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Document 52013AR6651

    Parere del Comitato delle regioni — Pacchetto Naiades II

    GU C 126 del 26.4.2014, p. 48–52 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.4.2014   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 126/48


    Parere del Comitato delle regioni — Pacchetto Naiades II

    2014/C 126/12

    I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    Osservazioni generali

    1.

    accoglie con favore il pacchetto Naiades II, seguito logico del Naiades I, che ha rappresentato il primo approccio integrato a livello di UE per lo sviluppo del trasporto sulle vie navigabili interne; approva pienamente le iniziative della Commissione volte a ridare vigore al settore del trasporto sulle vie navigabili interne e a incrementare la sua quota sul trasporto totale in modo da sfruttarne appieno il potenziale;

    2.

    sostiene la scelta della Commissione di considerare prioritario il trasferimento modale dal trasporto su strada a quello su ferrovia, sulle vie navigabili interne e al trasporto marittimo, e insiste sulla necessità di internalizzare i costi esterni di tutte le modalità;

    3.

    raccomanda di sviluppare il settore del trasporto per via navigabile e ritiene che esso offra una soluzione al problema della congestione del traffico stradale; in virtù del livello di sicurezza e del ridotto impatto ambientale che garantisce, lo considera inoltre un modo di trasporto affidabile, sicuro e sostenibile;

    4.

    mette in risalto il ruolo degli enti locali e regionali nella pianificazione territoriale e nella programmazione dei trasporti: un efficace assetto territoriale può agevolare l'aggregazione delle attività economiche e creare poli integrati che riducano le necessità di trasporto e facciano del trasporto multimodale un'opzione più interessante; riconosce altresì l'importanza dell'infrastruttura di trasporto per lo sviluppo economico regionale, il ruolo dei porti interni come poli di sviluppo e il contributo delle vie navigabili alla riduzione della congestione dei porti marittimi e degli altri sistemi di trasporto; sottolinea che gli enti locali e regionali sostengono costi significativi per lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture essenziali e devono essere al centro degli sforzi volti a massimizzare l'uso della capacità delle vie navigabili interne;

    5.

    riconosce che, a differenza di altre modalità, le vie navigabili interne non si limitano a soddisfare esigenze di trasporto, ma rivestono un ruolo significativo in termini di approvvigionamento idrico, protezione dalle inondazioni, generazione di energia, usi ricreativi e turistici, nonché in quanto importanti ecosistemi, e svolgono una funzione nel quadro dell'agricoltura e della pesca; a tale proposito incoraggia il settore del trasporto su vie navigabili interne a mantenere la propria posizione di avanguardia tra i modi di trasporto rispettosi dell'ambiente e a conservare un corretto equilibrio tra le proprie attività e le altre funzioni delle vie navigabili, che a volte sono in competizione con le attività stesse;

    6.

    sostiene gli interventi pubblici volti a migliorare, in questo settore, le condizioni operative, l'infrastruttura, le prestazioni ambientali, l'innovazione e l'integrazione nella catena logistica; ritiene che, sebbene il trasporto sulle vie navigabili interne sia liberalizzato e operi in un mercato interno dei trasporti, detti investimenti pubblici possano essere giustificati dato il notevole impatto della crisi economica sul settore e i benefici ambientali e socioeconomici che esso genera.

    Sussidiarietà e proporzionalità

    7.

    ritiene che il pacchetto Naiades II sia conforme ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità.

    Considerazioni specifiche sulla comunicazione

    8.

    concorda con la valutazione generale che la Commissione dà del settore delle vie navigabili interne: la prevalenza dei battellieri-artigiani (lavoratori autonomi) e la natura frammentata dell'offerta; l'indebolimento rispetto ad altri operatori del settore dei trasporti e il lungo e costante declino della quota modale in confronto al trasporto stradale; la sovraccapacità e la conseguente concorrenza in materia di prezzi; l'incapacità di reinvestire e innovare; gli scarsi progressi nell'eliminazione delle criticità e delle strozzature infrastrutturali più gravi e nel contrastare la perdita di competitività del settore in seguito al rallentamento dell'economia dell'UE;

    9.

