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Document 52011XC0416(04)

    Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari

    GU C 119 del 16.4.2011, p. 15–18 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    16.4.2011   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 119/15


    Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari

    2011/C 119/09

    La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione ai sensi dell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

    DOCUMENTO UNICO

    REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

    «FIGUE DE SOLLIÈS»

    N. CE: FR-PDO-0005-0544-30.03.2006

    DOP ( X ) IGP ( )

    Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

    1.   Denominazione:

    «Figue de Solliès»

    2.   Stato membro o paese terzo:

    Francia

    3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:

    3.1.   Tipo di prodotto:

    Classe 1.6

    «Ortofrutticoli e cereali freschi o trasformati»

    3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di (1):

    «Figue de Solliès» (fico di Solliès) è il nome attribuito a un fico viola della varietà Brogiotto nero (Bourjassotte Noire), venduto fresco e intero, di diametro superiore o uguale a 40 mm. Presenta una buccia senza punture di insetti, non ammaccata e senza tracce di attrito della foglia sul frutto. Caratterizzato da un equilibrio di sapori aciduli e dolci, il fico di Solliès ha un tenore di zucchero superiore o uguale a 14 °Brix, garantito al confezionamento. Il frutto ha la forma di una goccia d’acqua schiacciata, di colore viola con nervature nere, di consistenza densa, soda e duttile. Il ricettacolo è sottile, verde pallido; la polpa è carnosa, brillante e succosa, del colore della marmellata di fragole, con numerosi fini grani beige. L’olfatto è elegante, di poca intensità, con note vegetali e fruttate di anguria, melone bianco, fragola e frutti rossi. Il gusto è pieno, dal caratteristico equilibrio acidulo e dolce, prima croccante e poi fondente, con intensi aromi vegetali, fruttati e floreali.

    3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati):

    3.4.   Alimenti per animali (solo per prodotti di origine animale):

    3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avvenire nella zona geografica identificata:

    La produzione e il confezionamento devono avvenire nella zona geografica della denominazione.

    3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.:

    Il confezionamento e la commercializzazione avvengono in cassette a strato singolo o in vassoi di capacità massima di 1 kg, in modo da tutelare la qualità del prodotto. I lotti messi in vendita sono di calibro e colore omogenei.

    Il confezionamento avviene obbligatoriamente nella zona geografica di denominazione, a causa della fragilità del prodotto e per preservarne la qualità e le caratteristiche della denominazione. Infatti il fico è un frutto che in generale non sopporta bene i trasporti ed eventuali colpi. Per questi motivi deve essere maneggiato il meno possibile ed essere confezionato molto rapidamente in recipienti che evitino qualsiasi rischio di schiacciamento (cassetta a strato singolo o vassoio di 1 kg al massimo). D’altronde, questa restrizione obbliga a confezionare i fichi appena smistati, quindi nel luogo in cui è effettuato lo smistamento, per il quale sono necessarie le conoscenze specifiche dei produttori della zona geografica.

    3.7.   Norme specifiche relative all’etichettatura:

    Ciascuna confezione unitaria reca:

    il nome della denominazione di origine protetta «Figue de Solliès» in caratteri di dimensioni non minori di quelle dei caratteri più grandi presenti sull'etichettatura,

    la dicitura «denominazione di origine protetta» subito prima o subito dopo il nome della denominazione, senza altre aggiunte,

    il logo «AOP Figue de Solliès» depositato all’INPI dal consorzio.

    Oltre all’etichettatura, i documenti di accompagnamento e le fatture devono anch’essi recare il nome della denominazione di origine e la dicitura «denominazione di origine protetta».

    4.   Delimitazione concisa della zona geografica:

    La zona geografica del fico di denominazione «Figue de Solliès» è situata nel dipartimento del Var, nella Francia sudorientale, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. La zona geografica comprende 15 comuni, di cui due solo in parte. Si tratta dei comuni di Belgentier, Carqueiranne, Cuers, La Crau, La Farlède, La Garde, Hyères, La Londe-Les-Maures, Pierrefeu-du-Var (sezioni A1, A2, A3, A4, A5, B1, B2, B3, B4, C1, C2p, C3, D5p, D6p, E5, E6, E7, E8, E9, E10, E11, E12), Puget-Ville (sezioni A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, B1, B2, B3, B4, C, D1, D2, D3, D4, E1, E2, E3, E4, F10), Le Pradet, Solliès-Pont, Solliès-Toucas, Solliès-Ville e La Valette-du-Var.

