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Document 52013TA1213(25)

Relazione sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio 2012 corredata delle risposte del Fondo

GU C 365 del 13.12.2013, p. 180–183 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

13.12.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 365/180


RELAZIONE

sui conti annuali del Fondo pensioni dell’Europol relativi all’esercizio 2012 corredata delle risposte del Fondo

2013/C 365/25

INTRODUZIONE

1.

Il Fondo pensioni dell’Europol (di seguito «il Fondo» o «EPF») con sede a L'Aia, è stato istituito dall’articolo 37 dell’allegato 6 del precedente statuto del personale applicabile ai dipendenti dell’Ufficio europeo di polizia (Europol) con sede a l’Aia. Le norme relative al Fondo sono state stabilite dall’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 (1) e modificate dalla decisione del Consiglio 2011/400/UE (2). La finalità del Fondo è finanziare ed erogare le pensioni del personale che lavorava per l’Europol prima che questo diventasse un’agenzia europea il 1o gennaio 2010.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

2.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli interni del Fondo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori forniti dai lavori svolti da altri auditor (ove pertinenti) e l’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

3.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali del Fondo (3) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

4.

Ai sensi degli articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (4), la direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali del Fondo e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti:

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali del Fondo comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, l’applicazione di politiche contabili appropriate per il Fondo e adottate dal Consiglio (5), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. La direzione del Fondo e il direttore dell'Ufficio europeo di polizia approvano i conti annuali dopo che il contabile del Fondo li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili e corredati di una nota nella quale dichiarano, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria del Fondo;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria, richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

5.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (6), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali del Fondo, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

6.

L'audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell'adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

7.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

8.

A giudizio della Corte, i conti annuali del Fondo presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2012, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario del Fondo e alle norme contabili adottate dal Consiglio.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

9.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Paragrafo d’enfasi

10.

La Corte attira l’attenzione sulle note 2.6 e 2.7 della relazione annuale 2012 del Fondo: il consiglio di amministrazione del Fondo ha redatto i conti nella prospettiva della continuazione dell'attività. Si prevede, tuttavia, che nel 2013 verrà liquidata la maggior parte dei diritti a pensione attualmente non ancora versati mediante trasferimento ad un altro regime pensionistico e che al 31 dicembre 2014 non vi saranno partecipanti attivi. I rispettivi consigli di amministrazione del Fondo e di Europol stanno valutando, assieme al Consiglio, le opzioni per il futuro del Fondo, tra cui la liquidazione dello stesso poco dopo il 31 dicembre 2014.

11.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

ALTRE OSSERVAZIONI

12.

Lo statuto del personale di Europol ha fissato la capitalizzazione dei contributi pensionistici versati dai funzionari a un tasso annuo del 3,5 %. Poiché i contributi sono mensili e possono differire da un mese all’altro, l’uso di un tasso annuo non è corretto e pertanto dovrebbe essere applicato un tasso mensile. Tale situazione non incide tuttavia in maniera rilevante sui conti annuali.

SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

13.

Nell'allegato viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l'esercizio precedente.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 7 ottobre 2013.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Documento 5397/99 disponibile nel registro pubblico del Consiglio: http://register.consilium.europa.eu/.

(2)  GU L 179 del 7.7.2011, pag. 5.

(3)  I conti includono il bilancio finanziario, lo stato delle entrate e delle spese, la tabella dei flussi di cassa e le note esplicative.

(4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(5)  Conformemente all’atto del Consiglio del 12 marzo 1999 che adotta le norme relative al fondo pensioni dell'Europol e alla decisione del Consiglio del 28 giugno 2011 che lo modifica, i conti sono preparati sulla base delle norme contabili olandesi sui fondi pensione, ossia la Direttiva 610 della normativa olandese in materia di informativa finanziaria, e degli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board.

(6)  Articolo 185, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).


ALLEGATO

Seguito dato alle osservazioni per l’esercizio precedente

Anno

Osservazioni della Corte

Stato di avanzamento delle azioni correttive

(Completato / In corso / Pendente / N.D.)

2011

La Corte ha rilevato carenze nella procedura che l’Europol ha offerto al proprio personale per uscire dal Fondo. Quando l’Ufficio è diventato un’agenzia dell’UE a pieno titolo nel 2010, è stato chiesto al personale che non versava più contributi al Fondo (1) di uscire dallo stesso optando o per il versamento di un’indennità una tantum o per il trasferimento dei diritti a pensione accumulati a regimi pensionistici alternativi [ad esempio, l’Ufficio Gestione e liquidazione dei diritti individuali (PMO), regimi pensionistici nazionali, compagnie private]. Non è stato però stabilito un termine entro cui il personale era tenuto a decidere.

Completato

2011

Alla fine dell’esercizio, il Fondo disponeva di attività finanziarie nette pari a 16 milioni di euro, di cui 15,98 milioni di euro erano detenuti presso una banca.

Completato

2011

Il consiglio di amministrazione non ha ancora preparato le procedure per la verifica annuale dei diritti pensionistici, tra cui l’accertamento dell’esistenza in vita dei beneficiari. Nel 2011, alle sei persone a cui venivano ancora erogate pensioni era stato richiesto di confermare il proprio luogo di residenza: di queste, una sola ha risposto.

Completato


(1)  In quanto divenuto soggetto allo statuto del personale dell’UE.


LA RISPOSTA DEL FONDO PENSIONI DI EUROPOL

12.

Europol prende atto dell’osservazione della Corte dei conti europea. Le trascurabili conseguenze si traducono in una differenza - non per i beneficiari ma per il fondo pensioni di Europol (EPF) — pari a 1 EUR ogni 10 000 EUR in diritti pensionistici accertati. È atteso che al 31 dicembre 2014 non vi sia più alcun partecipante attivo nell’ambito dell’EPF. Alla luce di quanto sopra, non saranno attuati adeguamenti, come confermato dal consiglio di amministrazione dell'EPF.


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