    approva, pertanto, i principali settori di intervento di Naiades II e l'obiettivo che consiste nel fare del settore del trasporto sulle vie navigabili interne un modo di trasporto di qualità, ben governato, efficiente, sicuro, integrato nella catena intermodale, con posti di lavoro di qualità e una manodopera qualificata, che applichi rigorosi standard ambientali; è convinto che tale settore possa apportare un contributo significativo alla politica europea dei trasporti, nella quale deve essere sufficientemente integrato;

    10.

    ritiene che oggi gli Stati membri debbano impegnarsi appieno a realizzare gli obiettivi chiave, e che il settore delle vie navigabili interne debba adottare un approccio più proattivo e coerente alla soluzione di alcuni dei punti deboli fondamentali che lo caratterizzano;

    11.

    riconosce le carenze di Naiades I e, affinché Naiades II possa essere più efficace, suggerisce che la Commissione europea, se necessario in combinazione con le risorse della piattaforma Platina (1), definisca una tabella di marcia chiara per l'attuazione, con obiettivi e tappe intermedie, e un approccio più coerente al reperimento delle risorse, sia finanziarie che di altra natura.

    (a)   Un'infrastruttura di qualità

    12.

    mette in guardia contro il rischio di considerare il trasporto per via navigabile come qualcosa di isolato rispetto agli altri tipi di trasporto, e ritiene che rafforzando la sua interconnettività con altri modi di trasporto si potrà contribuire ad attirare una più ampia quota di mercato e a rafforzare l'intero settore;

    13.

    si rallegra del fatto che le vie navigabili interne siano state inserite in 6 dei 9 corridoi della rete centrale delle TEN-T, e auspica che le strutture di attuazione e di governance di tali corridoi siano rappresentative di tutti i modi, e che il potenziale e la specificità del trasporto per via navigabile siano adeguatamente riconosciuti nel quadro di queste reti, in modo da completare i collegamenti mancanti ed eliminare le strozzature più evidenti del settore;

    14.

    si augura che l'impegno di lungo periodo per la rete centrale e per quella globale possa apportare alcuni elementi di un quadro legislativo stabile che dovrebbe contribuire ad attrarre nuovi investimenti nel settore;

    15.

    incoraggia gli Stati membri pertinenti, in collaborazione con gli enti locali e regionali e altri soggetti interessati, a dar seguito agli impegni assunti e a presentare alla Commissione proposte dettagliate di progetti in materia di vie navigabili interne e dei relativi porti, in modo da poter beneficiare del meccanismo per collegare l'Europa e di un possibile aumento (fino al 40 %) del tasso di cofinanziamento disponibile per tali progetti; ritiene che gli investimenti nelle infrastrutture materiali ma anche in quelle immateriali aiuteranno il settore a realizzare il proprio potenziale;

    16.

    ribadisce l'invito rivolto agli Stati membri interessati affinché tengano nel dovuto conto la navigazione interna nell'elaborazione dei programmi quadro di investimenti e degli strumenti nazionali di pianificazione, e mettano in pratica gli impegni già assunti, onde sostenere la nascita e lo sviluppo di sistemi economici regionali;

    17.

    sottolinea l'importanza di garantire che i tratti navigabili secondari siano mantenuti e migliorati, ove pertinente ai fini della navigazione, in modo da conservare una rete completa e assicurare la vitalità economica dei più piccoli operatori del settore.

    (b)   La qualità attraverso l'innovazione

    18.

    riconosce la mancanza di una cultura dell'innovazione nel settore della navigazione interna e ne comprende le ragioni; concorda con la Commissione sulla necessità che il settore faccia propria l'agenda RSI, individui le future priorità e sia più attivo nello sfruttamento delle opportunità;

    19.

    suggerisce che gli enti locali e regionali potrebbero contribuire all'applicazione dell'innovazione nel settore sostenendo politiche adeguate per l'innovazione e un uso delle risorse e degli strumenti finanziari adattato al settore.

    (c)   Funzionamento corretto del mercato

    20.

    sostiene gli sforzi profusi dalla Commissione per ridurre la frammentazione e incoraggiare le sinergie tra gli operatori del mercato; riconosce che alcune delle regole applicate al settore della navigazione interna vengono definite a livello regionale o nazionale, e ritiene che la Commissione, nel rispetto del principio di sussidiarietà, dovrà avere la massima flessibilità possibile nel processo verso l'armonizzazione;

    21.