    Un documento cartografico con la definizione dei limiti della zona geografica è depositato in municipio per i comuni di cui la zona geografica comprende solo una parte del territorio.

    La delimitazione della zona si è fondata su criteri di ordine geografico (localizzazione fra la zona metamorfica dei Maures a est e i rilievi della Provenza calcarea a ovest), climatico (precipitazioni, igrometria, indice di Winkler), geologico (banchi di arenaria e pelitici di colore rosso e feccia di vino più o meno alterati), pedologico (terre brune, profonde, pietrose) e attinenti agli usi (varietà e conoscenze tradizionali).

    5.   Legame con la zona geografica:

    5.1.   Specificità della zona geografica:

    Sin dal medioevo, la coltivazione del fico si è ampiamente imposta nel bacino di Solliès, dove ha trovato le condizioni ideali per esprimere appieno le sue qualità e caratteristiche tipiche. Ma è alla fine del Novecento che il bacino di Solliès appare come autentico «giardino della Provenza» proprio grazie alla produzione dei fichi, secondo la descrizione poetica data dal giornale «Le Petit Marseillais» nell’edizione del 14 agosto 1898. Secondo i dati dell’ufficio di statistica del dipartimento del Var, nel 1903 il cantone di Solliès produsse quasi 1 100 tonnellate di fichi. A fine Ottocento e soprattutto all’inizio del Novecento il fico di Solliès ebbe un forte sviluppo commerciale, avvalendosi dei collegamenti ferroviari per raggiungere una più vasta clientela francese, come rievocato dall’autore Roger Livet nel 1962 nel suo libro «Habitat rural et structures agraires en Basse Provence».

    L’area geografica si inserisce interamente nell’estremità sudoccidentale della depressione permiana dei Maures settentrionali e del Tolonese. Essa corrisponde ai bacini medi e inferiori del Gapeau e del Réal Martin, che costituiscono una pianura solcata da piccole valli. Il bacino di Solliès ha la particolarità di essere delimitato da rilievi, che favoriscono condizioni climatiche specifiche. Si tratta di un clima mediterraneo caldo, propizio alla coltura del fico, con una media annuale di precipitazioni fra 700 e 800 mm e rarissime gelate. Il bacino di Solliès è situato in una regione di scontro tettonico fra la zona metamorfica dei Maures a est e la zona della Provenza calcarea a ovest. La zona è caratterizzata essenzialmente da banchi di arenaria con le sue peliti più o meno alterate, di colore rosso e di feccia di vino. I prodotti dell’alterazione di tali rocce permiane sono generalmente (nell’estremità settentrionale e nella parte centrale) frammisti a importanti apporti fra sabbio-limosi e limo-sabbiosi, con forte carica pietrosa calcarea. Il bordo orientale del bacino è ricoperto da apporti fra sabbio-limosi e limo-sabbiosi, pietrosi silicei in misura variabile. I suoli caratteristici delle piantagioni di fichi vanno da limosi a limo-sabbiosi, più o meno pietrosi, profondi, ben drenati, mediamente calcarei e sviluppati su apporti alluvionali e coalluvionali.

    La zona geografica è altresì caratterizzata dal predominio della varietà di fico Brogiotto nero, coltivata secondo gli usi tradizionali della zona geografica stessa. La varietà Brogiotto nero è prodotta quasi esclusivamente nella zona geografica della denominazione «Figue de Solliès». Infatti, la proporzione di fichi della varietà Brogiotto nero proveniente dalla zona geografica di produzione rappresenta il 90 % del tonnellaggio complessivo repertoriato in Francia nel 2006, secondo dati del Bassin Rhône Méditerranée (BRM), sezione frutta e verdura. Il fico di Solliès rappresenta il 74 % della superficie complessiva dei frutteti piantati a fico e il 77 % dei tonnellaggi prodotti nella zona geografica della denominazione.

    5.2.   Specificità del prodotto:

    Caratteristiche

    Il fico di Solliès è caratterizzato da un calibro superiore alla media dei calibri osservati sul mercato europeo del fico. Infatti, il fico di Solliès ha un calibro non inferiore a 40 mm. La sua originalità organolettica si esprime attraverso un ottimo equilibrio fra sapori aciduli e dolci, unico in Europa. Sebbene la varietà Brogiotto nero sia reperibile, in misura minore, anche in altri bacini di produzione, va però notato che i fichi raccolti fuori della zona geografica di denominazione, pur essendo visivamente simili, non possiedono le caratteristiche organolettiche del fico di Solliès. Il fico di Solliès esprime la propria originalità organolettica mediante un ottimo equilibrio fra sapori aciduli e dolci, mentre i fichi di varietà Brogiotto nero provenienti da altri bacini di produzione sono caratterizzati dal predominio dei sapori aciduli su quelli dolci, oppure da una minore ricchezza organolettica dovuta a un raccolto troppo precoce. Tale equilibrio fra sapori aciduli e dolci è ottenuto grazie a un tenore minimo di zucchero di 14 °Brix, al confezionamento.

