EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52010AR0021

Parere del Comitato delle regioni «Mobilitare gli investimenti pubblici e privati per la ripresa e i cambiamenti strutturali a lungo termine: sviluppare i partenariati pubblico-privati»

GU C 15 del 18.1.2011, p. 23–25 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

18.1.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 15/23


Parere del Comitato delle regioni «Mobilitare gli investimenti pubblici e privati per la ripresa e i cambiamenti strutturali a lungo termine: sviluppare i partenariati pubblico-privati»

2011/C 15/05

IL COMITATO DELLE REGIONI FORMULA LE SEGUENTI RACCOMANDAZIONI:

sottolinea che i progetti di partenariato pubblico-privati (PPP) non vanno considerati come uno strumento di finanziamento a breve termine, bensì vanno analizzati nella prospettiva del ciclo di vita, dalla pianificazione e messa a punto fino al finanziamento, all'attuazione e al funzionamento, tenendo conto del fatto che il costo totale di un progetto è funzione della sua durata complessiva e che i contratti possono talvolta durare fino a 30 anni,

reputa che i PPP non siano adatti a tutte le situazioni: occorre infatti valutare il potenziale valore aggiunto di un PPP per ciascun progetto, ciascun servizio e ciascuna innovazione,

ritiene prematuro che la Commissione proponga una regolamentazione delle concessioni di servizi. Qualora invece la Commissione decida di introdurre tali concessioni nella direttiva sugli appalti, la regolamentazione dovrebbe essere concepita nel modo più semplice e flessibile possibile. In questo caso tale regolamentazione dovrebbe ispirarsi a quella contenuta nella direttiva per le concessioni di lavori pubblici e in nessun caso a quella relativa all'aggiudicazione degli appalti di servizi.

Relatrice

:

Catarina SEGERSTEN-LARSSON (SE/PPE), membro del Consiglio provinciale del Värmland

Testo di riferimento

:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Mobilitare gli investimenti pubblici e privati per la ripresa e i cambiamenti strutturali a lungo termine: sviluppare i partenariati pubblico-privato

COM(2009) 615 definitivo

I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO DELLE REGIONI

1.

esprime il proprio apprezzamento per il fatto che l'UE e gli Stati membri stiano mettendo in atto ambiziosi piani di ripresa intesi a stabilizzare il settore finanziario e a contenere gli effetti della crisi finanziaria ed economica sui cittadini e sull'economia reale. Desidera sottolineare nel contempo l'importanza che riveste la partecipazione degli enti regionali e locali;

2.

ritiene inoltre che i partenariati pubblico-privati (PPP) possano offrire modi efficaci per realizzare progetti infrastrutturali, fornire servizi pubblici e promuovere l'innovazione nell'ambito degli sforzi per stimolare la ripresa;

3.

in questo contesto desidera sottolineare che i progetti di PPP non vanno considerati come uno strumento di finanziamento a breve termine, bensì vanno analizzati nella prospettiva del ciclo di vita, dalla pianificazione e messa a punto fino al finanziamento, all'attuazione e al funzionamento, tenendo conto del fatto che il costo totale di un progetto è funzione della sua durata complessiva e che i contratti possono talvolta durare fino a 30 anni;

4.

reputa che i partenariati pubblico-privati non siano adatti a tutte le situazioni: occorre infatti valutare il potenziale valore aggiunto di un PPP per ciascun progetto, ciascun servizio e ciascuna innovazione;

5.

invita gli enti regionali e locali a esaminare con attenzione qualsiasi programma transfrontaliero di leasing finanziario per la realizzazione di infrastrutture pubbliche o di altri progetti di PPP che essi possano aver già sottoscritto, o che intendano sottoscrivere per il futuro, al fine di evitare sorprese negative e gravi ripercussioni per i loro bilanci;

6.

nota che le possibilità di finanziamento differiscono da uno Stato membro all'altro. In alcuni Stati membri, ad esempio, gli enti locali stessi possono ottenere prestiti e finanziare massicci investimenti. Alla luce di contesti così diversi, il CdR ritiene che si possa ricorrere ai partenariati pubblico-privati solo in determinati casi per gestire in modo più efficiente le finanze pubbliche e per realizzare più efficacemente progetti di grandi dimensioni;

7.

reputa che i partenariati pubblico-privati possano costituire un eccellente strumento per gestire gli investimenti pubblici, ma che spetti agli enti regionali e locali giudicare qual è il metodo più appropriato per ogni progetto, servizio pubblico o innovazione. Prima di realizzare un partenariato pubblico-privati è essenziale valutare quale attore o gruppo di partner si trovi nella migliore posizione per sostenere i diversi rischi;

8.