    è favorevole all'internalizzazione dei costi esterni per tutti i modi di trasporto, ma ritiene che essa non debba costituire un mezzo per aumentare i costi dei trasporti; è dell'avviso che calcolando correttamente il prezzo delle esternalità sarà possibile fare raffronti più precisi tra i diversi modi di trasporto, col risultato di promuovere i modi più rispettosi dell'ambiente e di motivare il settore ad affrontare i costi esterni, il che dovrebbe avvantaggiare specificamente il trasporto sulle vie navigabili interne;

    22.

    è convinto, d'altro canto, della necessità di riflettere approfonditamente sull'opportunità di introdurre la tariffazione delle infrastrutture per la costruzione di nuove infrastrutture o per la manutenzione di quelle esistenti, perché essa costituirebbe un ulteriore onere finanziario a carico della navigazione interna e imporrebbe di decidere sull'eventuale imposizione di tariffe sugli altri utenti delle vie navigabili;

    23.

    prende atto della proposta della Commissione di valutare gli ostacoli allo sviluppo dei porti interni e auspica che, prima di avviare ulteriori iniziative legislative su questo tema, siano nuovamente consultati gli enti locali e regionali interessati.

    (d)   Qualità dell'ambiente attraverso la riduzione delle emissioni

    24.

    sostiene gli sforzi volti a rendere la flotta più rispettosa dell'ambiente e a ridurre gli inquinanti atmosferici, e sottolinea che l'approccio adottato dovrebbe essere neutro sul piano delle tecnologie per quanto riguarda la tecnologia dei motori e la scelta dei carburanti, e avere il miglior rapporto costi-benefici;

    25.

    suggerisce tuttavia che, per determinare i possibili benefici di tali operazioni sotto il profilo dell'energia e della riduzione delle emissioni di carbonio, occorre un'attenta valutazione che tenga conto dell'età dell'imbarcazione, delle prestazioni del motore e delle caratteristiche di carico, e una comprensione delle elevate quantità di energia grigia necessarie per dotare le imbarcazioni di nuovi motori; a tale proposito chiede che si intensifichino gli sforzi volti a migliorare la fattibilità economica e la standardizzazione dell'adeguamento delle attrezzature per ridurre i costi e le emissioni di tutte le imbarcazioni esistenti;

    26.

    ritiene che attualmente vi sia una carenza di incentivi, attraverso misure di natura tanto giuridica quanto finanziaria, tali da incoraggiare il settore della navigazione interna ad affrontare efficacemente il problema della riduzione delle emissioni; il Comitato raccomanda pertanto un approccio integrato, che consenta di utilizzare diversi fondi o programmi, come LIFE+, TEN-T e Orizzonte 2020, per una flotta più verde di navigazione interna, e attende con interesse la valutazione d'impatto delle diverse opzioni prese in considerazione riguardo ai limiti di emissioni per le imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, sia esistenti che nuove per combattere l'inquinamento atmosferico alla fonte;

    27.

    esprime perplessità circa il fatto che il documento di lavoro dei servizi della Commissione indichi nel GNL (2) l'unica soluzione al problema della qualità dell'aria e l'apparente facilità nella trasferibilità delle soluzioni tecnologiche da un modo di trasporto a un altro, quando è ancora in corso il dibattito su quale sia la soluzione tecnologica più adatta per consentire al settore di conformarsi alle norme; ritiene che il GNL rappresenti sì un'opzione promettente, ma nulla più, e che la tempistica per l'attuazione sia irrealistica;

    28.

    richiama l'attenzione sul fatto che senza un adeguato coinvolgimento degli stessi interessati potrebbe essere difficile sostenere lo sviluppo di un trasporto per vie navigabili che sia rispettoso dell'ambiente.

    (e)   Una manodopera qualificata e posti di lavoro di qualità

    29.

    concorda con l'approccio proposto dalla Commissione per il miglioramento delle competenze e delle qualifiche del settore, che dovrebbe incrementare l'accesso al lavoro e la mobilità, rafforzare la sicurezza, aumentare la qualità dei posti di lavoro e creare condizioni di equa concorrenza.

    (f)   Integrazione della navigazione interna nella catena logistica multimodale

    30.

    sottolinea il ruolo che possono svolgere gli enti locali e regionali attraverso una migliore integrazione della logistica basata sulla navigazione interna nei loro piani di mobilità urbana sostenibile;

    31.