    Il fico di Solliès è anche ricercato per la buona tenuta, che consente di conservarlo in buone condizioni per diversi giorni (frutto non ammaccato).

    È riconoscibile per la forma di goccia d’acqua schiacciata, il colore viola con nervature nere (almeno l’80 % della buccia è di colore viola), la densità, la relativa sodezza, la morbidezza, la succosità e la brillantezza della polpa.

    Notorietà

    Le specificità della zona d’origine conferiscono al fico di Solliès un insieme di qualità organolettiche inconfondibili per chi lo degusta. Il fico di Solliès gode di una notorietà che oltrepassa largamente la zona della denominazione ed è commercializzato sia a livello locale che a livello nazionale. Lo si trova, in particolare, a Lione e a Parigi, dove gode di un’ottima reputazione, ma anche in Svizzera e in Germania, ed è presente nella grande distribuzione sin dall’inizio degli anni Settanta.

    Inoltre, il prestigio del fico di Solliès ne fa un ingrediente di pregio in gastronomia. Ristoratori famosi propongono una grande varietà di pietanze a base di fichi di Solliès come accompagnamento di piatti sia salati che dolci. La notorietà del fico di Solliès trova anche un riscontro nelle schede di cucina delle riviste femminili e nei ricettari, che contengono numerose preparazioni a base di fichi di Solliès. L’omaggio più vibrante gli è stato tributato dal grande cuoco provenzale Guy Gedda, che nel 2004 ha pubblicato un’opera interamente dedicata al fico di Solliès, intitolata «La Magie de la figue dans la cuisine provençale», che rappresenta una dimostrazione eccelsa della crescente notorietà di questo fico.

    5.3.   Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):

    Il bacino di Solliès ha la particolarità di essere delimitato da rilievi, che favoriscono condizioni climatiche specifiche. Si tratta di un clima mediterraneo caldo, propizio alla coltura del fico, con una media di precipitazioni fra 700 e 800 mm e rarissime gelate. Il clima soleggiato garantisce valori rifrattometrici non inferiori a 14 °Brix durante tutto il raccolto. Dal punto di vista geologico, il bacino di Solliès è beneficiato da un amalgama pedologico consistente, con suoli generalmente limo-sabbiosi di profilo sano, con un notevole potenziale idrologico, che garantiscono al fico una crescita rapida e una ricca fogliazione, favorendo la ricchezza gustativa del fico di Solliès e l’equilibrio fra sapori aciduli e dolci. I suoli presentano un basso tenore calcareo (meno del 20 %), che garantisce un raccolto di fichi carnosi e succosi, con un calibro superiore a 40 mm, mentre la ricchezza minerale riscontrata è responsabile della complessità gustativa dei fichi prodotti nella zona.

    A questi elementi naturali propizi alla coltivazione del fico si aggiungono conoscenze ancestrali relative in particolare alle operazioni di piantagione, potatura e gestione dell’irrigazione, del raccolto, dello smistamento e del confezionamento. Tali conoscenze si traducono in primo luogo, per quanto riguarda l’arboricoltura, in ficheti adatti alla raccolta manuale coltivati «ad alberello», nonché in un raccolto (dal 15 agosto al 15 novembre) svolto da una manodopera numerosa e qualificata, specializzata nel raccolto manuale dei fichi dai rami a piena maturità (la raccolta ha inizio quando l’80 % dei fichi presentano una buccia con un minimo dell’80 % di colorazione viola). In tal modo, il frutto acquisisce la morbidezza, la succosità e la brillantezza caratteristici del fico di Solliès. Le conoscenze tradizionali locali hanno modo di esprimersi pienamente anche durante lo smistamento e il confezionamento di questi frutti assai fragili.

    Tutti questi fattori fanno del fico di Solliès la principale produzione di fichi in Francia, la quale rappresenta quasi il 58 % della produzione nazionale, pari a più di 1 900 tonnellate annuali.

    Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:

    [articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006]

    https://www.inao.gouv.fr/fichier/CDCFigueDeSollies.pdf


    (1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


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