è convinto che i fondi strutturali dell'UE o la Banca europea per gli investimenti (BEI) possano, a determinate condizioni, erogare finanziamenti da utilizzare per sostenere progetti di PPP;

9.

conviene sul fatto che i PPP possano costituire un modo per affrontare i problemi derivanti dai cambiamenti climatici, nonché per migliorare la crescita e l'occupazione nell'industria e nel settore pubblico dell'UE;

10.

in questo contesto considera importante migliorare le condizioni di partecipazione delle piccole e medie imprese ai partenariati pubblico-privati, in quanto esse rappresentano spesso un potenziale sottoutilizzato per la crescita economica e la creazione di posti di lavoro duraturi;

11.

ritiene che gli enti regionali e locali siano spesso anche i soggetti più idonei a valutare in quale modo vadano finanziati i servizi pubblici. Richiama l'attenzione sui diversi ruoli svolti dalle regioni e dai comuni: infatti, oltre all'organizzazione, alla direzione e al monitoraggio, essi provvedono anche all'erogazione diretta dei servizi. Gli enti regionali e locali devono definire chiaramente gli obiettivi in termini di pubblico interesse, qualità dei servizi erogati e politica dei prezzi, nonché verificare l'effettivo raggiungimento di tali obiettivi;

12.

constata che attualmente la nozione di «partenariato» ha un'accezione assai più ampia di quella che aveva all'origine. Pertanto propone che in avvenire la nozione di «partenariato pubblico-privati» sia interpretata in modo più restrittivo e implichi relazioni di una certa durata, l'assunzione di rischi in comune e un notevole impegno economico. Giudica quindi estremamente importante definire meglio il concetto di partenariato pubblico-privati per lanciare un dibattito sull'eventuale proseguimento delle iniziative comunitarie.

Posizione del Comitato delle regioni in merito alla proposta della Commissione relativa a cinque azioni importanti nel 2010

Proposta della Commissione di istituire un gruppo PPP

13.

alla luce della maggiore presenza di partenariati pubblico-privati, ritiene importante creare un sistema di sostegno e di scambio di esperienze a livello internazionale. Sottolinea tuttavia con fermezza le notevoli differenze tra le condizioni nei vari Stati membri, rimarcando che il presupposto per il successo dei partenariati consiste nel loro sviluppo all'interno delle singole realtà regionali e locali. Considera pertanto essenziale garantire sostegno e competenze nei vari Stati membri;

14.

se si crea un organo o un gruppo a livello UE, reputa fondamentale che vi siano rappresentati gli enti regionali e locali e che al CdR si offra la possibilità di nominare i rappresentanti regionali e locali.

Proposta della Commissione di collaborare con la BEI al fine di rafforzare le risorse finanziarie disponibili per i PPP

15.

è dell'avviso che i grossi progetti di investimento vadano gestiti con la massima attenzione per evitare che gli enti regionali e locali e le imprese private si trovino in situazioni insostenibili al momento di restituire i fondi, visto che i PPP comportano impegni economici a lunghissimo termine. Reputa che i fondi strutturali costituiscano un fattore positivo indispensabile per i PPP e che la BEI dovrebbe svolgere un ruolo sempre più significativo per contribuire a creare le condizioni necessarie per assicurare partenariati innovativi e di successo.

Proposta della Commissione di esaminare le norme e le pratiche pertinenti per garantire un'allocazione non discriminatoria dei finanziamenti pubblici, quando sono coinvolti fondi comunitari

16.

apprezza gli sforzi compiuti dalla Commissione europea per garantire, a livello comunitario, che l'aggiudicazione degli appalti pubblici e delle concessioni rispetti i principi fondamentali del Trattato che istituisce la Comunità europea, quali la trasparenza, le pari opportunità, la proporzionalità e il riconoscimento reciproco;

17.

la Commissione potrebbe intensificare gli sforzi per fare in modo che la normativa in materia di appalti pubblici preveda la possibilità di instaurare partenariati pubblico-privati.

Intenzione della Commissione di proporre un quadro normativo più efficace per l'innovazione, compresa la possibilità per l'UE di partecipare a soggetti di diritto privato e di investire direttamente in progetti specifici

18.

per quanto riguarda la partecipazione dell'UE a soggetti di diritto privato e gli investimenti diretti in progetti specifici, si tratta di questioni che vanno elaborate e chiarite, verificando anche che sia rispettato il principio di sussidiarietà, prima che il CdR abbia la possibilità e sia in condizione di prendere posizione al riguardo.

Intenzione della Commissione di proporre uno strumento legislativo relativo alle concessioni, sulla base della valutazione di impatto attualmente in corso

19.

ritiene prematuro che la Commissione proponga una regolamentazione delle concessioni di servizi. Qualora invece la Commissione decida di introdurre tali concessioni nella direttiva sugli appalti, la regolamentazione dovrebbe essere concepita nel modo più semplice e flessibile possibile. In questo caso tale regolamentazione dovrebbe ispirarsi a quella contenuta nella direttiva per le concessioni di lavori pubblici e in nessun caso a quella relativa all'aggiudicazione degli appalti di servizi;

20.

richiama l'attenzione sul fatto che nel futuro sviluppo dei PPP non si dovranno limitare le opportunità occupazionali delle persone con bisogni specifici, conformemente alla giurisprudenza della Corte di giustizia.

Bruxelles, 5 ottobre 2010

La presidente del Comitato delle regioni

Mercedes BRESSO


Top