    è favorevole, ove ciò sia praticabile, all'integrazione dei flussi di informazioni adeguati degli altri modi di trasporto nei servizi di informazione fluviale (servizi RIS); pur rimanendo insolute questioni concernenti: (a) la condivisione delle informazioni che possono essere sensibili dal punto di vista commerciale, e (b) l'onere che costituisce per gli operatori la necessità di investire nei sistemi di trasporto intelligenti, riconosce che i servizi RIS modificati potrebbero rappresentare un prezioso strumento per la gestione della catena di approvvigionamento, l'ottimizzazione dei flussi di merci e la riduzione dei costi e delle emissioni;

    32.

    attende con interesse i risultati della valutazione dei servizi RIS attualmente in corso e auspica che la Commissione sia in grado di proporre modifiche della direttiva RIS; ritiene infatti che i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) rappresentino un elemento importante che può contribuire ad agevolare un efficiente trasporto intermodale e il corretto funzionamento delle vie navigabili interne, nonché a ridurre gli oneri amministrativi, ivi compresi i complessi requisiti transfrontalieri tra gli Stati membri dell'UE e i paesi terzi.

    Governance

    33.

    approva l'intenzione di adottare un nuovo approccio alla governance del settore della navigazione interna per eliminare i doppioni in materia di disposizioni giuridiche e competenze; a tale proposito di compiace della firma dell'accordo amministrativo tra la DG MOVE e la Commissione centrale per la navigazione sul Reno (CCNR), che introduce un quadro per la cooperazione rafforzata finalizzata allo sviluppo del settore; auspica vivamente la conclusione di accordi analoghi con altre commissioni fluviali;

    34.

    incoraggia gli organi competenti in materia di navigazione interna a rafforzare il coordinamento per migliorare le modalità di rappresentanza del settore e ad assumersi la responsabilità diretta di alcuni degli obiettivi del pacchetto Naiades II;

    35.

    mette in risalto il potenziale della Strategia dell'UE per la regione del Danubio (EUSDR) sul piano dello sviluppo integrato e della governance di un bacino fluviale; ritiene che l'attuazione di detta strategia potrebbe migliorare notevolmente il trasporto sul Danubio, che presenta una notevole capacità di incremento dei volumi di traffico.

    Finanziamento

    36.

    constata la presenza, nella comunicazione, di numerosi riferimenti a vari programmi di finanziamento dell'UE (FSE, meccanismo per collegare l'Europa, Orizzonte 2020) ma rileva l'assenza apparente di un approccio coerente o sistematico al modo in cui detti fondi possano contribuire al conseguimento degli obiettivi;

    37.

    chiede alla Commissione di presentare con urgenza il documento di lavoro dei servizi da essa proposto, riguardante il finanziamento di Naiades; raccomanda che l'individuazione e la quantificazione delle esigenze del settore della navigazione interna in termini di investimenti siano accompagnate da orientamenti chiari sull'accesso ai finanziamenti; in tal modo il documento costituirà un utile contributo alla tabella di marcia per l'attuazione (proposta nel precedente punto 11);

    38.

    ritiene che i fondi strutturali e d'investimento possano essere impiegati per sostenere gli obiettivi fondamentali di Naiades; nutre tuttavia qualche preoccupazione circa il fatto che gli indicatori fondamentali usati per misurare i risultati dei suddetti fondi, in particolare del FESR e del fondo di coesione, riguardano soltanto le infrastrutture stradali e ferroviarie e che, in presenza di tali opzioni, rischiano di incentivare gli investimenti nei relativi modi di trasporto, a scapito della navigazione interna;

    39.

    prende atto del riferimento agli strumenti finanziari e ritiene che vi sia un certo margine per l'applicazione dei finanziamenti della Banca europea per gli investimenti al settore della navigazione interna.

    Osservazioni specifiche in merito alla proposta di regolamento

    40.

    condivide la filosofia alla base della modifica proposta al regolamento riguardante una politica di capacità della flotta, che, se sarà efficace, renderà più semplice il ricorso al fondo di riserva e il suo impiego a favore di misure aggiuntive volte a promuovere il trasporto sulle vie navigabili interne, conformemente agli obiettivi di Naiades II.

