroregionale nelle politiche dell’UE, in particolare nei programmi e strumenti di finanziamento europei;

    34.

    ritiene che, nella prospettiva di un’ampia diffusione della responsabilità, la governance dell’attuazione delle priorità strategiche debba realizzarsi in primo luogo al livello dei singoli ambiti prioritari all’interno dei «pilastri» e che, soprattutto per i temi trasversali come i cambiamenti climatici, sia necessario mettere a punto forme di organizzazione particolari;

    35.

    è convinto che le strategie e politiche europee non possano essere attuate efficacemente senza una governance multilivello, e invita a coinvolgere anche i gruppi europei di cooperazione territoriale, nelle loro rispettive aree di competenza, come strumenti di applicazione delle strategie;

    36.

    fa riferimento alla risoluzione del Parlamento europeo del 23 maggio 2013 su una strategia macroregionale per le Alpi [2013/2549(RSP)] e sottolinea altresì la necessità di tenere conto, nell’attuazione dell’EUSALP, della cooperazione e delle reti transnazionali esistenti in questo ambito;

    37.

    riconosce che è possibile conseguire risultati tangibili per i cittadini europei solo mediante dei progetti concreti che attuino il piano d’azione dell’EUSALP, e chiede la rimozione degli ostacoli di natura regolamentare e amministrativa che ne impediscono l’attuazione;

    38.

    sottolinea che le strategie macroregionali offrono un quadro adeguato per il coinvolgimento dei soggetti della società civile nel processo decisionale politico, al fine di creare sinergie con le iniziative esistenti e di assicurare un’utilizzazione ottimale delle risorse; a tal proposito e per rendere maggiormente concreto il coinvolgimento precedentemente descritto ed efficace l’accesso e l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili sembra opportuno sancire accordi e protocolli di collaborazioni con gli stessi soggetti della società civile, come ad esempio le associazioni di categoria, le camere di commercio, le università e gli altri soggetti economici e sociali dei territori coinvolti;

    39.

    propone di coinvolgere il Consiglio d’Europa, e in particolare il Congresso dei poteri locali e regionali, nella strategia macroregionale alpina, tanto più che due Stati interessati da tale strategia — la Svizzera e il Liechtenstein — non sono membri dell’UE bensì del Consiglio d’Europa.

    Finanziamento

    40.

    si compiace del fatto che il regolamento recante disposizioni comuni e la cooperazione territoriale europea consentano di sostenere le priorità macroregionali grazie a tutti i fondi strutturali, e chiede alla Commissione europea di definire come questi fondi possano essere utilizzati nella regione alpina in maniera coerente con gli accordi di partenariato e i programmi operativi regionali;

    41.

    riconosce che la «regola dei tre no» (no ai nuovi atti giuridici, no alle nuove istituzioni dell’UE e no ai nuovi fondi) ha contribuito a garantire un impiego più efficace delle risorse finanziarie per la cooperazione territoriale europea nelle regioni in cui è già operativa una strategia macroregionale. Tuttavia, sottolinea l’importanza dei finanziamenti più a lungo termine. I finanziamenti a lungo termine sono necessari soprattutto alle organizzazioni responsabili di coordinare l’attuazione della strategia. Nello spirito di una governance multilivello, gli Stati membri interessati e i rispettivi enti locali e regionali devono assumersi maggiori responsabilità e destinare risorse sufficienti per l’attuazione della strategia macroregionale alpina;

    42.

    in linea con i suoi pareri sulle strategie macroregionali esistenti (7), ribadisce la validità al tempo stesso della «regola dei tre sì» (maggiore coordinamento nell’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili, maggiore coordinamento istituzionale e un maggior numero di idee e progetti nuovi) e raccomanda di coinvolgere effettivamente gli enti locali e regionali in tale coordinamento;

    43.

    si compiace che il programma di cooperazione transnazionale Spazio alpino 2014-2020 preveda una priorità che permetterà di sostenere modelli di governance innovativi;

    44.

    si attende che l’EUSALP realizzi un migliore coordinamento dei fondi disponibili a livello europeo, nazionale, regionale e locale, e pertanto esorta in particolare la Commissione europea e i suoi servizi responsabili sia dei programmi operativi a valere sui fondi strutturali e di investimento europei così come dei programmi a gestione diretta ad adoperarsi, nei rispettivi ambiti di competenza, ad assicurare l’attuazione degli obiettivi e azioni dell’EUSALP nel quadro di tali strumenti e politiche.

    Bruxelles, 3 dicembre 2014.

    Il presidente del Comitato delle regioni

    Michel LEBRUN


    (1)  COM(2013) 468 final.

    (2)  CDR5074-2013_00_00_TRA_AC.

    (3)  Cfr. le conclusioni del Consiglio sul valore aggiunto delle strategie macroregionali del 22 ottobre 2013.

    (4)  COM(2013) 468 final.

    (5)  COM(2014) 284 final.

    (6)  COR-2014-01728-00-00-RES-TRA.

    (7)  Cfr. ad esempio il parere del CdR sul tema Strategia riveduta dell’UE per la regione del Baltico (CDR1272-2012_00_00_TRA_AC).


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