    Osservazioni specifiche in merito alla proposta di direttiva

    41.

    approva l'obiettivo della proposta di direttiva consistente nel separare le norme tecniche dagli aspetti procedurali, semplificando così la procedura di aggiornamento di tali norme e apportando maggiore chiarezza e trasparenza al settore;

    42.

    sostiene l'approccio pragmatico e flessibile proposto, che prevede una riduzione dei requisiti o un'applicazione parziale dei requisiti tecnici per particolari zone (Stati membri), sulla base della natura delle loro vie navigabili interne.

    II.   PROPOSTE DI EMENDAMENTO

    Emendamento 1

    COM(2013) 621 final

    Considerando 2

    Motivazione

    Il secondo considerando del regolamento fa riferimento all'adeguamento delle imbarcazioni al progresso tecnico. Il Comitato delle regioni propone di includere un riferimento all'innovazione connesso a uno degli obiettivi centrali di Naiades II, ossia quello di rendere le imbarcazioni più rispettose dell'ambiente.

    Emendamento 2

    COM(2013) 621 final

    Articolo 1

    Testo proposto dalla Commissione

    Emendamento del Comitato delle regioni

    L'articolo 8 del regolamento (CE) n. 718/1999 è sostituito dal seguente:

    L'articolo 8 del regolamento (CE) n. 718/1999 è sostituito dal seguente:

    «Articolo 8

    Fatto salvo l'articolo 3, paragrafo 5, ogni Stato membro può adottare misure intese in particolare a:

    facilitare il conseguimento del prepensionamento oppure la riqualificazione in un'altra attività economica per i lavoratori del settore della navigazione interna che si ritirano dall'attività;

    organizzare corsi di formazione o di riqualificazione professionale per i membri dell'equipaggio che lasciano l'attività;

    migliorare le capacità degli addetti del settore della navigazione interna, per garantire l'evoluzione e il futuro della professione;

    incoraggiare il raggruppamento dei battellieri-artigiani (lavoratori autonomi) in cooperative e rafforzare le organizzazioni di rappresentanza del settore della navigazione interna a livello di Unione europea;

    incoraggiare l'adeguamento delle imbarcazioni al progresso tecnico per migliorare le condizioni di lavoro e promuovere la sicurezza;

    incoraggiare l'ammodernamento delle navi e il loro adeguamento al progresso tecnico per quanto riguarda le prestazioni ambientali.»

    «Articolo 8

    Fatto salvo l'articolo 3, paragrafo 5, ogni Stato membro può adottare misure intese in particolare a:

    facilitare il conseguimento del prepensionamento oppure la riqualificazione in un'altra attività economica per i lavoratori del settore della navigazione interna che si ritirano dall'attività;

    organizzare corsi di formazione o di riqualificazione professionale per i membri dell'equipaggio che lasciano l'attività;

    migliorare le capacità degli addetti del settore della navigazione interna, per garantire l'evoluzione e il futuro della professione;

    incoraggiare sostenere il raggruppamento dei battellieri-artigiani (lavoratori autonomi) in cooperative e rafforzare le organizzazioni di rappresentanza del settore della navigazione interna a livello di Unione europea;

    incoraggiare promuovere l'adeguamento delle imbarcazioni al progresso tecnico per migliorare le condizioni di lavoro e promuovere la sicurezza;

    incoraggiare l'ammodernamento delle navi e il loro adeguamento al progresso tecnico per quanto riguarda le prestazioni ambientali.»

     

    Si potranno inoltre adottare altre misure, purché conformi e funzionali agli obiettivi del pacchetto Naiades.

    Motivazione

    Il Comitato delle regioni vorrebbe che il fondo di riserva fosse impiegato in modo proattivo e per contribuire al conseguimento degli obiettivi del pacchetto Naiades. Ritiene inoltre che il verbo «incoraggiare» sia eccessivamente vago e propone di sostituirlo con termini più precisi che garantiscano un approccio più proattivo da parte degli Stati membri.

    Bruxelles, 31 gennaio 2014

    Il presidente del Comitato delle regioni

    Ramón Luis VALCÁRCEL SISO


    (1)  Platina — piattaforma per l'attuazione di Naiades, finanziata attraverso il 7PQ.

    (2)  Gas naturale liquefatto.


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